Ormai siamo alla fine dell’Estate, evento convenzionalmente segnato dall’Equinozio di Autunno, il quale cade sempre all’inizio della terza decade di Settembre.
In questo giorno, l’Emisfero boreale passa dall’Estate all’Autunno, e quello australe dall’Inverno alla Primavera.
L’Equinozio, dal latino ‘notte = giorno’, si presenta due volte all’anno, in Primavera e in Autunno.
Ciò avviene in quanto in questi giorni il Sole raggiunge esattamente lo Zenith, ovvero la verticale dell’Equatore, facendo in modo tale che, diventando i raggi solari perfettamente perpendicolari al più lungo dei paralleli, si abbiano uguali ore di luce e di buio.
L’Equinozio autunnale non cade sempre nello stesso giorno, ma varia di poco in base all’anno, solitamente tra il 22 ed il 23 Settembre, in quanto la durata dell’anno solare e del calendario gregoriano non coincidono.
Quest’anno si verificherà il 22 Settembre, alle ore 20:21.
Nella mitologia celtica, Mabon (‘giovane uomo’ o ‘uomo divino’), figlio di Modron (Madre Terra, Dea della fertilità, del ciclo delle stagioni, e dell’oltretomba) e di Mellt, era un Dio della giovinezza, della vegetazione, dei raccolti e della caccia.
Egli, rapito alla madre tre giorni dopo la nascita, fu portato ad Annwn (Oltretomba), in seguito salvato da Culhwch (un cugino di Re Artù) e, a causa del suo periodo trascorso nell’Oltretomba, rimase giovane per sempre.
A Mabon è dedicato uno degli otto Sabbat, che si celebrano il 22 o 23 Settembre nell’Emisfero settentrionale e il 20 o 21 marzo in quello meridionale, ed è la seconda delle tre Feste del Raccolto (Lammas, Mabon e Samhain).
Esso è il punto di perfetto equilibrio nel viaggio attraverso la Ruota dell’Anno, la cui controparte è Ostara, o l’Equinozio di Primavera.
Durante Mabon, la notte e il giorno sono di nuovo della stessa lunghezza e in perfetto equilibrio: oscurità e luce, maschile e femminile, interiore ed esteriore, in equilibrio.
Ma siamo di nuovo sulla cuspide della transizione e, da ora, l’anno comincia a calare, da questo momento l’oscurità comincia a sconfiggere la luce.
Il ciclo del mondo naturale si sta avviando verso il completamento, il potere del Sole sta calando e d’ora in poi le notti si allungheranno e le giornate si accorceranno, facendosi più fresche.
La linfa degli alberi ritorna alle loro radici nel profondo della terra, cambiando il verde dell’Estate nel fuoco dell’Autunno, nei rossi fiammeggianti, negli aranci e negli ori.
Si inizia a tornare al buio, da dove siamo venuti.
Durante Mabon, anticamente molte civiltà celebravano una Festa del Raccolto, come simbolo di ringraziamento.
Infatti, in questo periodo dell’anno gli agricoltori facevano un bilancio di quanto erano andati bene i loro raccolti estivi e quanto erano stati ben nutriti i loro animali.
Ciò determinava se la famiglia avrebbe avuto cibo a sufficienza per l’inverno.
Inoltre, Mabon era una festa di ringraziamento per i frutti della terra e sottolineava la necessità di dividerli con gli altri, per assicurarsi la benedizione del Dio e della Dea, durante i mesi invernali.
Oltre al buon raccolto, si pregavano Dei e Dee, affinché lo facessero durare tutto l’inverno, allestendo banchetti, fuochi, offerte e sacrifici.
Questo è il motivo per cui le persone, in questo periodo dell’anno, erano solite ringraziare per i raccolti, gli animali e il cibo.
L’originale ‘Festa del Ringraziamento’ americana, per esempio, originariamente era celebrata il 3 ottobre, a ridosso del raccolto, ed aveva molto più senso rispetto allo spostamento a fine novembre, periodo in cui viene festeggiata ai tempi odierni: alla fine di novembre non resta molto da raccogliere.
Per lo stesso motivo nel 1700, i Bavaresi inventarono una festa che iniziava nell’ultima settimana di settembre, chiamata ‘Oktoberfest’, celebrata ancora oggi.
Celebrazioni simili sono:
-‘Mid-Autumn Festival’ in Cina. Si festeggia con il Compleanno della Luna. I Cinesi celebrano questo periodo dell’anno, cuocendo torte fatte di riso raccolto per onorare la luna che, in cambio, li benedirà con abbondanza.
-‘Mehregan’ in Iran, celebrazione della vita, delle stagioni che cambiano, di Dio e della gioia. Il giorno Mehr nel mese Mehr corrispondeva al giorno in cui i contadini raccoglievano i loro raccolti. Celebravano così anche il fatto che Ahura Mazda (Dio, creatore del Mondo sensibile e di quello sovrasensibile, della religione zoroastriana) aveva dato loro del cibo per sopravvivere ai prossimi mesi freddi.
Oggi, a Mabon molti gruppi pagani scelgono di fare una grande festa con la famiglia e gli amici, usando cibi come mele, uva, zucche, ortaggi a radice e altri prodotti di stagione.
Solitamente, si riuniscono nelle foreste o in casa, ma anche in alcuni siti naturali antichi come, per esempio, Stonehenge.
In questo luogo essi celebrano l’Equinozio d’Autunno, osservando il sorgere del sole sopra le famose pietre.
Uno dei modi più semplici e divertenti, per celebrare Mabon, è decorare la tua casa per l’Autunno.
Potresti portare fiori e zucche freschi o secchi, da posizionare in tutta la cucina e in altri spazi abitativi.
Oppure, se sei fortunato ad avere fiori da taglio nel tuo giardino, o alberi da cui raccogliere ghiande e pigne, o puoi andare al mercato del contadino locale o a fare una passeggiata nei boschi, potresti ricavare molte decorazioni Mabon per la tua casa.
Potresti anche, prima di andare a letto, accendere una candela, chiudere gli occhi e respirare profondamente per cinque minuti, ringraziando per tutte le tue benedizioni.
Un’altra cosa interessante da fare a Mabon, include praticare la ‘Magia delle Mele’.
La Mela è una figura molto significativa in molte tradizioni sacre.
È un simbolo di vita e immortalità, guarigione, rinnovamento, rigenerazione e integrità, associata alla bellezza, alla lunga vita e alla giovinezza restaurata.
Per i Pagani, la Mela contiene un “segreto”:
“Se tagli una Mela a metà e l’osservi con nuovi occhi, troverai un pentacolo contenente semi.
I cinque punti (semi) rappresentano gli elementi di Terra, Aria, Fuoco, Acqua con lo Spirito in alto, e quindi anche le direzioni di Est, Sud, Ovest, Nord e Dentro.
Un cerchio attorno al pentacolo rappresenta l’eterno cerchio/ciclo della vita, della natura e della totalità.
Nel rituale e nella cerimonia, il pentacolo corrisponde all’elemento della Terra e si crede che sia una protezione contro il male, sia per la persona che per la casa.
Quindi, esso si usa indossato come amuleto, o per proteggere gli ingressi di casa attraverso porte e finestre.
Puoi anche riempire un cesto di Mele e metterlo sul tuo altare dedicato a Mabon, lasciandolo per tutta la notte.
Il mattino seguente lascerai le Mele in giardino, o in campagna, come ringraziamento ed offerta alla Madre Terra.”
Mabon è una festa ed anche un momento di riposo, dopo la fatica del raccolto.
In termini di percorso di vita, è il momento di raccogliere ciò che hai seminato, il tempo per guardare le speranze e le aspirazioni e riflettere su come si sono manifestate.
È tempo di completare i progetti, di sgombrare e lasciare andare ciò che non è più voluto o necessario, mentre ci prepariamo alla discesa, in modo che l’Inverno possa offrire un momento di riflessione e pace.
Ed è ora di ‘piantare semi’ di nuove idee e speranze, che resteranno sopite ma nutrite nell’oscurità, fino al ritorno della Primavera.
È anche un buon momento per riflettere sulla Ruota dell’Anno, riconoscere i tuoi successi e lasciar andare le cose, che non ti sono servite negli ultimi dodici mesi.
Ciò è utile, per stabilire intenzioni che comportino diminuzione o riduzione, come per esempio porre fine a cattive relazioni, abitudini malsane o convinzioni autodistruttive.
Se decidi di celebrare Mabon, prova a trovare uno spazio tranquillo e sfruttare questa ottima occasione, per liberare il bagaglio dell’anno passato e fissare alcuni nuovi obiettivi personali.