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Il Cavallo domestico è un mammifero appartenente alla famiglia degli Equini, con oltre 300 razze diverse.
L’evoluzione del Cavallo cominciò circa 50 milioni di anni fa, portando il piccolo Hyracotherium con più dita, al grande animale odierno, a cui rimane un unico dito.
I Cavalli della specie “caballus” sono tutti addomesticati, anche se alcuni di questi vivono allo stato brado come Cavalli inselvatichiti, diversi dai Cavalli selvaggi che, invece, non sono mai stati addomesticati.
L’unico Cavallo selvaggio rimasto oggi è il quasi estinto “Cavallo di Przewalski”.
Questo animale simboleggia la forza dell’energia pulsionale, pericolosa quando è libera e mossa dai sensi, utile per la realizzazione spirituale quando è controllata e dosata.
Il Cavallo è anche il simbolo dell’intelligenza, e l’uomo deve governarlo, poiché il cavaliere guida il suo animale.
Infatti, in ebraico, il cavallo da sella si dice “Parash” = spiegare, definire, dare l’intelligenza.
Per i Celti, il Cavallo era associato con la guerra, alla vittoria, alla conquista, alla longevità, nonché al bottino che si otteneva con la vittoria sui nemici.
Infatti, i Celti ritenevano il Cavallo come la bestia appartenente al Sole e gli assegnavano un posto vicino alla Dea Epona.
Anche i Greci e i Romani associavano il Cavallo alla guerra, unendovi anche significati come onore, dominazione e virilità.
Nella loro mitologia, si diceva che il Cavallo fosse stato creato da Poseidone (Nettuno) e dedicato ad Ade (Plutone) ed Ares (Marte).
Nella mitolologia romana si pensava, anche, che il Cavallo indicasse la continuità della vita; infatti, si sacrificava un Cavallo al dio Marte ogni Ottobre, tenendo la coda dell’animale per tutto l’inverno, come segno di fertilità e rinascita.
Per gli Indù Brihadaranyaka, il Cavallo è legato alla figura Varuna e quindi è equiparato al Cosmo; inoltre, il Cavallo bianco si pensa sia l’ultima incarnazione di Vishnu.
Si racconta, che Buddha abbia lasciato questo piano di esistenza su un Cavallo bianco e quindi, nel Buddhismo, il Cavallo bianco alato è raffigurato mentre porta sulla groppa il” libro della legge”.
Nella cultura cinese, il Cavallo è associato ai Gemelli e rappresenta la praticità, l’amore, la resistenza, la devozione e la stabilità.
Per i Nativi americani, il Cavallo rappresenta la stabilità, la potenza e la saggezza dei venti dello spirito: il Cavallo è stato a lungo onorato come aiutante e messaggero di conoscenze dello spirito.
Considerato selvaggio, è un emblema di libertà, posseduta da un animale nobile che vive con la criniera al vento delle Grandi Pianure.
Nell’esoterismo, spesso il Cavallo conduce anche nell’ultimo viaggio, perciò ha poteri di psicopompo (guida delle anime) ed alcuni Cavalli possono risiedere nell’Oltretomba.
A volte gli Sciamani, viaggiando nelle zone più profonde del Mondo Inferiore, luogo in cui è posta la Terra dei Morti, s’imbattono in un Cavallo dal mantello nero o rosso cupo che, al posto degli occhi, ha due globi neri e lucidi, poiché là sotto la vista ordinaria non serve più.
Se vi capiterà di incontrarlo, sappiate che è un Cavallo infernale, alleato delle divinità dell’Ade e spesso compagno di gioco dei bambini morti anzitempo.
Anche il colore del suo manto ha un valore simbolico: il Cavallo bianco, è al servizio del bene (luce, sole, giorno, vitalità, illuminazione, resurrezione, messaggero di nascita); quello nero, al servizio del male (mistero, morte, notte, segreto, messaggero di conoscenza esoterica.).
Nell’antichità, era praticata l’Ippomanzia, attribuendo così a questo animale un valore profetico.
Secondo una credenza, attraverso l’interpretazione del suo nitrito, del movimento degli orecchi o della coda, si potevano prevedere gli eventi futuri.
Anche presso i Germani e i Celti questo elegante animale assumeva un ruolo importante nell’arte augurale.
Essi praticavano la Cefalomanzia, che consisteva nell’utilizzo di teste di animali, soprattutto del Cavallo, per trarne messaggi profetici.
Dopo aver lavato e pulito le teste degli animali, utilizzate per dei rituali di sacrificio, i vaticini venivano pronunciati in base al suono prodotto dalle mascelle.
Il Cavallo insegna che non si può ottenere il potere o la forza solo volendoli, ma che essi saranno raggiunti solo a chi si mostra rispettoso ed è pronto ad assumersi le proprie responsabilità.
Cosi come il Cavallo porta sulla groppa il cavaliere, così chi possiede il totem del Cavallo porta sulla sua la responsabilità della propria situazione.
Il Cavallo offre il potere di viaggiare e di essere liberi, di riappropriarsi di se stessi, del proprio tempo e del futuro.
La forza simboleggiata dal Cavallo è la saggezza, la capacità di ricordare i passi compiuti durante la vita e di capirne il significato anche nelle vite precedenti.
Infatti, il reale potere è fatto di forza applicata con saggezza e le maniere per arrivare a questo sono l’amore, la compassione e la capacità di dividere con altri le proprie conoscenze e le proprie conquiste.
Ancora più importante è evitare di sbarrarsi da soli la strada con il proprio ego.
Nei sogni:
–Cavalli imbizzarriti = stati d’angoscia ed emotività esasperata, difficoltà nel gestire le emozioni.
–Cavallo che irrompe in una stanza = sensazione di essere invasi nel proprio spazio intimo e privato.
–Cavalli bianchi = successo e buona riuscita negli affari.
–Cavalli neri = verdetto negativo, problemi e noie.
–Cavalli grigi = presagio di tristezza o lutto.
–Cavalli verdi = stato d’angoscia.
–Cavalli in corsa = realizzazione di un desiderio.
–Cavallo che morde = paura del sognatore di subire un danno.
–Cavallo sano e prestante = ottimo avvenire.
–Montare un cavallo = successi e onori, avanzamenti di carriera e guadagni.
–Cavalli dalla lunga coda = presenza di molti amici fedeli disposti a dare aiuto nel caso di bisogno.
–Cavallo ben pasciuto = prosperità, buona sposa.
–Cavalli con la coda tagliata = tradimento.
–Cavallo molto magro = periodo di sacrifici e perdite finanziarie.
–Cavallo che zoppica = ostacoli in arrivo.
–Due cavalli neri attaccati a una carrozza = avvenimento spiacevole, morte.
–Cavallo fulvo = prosperità.
–Cavallo maculato = prossimo viaggio.
–Cavallo pezzato = presagio di ricchezza.
–Morte di un cavallo = dispiaceri e malattie, probabile morte di una persona cara.
–Carcassa di un cavallo = duro lavoro.
–Cavallo rubato = tradimento, fallimento e perdite di denaro.
–Cavallo chiuso in una scuderia = noie in arrivo e scarse entrate economiche.
–Cavalli al trotto = presagio di sicuri benefici.
–Cavallo privo di sella = dolore.
–Cavallo a cinque zampe = fortuna.
–Cavallo che nitrisce = nuova relazione amorosa.
–Cavalcare un cavallo di proprietà di un’altra persona = adulterio.
–Domare cavalli = arrivo di fortuna.
–Possedere molti cavalli = segno di benessere.
–Acquistare cavalli = noie in arrivo.
–Cavallo che cade = vittoria sui nemici.
–Cavalli che stramazzano al suolo = imminente lutto.
–Cavallo che si ferma all’improvviso = raggiungimento di mete prestabilite.
–Picchiare cavalli = prigionia.
–Fermare cavalli = malattia.
–Cavalli al pascolo = tranquillità.
–Cavalli alati = spiritualità.
–Cavalli che parlano = morte o peggioramento di una malattia.
–Ronzino = calo degli affari.
–Cavallo splendidamente bardato = si commetterà adulterio con una persona sposata.
–Giumenta cavalcata da una bella ragazza che entra in casa = prossimo e felice matrimonio.
–Giumenta cavalcata da una bella ragazza che entra in casa privo di sella: non sarà una moglie ad arrivare ma un’amante.
–Cavalcare insieme con una donna lo stesso cavallo = tradimento.
–Cavalcare insieme con un uomo lo stesso cavallo = felicità e guadagni.
–Cavalcare per le strade di una città = guarigione di un malato.
–Cavalcare fuori città = vergogna e a volte anche morte.
–Cavallo attaccato a un calesse = buon inizio di un affare che andrà a buon fine.
Nei tatuaggi, un Cavallo nero è per chi sente di avere legami speciali con il lato oscuro della Luna, e per chi vuole mostrare su di sé il suo lato più nascosto.
Se il Cavallo è cavalcato dal Diavolo diventa simbolo fallico, se è cavalcato dal Cacciatore Selvaggio o dall’Eri-Re, allora diventa la morte.
Il Cavallo alato rappresenta il puro intelletto, l’essere immacolato, l’innocenza, la vita e la luce, ed è cavalcato da eroi.
Elemento: Fuoco e Acqua
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L’Antilope è un bovino di origine asiatica, con quattro corna nei maschi, mentre le femmine ne sono completamente sprovviste.
Nella religione egizia, l’Antilope era associata ad Anpu, Set, Asar e Hor.
In quella romana, era sacra a Minerva, poiché si pensava avesse una vista particolarmente acuta.
Nei “Rgveda” indù, animali simili ad Antilopi sono i destrieri dei Marut, gli Dèi del Vento.
Nel Cristianesimo medievale, l’Antilope simboleggiava l’uomo munito di due corna, rispettivamente le due parti della “Bibbia”.
In India, i Veda menzionano le Antilopi in relazione alle divinità.
L’Antilope è il veicolo del Dio della luna Chandra.
Questo vale anche per Vayu, “Signore del Vento”.
C’è anche Shiva, il Signore degli Animali, una delle cui manifestazioni è un’Antilope.
Una storia racconta di Shiva come un bell’uomo.
Le mogli degli abitanti della foresta quasi dimenticarono i loro voti di fedeltà per rincorrerlo.
Per rappresaglia, i mariti gli lanciarono contro una tigre e un’Antilope.
Quando l’Antilope saltò, Shiva la prese e la tenne ferma in aria, mostrando il suo potere sulla natura.
La mitologia indù ha anche Soma, un Dio della luna associato all’Antilope.
Questi era una divinità importante nel Rgveda (il più antico documento della letteratura e della civiltà indiana) e aveva alcuni parallelismi con Bacco, a causa della bevanda sacra che portava il suo nome.
C’è anche Varuna, il Dio del giorno, le cui raffigurazioni lo includono a cavallo di una grande Antilope (o gazzella).
Nell’antico Egitto, Satis, una dea egizia superiore, aveva un’Antilope come simbolo.
Essa supervisionava le questioni di guerra.
Si ritiene che facesse parte di una triade che includeva Khnum (che custodiva la sorgente del Nilo) e Anuket (che sovrintendeva al Nilo stesso).
Le sue immagini includono spesso la corona dell’Alto Egitto che porta le corna di Antilope.
Satis poteva anche trasformarsi in un’Antilope quando voleva.
Tra i Babilonesi, Marduk ed Ea avevano aspetti di Antilope.
Ea era un po ‘un imbroglione, e sovrintendeva alla magia ed alla saggezza. Marduk era il figlio di Ea e il dio nazionale di Babilonia.
A volte entrambi erano raffigurati con la testa o le corna di un’Antilope.
Un racconto degli indiani Kootenai narra di rane intelligenti, che superano in astuzia l’Antilope attraverso la pianificazione. L’Antilope era molto orgogliosa delle sue capacità di corsa. Mentre si vantava della sua rapidità con tutti gli animali, la rana decise di sfidarla. I due dovevano correre accanto al torrente.
L’Antilope acconsentì, scommettendo sul suo successo, ma la rana aveva un piano. Chiese ai suoi parenti di nascondersi lungo il letto del torrente tra le canne. Quindi tutte le rane, a turno, saltavano davanti all’Antilope, e quindi non correvano il rischio di stancarsi. L’Antilope, esausta e sorpresa, perse la gara. A quel punto, la rana le raccontò del suo stratagemma, spiegando che mentre Antilope può correre veloce, la Rana è una pensatrice più veloce.
La tribù dei Tachi Yokut, in California, ha una leggenda sui cervi e sull’Antilope. Un giorno, i due stavano camminando, quando l’Antilope sfidò il cervo a fare una corsa. Si mossero a sud di un lago vicino, vedendo pianure aperte a ovest e sterpaglie a est.
L’Antilope disse al cervo di prendere il lato est, poiché si vantava di essere in grado di saltare agilmente. Il cervo accettò. Il premio della scommessa era che il vincitore avrebbe avuto la campagna aperta tutta per sè e il perdente avrebbe dovuto nascondersi per sempre tra i cespugli. Ovviamente, l’Antilope vinse. E’ per questo che trovi i cervi nascosti tra i cespugli e le Antilopi nelle pianure aperte.
La tribù Bassari, in Africa occidentale, ha un Dio Creatore chiamato Unumbotte. Unumbotte è sceso dal suo posto nel cielo, creando tre cose: gli umani, l’Antilope e un serpente.
A quel tempo, la terra era piuttosto rocciosa.
Unumbotte ordinò ai tre di pestare il terreno e poi di piantare i semi che erano stati loro dati.
Ma essi seminarono solo i semi e il risultato fu un albero cresciuto molto alto, che portava frutti rossi.
Unumbotte decise che sarebbe sceso dal cielo una volta alla settimana e avrebbe raccolto i frutti per sé.
Nel frattempo, gli animali avevano fame. Gli umani, tuttavia, presero la frutta dall’albero.
Ovviamente Unumbotte si accorse del furto e chiese chi fosse stato e il motivo fu che gli umani erano affamati.
Unumbotte chiese alle altre due creature, se anche loro avessero fame. L’Antilope disse di sì e che le piaceva l’erba, quindi Umunbotte la mise nelle praterie, dove vive allo stato brado.
Per quanto riguarda gli umani?
Furono raccolti in gruppi, ogni gruppo mangiava dalla stessa ciotola, mai con gli altri gruppi.
Alla fine, per questo motivo si svilupparono lingue diverse e le persone continuano a governare il Paese in gruppi diversi.
E il serpente?
Unumbotte gli dette un veleno speciale con il quale, da quel momento in poi, avrebbe potuto mordere le persone.
In Estremo Oriente c’è un mito sull’Unicorno: una creatura benevola che ha il corpo di un’Antilope con un solo corno. Questo animale del mito è entrato sulla Terra solo durante il regno di persone benevole.
Confucio ha menzionato questo, dicendo che è stato ucciso durante una caccia.
C’è anche la giapponese Serow, una capra-Antilope. Vive nei boschi settentrionali vicino a Honshu ed è considerata un simbolo nazionale in Giappone.
Questa creatura è alta circa 80 centimetri e pesa in media 30 kg.
E’ nera o bianca, con le corna ricurve all’indietro.
I Serow si riuniscono in piccole mandrie, contrassegnando il loro territorio con secrezioni ghiandolari.
In Giappone esistono regioni per la protezione e la conservazione di queste creature.
L’Antilope è spesso ricercata dagli Sciamani (animale totem)* per la conoscenza che questo animale racchiude: i segreti della salute e del ciclo vitale.
La sua velocità è un invito a muoversi, a conoscere.
La sua forza è al servizio del bene.
Essa riporta i messaggi dell’Universo utili a trarre d’impiccio, oltre alla capacità di agire e di affrontare i problemi durante il proprio cammino.
L’Antilope conosce i cicli dell’esistenza ed il mistero della Vita e della Morte, dai quali trae la capacità di agire in modo veritiero e senza timori.
Per l’Antilope, l’azione consapevole è l’essenza del vivere.
Se si è in difficoltà, si può evocare la forza dell’Antilope, cercare di cogliere il messaggio che verrà sussurrato; quindi fidarsi del proprio istinto ed agire.
L’Antilope indica come aver fiducia nella propria forza interiore e come seguire la propria ispirazione.
Essa consiglia di trattare con giudizio.
Nel “Fisiologo” greco (opera redatta ad Alessandria d’Egitto, contenente la descrizione simbolica di animali e piante, sia reali che immaginari, e di alcune pietre, presentati in chiave allegorica, che rimandano a significati metafisici, inerenti alle realtà celesti od il comportamento umano) ed in quello latino, si dice che l’Antilope ha lunghe corna, con cui può tagliare alberi anche alti e grandi, ma se si mette a giocare tra i rami dell’erica, vi si impiglia, allora lotta a lungo, ma non può liberarsi e grida a gran voce. Il cacciatore la sente, la raggiunge e l’uccide.
Ciò significa che anche l’uomo, malgrado la forza delle due corna (Vecchio e Nuovo Testamento), si lascia impigliare nelle trame del vizio.
Il Fisiologo latino accentua nella parte terminale i messaggi morali, precisando che sono in particolare il vino e le donne, che inducono ad allontanarsi da Dio.
L’Antilope riveste anche il significato d’una virtù, rappresenta saggezza e giudizio.
E’ l’animale che sa armonizzarsi con i cicli della natura e che li rispetta, anteponendo ad ogni sua azione il fine ultimo del bene della comunità.
Agisce guidata dalla verità e, proprio per questo, non ha paura di esporsi per difenderla.
L’Antilope rappresenta quindi il coraggio di credere fermamente nelle proprie convinzioni e di portarle avanti con saggezza e dignità, senza ottusità o testardaggine.
Uno dei messaggi principali dell’Antilope è “Agisci. Hai una porta davanti a te. Fidati del tuo istinto qui. Ci saranno alcune decisioni lungo la strada per la nuova opportunità che non puoi davvero rimandare. Lo spirito dell’Antilope ti fornisce l’energia per questa impresa”.
Un secondo tipo di messaggio dello spirito dell’Antilope potrebbe dire che “Il tuo angelo custode ti sta dicendo che sei amato. Potresti non percepirlo sempre e sentirti piuttosto lasciato ai margini della strada. Non è necessario che sia così. Allunga la mano, apri le braccia e lascialo entrare”.
Se hai un obiettivo definito, l’Antilope lo supporta.
Questa guida spirituale ha un’immensa quantità di vitalità e resistenza da cui puoi attingere.
Sii consapevole, tuttavia, che Antilope si aspetta che tu abbia fiducia in te: non fare vittimismo.
Lo spirito dell‘Antilope, a volte è rivolto agli studenti che stanno lottando.
Esso gli offre una migliore concentrazione e rapidità mentale, per afferrare chiaramente i concetti e conservare quella conoscenza.
Sul posto di lavoro, lo spirito dell’Antilope ti assiste nella valutazione della tua posizione, se non ti senti sicuro.
È difficile ingannare Antilope e, a dire il vero, non ha pazienza per bugie o doppiezze.
Se la manipolazione è in corso, la vedrai chiaramente: meglio ancora, Antilope ti offrirà strategie efficaci per aggiustare le cose.
Per la comunicazione, lo spirito dell’Antilope ti dà un pizzico di fascino e carisma, che non fa mai male, quando cerchi di far capire il tuo punto di vista.
I nati con un Antilope come Totem sono intelligenti.
Imparano molto velocemente e spesso diventano studenti perenni grazie a un’immensa quantità di curiosità.
Da bambini, questi sono i ragazzi che avevano infinite domande, che uscivano in continuazione dalle loro bocche, esasperando i genitori.
Se l’Antilope è il tuo Totem di Nascita, a volte rinunci al tuo benessere perché ti sforzi di accontentare gli altri.
Hai bisogno di una vocina interiore che dica: fermati prima che ti offra di nuovo volontario.
Aggiungere la parola “no” al tuo vocabolario è essenziale.
Inoltre possiedi un raffinato senso dell’olfatto: potresti passare giorni al banco dei profumi, o persino provare a crearne uno tuo.
Un altro aspetto di questa capacità è “fiutare” i problemi: quando il pericolo è nell’aria, lo sai.
Gli amici di chi ha il Totem di nascita Antilope hanno difficoltà a tenere il passo.
Ti muovi velocemente, costantemente, ci si chiede se ti siedi mai.
Perché camminare, quando la corsa ti porta più velocemente?
A proposito, correre o fare jogging sono ottimi hobby per te.
Il tuo Totem Antilope ti dà finezza ed eleganza; infatti le buone maniere e l’etichetta sono importanti per te, così come la bellezza.
La linea di un dipinto, la curva di una mela, vedi il mondo con occhi colti: noioso e scialbo, semplicemente per te non va bene.
Ultimo ma non meno importante, il tuo viaggio nella vita abbraccia indipendenza e libertà.
Puoi amare qualcuno, ma non riuscirà mai a domare tutta la tua natura primordiale.
Non lasciare che niente e nessuno la schiacci.
L’Antilope aumenta la tua consapevolezza dei sottili cambiamenti nelle energie circostanti.
Ti mostra anche come essere più attento e vigile, permettendoti di padroneggiare i metodi per leggere il linguaggio del corpo e le intenzioni delle persone.
Se non ti fidi dell’intuizione, chiedi aiuto allo spirito dell’Antilope; la creatura ti aiuta a sintonizzarti con le tue abilità innate e i tuoi istinti.
Inoltre, invoca l’Antilope quando vuoi proteggere i segreti; essa ti aiuta a sfruttare al meglio le tue difese, assicurando che tutti rispettino il tuo spazio personale.
Diverse culture e società usavano le corna di Antilope per la medicina, ritenendo che il corno fosse il centro del potere magico.
Anche oggi ad esempio, sebbene in via di estinzione, le corna dell’Antilope Saiga sono altamente ricercate dalla medicina cinese.
Si dice che le corna agiscano come curative per eventuali malattie “calde” come la febbre.
Ci sono alcuni che credono anche che questo corno funzioni come afrodisiaco.
Sognare un’Antilope significa che sarà necessario utilizzare una grande quantità di energia, per raggiungere le tue più alte ambizioni.
Sperimenterai molto successo grazie alla tua propensione per i dettagli e al duro lavoro.
Oppure potrebbe consigliarti di adottare un altro approccio ad un tuo problema.
In alternativa, il sogno potrebbe dirti che è ora di fuggire o ritirarti dalla tua situazione attuale.
Se l’animale è sdraiato, significa che stai perdendo un’opportunità.
Sognare un animale morto, indica che hai perso il momento buono, non è più disponibile per te.
Vedere in sogno la coda di un’Antilope, segnala un pericolo: fai attenzione, perché questo è un chiaro avvertimento per te.
Anche i colori dell’animale possono darti degli indizi. Ad esempio, una creatura bianca è segno che stai compiendo l’azione giusta e che hai seguito correttamente i tuoi istinti.
Simbolo “della velocità”, l’Antilope rappresenta l’Elemento Aria del Chakra Cardiaco.
*animale totem= E’ un simbolo dotato di particolari poteri in cui l’uomo, nelle varie culture sciamaniche, ha imparato a fare affidamento caricandolo di un valore mistico e soprannaturale molto particolare. Più che una guida, l’animale totem può essere considerato un vero aiutante, un compagno di vita. Nella maggior parte dei casi è un’entità sia spirituale che reale, in carne ed ossa. E’ possibile scoprire il proprio animale totem, per capire meglio la vera natura a cui apparteniamo, rimettersi in contatto con essa e imparare a conoscersi ad un livello più profondo.
Prossimamente scriverò come scoprire il proprio animale totem