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Manawydan
I Quattro Rami del Mabinogi (Pedair Cainc Y Mabinogi) sono i primi racconti in prosa nella letteratura britannica, originariamente scritti in Galles.
Quest’opera si divide in 4 parti o, appunto, ‘Rami’ i cui racconti correlati possono essere letti come mitologia, temi politici, romanzi o fantasie magiche.
Essi si rivolgono a un’ampia gamma di lettori, dai bambini piccoli agli adulti più sofisticati ed appaiono come libri, spettacoli teatrali, film e continuano a ispirare molte rivisitazioni nelle opere d’arte e nella narrativa moderna.
All’inizio nell’XI secolo, erano in forma verbale, in seguito, sono sopravvissuti nelle biblioteche private di famiglia tramite manoscritti medievali, spesso in frammenti.
Negli anni ‘70, salvati e restaurati, i racconti sono stati riconosciuti come una letteratura secolare complessa, contenente elementi della mitologia gallese, con personaggi fortemente descritti, temi politici, etici e di genere, nonché fantasie elaborate.Lo stile di scrittura è ammirato per la sua semplicità ingannevole e il potere delle parole controllato, paragonato a volte allo stile celtico.Il mondo racconto all’interno del Mabinogi si estende attraverso il Galles, l’Irlanda e l’Inghilterra, narrando di una Gran Bretagna leggendaria, come una terra unita sotto un re, ma con potenti principati separati, in cui la legge gallese è unita alla magia ed al romanticismo.Ogni Ramo è composto da diversi episodi ed è intitolato con il nome del protagonista principale: Pwyll, Branwen, Manawydan, Math.
Quarto Ramo:
Math
Math fab Matholwy (Math figlio di Matholwy) era il signore di Gwynedd, mentre Pryderi fab Pwyll (Pryderi figlio di Pwyll) era il signore di ventuno Cantref nel Galles meridionale.
Math poteva vivere solo finché i suoi due piedi fossero stati posti nel grembo di una vergine, a meno che non fosse in guerra.
La sua promessa sposa era Goewin ferch Pebin, la fanciulla più bella conosciuta da chiunque, la quale viveva a Dôl Pebin, Arfon, anche se era sempre con Math.
A causa della clausola sulla sua vita, Math non poteva viaggiare per le sue terre per difenderle, quindi questo compito fu affidato ai suoi nipoti, Gilfaethwy fab Dôn ed Efeydd fab Dôn.
Sfortunatamente, Gilfaethwy si innamorò di Goewin e, in poco tempo, Gwydion il mago, suo fratello, se ne rese conto, promettendogli di aiutarlo a conquistare Goewin.
Gwydion disse a Math, che Pryderi aveva maiali speciali e che sarebbe stato saggio acquisirne alcuni.
Così, Gwydion si recò nel sud e convinse Pryderi, Re di Dyfed, a scambiare i maiali, con levrieri e cavalli con collari d’argento e dodici scudi d’oro.
Nel contempo, con un sortilegio glieli rubò, provocando una guerra tra Math e Pryderi.
Gilfaethwy andò in battaglia ma poi, aiutato dai suoi nipoti, tornò indietro e, quella notte, violentò Goewin ferch Pebin, nel letto di Math ab Mathonwy.
Quando Math tornò dalla battaglia, dopo aver ucciso Pryderi in duello, andò da Goewin, per metterle i due piedi sul grembo, ma non ci riuscì, poiché la giovane non era più vergine.
Così, per salvarle l’onore, decise di prenderla come sposa.
Poi, punì Gilfaethwy e Gwydion, condannandoli per tre anni a trasformarsi in tre coppie di animali: una coppia di cervi, il primo anno; una coppia di maiali, il secondo anno e una coppia di lupi, il terzo anno.
Dalla questa unione nacquero tre figli, i quali, inviati a Math, furono chiamati dallo stesso: Hyddwn, Hychddwn e Bleiddwn.
Al termine dei tre anni, Math fece tornare umani Gilfaethwy e Gwydion e, a causa della sua maledizione, avendo bisogno di una nuova vergine, chiese loro di procurargliene una.
Gwydion e Gilfaethwy gli suggerirono la loro sorella, Arianrhod, la quale, a dimostrazione della sua verginità, doveva camminare sulla bacchetta di Math.
Mentre lo faceva, però, partorì un figlio, Dylan, che abbandonò, fuggendo per la vergogna.
Durante la sua fuga le cadde un ‘grumo di carne’, il quale venne raccolto e riposto in una cassa da Gwydion, ai piedi del suo letto.
Quando stavano battezzando il figlio di Arianrhod, arrivò una tempesta e, quando il mare si alzò, Dylan sapeva nuotare come un pesce: per questo motivo fu chiamato ‘Dylan Ail Don‘ (Figlio delle Onde).
Un giorno, Gwydion si svegliò e sentì un urlo provenire dal fondo del suo letto.
Lì trovò un bambino, il quale visse alla corte di Math, fino all’età di quattro anni.
Quando il bambino aveva quattro anni, Gwydion lo portò ad Arianrhod, in modo che potesse dargli un nome, ma lei rifiutò, ponendo su di esso un Tynged (maledizione): non avrebbe avuto nome, finché non sarebbe stata lei a darlo.
Gwydion riuscì ad aggirare il Tynged per mezzo di un abile inganno.
Il giorno dopo, in riva al mare, costruì una barca con le alghe e tornò al castello di Arianrhod, con un aspetto che lo rendeva irriconoscibile, dicendo di essere un calzolaio.
La donna, volendo delle scarpe nuove, salì sul ponte della barca, guardò verso il bambino, anch’egli con un aspetto diverso, che aiutava Gwydion, e lo chiamò Lleu Llaw Gyffes (colui dai capelli biondi e dalle abili mani), senza averlo riconosciuto.
Vedendosi ingannata, Arianrhod gli lanciò un secondo incantesimo: non avrebbe potuto avere altre armi, a meno che non fosse lei a dargliele.
Gwydion e Lleu andarono a Dinas Dinlle, dove Lleu imparò a cavalcare e, quando venne il momento per possedere delle armi, Gwydion cambiò di nuovo aspetto ed entrambi andarono da Arianrhod, sostenendo di essere poeti di Morgannwg.
Il giorno successivo, Gwydion usò la magia per simulare un’enorme flotta ed un attacco imminente.
Senza sapere che il ragazzo fosse suo figlio, Arianrhod lo aiutò ad armarsi.
Gwydion le disse cosa aveva fatto e Arianrhod, livida dalla rabbia, lo maledisse ancora una volta: non avrebbe mai sposato una donna della razza umana.
Per il terzo Tynged, Gwydion chiese l’aiuto di Math, ed i due creano con la magia, dai fiori di quercia, ginestra e olmaria, una donna che chiamarono Blodeuwedd (Viso di Fiore).
Poi, Math diede a Lleu Cantref Didoning, il miglior territorio della sua Signoria e Lleu stabilì la sua corte a Mur y Castell, Trawsfynydd.
Un giorno, Lleu andò con la sua sposa a trovare Math a Caer Dathyl e, mentre era lì, Blodeuwedd si imbatté in Gronw Pebr, signore di Penllyn, che cacciava nella zona di Mur y Castell.
Secondo le usanze dell’epoca, Blodeuwedd accolse Gronw Pebr a corte e i due si innamorano subito, trascorrendo diverse notti insieme.
Entrambi decisero, che l’unico modo per stare insieme era che Blodeuwedd scoprisse come uccidere Lleu, fingendo di essere preoccupata per lui.
Quando suo marito tornò, la donna finse di temere la sua morte.
Lleu la ringraziò per la sua preoccupazione, ma le disse che non sarebbe stato facile ucciderlo: avrebbe dovuto essere colpito da una lancia prodotta nell’arco di un anno, non poteva essere ucciso dentro o fuori casa, se stava cavalcando o camminando; poteva essere ucciso solo quando faceva il bagno, avendo un piede sulla vasca e l’altro sul dorso di una capra.
Blodeuwedd trasmise le informazioni a Gronw Pebr, il quale fece produrre una lancia nel periodo di un anno.
La donna convinse Lleu a mostrarle, come avrebbe dovuto stare in piedi se fosse stato ucciso, nel bagno e, mentre l’uomo glielo dimostrava, Gronw lo colpì al fianco con la lancia.
Lleu si trasformò in un’aquila, lanciò un urlo assordante e volò via.
Gronw e Blodeuwedd vissero felicemente insieme a Mur y Castell, prendendo il posto di Lleu a capo del Regno.
Math e Gwydion erano molto tristi per l’accaduto, e quest’ultimo fece un viaggio attraverso Gwynedd, Powys e Arfon per cercare Lleu.
Finalmente, trovò un aquila a Nantlle ad Arfon e, credendo che fosse Lleu, gli cantò ‘englyn’ (rime poetiche tradizionali di Galles e Cornovaglia), restituendogli il suo aspetto umano.
Lleu fu curato a Caer Dathyl e, nel giro di un anno stando meglio, escogitò un piano per vendicarsi del tradimento di Blodeuwedd e Gronw.
Gli uomini di Gwynedd si recarono a Mur y Castell, ma Blodeuwedd seppe che stavano arrivando, così con le sue fanciulle fuggì verso la montagna.
Le donne erano così spaventate, da non essere in grado di guardare avanti, girandosi costantemente indietro per guardarsi alle spalle.
Tutte, Blodeuwedd, caddero nel lago annegando e, da allora, il lago si chiamò ‘Llyn Morynion’ (Lago delle fanciulle).
Gwydion trasformò Blodeuwedd in una civetta per il suo tradimento, così non avrebbe mai più potuto mostrare il suo viso alla luce del giorno.
Gronw Pebr scappò da Penllyn e chiese a Lleu di accettare oro, argento o terra per l’insulto contro di lui.
Lleu rifiutò e disse che voleva la possibilità di colpire Gronw con una lancia, nel punto in cui egli era stato colpito.
Gronw chiese ai suoi uomini, se qualcuno di loro fosse stato disposto ad essere colpito dalla lancia al posto suo, ma tutti rifiutarono.
Allora chiese se poteva usare una pietra dalla riva di Afon Cynfal, per difendersi.
Lleu esaudì questo desiderio, ma quando lanciò la lancia, questa spaccò la pietra e colpì Gronw, rompendogli la spina dorsale.
Gronw morì e questa pietra con un buco si trova ancora oggi sulla riva dell’Afon Cynfal, dove è conosciuta come ‘Llech Gronw‘ (Pietra di Gronw).
Lleu Llaw Gyffes riconquistò le sue terre e divenne, alla fine, signore di Gwynedd, succedendo a Math fab Matholwy.
∝E questo è l’ultimo capitolo del Mabinogi∝
I Quattro Rami del Mabinogi (Pedair Cainc Y Mabinogi) sono i primi racconti in prosa nella letteratura britannica, originariamente scritti in Galles.
Quest’opera si divide in 4 parti o, appunto, ‘Rami’ i cui racconti correlati possono essere letti come mitologia, temi politici, romanzi o fantasie magiche.
Essi si rivolgono a un’ampia gamma di lettori, dai bambini piccoli agli adulti più sofisticati ed appaiono come libri, spettacoli teatrali, film e continuano a ispirare molte rivisitazioni nelle opere d’arte e nella narrativa moderna.
All’inizio nell’XI secolo, erano in forma verbale, in seguito, sono sopravvissuti nelle biblioteche private di famiglia tramite manoscritti medievali, spesso in frammenti.