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Negromanzia deriva dal greco “nekromantéia” = “predire con i morti”, in seguito evolvendosi in Necromanzia o anche Psicomanzia (dal greco psycho= anima).
Essa è una pratica di Magia, spesso definita nera, che coinvolge la comunicazione con il defunto, per evocare il suo spirito sotto forma di apparizione, visione, a scopo di divinazione, per predire eventi futuri, scoprire conoscenze nascoste, riportare in vita qualcuno o usare i morti come un’arma.
A volte Negromanzia è stata anche indicata come “Magia della Morte“, termine che può anche essere usato a volte in un senso più generale, per riferirsi quindi alla Magia nera o Stregoneria.
Ma prima di continuare, tengo a precisare che la Negromanzia è separata con una linea sottile dalla Demonologia e dall’Evocazione.
La Negromanzia è comunicare con gli spiriti dei morti, NON con gli spiriti maligni dell’Evocazione e della Demonologia.
La Negromanzia era molto diffusa nel mondo antico e la sua pratica esiste fin dalla Preistoria, passando per gli Assiri, i Babilonesi, gli Egizi, i Greci, i Romani e gli Etruschi.
Inizialmente era correlata allo Sciamanesimo e, molto probabilmente, si è evoluta da esso, visto che richiama spiriti come le anime degli antenati.
I negromanti classici si rivolgevano ai morti in “un misto di squittii acuti e bassi ronzii”, paragonabili ai mormorii udibili in stato di trance degli sciamani.
Probabilmente, potremmo considerare l’Odissea di Omero, come il più antico resoconto letterario sulla Negromanzia, in quanto narra della potente maga Circe, che inviò Ulisse negli Inferi, per ottenere informazioni sul suo imminente viaggio verso casa, risvegliando gli spiriti dei morti, attraverso l’uso di incantesimi che la stessa maga gli aveva insegnato.
In particolare, Ulisse voleva invocare ed interrogare lo spettro del veggente Tiresia, affinché gli indicasse la strada del ritorno.
Infatti, benché morto e residente nell’Ade, Tiresia conservava, a differenza degli altri spettri, una propria identità e le proprie capacità mentali.
Nell’Odissea ci sono molti riferimenti descrittivi dei rituali negromantici: i riti sono eseguiti intorno a una fossa con il fuoco, durante le ore notturne e Ulisse segue una ricetta specifica, che include il sangue di animali sacrificali, per preparare una libagione per i fantasmi, da bere mentre recita preghiere, sia per i fantasmi che per gli Dei degli inferi.
A quei tempi, i “Necromanteion”, o “Oracoli dei Morti”, erano templi specificamente dedicati alla Negromanzia.
Erano luoghi in cui i fedeli venivano a parlare con i loro antenati defunti, credendo che i luoghi sacri fossero la porta dell’Ade, inteso sia come divinità che il luogo dei morti.
Probabilmente, il Necromanteion di Ephyra era il più importante.
Nell’Odissea di Omero, il Necromanteion è anche descritto come l’ingresso attraverso il quale Ulisse iniziò una “katabasis”, ovvero la “discesa agli Inferi”.
Secondo questa tradizione, dopo una cerimonia di purificazione e il sacrificio di pecore, un antico negromante greco si avventurava nei corridoi sotterranei, lasciando offerte mentre passava attraverso una serie di cancelli di ferro.
Poi, nel sancta sanctorum, poneva una serie di domande ai morti.
Anche nel culto scandinavo degli antenati, era comune comunicare con i morti per scopi profetici.
Nel poema eddico ‘Baldrs Draumar’ (composizione mitologica presente nell’Edda Poetica, che ha come soggetto la morte del Dio Baldr) il Dio Odino canta “incantesimi cadavere”, per evocare un’anima disincarnata.
Il cadavere della veggente è quindi costretto a parlargli e rivelargli la sua conoscenza della tomba.
Ci sono molti esempi nella letteratura norrena della divinità principale che invocano i canti delle anime, oltre a usare “rune vocali” per “sciogliere la lingua” di una persona morta.
Gli antichi Israeliti disprezzavano gli “evocatori di ossa”, credendo che i corpi dovessero essere sepolti e poi rimanere indisturbati da quel momento in poi.
La Legge di Mosè prescrive persino la pena di morte ai praticanti di Negromanzia, che potrebbero interferire con la possibilità della resurrezione dei morti profetizzata nell’antichità.
Nell’Europa medievale, si arrivò a credere che la pratica della Negromanzia non fosse altro che l’evocazione di demoni, che assumevano l’aspetto di anime pertanto, non facendo assolutamente alcuna distinzione tra essa e la Demonologia fu condannata dalla Chiesa.
Nonostante ciò, i negromanti insistevano per eseguire i loro riti proibiti, e i loro rituali iniziarono a diventare straordinariamente elaborati.
Alla fine, emersero due diversi tipi di Negromanzia: quella che resuscitava un cadavere e quella che semplicemente evocava uno spirito (quest’ultimo tipo divenne molto più comune).
Nella Spagna medievale, si effettuavano persino lezioni di Negromanzia nelle catacombe e nelle caverne sotto i cimiteri.
In generale, i praticanti magici, i negromanti, erano abili maghi che usavano un cerchio consacrato in un luogo desolato, solitamente un cimitero, per proteggersi dalla rabbia degli spiriti dei morti.
In caso di morte prematura o violenta, si pensava che il cadavere conservasse una certa dose di vitalità inutilizzata, e così l’uso di parti di cadavere come ingredienti di incantesimi divenne un’importante tecnica di Stregoneria.
Molti negromanti si circondano di rituali particolari, che spesso includeva l’indossare gli abiti dei defunti o adagiarsi nelle loro bare.
Essi facevano anche voto di castità, perché il sesso rappresentava l’opposto della morte, oppure si costringevano a restrizioni dietetiche, consumando spesso solo cibi simboleggianti assenza di vita.
Ad alcuni negromanti chiamati ‘creature di Ecate’, era proibito mangiare carne diversa da quella di cane e, addirittura, alcuni di loro prendeva parte alla mutilazione ed alla consumazione di parti di cadaveri…
Insomma, questa Negromanzia particolarmente popolare nel Medioevo e nel Rinascimento, con le sue tentazioni e i suoi pericoli, fu vividamente descritta anche nelle storie del ‘Faust’ di Christopher Marlowe o di Johann Wolfgang von Goethe.
Gli incantesimi negromantici erano principalmente incantesimi illusori o di utilità, a volte sperimentazioni magiche.
I negromanti spesso preferivano evocare i defunti di recente, basandosi sulla teoria filosofica, che i legami del deceduto con il mondo fisico erano più forti e le loro parole erano pronunciate più chiaramente, quanto più ci si avvicinava al momento della loro morte.
Secondo una credenza, infatti, le anime potevano essere trovate a bighellonare intorno alla loro tomba, fino a un anno dopo la sepoltura sopra o sotto terra.
I negromanti cercavano di lavorare principalmente al buio, molto tardi la notte o la mattina presto, preferibilmente durante la Luna Nuova, dopo la mezzanotte, di solito tra l’1 e le 3 del mattino, che era il momento migliore per divinare con i morti.
Inoltre, l’ideale era una notte tempestosa di pioggia, vento e temporali, in quanto era la condizione migliore affinché i morti fossero più facilmente rivelabili.
Molto gettonata era la notte di Halloween, per esempio.
Altre credenze riguardavano la convinzione che le anime disincarnate non fossero più vincolate da limitazioni mortali, e potessero quindi vedere cose non visibili ai viventi.
Oppure che i defunti potessero essere costretti a rivelare i loro segreti esoterici, che riuscissero a vedere la posizione di un tesoro nascosto e che conoscessero le vie degli spiriti e come comunicare con loro.
I negromanti usavano spesso simboli, segni e sigilli speciali nei loro lavori, dando vita a degli incantesimi, nei quali inserivano anche il nome del defunto.
La Negromanzia comportava, indipendentemente da come veniva eseguita che, quando si riusciva a far apparire uno spirito, questi veniva costretto all’obbedienza, ed era costretto a cooperare con il negromante, facendo un patto.
L’accordo più utilizzato era di assicurare ai morti, che li avrebbero lasciati indisturbati in futuro, in quanto avrebbero bruciato il loro corpo o lo avrebbero seppellito nella calce viva.
In questo modo, il defunto sapeva che il suo cadavere sarebbe scomparso, quindi la sua anima non avrebbe mai più potuto essere richiamata.
Ma fare il negromante era un mestiere pericoloso, in quanto si correvano grandi rischi, quando si evocavano ‘poltergeist’ o si veniva posseduti.
Infatti, la maggior parte degli spiriti non vorrebbe essere richiamato ma, quando lo fa, alcune delle personalità più demoniache non vogliono tornare indietro.
Al di là di ogni descrizione e racconto, è risaputo che, finché le persone continueranno a morire, ci saranno sempre coloro che cercheranno di entrare in contatto con i defunti.
Quindi (chi lo sa?), in un lontano futuro, i negromanti con l’aiuto della tecnologia, potranno diventare potentissimi, facendo cose proibite con dispositivi finora inconcepibili, forse dannando le proprie anime o quelle delle persone che evocheranno.
Magari saranno in grado di utilizzare supercomputer quantistici, per comunicare con i morti o accedere all’iperspazio, aprendo così un portale con il Mondo degli spiriti.
Ai posteri l’ardua sentenza…
L’amore è, allo stesso tempo, la più grande benedizione della vita e la sua più grande maledizione.
Non vuole essere vincolato, sfida la logica, rompe i confini con l’abbandono.
L’amore può mostrarti il significato stesso della vita, e può distruggere tutto ciò che hai conosciuto.
È lo yin e lo yang per eccellenza.
L’amore è una danza caotica e imperfetta, che può essere sia mozzafiato da vedere, che orribile da perdere.
Tutti vogliamo l’amore nelle nostre vite e, a volte, abbiamo bisogno di una spinta speciale in quella direzione per farlo accadere.
Se sei single e cerchi l’amore, un incantesimo può aiutarti a trovare l’amante dei tuoi sogni.
Spesso si è tentati di usare un Incantesimo d’amore, quando si vuole che una persona in particolare si innamori di noi.
Ma dovremmo stare attenti, perché un incantesimo dovrebbe essere lanciato nel modo giusto per ottenere i migliori risultati.
Il modo migliore per usare un incantesimo è chiamare il tuo amante nella tua vita, usando le migliori intenzioni possibili: se la tua intenzione è che una persona in particolare si innamori di te, assicurati che si innamori con il suo libero arbitrio.
Fai sempre attenzione a ciò che vuoi e assicurati che le tue motivazioni siano positive e amorevoli.
Anche se lanci l’incantesimo più potente, il tuo amante dei sogni difficilmente si presenterà alla tua porta, quindi devi essere sempre aperto all’amore e non chiuderti, se vuoi che la tua storia d’amore fiorisca.
Sappi che, concentrando le tue energie sulla costruzione di un amore durevole, avrai più amore nella tua vita.
Non usare mai incantesimi per costringere qualcuno a fare qualcosa contro la sua volontà, ricorda sempre che l’amore deve essere sempre una scelta e non una forzatura.
Quando fai le tue invocazioni, prova a non usare nomi specifici, ma menziona invece le qualità che vorresti che una persona possieda: amorevole, premuroso, divertente, ecc.
Gli incantesimi non possono essere usati in modo negativo, eticamente una persona non può rompere i matrimoni attraverso incantesimi o cose del genere.
Il lancio di incantesimi dovrebbe essere usato in maniera positiva, in modo che ognuno possa trovare una propria benedizione d’amore.
I rituali romantici funzionano bene il venerdì, perché questo è il giorno dedicato a Venere.
E per rafforzarli, o comunque è il periodo più adatto, sarebbe l’ideale effettuare i rituali d’amore durante la Luna Piena, perché è allora che l’intenzione può facilmente diventare reale.
Gli incantesimi possono funzionare subito ma non sempre, e purtroppo le persone che usano un incantesimo d’amore vogliono risultati immediati.
Dopo aver lanciato i tuoi incantesimi, dovresti essere disposto a compiere passi ispirati, perché anche il più potente incantesimo d’amore non può mandare l’amore dei tuoi sogni direttamente a casa tua.
È importante sapere, che gli incantesimi d’amore possono essere perseguiti attraverso la Magia Nera o la Magia Bianca.
Consiglio vivamente l’approccio con la Magia Bianca, poiché credo fermamente che il sentimento positivo abbia la meglio sulla negatività, ogni volta.
Saprai già che, per effettuare un incantesimo, bisogna avere uno spirito potente, perché l’energia negativa che potresti usare per farlo, come in ogni tipo di rituale, torna al mittente triplicata in modo negativo.
Bisogna avere l’energia potente, la conoscenza e la competenza adatte per effettuare i rituali, per cui sarebbe importante non cimentarsi o improvvisarsi in cose che non si sanno controllare e, quindi, è bene affidarsi a persone competenti.
Inoltre, è indispensabile non causare dolore o impatto negativo in qualsiasi modo a chiunque, non importa quanto tu possa sentire il bisogno di ottenere l’amante dei tuoi sogni.
Se fatto correttamente, un incantesimo può aumentare il tuo amore, ma devi assicurarti che le tue intenzioni siano pure, altrimenti ti si ritorcerà contro.
Vediamo insieme i vari tipi di Incantesimi d’Amore.
INCANTESIMI DI ATTRAZIONE
Sono usati per creare interesse tra due persone.
Un incantesimo di attrazione può essere usato per convincere una persona che tu gli piaci, o a sentirsi romantico ed emotivo nei tuoi confronti.
La differenza chiave tra un incantesimo d’amore semplice e un incantesimo di attrazione romantica è che l’attrazione è più temporanea, mentre gli incantesimi d’amore mirano a un impegno più lungo.
Questo non vuol dire che si escludano a vicenda, puoi avere entrambi. Infatti, un determinato incantesimo d’amore può creare un forte legame tra due persone e l’incantesimo di attrazione può, quindi, aiutarli a sentirsi attratti l’uno dall’altro.
L’incantesimo di attrazione può anche essere usato su te stesso, per irradiare energia attraente, per attirare le persone a te, emanando energia positiva e attraendo persone che cercano qualcuno come te.
Un incantesimo di attrazione può anche aiutare la tua carriera, non serve solo per interessi romantici.
In realtà, gli incantesimi di attrazione possono portare al successo anche nel tuo lavoro.
Esempi di Incantesimi di attrazione.
Incantesimo del barattolo di miele: metti il nome di una persona in un barattolo di miele e aspetta, concentrandoti quotidianamente energia positiva. Dopo qualche tempo potresti scoprire che questa persona è “dolce con te”.
Bustina dei tuoi sogni: metti in un sacchettino lavanda, salvia, petali di rosa, semi di melograno e cristallo di quarzo, ponilo sotto il cuscino e, dormendoci sopra, troverai l’amore dei tuoi sogni.
INCANTESIMI D’INFATUAZIONE
Vengono lanciati ogni giorno in tutto il Mondo.
Gli incantesimi d’infatuazione sono notoriamente forti e non hanno un’alta incidenza di fallimenti o ritorni di fiamma.
Ci sono anche pochissime conseguenze negative di cui preoccuparsi.
In effetti, ci sono molte ragioni per cui questi incantesimi siano diventati così popolari negli ultimi anni.
Essi sono semplici da lanciare, ma piuttosto difficili da rimuovere.
Se vuoi cancellare i loro effetti, devi trovare un incantesimo progettato con lo scopo di rimozione in particolare.
Ci vuole molto tempo per mostrare gli effetti, quindi anche la combustione lenta è una risorsa da utilizzare.
Esempio di incantesimi d’infatuazione.
Questo semplice incantesimo iniziale aumenta il tuo fascino agli occhi della persona che ti piace, ed è abbastanza semplice da provare per i principianti.
Prendi un pezzo di carta, un filo rosso e la tua penna preferita e scrivici i vostri nomi.
Quindi, disegna un quadrato o un rettangolo attorno a ciascun nome (per una relazione fisica), o cerchi attorno ai nomi (per uno non fisico).
Successivamente, ritaglia i pezzi disegnati e spruzzali con il tuo profumo preferito, cosicché tutto abbia il tuo odore e il tuo tocco su di esso e avvolgili nel filo rosso.
Infine, dormi con questi ritagli sotto il cuscino o tienili in tasca.
La persona di cui hai scritto il nome, ti noterà in pochissimo tempo, ma ti rammento di assicurarti di usare l’incantesimo in maniera appropriata, in modo da non lanciarne accidentalmente, colpendo magari qualcuno che è piuttosto un amico.
Ricorda: gli incantesimi d’infatuazione sono difficili da rimuovere!
INCANTESIMI D’IMPEGNO
Inducono a ulteriori livelli di lealtà e dedizione all’interno della relazione che già hai.
E, nel caso di relazioni a livello di fidanzato/fidanzata, gli incantesimi di impegno possono persino spronare il tuo partner verso un rapporto più profondo di amore e fedeltà.
Se stavi aspettando di sentire suonare le campane del matrimonio, gli incantesimi di impegno potrebbero essere la strada che stavi cercando.
Un rituale molto utilizzato è ‘il legame d’amore della Luna Piena’, vincolante e finalizzato all’impegno, alla fedeltà e alla longevità delle relazioni.
La Luna Piena è il momento migliore per lanciare incantesimi d’amore e questo è progettato per aiutarti a impegnarti, rimanere fedele al tuo partner e avere una relazione felice e sana per molti anni.
E’ un modo potente ed efficace, per saldare la tua relazione con legami forti, in modo tale che entrambe le parti siano libere dalle influenze esterne della famiglia, del lavoro e di altre persone.
Inoltre, questo incantesimo può essere utilizzato per molti tipi di impegno, non solo per le relazioni romantiche.
Esempio di incantesimo d’impegno.
Con delle candele rosse o rosa, prepara artigianalmente due sagome (poppet), che rappresentino te e il tuo partner.
Metti una candela rossa tra le due sagome ed avvolgi saldamente il tutto con dello spago, terminando con un nodo, ma lasciando abbondante filo, che ti servirà in seguito.
La prossima Luna Piena, accendi la candela (facendola bruciare 20 minuti) e concentrati sulle tue intenzioni, pronunciando: “Io sono legato a te e te a me. Essere innamorato, ti lego a me”.
Devi svolgere questo rito per 3 notti consecutive, ogni volta avvolgendo altro spago intorno alle sagome, riaccendendo la candela centrale, per 20 minuti e pronunciando la frase di cui sopra.
L’ultima notte fai bruciare completamente la candela, ma non buttare mai i resti.
La tua relazione rimarrà salda, finché manterrai la cera di questo incantesimo vincolante al sicuro.
INCANTESIMI MATRIMONIALI
Molte volte, anche i matrimoni più saldi vacillano, a causa di problemi vari, ingerenze familiari o routine.
In realtà, non importa la causa, perché un incantesimo matrimoniale è tra le più potenti delle categorie di incantesimi d’amore.
Di solito, si cerca un incantesimo matrimoniale, quando c’è un’interruzione in una relazione impegnata a lungo termine, che può trattarsi anche di un fidanzamento o convivenza.
Solitamente l’occorrente per eseguire questo incantesimo riguarda sagome, candele, acqua, fuoco, ma eviterò di entrare nei dettagli, perché si tratta di un argomento troppo delicato, che solo un professionista può effettuare.
INCANTESIMI DI OSSESSIONE
Potenzialmente pericolosi, gli incantesimi di ossessione sono spesso (anche se non sempre) considerati Magia Nera e dovrebbero essere trattati con riguardo ed estrema cautela.
Proprio come la parola “ossessione”, questo genere d’incantesimi ha la capacità di essere problematico e doloroso.
In breve, il lancio di incantesimi per ossessione fa esattamente quello che pensi: far impazzire qualcuno per te.
E non è una cosa esattamente positiva, oltre al fatto che è bene non cimentarsi in questo genere di imprese, senza esserne esperto.
L’ossessione non va presa alla leggera, quindi considera molto attentamente prima di scegliere di approfondire una magia così potente.
La durata di un Incantesimo d’amore dipende da vari fattori come la Luna, che è ‘ingrediente’ potentissimo con il quale è meglio operare nel periodo corretto.
Poi è fondamentale la competenza dell’incantatore, che deve essere anche dotato di un’enorme energia.
Ed infine contano molto gli strumenti, le risorse, l’equipaggiamento e gli ingredienti che si utilizzano, i quali influenzano la durata e la potenza dell’incantesimo.
Alcuni incantesimi d’amore durano un giorno, altri un’intera stagione; altri ancora possono durare una vita.
Il regno della Magia è fatto di molte porte e attraversa molti piani, spesso insondabili.
E’ vero che gli Incantesimi d’amore possono aprire il cuore della persona amata, ma fai attenzione, perché hanno tutti una cosa in comune: determinano tutti una sorta di cambiamento e, come in tutte le cose mistiche, sono difficili da controllare.
Inoltre, gli Incantesimi d’amore non funzionano su ogni persona proprio perché, in quanto imprevedibile, la magia spesso influenza certi individui quando nient’altro lo farà, o è totalmente inutile su soggetti dotati di grandi poteri personali.
È importante ricordare, che le energie legate ad un incantesimo d’amore non sono indipendenti e la loro influenza, su una forza di vasta portata come l’amore, può avere effetti a catena per tutta la vita.
Pertanto ti suggerisco di imparare tutto ciò che vuoi sugli Incantesimi d’amore, giusto per curiosità, ma di non tentare di lanciarli da solo.
∞Amāvásyā è un giorno in cui si può diventare facilmente consapevoli di
“Cosa sono io e cosa non sono io”
e da lì in poi inizia il viaggio dalla falsità alla verità∞
La Luna fa il giro della Terra una volta ogni 29,5 giorni.
Non può brillare da sola e riflette solo i raggi del Sole, che cadono su di essa.
Durante le sue varie posizioni intorno alla Terra, è esposta a una quantità variabile di raggi solari, mentre la Terra si trova nel mezzo.
Pertanto la Luna sembra crescere e ridursi nelle sue dimensioni.
Quando la Terra blocca completamente la superficie lunare dal Sole, è Amāvásyā (Luna Nuova) e quando la Luna è completamente esposta al Sole, è Pūrṇimā (Luna Piena).
Quindi, Amāvásyā è il giorno in cui la Luna non è visibile durante la notte, ecco perché è anche conosciuto come il ‘Giorno senza Luna’.
Ha un grande significato nella fede indù, poiché è considerato un momento perfetto per ricordare gli antenati e le anime defunte della famiglia, adorandoli.
Si crede che, il giorno di Amāvásyā, quando la luce lunare è assente, i defunti possano essere raggiunti dalla luce del Sole, che li aiuta a scendere sulla Terra, per visitare i loro figli e discendenti.
Pertanto, molti devoti fanno offerte ai loro antenati morti, in questo giorno.
In realtà, ci sono due scuole di pensiero, che considerano questo giorno di ‘buon auspicio’ o ‘infausto’.
Amāvásyā, o ‘no moon day’, è considerato infausto da molti, poiché si crede che sia la notte in cui gli spiriti maligni siano i più forti, in cui la Magia nera abbia un effetto piuttosto evidente.
Questo è il motivo per cui la Dea Kali e il Signore Shiva sono adorati in questo giorno, in quanto distruttori degli spiriti maligni o dell’ombra del male.
Alcune persone osservano anche il digiuno in questo giorno, con la convinzione che i loro desideri si avvereranno e, compiendo questo sacrificio, verranno assolti anche da tutti i loro peccati, ma anche per evitare la vedovanza o assicurarsi la prole.
Nel giorno più buio del mese, nessuna attività di buon auspicio viene svolta questa notte.
Infatti, si ritiene che, se si inizia qualcosa di nuovo in questo giorno, potrebbe non avere mai successo e alcune persone si astengono persino dal pianificare un viaggio o un evento.
Amāvásyā è considerata una notte in cui tutte le attività legate alla Magia nera o agli spiriti maligni sono più importanti.
Alcune persone evitano persino di uscire di casa questa notte, osservano persino un rigido digiuno in questo giorno, per tenere a bada tutti questi spiriti maligni che vagano nell’oscurità.
Gli spiriti demoniaci e gli effetti negativi della Magia nera sono molto potenti durante Amāvásyā, sia secondo la prospettiva astrologica che in quella spirituale.
Poiché sappiamo come la Luna influenzi la mente umana, per chi considera Amāvásyā infausto, i suoi effetti negativi sono chiaramente visibili anche nella vita umana.
Esso ha un impatto negativo sul corpo, sulla natura e sul comportamento umani.
Le conseguenze si possono vedere anche sui neonati.
Per conoscere l’impatto della Luna nella notte di Amāvásyā, è necessario comprendere le sue fasi e come influenzano la nostra energia, mente e comportamento.
Si vede spesso che ad Amāvásyā è il nostro subconscio o mente ad essere vulnerabile e, nella notte di Luna Nuova, i nostri sentimenti e comportamenti vengono influenzati.
Il nostro stato mentale e fisico diventa leggermente squilibrato questa notte.
Tutti i nostri sentimenti ed emozioni sono intensificati, alcune persone perdono persino il controllo dei propri sensi e si comportano in modo strano.
In casi estremi, le persone impazziscono, perché c’è una sfumatura di distruzione, in Amāvásyā.
Generalmente, in questa notte vaga un’energia molto femminile che è disturbata, perché spaventata dalle energie negative.
Luna e Sole si uniscono nello stesso Zodiaco e congiunzione agli stessi gradi, cosicché la Luna riflette la Mente ed il Sole riflette l’Anima e, la stretta vicinanza di entrambi in uno Zodiaco, crea la situazione di ‘Samādhi’ (unione del meditante con l’oggetto della meditazione), che porta a sensazioni insolite, sia nel fisico che nella mente.
Così come ogni moneta ha due facce, Amāvásyā è considerato, positivamente, come momento molto utile per offrire “Śrāddha” (qualsiasi cosa o qualsiasi atto che viene eseguito con tutta sincerità e fede assoluta in esso, in onore dei propri defunti) agli antenati e liberarli dalle energie negative.
E’ un giorno propizio per pregare per loro, proprio perché, ogni volta che qualcosa o qualcuno diventa assente, attraverso quell’assenza, la sua presenza diventa sempre più potente.
Se si aveva una persona cara, con la quale si viveva o che si vedeva quotidianamente, non si sentiva mai veramente la sua presenza.
Ma nel momento in cui scompare, si inizia a sentire tantissimo la mancanza della sua presenza, anche a livello emotivo.
E’ vero, finché si ha qualcuno sempre vicino, si dà per scontata la sua presenza, per rendersi poi conto, quando se ne va, della sua importanza, del vuoto che ha lasciato, che è più potente della sua stessa presenza.
Allo stesso modo con la Luna Nuova e la sua oscurità, l’assenza del proprio caro è più presente che mai.
In qualsiasi altro giorno la Luna è lì, ma ad Amāvásyā la sua presenza si sente ancora più forte, perché non si vede.
Durante questo giorno, le persone attraggono energie per combattere il male, poiché i pianeti rilasciano più energia e la radiazione umana la percepisce.
Amāvásyā, quindi, è il giorno più propizio per eseguire tutti i rituali in onore dei propri defunti e gli Indù adorano Chandra Deva (Dio Luna), per cercare le sue benedizioni, per il successo e la fortuna.
Ciò è spiegato in una bellissima storia:
« Chandra Deva, il Dio Luna, era un uomo giovane, giusto e bello, che impugnava un’ampolla (o spada) ed un fior di loto.
Egli era sposato con le 27 figlie del re Daksha Prajapati, le Nakshatra, ossia le costellazioni.
Tra le sue mogli, preferiva Rohini, perché era la più bella e trascorreva molto tempo con lei, trascurando le altre mogli.
Queste donne si lamentarono con il padre per questa ingiustizia e Daksha, arrabbiato per questa situazione, maledisse la Luna, facendole lentamente perdere la sua bellezza e splendore.
Ma il pianeta, così, diventò troppo scuro senza una Luna splendente e, di conseguenza, colpì anche il Dio Luna, appunto Chandra.
Quindi egli chiese umilmente al Dio Shiva di liberarlo dalla maledizione.
Valutando la sua penitenza, il Dio Shiva fu estremamente felice e lo liberò dalla maledizione delle tenebre, ma non completamente. »
E questa è la causa, fino ad oggi, del periodico ‘crescere’ e ‘calare’ della Luna e, una volta al mese, del suo diventare completamente buia, il giorno di Amāvásyā…
Per quanto riguarda le tradizioni di Amāvásyā, considerato di buon auspicio per il culto degli antenati, ogni mese si fanno i Pūjā (o Pooja), ovvero offerte amorevoli di luce, fiori e acqua o cibo al divino, che sono i rituali essenziali dell’Induismo.
Le persone religiose non dovrebbero viaggiare o lavorare, e invece dovrebbero stare a casa, per concentrarsi sui riti di Amāvásyā nel pomeriggio.
Nei tempi moderni, viene eseguita una versione breve di 20 minuti della cerimonia Śrāddha, offrendo sesamo nero e acqua come oblazione alle anime dei defunti.
Questo obolo viene offerto a padre, nonno, bisnonno, madre, nonna e bisnonna.
Se una di queste persone è ancora in vita, il suo nome viene saltato e viene offerta l’oblazione alla corrispondente persona della generazione precedente.
Quindi un’ultima offerta viene fatta a quelle anime anonime, che sono morte e non hanno nessuno nella loro stirpe che offra l’oblazione.
Si ritiene che, facendo questi oboli, le donne possano dare alla luce bambini buoni, senza problemi mentali o fisici.
Ogni mese arriva Amāvásyā, la notte di grande significato per i tantrici e i guaritori, per i maghi e le fattucchiere, che lavorano con i ‘Regni oscuri’, per portare a compimento i loro incantesimi magici.
Essi usano la notte “senza Luna”, come portale per connettersi con anime e spiriti, che li aiuteranno nella guarigione o nella distruzione di determinate imprese.
Evitate di uscire di casa questa notte, se potete….
“ La Magia naturale si basa sulla connessione con l’energia intorno a te.
La Magia nera consiste, invece, nel trarre potere
dal proprio odio e dalla propria rabbia”
-John Blackwell-
Magia è un concetto usato, per descrivere un comportamento o modo di pensare, che guarda a forze invisibili per influenzare gli eventi, effettuare cambiamenti nelle condizioni materiali o presentare l’illusione del cambiamento.
Le pratiche classificate come magiche includono astrologia, divinazione, incantesimi, stregoneria, alchimia, negromanzia, meditazione spirituale e tanto altro ancora.
Il termine Magia è anche usato nella cultura popolare occidentale, riferendosi ad atti di prestidigitazione e giochi di prestigio per l’intrattenimento.
Tornando all’Esoterismo, lo scopo della Magia è acquisire conoscenza, potere, amore, ricchezza; guarire o allontanare malattie o pericoli; garantire la produttività o il successo in un’impresa; arrecare danno a un nemico; rivelare informazioni; indurre la trasformazione spirituale; ingannare.
La sua efficacia è determinata dalle condizioni e dalle capacità del ‘mago’, il quale dovrebbe avere accesso a forze invisibili e una conoscenza speciale delle parole e delle azioni appropriate, per manipolare quelle forze.
Ho già parlato della Magia bianca (leggi articolo https://www.madameblatt.it/2021/01/27/magia-bianca-la-protezione-delluniverso/), oggi è il momento della “Magia nera”.
La Magia nera è tradizionalmente riferita all’uso di poteri soprannaturali, per scopi malvagi ed egoistici, controparte malvagia della Magia bianca.
Probabilmente, è stata praticata dall’uomo fin dall’inizio del Mondo, in quanto spinto dal bisogno di spiegare e controllare un ambiente spesso ostile e mortale.
Il Mondo, il cielo, le stelle, la nascita, la malattia e la morte erano solo alcune delle tante cose, che lasciavano perplessi i primi esseri umani, i quali pensavano che fossero entità controllate da forze sconosciute e potenti.
Nello sforzo di spiegare i misteri del Mondo, e per provare a controllarne almeno alcuni, si dette origine a molte pratiche magiche e rituali, per manipolare il tempo, la fertilità, le persone, la malattia, la morte e altre forze apparentemente incontrollabili.
Grande fascino ha sempre suscitato la Magia nera, un tipo di magismo che viene spesso utilizzato per danneggiare un’altra persona.
Essa è fortemente associata al diavolo e, durante i processi alle Streghe di Salem nel 1692 (leggi articolo https://www.madameblatt.it/2021/03/08/la-festa-delle-streghe/), si pensava fosse da esse praticata, avendo stretto un patto con il demonio.
La Magia nera è utilizzata, per evocare i poteri dell’oscurità e del male, nel tentativo di controllare le forze naturali, attraverso l’uso di incantesimi, sortilegi, rituali e altri mezzi.
In un certo senso, la Magia bianca è l’opposto di quella nera, e non si pensa che causi danni agli altri.
Però, potrebbe essere difficile distinguere tra le due, poiché entrambe cercano di controllare le forze della natura e si pensa che entrambe abbiano il potenziale per arrecare danno, anche se non intenzionale: vedi gli incantesimi d’amore di Magia bianca, apparentemente a fin di bene, ma in realtà controllano e manipolano i sentimenti di un’altra persona.
Innumerevoli persone credono o praticano la Magia nera, o sono destinatari di un incantesimo malvagio, una fattura o un’altra forma di danno, molto reale.
Nel ventesimo secolo, la Magia nera ha visto una rinascita, mediante tradizioni neopagane, wiccane e dianiche, che si sono diffuse in tutte il Mondo e dove è ancora praticata, anche in molti gruppi culturali, come per esempio i praticanti di Voodoo, che esercitano le arti nere.
Un elemento importante della Magia Nera è il ‘Malocchio’, una superstizione antica e abbastanza diffusa in tutte le zone del Mondo.
Ha molti nomi tra cui ‘Evil Eye’ (Occhio del Diavolo), ‘Ayin Harda’, ‘Mal de Ojo’, ‘Occhio cattivo’, ‘Occhio stretto’, ‘Sguardo e occhio ferito’.
Una persona con questo potere può ferirne un’altra di cui è invidiosa, o gelosa di qualcosa che vorrebbe ottenere, semplicemente guardandola, colpendola direttamente al cuore.
Si attribuisce questo potere, generalmente, alle donne anziane, ma è una falsa credenza.
Chi pratica il Malocchio potrebbe non essere consapevole delle sue capacità e qualsiasi danno inflitto sarebbe così non intenzionale.
Invece, per coloro che lo usano intenzionalmente, il Malocchio è strettamente legato alla Magia nera e alla Stregoneria.
Si può perfettamente affermare, che la Magia nera sia una forma di Stregoneria incredibilmente potente, che attinge a poteri malevoli e può essere utilizzata per scopi malvagi, causando deliberatamente danni in qualsiasi modo, come distruzione o sventura, o per ferire e uccidere senza rimorso per la vita umana.
Essa trae potere dall’odio e dalla rabbia di chi la utilizza.
La Magia nera può essere fatta usando capelli, vestiti, foto della vittima, o guardandola direttamente negli occhi.
Gli individui più deboli, o facilmente influenzabili, sono facili bersagli della Magia nera, poiché hanno un’aura debole intorno a sé.
Sembra che ci siano dei sintomi di base, per capire se si è vittime di questo maleficio, come disturbi del sonno, brutti sogni, mal di testa, comportamenti eccentrici, ecc.
La Magia nera rende le persone vittime di paure infondate, inverte la fortuna ed infonde confusione.
Può capitare di essere vittima di incidenti ricorrenti, sentirsi emotivamente sempre controllati da qualcuno, perdere il lavoro o affari, aver paura che qualcuno possa farci del male, fallire nelle relazioni amorose, ecc.
Questi potrebbero essere tutti segnali di essere sotto l’influsso della Magia nera.
Nel folklore popolare, esistono dei metodi per respingere al mittente questi influssi negativi e deleteri per chi ne è colpito.
Eccone alcuni:
♠ Nella notte di Amavasya, quest’anno il 6 ottobre (ricorda la data), quando avremo la Luna Nuova, prendi un filo nero e fai su di esso 7 nodi a distanza equivalente. Ruota 7 peperoncini rossi secchi 7 volte sul filo e avvolgili in un panno nero. Tienilo così per 7 minuti, dopodiché brucia solo il panno fuori casa, dopo averci messo dell’olio ed indossa quel filo nero sulla caviglia destra.
♠ Lo stesso giorno, dona 7 vestiti neri a 7 sconosciuti diversi.
♠ Metti 7 pizzichi di sale in una ciotolina e ruotala in senso antiorario sulla testa di chi è vittima di Magia nera, poi gettalo nell’acqua corrente (il sale…)
♠ Se pensi di essere attratto da qualcosa di negativo e la tua aura è leggermente diversa dal solito, dovresti bruciare della canfora ogni mattina e sera, fuori sul davanzale di una finestra o balcone, per 7 giorni.
♠ Prendi dei semi di Senape nera (Brassica Juncea), foglie di Basilico sacro Tulsi (Ocimum tenuiflorum), foglie di Menta, semi di Sesamo nero (Til), foglie di Tè nero (Nilgiri) e fai bollire il tutto in acqua per 7 minuti. Dividilo in 7 porzioni e ungi il tuo corpo con 1 porzione al giorno, per 1 settimana.
La domanda che sorge spontanea è: la Magia nera è una realtà?
Sì, e forse no.
La Magia è energia e l’energia è solo energia; non è né divina né malvagia e ne possiamo fare ciò che vogliamo, in quanto tutto dipende da chi la sta adoperando in quel momento.
Ma ricordiamo anche, che la maggior parte delle volte il ‘male’ ed i suoi effetti sono psicologici.
Se qualcuno vuol farti impazzire, basterebbe che, per esempio, sporcasse di rosso il tuo zerbino e gettasse qualche ossicino di pollo.
Tu rimarresti impressionato ed inizieresti a pensare al ‘male’, fissandoti su questa idea, lasciando andare in malora la tua vita ma, in realtà, nessuna ‘Magia nera’ ti sarebbe stata fatta, è solo la tua mente.
Quindi la maggior parte delle volte è solo psicologico.
Anche se ti venisse fatta la Magia nera, solo il dieci percento potrebbe essere cosa reale.
Il resto saresti tu che distruggi te stesso.
Ecco perché bisogna stare attenti a non fissarsi su false superstizioni e valutare razionalmente ciò che succede.
Ricorda sempre, che il Sole rimane fermo al centro, mentre tutti gli altri pianeti gli girano intorno, senza intaccarlo in alcun modo.
Quindi, una volta che riuscirai a focalizzare la tua immagine in quella del Sole che risplende, rimarrai immune da qualsiasi forza maligna esterna e da tutti coloro che vogliono convincerti di poterti distruggere.
Renditi conto che non sei una candela, che deve essere accesa da qualcuno, ma che sei il Sole eterno auto-luminoso.
E che nessuno ha il diritto di farti del male.
Sii il Sole!
La Magia Bianca (o protettiva) è antica quanto il mondo.
I primi popoli nativi sulla Terra, per ingraziarsi la natura con la quale avevano a che fare costantemente, eseguivano rituali propiziatori e formule magiche per guarire, per legare un uomo o donna, per la fortuna, per il riavvicinamento o allontanamento di una persona.
Nella tradizione ebraica venne sviluppato un alfabeto, creato dal patriarca Enoch, proprio per comunicare con le Entità buone, cioè con gli Angeli e con gli Spiriti buoni.
Nel ‘400 il mago Abramelin, nel suo libro ‘La magia sacra’, spiegò la differenza fra la Magia Bianca e quella nera, teorizzando che il demonio potesse essere comandato grazie all’aiuto del proprio Angelo custode.
Nel Medioevo, la Magia fu ostacolata dal Cristianesimo, in quanto si riteneva che ogni tipologia di rituale magico fosse rivolto a sovvertire l’ordine naturale delle cose e, quindi, era da disprezzare e da mettere al bando.
Così dal Medioevo al Rinascimento, la Magia Bianca fu appannaggio di pochi e veniva praticata di nascosto, segretamente.
Nel XIX secolo lo studioso Eliphas Lévi, celebre occultista, studiò l’Occultismo e l’Esoterismo e stabilì un rapporto fra le 22 lettere dell’Alfabeto ebraico ed i 22 Trionfi dei Tarocchi.
Scrisse diversi libri sull’argomento e divenne un importante punto di riferimento, per lo studio della storia della Magia.