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MADAMEBLATT
La Blenda (o Sfalerite dal 1870) è il minerale cristallino dal quale si estrae industrialmente lo zinco.
Il nome deriva dal tedesco “ingannevole”, così come Sfalerite deriva dal greco “traditore”, perchè un tempo era ritenuto ingannevole per i minatori in quanto, nella sua varietà nera sembrava Galena (minerale solfuro di piombo), ma non rilasciava piombo alla fusione e la sua luminosità la faceva confondere con il Diamante.
Il suo colore è grigio-argento e giallo-bruno, ma esiste una varietà molto scura, “Black Jack”, ed una rossa “Ruby Jack”.
Giacimenti più significativi di Sfalerite, si trovano negli Stati Uniti, Australia, Canada, Austria, Kosovo ed in Italia.
Nonostante sia un minerale relativamente tenero e facilmente sfaldabile, viene talvolta usato come gemma.
In cristalloterapia, la Sfalerite ha effetti benefici sulla retina dell’occhio e sulla pelle.
Tiene alla larga dalle sostanze nocive e dalle radiazioni, permette di rafforzare i sensi dell’olfatto e del gusto.
E’ indicata negli stati di affaticamento, di debolezza fisica.
In esoterismo, la Sfalerite demolisce le configurazioni animiche ormai vecchie e superate, promuovendo il movimento verso una maggiore Luce; in questo senso è una pietra del cambiamento.
Aiuta a comprendere i messaggi nascosti, a far bagaglio di queste esperienze che vanno oltre la forza materiale.
Se si tiene accanto durante il sonno, accompagna verso regni spirituali, aiutando a viverli in modo più cosciente.
Grazie a questo minerale, si può sperimentare il concetto di fare i sogni lucidi.
Nonostante questa sua incredibile proprietà, non impedisce mai di distinguere il sogno dalla realtà, i due piani lavorano insieme, ma non vengono confusi grazie alla protezione della Sfalerite.
Rende capaci di affrontare i cambiamenti traumatici, aiutando a superare le paure, gli stati di debolezza e fatica che accompagnano i mutamenti di rotta,
Aiuta a liberarsi dalle idee ossessive che non fanno addormentare; stimola la concentrazione sui nuovi obiettivi.
Dona facilità di concentrazione.
Molto utile nei cambiamenti, in quanto demolisce vecchie strutture di pensiero, riduce l’inquietudine e la tendenza a rimuginare.
La Sfalerite permette di accettare e sfruttare eventuali cambiamenti, per migliorare le proprie condizioni di vita.
Elemento: Terra
Chackra: 1°- 2°- 3°
All’inizio del XIX secolo, cominciarono a diffondersi diversi giochi divinatori, tra cui l’Oracolo di Belline.
Esso fu realizzato da Edmond Billaudot, indovino francese molto famoso del XIX secolo ( discepolo di Marie Adélaide LeNormand ), che si faceva chiamare semplicemente “Edmond”.
Egli venne proclamato, a metà 800, successore di Marie Adélaide LeNormand da Eugenie Bonnejoy, autrice ed esperta in occultismo, che pubblicò, in una sua opera dedicata alla famosa cartomante, che la stessa Lenormand le era apparsa in sogno, nei pressi della sua tomba, dove si era recata a farle visita, per comunicarle che Edmond sarebbe stato il suo successore.
L’Oracolo, nonostante sia stato disegnato quindi da Billaudot, prese il nome di Marcel Belline, celebre veggente francese, della seconda metà del ‘900, che ebbe i suoi anni di gloria tra il 1950 e il 1970. Il suo nome è stato associato ad almeno 3 mazzi di carte, uno di questi, appunto, l’Oracolo Belline.
Belline, nel libretto che accompagna il gioco, raccontava che un giorno egli fu chiamato da una sua amica, in procinto di trasferirsi, affinché le desse una mano a svuotare la soffitta: fu in quella occasione fortuita che egli ritrovò il mazzo di carte, accompagnato dal diario del suo creatore, il “mago Edmond” che, attraverso questo oracolo predisse, tra l’altro, l’esilio di Victor Hugo e il successo letterario di Alexandre Dumas.
Belline, soleva dire a chi lo consultava che, oltre alla conoscenza del futuro, il suo oracolo dava fiducia in se stessi. Egli creò il suo gioco scegliendo dei simboli comuni (la civetta, la barca, la luna, il sole, la stella, il baule, la chiave), che potessero evocare nelle persone delle reminiscenze e delle intuizioni, infatti, Belline era il re dell’intuizione. Ripeteva sempre, a chi lo consultava, che la cosa migliore da fare è ascoltare se stessi, i consigli degli altri, ma seguire sempre il proprio cuore, e non sentirsi costretti a fare qualcosa di cui non si abbia voglia.
Con l’Oracolo di Belline, si richiede una consultazione inerente al proprio futuro ed alla propria vita.
L’Oracolo di Belline è composto da 52 carte + 1 azzurra, considerata come un jolly.
49 carte sono regolate da 7 pianeti, le restanti 3 carte sono chiamate “prime”.
Ogni carta possiede un significato fondamentale ed un significato secondario.
L’Oracolo di Belline è connotato da un’estrema positività, infatti la presenza di una “buona carta” neutralizza sempre la “carta negativa”, che le si trova eventualmente accanto.
Le tre carte “prime” del mazzo possiedono un significato speciale, dominante il gioco:
1. LA CHIAVE: è rappresentata da una chiave dorata ed è il Destino. Questa chiave, simbolo della conoscenza, permette a colui che la possiede di aprire una porta o di chiuderla, di far entrare altre persone nella stanza, di bloccarvele o di liberarle. Il destino è una carta che promette fortuna e successo in tutti i campi. Chi la estrae deve sapere che è un presagio di buona sorte del quale si deve approfittare utilizzando al meglio la chiave. Quando esce nella stesa, significa che ci sarà una decisione da prendere (il contesto lo descriveranno le carte circostanti).
2. LA STELLA DELL’UOMO: è rappresentata dal volto di un uomo, spesso un faraone, sovrastato da una stella. E’ in pratica il sigillo di Salomone, che esprime il giusto mezzo che congiunge il mondo terrestre e il mondo celeste, quello materiale e quello spirituale. Indica il consultante (uomo). Se è un uomo a consultare le carte, questo simbolo lo rappresenterà. Se è una donna, questa carta farà riferimento a una presenza maschile tra i suoi cari: il marito per una donna sposata, un uomo nuovo tra le sue conoscenze, il padre, il fratello ecc.).
3. LA STELLA DELLA DONNA: rappresentata da un volto di donna in stile egizio, sovrastato da una stella divisa in 2 parti. Ciò all’interno di un cerchio tratteggiato. E’ come un fiore che si apre, simbolo lunare che consente una grande crescita spirituale. Indica la consultante (donna). Se è una donna che consulta le carte, questo segno la rappresenterà. Se è un uomo a consultare l’oracolo, questa carta si riferirà a una presenza femminile tra i suoi cari: la moglie se è sposato, un’amica o un’amante, una donna nel suo futuro professionale ecc.
Le restanti 49 carte, dalla n.4 alla n.52, sono raggruppate in serie di 7 carte ciascuna, ognuna soggetta all’influenza planetaria di 7 pianeti dello Zodiaco, chiamate anche “Luci”.
I 7 pianeti sono:
SOLE: Simbolo di vita, amore, forza, attività, fiducia in se stessi, speranza. Se nella stesa prevalgono le carte del Sole, il consultante realizzerà i suoi obiettivi.
LUNA: Rappresenta l’oscurità, l’ignoto, l’immaginario, il sogno, l’intuizione, la vita interiore, la sensibilità, l’emotività, l’infanzia, la madre, la fecondità. Se nella stesa prevalgono le carte della Luna, il consultante vive una fase di passività.
MERCURIO: Scambi, attività commerciali, comunicazioni, intelligenza, spirito di analisi e di adattamento. Se prevalgono le carte di Mercurio, il consultante vive un periodo di rapidi cambiamenti, di opportunità da cogliere al volo.
VENERE: Sensualità, armonia, doni artistici. Se prevalgono le carte di Venere, si possono vivere i sentimenti ed esprimere appieno le doti artistiche.
MARTE: Lotta, conquista, conflitti, aggressività, violenza, impulsività, imprudenza. Se prevalgono le carte di Marte, il consultante dovrà lottare per i suoi obiettivi e per difendersi, e rischia collera ed aggressività.
GIOVE: Riuscita, autorità, protezione. Se prevalgono le carte di Giove, il consultante vive un periodo di riuscita e realizzazione delle sue speranze.
SATURNO: Pazienza, rallentamenti, introversione, gestazione, maturità, concentrazione, avarizia. Se prevalgono le carte di Saturno, il consultante passa un periodo di meditazione, concentrazione, ricerca interiore.
Ed ora, passiamo alla spiegazione delle singole carte, divise per 7 “Luci”.
-LUCE I, SERIE DAL N. 4 AL N. 10 (GRUPPO DEL SOLE)
Questo Gruppo, riferito all’Astro solare, è connotato da forza vitale e creatrice e, in senso ampio, rappresenta la Luce. Queste carte hanno dunque tutte un significato intrinsecamente positivo:
4. L’OROSCOPO: la natività. Nascita, apparizione, inizio, debutto. Anche: “cova”, nel senso della preparazione di qualche cosa che avrà sviluppi futuri.
5. LA MEDAGLIA: la riuscita, il successo. Indica che si otterrà una ricompensa, una remunerazione.
6. LA PIRAMIDE: elevazione, progresso, miglioramento; perfezionamento, continuazione: l’opera iniziata progredisce.
7. L’ONORE: distinzione onorifica, posizione di primo piano, successo legato all’amor proprio. Anche: valori morali.
8. IL CANE: amicizia, relazioni amicali in generale. Rappresenta un amico/un’amica, la fedeltà. Simboleggia anche il “pensiero”, nel senso di qualcuno, che ha una buona predisposizione mentale verso il/la consultante.
9. IL GIARDINO: campagna, vacanza, riposo, distensione e relax. Può indicare anche una “vacanza di lavoro”, nel senso dell’astensione dallo stesso, ma senza preoccupazioni (per esempio, di ordine economico). Carattere semplice, onestà. Maniere “rustiche”. Salute. Vicino alla carta n. 30 (l’Anfora), indica che si profila l’idea di una piacevole gita “fuori porta”, un pic-nic.
10. IL PRESENTE (DONO): regalo, gratificazioni. Ciò che giunge come un favore; attenzioni delicate.
-LUCE II, SERIE DAL N.11 AL N.17 (GRUPPO DELLA LUNA)
Questo Gruppo, riferito all’Astro lunare, è caratterizzato dall’oscurità: esprime l’emotività tipica lunare, la “psiche”, il mistero; riguarda le azioni compiute durante la notte, o di nascosto. Dal punto di vista elementale, si riferisce all’Acqua.
11. IL DIAVOLO: CARTA FORTE. Indica principalmente il tradimento, la sfortuna. Ha anche un chiaro riferimento alla lussuria. A fianco di carte indicanti miglior sorte, ha il potere di diminuire le chance di successo.
12. GLI UCCELLI: partenza, allontanamento o abbandono. Se cade vicino alla carta n. 15 (L’Acqua), indica un viaggio all’estero.
13. IL VENTO: incostanza; carattere versatile. Mette in guardia dal proferire parole irriflessive, che potrebbero inficiare il successo, così come avverte che alcune promesse fatte potrebbero non essere mantenute. Vicino alla carta n. 38 (La Torre colpita dal Fulmine), sconsiglia i viaggi aerei, che potrebbero essere pericolosi per il/la consultante.
14. IL TELESCOPIO: scoperta, trovata. Anche: sorveglianza, spionaggio.
15. L’ACQUA: viaggio per mare. Indica la sensibilità e la passività tipiche della Luna, della quale è elemento di riferimento. Rappresenta anche l’esotismo, ciò che è estraneo (semplicemente, ciò che non conosciamo). Dal punto di vista temporale, indica avvenimenti di là da venire. Accanto alla carta n. 38 (La Torre colpita dal Fulmine), mette in guardia dal pericolo di annegamento, inondazione, naufragio.
16. IL CASTELLO: i Penati (numi tutelari della casa). La casa, il domicilio; il patrimonio. La Patria, il Paese nel quale si vive: il luogo dove abitualmente si risiede.
17. L’AQUILA O IL ROSPO: disagio, malattia, epidemia (in senso proprio e figurato). Per estensione, la medicina ed il rimedio. Accanto alla carta n. 48 (Il Tempo), indica malattia fatale. Accanto alla carta n. 49 (La Colomba), predice la guarigione, indica un periodo di convalescenza.
-LUCE III, SERIE DAL N.18 AL N.24 (GRUPPO DI MERCURIO)
Questo Gruppo, dominato dal pianeta Mercurio, si riferisce alle relazioni sociali, alle comunicazioni, agli scambi. Indica l’intelligenza, ovvero l’uso che se ne fa. Il suo elemento è l’Aria.
18. GLI ASTRI: evoluzione, cambiamenti, innovazioni. Dal punto di vista temporale, determina un dato periodo, un lasso di tempo (indicativamente una lunazione, ossia circa un mese).
19. LA CORNUCOPIA: il danaro, il capitale. Gli investimenti, i beni, i guadagni e le risorse. I raccolti.
20. IL LIBRO: l’intelligenza, il sapere, la scienza, le conoscenze. Tutto quello che è da considerarsi frutto dell’intelletto. Anche: capacità di adattamento.
21. IL PIPISTRELLO: furto, perdita. “Scrocco”, abuso di fiducia (in senso materiale o morale). Negligenza fatale. Accanto alla carta n. 23 (Il Caduceo), indica affari loschi; accanto alla carta n. 35 (Il Gladio ed il Serpente), indica il rischio di uno scippo, di un’aggressione a scopo di furto.
22. IL PROGETTO: intrapresa, affari immobiliari. Negoziazioni in corso, progetto in corso di esecuzione. Combinazione. Accanto alla carta n. 32 (La Lanterna), avverte che si può profilare l’eventualità di una trappola.
23. IL CADUCEO: traffico, commercio, negozio. Organismi quali Banche, Borse, Assicurazioni, Camere di Commercio; professionisti quali avvocati, notai, giornalisti. Accanto alla carta n. 19 (La Cornucopia), indica investimenti interessanti.
24. LA COMETA: messaggi, lettere, telefonate. Arrivo inatteso, sorpresa.
-LUCE IV, SERIE DAL N.25 AL N.31 (GRUPPO DI VENERE)
Questo Gruppo, dominato dal pianeta Venere, è caratterizzato dall’espressione del piacere e dell’affettività; le carte che ne fanno parte esprimono, dunque, la gioia di vivere ed il lato estetico dell’esistenza.
25. LA LIRA: i piaceri, tutto ciò che rende la vita gradevole. Distrazioni. Anche: ornamenti e gioielli. Per estensione: l’arte.
26. L’ASCIA: la pace. Concordia, accordi presi o che si faranno, armonia, pacificazione.
27. L’ALTARE: unione, matrimonio, legame. Associazione. Riunione, ritorno, devozione. Accanto alla carta n. 30 (L’Anfora), significa che si riceverà una partecipazione di nozze; accanto alla carta n. 50 (La Rovina), indica invece divorzio, separazione, rottura dell’unione.
28. IL PELLICANO: la famiglia, i legami di sangue o i legami spirituali. Per estensione, un gruppo, una comunità, una società.
29. I DUE CUORI: l’amore, l’affetto. Accanto alla carta n. 33 (Le Due Spade), indica rivalità amorosa.
30. L’ANFORA: la tavola, il desco. Invito, festa, festini; la vita mondana in generale, le uscite con gli amici. Accanto alla carta n. 17 (L’Aquila o il Rospo), indica eccessi che possono nuocere al/alla consultante.
31. I CUORI TRAFITTI: le passioni, di qualunque genere esse siano. Infatuazione, fuoco di paglia. Accanto alla carta n. 34 (L’Incatenato): passioni sfortunate; passioni degradanti, fino al disonore.
-LUCE V, SERIE DAL N.32 AL N.38 (GRUPPO DI MARTE)
Questo Gruppo, dominato dal pianeta Marte, esprime forza ed energia, impulsività, sino anche all’espressione violenta della forza. L’elemento che lo caratterizza è, infatti, il Fuoco.
32. LA LANTERNA: malvagità. Una persona malvagia, gelosa, invidiosa.
33. LE DUE SPADE: cavillosità, discussioni, litigi, processi. Antagonismo, opposizione.
34. L’INCATENATO: CARTA FORTE. Dispotismo. Il consultante è vittima di una forza maggiore. Decisioni arbitrarie; sacrificio mal compreso; giudizio falso o iniquo. Cecità, illusione.
35. IL GLADIO E IL SERPENTE: nemici dichiarati, risse, attacchi, aggressioni, vie di fatto.
36. GLI UCCELLI DELLE ISOLE: trattativa, interviste, conferenze, conciliaboli. Accanto alla carta n. 32 (La Lanterna), indica l’esistenza di un complotto.
37. LA TORCIA: il fuoco e tutto ciò che simbolizza. L’ardore, la spontaneità.
38. LA TORRE COLPITA DAL FULMINE: CARTA FORTE. Incidente, rivolgimenti, distruzione (in senso sia letterale, sia figurato). Accanto alla carta n. 37 (La Torcia): incendio, fulmine, elettrocuzione.
-LUCE VI, SERIE DAL N.39 AL N.45 (GRUPPO DI GIOVE)
Questo Gruppo, dominato dal pianeta Giove, rappresenta la situazione sociale del/della consultante: il successo, la benevolenza e le protezioni di cui gode.
39. L’AQUILA CORONATA: appoggio, protezioni, favori provenienti da un personaggio potente.
40. IL FIORE REGALE: bellezza, giovinezza; fioritura. Speranza, speranze che si realizzeranno in seguito.
41. IL GRIMORIO: patrimonio, donazione, eredità. Gli Avi, le cose del passato.
42. LA CIVETTA: CARTA FORTE. Saggezza, prudenza, moderazione. La ragione, la riflessione.
43. LA TROMBA: celebrità. Un personaggio conosciuto. Si apprezzerà il talento del/della consultante. Rappresenta l’opinione (buona o cattiva, a seconda delle carte che l’accompagnano) che si ha del/della consultante.
44. LA RUOTA DELLA FORTUNA: l’azzardo, il caso, la possibilità. Il gioco, le speculazioni. Un’occasione. Accanto alla carta n. 50 (La Rovina) indica sfortuna al gioco, speculazioni mal riuscite.
45. LA STELLA DEI MAGI: felicità. Vocazione realizzata.
-LUCE VII, SERIE DAL N.46 AL N.52 (GRUPPO DI SATURNO)
Questo Gruppo, dominato dal pianeta Saturno, rappresenta la fatica, la disciplina, la perseveranza. In secondo luogo, indica la fatalità, il tempo, la Terra (suo elemento di riferimento).
46. LA MENDICANTE: la sfortuna, la malasorte; le afflizioni morali e quelle fisiche; le infermità, la vecchiaia.
47. L’ISOLA DESERTA: la sterilità. Opere chimeriche, utopie. Tentativi vani; situazione di stallo.
48. IL TEMPO: CARTA FORTE. La fatalità. Limiti, confini. Termine ineluttabile. La fine.
49. LA COLOMBA: la Grazia. Rivolgimento favorevole. Compassione, preghiera esaudita. Vocazione: tendenze artistiche o mistiche.
50. LA ROVINA: deperimento, consunzione. Pessima base di partenza. Superstizioni. Metodi obsoleti che portano a mancanza di risultati; fallimento.
51. LA RUOTA NEL SOLCO: ritardo, contrattempi che portano a tergiversare; stagione morta. Attese. Tempo che deve passare.
52. IL CHIOSTRO: clausura, ripiegamento su se stessi; idee malinconiche. Accanto alla carta n. 17 (L’Aquila o il Rospo), indica che si passerà del tempo in ospedale od in prigione (dipende dalle carte che creano il contesto della stesa). Accanto alla carta n. 29 (I Due Cuori), ha il significato di “amore sacrificato”.
LA CARTA AZZURRA
La carta azzurra non è numerata e non è relazionata con nessun pianeta.
Quando questa carta appare in una lettura indica, che la situazione, a proposito della quale è stata fatta la domanda, avrá un risultato positivo o, nel caso dovessero esserci dei problemi, si supereranno.
È possibile scegliere di utilizzarla o meno.
Rappresenta protezione assoluta, fa sì che tutte le stese abbiano un risvolto più positivo.
All’inizio del gioco indica felicità fugace, in mezzo ed accompagnata da carte difficili, tensioni. Quando esce alla fine, miglioramento e successo.
Rimuove tutte le difficoltà del consultante. Rappresenta una protezione assoluta.
Si può anche decidere di tenerla, per sostituire un’altra carta persa o rovinata.
La pratica della magia richiede molta energia.
Offrire informazioni ottenute dall’interpretazione delle carte, può affaticare molto l’interprete.
E’ abbastanza comune che un interprete, dopo una lettura, si senta stanco, a volte addirittura può sentire dolori fisici. Per questo motivo, è consigliabile che l’indovino impari qualche metodo per potersi proteggere da queste “scariche” di energia.
Importante, soprattutto è la protezione.
Molto utilizzate le candele bianche, con l’obiettivo di proteggere, ma si possono anche scegliere di colore associato ad ogni giorno della settimana:
:: Lunedí: Bianco
:: Martedí: Rosso
:: Mercoledí: Arancione
:: Giovedí: Azzurro
:: Venerdí: Verde
:: Sabato: Marrone
:: Domenica: Dorato
Nel Natale, si nascondono antichi simboli tradizionali, che il mondo moderno non sempre è in grado di conoscere.
Il Natale cade sempre il giorno del 25 dicembre, non è una festa mobile: la ricorrenza della nascita di Cristo fu fissata dalla chiesa nel 440 d.C., per farla coincidere con il Solstizio d’inverno, perchè era la stessa in cui l’Impero romano già festeggiava il “Dies natalis Solis invicti”, cioè il “Giorno di nascita di Mithra”, il Dio identificato con il Sole o comunque in diretta connessione con esso.
Serviva per distogliere l’attenzione dei fedeli da quella festa che, con la sua spettacolarità, riuniva molte persone.
Infatti, non si conosce la data esatta della nascita di Gesù.
Quindi si adottò questa data, per sovrapporsi alla festa di Mithra, molto sentita nel mondo romano, perchè molti Imperatori erano iniziati ai Misteri del Dio, ma anche per la posizione calendariale di questo giorno, in stretto rapporto con il Solstizio d’Inverno e quindi con la rinascita del Sole.
E’ molto evidente, pertanto, il significato allegorico del Dio che nasce insieme al Sole.
Pochi sanno che, intorno alla data del 25 Dicembre, quasi tutti i popoli hanno sempre celebrato la nascita dei loro esseri divini o soprannaturali: in Egitto si festeggiava la nascita del dio Horo ed il padre, Osiride, si credeva fosse nato nello stesso periodo; nel Messico pre-colombiano, nasceva il dio Quetzalcoath e l’azteco Huitzilopochtli; Bacab nello Yucatan; il dio Bacco in Grecia, nonché Ercole e Adone; il dio Freyr, figlio di Odino e di Freya, era festeggiato dalle genti del Nord; Zaratustra in Azerbaigian; Buddha, in Oriente; Krishna, in India; Shing-Shin in Cina.
Nel mondo cristiano, a Natale, tradizionale è la preparazione del Presepe, del quale oggi provo a fornire una spiegazione esoterica.
“Presepe” deriva dal latino “praesaepe”, cioè greppia, mangiatoia, ma anche recinto chiuso in cui venivano custoditi ovini e caprini.
Il termine è composto da “prae” (innanzi) e “saepes” (recinto), ovvero “luogo che ha davanti un recinto”.
Nel Presepe, di solito, c’è la grotta in cui il Bambino è deposto nella mangiatoia, tra Maria e Giuseppe, e riscaldato da due animali, l’asino ed il bue; in prossimità della grotta, ci sono i pastori con le loro greggi e gli Angeli.
Inoltre, in disparte, fino al giorno dell’Epifania, troviamo i tre Magi.
La grotta è un simbolo universale; essa si trova all’interno della terra o di una montagna, quindi è simbolo del Centro del Mondo ed è per eccellenza il luogo della nascita e della rinascita.
Rappresenta il centro spirituale del macrocosmo (l’Universo), poiché il tetto della grotta rappresenta il cielo ed il pavimento la terra.
La grotta significa anche il cuore, quindi è il centro del microcosmo ( l’uomo).
Essendo un “luogo della nascita o rinascita”, la grotta rappresenta anche la figura dell’utero.
Simbolicamente, anche la grotta ha un duplice significato: è il luogo dei morti e la porta degli Inferi.
Nella grotta, il Bambino è riscaldato dall’asino e dal bue, due tranquille bestie la cui presenza in una stalla è assolutamente normale.
L’asino è un importante simbolo bivalente: è l’animale malefico simbolo di oscurità, ignoranza e morte (per esempio, in India è la cavalcatura del Re dei Morti; in Egitto è l’animale di Seth, il Dio del Caos primordiale, raffigurato proprio con la testa di onagro, l’asino selvatico che vive nel deserto).
L’asino rappresenta a livello microcosmico la sensualità ed i bassi istinti dell’uomo.
Per questo il colore dell’asino è il rosso, colore della bestialità e dell’ira.
Nello stesso tempo, quest’animale ha un aspetto positivo: è l’asina su cui Cristo entra in Gerusalemme nel giorno delle Palme; e, secondo Pindaro, è il nobile animale che gli Iperborei sacrificano al Sole-Apollo.
Il bue ha un significato positivo, è l’animale pacifico usato nel tiro del carro e dell’aratro, simbolo di bontà e di tranquillità.
Infatti, in India è simbolo della sapienza, che in sanscrito è “go-kara”, il “pascolo dei buoi”.
Gli Angeli sono un chiaro riferimento all’emanazione dell’Uno, manifestatosi nella caverna nel suo passare dall’unità alla molteplicità.
Il pastore è la guida del gregge degli agnelli e, per tale ragione, è identificato con il Re o il Sacerdote, colui che conduce il popolo, ma su di un livello superiore egli è simbolo del Vegliante, del sapiente che vigila nella notte e conosce il percorso della luna e delle stelle.
Pertanto, sa riconoscere le fasi del tempo, è il nomade che percorre i sentieri della terra, è l’anima nel mondo della materia, alla ricerca della via che la riporterà al mondo celeste da cui è venuta.
Colui che veglia nella notte può ascoltare il richiamo degli Angeli e riconoscere che il Bambino nella mangiatoia è la Via da seguire.
Per questo il pastore è signore degli agnelli, gli animali simbolo per eccellenza dell’offerta sacrificale, il cui nome è simile a quello di Agni, il Dio vedico del fuoco e del sacrificio.
Solitamente, accanto ai pastori intorno al Presepe, ci sono personaggi intenti ai piaceri materiali, tipo l’oste, il mercante, quindi simboli della completa immersione nella materialità, in cui non è più possibile ascoltare la voce degli Angeli.
Questa, pertanto, è una netta divisione tra “anime che cercano” ed “anime ottenebrate”.
Figure in sottofondo sono i Re Magi: sono tre ed i doni, offerti al Bambino, sono sempre gli stessi, cioè l’oro, l’incenso e la mirra.
I tre doni si ritrovano nella religione ebraica, nel rituale dell’offerta di incenso a Jahweh.
Infatti, la tavola d’oro delle offerte viene prima unta con mirra purissima, e poi su di essa si brucia incenso.
Ognuno dei doni ha però un significato ben preciso: l’incenso è l’aroma che si offre agli Dèi, l’oro è prerogativa dei Re e la mirra è la sostanza che rende incorruttibile il corpo del defunto, preservandolo per l’eternità.
In pratica, il numero 3 si riferisce al triplice stato del Bambino: Dio, Re ed Uomo immortale, quindi rappresenta la certezza della completezza di “essere uomo”.
Astrologicamente, il 25 dicembre rappresenta il momento in cui il sole è appena entrato nella costellazione del Capricorno.
Il Capricorno rappresenta simbolicamente le montagne e le grotte: è appunto nell’oscurità di una grotta (l’interiorità), che Gesù può nascere.
L’approssimarsi dell’inverno corrisponde alla sospensione di molte attività, i giorni si accorciano, le notti si allungano: è il momento della meditazione, del raccoglimento.
Queste attività consentono all’uomo di penetrare nella profondità del suo essere e di trovare le condizioni per la nascita del Bambino.
Inoltre, intorno al 25 dicembre, nella natura vi è la nascita del principio cristico (la luce ed il calore che trasformano tutto).
Nel Medioevo, si credeva che, se si moriva alla mezzanotte della notte di Natale, si andava subito in paradiso.
I bambini nati la notte di Natale, poi, per alcuni avrebbero dovuto avere poteri sovrannaturali, ma per altri, erano invece portatori di un flagello, perché nati lo stesso giorno di Cristo.
Per quanto riguarda l’Albero di Natale, nell’antico Egitto, l’abete simboleggiava la natività. Nell’antica Grecia, l’abete bianco era sacro ad Artemide, che era la dea della Luna, della caccia e delle nascite.
Inoltre, nel calendario celtico, l’abete era destinato al culto del giorno della nascità del Fanciullo Divino.
Nello stesso tempo, questa scelta potrebbe derivare dal ciocco di Yule, (in inglese, termine arcaico per Natale) associato ad una festa pagana nordica, che durava dodici giorni, il cui ceppo veniva bruciato nel focolare di casa.
Lo scambio dei doni, nel giorno di Natale, dovrebbe derivare da un rito pagano romano, “strenae”, in cui la popolazione si scambiava cibo, monete e pietre preziose, come portafortuna per il nuovo anno. Da qui la parola “strenna” per indicare il dono.
Chi distribuisce, solitamente, i regali è Santa Claus, in Italia Babbo Natale, che deriva da San Nicola.
La leggenda narra che San Nicola, vescovo di Myra del IV secolo d.C., avendo ereditato molti beni e denari dai suoi genitori, per liberarsene cominciò a fare regali a chi ne aveva più bisogno, trovando gioia nel semplice donare ai bisognosi.
Così nacque questa moderna consuetudine dei doni natalizi.
Tradizionalmente, Babbo Natale arriva con una slitta trainata da renne ma, per esempio, in Australia, dove non c’è mai neve durante il Natale, ai bambini si racconta che egli arrivi con una zattera rimorchiata da alcuni delfini.
Insomma…ad ognuno il suo Natale e per tutti Pace, Salute, Serenità ed Amore.
Le superstizioni fanno parte della vita umana da tempo immemorabile.
Sono un riflesso sia dell’ignoranza umana, quanto della paura umana, con un potere che è al di là di ogni controllo o comprensione mortale.
Le superstizioni sono associate a quasi tutte le principali festività e feste, e il Natale non fa eccezione.
Il Natale, quindi, è una festa ricca di superstizioni e credenze popolari.
Diamo un’occhiata ad alcune delle credenze comuni e delle superstizioni popolari associate alle celebrazioni natalizie.
Nessuno sa con certezza quando queste siano nate.
♥Per avere una buona salute durante il prossimo anno, mangia una mela alla vigilia.
♥Mangia il budino di prugne a Natale, così eviterai di perdere un amico prima del prossimo Natale.
♥Alla vigilia di Natale tutti gli animali possono parlare. Tuttavia, è sfortuna testare questa superstizione.
♥Il bambino nato il giorno di Natale avrà una fortuna speciale.
♥Indossare scarpe nuove il giorno di Natale porterà sfortuna.
♥In Irlanda si ritiene che le porte del paradiso si aprano a mezzanotte della vigilia di Natale. Quelli che muoiono, poi, vanno dritti in paradiso.
♥ Se rifiuti un pasticcio di torta alla cena di Natale, avrai sfortuna per il giorno a venire.
♥Se mangi un uovo crudo, prima di mangiare qualsiasi altra cosa, la mattina di Natale, sarai in grado di portare pesi pesanti.
♥La neve a Natale significa che la Pasqua sarà verde.
♥La buona fortuna arriverà nella casa dove viene tenuto acceso il fuoco per tutto il periodo natalizio.
♥Metti le scarpe una accanto all’altra alla vigilia di Natale, per evitare che una famiglia litighi.
♥Un cielo limpido e pieno di stelle alla vigilia di Natale porterà buoni raccolti in estate.
♥Un vento che soffia il giorno di Natale porta fortuna.
♥In Grecia, alcune persone bruciano le loro vecchie scarpe, durante il periodo natalizio, per evitare disgrazie nel prossimo anno.
♥Nella campagna svedese, dal canto del gallo all’alba della mattina di Natale, i troll (elfi malvagi) vagano.
♥Nel Devonshire, in Inghilterra, una ragazza bussa alla porta del pollaio la vigilia di Natale. Se un gallo canta, si sposerà entro l’anno.
♥Avrai tanti mesi felici nel prossimo anno, quante sono le case in cui mangi pasticci di carne macinata, durante il periodo natalizio.
♥Grida “Regalo di Natale” alla prima persona che bussa alla tua porta il giorno di Natale e aspettati di ricevere un regalo dal visitatore.
♥La prima persona, che apre la porta durante la prima mattina di Natale, dovrebbe gridare “Benvenuto Babbo Natale” per accogliere il Natale. Questo aiuta a fuggire, gli spiriti cattivi che sono rimasti intrappolati.
♥Se qualcuno evita il bacio sotto il vischio, avrà sfortuna.
♥È obbligatorio mescolare il budino tre volte, da est a ovest (rappresenta i Re Magi che viaggiano per vedere Gesù) ed esprimere un desiderio. Questo porterà fortuna, buon augurio e, per le donne, un marito entro l’anno. I desideri dovrebbero essere tenuti segreti finché non si avverano.
♥All’interno del budino deve essere nascosta una moneta, portando una fortuna in più alla persona che la trova alla vigilia di Natale. Tradizionalmente, anche un anello per il matrimonio e un ditale per la prosperità dovrebbero essere mescolati, presumibilmente da famiglie leggermente più ricche!
♥Il budino non deve essere tagliato prima della vigilia di Natale e un pezzo deve essere conservato per il giorno di Capodanno.
♥Cantare canti natalizi religiosi nelle case di persone diverse era un’antica tradizione. Si credeva che se non si riceveva cibo, soldi o bevande, si era destinati a subire sfortuna per il resto dell’anno.
♥Non regalare mai scarpe a nessuno dei tuoi cari durante il Natale. Se lo fai, quella persona in particolare può uscire dalla tua vita in futuro (morire).
♥Se le ricevi in regalo, non indossarle in nessun caso il giorno di Natale, poiché farlo porta una sfortuna su di te, senza precedenti .
♥L’Agrifoglio viene messo alla porta d’entrata, durante il Natale, per proteggere i membri della famiglia dalle streghe.
♥Le torte venivano solitamente consumate la vigilia di Natale del XIX secolo. Tuttavia, si credeva che avrebbe portato sfortuna se era tagliata prima dell’alba. Un pezzo di torta doveva essere conservato anche per il giorno di Natale.
♥Un vento che soffia può portare fortuna durante il Natale.
♥La cena del giorno di Natale è composta da nove piatti.
♥Per portare fortuna, le squame di pesce dovrebbero essere posizionate sotto i piatti della cena.
♥Dopo la dodicesima notte di feste natalizie, tutte le decorazioni dovrebbero essere rimosse per portare fortuna.
♥Il cane che urla alla vigilia di Natale, impazzirà prima della fine dell’anno.
♥Per stare lontano dalla rabbia delle forze impulsive, la maggior parte delle case sono ben adornate alla vigilia di Natale.
♥La famiglia sarà benedetta, se la prima persona che visita la casa durante il Natale, è un uomo dai capelli neri.
♥Il bambino nato il giorno di Natale avrà una fortuna speciale.
♥La neve a Natale significa che la Pasqua sarà verde.
♥Avrai tanti mesi felici nel prossimo anno, quante sono le case in cui mangi pasticci di carne macinata durante il periodo natalizio.
♥In Grecia, alcune persone bruciano le loro vecchie scarpe durante il periodo natalizio, per evitare disgrazie nel prossimo anno.
♥Per avere una buona salute durante il prossimo anno, mangia una mela alla vigilia di Natale.
♥Le porte del paradiso si aprono a mezzanotte della vigilia di Natale. Quelli che muoiono poi vanno dritti in paradiso.
♥Le candele di Natale dovrebbero essere lasciate accese fino alla mattina di Natale e dovrebbero riposare indisturbate, dal momento dell’accensione fino a quando non vengono spente.
♥Cantare canti natalizi in qualsiasi momento, tranne che durante le festività natalizie, porta sfortuna.
♥Il ceppo di Natale dovrebbe essere illuminato da un pezzo del ceppo utilizzato il Natale precedente. Una volta fatto ciò, nessuno spirito maligno può entrare in casa. Anche i resti del tronco di Yule erano considerati fortunati e sarebbero stati una protezione contro i fulmini o il fuoco.
♥La vegetazione, che si userà per decorazione, non deve essere gettata nel giardino alle fine delle feste. Bisogna lasciare le foglie fino alla Candelora, altrimenti ogni foglia porterà in casa tanti spiriti maligni, o addirittura una morte in casa durante l’anno. Alla scadenza, le foglie rimanenti dovranno essere bruciate alla vigilia di Candelora.
♥Se c’è un pollaio vicino a dove vivi, bussa alla sua porta tra le 23:00 e mezzanotte. Se il gallo risponde, ti sposerai; se il bussare è seguito dal silenzio, non ti sposerai. Probabilmente è meglio controllare prima che ci sia un gallo lì dentro e assicurarsi che sia prima di mezzanotte, poiché gli animali della fattoria questa notte sono dotati per un breve lasso di tempo, del potere della parola (naturalmente è fatale per un essere umano ascoltarli).
♥La notte di Natale, sulla strada di casa, cammina all’indietro nove volte intorno a un pero, per essere ricompensato con una visione del tuo futuro amante. Una volta a casa, lancia una scarpa dalla spalla verso una porta. Se atterra con la punta rivolta verso la porta, ti sposerai entro l’anno!
♥ Se tagli un ramo di un albero da frutto, tra le 23 e mezzanotte, e lo metti in una bottiglia d’acqua, 30 giorni dopo si ricoprirà di fiori.
♥ Qualsiasi preghiera detta tra le 23:00 e la mezzanotte, verrà esaudita.
♥La notte della vigilia, i bambini devono stare nascosti tra le coperte dei loro lettini. Ciò perché fuori ci sono spiriti molto strani. Le credenze sulle feste pagane ci dicono, che la vigilia di Natale è la notte di tutti i pericoli e di tutte le possibilità. Quella sera, dal nulla, emergono streghe e demoni. I fantasmi invece temono questa data e preferiscono scomparire ma, per precauzione, gli abitanti delle regioni visitate da questi esseri soprannaturali lasciano le porte aperte a mezzanotte, per permettere agli spiriti maligni di andarsene.
♥Chi recita, durante le proprie occupazioni, mille “Ave Maria” nella giornata del 24 dicembre può ottenere una grazia speciale.
♥Allo scoccare della mezzanotte, gli alberi da frutto si ricoprono di fiori, che scompaiono al dodicesimo colpo!
♥A mezzanotte, l’acqua di sorgente si trasforma in vino e chi ne beve un solo bicchiere, anche se il nettare supera in qualità i migliori vini, sarà in buona salute tutto l’anno, se ne beve più di uno, starà male.
♥In Francia, alcune pietre fanno tre giri su se stesse durante la messa di mezzanotte, e i mostri che vivono lì eseguono intorno a loro balli folli, che è pericoloso disturbare. I menhir di Carnac, in Bretagna, iniziano a girare su se stessi tre volte, prima di andare a fare il bagno nell’oceano. Si può aspettare che uno di questi si muova per scendere in una buca e trovare un tesoro, ma il luccichio delle monete d’oro può stordire il cercatore. Se si sofferma troppo a lungo, il menhir riprende il suo posto, schiacciando l’uomo e il suo tesoro.
♥Se scavi una buca a mezzanotte in un cimitero, troverai una fortuna in oro.
♥Se trovi un nocciolo a mezzanotte, c’è la possibilità che un ramo d’oro cresca lì. Riuscire a tagliarlo, tra i rintocchi della mezzanotte, assicura ricchezza per la vita. Ma se il ramo non viene segato entro il dodicesimo rintocco di mezzanotte, ci uniremo ai morti …
♥La notte di Natale, intorno a mezzanotte, l’asino e il bue iniziano a parlare tra loro. Parlano di un tempo in cui il Bambino Gesù aveva solo il fiato per riscaldarsi. Questo dono miracoloso della parola è il dono inviato ogni anno dal Cielo a questi due animali, in ricordo dei buoni uffici resi a Gesù Bambino nella stalla di Betlemme. Ma guai a chi cerca di ascoltare la loro misteriosa conversazione, la sua temerarietà verrà punita in modo terribile: morirà di colpo.
♥È meglio rimanere seduti durante la messa di mezzanotte, perché se si esce dalla chiesa al momento della consacrazione, si vedono i morti che fanno processione nel villaggio.
♥Il 24 dicembre non prestate nulla degli oggetti domestici, pena la maledizione, così come è meglio non ricevere la sera una persona non appartenente alla famiglia, per evitare disgrazie.
♥La vigilia di Natale, il diavolo stesso muore quando nasce il Salvatore del mondo. E per indicare il suo funerale ai fedeli, un tempo la grande campana delle chiese suonava “a morto” un’ora prima della messa di mezzanotte.
Naturalmente, queste sono solo alcune delle superstizioni esistenti.
Provate con qualcuna e poi, raccontatemi i risultati…
Sereno Natale a tutti Voi!
“La tua bellezza mi lascia perplesso e mi dispera.
Amo ciò che è raro e difficile da ottenere.”
Il Ciclamino, che appartiene alla famiglia delle Primulaceae, deve il nome al greco “kuklos”, che significa “cerchio, disco”; secondo alcuni in riferimento all’occhio alla base del fiore, secondo altri alla forma appiattita del rizoma.
Gli Antichi, associando la forma del fiore con l’origine etimologica dell’utero, ritenevano che la pianta fosse capace di facilitare il concepimento.
Altri ancora dicono che il nome alluda alla tendenza dei peduncoli, che portano il fiore ad attorcigliarsi ad anello.
Questa specie è stata segnalata come una valida purificatrice dell’aria dagli scienziati che, negli anni ’80, effettuarono degli studi a tale riguardo per conto della NASA, l’Agenzia Aereospaziale Americana.
Il tubero fresco, contenente un glucoside (ciclamina) è mangiato senza danno dai maiali, che ne sono ghiotti, tanto che la pianta è popolarmente definita “panporcino”.
Nel terzo secolo avanti Cristo, Teofrasto scriveva nella storia delle piante, che il Ciclamino veniva usato per eccitare l’amore e la sensualità.
L’essenza del Ciclamino è ritenuta un portafortuna.
Nel linguaggio dei fiori è considerato simbolo della diffidenza, per il veleno che si ricava dai tuberi.
Le numerose leggende, che gravitano intorno a questo fiore delicatamente profumato, sono per la maggior parte incentrate sul liquido velenoso contenuto nelle sue radici tuberose: un tempo si pensava addirittura, che le donne in gravidanza dovessero evitare di passare vicino ai Ciclamini, perché l’influsso della loro linfa nefasta le avrebbe fatte abortire.
Altre credenze sostenevano invece che questo veleno, correttamente dosato, fosse il miglior antidoto contro i morsi di serpente ed i malefici.
Il Ciclamino era, con l’aquilegia, uno dei fiori preferiti da Leonardo Da Vinci all’inizio del XVI secolo, e con esso copriva i margini dei suoi manoscritti.
I pittori fiamminghi del XVII secolo dipinsero Ciclamini sui prati, dove Gesù aveva appena raccolto dei fiori sotto l’occhio vigile degli angeli.
Dopo l’oscurità nel XVIII secolo, il Ciclamino tornò di moda nel XIX secolo, quando i giardinieri lo coltivavano a Grenelle, vicino a Parigi.
Emile Gallé e gli artisti della scuola di Nancy ne hanno fatto uno dei loro modelli, per le loro stampe e dipinti.
La sua popolarità è stata esportata fino al Giappone, insieme a rose e garofani, che simboleggiano l’era della modernità occidentale, per questo paese dell’Estremo Oriente.
Secondo una delle numerose leggende, il re Salomone indossava una bellissima corona decorata con delicati fiori di Ciclamino.
Centinaia di anni dopo, quando il Primo Tempio fu distrutto e gli Ebrei furono esiliati a Babilonia, portarono con sé la corona reale.
I Ciclamini, che adornavano la corona, furono devastati dalla tragedia e chinarono la testa per il dolore.
Ed è per questo che, ancora oggi, i fiori di Ciclamino chinano la testa.
I sultani turchi nel XVI secolo bruciavano incenso preparato in parte dai fiori di Ciclamino, insieme al legno di sandalo e all’aloe.
Questa preparazione richiedeva giorni per essere prodotta ed era destinata esclusivamente a bruciare nel meraviglioso palazzo di Top Kapi.
Il Ciclamino ha molti nomi, in ciascuno dei dialetti e delle lingue varie del Mondo.
Alcuni dei nomi più sorprendenti sono in arabo ed ebraico:
• ” Sapone dei pastori “ – Il tubero contiene saponina, un composto che trattiene le macchie oleose dai vestiti.
I pastori lo strofinavano sui vestiti sporchi, finché non si schiumavano, quindi risciacquavano via la sporcizia.
• ” King Solomon’s Crown “: il fiore sembra pronto per essere posto sulla testa di un re saggio.
• ” Neve leggera “ – In natura, i Ciclamini crescono in angoli ombreggiati e fessure tra le rocce, ed è esattamente qui che si manifestano i primi segni di gelata nelle giornate fredde.
• ” Whale Sleep “ – Questo mostra un uso sorprendente del tubero di Ciclamino, che è leggermente tossico . I pescatori macinavano il tubero, con la cui polvere preparavano un’esca, che veniva somministrata ai pesci. Le tossine rendevano il pesce stordito e facile da catturare!
Simbolicamente, proprio a causa dei timori che ha suscitato in passato, il Ciclamino trasmette messaggi di diffidenza e di scarsa fiducia.
Può essere un invito a migliorare o anche un avvertimento “minaccioso”, verso chi non si sta comportando bene.
Secondo altre interpretazioni, invece, nel linguaggio dell’amore, regalare a qualcuno un Ciclamino esprime sentimenti sinceri e duraturi.
Infatti, grazie al suo tubero, che gli permette di resistere in condizioni difficili, il Ciclamino è il fiore dell’amore profondo, quindi regalarne a qualcuno, esprime amore e sincera tenerezza.
Con i gambi dei suoi fiori, che si piegano elegantemente per condurre il frutto verso il suolo durante l’allegagione (questa è la formazione del frutto), per i nostri avi il Ciclamino simboleggiava l’amore materno.
Inoltre il suo nome era femminile, in francese, molto prima del cambio di genere a causa di un errore di un segretario di Luigi XIV.
E questa pianta veniva spesso data a bambini e ragazze.
In magia, il Ciclamino è sacro a Ecate.
È di natura femminile e associato all’elemento Acqua ed al pianeta Marte, sia passivo che attivo.
Il Ciclamino può essere incorporato in qualsiasi incantesimo progettato per aumentare la gioia e la felicità in una situazione, per aumentare l’affetto in una relazione e il tuo buon vecchio incantesimo d’amore.
Allo stesso modo, può essere utilizzato per l’effetto opposto, per allontanare delicatamente una persona indesiderata.
” Cyclamen hederaefolium ” è la specie più associata all’incantesimo d’amore.
Si dice che piccole focacce, preparate con il tubero arrostito, facciano innamorare violentemente chi le mangia, di chi le prepara, oppure possono fare ammalare violentemente. (Vedere le precauzioni)
È sicuramente una pianta d’appartamento, adatta per adornare la camera da letto, poiché aumenta la libido e la fertilità.
Inoltre terrà lontani gli incubi ed impedirà che gli incantesimi negativi, lanciati sui membri della famiglia, abbiano effetto.
L’olio o il fiore stesso possono essere indossati per proteggersi da un cuore spezzato.
È anche utile per gli incantesimi d’amore con la magia delle candele.
Il suo miglior uso, sia l’olio, la pianta stessa o la radice tostata in polvere, è negli incantesimi progettati per costruire fiducia, autostima e amore per se stessi.
DONNA
La donna Capricorno deve essere opportunamente risvegliata.
La sua sessualità dipende dagli incontri che farà ovvero, se non troverà uomini che sappiano comprenderla, riscaldarla e condurla poco per volta, con amore e tenerezza, al rapporto sessuale, potrebbe addirittura rimanere traumatizzata e rinchiudersi in se stessa.
Nel momento in cui, invece, ha esperienze positive, il suo erotismo è vivace e forte e, addirittura, può arrivare a diventare assillante nei riguardi del suo partner.
E’ molto raffinata, dalla lingerie sensuale alle svariate posizioni e tipologie per far l’amore, oltre a giochini di ruolo.
Se non è stata “risvegliata”, pur accettando rapporti sessuali, sarà fredda, lo farà per non sentirsi diversa dalle altre donne, addirittura come un dovere.
LA DONNA CAPRICORNO SECONDO IL GIORNO DI NASCITA
22 Dicembre: rapporti intensi, profondi e continuativi
23 Dicembre: difficilmente si abbandona completamente
24 Dicembre: alla ricerca di nuovi amanti
25 Dicembre: preferisce non essere completamente nuda
26 Dicembre: tiepida risposta agli stimoli erotici
27 Dicembre: generosa e capace
28 Dicembre: non ama le mode, le cose diverse, gli esperimenti
29 Dicembre: si concede solo se ha l’esclusiva
30 Dicembre: lo spirito prevale sulla carne
31 Dicembre: le prime volte spaventata, raggiunge presto alti livelli erotici
1 Gennaio: solo nel matrimonio
2 Gennaio: preferisce partner a cui insegnare
3 Gennaio: timorosa, più che fare, pensa
4 Gennaio: per l’agitazione, non riesce a godere dei bei momenti
5 Gennaio: fredda e scoraggiante
6 Gennaio: tenera nel rapporto, ma incostante
7 Gennaio: non disdegna l’avventura
8 Gennaio: sessualità armoniosa e piacevolissima
9 Gennaio: testarda, ama fare di testa sua
10 Gennaio: sessualmente aggressiva con parole e gesti
11 Gennaio: inibita, drammatizza ogni cosa
12 Gennaio: poco interesse verso la sessualità
13 Gennaio: raramente rifiuta le avances del suo partner
14 Gennaio: furia scatenata, sessualmente
15 Gennaio: si lascia andare solo nel matrimonio
16 Gennaio: poco interessata, le basta poco
17 Gennaio: anche quando fa l’amore, appare saggia ed assorta
18 Gennaio: fuoco che cova sotto la cenere
19 Gennaio: solo in tranquillità e silenzio
20 Gennaio: passiva, preferisce rapporti intellettuali
UOMO
L’uomo Capricorno appare sobrio e riservato.
E’ solo una maschera: dietro l’imperturbabilità, si nascondo un fuoco intenso e divorante.
Ama moltissimo sfarfalleggiare tra donne giovani ed è disposto a tutto, pur di ottenere la loro attenzione. Spesso, in lui c’è un inconscio tentativo di compensazione per ciò che, probabilmente, gli è successo nell’adolescenza.
Non è raro, infatti, che l’uomo Capricorno, nonostante la giovane età, sembri più maturo e pronto e, quindi, risvegli l’interesse di donne più mature.
Solitamente, raggiunge la piena sessualità in età matura, nella quale non perde le sue notevoli capacità sessuali, anche perché è dotato di ottime facoltà di recupero delle energie.
Tuttavia, esiste anche una tipologia di uomo Capricorno, estremamente ambizioso, che riesce a sublimare i propri istinti sessuali, in vista di realizzazioni spirituali ma anche, nella maggior parte dei casi, di tipo carrieristico e d’avanzamento sociale.
L’UOMO CAPRICORNO SECONDO IL GIORNO DI NASCITA
22 Dicembre: preferisce donne più mature
23 Dicembre: sembra freddo, ma a letto si scatena
24 Dicembre: esigente e capriccioso
25 Dicembre: sesso come medicina
26 Dicembre: riesce a dominare gli istinti, spesso anche quello sessuale
27 Dicembre: si abbandona troppo, fino a diventare imprudente
28 Dicembre: tranquillo, erotismo domestico
29 Dicembre: pensa innanzitutto alla propria soddisfazione, egoisticamente
30 Dicembre: ama trasgredire
31 Dicembre: buon amante, a volte troppo impetuoso
1 Gennaio: sesto senso per le questioni di sesso
2 Gennaio: sessualmente, non deluderà mai la sua partner
3 Gennaio: riesce ad avere lunghi periodi di astinenza
4 Gennaio: conquistatore (e se ne vanta)
5 Gennaio: anche facendo l’amore, può essere offensivo
6 Gennaio: tollerante, nella sessualità accetta tutto
7 Gennaio: dà il massimo, solo se è innamorato
8 Gennaio: ben dotato
9 Gennaio: rude e spesso insopportabile
10 Gennaio: solido e maturo, adatto per il matrimonio
11 Gennaio: molto vanitoso, bisogno complimentarsi spesso con lui
12 Gennaio: molto razionale, sesso freddo
13 Gennaio: campione in resistenza sessuale
14 Gennaio: affascinante, esageratamente sfrenato
15 Gennaio: parsimonioso, bisogna quasi pregarlo
16 Gennaio: forte immaginazione, fantasioso
17 Gennaio: discreto, a volto troppo riflessivo
18 Gennaio: burbero anche a letto
19 Gennaio: troppo tradizionalista, nessuna fantasia
20 Gennaio: pensa principalmente ai desideri della partner
ACCORDI DI COPPIA: LEI CAPRICORNO, LUI…
Ariete: lei si rivela a lui come una sorpresa piacevole e preoccupante perché, sotto la maschera di sobrietà e riservatezza, nasconde un’enorme passione. Però, ha bisogno di continuità erotica, probabilmente più dell’uomo Ariete, focoso ma discontinuo. Ma insieme trovano un ottimo equilibrio. +
Toro: l’uomo Toro deve saper fare emergere la sensualità della donna Capricorno, così il rapporto avrà ottime probabilità di riuscita. Potrà anche succedere che la più scatenata eroticamente, diventerà lei. +
Gemelli: sarebbe meglio non far nascere il rapporto. Il rapporto, sotto il profilo erotico, non si presenta certo entusiasmante, perché lei ha bisogno di stabilità e lui è più svagato e discontinuo. Lui gioca, lei prende tutto molto sul serio. –
Cancro: lei sessualmente è molto forte, lui invece è più timido, ha bisogno di essere circondato da mille attenzioni, per poter giungere al rapporto finale. Lei, poi, vorrebbe che l’uomo Cancro fosse più deciso, quindi rapporto non facile.-
Leone: sono molto diversi, ma il rapporto potrebbe riuscire. Sono entrambi ambiziosi e potrebbero allenarsi insieme per ottenere certi risultati. Alla lunga, però, il rapporto potrebbe presentare troppe rivalità. –
Vergine: i modi un po’ bruschi e decisi di lei, in un primo momento potrebbero ferire la sensibilità di lui. Ma poi, per un senso di rivalsa, l’uomo Vergine potrebbe risvegliarsi e passare al contrattacco. Guerra sul materasso. +
Bilancia: la brusca donna Capricorno non può offrire la tenerezza e delicatezza di cui l’uomo Bilancia ha bisogno. Di fronte a delle richieste al limite della sfacciataggine, lui potrebbe rimanere addirittura spaventato. –
Scorpione: splendido gioco di amore e morte. Lui può facilmente trovare nella donna Capricorno pane per i suoi denti, forse anche troppo. Conflittualità che può essere un vero cemento nel rapporto, intensissimo. +
Sagittario: lei può rivelarsi molto castrante per l’uomo Sagittario. Lui insegue troppo l’essere giovane, le ragazzate, la smania di movimento e lei, più severa, lo rimprovera e punisce. Quindi lui perde subito interesse. –
Capricorno: tra queste due durissime teste zodiacali, accadono scintille. In un primo momento lo scontro, ma poi troveranno sotto le lenzuola reciproca soddisfazione. +
Acquario: se lei vuole avere un buon rapporto erotico con lui, deve uscire fuori dai binari tradizionali e dargli nuovi stimoli e sollecitazioni, anche strani. Inoltre, deve diventare molto più tenera. =
Pesci: neutro. Se lei è sciolta e disinibita, può trovare soddisfazione nell’immaginazione passionale dell’uomo Pesci. Se invece è più inibita, non riuscirà a comprenderlo, ritenendolo quasi un maniaco sessuale. Bisognerebbe trovare un punto d’incontro. =
ACCORDI DI COPPIA: LUI CAPRICORNO, LEI…
Ariete: il rapporto potrebbe rivelarsi soddisfacente, a prima vista. In linea di principio, la donna Ariete è più bisognosa di attenzioni erotiche e l’eccessiva sobrietà di lui potrebbe non risultare gradita. =
Toro: potrebbero trovare un soddisfacente accordo sul piano sessuale, ma dipende molto da lui, che dovrebbe eliminare una certa freddezza di fondo, per accontentare la calda sensualità della donna Toro. Entrambi, comunque, possiedono una terrena concretezza in campo erotico. +
Gemelli: non è facile per lui capire e possedere pienamente la sfuggente donna Gemelli. Al di là di certe apparenze, lui è spesso piuttosto caldo e potrebbe rimanere deluso davanti all’asetticità ed alla scarsa partecipazione di lei.-
Cancro: in un primo momento ci sarà una grande attrazione sessuale, che può trovare sbocco in rapporti piacevoli. Però, in caso di disaccordo, le reciproche vendette si concreteranno proprio a livello di letto, ignorandosi a vicenda.=
Leone: il fuoco nascosto, ma bruciante, dell’uomo Capricorno difficilmente può trovare riscontro e soddisfazione nel contatto intimo con la donna Leone, irregolare e non sempre intensa nelle esternazioni. Il rapporto andrà avanti con alti e bassi. =
Vergine: potrebbe andare. Entrambi sono sobri e contenuti e ben coscienti che, oltre al sesso, esistono altre cose. Poi, l’uomo Capricorno, pur essendo quello maggiormente dotato di grandi richieste erotiche, può sentirsi al sicuro se si accompagna ad una donna un po’ fredda. =
Bilancia: si vogliono, ma lei ama farsi pregare e desiderare. Alla lunga, questo gioco stancherà l’uomo Capricorno, che non sempre riesce a cogliere le sfaccettature amorose della donna Bilancia, la quale può sembrargli capricciosa. Bisogna trovare un equilibrio. =
Scorpione: lei trova pane per il suo pungiglione avvelenato..L’uomo Capricorno nasconde spesso il suo lato satiro, e quindi può ben tenere testa alla donna Scorpione, molto voluttuosa. Quindi ottima intesa, anche se potrebbe essere guastata dalla testardaggine eccessiva di entrambi. =
Sagittario: lui potrebbe rimanere molto insoddisfatto dal comportamento erotico della donna Sagittario, molto tiepido e sfuggente, non rispondente alle sue esigenze. –
Capricorno: tra queste due durissime teste zodiacali, accadono scintille. In un primo momento lo scontro, ma poi troveranno sotto le lenzuola reciproca soddisfazione. +
Acquario: lui può seguire la donna Acquario nel suo percorso di “stranezze” e perversione, ma non la seguirà assolutamente nella sua indipendenza, che gli risulterà sgradita, scatenando la sua gelosia. Rapporto molto conflittuale. –
Pesci: a metà. Lui, nonostante non sia proprio freddo, ha un tipo di sessualità diversa da quella della donna Pesci, che non riesce a penetrare nella corazza dell’uomo Capricorno. Quindi, lei lo accuserà si essere insensibile. –
In queste settimane è in atto la famosa “Stella di Natale”, una congiunzione planetaria veramente interessante, visibile nel cielo serale, durante la quale Giove e Saturno si avvicinano, particolarità che culminerà la notte del 21 dicembre.
Infatti saranno così vicini, che sembreranno quasi entrare in collisione, creando l’effetto di un corpo celeste unico.
Si tratta di un fenomeno che non si osservava da circa 400 anni e che potrebbe essere il medesimo fenomeno della “Stella di Natale” che, secondo il racconto dei Vangeli, avrebbe guidato i Re Magi a fare visita a Gesù.
Nel 1610, Galileo Galilei scoprì le quattro lune di Giove: Io, Europa, Ganimede e Callisto, scoprendo anche uno strano ovale che circondava Saturno, che successivamente capì fossero i suoi anelli.
Tredici anni dopo, nel 1623, i due pianeti giganti del sistema solare, Giove e Saturno, viaggiarono insieme attraverso il cielo.
Giove raggiunse e superò Saturno, in un evento astronomico noto come “Grande Congiunzione“.
Quindi cosa vuol dire tutto ciò?
Sono passati quasi 400 anni da quando i due pianeti sono passati così vicini l’uno all’altro nel cielo e quasi 800 anni, da quando l’allineamento di Saturno e Giove è avvenuto di notte, come avverrà per il 2020, consentendo a quasi tutti nel mondo di assistere a questa “Grande Congiunzione.”
Questo ravvicinamento così eccezionale tra i due pianeti, quindi, è stato osservato l’ultima volta nel 1623, lo vedremo il 21 dicembre 2020 e poi bisognerà aspettare quasi 60 anni, fino al 15 marzo 2080.
Il 21 dicembre, Giove e Saturno, in realtà distanti tra loro milioni di chilometri, sembreranno vicinissimi, tanto da non riuscire a distinguerli ad occhio nudo.
Si potranno osservare meglio con un telescopio o binocolo potente.
In Italia, l’orario di riferimento è mezz’ora dopo il tramonto, verso le 17:20, puntando il vostro sguardo o il vostro strumento di osservazione verso sud-ovest.
In astrologia, sebbene la congiunzione di Giove e Saturno sia sempre importante, la loro unione nel 2020 ha un significato speciale e straordinario.
Ciò perché il 2020 segna la fine di un’Era di duecento anni in cui Giove e Saturno erano uniti nei segni di Terra, unendosi questa volta ad un segno d’Aria, l’Acquario.
L’elemento Terra significa concentrarsi sulla sicurezza materiale e sul consolidamento delle risorse resistenti al cambiamento, mentre l’elemento Aria porta interruzioni negli ordini stabiliti e cambiamenti radicali nelle idee collettive e nel modo in cui comunichiamo.
Giove significa generosità e fortunate opportunità, ma può anche portare ad avidità egoica e manie di grandezza, che richiedono la focalizzazione contemplativa di Saturno, per tagliare l’eccesso e rafforzare ciò che è pronto a maturare.
Allo stesso tempo Giove, con la sua rivitalizzazione ispiratrice, media il lato negativo di Saturno, che può portare paura oltre i limiti, ostacoli e portare ad un ristagno depressivo.
Da non dimenticare che entrambi i pianeti formano quadrato con Urano in Toro, quindi abbatteranno le vecchie strutture sociali, ma ci spingeranno anche a liberare i vecchi sogni personali ed il dramma da cui siamo stati attaccati.
Ci saranno nuove sfide e un potenziale sconosciuto che sorgerà, mentre iniziamo una nuova Era, durante la quale chiediti cosa devi lasciarti alle spalle e cosa desideri veramente portare avanti.
Una Grande Congiunzione rappresenta un momento per te, in cui rilasciare le vecchie abitudini per far posto a nuovi modi di fare le cose.
Se non sei aperto al cambiamento, puoi sentirti a disagio.
Ma se riesci ad aprirti, potresti fare progressi incredibili verso i sogni a cui ti sei aggrappato per molto tempo.
La natura espansiva di Giove e la struttura di Saturno si uniscono per aiutarti a realizzare qualcosa, che prima poteva sembrare un’utopia, ma che ora è totalmente alla tua portata.
Per ottenere i migliori risultati, scegli un obiettivo grande e stuzzicante, che ti stia attirando da un po’ e dedica più tempo possibile nel 2021, a lavorarci su.
Poiché Giove e Saturno hanno entrambi a che fare con risultati professionali, questa è una grande energia da incanalare verso il successo professionale.
Qualunque cosa tu decida di perseguire, avrà la forza di accelerazione di Giove, per avviare la crescita in quell’area, oltre alle solide fondamenta di Saturno, per garantire che i tuoi risultati siano duraturi.
È il tipo di vittoria che tutti sognano e anche la capacità di durata.
Come per ogni cosa nelle stelle, devi lavorare veramente sodo, ma i risultati saranno davvero magici.
Se vuoi, potresti anche accendere una candela del colore sacro a Giove, il viola, che ti aiuterà a massimizzare le parti positive di questo allineamento.
Indicativamente, gli effetti di questa Grande Congiunzione potranno essere:
SEGNI DI TERRA (TORO-VERGINE-CAPRICORNO): Preparati ad un enorme balzo in avanti nella tua carriera.
Che si tratti di un rilancio, di una nuova posizione o di molta buona stampa, è probabile che la Grande Congiunzione aumenti il tuo profilo a livelli ancora maggiori.
Professionalmente, la tua crescita ti aiuta a ottenere un’opportunità più prestigiosa, che influenzerà la tua carriera negli anni a venire.
Dovrai uscire dalla tua zona di comfort per apprezzarne davvero i benefici, ma se lo farai, avrai una solida base su cui costruire la tua reputazione.
SEGNI DI ARIA (GEMELLI, BILANCIA, ACQUARIO): Finalmente puoi divertirti un po’, per una volta. Grazie alla Grande Congiunzione, ti rendi conto che dare la priorità al tuo piacere può avere seri benefici.
Un nuovo look, un progetto creativo o un viaggio possono portare a enormi intuizioni.
Se hai giocato sul sicuro, questa energia ti aiuta a sognare più in grande, di quanto non abbia fatto da secoli.
Potrebbe essere spaventoso lasciarti desiderare qualcosa di più, ma se lo fai, potresti rimanere sorpreso di quanto ottieni e a che velocità.
Invece di torcerti le mani, considera il processo come un’avventura e potresti trovare qualche tesoro proprio dietro l’angolo.
SEGNI DI FUOCO (ARIETE, LEONE, SAGITTARIO): Le tue relazioni stanno per cambiare in meglio.
Se ti senti solo, la Grande Congiunzione ti aiuta a trovare i tuoi spiriti affini, sotto forma di una nuova cerchia sociale, mentore o connessione VIP.
Alcune persone arrivano nella tua vita per insegnarti qualcosa e questa è una di quelle volte.
Sii aperto ad imparare dalle persone che ammiri e non essere timido nel chiedere loro aiuto.
Oppure potresti aiutare qualcuno a trasformare la propria vita dandogli una mano, quando ne ha bisogno.
In ogni caso, la comunicazione è tutto, quindi non aver paura di condividere la tua storia.
SEGNI DI ACQUA (CANCRO, SCORPIONE, PESCI): Preparati a sperimentare la guarigione dall’interno.
Sotto la Grande Congiunzione, rinegozierai ciò che condividi con gli altri, rispetto a ciò che tieni per te. Dopo questo processo, il tuo cuore si sentirà più completo di quanto non sia stato da molto tempo.
Potresti trasferirti in un nuovo posto che sembra un santuario, trovare un amante con cui puoi essere vulnerabile o persino iniziare una pratica spirituale.
Si tratta di abbracciare i successi segreti della vita, tanto quanto quelli pubblici.
In definitiva, questa congiunzione ti insegna che è sicuro sentirsi bene, aprirsi ed avere fiducia.
Il nome “Yule” proviene dal vecchio “jól” norvegese e “géohol” in inglese antico, che era una stagione di caccia dopo la raccolta.
Col tempo, è stato associato al Solstizio d’Inverno, a dicembre.
La stagione natalizia durava dalla fine di novembre alle prime settimane di gennaio, ma la festa di Yule durava 12 giorni durante il Solstizio d’Inverno (21 dicembre) e segnava l’inizio del nuovo anno.
Anche se non abbiamo prove storiche precise, che indichino come veniva celebrato ogni giorno di Yule, ciò non ha impedito ai moderni praticanti della tradizione di creare i propri usi e costumi.
Questo è un esempio:
~ Prima notte di Yule
20 dicembre – Notte della Madre: Frigg, le Ancelle e il Disir
Notte della Madre era una tradizione anglosassone, che è stata brevemente descritta in inglese medievale storico Beda, e che si svolge alla vigilia di Natale. Molti pagani moderni celebrano la Notte della Madre, nella notte prima di Yule, come celebrazione delle Dísir e dei poteri femminili. Le Dísir sono le nostre antenate femminili, con poteri soprannaturali, che incarnano i quelli della maternità, o spiriti femminili protettivi.
In questa notte, celebra le tue antenate, così come Frigg (Dea della maternità) e le sue ancelle.
Celebrazione:
stasera, prepara il cibo che le tue antenate preparavano o apprezzavano. Se non hai ricette di famiglia, puoi scegliere di preparare il cibo dei paesi da cui discendono i tuoi antenati. Se non hai già uno spazio nella tua casa riservato agli antenati o agli Dei, crea uno spazio per loro stasera che funga da altare. Aggiungi immagini di Dee, donne defunte nella tua linea o altri simboli che incarnano il potere femminile e la maternità. Non dimenticare di condividere la tua festa con le Dee e gli antenati e prepara loro un piatto di cibo prima di celebrare. Mentre offri il cibo, ringrazia i poteri femminili nella tua vita per tutte le cose che ti hanno dato. Dì loro, che offri sostentamento in segno di gratitudine, per tutte le volte che le donne della tua vita (siano esse fisiche o spirituali) ti hanno sostenuto.
Alla fine del tuo banchetto, scrivi i nomi delle 12 ancelle su 12 diversi fogli di carta. Chiedi a ogni persona presente di pescarne uno a caso. I misteri di quell’ancella sono ciò su cui dovresti meditare e cercare di praticare nel prossimo anno. Ecco alcuni esempi di cose su cui potresti concentrarti nel prossimo anno, a seconda di quale ancella parla:
1. Eir: guarigione, auto guarigione (fisica, mentale e spirituale), erboristeria, cura della salute degli altri.
2. Sága: storia, narrazione, scrittura, studio, studio dei propri antenati e lavoro con gli antenati.
3. Fulla: ricchezza, abbondanza, cura delle proprie risorse, difesa delle risorse degli altri.
2. 4. Gná: praticare una buona comunicazione, ascoltare i messaggi, essere un messaggero delle forze spirituali.
5. Lofn: praticare la tolleranza e la compassione, aiutare gruppi o persone incompresi , sperimentare l’amore in modi non convenzionali
6. Syn: protezione, protezione di sé o degli altri, protezione spirituale e fisica, pratica della cautela.
7. Vár: giuramenti e promesse, fare del proprio meglio per onorare i propri giuramenti, non fare promesse alla leggera.
8. Snotra: esercitati a essere un ospite gentile, ospitalità, buona etichetta, diplomazia.
9. Gefjon: pratica a dare e ricevere, generosità, gratitudine, accettazione.
10. Sjöfn: amore, affetto, apprezzamento per il tuo partner, romanticismo, aprirsi all’amore.
11. Hlín: rifugio, difesa degli altri, essere una spalla sicura su cui appoggiarsi, sapere quando chiedere aiuto.
12. Vör: lungimiranza, prestare attenzione ai presagi, praticare la divinazione, imparare a fidarsi del proprio istinto.
~ Seconda notte di Yule
21 dicembre – Sunna e Mani
Il Solstizio d’inverno cade generalmente il 21 dicembre. Oggi celebrerai sia la notte più lunga dell’anno, che il ritorno del Sole, oltre all’allungamento dei giorni a venire.
Celebrazione:
Svegliati appena prima del sorgere del Sole e saluta Sunna, mentre fa la sua ascesa. Puoi accenderle una candela, o accenderle un fuoco fuori in un braciere, per offrirle forza ed aiutarla a salire. Falle delle offerte e ringraziala per il dono del suo fuoco, senza il quale niente al mondo potrebbe vivere. Le offerte appropriate per Sunna possono includere sidro, idromele, Goldschläger (grappa alla cannella, con scaglie d’oro molto sottili, ma visibili che galleggiano al suo interno), succo di mela, arance o fiori.
Durante il resto della giornata, trova un pezzo di legno che funga da ceppo di Yule. Puoi decorarlo con fiori, pino, erbe di buon auspicio, intagli di ruote solari, ecc (tieni presente che brucerai questo tronco, quindi non aggiungere nulla che possa essere tossico o emanare un odore sgradevole). Oltre a decorare il tuo ceppo di Yule, puoi anche preparare un ceppo di Yule da dessert, da gustare la sera. Non dimenticare di condividere un pezzo con Máni, che stasera sta tenendo la sua veglia più lunga dell’anno. Aspetta fino a dopo cena, quindi accendi il tuo vero ceppo di Natale nel caminetto. Il tronco di Yule ha lo scopo di aggiungere forza al fuoco di Sunna ed accelerare il suo ritorno. Come ulteriore magia, puoi scrivere su foglio qualcosa, che vorresti vedere rafforzato nel nuovo anno. Aggiungilo a un mix di erbe aromatiche, con proprietà di fortuna ed abbondanza (come cannella, noce moscata e pimento). Brucia la tua carta e le erbe nel fuoco di Yule, mentre preghi per la benedizione di Sunna. Salva le ceneri del Tronchetto di Natale, che utilizzerai la 12 ^ Notte.
~ Terza notte di Yule
22 dicembre – Freyr e Álfar
Stasera onorerai Freyr e gli Álfar. Si dice che Freyr abbia ricevuto Álfheimr in regalo, quando gli è caduto il primo dente. Gli Álfar (come i Dísir) sono una classe di esseri mitologici alquanto misteriosi. Ci sono pagani moderni che li associano ai loro antenati maschi (proprio come i Dísir sono associati ad antenate femmine), mentre altri possono vederli come potenti spiriti della natura (le linee tra gli spiriti della Terra e gli spiriti dei morti, che furono sepolti nel terreno potrebbero spesso essere sfocate). Indipendentemente da ciò, gli Álfar (elfi) hanno mantenuto un’associazione con la stagione di Natale dai tempi pre-cristiani fino ad oggi, e si pensava che molti esseri soprannaturali vagassero per la terra durante questo periodo dell’anno. Se desideri onorare i tuoi antenati maschi questa sera, tira fuori le loro immagini e fanne un altare proprio come hai fatto la Notte della Madre.
Celebrazione:
Stasera prepara una cena a base di maiale in onore di Freyr. Ai vecchi tempi, si sarebbe prestato giuramento sul cinghiale di Freyr (l’origine dei nostri propositi per il nuovo anno). Prima di mangiare, assicurati di portare fuori un’offerta di cibo e birra per Freyr e gli Álfar. Mentre mangi, pensa a ciò che vorresti ottenere nel nuovo anno e ripassa le cose che hai realizzato nell’ultimo anno. Questo è un buon momento per brindare alle vittorie dei presenti e per condividere le cose che vuoi realizzare, in modo che possiate aiutarvi a sostenervi a vicenda nei giorni a venire.
~ Quarta notte di Yule
23 dicembre – Loki e Sigyn
Era l’ultimo giorno dei Saturnalia nel Calendario romano. Era un periodo in cui le regole sociali venivano capovolte, si scambiavano doni e si indossavano travestimenti. Oggi onora Loki come “Signore del Malgoverno” e la sua fedele moglie Sigyn.
Celebrazione:
La sera, organizza una festa o un banchetto, indossando maschere di animali. Più sciocco è, meglio è. Potresti persino eleggere un vincitore per rappresentare Loki e officiare l’evento.
La mascheratura di animali sembra che facesse parte delle tradizioni europee di Yule. Secondo Costantino Porfirogenito, nel suo libro “De cerimonii aulae Byzantiae” , i Goti della Guardia Varangiana eseguirono una danza per lui il 9 ° giorno di Natale, dove i Goti erano vestiti con maschere e pelli di animali. Durante il giorno, quindi, crea una maschera animale, che rappresenti un attributo che vorresti avere di più nel prossimo anno. Ecco alcuni esempi di animali significativi:
– Orso: alcuni associano l’orso a Thor, forza, potere, potenza, connessione con la Terra.
– Lupo: sacro a Odino e Loki, famiglia, fierezza, lealtà, lavoro insieme.
– Volpe: sacro a Loki (secondo molti adoratori moderni), astuzia, imbrogli, risoluzione dei problemi.
– Visone: giocosità, adattabilità, pensiero veloce.
– Foca: misteri delle acque, gioia, magia femminile e mutaforma.
– Cinghiale: Sacro a Freyja e Freyr, guerra, potere, ricchezza.
– Cavallo: Cooperazione, viaggio, avventura, supporto.
– Coniglio: prudenza, fertilità, rapidità, abbondanza.
– Gatto: sacro a Freyja, indipendenza, silenzio, bellezza, ferocia.
– Serpente / Drago: conoscenza segreta, misteri della malavita, trasformazione.
– Cervo: autorità, difesa, sacrificio di sé.
– Corvo: messaggero di Odino, magia, comunicazione, divora i morti e le persone non necessarie.
– Falco: sacro a Freyja e Frigg, messaggero spirituale, viaggio, percezione.
– Capra: sacro a Thor, cordiale, tenace, ambizioso, lussurioso.
~ Quinta notte di Yule
24 dicembre – Óðinn e Frau Holda
Óðinn era un Dio intimamente connesso alla stagione Yule, e uno dei suoi soprannomi è “Jólnir” ( “ Yule-essere”). È possibile che le visite notturne di Babbo Natale siano state in parte ispirate da storie precedenti dei viaggi di Óðinn sulla Terra durante Yule, come capo della caccia selvaggia. In alcune parti della Germania, Frau Holda era anche considerata il capo della caccia, oltre ad essere una Dea che governava la produttività della famiglia, l’inverno, la filatura e la magia.
Celebrazione:
All’inizio della giornata, crea degli “ornamenti dei desideri” per il tuo albero di Yule, in onore di Oski (l’aspetto di Odino come donatore di desideri). Crea un ornamento che incarni un desiderio, che vorresti vedere avverarsi nel prossimo anno. Chiedi la benedizione di Oski sul tuo desiderio, in cambio delle offerte che lascerai per lui stasera. Qualsiasi attività domestica come cucinare, pulire, stirare, ecc. dovrebbe essere svolta in onore di Frau Holda, al meglio delle tue capacità. Si diceva che Frau Holda avrebbe punito i pigri e ricompensato i produttivi.
In diverse parti dell’Europa settentrionale e occidentale, si credeva che Óðinn o Frau Holda fossero i capi della Caccia Selvaggia: una processione spettrale di spiriti, che cavalcava selvaggiamente nella notte e catturava ogni viaggiatore sfortunato che incrociava il loro cammino. Stasera, lascerai fuori le offerte per entrambi (l’equivalente pagano di lasciare biscotti e latte per Babbo Natale). Lascia le offerte fuori durante la notte, incluso qualcosa per Óðinn e Frau Holda (come birra, idromele, vin brulè, torte, carne, ecc.) E qualcosa per i loro cavalli (carote, mele, cubetti di zucchero, ecc.).
~ Sesta notte di Yule
25 dicembre – Balder e Nanna
Oggi Balder, secondogenito di Óðinn, muore e risorge, quindi deve essere onorato con sua moglie Nanna. Alcuni pagani moderni identificano Balder come una figura solare, che come il Sole che sorge e tramonta, scende anche negli Inferi e rinasce dopo Ragnarök. Si dice che Óðinn avesse messo il suo anello d’oro Draupnir sulla pira funeraria di Balder, che potrebbe anche essere interpretato come un simbolo solare, che rappresenta la discesa del Sole negli Inferi. Secondo Snorri, la fedele moglie di Balder, Nanna, morì di dolore e fu anche ella adagiata sulla pira prima che venisse bruciata e gettata in mare. In questo rituale, Balder è onorato come una divinità, che incarna la forza vitale del Sole che “muore” all’inizio dell’inverno e rinasce con l’arrivo dell’estate.
Celebrazione:
Secondo Snorri Sturluson, Balder fu ucciso da un dardo di vischio che Loki fece scagliare dal fratello cieco di Balder, Höðr, che aveva ingannato. L’unica cosa nella creazione che non era stata vietata, era di non fare mai del male a Balder. Secondo altri, Balder fu ucciso da una spada di nome “Mistlteinn” del suo nemico Hotherus, che era un eroe umano. In entrambi i casi, il vischio è una pianta associata a Balder, oltre ad essere una pianta che si ritiene abbia associazioni solari.
Stasera, accendi candele in casa in onore di Balder e Nanna, chiedendo loro di riempire la tua casa di luce e speranza. Benedici le sorgenti di vischio con preghiere di felicità e protezione per la casa e decorale con nastri, glitter, qualunque cosa colpisca la tua fantasia. Appendi il vischio a casa tua per allontanare gli spiriti malvagi e portare fortuna.
~ Settima notte di Yule
26 dicembre – Kári e i suoi parenti
Stasera è in onore di Kári: un gigante del vento, che è il fratello di Ægir il Dio del mare e Logi, la “Macchia d’olio”. Alcuni pagani moderni considerano Kári come la personificazione del vento del nord in particolare, poiché i suoi figli e discendenti sembrano tutti di natura invernale. Kári è il padre di un figlio di nome Frosti (“gelo”) nella “Saga di Orkneyinga” e di un figlio di nome Jökul (“ghiacciaio”) in “Hversu Noregr byggdist”. Questo figlio è, a sua volta, il padre di Snær (“neve”), che è il padre di Þorri (Þorri è il nome di una figura tipo “padre inverno”, per la quale è chiamata la vacanza invernale islandese Þorrablót) e tre figlie chiamate Mjöl (“neve farinosa”), Drífa (“nevicata”) e Fön (“cumulo di neve”).
Celebrazione:
Stasera, prepara una festa a base di stufato di agnello e laufabrauð (pane in foglia). Fare il pane con le foglie è una tradizione natalizia islandese, e i suoi disegni simili a fiocchi di neve lo rendono un’offerta appropriata per Kári e gli spiriti dell’inverno. Fare e progettare il pane è un’attività di famiglia, divertente ed è meglio farlo in gruppo. Prima di cenare, lascia fuori un po’ di stufato e pane di foglia come offerta a Kári e alla sua famiglia, magari aggiungendo un po’ di vodka ghiacciata o grappa alla menta.
~ Ottava notte di Yule
27 dicembre – Skaði e Ullr
Oggi si può onorare Skadi e Ullr. Skaði è la gigantessa del gelo, che è diventata una Dea, dopo aver sposato il dio del mare Njorðr. È associata all’inverno e uno dei suoi nomi è la “Dea delle racchette da neve”. Ullr è il figlio di Sif e il figliastro di Þórr, che è associato agli alberi di tasso, al tiro con l’arco, alla caccia e allo sci. Entrambi gli Dei sono associati alle terre selvagge della foresta, e quindi l’offerta di oggi è anche un’offerta agli uccelli selvatici, agli animali e agli spiriti dei boschi.
Celebrazione:
Oggi, crea ornamenti commestibili con popcorn e frutta secca, infilati su una corda naturale. Porta gli ornamenti a un albero nel tuo cortile o nella natura. Decora l’albero e lascialo come offerta agli animali e agli spiriti della natura. Assicurati di non lasciare nulla che possa essere dannoso per gli animali o che non sia biodegradabile, poiché un’offerta del genere non sarebbe ben accolta da Skaði o Ullr.
~ Nona notte di Yule
28 dicembre – Njordr e Nerthus
Oggi, onore a Njorór e alla Dea germanica Nerthus. Njorðr è uno dei Vanir, associato alla ricchezza dell’oceano e al commercio estero. E’ il padre dei gemelli Freyja e Freyr, figli della sorella senza nome, che alcuni pensano sia la misteriosa Dea tedesca Nerthus, sua gemella / controparte femminile. Secondo Tacito, invece, Nerthus è una Dea della Terra, che promuove la pace e la prosperità, ovunque sia la sua immagine.
Celebrazione:
Per la tua cena stasera, prepara un budino di prugne, da condividere con la tua famiglia. Tradizionalmente, ogni membro della famiglia dovrebbe aiutare a mescolare la miscela, durante la preparazione del budino, chiedendo fortuna e benedizioni. Benedici una moneta d’argento nel nome di Njorðr e Nerthus e nascondila nel budino, prima di cuocerla (mangia con attenzione!). La persona che trova la moneta riceve una benedizione di ricchezza per il prossimo anno e dovrebbe conservarla come portafortuna. Assicurati di mettere da parte un po ‘di budino, come offerta anche a Njorðr e Nerthus.
~ Decima notte di Yule
29 dicembre – Freyja
Oggi si onorerà Freyja nel suo aspetto come maga e veggente, per chiederle auspici per quanto riguarda il prossimo anno.
Celebrazione:
Stasera, invoca Freyja, per aiutarti nella divinazione per il nuovo anno. In Germania alla vigilia di capodanno, alcune famiglie divinano per la loro fortuna, usando Bleigiessen (colata di piombo). Piccoli pezzetti di stagno vengono sciolti e poi lasciati cadere nell’acqua. La forma creata dal metallo viene esaminata per determinare il futuro. Se non riesci a trovare un kit di piombo, puoi anche usare le candele, versando la cera di candela nell’acqua e poi interpretando le forme nella cera. Assicurati di fare un’offerta a Freyja per ringraziarla della sua assistenza. Ricorda che le piacciono lo champagne, le fragole, il cioccolato, l’incenso ambrato e i fiori.
~ Undicesima notte di Yule
30 dicembre – Iðunn e Bragi
Oggi onore a Iðunn e suo marito Bragi, bevendo “wassail” e cantando per la fertilità di un albero da frutto e per buona fortuna, per il prossimo anno.
Celebrazione:
Il Wassail è una bevanda brulé che tradizionalmente si beveva l’11^ notte, ma anche durante i 12 giorni di Yule in Inghilterra. Il rituale del Wassailing era svolto per pregare per un buon raccolto di mele. Si auspicava che tutti avrebbero circondato il più grande albero di mele, cantato una canzone tradizionale e posto pezzi di pane tostato imbevuti di wassail sui rami per gli uccelli (e gli spiriti). Se hai un albero da frutto a casa tua, puoi pregare il tuo albero, chiedendo la sua fecondità nel prossimo anno. Se non possiedi un albero da frutto, puoi trovare un albero del genere in un parco o in natura, oppure andare da un amico a cui piacerebbe che il suo albero fosse benedetto. Offri all’albero e agli spiriti (e agli uccelli!) pezzi di pane tostato immersi nel wassail, lasciato sui rami dell’albero.
~ Dodicesima notte di Yule
31 dicembre – 12 ° Notte: Þórr e Sif
Stasera onorerai Þórr e Sif, oltre a benedire la tua casa per la protezione e scacciare gli ultimi spiriti vaganti di Yule, che sono ancora tra i mondi. Era tradizione terminare i festeggiamenti di Yule “cacciando fuori”.
Celebrazione:
Oggi, purifica spiritualmente e fisicamente la tua casa. Un modo per ottenere ciò, è bruciare le erbe che erano tradizionalmente associate all’eliminazione delle energie malvagie (vale a dire Artemisia e Ginepro nelle tradizioni settentrionali) e fumigare la casa, partendo dal retro della casa e procedendo verso la parte anteriore e fuori dalla porta d’ingresso. Si credeva anche che il fuoco e il ferro scacciassero gli spiriti maligni, e si poteva portare fuoco o ferro attraverso la casa con preghiere per l’aiuto di Þórr. Prendi le ceneri che hai salvato dal tuo ceppo di Yule e spargile lungo le porte per proteggerti.
Quando la mezzanotte colpirà la vigilia di Capodanno, batti pentole e padelle, per creare una cacofonia , un modo tradizionale per scacciare gli ultimi spiriti persistenti di Yule, che potrebbero causare problemi nel prossimo anno, se non torneranno al loro corretto posto. Potresti considerare di cantare una canzone rumorosa e turbolenta per Þórr a mezzanotte, assicurando un nuovo inizio in casa.
Per buon augurio, in questi giorni, potremmo preparare il ceppo di Natale, il famoso “Bûche de Noël”.
La ricetta è una tradizione francese, che celebra il ceppo di Natale sotto forma di un dessert fantasia, fatto di sottile foglio di pan di spagna, spalmati con glassa di burro e poi arrotolati a formare un tronco.
Il Bûche de Noël viene quindi decorato con corteccia di glassa al cioccolato, foglie di agrifoglio candito e funghi meringati.
Ingredienti
Per il ripieno:
200 gr di zucchero a velo
115 gr di burro, a temperatura ambiente
1 cucchiaio e mezzo di cacao amaro in polvere
1 pizzico di sale
2 cucchiai di liquore al caffè
100 gr di mascarpone
Per il Pan di Spagna:
2 cucchiai di burro fuso
60 gr di cacao amaro in polvere
½ cucchiaino di sale
2 cucchiai di farina 00
5 uova grandi, a temperatura ambiente
140 gr di zucchero bianco
½ cucchiaino di vaniglia
2 cucchiai di zucchero a velo o secondo necessità
Per la ganache:
250 gr di panna, bollente
250 gr di gocce di cioccolato fondente
Decorazioni varie natalizie.
Monta zucchero a velo, burro, cacao in polvere, sale e liquore al caffè insieme nella ciotola. Trasferisci la crema al burro in una ciotola separata e aggiungi il mascarpone. Mescola e metti al fresco.
Preriscalda il forno a 200 gradi C. Spennella un po’ di burro fuso su una teglia da forno bordata di 35×45 cm. Fodera la teglia con carta da forno e spennella sopra il burro fuso rimasto.
Setaccia ed unisci il cacao in polvere, il sale e la farina insieme in una ciotola.
Metti le uova nella ciotola. Aggiungi lo zucchero e monta fino a ottenere un composto morbido, denso e molto chiaro. Aggiungi 1/2 della miscela di cacao in polvere e l’estratto di vaniglia; mescola per pochi secondi. Incorpora il restante composto di cacao a fuoco lento per alcuni secondi. Mescola la pastella fino a quando non si sarà amalgamata uniformemente.
Versa la pastella nella teglia preparata e stendi con una spatola, lasciando un po’ di spazio sui bordi.
Cuoci nel forno preriscaldato fino a quando la parte superiore è asciutta e i bordi iniziano a staccarsi dai lati, da 8 a 10 minuti.
Spolvera un canovaccio pulito con zucchero a velo sufficiente a coprire un’area leggermente più grande del pan di spagna. Togli la torta dal forno. Fai scorrere un coltello lungo i bordi della teglia. Cospargi un po’ di zucchero a velo sopra. Passa una spatola sotto la carta forno, per assicurarti che non si attacchi alla teglia.
Capovolgi rapidamente la teglia sopra l’area zuccherata. Rimuovi la carta forno e spolvera la torta con altro zucchero a velo. Arrotola delicatamente la torta all’interno dell’asciugamano; lascia raffreddare per 15 minuti.
Srotola la torta e aggiungi una cucchiaiata di crema al burro, riservandone un po’ per dopo. Distribuisci la glassa sui bordi. Arrotola la torta sopra la glassa, usando l’asciugamano per sollevarla se necessario. Cospargi più zucchero a velo sopra. Avvolgi il ceppo nella pellicola. Metti in frigorifero fino a quando non si solidifica, circa 2 ore.
Unisci le gocce di cioccolato e la panna calda in una ciotola. Lascia riposare per 1 minuto. Sbatti fino a quando il cioccolato si scioglie.
Fai un taglio ad angolo di 7 cm da un’estremità del tronco. Metti il ceppo su una teglia rivestita di carta forno. Applica un po’ di crema al burro sulla fetta ad angolo e fissala su un lato. Distribuisci uno strato di ganache su tutta la torta. Metti in frigorifero per 15 minuti per rassodare la ganache.
Incidi delle linee nella ganache, usando la punta di un coltello per creare l’aspetto della corteccia degli alberi. Metti in frigorifero fino a completo raffreddamento prima di servire. Spolvera con cacao in polvere e zucchero a velo.
Guarnisci a piacere, con fantasia.
L’Agrifoglio (Ilex aquifolium), detto anche Aquifoglio e Alloro spinoso, è un albero (o arbusto) sempreverde, alto fino a 10 m, con la chioma piramidale, corteccia liscia grigia e rami verdastri, spontaneo in Italia.
Con foglie sempreverdi e bacche rosse brillanti, l’Agrifoglio si distingue nel paesaggio invernale, dopo che le latifoglie decidue hanno lasciato cadere il fogliame.
Le sue caratteristiche distintive hanno portato ad un significato mitico tra molti popoli dei tempi antichi.
Una leggenda vuole, che un piccolo orfanello viveva presso alcuni pastori, quando gli angeli apparvero annunciando la lieta novella della nascita di Cristo.
Sulla via di Betlemme, il bimbo intrecciò una corona di rami d’alloro per il neonato re.
Ma quando la pose davanti a Gesù, la corona gli sembrò così indegna, che il pastorello si vergognò del suo dono e cominciò a piangere.
Allora Gesù Bambino toccò la corona, e fece in modo che le sue foglie brillassero di un verde intenso e cambiò le lacrime dell’orfanello in bacche rosse.
L’Agrifoglio deve la sua nobiltà ai servizi resi alla Santa Famiglia.
Per sfuggire alla collera di Erode, pronto a massacrare tutti i maschietti di meno di due anni, Giuseppe, Maria e Gesù furono costretti a fuggire in Egitto.
Miracoli di ogni genere li accompagnarono lungo il cammino.
Si dice che la Santa famiglia camminasse sotto scorta di leoni, lupi e leopardi.
Per dissetarsi e nutrirsi, le palme s’inchinavano per offrire i lori frutti.
Quando i soldati di Erode si avvicinarono, anche l’Agrifoglio fece la sua parte, nascondendo Maria ,Giuseppe e Gesù sotto i suoi rami.
Per riconoscimento, Maria lo benedisse e decise che l’Agrifoglio sarebbe rimasto sempre verde, un simbolo d’immortalità.
L’origine dell’Agrifoglio si ritrova, anche, in una leggenda dei Paesi nordici nella quale si narra che, quando Baldur morì trafitto da una freccia, cadde proprio su un cespuglio di Agrifoglio.
Allora suo padre, il dio Odino, decise di ricompensare la pianta che aveva ospitato il figlio al momento della morte, trasformandola in sempreverde e riempiendola di bacche rosse, in ricordo del sangue versato dal figlio.
I Druidi, una classe erudita tra i Celti che servivano come sacerdoti e insegnanti, attribuivano poteri magici alla pianta e la associavano all’immortalità.
Queste credenze rendevano sfortunato l’abbattimento di un Agrifoglio, ma si credeva che il taglio dei suoi rami, da appendere in casa nei mesi invernali, fornisse rifugio agli spiriti silvestri.
Le grate “fate” a loro volta, portavano fortuna agli abitanti della casa.
Gli antichi Romani associavano l’Agrifoglio a Saturno, il Dio dell’agricoltura, della fertilità e del raccolto.
Decoravano le loro case con ghirlande di Agrifoglio, durante la festa di Saturnalia, celebrata il 17 dicembre.
Saturnalia era il precursore pagano della celebrazione moderna del Natale.
La leggenda narra che, se l’Agrifoglio con foglie lisce fosse stato usato per decorare, la donna di casa avrebbe avuto il controllo per l’anno a venire.
Gli uomini avrebbero governato il pollaio, se le decorazioni avrebbero incluso l’Agrifoglio spinoso: l’equilibrio ne sarebbe derivato con una decorazione bilanciata, contenente foglie sia lisce che spinose.
Il naturalista romano Plinio descriveva alcuni dei leggendari attributi dell’Agrifoglio: “se piantato vicino a una casa o fattoria, l’Agrifoglio respinge il veleno e difende il luogo da fulmini e stregoneria. I fiori fanno congelare l’acqua; e il legno, se gettato contro un animale, anche senza toccarlo, ha la proprietà di costringere l’animale a tornare e sdraiarsi accanto ad esso”. Quest’ultima qualità si estendeva al controllo dei cavalli e, fino al XVIII secolo, molte fruste usate dai cocchieri erano realizzate con rami di Agrifoglio.
Le rosse bacche dell’Agrifoglio rappresentavano la fertilità, durante la profonda oscurità invernale, una promessa di ritorno di luce e calore.
I primi Cristiani sostenevano che la corona di spine di Cristo fosse fatta di Agrifoglio e che le bacche, originariamente bianche, fossero diventate rosse, a simboleggiare il sangue versato, durante la sua crocifissione.
L’Agrifoglio ha anche interpretato un ruolo leggendario nel Romanticismo.
Infatti, si credeva che un uomo che portava un sacco di foglie e bacche di Agrifoglio, aveva maggiori possibilità di attirare una donna.
E una donna non sposata, che metteva una foglia di Agrifoglio sotto il cuscino, avrebbe fatto sogni pieni di immagini del suo futuro marito.
Un dono di Agrifoglio agli sposi novelli, conferiva una benedizione per un matrimonio felice e fruttuoso.
Nella tradizione Neopagana, l’Agrifoglio governa la metà oscura dell’anno, dall’autunno all’Equinozio di primavera, essendo più forte in pieno inverno, mentre la sua controparte e avversaria, la quercia, governa l’altra metà dell’anno.
In araldica, l’Agrifoglio rappresenta la verità.
Nel folclore tradizionale inglese, le foglie di Agrifoglio senza spine sono di natura maschile, chiamate “He-Holly”, mentre la varietà più usuale e spinosa è femminile, “She-Holly”.
L’Agrifoglio può essere usato nella consacrazione e negli incantesimi, per guadagnare denaro, vendetta fisica, bellezza, protezione (specialmente contro i fulmini), fortuna e magia dei sogni.
Può anche essere utilizzato in qualsiasi rituale relativo alla morte e alla rinascita e ai misteri stagionali.
Poiché l’Agrifoglio brucia molto, è adatto in qualsiasi festa del fuoco.
Il legno di Agrifoglio crea ottime bacchette, che possono essere utilizzate per bandire entità indesiderate e comandare gli spiriti evocati.
Si dice che l’Agrifoglio, piantato vicino a una casa, respinga il veleno e protegga dalla stregoneria e dai fulmini.
Il legno ha il potere di domare gli animali ed i fiori di congelare l’acqua.
L’acqua alle erbe a base di Agrifoglio ha proprietà protettive.
L’Agrifoglio, portato in casa durante i festeggiamenti di Yule, invita le persone fatate a rifugiarsi nell’abitazione insieme con i suoi abitanti, nel freddo dell’inverno, ma poi devono essere bruciate durante Imbolc (1-2 febbraio), per garantire che queste creature non rimangano in casa, causando problemi durante tutto l’anno.
Però un piccolo ramo dovrebbe essere conservato ed appeso fuori dalla casa, per proteggerla dai fulmini.
Nella tradizione scozzese, i rami di Agrifoglio all’esterno della casa sono considerati un forte scudo contro il male, ed è sfortunato bruciare l’Agrifoglio in qualsiasi circostanza.
La festa pagana dell’Agrifoglio si celebra ancora l’8 luglio, secondo il “Calendario delle streghe” ed apre il cosiddetto tempo del “Tinne”*, che termina il 4 agosto.
Sebbene agli uccelli piacciano le bacche di Agrifoglio, non sono salutari per gli esseri umani o gli animali domestici.
I germogli di Agrifoglio sono un buon foraggio invernale per il bestiame.
I bastoncini sono buoni per i conigli da rosicchiare, avendo un effetto tonificante e stimolante dell’appetito.
Con i fiori si possono invece realizzare estratti curativi. Le essenze floreali all’Agrifoglio sembra che agiscano a livello emotivo, stimolando generosità e capacità di comprensione, contrastando sentimenti come ira, invidia e sospetto.
L’Agrifoglio rientra nei fiori di Bach, come rimedio naturale per tenere a bada le emozioni negative e favorire, invece, un atteggiamento di apertura verso il prossimo.
Pianeti associati: Saturno e Marte.
ATTENZIONE: Le bacche fresche sono velenose e causano vomito violento se ingerite.
*NdA:L’ottava lettera dell’alfabeto gaelico dell’albero è l’Agrifoglio. Rappresenta la T, come l’Agrifoglio era “Tinne” in gaelico antico. Il suo nome gaelico moderno è “cuileann”.