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Thelema
Thelema è una filosofia/religione occulta, che abbraccia il “libertinismo” (atteggiamento spirituale, diffuso nella civiltà e cultura illuministica, sostenitore della libertà di pensiero in materia di morale e di religione) e insegna che le persone dovrebbero avere la libertà di fare ciò che vogliono.
Thelema fu creata da Aleister Crowley, un occultista e scrittore, nella prima parte del ventesimo secolo.
Edward Alexander Crowley, il suo vero nome, era un occultista, scrittore e alpinista britannico, che praticava un rituale che chiamava “Magick” e si faceva chiamare la “Bestia 666”.
Fu denunciato ai suoi tempi per il suo stile di vita decadente e libertino e, nonostante avesse pochi seguaci, divenne una figura di culto dopo la sua morte.
Figlio di un evangelista erede di una grande fortuna, Crowley sviluppò presto una grande avversione verso il Cristianesimo e modificò il proprio nome in Aleister.
Frequentò l’Università non laureandosi e, grazie alla sua ricchezza, iniziò a viaggiare ed a pubblicare i suoi scritti.
Nel 1904, Crowley scrisse “Il Libro della Legge” (noto anche come “Liber AL vel Legis”), nel quale affermava che, mentre era in uno stato di trance, il libro gli era stato dettato da un’entità chiamata “Aiwass”, che Crowley considerava il suo angelo custode personale.
Questo libro è “scrittura” per i Thelemiti, ai quali è lasciata l’interpretazione, Crowley è il profeta di Thelema ed i suoi seguaci si chiamano “Thelemiti”.
Uno dei principi di Thelema è:
“Fai ciò che vuoi sarà l’intera Legge.
L’amore è la legge, amore sotto la volontà”
La parola “thelema” deriva dal greco e significa “scelta” o “volontà”.
Essa si trova spesso nella Bibbia, come ad esempio in Matteo 6:10, che contiene la frase:
“Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà”.
In greco, “volontà” è “thelema”.
I Thelemiti parlano del processo di raggiungimento della conoscenza, la “Grande Opera”, raggiungibile conversando con il proprio “Santo Angelo Custode” e compiendo la propria “Vera Volontà”.
La Vera Volontà in Thelema è lo scopo unico di un individuo, come dettato dalla sua natura.
Quindi, chi scoprirà la sua vera natura, insieme ai suoi veri desideri nella vita, e la seguirà fino in fondo, sarà soddisfatto.
Mentre coloro, che non troveranno mai i loro veri desideri, sono condannati a vagare senza meta attraverso la vita.
Crowley scrisse:
“La causa più comune di fallimento nella vita
è l’ignoranza della propria Vera Volontà,
o dei mezzi con cui realizzarla” .
Thelema cerca di liberarsi da ogni freno, infatti, la regola principale è che non ci sono regole.
I suoi seguaci sono liberi di svolgere qualsiasi tipo di attività, purché non interferisca con il perseguimento altrui del proprio destino.
Thelema promuove fortemente la liberazione sessuale:
“Fai a sazietà e volontà l’amore come vuoi,
quando, dove e con chi vuoi!”
Nella sua filosofia, naturalmente coinvolge anche la magia, lo yoga, l’astrologia e il misticismo.
Parla di reincarnazione e di proiezione astrale, mescolando anche un po’ di Gnosticismo ed Ermetismo.
I rituali includono l’uso di pentagrammi, altari sacrificali e adorazione del Sole, includendo anche alcuni Esseri spirituali greci ed egizi.
Secondo i Cristiani, Thelema è radicato in un vero e proprio inganno demoniaco, elogiando la concupiscenza della carne e la promessa della conoscenza segreta, che sono simili alla tentazione del serpente nel Giardino dell’Eden.
Essi, esortando le persone a stare lontane da Thelema e da tutte le altre filosofie e pratiche occulte, dicono:
“Non avere nulla a che fare con le opere infruttuose
delle tenebre, ma piuttosto esponile”
Intorno al 1907, Crowley fondò il suo ordine, A∴A∴, usando le iniziali, che stavano per le parole latine “Stella d’argento”.
Alla fine della prima Guerra Mondiale, si trasferì in Sicilia a Cefalù, dove trasformò una casa in un santuario, chiamandola Abbazia di Thelema.
In questo periodo scrisse “The Diary of a Drug Fiend “(Diario di un drogato), pubblicato come romanzo, ma si dice basato sull’esperienza personale.
La morte di un suo giovane seguace in Sicilia, presumibilmente dopo aver partecipato a rituali sacrileghi, portò alla denuncia di Crowley, denominato nella stampa popolare britannica come “l’uomo più malvagio del mondo”, e alla sua espulsione dall’Italia, nel 1923.
Nel 1944, pubblicò “The Book of Thoth”, in cui interpretava un nuovo mazzo di tarocchi, chiamato “Thoth”, che aveva disegnato in collaborazione con l’artista Lady Frieda Harris.
Crowley morì in povertà e nell’oscurità, in una pensione inglese nel 1947, ma dopo la sua morte divenne una figura di grande fascino nella cultura popolare.
I Beatles misero la sua foto sulla copertina dell’album “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, mentre il chitarrista dei Led Zeppelin, Jimmy Page, acquistò una casa sul lago di Loch Ness, in Scozia, precedentemente di proprietà di Aleister Crowley.
Insomma, la Grande Bestia 666, Perabduro, Ankh-fn-khonsu, l’Uomo più malvagio del Mondo, Aleister Crowley è stato un noto e controverso occultista.
Scrisse ampiamente, fondò il proprio ordine religioso e disegnò una serie di tarocchi che sono ancora usati oggi, con aria di sfida non convenzionale sotto ogni aspetto.
I suoi interessi combinavano l’erotico e l’esoterico.
Pubblicò poesie, incluso un volume di versi descritto da un critico come “il pezzo erotico più disgustoso in lingua inglese”.
Fu anche coinvolto in gruppi segreti, come l’Ordine Ermetico della Golden Dawn.
Gradualmente ha evoluto il proprio insieme di credenze, che attingevano all’Oriente, all’antico Egitto e a un assortimento di altre tradizioni.
I suoi gusti sessuali variavano molto, ebbe molti amanti, sia maschi che femmine, e praticò una forma di magia sessuale.
E il tutto sempre perseguendo la volontà di ogni individuo, di non essere vincolato dall’opinione popolare, dalla legge o dall’etica convenzionale.
In Sicilia seguì l’illuminazione spirituale, dichiarandosi “Ipsissimus “ = “Al di là degli Dei”.
Sperimentò sesso e droghe, spingendo i suoi adepti a rituali misteriosi, tanto che, nel 1923, un inglese morì in circostanze oscure, dopo un rituale durante il quale si diceva avesse consumato il sangue di un gatto.
Sebbene impoverito, caduto in disgrazia e diventato un eroinomane quasi scheletrico, Crowley continuò ad avere molti seguaci, ed era ancora richiesto come medium e mago fino alla sua fine, nel 1947.
Nonostante fosse chiamato “l’uomo più malvagio del mondo”, egli negò questo fino alla fine, sostenendo che la sua opera era veramente buona, perché liberava gli uomini dalle regole terrene e apriva esperienze veramente spirituali.
Fatto sta, che non c’è dubbio che godette di una certa notorietà, che aumentò moltissimo dopo la morte.
Ancora oggi, ci sono gruppi che si definiscono Thelemiti: quelli che ancora usano i suoi tarocchi e leggono i suoi libri.
E’ comunque interessante approfondire la conoscenza di questa filosofia, che per me racchiude dei concetti comunque condivisibili.
Infatti, essa sotto molti aspetti, lungi dal rappresentare una licenza libertina, invita al massimo grado di auto- responsabilizzazione, al fine di poter scoprire e compiere la propria Vera Volontà, lasciando il prossimo libero di fare lo stesso, secondo la sua natura:
“Non hai altro diritto che fare la tua volontà.
Fai quella, e nessuno ti dirà di no.
Poiché la pura volontà, non alleviata dal fine,
liberata dalla lussuria del risultato, é in ogni modo perfetta.”
Ciò indica che si dovrebbe cercare e seguire il proprio percorso nella vita vera, conosciuta come realizzazione della propria più autentica volontà (il destino individuale di una persona durante l’esistenza), piuttosto che i propri piccoli desideri egoistici…
“”Do what thou wilt””
“Ascolta la parola delle streghe,
i segreti che abbiamo nascosto nella notte:
i più antichi tra gli dei ho invocato,
la grande opera della magia ho cercato.
In questo giorno e a quest’ora
l’antico potere ci onora.
Manda i tuoi poteri a noi tre sorelle:
vogliamo i poteri, dacci i poteri!
Questo è della strega il canto
che nella notte celebra i segreti,
gli dei più antichi invocando
e rievocando i riti più biechi.
Questo è il tempo di riavere
il nostro antico potere!”
-dal Libro delle Ombre-
Il termine Strega deriva dal latino “striga” o “stryx”, o dal greco “strygos” = strige, barbagianni.
Nel Medioevo, si utilizzava generalmente la parola “Lamia”; in altre regioni d’Italia, altri termini erano:
-Masca o Maggia (Piemonte)
-Stria o Basura (Liguria)
-Borde (Toscana)
-Mazzera (Corsica)
-Stria, Strea, Strolega, Maggia (Lombardia, Emilia Romagna, Trentino, Friuli-Venezia Giulia)
-Cogas, Bruscias, Maghiargia (Sardegna)
-Janara (Sannio ed Irpinia)
-Mavara, Majara (Sicilia)
-Magara (Calabria, Basilicata)
-Masciare (Bari)
-Chivarze (Taranto)
-Macara (Salento)
-Stiara (Grecìa salentina)
-Stroll’ca (Umbria)
-Strolleca (Macerata)
La Strega, in realtà, è una figura mitologica, nata il più delle volte da credenze popolari e dotata di poteri sovrannaturali.
Per secoli, le Streghe sono state oggetto di persecuzione da parte della Chiesa, in quanto dedite alla pratica della “Stregoneria” e dotate di poteri occulti, derivanti dal contatto con il “maligno” o altre entità soprannaturali.
Solitamente donne, esse usavano i poteri non solo per nuocere alle persone ed alle cose, e per opporsi alla società umana.
Nel XVIII sec., lo studioso trentino Girolamo Tartarotti giudicò infondate le teorie sulla Stregoneria, in quanto frutto di superstizione.
Nel folklore popolare, la Strega ha quasi sempre avuto un’eccezione negativa, perché si pensava che usasse i poteri soltanto per nuocere, partecipando ai raduni periodici, i Sabba, durante i quali si adorava il Demonio.
Di Streghe si parla fin dall’antichità.
Infatti, gli studiosi ritengono, che il concetto di Strega risalga a migliaia di anni fa, quando gli esseri umani adoravano le divinità, in tutte le culture.
Nella mitologia greca, la prima Strega è Ecate, la Dea della Magia e dell’Astrologia.
Nella tradizione Yoruba (gruppo etno-linguistico africano), la strega era una donna saggia.
Alcune di queste donne praticavano rituali spirituali, la maggior parte di loro erano semplicemente guaritrici o saggi anziani.
Nella Bibbia sono citate la famosa “Strega di Endor” (una negromante dotata del potere di evocare lo spirito dei morti), oppure in Grecia, le “Streghe della Tessaglia” (in grado di “tirare giù la Luna”, utilizzando uno specchio per rifletterne la luce ed andare in trance).
Nel Medioevo, la Chiesa cattolica, a seguito di alcune confessioni protestanti, indicò le Streghe come figure eretiche, pericolose per la comunità, perché dedite al culto del maligno e, pertanto, dovevano essere perseguitate con violenza.
Da qui, iniziò la “Caccia alle Streghe”.
Fra il 1227 ed il 1235, fu instaurata l’Inquisizione contro le “Streghe” e contro gli “Eretici”, con una serie di decreti papali.
Nel 1252, Papa Innocenzo IV autorizzò l’uso della tortura, per estorcere “confessioni” di Stregoneria da parte delle donne sospettate.
Questo papa criminale, alla sua morte, fu sepolto nel Duomo di Napoli con una iscrizione che inizia con queste parole: “Hic superis dignus, requiescit Papa benignus” (Questo è degno degli dei [del divino], Papa benigno riposa……)
Successivamente, Alessandro IV diede all’Inquisizione ogni potere di torturare ed uccidere, in caso di Stregoneria coinvolgente l’eresia.
Se le vittime “confessavano”, erano dichiarate colpevoli di Stregoneria, se invece “non confessavano” erano considerate eretiche, e poi arse sul rogo.
Non sfuggiva nessuno.
Alcune persone erano sottoposte alla prova della pietra al collo, la presunta colpevole veniva, cioè, gettata in acqua legata a una pietra.
Se annegava era innocente, se invece restava a galla era una Strega … in ogni caso moriva!
In Italia, l’ultimo omicidio di una donna per tale motivo, risale al 1828, in Valsesia.
Tra il 1450 ed il 1550, in Germania si calcola che furono condannate al rogo circa centomila donna, considerate Streghe.
A fine ‘600, a Salem (Massachusetts), iniziò una caccia alle Streghe, durata dal 1647 al 1688, durante la quale ci furono arresti, esecuzioni capitali terribili, mai inflitti nei possedimenti britannici del Nuovo Mondo, per il reato di Stregoneria.
Furono impiccate 19 persone; un uomo venne schiacciato a morte per essersi rifiutato di testimoniare; 150 sospettati furono imprigionati e altre 200 persone furono accusate di Stregoneria.
Ma ci potrebbe essere anche una spiegazione scientifica al fenomeno della Stregoneria.
Dietro i fenomeni registrati a Salem, si pensa vi sia stato un consumo alimentare di “segale cornuta” (cioè infettata da Claviceps purpurea), i cui alcaloidi sono resistenti anche alle alte temperature dei forni di cottura del pane.
Inoltre nel 1563, un medico olandese, Johann Wier, nel suo libro “De praestigiis daemonum” stabilì una connessione tra il possibile stato allucinatorio di anziane donne malate e frustrate, ed i tipici comportamenti delle Streghe.
Nell’arco di tre secoli, alcuni storici hanno stimato che furono sterminati nove milioni di Streghe, all’80% donne e bambine.
Le donne venivano violentate oltre che torturate; i loro beni erano confiscati fin dal momento dell’accusa, prima del giudizio, poiché nessuno era mai assolto.
La famiglia intera veniva spossessata di ogni bene; si dissotterravano persino i morti per bruciarne le ossa.
Il “Malleus Maleficorum” (“Il martello delle streghe”, testo in latino pubblicato nel 1487 dai frati domenicani Jacob Sprenger ed Heinrich Kramer, allo scopo di reprimere in Germania Eresia, Paganesimo e Stregoneria) stabiliva che la Strega accusata doveva essere “spesso e frequentemente esposta alle torture”.
Alla base di gran parte dell’odio nei riguardi della Strega, c’era anche la paura della sessualità: queste donne senza legami potevano attirare gli uomini con il loro potere:
“Quando una donna pensa da sola, pensa male”,
recita il Malleus Maleficarum.
Le cacce alle Streghe erano campagne ben organizzate, intraprese, finanziate ed eseguite dalla Chiesa e dallo Stato.
Questo regime di terrore durò cinque secoli, sotto la benedizione di almeno 70 papi, tutti in qualche modo compromessi con questi orrendi crimini.
Dal Rinascimento, le Streghe iniziarono ad essere descritte come delle donne vecchie ed arcigne, qualche volta rappresentate accanto ad un filatoio o nell’atto di intrecciare nodi, a richiamare l’idea di vendetta, tessendo il destino degli uomini e ponendoli di fronte a mille pene.
Ogni Strega, solitamente è accompagnata da un proprio animale, il “Famiglio”, con caratteri diabolici, che funge da consigliere della propria padrona. (vedi articolo dedicato).
Tipici Famigli sono il gatto, il gufo, il corvo, la civetta, il topo e il rospo.
Una Strega, per essere considerata veramente tale, deve utilizzare incantesimi essenziali, alcuni dei quali sono di seguito elencati:
–Bruciare ortica essiccata in una stanza, per purificarla ed allontanare le influenze negative.
–Portare una piccola moneta di rame nel portafoglio, per aiutare altri soldi ad entrarci.
–Sotterrare una bottiglia con dentro spilli e spine vicino l’ingresso di casa, per tenere lontano energie e pensieri negativi nei nostri confronti.
–Tagliare una mela in due e mangiarla con il proprio partner, affinché si mantenga l’amore intenso ed a lungo nel tempo.
–Sotterrare un nocciolo di un’albicocca davanti l’ingresso della propria casa, per portare un nuovo amore.
–Bere un infuso di gelsomino e cannella, prima di iniziare una divinazione.
–Tenere qualche mandorla in tasca, per trovare ciò che si è perso.
–Mettere qualche goccia di olio essenziale d’arancio dolce sul proprio cuscino, per avere sonni sereni.
–Formulare una domanda ad un’arancia, che abbia per risposta si o no. Se i semi, una volta mangiato il frutto, saranno pari, la risposta è negativa, se i semi saranno dispari, sarà positiva.
–Una candela cosparsa di olio di basilico elimina le negatività.
–Per affrontare un pubblico, un po’ di legno di ontano in tasca aiuterà nell’oratoria e darà coraggio.
–L’olio di Timo spalmato sulle palpebre chiuse permette di vedere le Fate.
–Tagliare un pezzetto di corteccia di pioppo, mentre si è situati ad Est, aiuta ad ottenere conoscenza magica.
–Bruciare una candela rosa tutta la notte alla propria finestra, aumenta la forza di volontà.
–Mangiare mirtilli, guarisce da piccole depressioni ed esaurimenti nervosi.
–Cospargere di sale grosso gli angoli della stanza, per proteggere la casa.
–Mettere infuso di Eufrasia sulle palpebre, per avere la chiaroveggenza.
–Lasciare piccole offerte di miele e di latte sotto gli alberi di quercia, per essere ricompensati dagli Spiriti della Natura.
–Polvere di Artemisia, Cannella e Sandalo vicino al letto favorisce la proiezione astrale.
–Mettere una piantina di Gardenia nella stanza di un ammalato, per accelerare la guarigione.
–Suonare una campanella, per tenere la casa protetta, lontana dalle negatività.
–Bere un tè ai petali di rosa per una settimana, porta l’amore nella propria vita.
–Una piantina di achillea di fianco al registratore di cassa di un negozio, favorisce nuovi affari e nuovi clienti.
–Per affrontare una persona di cui non ci si fida, portare in tasca un Occhio di tigre, per non fare mentire l’interlocutore.
–Camminare su dei rami caduti di acero per assicurarsi una vita lunga.
–Mangiare ravanelli, stimola desideri sessuali con il partner.
–Piccoli pezzi di coralli vicini a finestre e porte, tiene lontani i ladri.
–Prima di prendere una decisione importante, mangiare una pesca.
–Regalare un cesto fatto di nocciolo ad una sposa, auspica un matrimonio felice.
–I fiori di calendula aggiunti nella vasca da bagno, rendono più belli ed irresistibili.
Le Streghe praticano diversi tipi di magia e, cosa importante, non fanno solo del male, spesso sono orientate verso il “bene” dell’Universo.
Un tipo di Stregoneria è la “Magia rituale Wicca”, eseguita con attrezzi speciali e forme geometriche (tipo il pentacolo), che danno potere e significato ad ogni cerimoniale.
Requisito essenziale è la riflessione costante sulla relazione tra uomini, natura e divino, sia per perfezionare i rituali magici, che per portare pace interiore, chiarezza di pensiero ed un’eccezionale forza di carattere.
La “Strega verde” o “Strega di campagna”, che si occupa di piante, terreno e magie della terra, non solo impara a preparare delle pozioni, rimedi ed altre sostanze potenti usando le piante, ma sviluppa anche una conoscenza profonda dei cicli di nascita, morte e rinascita.
Queste Streghe sono orientate verso la magia protettiva, estraendola dalla natura per evitare la mala sorte.
Questo tipo di magia aiuta a capire ciò che ci circonda, sviluppare il pollice verde e coltivare altri poteri, per beneficiare la propria vita e la propria casa.
Molto praticato dalle Streghe è anche lo Sciamanesimo, il cui concetto base riporta che, tutto ciò che esiste in natura in questo mondo, ha un suo spirito, l’animismo.
Visitando il piano astrale, lo Sciamano può comunicare con gli spiriti ed invocare il loro aiuto e protezione in questa dimensione.
Nel gergo esoterico, questi sciamani si chiamano “àuguri” o “Streghe ponte”.
Esistono anche dei tipi di Streghe meno comuni:
–“Streghe di famiglia”, che praticano una tradizione familiare, di cui solo la famiglia stessa è a conoscenza.
–“Streghe eclettiche”, che studiano un po’ di tutto ed hanno una conoscenza generale e non specializzata.
–“Streghe solitarie”, che sviluppano la loro visione della stregoneria e studiano in maniera personale, senza affidarsi a pratiche e rituali standard.
–Interessante quanto poco conosciuta, è la “Strega della cucina”.
Se la cucina è il cuore di ogni casa, è il luogo perfetto per fare un po’ di magia. Nella Stregoneria in cucina, la preparazione dei pasti diventa un’attività magica. Una Strega della cucina potrebbe avere un piano cottura o un altare da banco, probabilmente possiede erbe fresche in barattoli e pentole in cui preparare pratiche magiche, che sono incorporate nelle ricette e nella cucina.
Ogni pasto diventa un atto sacro che infonde energia alla famiglia.
Modificando il modo in cui avviene la preparazione e il consumo del cibo, questa Strega crea magie pratiche sui fornelli, nel forno e sul tagliere.
–Nella Stregoneria cerimoniale, chiamata anche “Magia cerimoniale” o “Alta magia”, la Strega usa spesso rituali e invocazioni specifici, per invocare il mondo degli spiriti.
La Strega cerimoniale utilizza come base una miscela di antichi insegnamenti occulti, come Thelema, Magia Enochiana e Kabbalah.
Le informazioni sulla Magia cerimoniale spesso sembrano essere limitate, ciò è dovuto in parte alla necessità di segretezza all’interno della comunità.
In effetti, molte persone che praticano la Stregoneria cerimoniale non si identificano affatto con la parola Strega.
–Esistono numerose tradizioni ereditarie di Stregoneria.
Queste sono tipicamente piccole tradizioni familiari in cui credenze, rituali e altre conoscenze vengono tramandate da una generazione all’altra, a volte di madre in figlia, o di padre in figlio, e gli estranei sono raramente inclusi, anche quelli che si sposano nella famiglia.
È difficile indovinare quante Streghe ereditarie ci siano, perché le informazioni sono generalmente conservate all’interno della famiglia e non condivise con il pubblico in generale.
Ancora una volta, questa è una tradizione familiare basata su pratiche e credenze, piuttosto che su qualsiasi legame genetico documentabile.
–In sud Africa, originari del popolo Zulu, gli “Stregoni” sono visti come guaritori, che si dividono in due diverse categorie: “Inyanga” e “Isangoma”.
Sebbene gli Inyanga non siano dissimili dagli erboristi moderni e dai professionisti della medicina naturale, gli Isangoma sono chiamati alla loro professione dai poteri divini e svolgono compiti come predire il futuro e usare le loro capacità psichiche, per proteggersi dagli spiriti maligni.
Isangoma rasenta l’essere leader religioso nella sua comunità, usando trance e rituali musicali, per comunicare con gli antenati.
Sia l’Inyanga che l’Isangoma sono visti con rispetto nella loro cultura e devono sottoporsi ad anni di addestramento; vengono spesso consultati per una varietà di problemi, dalla salute allo spirituale.
–Mentre, come dicevo prima, la caccia alle Streghe si è conclusa in Europa intorno al XVIII secolo, in alcune parti del Mondo le donne continuano ad essere bandite, perché sospettate di avere poteri soprannaturali.
Il Ghana sta cercando di fare un passo avanti per abolire questa pratica.
Infatti, negli ultimi anni dovrebbe aver liberato quasi 1.000 donne e 500 bambini da sei campi di Streghe nella regione settentrionale del Paese.
I campi delle Streghe sono stati istituiti quasi 100 anni fa, per fornire un luogo di rifugio per le donne, che sono state capri espiatori per tragedie come la carestia, la malattia e la morte.
Non diversamente dalle donne accusate di Stregoneria nell’America coloniale, queste donne sono state discriminate in società, crivellate dal panico di massa. Sebbene i campi fornissero un rifugio sicuro per le donne e i loro bambini, mancavano anche i beni di prima necessità come l’elettricità e l’acqua corrente. Poiché i campi sono stati chiusi nel dicembre 2014, le donne bandite in queste aree ora lottano, per essere reintegrate nella società e riunite alle loro famiglie, dopo decenni di persecuzioni e discriminazioni.
-Nelle Isole Filippine, la fede nella magia è molto viva.
“Kulam” è una forma di stregoneria filippina, con praticanti chiamati “Mangkukulam”, che praticano magia nera.
Usando pratiche simili al Vudù, il Mangkukulam lancia incantesimi e maledizioni, destinati a recare danno agli altri.
Tuttavia, i Mangkukulam (che possono essere uomini o donne) spesso vendono pozioni d’amore e servizi, per aiutare i clienti a vendicarsi di coloro che li hanno offesi.
–In Cile troviamo “Kalku”, una Strega malvagia, che esiste in opposizione ai leader spirituali “Mapuche” e alle donne di medicina, “Machi”.
Mentre Machi sono i principali guaritori della cultura, Kalku lavorano con gli spiriti maligni, per provocare il caos.
Le figure semi-mistiche usano la magia nera e si crede persino che abbiano aiutanti malvagi, come “Anchimayen” (creature che rianimano i cadaveri dei bambini defunti) e “Choncon” (un uccello con la testa di un Kalku).
Mentre Machi sono tradizionalmente donne, che svolgono doveri religiosi, Kalku sono visti come creature più mistiche e fantastiche.
–“Obeah” fiorì nelle Indie occidentali, come ibrido popolare tra magia e religione, in gran parte come forza di resistenza, durante la tratta degli schiavi.
La sua magia oscura utilizza incantesimi per fare previsioni, acquisire conoscenze o ottenere assistenza per qualsiasi compito.
Mentre Obeah non è una religione, nel senso che non esiste un tipo di chiesa o cerimonie stabilite, i praticanti di sesso femminile e maschile sono visti come guide spirituali, che possono aiutare per qualsiasi tipo di problemi.
Questa magia, che si ritiene abbia avuto origine nell’Africa occidentale, si trova nei Caraibi in molteplici forme.
Ad esempio, ad Haiti, la pratica è conosciuta più specificamente come Voodoo. Come la maggior parte delle forme di Stregoneria, si ritiene che questa forma di magia abbia un potenziale sinistro, ma viene anche utilizzata per il beneficio personale, attraverso gli incantesimi acquistati.
–Nonostante possa essere considerata una santa piuttosto che una Strega, la “Santa Muerte del Messico”, o “Santa della Morte”, è profondamente collegata alla Stregoneria.
Rappresentata come una donna che indossa una maschera di teschio e un lungo mantello, simile alla “Triste Mietitrice”, Santa Muerte è onorata attraverso statue, che si ritiene detengano poteri magici.
Le sculture nere della santa sono usate nei rituali di maledizione, mentre le sculture bianche sono usate per i rituali di purificazione.
Alcuni credenti considerano persino Santa Muerte un’intermediaria tra Dio e la Terra, mentre altri vedono la sua statua come un presagio o una minaccia di morte.
–La “Hedge Witch” (Strega della Siepe) lavora con gli spazi liminali e il regno degli spiriti.
Infatti, in passato una “siepe” segnava il confine di un villaggio o insediamento, e quindi rappresentava il confine tra la nostra realtà fisica e il mondo degli spiriti. Una Strega Siepe può essere abile nell’attraversare quel confine, attraverso pratiche come il viaggio astrale.
–La “Strega Cosmica” incorpora l’Astrologia e l’Astronomia nella sua Stregoneria. Molto probabilmente segue da vicino l’allineamento dei Pianeti e spesso coordina i suoi incantesimi e rituali, in base alla posizione dei Pianeti e della Luna.
– Alla fine del XX secolo, Caroline High Correll, la quale affermava di discendere da una stirpe di Streghe ereditarie, oltre ad essere una sensitiva, guaritrice spirituale ed erborista, fondò la “Tradizione Nativista Correlliana” , o “Wicca Correlliana”.
Fortemente influenzata dal suo presunto lignaggio e dalla Stregoneria di Arad, fu a capo della sua Chiesa fino alla sua morte, negli anni ’40.
La Wicca Correlliana non è stata riconosciuta come Wicca, fino agli anni ’90, ed è stata vista più come eclettismo e universalismo.
Questa corrente è una delle pratiche più diffuse, ancora oggi esistenti.
–La “Strega del Mare” ha forti legami con l’acqua e l’Oceano e usa spesso quell’elemento nella sua pratica, oltre a sabbia, conchiglie, legni o altri elementi, che provengano da quei luoghi.
Ella si sente legata al mare ed al folklore antico, che coinvolge le sirene.
Qualcosa che potreste non conoscere, che esiste fin dall’antichità e permea molte culture in tutto il Mondo, è la correlazione tra i capelli rossi e la Stregoneria, con la convinzione che le “teste rosse” possiedano poteri soprannaturali.
Nel corso della storia, le società hanno avuto un rapporto di amore / odio con le teste rosse, le quali sono state adorate e riverite, ma anche degradate e temute, a seconda dell’epoca.
In alcune culture odierne, soprattutto in Africa, dove il Vudù e la Magia rivestono un ruolo centrale nelle loro credenze, si pensa ancora che chi possiede i capelli rossi, sia una strega.
È interessante notare che il fatto che le teste rosse provino dolore in modo diverso dagli altri o si pensi che abbiano una maggiore tolleranza al dolore risiede chiaramente nella convinzione del XVII secolo che le streghe e gli stregoni non fossero suscettibili al dolore come lo erano gli altri.
I Celti nell’Europa occidentale, le cui tradizioni erano impregnate di Magia, avevano capelli color fiamma, e credevano contribuissero ai loro poteri e forza.
Alcune scritture latine del XIII secolo affermano, che il sangue di chi ha i capelli rossi potrebbe trasformare il rame in oro.
È risaputo che, già da allora, sicuramente fino al XVIII secolo, i Cristiani credevano che le teste rosse fossero affiliate al diavolo e alle pratiche sataniche.
Per questo motivo, i capelli rossi erano un indicatore di Stregoneria e abilità magiche e, durante la caccia alle Streghe, le persone con questi capelli erano spesso sospettate e giudicate colpevoli dai cacciatori di streghe.
Infatti, durante i processi alle Streghe furono condannate tra le 40.000 e le 60.000 persone, molte delle quali annegate o bruciate sul rogo, nel tentativo di purificare la società da tutte le Streghe.
Allo stesso modo, nei processi alle Streghe tedeschi, che hanno avuto luogo a Würzburg, Treviri, Fulda e Bamberg, si diceva che le persone dai capelli rossi fossero state processate, torturate e assassinate, partendo dal presupposto, che coloro che possedevano le trecce rosse dovevano essere Streghe.
Durante l’Inquisizione spagnola, si credeva che i capelli rossi fossero il risultato del furto di fuochi dall’inferno, e così tante furono bollate come Streghe e bruciate a morte.
Nelle comunità e nelle città di pescatori della Scozia e dell’Irlanda, si credeva che, se avessi individuato una donna dai capelli rossi, quel giorno non avresti preso pesce.
Ed è ancora considerato sfortunato portare una donna dai capelli rossi a bordo di una barca .
Va comunque ricordato che le donne, che erano intelligenti o difficili da controllare, sono state spesso accusate di Stregoneria, perché intimidivano le autorità o coloro che le circondavano.
Quindi questo simbolo della Strega è sopravvissuto nei secoli, come rappresentazione dell’emancipazione femminile.
In quanto outsider dal potere misterioso, la Strega rappresenta una sfida alle narrazioni patriarcali.
L’onnipresenza della Strega nella letteratura, nel cinema e nella cultura pop riflette la profondità dell’ossessione della società occidentale.
Oggi, il simbolo sta assumendo una nuova risonanza, sia spiritualmente che simbolicamente, poiché gli attivisti che combattono per il loro genere, la politica, la sessualità o la salute ambientale, invocano la Strega come una dichiarazione di forza e potenziamento.
Infatti, nel XX secolo, mentre fondavano movimenti femministi e combattevano per il loro diritto di voto, le donne nelle società occidentali iniziarono a vedere le Streghe, come un simbolo di astuzia, potere e resistenza tra alti e bassi.
Ad esempio, nel suo manifesto femminista del 1893 “Women, Church and State”, la suffragista americana Matilda Joslyn Gate sostenne, che la Stregoneria era uno dei modi in cui la Chiesa e lo Stato opprimevano le donne potenti.
Oggi, le attiviste femministe e gli influencer progressisti dei social media stanno anche lavorando attivamente, per dissipare la dicotomia tra la strega buona e la strega cattiva, che spesso si riflette in diversi standard di bellezza, in cui il brutto è uguale al male
Le donne potenti sono di tutti i colori, forme e dimensioni, ma mai mostruose!
We are the granddaughters of the witches
you weren’t able to burn.”
“Siamo le nipoti delle streghe
che non sei riuscito a bruciare ”
-Tish Thawer-
La Magia del Caos è difficile da definire, perché le descrizioni sono composte da componenti comuni.
Essa consiste nell’usare qualsiasi idea e pratica ti sia utile al momento, anche se contraddice le idee e le pratiche, che hai usato in precedenza.
La Magia del Caos, si basa sulla decostruzione delle forme tradizionali,
ed è una pratica magica contemporanea.
Inizialmente si è sviluppata in Inghilterra negli anni ’70, attingendo fortemente dalla filosofia dell’artista ed occultista Austin Osman Spare.
A volte, indicata come “Magia del Successo” o “Magia basata sui Risultati”, la Magia del Caos afferma di enfatizzare il raggiungimento di risultati specifici rispetto agli aspetti simbolici, ritualistici, teologici o comunque ornamentali di altre tradizioni occulte.
I maghi del Caos trattano la fede come uno strumento, spesso creando i propri sistemi magici idiosincratici e prendendo in prestito da altre tradizioni magiche, movimenti religiosi, cultura popolare e vari filoni della filosofia.
La Magia del Caos differisce da altre tradizioni occulte, come “Thelema” o “Wicca”, in quanto rifiuta l’esistenza della verità assoluta e vede tutti i sistemi occulti, come sistemi simbolici arbitrari, che sono efficaci solo grazie alla fede del praticante.
Assume, quindi, una posizione esplicitamente agnostica sull’esistenza o meno della magia come forza soprannaturale, con molti maghi del Caos, che esprimono la loro accettazione di un modello psicologico, come una possibile spiegazione.
Non è noto quando sia emerso per la prima volta il termine “Magia del Caos”, in quanto i primi testi sull’argomento si riferiscono solo alla “magia” o “all’arte magica” in generale.
E’stato spesso affermato che questa nuova “arte magica” usa l’innovazione, come sforzo per liberare la magia universale dalle idee superstiziose e religiose.
La parola “Caos”, in relazione alla magia, è stata usata per la prima volta da Peter J. Carroll in “Liber Null & Psychonaut” (1978), dove è descritta come “la ‘cosa’ responsabile dell’origine e dell’azione continua degli eventi.”
Carroll dice, che “potrebbe anche essere chiamato Dio o Tao, ma il nome ‘Caos’ è praticamente privo di significato e libero dalle idee antropomorfiche della religione”.
Nella Magia del Caos, i sistemi di simboli complessi come la Cabala, il sistema Enochiano, l’astrologia o l’I Ching sono trattati come mappe o “costrutti simbolici e linguistici”, che possono essere manipolati, per raggiungere determinati fini, ma che non hanno alcun valore di verità assoluto o oggettivo in sè.
Quindi la Magia del Caos ha una spiritualità magica con pochi o nessun rituale scolpito nella pietra, dogmi, divinità o qualsiasi altro oggetto di fede a cui l’iniziato è legato.
Il mago del Caos ripone solo fiducia in se stesso ed afferma che la magia è un processo della psiche, non uno “spirito” nebuloso o qualcosa del genere.
Tutti i percorsi magici più antichi sono visti dagli iniziati del Caos, come forme diverse dello stesso processo psichico, che può essere imitato con qualsiasi forma di rituale e simbolismo, che abbia un significato personale per il mago.
Gli Dei e l’equipaggiamento cerimoniale, se presenti, sono visti come strumenti simbolici e psicologici, usati come veicoli nel potenziale interiore del mago.
Una volta che questo potenziale è pienamente realizzato, il Dio dell’uso può essere semplicemente messo da parte.
La Magia del Caos in parte trova la sua origine anche nella “Lavorazione del sigillo” di Austin Osman Spare.
In questa forma di pratica magica, il mago crea un simbolo, o sigillo, che rappresenta un obiettivo o un desiderio.
Usando qualsiasi metodo a sua scelta, il mago entra quindi in uno stato di trance, in cui il sigillo è l’unico oggetto di coscienza.
Dopo che il culmine di questo stato di trance è terminato, il sigillo deve essere “bandito”, o dimenticato, in modo che l’obiettivo che rappresenta si radichi nella mente inconscia del richiedente.
Altre fonti dicono, che la Magia del Caos risalga a tempi più remoti, quando c’era l’isteria anti-stregoneria dell’Europa cristiana medievale, in cui le streghe dovevano inventare nuovi metodi di magia, per non essere sorprese a compiere rituali “ovviamente magici”.
Ci sono molti praticanti magici eclettici e pratiche religiose.
In entrambi i casi, una persona prende in prestito idee da più fonti, per costruire un nuovo sistema personale, che le parli in modo specifico.
Nella Magia del Caos, invece, un sistema personale non viene mai sviluppato.
Ciò che è stato applicato ieri, potrebbe essere irrilevante oggi.
Tutto ciò che conta oggi è ciò che viene utilizzato oggi.
L’esperienza può aiutare i maghi del Caos a capire cosa sarebbe molto probabilmente utile, ma non sono mai limitati dal concetto di tradizione o addirittura di coerenza.
Provare qualcosa fuori dall’ordinario, fuori dagli schemi, fuori da qualunque paradigma all’interno del quale si lavora normalmente, questa è Magia del Caos.
Ma attenzione: se quel risultato viene codificato, allora smette di essere Magia del Caos.
La Magia del Caos è generalmente molto meno complessa della magia cerimoniale, che dipende da credenze specifiche e vecchi insegnamenti occulti su come funziona l’universo, come le cose si relazionano tra loro, come avvicinarsi a vari poteri, ecc.
Spesso si riferisce a voci autorevoli dell’antichità, come brani della Bibbia, insegnamenti della Kabbalah (misticismo ebraico) o la saggezza degli antichi Greci.
Infatti, a causa della natura tumultuosa del Caos, può significare cose diverse per persone diverse.
Secondo “Condensed Chaos” di Phil Hine (libro da leggere se vuoi approfondire l’argomento), la Magia del Caos è una forma primordiale di pratica, che ti aiuta a cambiare le tue condizioni, in modo da poterti sbarazzare delle strutture sociali, raggiungere libertà e “sforzarti di vivere, secondo un crescente senso di responsabilità personale”.
Per semplificare il concetto, poiché la maggior parte della vita è irregolare e caotica, se immetti un’energia specifica e concentrata nel mondo, sarai in grado di influenzare quel Caos ed influenzare il mondo intorno a te.
Nella Magia del Caos non ci sono limiti fissi per ciò che puoi e non puoi fare.
Con altre forme di magia, invece, sei costretto a una serie più rigida di linee guida, su come devi agire.
Gran parte della magia tradizionale è composta da una quantità infinita di rituali, ma se sei un mago del Caos, dici che nessuno di quei rituali è importante, a meno che non sia necessario in quel momento.
Per ottenere il massimo della sua potenza, un mago può in pratica aver bisogno di bacchette, vestiti, sistemi simbolici, sigle, linguaggi particolari, rituali come mezzi di uscita dai normali stati d’animo, ma in teoria potrebbe ottenere tutto ciò ugualmente, stando seduto in silenzio su una sedia.
La Magia del Caos è costruita attorno a un progetto sperimentale, che implica lo spogliamento di tutte le tecniche magiche, fino alla loro essenza più semplice.
Qualsiasi pratica, di qualsiasi tradizione magica, può essere incorporata sotto la bandiera della Magia del Caos: dal rituale satanico, ai Sabba wiccan, alla guarigione energetica, alle pratiche tantriche, ecc.
La maggior parte delle tecniche di Magia del Caos coinvolge qualcosa chiamato “stato gnostico” o “gnosi”.
Questo è descritto come uno stato di coscienza alterato, in cui la mente di una persona è focalizzata su un solo punto, pensiero o obiettivo e tutti gli altri pensieri vengono espulsi.
Lo stato gnostico viene utilizzato per bypassare il “filtro” della mente cosciente, qualcosa che si pensa sia necessario, per lavorare con la maggior parte delle forme di magia.
Dal momento che si sostiene che siano necessari molti anni di addestramento, per padroneggiare questo tipo di abilità meditativa simile allo Zen, i maghi del Caos impiegano una varietà di altri modi, per ottenere un “breve stato di assenza di mente”, in cui operare la magia.
I più usati sono:
1) La “gnosi inibitoria“, forma di meditazione profonda in uno stato mentale di trance. Questo tipo di gnosi utilizza tecniche di respirazione lenta e regolare, processi di pensiero assenti, rilassamento muscolare progressivo, tecniche di autoinduzione e autoipnosi. I mezzi impiegati possono anche includere digiuno, insonnia, deprivazione sensoriale e farmaci ipnotici, o che inducono la trance.
2) La “gnosi estatica” assenza mentale raggiunta attraverso un’eccitazione intensa. Ha lo scopo di essere raggiunta, attraverso l’eccitazione sessuale, emozioni intense, flagellazione, danza, percussioni, canti, sovraccarico sensoriale, iperventilazione e l’uso di droghe disinibitorie o allucinogene.
3) Il “vuoto indifferente” in cui l’incantesimo previsto viene lanciato tra parentesi, quindi non solleva molto pensiero, per esempio: “scarabocchiare sigilli mentre ascolti un discorso che è noioso, ma devi prendere appunti”. Un sigillo è un’immagine, o un glifo, che rappresenta un particolare desiderio o intenzione. Sono più comunemente creati scrivendo l’intenzione, quindi condensando le lettere della dichiarazione per formare una sorta di monogramma. Il mago del Caos usa quindi lo stato gnostico per “lanciare” o “caricare” il sigillo, essenzialmente aggirando la mente cosciente per impiantare il desiderio nell’inconscio.