“Nel seme nero c’è la medicina
per curare ogni malattia,
tranne la morte”
-Profeta Maometto-
Nigella è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Ranuncolacee, che comprende circa 26 specie.
Originaria del medio Oriente e Balcani, la più famosa è sicuramente la Nigella sativa, erroneamente chiamata Cumino nero, da non confondere con il Bunium persicum, che è il “vero” Cumino nero (tra l’altro, i sapori sono diversi).
La Nigella sativa può raggiungere i 30 cm d’altezza, ha foglie ramificate e lineari e fiori solitamente con 5 petali, dal colore dal bianco al blu-violaceo.
I frutti sono grandi capsule gonfie, contenenti molti semi neri dalla forma triangolare o piramidale.
Nigella = dal latino “niger”, “nero”, per il colore dei semi.
Sativa = dal latino, col significato di “piantato”, “seminato”.
E’ conosciuta comunemente anche come: Seme nero di cipolla, Fiore di finocchio, Coriandolo romano, Grano nero, Sesamo nero e, in altre lingue: Chernushka, Kazah, Çörek otu, Siyah daneh, Schwarzkümmel, Black Cumin, Kalonji, Black caraway, Cheveux de Vènus, Habbe sauda, Arañuel, Poivrette, Upakuncika, Černuška Posevnaja.
La Nigella sativa viene coltivata, soprattutto in India, per i semi che sono molto aromatici e servono come condimento e per preparare il Curry, ma anche Bangladesh, Turchia, Medio Oriente, Cina, Stati Uniti e Germania.
I suoi semi neri, che emanano un lieve profumo di fragola, quindi si mangiano ma fatela con moderazione, per la presenza di un alcaloide che potrebbe diventare tossico.
La stessa cosa vale per i fiori, che si possono usare canditi oppure nei cubetti di ghiaccio.
Questa pianta era conosciuta ed apprezzata già ai tempi degli antichi Egizi, come dimostra il ritrovamento, nella tomba del faraone Tutankhamon, di anfore colme di olio di Nigella sativa, informazione illuminante sul valore che tale olio rivestiva presso questo popolo.
Infatti, una leggenda narra che Cleopatra ed il faraone Tutankhamon adorassero il Cumino nero, per le sue affascinanti proprietà medicinali.
Nell’antica Grecia, era usato per la cura di disturbi intestinali e dell’apparato genitale.
Era nota anche agli antichi Romani, che la chiamavano con il nome di ‘Coriandolo romano’.
I semi hanno un aroma simile al Finocchio ed un sapore pungente, in qualche modo simile alla Noce moscata, sebbene la pianta non sia imparentata con nessuno dei due.
I semi sono comunemente tostati e macinati come spezia e sono ampiamente usati in India, Medio Oriente e parti del Nord Africa, per condire curry, riso, pane e dolciumi.
Il Cumino nero è anche importante nella medicina tradizionale, uno stimato rimedio a base di erbe per un’ampia varietà di disturbi.
Ma, nonostante sia molto conosciuta ed apprezzata per le sue virtù in Medio Oriente ed India, la Nigella sativa non ha avuto in Occidente la stessa sorte ed è stata trascurata sino ad alcuni anni fa, quando l’interesse per la medicina naturale ha sollecitato studi e ricerche sulle piante ed erbe terapeutiche.
La grande versatilità della pianta nel trattamento di tante e diverse sintomatologie, le ha procurato presso I popoli arabi l’appellativo di “Habbatul Barakah” o “Habbah Sawda” = “semi benedetti”, grazie ai poteri curativi contro una varietà di malattie, descritti dal Profeta Maometto.
La Nigella sativa è indicata come uno dei rimedi più antichi e più forti della Medicina Profetica ed era utilizzata nei tradizionali rituali di guarigione sin dal 1400.
Ad accompagnare la Nigella sativa, durante le cerimonie rituali, c’erano miele, erbe e preghiere curative tratte dal Corano, credendo che così aumentasse le capacità di liberazione e guarigione dei semi.
I Semi neri sono anche menzionati come curativo “Cumino nero” nella Sacra Bibbia e sono chiamati “Melanthion” da Ippocrate e Dioscoride, e Gith da Plinio (termine che poi passò definitivamente ad un’altra pianta, Agrostemma githag).
Quindi, molto usati nella medicina islamica e nell’Ayurveda, per trattare una varietà di disturbi, si ritiene che i semi stimolino l’allattamento e siano stati utilizzati per problemi mestruali e postpartum.
Sono anche comunemente usati per trattare i vermi intestinali ed alleviano i problemi digestivi.
I semi e l’olio sono usati per le infiammazioni, per ridurre i sintomi di asma e bronchite, per curare l’artrite reumatoide.
La maggior parte delle proprietà farmacologiche del Cumino nero sono attribuite alla presenza di composti di chinino, di cui il timochinone è il più abbondante, ed esistono prove cliniche che abbia proprietà antimicrobiche, antiparassitarie e antimicotiche, oltre ad essere efficace contro il diabete e l’ipertensione.
In India, la Nigella sativa è usata sugli abiti come repellente contro gli insetti, oltre ad essere considerata un’ottima pianta mellifera.