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Eccoci a Mezza Estate, siamo arrivati al giorno più lungo e alla notte più corta dell’anno.
Questo è il culmine dell’anno solare e il Sole è all’apice del suo potere vivificante.
La Terra è inondata di fertilità ed appagamento, e questo è un momento di gioia e celebrazione, di espansività e di celebrazione dei risultati.
Eppure all’interno di questo climax, c’è il sussurro e la promessa di un ritorno all’Oscurità.
Quando la Luce raggiunge il suo picco, questo è anche il momento in cui il potere del Sole inizia a calare.
Da ora in poi, i giorni si accorciano e le notti si allungano e noi veniamo trascinati nell’oscurità per completare la Ruota dell’Anno.
Litha è una festa pagana, una degli otto Sabba Wiccan durante l’anno.
Litha, nota anche come Midsummer, si verifica nel Solstizio d’estate e celebrando l’inizio di questa calda stagione.
Essa arriva, quando ha luogo una battaglia tra luce e oscurità, in cui il Re della Quercia ed il Re dell’Agrifoglio combattono per il controllo.
Durante ogni Solstizio, essi combattono per il potere e l’equilibrio cambia.
Il Re Quercia, che rappresenta la luce del giorno, governa dal Solstizio d’inverno (Yule ) a Litha.
Durante questo periodo, le giornate si allungano costantemente.
Tuttavia, durante Litha, il Re dell’Agrifoglio vince questa battaglia e le giornate diventano costantemente più buie fino a Yule.
Le tradizioni di Litha sembrano essere presenti in molte culture.
La maggior parte di quelle antiche celebrava in qualche modo il Solstizio d’Estate, come i Celti, che celebravano Litha con falò e danze in cima alle colline.
Tradizionalmente, le persone restavano alzate tutta la notte alla vigilia di mezza estate, per dare il benvenuto a questa stagione e guardare l’alba.
I falò venivano accesi sulle cime delle colline, da pozzi sacri, in luoghi ritenuti sacri, per onorare la pienezza del sole.
Durante Litha, il falò rappresentava davvero un riflesso del Sole al culmine della sua forza.
La legna scelta era spesso la quercia e le erbe aromatiche venivano sparse nel fuoco.
La gente ballava intorno ai fuochi e saltava attraverso di loro.
Le erbe ardenti del sacro falò venivano usate per benedire gli animali.
Le torce accese venivano portate in direzione del Sole intorno alle case e ai campi.
I carboni del fuoco di mezza estate erano sparsi sui campi per garantire un buon raccolto.
Il culto degli alberi aveva un ruolo importante nelle feste di Mezza Estate e quelli vicino a pozzi e fontane erano decorati con stoffe colorate.
Il Re Quercia, che rappresentava forza, coraggio e resistenza, era particolarmente significativa a Litha.
Il nome celtico della quercia è “Duir” che significa “porta”, quindi si attraversava la soglia, entrando dalla porta nella seconda parte dell’anno calante.
I Druidi veneravano anche il Vischio, considerato particolarmente potente quando cresce su Quercia, il più nobile degli alberi, che vive tra i mondi del Cielo e della Terra.
Sebbene il Vischio sia comunemente associato a Yule e al Solstizio d’Inverno, veniva spesso raccolto cerimonialmente a Mezza Estate, quando era considerato al culmine del suo potere.
In questa stagione, tutte le erbe raggiungono il loro picco, quindi la pienezza della loro potenza curativa e nutritiva.
Quindi era, ed è, importante regalare un mazzo di erbe in questo meraviglioso giorno di Mezza Estate.
La Luna Piena di Mezza Estate è conosciuta come la “Luna di miele”, per l’idromele a base di miele ora disponibile, visto che in questo momento le api sono altamente operative.
L’idromele è considerato la bevanda solare divina, con proprietà magiche e rivitalizzanti.
Quindi bevilo, per celebrare e brindare all’abbondanza vivificante del Sole.
Anticamente, in Inghilterra, gli abitanti dei villaggi rurali durante Litha costruivano un grande falò alla vigilia di mezza estate.
Questo era chiamato “mettere la guardia” (setting the watch) ed era noto che il fuoco avrebbe tenuto gli spiriti maligni fuori dalla città.
Alcuni contadini accendevano un fuoco sulla loro terra e la gente si aggirava da un falò all’altro, tenendo in mano torce e lanterne.
Chi riusciva a saltare sopra un falò, possibilmente senza bruciarsi, avrebbe avuto fortuna per l’anno successivo.
Se hai intenzione di fare un rituale col fuoco, durante Litha, accendi un falò e, dopo che il tuo fuoco si è spento e le ceneri si sono raffreddate, usale per creare un amuleto protettivo.
Puoi farlo portandole in un piccolo sacchetto o impastandole in un po’ di argilla morbida, formando un talismano.
In alcune tradizioni Wicca, si crede che le ceneri di Mezza Estate proteggano dalle disgrazie.
Puoi anche seminare le ceneri del falò nel tuo giardino e i tuoi raccolti saranno abbondanti per il resto della stagione estiva.
Superstiziosamente, si credeva anche che se si rimaneva svegli tutta la notte alla vigilia di Mezza Estate, seduti nel mezzo di un cerchio di pietre, si potevano vedere le Fate (Fae).
Ma attenzione… si doveva necessariamente portare un po’ di Ruta in tasca, per non farle indispettire, oppure capovolgete la giacca per confonderle.
E, nel caso si dovesse sfuggire da loro, bisognava seguire una “Ley Lines” (Linea energetica della terra) che avrebbe portato in salvo.
In alcune zone dell’Irlanda, si diceva che se desideri molto che accada qualcosa, bisognava “darlo al sassolino”.
Ovvero, devi portare una pietra in mano, mentre giri intorno al falò di Litha e devi sussurrare la tua richiesta alla pietra.
Dì cose come: “guarisci mia madre”, o “aiutami a essere più coraggioso”, per esempio.
Dopo il tuo terzo giro intorno al fuoco, getta la pietra nelle fiamme.
Astrologicamente, a Litha il Sole inizia ad entrare in Cancro, che è un segno d’acqua.
La Mezza Estate non è solo un periodo di magia del fuoco, quindi, ma anche dell’acqua.
Ora è un buon momento per fare magie, che coinvolgano ruscelli e pozzi sacri.
Se ne visiti uno, assicurati di andare poco prima dell’alba di Litha, ed avvicinati all’acqua da est, con il Sole che sorge.
Fai il giro del pozzo o della sorgente tre volte, camminando in senso orario, quindi fai un’offerta di monete o spille d’argento.
In alcune culture pagane europee, le Ruote Solari erano usate per celebrare la Mezza Estate.
Una ruota, o a volte una palla di paglia molto grande, veniva data alle fiamme e fatta rotolare giù per una collina in un fiume.
I resti bruciati erano portati al tempio locale e messi in mostra.
Si credeva, che se il fuoco si fosse spento prima che la ruota colpisse l’acqua, un buon raccolto sarebbe stato garantito per la stagione.
In alcune tradizioni del Paganesimo moderno, puoi liberarti dei problemi, scrivendoli su un pezzo di carta e facendoli cadere in uno specchio d’acqua in movimento, durante Litha.
Nella magia ci sono diversi talismani, che vengono utilizzati per immagazzinare l’energia di un elemento, un pianeta o altri poteri, in modo che possano essere evocati, quando quei poteri sono deboli o assenti.
Bisogna usare un oggetto, che sia in grado di immagazzinare l’energia e ci ricordi la natura della Forza stessa.
Questo ci porta a creare un Talismano di Litha, da preparare da soli, che possa contenere l’energia del Sole.
TALISMANO DI LITHA
Prendere un cristallo di Eliolite (Pietra del Sole-Sunstone), filo di rame per gioielli e una candela arancione.
Lasciare la Pietra del Sole e il filo, da subito dopo l’alba fino al tramonto in pieno sole, per assorbire quanta più energia possibile.
Al tramonto, accendere la candela e un incenso, e usare il filo di rame per modellare una rete o una gabbia stretta attorno al cristallo, per contenerlo e sostenerlo.
Mentre si opera, meditare e visualizzare l’energia solare, come un liquido dorato e luminoso, che scorra nella parte superiore del cristallo, come l’acqua in un vaso.
Una volta che si visualizza come pieno, si sigilla mentalmente e fisicamente, avvolgendo il filo in un fermaglio (così si può appendere al collo, se necessario) e si posiziona la cera calda della candela intorno alla parte superiore del cristallo e della gabbia.
Quindi si tiene tra le mani, finché l’incenso non smetterà di bruciare.
Bisognerà, poi, sigillarlo fino all’inverno, quando si potrà indossare per accedere all’energia in esso contenuta.
La prima volta che si metterà al collo, per attivarlo, si dovrà premere la pietra contro la pelle e pronunciare la seguente frase:
“Giorno e notte,
sano e salvo
sono protetto
dalla sacra Luce Solare”
“Day and night,
safe and sound
I’m protected
by the sacred Solar Light”
Il Vischio è un sempreverde che cresce come semiparassita, generalmente sugli alberi a foglia caduca (meli, peri, etc.), ma talvolta anche sulle conifere.
È caratterizzato da radici (dette austori), che penetrano nel legno della pianta parassitata, da cui derivano nutrimento ed ancoraggio.
Crescendo con un ritmo lentissimo, il Vischio giunge a creare masse vegetative di diametro fino a un metro.
Tutte le parti della pianta sono tossiche; particolarmente pericolose le bacche, per la loro capacità di attrarre i bambini.
La tossicità dipende dall’alto contenuto di “viscumina”.
Ne sono immuni i merli ed i tordi, che si nutrono delle bacche e contribuiscono così alla loro disseminazione.
Anticamente, questa pianta era considerata sacra dai Druidi, da cui veniva raccolta con un falcetto d’oro nelle notti di plenilunio, per essere usata nelle complesse liturgie dei sacerdoti e nelle cerimonie purificatrici.
Essi pensavano che fosse una “pianta che guarisce tutto”, ed era simbolo di immortalità e di pace, auspicatrice di salute e benessere.
Il Vischio appare nella mitologia. Nell’Eneide di Virgilio, l’eroe Enea raccolse un “ramo d’oro” di Vischio alla porta degli Inferi, che garantiva la sua sicurezza mentre lo attraversava.
Balder, il Dio nordico della luce e della gioia, fu ucciso da una lancia di Vischio lanciata da Hodur su istigazione di Loki, Dio dell’oscurità e del male.
In Svezia, il Vischio è sacro a Thor, il Dio del tuono.
Galeno assicura che “assorbe i tumori che si annidano in profondità del corpo”.
Plinio il Vecchio descrive i rituali delle popolazioni galliche, che accompagnavano la raccolta del Vischio: “Nel sesto giorno dopo il solstizio d’inverno i Druidi si avvicinavano alla quercia, indossando vesti candide e conducendo alla cavezza due tori bianchi.
Il capo dei sacerdoti saliva sull’albero e, usando un falcetto d’oro, tagliava i rami del Vischio, che venivano raccolti in una pezza di lino immacolata, prima che cadessero a terra.
Poi, immolati i due animali, pregavano per la prosperità di quanti avrebbero ricevuto il dono”.
Secondo una leggenda, l’origine di questa pianta è legata alla storia di un mercante avarissimo ed insensibile, che una notte cambiò la sua natura, ascoltando le voci dei suoi vicini di casa bisognosi, iniziò a piangere e dalle sue lacrime si sviluppò magicamente il Vischio.
In Scandinavia, il Vischio era un simbolo di pace, in base al quale le controparti giuravano tregua.
Tradizionalmente, il Vischio è ritenuto apportatore di fertilità e molto diffuso come regalo di Capodanno, di buon auspicio per amici e parenti.
Perché i suoi poteri possano funzionare, non deve mai toccare terra, ma restare sempre sospeso.
Sotto di esso ci si bacia, affinché l’amore duri a lungo.
Il rametto di Vischio, durante le feste solstiziali invernali, si appende agli usci delle case o si porta al collo, perché è considerato un amuleto contro le disgrazie e gli influssi negativi.
Non si deve raccogliere dall’albero con le mani, soprattutto con la sinistra: si attirerebbe la malasorte.
Per questo motivo, anticamente lo si faceva cadere, colpendolo con un bastone o una freccia e si doveva afferrarne il cespo al volo, prima che toccasse terra.
I Celti, attribuendo a questa pianta innumerevoli proprietà curative, lo immergevano nell’acqua, che distribuivano a chi era ammalato o per preservarsi da future malattie o sortilegi.
Anche in molte regioni africane, il Vischio è considerato sacro, apportatore d’incolumità, tanto che i guerrieri Valo, andando in guerra, ne portavano addosso le foglie, per assicurarsi l’invulnerabilità.
Nel corso della storia, è stato utilizzato in pozioni, polveri e tè per controllare l’epilessia, l’ipertensione e la paralisi, per migliorare la fertilità e curare la sterilità, per agire come afrodisiaco e per proteggere dai veleni.
Si ritiene che la polvere ricavata dalle bacche renda fertile qualsiasi uomo, donna o animale.
Il succo delle bacche di Vischio è molto appiccicoso e consente ai semi di attaccarsi alla corteccia di un albero.
Il Vischio europeo preferisce gli alberi decidui più morbidi, in particolare i meli e si trova spesso anche su frassino e biancospino.
Il Vischio americano, chiamato “Vischio di quercia”, si trova più comunemente sugli alberi di acero, ma ama anche la quercia.
Se desideri coltivare il tuo Vischio, dovrai procurarti bacche fresche.
Schiacciale sulla corteccia sul lato inferiore di un ramo di un albero appropriato, in modo che il succo faccia attaccare il seme.
Alcune persone fanno delle tacche nel legno per questo scopo, ma la cosa mi appare un po’ crudele.
Una radice filiforme si formerà in pochi giorni e perforerà la corteccia, trovando infine la sua strada nell’albero stesso.
Dovresti scegliere un albero grande e sano, e un ramo che riceva molta luce solare.
Il Vischio impiegherà fino a due anni per maturare.
In magia, il Vischio è considerato una pianta di energia maschile.
In effetti, le bacche bianche ricordano lo sperma (se lo si immagina abbastanza denso).
Tuttavia ha anche proprietà femminili.
È anche associato al Sole e all’elemento Aria, agli Dei Apollo, Venere, Freya, Odino e Balder.
E’ associato sia alle feste di Natale che a quelle di mezza estate.
Usalo negli incantesimi per attirare l’amore, per protezione, per fortuna durante la caccia, per il perdono e la riconciliazione, per aumentare la potenza sessuale negli uomini e per aiutare a concepire.
Può essere bruciato per bandire gli spiriti indesiderati, posato sulla soglia della camera da letto, per allontanare sogni spiacevoli, appeso in casa per attirare l’amore e scacciare l’influenza negativa e portato come un amuleto protettivo generale.
Il suo legno è utile per realizzare bacchette e altri strumenti rituali.
È appeso nelle case, nei fienili e nelle stalle come Amuleto, per proteggersi da stregoneria, incendi, malattie e sfortuna.
Per respingere gli spiriti maligni brucia il Vischio e posizionalo sotto il letto, assicurerà una buona notte di sonno.
Attenzione, un rametto di Vischio sopra una porta impedisce alle streghe di entrare.
FILTRO D’AMORE DEL VISCHIO
(antichissimo, preparato dai Druidi, usato nel Medioevo da dame e principesse)
Pestare 7 bacche di Vischio, fino a ridurle in polvere.
Mettere la polverina così ottenuta in un sacchettino, e lanciarne un pizzichino (di nascosto) sulla persona che si desidera conquistare.