Tag:
trifoglio
Un simbolo è qualsiasi cosa tu scelga, per rappresentare un concetto o un’idea.
Se ti chiedo qual è il tuo fiore preferito, la risposta rappresenterà un segno di amore e bellezza soggettivo, non una questione di opinione.
I simboli hanno il loro significato e potere nelle relazioni, sia romantiche che platoniche, ecco perché bisognerebbe trovare il modo migliore per esprimere il proprio amore, affetto e la propria cura, usando o regalando i simboli giusti.
Ogni cultura ha il proprio simbolo d’amore e non sono sempre quelli tradizionalmente conosciuti.
Quindi, qui ho raccolto alcuni simboli d’amore romantici e sentimentali di culture diverse, che ti aiuteranno a saperne di più sull’amore, sull’affetto ed anche sul loro simbolismo nascosto.
Sei pronto?
Vai avanti ed esprimi l’amore in un modo nuovo.
CUORE: Il simbolo dell’amore più noto ed universale è l’ideogramma a forma di cuore e simboleggia il nucleo dell’amore romantico, delle emozioni affettuose e della cura. Il cuore simboleggia la vita, l’amore, l’unità, l’attrazione, l’attaccamento, la purezza e la femminilità. Tutti i sentimenti che sperimentiamo nell’Amore sono associati al cuore. Nei tempi antichi, i maghi erano soliti disegnare il simbolo del cuore, per lavorare sul romanticismo e sull’amore. La circolazione del sangue nel cuore umano regola la vita. Pertanto, il simbolo del cuore riflette l’importanza dell’amore nella vita umana. Proprio come il cuore è il centro del corpo, per un amante il suo amato è il centro del suo affetto.
ROSA: Robert Frost ha scritto: “Il mio amore è come una rosa rossa e appena sbocciata a giugno”. Questa linea traccia un confronto tra l’amore romantico ed una rosa rossa, ma ha le sue radici nella religione. Oggi simboleggia passione, desiderio fisico e molte sfaccettature dell’amore. La mitologia greca è l’associava alla Dea Afrodite e nel Cristianesimo è associata alla Vergine Maria. Ma attento ai colori: una rosa bianca raffigura l’amore divino; gialla simboleggia amicizia; rosa significa infatuazione o sentimenti romantici; arancione vuol dire passione ed entusiasmo; bianca significa rispetto e memoria; viola simboleggia fascino; lavanda indica amore a prima vista.
ANKH: Chiamato anche Croce ansata, Chiave della vita o Croce della vita, l’Ankh è probabilmente il più conosciuto tra i simboli dell’antico Egitto. Assomiglia alla croce cristiana, ma fa un anello in alto e comunemente rappresenta la vita e l’immortalità. Tuttavia, è poco noto che l’Ankh simboleggia anche la fertilità e alcuni studiosi hanno affermato, che rappresenti i genitali femminili. Un’altra interpretazione è che simboleggia anche l’unione tra Iside e Osiride, dopo che lei lo ha resuscitato dai morti. L’Ankh è un’opzione standard per tatuaggi e body art come simbolo protettivo.
MENAT: Questo simbolo egizio, poco conosciuto ed oscuro, è una collana ricca di perline, caratterizzata da una mezzaluna anteriore, un collo pesante e un contrappeso sul retro (per tenerlo in posizione), che fungeva anche da strumento a percussione nell’antico Egitto. Era indossato, sperando che avrebbe portato a chi lo indossava fertilità, potenza, gioia e buona fortuna. Il Menat è anche conosciuto come Menit o Menet. E’ dedicato alla Dea Hathor, la Dea del cielo, e a suo figlio, venerata per la sua generosità come protettrice della musica, della danza, della gioia e delle cure materne. Serve come guida nell’aldilà, assistendo le anime dei defunti nel passaggio.
ASHTAMANGALA – PADME, FIOR DI LOTO: Ashtamangala racchiude gli Otto Simboli di Buon Auspicio. Tra questi vi è il Padme o Fiore di Loto ha una varietà di significati. Un Loto con otto petali simboleggia l’armonia, mentre uno con 1.000 petali rappresenta l’illuminazione. Un seme o una fioritura di loto rappresentano il potenziale. Il mantra buddista “Om Mane Padme” significa “il diamante nel Loto” e rappresenta la purezza originaria del Loto, per la sua capacità di fiorire in acquitrini melmosi, senza aver traccia di impurità sui suoi petali. Quindi, la capacità per ognuno di noi di avere amore puro, e di poterlo trovare anche in luoghi inimmaginabili. Il colore del Padme, così come il modo in cui viene maneggiato, può cambiarne il significato. Quando si parla di bianco, rappresenta la purezza e la perfezione.
KOKOPELLI: È il simbolismo Hopi in Nord America. Gli spiriti simili a insetti sono rappresentati nel simbolo Kokopelli, noto come Máhu. L’essere spirituale è mostrato nell’opera d’arte, come una goffa cavalletta che tiene un flauto di legno. La musica ha un potere curativo, che può essere percepito sia spiritualmente che fisicamente. Nei rituali matrimoniali Hopi, i maschi suonavano i flauti dell’amore, per sedurre le donne. Una volta sposati, bruciavano i loro flauti, per non suonare mai più.
OSRAM NE NSOROMMA; E’ un simbolo Adinkra, creato dal popolo Bono dell’Africa occidentali. Consiste in un panno di cotone prodotto su cui sono stampati i simboli Akan tradizionali. Questi simboli rappresentano proverbi popolari, che spesso trasmettono più significato di una singola parola. Osram Ne Nsoromma è uno di quei simboli, ed è costituito da una stella e una mezza luna. La luna e la stella insieme rappresentano l’armonia che esiste nella relazione tra un uomo e una donna, e funge da simbolo di amore.
ANAHATA, CHAKRA DEL CUORE: Anahata significa “non colpito”. Viene chiamato Dharma dai buddisti. È un segno di equilibrio e benessere, oltre che di compassione e cura. Il simbolo contiene un fiore di loto verde con dodici petali. Contiene uno “yantra”, ovvero due triangoli che si intersecano, che simboleggia l’unione di uomini e donne.
CIGNO: La Dea greca Afrodite (Venere per i Romani), Dea del desiderio e dell’amore, è simboleggiata da un cigno. Una rappresentazione popolare dell’amore sono due cigni, uno di fronte all’altro, con i becchi che si toccano. La loro forma del collo sembra un cuore, il che rafforza il suo simbolismo, almeno nella cultura moderna, in quanto i cigni si accoppiano per la vita.
COLOMBA: La colomba è un noto simbolo cristiano della pace e dell’amore di Cristo, ma due colombe significano fedeltà. Questo è anche un simbolo di amore profondo e duraturo e, nella tradizione indù, la colomba simboleggia la capacità illimitata del cuore, di amare. Nella mitologia greca e romana, la colomba era considerata un uccello sacro, spesso sacrificato in onore delle due Dee dell’amore, Afrodite e Venere. Nell’arte, ogni Dea è spesso raffigurata con questi uccelli che svolazzano intorno a loro. È anche noto che le colombe si accoppiano per la vita ed il maschio è un padre pratico con i pulcini. Le colombe sono un simbolo meravigliosamente puro di matrimonio e collaborazione.
QUARZO ROSA: Il quarzo rosa è stato citato nella mitologia e nel folklore in tutto il mondo, dalla Grecia all’Egitto alla Cina. Questa pietra rosa è stata considerata un segno d’amore sin dal 600 a.C. Si ritiene, che la combinazione del quarzo rosa con la meditazione possa aiutare a sviluppare l’amor proprio e ad attrarre l’amore romantico.
COCCINELLA: E’ sia un portafortuna che un simbolo d’amore. Secondo alcune credenze asiatiche, una volta liberata una coccinella, questa vola verso la persona che ami e sussurra il tuo nome. Sentendo il tuo nome, il vero amore ti cercherà.
FOGLIE D’ACERO: In Giappone e Cina, una foglia d’acero rossa è usata come emblema per gli innamorati e ricorda una delle bellezze dell’amore nella vita di tutti i giorni. I coloni nordamericani erano anche soliti posizionare una foglia d’acero ai piedi del letto, per attirare il piacere sessuale, garantire un sonno profondo e scongiurare il male. Nella stessa tradizione, una cicogna che usa un ramo d’acero, per costruire il suo nido, raffigura l’amore dei genitori che accoglie un nuovo bambino. Proprio come la dolcezza dello sciroppo d’acero, una foglia d’acero indica anche i dolci sentimenti associati all’essere innamorati.
GELSOMINO: Questo fiore bianco aromatico è un potente simbolo d’amore, specialmente all’interno della religione indù. Si ritiene, che il suo significato abbia avuto origine ai piedi dell’Himalaya, considerata terra sacra in India. Le Dee indù sono spesso raffigurate con indosso ghirlande di gelsomino, con i petali chiaramente bianchi, che simboleggiano la purezza.
ANELLO DI CLADDAGH: Con due mani che tengono un cuore con una corona, questo anello è un simbolo associato a un’antica leggenda. Claddagh deriva da una parola che significa “riva sassosa piatta”, che descrive il villaggio di pescatori da cui ha avuto origine questa leggenda. Un pescatore di nome Richard fu separato dal suo amore, dopo essere stato catturato dai Mori, per lavorare come schiavo in Africa. Nel corso degli anni, rubò l’oro ai suoi maestri e forgiò questo anello per la sua amata. Fortunatamente, quando fu in grado di tornare in Irlanda, scoprì che gli era rimasta fedele e che poteva regalarle l’anello. Viene indossato, per indicare che si tratta di un impegno, di un fidanzamento, prima di un matrimonio formale. Simboleggia la lealtà immortale, l’amicizia e l’amore. È anche usato in gioielli diversi dagli anelli e talvolta inciso nelle fedi nuziali.
INFINITO: Il simbolo dell’Infinito è simile al nodo d’amore celtico, in quanto non ha inizio né fine. L’Infinito è stato usato come metafora dell’amore nel corso della storia, sia nell’antica Grecia, a Roma, in India o in Tibet.
NODO D’AMORE: E’ un simbolo d’amore unicamente celtico, popolare in tutto il Mondo. Ha molte permutazioni che hanno nomi diversi, ma comprende due corde legate insieme in un nodo intricato, in modo che le corde sembrino una e senza inizio né fine. La leggenda narra che, quando i marinai celtici dell’antichità sentivano la mancanza dei loro innamorati mentre erano in mare, facevano questo nodo, come simbolo del desiderio del loro cuore di intrecciarsi con i loro amanti. Al ritorno a casa, questo nodo sarebbe stato presentato all’amato. Oggi simboleggia la perfetta unione dell’amore eterno tra due persone. Il nodo del marinaio è il più conosciuto, ma c’è anche il nodo celtico a spirale o ovale, il serpente celtico, nodi tondi e quadrati. Alcune fonti affermano anche che, al tempo del profeta Maometto, alcuni erano soliti legare nodi in una corda e poi usare incantesimi, per maledire o stregare un aspirante amante. Questo però è generalmente considerato un peccato nella tradizione musulmana.
SERCH BYTHOL: E’ un altro noto nodo d’amore, caratterizzato da due nodi intrecciati, che hanno ciascuno tre angoli. Simboleggia un amore eterno tra una coppia, che sarà legata e non sarà mai separata nella mente, nel corpo e nello spirito, per sempre. Il Serch bythol è diventato anche il simbolo della famiglia.
NODO D’AMORE OVALE CELTICO: Questo è uno dei più semplici e primi nodi d’amore celtici, che può essere fatto risalire al 2500 a.C. Rappresenta l’amore infinito e la vita eterna.
NODO CELTICO DI MATERNITA’: Rappresenta l’amore duraturo eD immortale tra una madre e suo figlio.
NODO QUADRATO CELTICO: Questo nodo d’amore è composto da un’unica linea, che attraversa tutti e quattro i lati di un quadrato comunemente usato nelle fedi nuziali. Simboleggia l’unità e la lealtà tra le coppie che stanno per sposarsi.
TRISKELES: Il Triskeles, uno dei più antichi simboli celtici. I tre lati simboleggiano terra, acqua e fuoco. La linea continua rappresenta l’amore, l’unità e la vita eterna.
TRIFOGLIO: Questa pianta era sacra agli Irlandesi nei tempi antichi. Oggi, il Trifoglio bianco è il simbolo nazionale irlandese. Il suo simbolismo deriva dalla leggenda di San Patrizio, che lo utilizzò per spiegare agli Irlandesi il concetto della santa Trinità nel Cristianesimo. Rappresenta la speranza, la fede e l’amore ed è ancora indossato da alcune coppie nel giorno del loro matrimonio, per buona fortuna.
CONCHIGLIA: Le conchiglie, culla di perle e molluschi, erano antichi simboli d’amore, che indicavano la loro natura protettiva da parte di culture diverse, come gli antichi Romani, gli Indù ed i Nativi americani. Venere, la Dea romana dell’amore e della fertilità, è spesso raffigurata in piedi in una conchiglia, nata dalla schiuma del mare. La conchiglia indica anche la rigenerazione nell’antica cultura romana, mentre si dice che gli indù usassero la conchiglia per chiamare amore.
MELA: E’ un noto ed antico simbolo d’amore in molte leggende e storie. Ha anche vari significati ad essa attribuiti, come Adamo ed Eva, che mangiano la mela proibita. In questa tradizione, la mela rappresenta la tentazione. Anche Venere, la Dea romana dell’amore e del desiderio, è spesso raffigurata con in mano una mela, quindi si può dire che questo frutto rappresenti gli aspetti leggermente pericolosi, seducenti e sessuali dell’amore. Nella mitologia norrena, gli Dei mangiano mele d’oro, per rimanere giovani e vitali. Il fiore di melo è un simbolo di adorazione nella cultura cinese, mentre la mitologia celtica associa una mela a un desiderio irresistibile nella storia di Cole. Nel VII secolo, condividere una mela era un’usanza del matrimonio e significava la speranza della coppia di una relazione fruttuosa.
ARPA: Tradizionalmente nella cultura celtica, l’arpa simboleggia l’amore, fungendo da collegamento tra il cielo e la terra. I toni rilassanti di un’arpa sono stati tradizionalmente impiegati nelle ballate d’amore. Secondo la tradizione, il re Davide suonò l’arpa per il Signore, per dimostrare la sua infinita dedizione ed amore per il Signore.
CUPIDO: La Dea romana Venere diede alla luce Cupido, al quale fu conferito lo stesso titolo: Dio dell’amore. È comunemente raffigurato come un ragazzo alato e bendato, che alcuni interpretano nel senso che l’amore ti rende cieco di fronte alle colpe della tua amata. Il suo arco e la sua freccia, secondo la leggenda, sono usati per scoccare una freccia d’oro attraverso il cuore di una persona, facendola innamorare della prima persona che vede. Se Cupido usa una freccia di piombo, accade il contrario: non si innamorerà mai della prima persona che vedrà.
MANI GIUNTE: Mentre tenere la mano di qualcuno è un linguaggio d’amore universale, il simbolismo delle mani giunte è associato a un tipo di amore molto diverso. Nelle antiche lapidi vittoriane, è comune vedere mani giunte incise, scolpite o disegnate. Il simbolo raffigurava l’amore eterno, che trascende anche la morte.
Le mani giunte ritraevano il legame ininterrotto tra i vivi e i morti, fintanto che un tempo erano legati dall’amore. Per le coppie sposate, è quasi una promessa che, sebbene uno di loro fosse già andato avanti, un giorno si sarebbero sicuramente incontrati di nuovo.
FIAMMA: Il fuoco è un simbolo ampiamente riconosciuto per l’amore: il tipo appassionato e focoso. È una testimonianza di quanto possa essere volubile il desiderio, poiché la fiamma può essere estinta quasi con la stessa rapidità con cui si accende. Come si suol dire, “l’amore più caldo ha la fine più fredda”. Anticamente, quando ti riferivi a qualcuno come a una tua “vecchia fiamma”, non ti riferivi solo a un ex fidanzato o fidanzata. Una vecchia fiamma era qualcuno che amavi ferocemente, quasi in modo distruttivo, solo per perderlo alla fine, quando la fiamma si trasformava in brace. Nel linguaggio moderno, una vecchia fiamma è simile al concetto di “quella che è scappata…”
CAPRIFOGLIO: In Francia, il Caprifoglio è usato per rappresentare l’Amore. La storia di questo simbolo risiede nella storia di Tristano e Isotta. È stato identificato in una poesia del XII secolo, intitolata “come Caprifoglio” di Marie de France. Nella poesia, Tristano organizza un incontro segreto con Isotta ed incide il suo nome su un albero di nocciolo, per far sapere alla sua amata della sua presenza nelle vicinanze.
Probabilmente è così che è entrata in pratica la moda dei giovani innamorati, che scolpiscono i nomi di chi amano sulle cortecce degli alberi.
TULIPANO: Forse non sai, che il tulipano rosso significa amore perfetto, pertanto probabilmente non sei a conoscenza di una storia d’amore estremamente bella. La storia racconta la vita amorosa del principe Farhad che si innamorò di Shirin, una ragazza comune. Shirin fu uccisa e separata dal principe e lui, incapace di tollerare la separazione ed il dolore, si suicidò. Un tulipano scarlatto sbocciò da ciascuna delle goccioline del suo sangue. La storia porta a una tragica fine, non si può negare la profondità dell’amore di cui parla. Quindi, i tulipani sono uno dei simboli più belli dell’amore.
SALICE: Nella cultura cinese, il salice è un potente simbolo d’amore. Il simbolo ha origine da una storia di innamorati sfortunati, che sono fuggiti per incontrarsi segretamente sotto un salice. Tuttavia, la storia non si conclude con una nota felice. Gli amanti muoiono in un incendio e le loro anime lasciano il fuoco come colombe, un altro simbolo d’amore.
DIAMANTE: Simboleggia la longevità della propria vita amorosa. I diamanti forti ed infrangibili rappresentano semplicemente la forza ed il legame indissolubile tra una coppia. Questo è il motivo per cui un anello di fidanzamento con diamante vale tutto il clamore.
ŽIVA: Nella mitologia slava, Živa è la Dea della vita in opposizione alla Dea della morte, Mara. Živa sta per “colei che vive” e simboleggia il matrimonio, l’amore e la fertilità.
LE ERBE DI SAN GIOVANNI
Le cimette io cogliea della mortella
spigo, timo, cedrina e vigorosa
menta, con rosmarino e nipitella
foglie di noce e qualche ultima rosa.
E tutta, entro una conca, l’odorosa
boccetta esposta alla Diana stella
con limpid’acqua, v’infondea gelosa
le spiche d’aglio e il pan, la nostra ancella.
Io ne ridea e le movea domanda:
perchè dell’aglio col maligno odore
offender l’aromatica lavanda?
Ella, facendo il segno della croce:
l’aglio di San Giovanni ha gran valore,
nè della strega or più l’occhio gli nuoce.
–Maria Alinda Bonacci Brunamonti –
La vigilia di San Giovanni, che inizia al tramonto del 23 giugno, è la vigilia della festa che precede la festa di San Giovanni Battista.
Il Vangelo di Luca afferma, che Giovanni nacque sei mesi prima di Gesù, quindi la festa di Giovanni Battista fu fissata il 24 giugno, sei mesi prima di Natale, secondo l’antico calcolo romano.
Questo giorno di festa è uno dei pochissimi giorni di santi, che commemora l’anniversario della nascita, piuttosto che della morte, del santo che viene onorato.
La festa di San Giovanni coincide strettamente con il Solstizio di giugno, chiamato anche ”Mezza Estate” nell’emisfero settentrionale.
Nonostante la festività cristiana sia fissata al 24 giugno, nella maggior parte dei paesi le festività si svolgono principalmente la sera prima, alla vigilia di San Giovanni, festa celebrata in molti luoghi, o addirittura fin dal 21 del mese corrente.
Naturalmente, i giorni che circondano il Solstizio d’Estate abbondano di leggende, divinazioni e rituali che coinvolgono acqua, piante e fuoco.
In quasi tutte le zone rurali d’Europa, la notte tra il 23 e il 24 giugno, giorno della natività di San Giovanni Battista, è scandita da feste e falò, ruote infuocate che rotolano giù per le montagne, purificazione rituale del bestiame con fumo, incendio di erbe aromatiche per allontanare il malocchio e guarire.
In Italia, al centro di questo inebriante mix di simbolismo e rituale, troviamo rituali magici, streghe, fate, spiriti della natura, santi cristiani, rimedi erboristici, raccolta delle noci per preparare il Nocino, il famoso “Liquore delle Streghe”.
Durante San Giovanni, il velo tra il mondo degli spiriti e il nostro si assottiglia, quindi dobbiamo proteggerci dagli spiriti maligni, dalla stregoneria e dal malocchio.
Vediamo come possiamo farlo.
In seguito all’avvento del Cristianesimo, la Chiesa dichiarò il 24 giugno, il giorno di San Giovanni in onore di San Giovanni Battista, incorporando le antiche tradizioni popolari di mezza estate nella nuova celebrazione religiosa.
Ma come spesso accadeva, le persone non erano preparate ad abbandonare le loro gioiose vecchie pratiche pagane.
Credevano che il velo tra i vivi e i morti fosse particolarmente evanescente in certe notti dell’anno, e non passò molto tempo prima che la vigilia di San Giovanni diventasse uno di quei giorni in cui i morti camminavano sulla Terra e le fate dispettose fossero più potenti.
Così la vigilia di San Giovanni si trasformò in una notte di magia, mistero e stregoneria in cui si credeva, tra le altre cose, che le erbe possedessero poteri curativi particolarmente forti.
Non è un caso, se in questo periodo dell’anno vengono raccolte molte piante aromatiche, appena fiorite, con aromi più intensi.
Le erbe specifiche variano in base al luogo in cui si vive, ma devono essere sette, anche se alcuni parlano di 9, ma io credo nel numero 7.
Il numero 7 è una costante in tutti rituali di San Giovanni: saltare 7 volte sul fuoco, bere da 7 fontane, saltare su 7 onde e raccogliere 7 erbe.
Molte delle erbe hanno proprietà medicinali, quindi sono raccolte sia per questo, che per il loro potere contro il male.
È tradizione che le donne raccolgano varie piante alla vigilia del 24 giugno, di cui la più famosa è “l’Erba di San Giovanni (Iperico)”, che si crede sia imbevuta del potere del sole, oltre ad essere magica e medicinale.
Fin dal Medioevo, era appesa su porte e finestre, per respingere le streghe e gli spiriti maligni.
Le sue proprietà curative sono ben note ed era utilizzata dai Cavalieri Ospitalieri, un ordine militare cattolico medievale che ha preceduto il Sovrano Militare Ordine di Malta.
Con le 7 erbe raccolte, si prepara la famosa “Acqua di San Giovanni”, chiamata anche “Guazza di San Giovanni”, ma intanto vediamo quali piante potreste raccogliere; a voi la scelta a seconda delle vostre esigenze.
–Finocchio selvatico: lavora contro il malocchio
–Felce maschio (Dryopteris filix-mas): secondo la leggenda fiorisce solo nella notte di San Giovanni, rimane visibile solo un attimo e può essere raccolto solo dopo aver combattuto con il diavolo
–Felce femmina (Pteris aquilina): invisibilità
–Ginestra ghiandolosa (Adenocarpus) : da questa pianta si ricavavano le scope per spazzare via gli spiriti dalla casa
–Erba di San Giovanni (Iperico): agisce contro il diavolo ed è molto popolare nella medicina tradizionale
–Malva comune: con proprietà antinfiammatorie, lenitive, emollienti, protettive delle mucose
–Rosmarino: usato per protezione
–Erba Luigia o Cedrina (Aloysia citriodora): buona per l’amore e associata alle feste
–Digitale: protegge le abitazioni da malefici e negatività, da incendi e furti
–Artemisia (Assenzio): contro le disgrazie e per proteggere la fedeltà e la felicità della coppia, fertilità
–Camomilla: prosperità, protezione, calma, creatività, amicizia, pace
–Ruta: tiene lontani i vermi, i demoni e il malocchio
–Menta: protegge dal male, aiuta nella guarigione, attrae il denaro
–Sambuco: allontana gli incubi, esorcismo e annulla gli attacchi di ogni tipo
–Prezzemolo: allontana il male, utile per la chiaroveggenza
–Aglio: assorbe e respinge il male e le malattie, ottimo in magia cerimoniale per allontanare durante i riti larve astrali o presenze negative in genere
–Lavanda: purifica, allontana le negatività, la sfortuna e il malumore, favorisce la felicità, l’amore, il raggiungimento della pace interiore
–Rosa: attira l’amore
–Achillea: guarigione delle ferite, il suo olio essenziale ha proprietà antinfiammatorie
–Trifoglio: usato in un bagno rituale, attira denaro e prosperità; usato per lavare i pavimenti, allontana gli spiriti maligni e gli ospiti indesiderati; contro le fatture o le interruzioni del malocchio; in un sacchetto giallo porta avanzamento nel lavoro
–Mandragora: con la doppia facoltà di sedativo ed eccitante data la sua essenza ambivalente, maschile e femminile; usata per preparare narcotici e filtri d’amore
–Ribes rosso: protegge dal male
–Pervinca: talismani vegetali
–Cardone (Carlina acaulis): impedisce i passaggi delle streghe; inchiodato alla porta di casa, costringe la strega a contarne tutti tubuli
–Biancospino: protegge la casa dalle calamità naturali e non
–Timo: per passare a una nuova fase della vita e lasciare il passato alle spalle.
Ma come li usiamo?
Le erbe, una volta raccolte, devono essere lasciate fuori durante la notte di San Giovanni, in modo che la rugiada e il Solstizio le infondano potere.
Esse raccoglieranno la rugiada e il giorno dopo farete il bagno con quest’acqua “benedetta”, per buona fortuna e fertilità .
Di solito vengono lasciate dentro una ciotola con dell’acqua, che va raccolta da sette fontane diverse (sarebbe l’ideale, ma visto che è estremamente difficile, si possono utilizzare 7 bottiglie o rubinetti diversi…).
Questa acqua infusa di erbe verrà utilizzata per lavarsi al mattino, e in seguito verranno essiccate e utilizzate nei rimedi casalinghi.
Le piante possono anche servire come protezione dagli spiriti maligni e dalle streghe, se appese in un bouquet vicino alla porta o alla finestra di casa.
Si crede che l’ Acqua di San Giovanni , sia comunque magicamente potente e, opportunamente preparata, aumenti la bellezza proteggendo dal malocchio, dall’invidia e dalle maledizioni.
Tra i molti rituali e tradizioni associati alla vigilia di San Giovanni, ci sono i seguenti, alcuni dei quali sono ancora utilizzati dai praticanti vudù.
In molti luoghi, le giovani donne non sposate mettono ruta, rosmarino e petali di rosa sotto i cuscini alla vigilia di San Giovanni, nella speranza di sognare i loro futuri mariti.
Si dice anche che allontanino il male e spesso vengono bruciati alla vigilia di San Giovanni.
Invece, le minute spore della Felce femmina, ha presumibilmente il potere di rendere invisibili, se raccolte alla vigilia di San Giovanni, nel momento preciso in cui è nato il Battista.
Peccato che, purtroppo, nessuno conosca l’ora della sua nascita.
Ciò che rende potente quest’Acqua, non sono solo le erbe, ma soprattutto la rugiada.
Questa rugiada dovrebbe essere raccolta da una donna che ha digiunato, e che recita l’ Ave Maria mentre fa le sue cose.
La rugiada della notte di San Giovanni è magica e propizia: raccoglila con un pezzo di stoffa o passeggia tra i prati al mattino presto, o rotolati nell’erba da essa bagnata all’alba… sarà il modo migliore per ottenere ciò che vuoi!
Dopo questa notte, si ritiene che alcune di queste piante, utilizzate nella preparazione di una bevanda, portino non solo benefici, ma anche salvezza e protezione spirituale elargite dal santo stesso.
Un’usanza simile consiste nel raccogliere la rugiada che rimane dopo il suo uso durante la notte di San Giovanni, distillarla utilizzandola per favorire la crescita dei capelli, migliorare la fertilità, curare le malattie della pelle e tenere a bada le malattie.