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Pasqua è la principale festività del Cristianesimo e celebra, secondo i Vangeli, la Resurrezione di Gesù Cristo, avvenuta nel terzo giorno della sua morte in croce.
Essa racchiude in sé il mistero cristiano.
Infatti con la “passione”, Cristo si è immolato per l’uomo, per liberarlo dal peccato originale.
Con la “Resurrezione” egli ha vinto sul mondo e sulla morte, mostrando all’uomo il proprio destino, ovvero la resurrezione ed il risveglio alla vera vita.
La Pasqua ebraica, “Pesach” = ”passare oltre, tralasciare”, celebra la liberazione degli Ebrei dall’Egitto, grazie a Mosè, con due riti: l’immolazione dell’agnello ed il pane azzimo.
Essa deriva dal racconto della “decima piaga”, nel quale il Signore, vedendo il sangue dell’agnello sulle porte delle case d’Israele, “passò oltre”, colpendo solo i primogeniti maschi degli Egiziani.
Pertanto, Pesach indica l’inizio di una nuova libertà con Dio, verso la terra promessa.
Originariamente, era una festa pagana, celebrata dagli antichi Sassoni, che festeggiavano il ritorno della primavera con un grande evento, che commemorava la Dea della primavera Eastre (leggi articolo).
Nel II sec. d.C., i Missionari cristiani conobbero le tribù del nord, con le loro celebrazioni pagane e tentarono di convertirli al Cristianesimo, diffondendo lentamente il messaggio religioso tra le popolazioni.
Per fare ciò, permisero loro di continuare a celebrare le feste pagane, ma in maniera cristiana.
Infatti, la festa pagana di Eastre coincideva con la stesso periodo della Resurrezione di Cristo e, per convertirla, cambiarono il nome in Easter.
Antecedentemente al 325 d.C., Pasqua era festeggiata in un giorno diverso della settimana ma in seguito, con il Concilio di Nicea, l’imperatore Costantino fece pubblicare la “Regola di Pasqua”, che stabiliva le celebrazioni la prima domenica seguente la prima Luna Piena, dopo l’Equinozio di primavera (21 marzo).
La Pasqua ebraica è celebrata 14 giorni dopo l’inizio dell’anno religioso, come specificato nella Bibbia ebraica.
La Pasqua cristiana, in teoria, doveva essere celebrata la prima domenica dopo la Pasqua ebraica, come specificato nei Vangeli.
Invece, poiché 14 giorni dopo la Luna Nuova si ha la Luna Piena, il Concilio di Nicea stabilì, che la Pasqua cristiana fosse celebrata la prima domenica dopo la prima luna piena di primavera.
Per i Cristiani, Pasqua è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno, della durata di quaranta giorni, la Quaresima che, nel rito romano, inizia il “mercoledì delle Ceneri”.
Di seguito, l’ultima settimana del tempo di Quaresima è chiamata “Settimana Santa”, in cui si svolgono celebrazioni, oltre al silenzio ed alla contemplazione.
La “Domenica delle Palme” (domenica antecedente quella di Pasqua) ricorda l’ingresso di Gesù Cristo a Gerusalemme, in cui fu accolto trionfalmente dalla folla, che agitava in segno di saluto alcune foglie di palma.
Oggi, si distribuiscono ai fedeli anche rametti di ulivo benedetto (segno della Passione di Cristo).
Ma vediamo cosa succede nel mondo…
In Bulgaria, nei giorni che precedono Pasqua, si fanno grandi pulizie nelle case, si cucinano i “kozunak” (dolci a base di farina e latte) e si colorano le uova, ricordando sempre che il primo deve essere rosso, affinché porti salute.
A mezzanotte del Sabato Santo, ci si scambia auguri e le uova di Pasqua.
In Danimarca, tutto deve essere colorato di giallo, candele, tovaglia, e le case sono decorate con rami fioriti e uova dipinte.
In Romania, il menù solitamente prevede 5 pasti, comprendenti “ciorba” (zuppa acida), insalata, sottaceti, agnello, “drob” (torta di fegato d’agnello e prezzemolo), uova colorate.
Inoltre, in famiglia è prevista la “battaglia delle uova”, un campionato che consiste nel colpire due uova sode una contro l’altra: l’uovo col guscio più duro vince ed il perdente deve mangiarsi tutte le uova rotte.
Infine, la mattina di Pasqua ci si lava il viso con l’acqua, nella quale sono stati messi ammollo un uovo colorato di rosso (salute) ed una moneta d’argento (purezza).
In Finlandia, si mangia il “Pasha” (dolce a base di ricotta) ed il “Mämmi” (budino di segale).
La tradizione finlandese narra, che gli spiriti maligni vaghino liberamente il sabato prima di Pasqua, per cui durante la giornata le persone accendono falò e si mascherano da streghe.
La domenica, i bambini ricercano le uova di cioccolato, che i membri della famiglia hanno nascosto per casa.
In Francia, ai bambini si racconta che le campane sono silenziose, dal venerdì fino a Pasqua, perché sono volate a Roma.
La mattina della festività i bambini escono fuori casa, per guardare le campane che sono nuovamente a casa.
Nel frattempo, i genitori nascondono le uova di cioccolato, affinché i piccoli poi le trovino.
In Germania, il simbolo pasquale è il “coniglietto”, con la cui effige si abbelliscono le finestre e tutta la casa.
Anche qui, il giorno di Pasqua i bambini cercano le uova di cioccolato nascoste in giardino o in casa.
Tradizionalmente, si accendono i “fuochi di Pasqua”, uno spettacolo notturno davvero affascinante.
I fuochi devono essere accesi con mezzi naturali, cioè silice o strofinando due pezzi di legno, o con una lente d’ingrandimento.
In seguito, i lumi delle chiese vengono spenti e riaccesi con la fiamma di questo “fuoco sacro”.
Le ceneri sono sparse per i campi, per propiziare un buon raccolto, simboleggiando la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera.
Le celebrazioni gastronomiche iniziano il Giovedì santo, con il “Gründonnerstag” (mangiare solo cose verdi).
Il piatto più tradizionale è la “zuppa alla sette erbe” (crescione, erba cipollina, spinaci, prezzemolo, porro verde, dente di leone).
Altro piatto tipico è “Osterlamm” (torta a forma di agnello, cotta in uno stampo d’argilla).
I Tedeschi, per le strade e nei giardini, decorano gli alberi con le uova dipinte, dando vita a delle piante pasquali, “Osterstrauch”.
In Grecia, la notte di Pasqua si suonano le campane.
I credenti vanno nelle chiese buie, accendendo la candela che portano con sé e che poi riporteranno a casa.
Dopo giorni di digiuno, il menù prevede “soupa mayeritsa” (zuppa a base di interiora d’agnello), riso alla greca, uova colorate di rosso, pane pasquale.
In Salvador, uomini travestiti da diavoli, “Talcigüines”, percorrono le strade della città, frustando tutti i passanti che incontrano sul loro cammino.
Questa battaglia simboleggia la lotta di Gesù Cristo contro le tentazioni.
Alla fine, i Talcigüines capitolano di fronte al Redentore, buttandosi a terra in segno di sottomissione.
Questa messa in scena dura ore, sotto il sole cocente di mezzogiorno, ed i loro familiari gettano loro dell’acqua, per evitare insolazioni.
Nel Regno Unito, il Giovedì Santo sono donate borse di denaro ai poveri su di un piatto d’argento, dopo le cerimonie religiose.
Il Venerdì Santo c’è l’usanza antichissima di mangiare dolci, che un tempo simboleggiavano protezione contro il fuoco.
In un pub di Londra, “Il Figlio della Vedova”, si conservano quasi duecento esemplari di questi dolci, secondo la narrazione di una leggenda:
“Una vedova, che attendeva il figlio marinaio disperso in mare, non volle mai disperare e continuò ogni anno a cuocergli gli “Hot Cross Buns ” (brioches a base di cannella ed uvetta, decorate con una croce di glassa di zucchero, per ricordare la passione di Cristo).
Anche in Inghilterra si svolgono battaglie con uova e torte.
Infine, c’è l’usanza di far rotolare uova dipinte su un prato o lungo la strada, finché i gusci siano rotti.
Nelle Filippine, durante settimana di Pasqua si svolgono processioni per le vie delle città ed una rappresentazione tradizionale chiamata “Sinakulo”.
Durante le processioni, alcuni devoti si auto-flagellano e si crocifiggono, per condividere il dolore di Cristo.
La domenica, i credenti portano foglie di palma in chiesa per essere benedette, le stesse foglie che useranno poi per decorare le loro case.
In Israele, gli Ebrei che vivono entro i confini, celebrano la Pesach in sette giorni.
Durante le festività, gli Ebrei ortodossi devono astenersi dal consumare pane lievitato e sostituirlo con il pane azzimo, come quello che consumò il popolo ebraico durante la fuga dall’Egitto.
Per questo, la Pasqua ebraica è detta anche ‘Festa degli azzimi’.
Inoltre durante la Pasqua, i pasti devono essere preparati e serviti, usando stoviglie riservate strettamente a questa ricorrenza.
In Olanda, i genitori nascondono in giardino le uova per i bambini, che devono cercarle ed appendono una corona decorata alla porta di casa.
Si colorano le uova, che poi vengono appese ad un albero nel giardino.
Un piatto tradizionale è il “Paasbrood“ (pane dolce pieno di uvetta).
In Russia, a Sagorsk, città in cui risiede il Pope di Mosca e di tutta la Russia, il rito pasquale incomincia a mezzanotte di sabato, con una processione attorno alla cattedrale.
La mattina del giorno di Pasqua, la famiglia russa si reca sulla tomba di un parente e lì consuma un picnic.
Di sera si banchetta con diversi tipi di carne, pesce e funghi, e non manca il “Pabcha” (piatto a base di quark) e il “Kulitch” (panettone), accompagnato dalla ricotta dolce.
In Polonia, il giorno di Pasqua i ragazzi portano in chiesa uova dipinte, salame e dolci, deponendoli ai piedi dell’altare, per ricevere la benedizione.
In Ungheria e Repubblica Ceca, i giovani spruzzano le ragazze con acqua di sorgente, in un rito di fertilità.
In Spagna, le palme, portate in chiesa per essere benedette, vengono prima decorate con un rosario di zucchero e dolci.
Queste, i “Palmons”, sono appese alle porte ed alle finestre, per proteggere la casa da streghe e spiriti maligni.
In Catalogna, il menù prevede la “Mona” (torta decorata con uova di cioccolato, piume ed un personaggio di cioccolato proveniente dal mondo delle fiabe).
Questo dolce, tradizionalmente, è regalato al figlioccio dal proprio padrino.
In Svezia, il giorno delle Palme si benedicono i “gattici” (rami di pioppo bianco o salice, le cui gemme assomigliano alla coda di un gatto) e secondo un’usanza medievale, nei giorni che precedono Pasqua, i bambini si mascherano da streghe, andando in giro per la città.
Questi personaggi si chiamano “Påskkärringar”, hanno il viso dipinto, una scopa e vanno bussare alle porte dei vicini per riempire il loro sacchetto di cioccolato e caramelle, tipo Halloween.
Gli Svedesi decorano le case con rami di salice o betulla e mangiano “smörgåsbord” (buffet composto da aringa, patate, salmone, uova, polpette, salsicce).
Per quanto riguarda la tradizione dell’uovo di cioccolato, già migliaia di anni fa, i Persiani, gli Egizi ed i Greci si scambiavano uova, come dono propiziatorio, durante le feste di primavera.
I primi Cristiani pitturavano le uova di rosso, per ricordare il sangue di Gesù Cristo, decorandole con croci ed altri simboli.
Dall’uovo nasce la vita e quindi veniva associato con la rinascita del Cristo e, di conseguenza, con la Pasqua.
Secondo alcune credenze pagane, il Cielo e la Terra erano considerati due emisferi e la loro unione avrebbe creato un unico uovo.
Gli Egiziani, invece, consideravano l’uovo come fulcro dei 4 elementi, Terra, Acqua, Aria, Fuoco.
Essendo quindi l’uovo simbolo di vita, in realtà le uova decorate sarebbero potute andare bene anche a Natale.
Divenne invece emblema della Pasqua perché, durante la Quaresima, i Cristiani erano tenuti al “digiuno ecclesiastico”, durante il quale è vietato mangiare carne.
In passato, ed anche oggi, le Chiese cristiane orientali vietavano anche il consumo delle uova, ma le galline covavano ugualmente, quindi c’era un surplus di uova, che le persone non potevano mangiare.
Pertanto, iniziarono a bollirle, per poi dipingerle con colori sacri e simbolici.
Successivamente, si passò dal sacro al profano e, nei secoli successivi, le uova iniziarono ad essere colorate con colori vivaci, non più legati a quelli sacri.
Nel Medioevo, si regalavano uova ai servitori.
Nel corso del XIX sec., si cominciarono a costruire giocattoli a forma di uova, oppure confezioni ovali per piccoli giocattoli, costruite in cartone e coperte di seta.
La massima espressione fu raggiunta con le famose uova di Fabergé, prodotte da una famiglia di gioiellieri, per gli Zar russi, tra il 1885 e il 1917.
Le uova di Fabergé erano costruite in oro od altri metalli preziosi ed erano decorate in maniera molto elaborata.
Gli Zar le utilizzavano come regali pasquali per le loro mogli e madri.
Sempre durante lo stesso secolo, un chimico e cioccolataio olandese di nome Coenraad Johannes van Houten, padre del cioccolato moderno, fece due invenzioni destinate a cambiare per sempre il mondo del cioccolato.
La prima scoperta di van Houten fu che, trattando i semi di cacao con alcuni sali alcalini, si riusciva a renderne il sapore più dolce ed a favorirne lo scioglimento nell’acqua.
La seconda fu un processo in cui, tramite una pressa, si schiacciava il seme di cacao, facendone uscire il grasso, il cosiddetto burro di cacao.
Sbriciolando il seme privato di gran parte del suo grasso, si otteneva una polvere che sarebbe stata la base di tutti i successivi prodotti di cioccolata.
Probabilmente in questo periodo, comparvero le prime uova di cioccolato.
In Germania ed in Francia, vennero prodotte le prime uova di cioccolato ripiene, in maniera artigianale, con la pasta però estremamente fragile, irregolare e friabile.
Verso la fine dell’800 i progressi tecnologici migliorarono il prodotto.
I dirigenti della Cadbury, un’azienda dolciaria inglese che esiste tuttora, nel 1875 crearono il primo uovo di cioccolato pasquale vuoto, con all’interno una sorpresa.
Nel 1893, la Cadbury produceva 19 tipi diversi di uova pasquali.
Nel 1905, introdusse un’altra innovazione tecnologica, le uova di cioccolato al latte (che era stato inventato una trentina di anni prima in Svizzera).
Il nuovo prodotto fu un grandissimo successo di vendite ed in poco tempo si diffuse in tutto il Mondo.
Pioggia d’Aprile
Attoniti, dai nidi
nuovi, sui vecchi tetti
guardano gli uccelletti.
mettendo acuti gridi,
cadere l’invocata
pioggia di mezzo aprile.
Tu dietro la vetrata,
dalla finestra bassa
come lor guardi e ridi.
E’ nuvola che passa.
-Luigi Pirandello-
Aprile è il quarto mese dell’anno in base al Calendario gregoriano, il secondo della primavera nell’Emisfero boreale, e dell’autunno nell’Emisfero australe
Il nome deriva dall’etrusco “Apro”, derivante a sua volta dal greco Afrodite, Dea dell’amore, a cui era dedicato il mese di Aprile.
Secondo altre teorie, il nome deriva invece dal latino “aperire” (aprire) per indicare il mese in cui si “schiudono” fiori e piante.
È il quarto mese dell’anno che ci porta la Giornata della Terra, il Pesce d’Aprile, la Pasqua, il Capodanno cambogiano e il compleanno di Buddha.
Gli animali in letargo escono dal loro sonno invernale, gli uccelli tornano a stabilirsi e in alcune parti del mondo inizia la stagione del raccolto.
Questo mese rappresenta un momento di piena emersione e crescita, il nostro bisogno di equilibrio “equilibrato” tra le energie yin / yang e maschile / femminile.
È un momento di crescita e di avanzamento in modi nuovi e positivi.
Con l’energia psichica in abbondanza, è il mese ideale per iniziare a meditare allo scopo di vivere in modo più sano e aumentare la coscienza.
Quando si tratta di energia spirituale, il mese di Aprile simboleggia lo sbocciare.
Non solo ancora una volta gli alberi, l’erba e i fiori sbocciano, ma anche dentro di noi si possono trovare queste stesse possibilità di crescita.
Dovremmo domandarci: Quei semi che ho piantato per migliorare le mie condizioni sono pronti a germogliare e fiorire?
È quasi come se una coltre di letargia scivolasse via da ognuno di noi, una volta arrivata la primavera.
Abbiamo più energia, non lasciamo che vada sprecata
Aprile è il mese sacro e prezioso, dedicato alla celebrazione della Dea Venere.
Essendo il quarto mese dell’anno, contiene la vibrazione numerologica del numero 4 (leggi articoli “Numerologia”), che è governato ed influenzato dall’energia brillante di Mercurio e che mette a fuoco un valore fondamentale: la famiglia.
I giorni di potere del mese di Aprile, che trasudano l’energia più fortunata per gli affari, i viaggi, il matrimonio e il romanticismo sono 7 e 8, mentre i peggiori sono 12 e 22.
Gli antichi spiriti degli alberi Ogham di Alder e Willow vegliano durante il mese di Aprile, offrendo saggezza spirituale e costrizione dal pensiero negativo.
Il 1 Aprile segna esattamente 13 settimane da Capodanno.
Il significato occulto del numero 13 è la ribellione.
Suggerisce, quindi, che bisogna resettare i nostri obiettivi dell’anno, perfezionarli e ristabilire la nostra motivazione verso di loro, chiedendoci se stiamo lavorando per raggiungerli.
E’ il momento ideale per dedicarsi alla meditazione, allo scopo di vivere più sani ed aumentare la nostra coscienza.
Ma il 1 Aprile è anche il giorno degli scherzi, “Pesce d’Aprile”.
Ci sono versioni diverse su come sia nata questa consuetudine.
Sappiamo che i Romani il 25 marzo celebravano “Hilaria” (festività in onore della Dea Cibele, madre degli Dei), come parte dei riti primaverili.
Questo evento commemorava anche il Dio della rinascita della vegetazione, Attis, con allegria e baldoria.
Quindi il “pesce d’Aprile” potrebbe essere una prosecuzione di questi festeggiamenti.
In Francia, nel XVI secolo, il 1 Aprile era Capodanno poi, col passaggio al calendario gregoriano, la festività fu spostata al 1 gennaio.
Questa modifica non fu subito accettata e molte persone continuarono a festeggiare il nuovo anno il 1 Aprile.
Quando gran parte della popolazione assestò il Capodanno sul 1 Gennaio chiamò, chi ancora si ostinava a festeggiare il 1 Aprile, “pesce d’Aprile”, per indicarne la stupidità e come tali divennero destinatari di ogni tipo di scherzo.
Questa usanza entrò in tutto il Mondo e si diceva che, chi non si sottometteva allo scherzo, avrebbe avuto un periodo di grande sfortuna.
Un’altra versione racconta che, in passato, si credeva che il festeggiamento del primo di Aprile fosse nato in Europa, in realtà come celebrazione del Dio nordico Loki.
Loki era noto per essere un Dio imbroglione e un mutaforma.
A volte lavorava al fianco degli altri Dei e Dee ed altre volte si ribellava.
Non si poteva davvero dire che tipo di malizia o sostegno avrebbe portato Loki.
Loki non era considerato un Dio degno di fiducia, ma era necessario per il cambiamento.
Infatti, si credeva, che Loki fosse il Dio che portava il caos prima di un grande cambiamento, o di un nuovo inizio.
La gente festeggiava Loki intorno al periodo di Aprile, per celebrare l’avvento di nuovi inizi e cambiamenti, come un modo per onorare la necessità e la crescita raggiunte attraverso il cambiamento.
Si credeva anche che, facendo scherzi agli altri, Loki avrebbe ingannato gli spiriti maligni, in modo che non interferissero con i numerosi rituali di fertilità, che venivano condotti in quel periodo.
La fertilità era molto apprezzata e considerata estremamente sacra nei tempi antichi e si credeva, che l’inizio dell’anno astrologico fosse un periodo altamente fertile per tutta la Madre Terra.
Era in questo periodo, che venivano seminati i raccolti, concepiti i bambini e celebrati nuovi inizi.
Visto quindi, che questo era un momento così prezioso, si credeva che giocando con il truffatore Dio Loki si sarebbero ingannati gli spiriti maligni, distraendoli dall’interruzione dei rituali di fertilità.
Facendo scherzi agli altri, gli spiriti maligni sarebbero stati confusi e le persone avrebbero potuto concepire e piantare raccolti senza la paura dell’energia negativa.
Per questo motivo, Loki si festeggiava il 1 Aprile, tra scherzi ed inganni.
L’8 Aprile, i Buddisti celebrano la commemorazione della nascita di Gautama Buddha, il fondatore del Buddismo, che si pensa abbia vissuto in India dal 563 a.C. al 483 a.C.
In realtà, la tradizione buddista, che celebra il suo compleanno l’8 aprile 1029, originariamente collocava la sua nascita nel XI secolo a.C., e fu solo nell’Era moderna che gli studiosi stabilirono che era più probabile che fosse nato nel VI secolo a.C., e forse a maggio piuttosto che ad aprile.
Sin dai tempi antichi, i Buddisti di tutto il Mondo celebrano il compleanno di Buddha, usando acqua profumata per bagnare l’immagine del Buddha bambino.
C’è un grande significato nell’atto in cui l’acqua profumata viene versata tre volte sulla statua del Buddha bambino.
Simboleggia la pulizia del nostro corpo, della parola e dei pensieri per sradicare la rabbia, l’avidità e l’ignoranza, al fine di purificare le nostre menti per coltivare meriti e saggezza.
Il messaggio universale è: “E’ facile lavare via lo sporco fisico, ma molto più difficile pulire la propria impurità interiore da avidità, rabbia e ignoranza“.
Questo è il vero significato del Rituale del Bagno del Buddha.
In Cambogia, nazione prevalentemente buddista, il Capodanno si celebra ad Aprile (proprio nel mezzo della stagione calda) ed è l’evento spirituale e sociale più importante dell’anno, “Chaul Chnam Thmey”.
Il primo giorno dei festeggiamenti, ogni casa allestisce un altare per accogliere lo spirito del nuovo anno.
Una statua del Buddha è posta sull’altare, insieme a fiori, candele, incenso, una ciotola di acqua profumata, cibo, bevande e foglie di banano a forma di diverse figure.
Le case vengono pulite; i primi giorni sono particolarmente propizi per il resto dell’anno e un ambiente e una coscienza puliti sono molto importanti.
Le persone visitano i loro templi locali (wats) e offrono cibo ai monaci.
Speciali tumuli di sabbia conici e lisci sono costruiti sul terreno di molti wats, e sono decorati con bandiere religiose e donazioni.
Ogni granello di sabbia guadagna merito per il costruttore, che sperimenterà felicità e buona salute nel prossimo anno.
L’atmosfera intorno alle pagode è esuberante e spirituale, ma anche rilassata, con bancarelle che offrono cibo e bevande nelle vicinanze.
All’interno delle sale di preghiera, monaci e monache laici, tutti vestiti di bianco, con la testa rasata di fresco, pregano, bevono tè e ascoltano la musica di piccole orchestre, che suonano tutto il giorno.
Gong, tamburi e flauti si librano sopra il mormorio della folla e, nel pomeriggio, i fedeli seguono un tamburino in senso orario intorno alla sala di preghiera, per dare il benvenuto al nuovo anno.
Ad ogni svolta, una bandiera multicolore su un lungo palo viene sollevata, piena di donazioni, per scongiurare i cattivi spiriti.
Il secondo giorno delle celebrazioni, i Cambogiani visitano di nuovo i loro templi e parlano con i monaci.
I templi sono addobbati con ghirlande e i santuari sono eretti vicino ai tumuli di sabbia.
I bambini si lanciano il borotalco l’un l’altro e a chiunque riesca ad avvicinarsi.
Molti Cambogiani si dirigono verso Angkor Wat (leggi articolo), il cuore spirituale della nazione, vasto complesso di templi che costituiva il centro di un vasto impero, che si estendeva attraverso la terraferma del sud-est asiatico, dalla Thailandia al Laos, al Vietnam e alla Cina meridionale, attrazione turistica mondiale.
Il terzo giorno, le persone si riuniscono nelle pagode per il culmine dei festeggiamenti, il lavaggio dei Buddha.
All’interno delle sale di preghiera, i monaci si mettono in fila davanti alle figure del Buddha.
Vengono portati secchi d’acqua e benedetti, i monaci leggono testi sacri e si gettano nell’acqua petali di fiori.
Quando i monaci rientrano nelle loro celle, tutti afferrano secchi e le figure del Buddha sono bagnate d’acqua, che vola ovunque e presto inonda pavimenti, muri, icone.
Per il popolo Khmer, questo è Chaul Chnam Thmey (Entra nel nuovo anno), e la cerimonia serve come celebrazione, oltre che come un modo per accogliere le piogge, perché il monsone sta per scoppiare e il paese è arido.
Questo rituale caotico finale è una grande effusione di energia, felicità e speranza per i prossimi mesi.
Aprile celebra anche la “Giornata della Terra”.
Fondata nel 1970 come giornata di educazione sulle questioni ambientali, la Giornata della Terra oggi è celebrata, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento atmosferico e idrico, e per portare le questioni ambientali sotto i riflettori.
Le persone, che condividono gli stessi valori su fuoriuscite di petrolio, fabbriche inquinanti, discariche tossiche, perdita di aree selvagge ed estinzione della fauna selvatica, si uniscono per combattere per un ambiente pulito.
Ricorda, non è mai troppo tardi per essere coinvolto nel movimento, donare alla causa e diffondere nel mondo!
Questo è Aprile, simbolo di saggezza, discernimento e giudizio.
COLORE: Giallo
FIORE: Margherita
CHAKRA: Plesso solare
SEGNO ZODIACALE: Ariete-Toro
PIANETA: Mercurio