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“Una noce ti fa bene,
la seconda ti farà del male,
la terza ti ucciderà”
– Scuola di Salerno-
(primaria scuola medica europea del Medioevo)
Myristica è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Myristicaceae, che comprende circa 170 specie.
La specie più conosciuta è Myristica fragrans è un albero tropicale, originario delle isole Molucche (Indonesia) e di alcune isole della Nuove Guinea.
E’ un albero sempreverde, che può raggiungere I 10 metri e fiorisce tutto l’anno.
Presenta foglie ovali e appuntite, verde scuro, con la pagina superiore lucida e cerosa, e piccoli fiori campanulati e carnosi di colore giallo.
Produce numerosi frutti, della dimensione di piccole pesche, di colore verde, che poi diventano gialli a maturazione e vengono utilizzati per preparare marmellate.
Giunti a maturazione, si aprono a metà, rivelando una noce, ricoperta da un arillo di colore rosso acceso, che poi diventa di consistenza legnosa: la famosa Noce moscata.
Da essa, si ricavano due spezie:
• il seme decorticato è la Noce moscata
• la parte esterna che lo ricopre è il Macis.
Il nome ‘moscata’ deriva da Masqat, capitale dell’Oman, Stato asiatico situato nella parte meridionale della penisola arabica.
Questo seme ha sapore ed odore particolari, dovuti alla presenza di un olio aromatico.
Le noci rivestite vengono essiccate al sole per circa 6-8 settimane, oppure mediante braci a legna.
Durante tale trattamento, il volume si riduce e la noce si separa dal guscio, potendo in questo modo essere estratta.
Già conosciuta dai mercanti arabi medievali, questa spezia si affermò in Europa solo all’inizio del XVI secolo.
L’uso, sia in cucina che in profumeria, divenne così diffuso negli ambienti aristocratici, che commerciarla rappresentò per oltre duecento anni occasione d’ostilità e intrighi tra gli Stati europei.
Ci fu un periodo, tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII sec., in cui il mondo cosiddetto “civilizzato” venne colto da una passione per la Noce moscata.
In alcuni libri, si sosteneva che la spezia fosse un meraviglioso eccitante che, cosparso sul collo o in tasca, sprigionava il meglio del suo aroma.
La Noce moscata ebbe a lungo anche grande reputazione terapeutica come antisettico e, all’inizio del ‘700, rappresentava il rimedio per oltre cento malattie.
Nell’Ottocento, quando gli alimenti di sapore forte ed odore intenso furono identificati come stimolanti erotici, la Noce moscata divenne uno degli afrodisiaci più ricercati, elemento indispensabile assieme ad altre spezie nella preparazione della “pillola dell’amore”.
Ma molto sangue è stato versato per questo piccolo seme marrone.
La Noce moscata ha una delle storie più tristi della storia, a causa degli Olandesi torturarono e massacrarono la gente delle isole Banda in Indonesia, produttrici di questa spezia, nel tentativo di monopolizzare il suo commercio:
Nel 1600, la Compagnia Olandese delle Indie Orientali (Vereenigde Oost-Indische Compagnie o VOC) conquistò tutte le isole Banda tranne una e ridusse in schiavitù la popolazione indigena.
Gli Olandesi imposero la pena di morte a qualsiasi anima sospettata di vendere Noce moscata, a chiunque fosse al di fuori del VOC.
Quando alcuni isolani osarono ignorare la minaccia, l’allora capo della compagnia, Jan Pieterszoon Coen, ordinò la decapitazione di ogni maschio Banda di età superiore ai 15 anni: nel giro di 15 anni, la popolazione originaria di 15.000 abitanti fu ridotta a 600…
Ma c’era ancora Run Island, l’unica isola delle 10 che non era sotto il controllo dei Paesi Bassi.
Furono gli Inglesi a prenderne il controllo e, per 60 anni, ci furono innumerevoli scaramucce e tregue tra Inghilterra e Paesi Bassi. Alla fine, si raggiunse un compromesso: gli Inglesi accettarono di scambiare Run Island con una piccola stazione commerciale nelle Americhe, l’odierna Manhattan!
Nel 1669, VOC aveva un controllo perfetto ed sul traffico delle Noci moscate che, tuttavia, iniziò a sgretolarsi quando Pierre Poivre, un orticoltore francese, contrabbandò semi di Noce moscata e trapiantò con successo alberi nelle colonie francesi di Mauritius.
In passato, la Noce moscata era sempre straordinariamente costosa: una tabella dei prezzi tedesca del XIV secolo, elenca il valore di una libbra della spezia, come equivalente a “sette buoi grassi”.
Poiché la sua ingestione in dosi massicce causava allucinazioni e convulsioni, la Noce moscata venne soprannominata nel Novecento: “Stupefacente dei poveri”.
Una volta, si usava in famiglia per preparare il cosiddetto “Aceto dei sette ladri“, con l’uso di altre spezie.
La polpa del frutto viene mangiata dalle popolazioni locali, che ne ricavano anche una marmellata.
Nei Paesi d’origine, l’olio estratto dalle sue noci è considerato ancora oggi un afrodisiaco.
La Noce moscata è un seme prodotto solo dalle piante femmine, che ne producono migliaia ogni anno.
Se consumata a dosi elevate, può essere abortiva e diventa un pericoloso narcotico.
Il Macis è costituito dall’escrescenza essiccata e macinata della parte esterna del seme della Noce moscata, e viene utilizzata nel vin brulè, nel punch, nella preparazione di pesci e crostacei, nei ripieni e nelle salse.
Il Macis, pur avendo un sapore molto simile al frutto che avvolge, é assai più delicato come aroma.
Si può acquistare in polvere, quando è ingrediente di torte e piatti dolci, nonostante perda gran parte del suo aroma.
Inoltre, contiene un olio essenziale, che viene utilizzato in profumeria e per produrre liquori.
Come scrivevo prima, fai attenzione con la Noce moscata, in quanto può causare allucinazioni se usata in grandi quantità e può essere tossica.
Non sono raccomandate dosi superiori a 1 cucchiaino e, inoltre, le donne incinte non dovrebbero usarla.
Nella medicina popolare, la Noce moscata stimola l’appetito ed aiuta la digestione.
Riduce il gas e l’acido in eccesso ed allevia i crampi associati alla diarrea, mitigando molte fonti di disagio allo stomaco.
La Noce moscata è calmante e può aiutarti ad addormentarti dolcemente: provalo spruzzato in una tazza di latte tiepido addolcito con miele.
Il burro di Noce moscata può essere aggiunto alle pomate, per alleviare le irritazioni cutanee minori e per gli sfregamenti reumatici.
Nelle credenze popolari:
→ se hai un eczema tra le dita dei piedi, metti in tasca una Noce moscata, da rosicchiare ogni tanto.
→ una Noce moscata nel letto previene i crampi
→ la Noce moscata fa bene alla lombalgia: mettine una nella tasca del cappotto, quando fai giardinaggio ma, se cambi il cappotto e ne indossi uno senza Noce moscata in tasca, ti torneranno i dolori.
→ se hai la diarrea, bevi del latte bollito con una buona spolverata di Noce moscata appena grattugiata.
→ portando sempre con te una Noce moscata, non soffrirai mai di reumatismi.
In Esoterismo, un intero seme di Noce moscata può essere portato con sé, per avere fortuna durante tutti i giochi d’azzardo.
Questo effetto è notevolmente migliorato, creando un amuleto del seme, praticando un foro nella Noce moscata e riempiendolo di mercurio, e in seguito tappando il foro con cera o colla, o trasportandolo avvolto in un panno verde.
La Noce moscata può anche essere portata appresso, come un incantesimo per incoraggiare una decisione favorevole in casi giudiziari, e per ottenre successo in altre questioni legali. Avvolgila in un panno viola, o infilala su un filo viola per questo scopo.
Una Noce moscata in tasca aiuterà anche a garantire buona fortuna durante il viaggio.
Un antico incantesimo creolo suggerisce, che spruzzare Noce moscata in una scarpa da donna a mezzanotte, la incoraggerà ad innamorarsi perdutamente di te.
Altri modi per utilizzare questo seme, per incoraggiare l’amore di un altro, è condividere con la persona in questione una bevanda aromatizzata con Noce moscata, o indossare una fragranza con olio essenziale di questo albero.
La Noce moscata può essere aggiunta alle bevande bevute prima della meditazione e della divinazione, per migliorare la chiaroveggenza , la chiarocognizione e la chiarosenzienza , e per incoraggiare le visioni.
Un olio da massaggio, contenente olio essenziale di Noce moscata, o burro di Noce moscata, può anche essere strofinato sulle tempie per lo stesso scopo.
L’olio essenziale di Noce moscata è un ingrediente di ‘Money Drawing Oil’, che può essere utilizzato per ungere candele ed altri oggetti, durante il lavoro di incantesimi volti a portare denaro alla famiglia.
La Noce moscata in polvere può anche essere cosparsa su carboni, candele ed altri oggetti, durante gli incantesimi per ottenere denaro.
Per la connessione spirituale, includi questa spezia nelle miscele di incenso, per aumentare la tua consapevolezza, oppure rivesti una candela viola, per aiutarti a connetterti con gli spiriti guida.
Per migliorare la situazione economica, tieni una Noce intera nella borsa, o cospargi un po’ di polvere nel tuo portafoglio, per attirare denaro e ricchezza.
Inoltre, gli imprenditori possono tenere una Noce moscata nel registratore di cassa, o nel loro denaro messo al sicuro, per attirare più entrate.
Per quanto riguarda l’amore, cospargi un po’ di Noce moscata nella scarpa del tuo amato, per aumentarne il romanticismo.
Attira, invece, il tuo futuro amante, spruzzandoti una colonia o un profumo con toni di Noce moscata.
PIANETA: Giove/Mercurio
ELEMENTO: Fuoco
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Pesci
CHAKRA: 1, Muladhara (C. della Radice)-2, Svadhisthana (C. Sacrale)-6, Ajna (C. del Terzo occhio)-7, Sahasrara (C. della Corona)
Che tu ci creda o no, gli oli essenziali hanno molte proprietà, che possono influenzare e bilanciare le energie nel corpo umano.
Molti credono che, quando gli oli essenziali vengono usati in combinazione con l’intenzione o l’incarnazione, essi possano avere un effetto vibrazionale, che può supportare le frequenze più alte della magia.
Gli oli essenziali possono stimolare sia la mente che le tue emozioni in quanto, in questo modo, ti apri a uno stato di pensiero positivo e risvegli l’inconscio.
Le proprietà magiche degli oli essenziali, e delle piante da cui derivano, sono state a lungo incorporate in varie pratiche nel corso dei secoli.
Ma cosa è un olio essenziale?
E’ una sostanza altamente volatile, isolata per processo fisico da una pianta odorosa di una sola specie botanica.
L’olio porta il nome della pianta da cui deriva: per esempio, ‘olio di rose’ o ‘olio di menta piperita’.
Tali oli erano chiamati essenziali, perché si pensava rappresentassero l’essenza stessa dell’odore e del sapore.
La distillazione è il metodo più comune per l’isolamento degli oli essenziali, ma per alcuni prodotti vengono utilizzati altri processi, tra cui l’enfleurage (estrazione mediante grasso), la macerazione, l’estrazione con solvente e la pressatura meccanica.
Le piante più giovani producono più olio di quelle più vecchie, ma le piante vecchie sono più ricche di oli più resinosi e più scuri, a causa della continua evaporazione delle frazioni più leggere dell’olio.
Tra il vasto numero di specie vegetali, gli oli essenziali sono stati ben caratterizzati e identificati solo da poche migliaia di piante.
Gli oli sono immagazzinati come microgoccioline nelle ghiandole delle piante che, dopo essersi diffuse attraverso le pareti delle ghiandole, le goccioline si diffondono sulla superficie della pianta, prima di evaporare e riempire l’aria di profumo.
Le piante più odorose si trovano ai tropici, dove l’energia solare è maggiore.
Nel commercio, gli oli essenziali sono usati in tre modi principali:
≈ come odoranti: usati in cosmetici, profumi, saponi, detersivi e vari prodotti industriali, che vanno dai mangimi agli insetticidi alle vernici;
≈ come aromi: sono presenti in prodotti da forno, caramelle, confetture, carne, sottaceti, bibite e molti altri prodotti alimentari;
≈ come prodotti farmaceutici: si trovano nei prodotti dentali e in un gruppo ampio, ma in diminuzione, di medicinali.
Si hanno prime notizie sugli oli essenziali dall’antica India, Persia ed Egitto, i quali conducevano enormi traffici commerciali con la Grecia e Roma.
Molto probabilmente questi prodotti erano estratti preparati ponendo fiori, radici e foglie in oli grassi.
Dapprima le piante odorose, o i loro prodotti resinosi, venivano utilizzate direttamente poi, con l’avvento dell’Età d’oro della cultura araba, si sviluppò una tecnica per la distillazione degli olii essenziali.
Infatti, gli Arabi furono i primi a distillare l’alcol etilico dallo zucchero fermentato, fornendo così un nuovo solvente per l’estrazione degli oli essenziali, al posto degli oli grassi che erano stati probabilmente utilizzati per diversi millenni.
La conoscenza della distillazione si diffuse in Europa durante il Medioevo, e questi distillati divennero una specialità delle farmacie medievali europee, le quali usavano oli di Legno di Cedro, Calamo aromatico, Saussurea costus, Rosa, Rosmarino, Dracena, Boswellia, Ericameria laricifolia, Salvia, Cannella, Benzoino e Mirra.
Con Marco Polo, le pregiatissime spezie dell’India, della Cina e delle Indie servirono da impulso per il commercio europeo con l’Oriente.
Ed alcune di esse, come Cardamomo, Salvia, Cannella e Noce moscata venivano sottoposte agli alambicchi dei farmacisti.
Tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, l’espansione delle conoscenze chimiche portò molti noti chimici a prendere parte alla caratterizzazione chimica degli oli essenziali, causando una forte espansione della produzione e l’uso degli oli volatili in medicina, nei prodotti alimentari, nelle bevande e nei profumi.
Il primo olio essenziale fu creato per la prima volta nel 1937, da René Maurice Gattefosse, considerato uno dei padri dell’Aromaterapia.
Ma tornando all’uso magico, in questo articolo descrivo solo gli oli essenziali, che possono essere utilizzati per una determinata proprietà, naturalmente senza discutere sugli effetti o sull’ottenimento del risultato desiderato.
Il modo in cui usi i tuoi oli essenziali è limitato solo dalla tua immaginazione e creatività.
Gli oli essenziali possono essere diffusi sotto forma di vapore; vengono aggiunti ad unguenti, lozioni e cosmetici; possono essere aggiunti ai bagni o essere utilizzati attraverso un processo noto come evaporazione a secco, che prevede l’aggiunta di alcune gocce di olio a un pezzo di tessuto, o un batuffolo di cotone, e quindi tenuto vicino al naso, inalando.
Questi oli essenziali sono spesso usati, per creare alcuni degli strumenti di stregoneria più basilari: incenso, candele e ciondoli.
Semplificando, possono essere usati per migliorare praticamente qualsiasi cosa tu voglia fare di magico.
È importante sapere che, quando si usano oli essenziali per la stregoneria, dovrebbero essere usati solo quelli naturali.
Gli oli sintetici, sebbene abbiano un profumo simile agli oli naturali, non hanno gli ingredienti naturali da cui derivano gli oli botanici.
Inoltre, gli oli essenziali sono magici a causa del loro potente profumo: l’olfatto ha un profondo impatto sulla mente e, poiché gli oli essenziali sono così robusti, hanno il potere di alterare il modo in cui la mente pensa.
Per farti un esempio, immagina il tuo odore preferito e come ti fa sentire: probabilmente migliora il tuo umore, allevia lo stress e ti fa sentire felice.
Fai attenzione, in quanto molti oli essenziali non sono sicuri da usare su o vicino ai tuoi bambini, o intorno agli animali domestici, in particolare i gatti.
Un’altra cosa importante da sapere è che, se decidi di cimentarti con gli oli essenziali, è necessario utilizzare oli essenziali che non siano stati adulterati da distributori o venditori senza scrupoli.
Infatti, gli oli essenziali richiedono un’enorme quantità di materiale vegetale per essere creati quindi, di conseguenza, gli oli essenziali puri possono essere piuttosto costosi.
Come già detto, se l’olio essenziale non è puro, potrebbe non avere la proprietà specifica o i risultati desiderati che stai cercando.
Inoltre, utilizzando oli essenziali puri, avrai accesso all’elevata vibrazione di ciascun di essi, che ti possono aiutare a sostenere ed influenzare i tuoi livelli emotivi, fisici e spirituali.
Ultimissima informazione: l’elenco si base su una mia scelta personale ma, per ciascuna proprietà, potrebbero non essere gli unici oli essenziali che possono essere utilizzati.
DIVINAZIONE
Usa questi oli essenziali, durante le tue meditazioni e rituali quando cerchi informazioni o verità nascoste e per aiutarti a entrare nel corretto stato ricettivo.
Ti aiuteranno a creare l’atmosfera e a creare un ambiente rilassante, in modo da poterti aprire mentalmente ed emotivamente.
• LEGNO DI SANDALO (Santalum album): Per secoli, è stato associato alla chiaroveggenza ed alla divinazione. I Buddisti credono che il legno di sandalo possa conferire un senso di consapevolezza e risvegliare pensieri divini, oltre a favorire un profondo stato meditativo.
• LILLA’ (Syringa): Il suo colore viola ispira la consapevolezza psichica ed è usato, per migliorare le pratiche di divinazione e per rafforzare la tua intuizione. Usato come aiuto spirituale, il Lillà è una scelta eccellente per i rituali di divinazione usato in combinazione con una sfera di cristallo.
• ARANCIO: I suoi frutti sono considerati benedizioni e sono associate a molte qualità magiche. Le Arance sono state utilizzate per la divinazione e sono state collegate per aumentare il tuo intuito.
• GINEPRO: Al suo olio essenziale sono attribuite tutti i tipi di proprietà magiche, inclusa la capacità di potenziare gli incantesimi di divinazione e le abilità psichiche.
• CHIODI DI GAROFANO (Syzygium aromaticum): Bruciare incenso di Chiodi di garofano è legato alla guarigione ed alla protezione, oltre ad essere utilizzato anche nei rituali e negli incantesimi di divinazione.
• CANFORA (Cinnamomum camphora): Aumenta la consapevolezza psichica e i rituali di divinazione. Spesso, se usati per la divinazione, il legno di canfora ed i semi di Anice vengono bruciati come incenso.
• LEGNO DI CEDRO: E’ un olio essenziale da preferire, quando si creano incantesimi per avere chiarezza, durante le pratiche di divinazione. Può essere utilizzato anche nei rituali di guarigione e protezione.
• GINESTRA (Spartium junceum): E’ meno conosciuto e proviene dai fiori dell’arbusto di Ginestra. Si utilizza nei rituali tradizionali di divinazione, protezione, purificazione e trattamento degli agenti atmosferici.
• PATCHOULI: Può essere utilizzato per aiutare con la messa a terra. Dissolve la negatività e stimola la crescita spirituale. È l’olio per divinazione utilizzato più comunemente.
ABBONDANZA
Se hai un blocco emotivo relativo alla mancanza di denaro e ricchezza, questi oli essenziali possono essere utilizzati per manifestare la prosperità.
• TRIFOGLIO: Incoraggia una mentalità positiva, che circonda la ricchezza. Usalo per attirare fortuna e prosperità.
• CANNELLA: Anticamente era considerato l’olio della ricchezza. Supporta una mentalità di prosperità. Usa questo olio essenziale per incoraggiare guadagni finanziari ed invitare il denaro a trovarti.
• ZENZERO: Aumenta la legge di attrazione.
• BENZOINO: E’ stato a lungo utilizzato, per elevare l’umore e rilassarsi. Nei tempi antichi, solo i più ricchi possedevano l’Incenso. Era ed è tuttora l’olio dell’unzione.
• MIRRA: Usata da oltre 5000 anni, può aprire la mente alla ricezione di regali. Questo olio è menzionato nella Bibbia tra i ricchi.
• ABETE: Si ritiene che la frequenza vibrazionale di questo olio essenziale sia in grado di rilasciare blocchi mentali alla prosperità e alla ricchezza.
• LIMONE: Col suo aroma luminoso e gioioso, aiuta a ringiovanire gli stati d’animo e portare più energia al tuo corpo, mente e anima. Diffondere l’olio di limone al mattino è un ottimo modo per aggiungere un’energia istantanea alla tua casa ed aiutare a liberarti dei pensieri negativi e scoraggianti. A causa della forte associazione degli oli di limone con ricchezza e fortuna, l’olio viene utilizzato in molte candele profumate e spray.
SINTONIZZAZIONE
E’ un modo per “sintonizzarsi” con la mente, il corpo e lo spirito, usando soltanto oli essenziali e sensi.
Questo è un ottimo modo per raggiungere un adeguato stato di meditazione.
• SALVIA SCLAREA: E’ stato utilizzato dagli antichi e si dice contenga la saggezza dei saggi. Usala per rafforzare il tuo spirito e bilanciare i tuoi chakra.
• POMPELMO: E’eccellente per fornire un effetto edificante e ravvivante. Può aiutare ad alleviare l’esaurimento nervoso e aiutare a raggiungere la sintonia.
• MENTA PIPERITA: E’ eccellente per promuovere la chiarezza ed aiutare a energizzare il cervello.
• YLANG YLANG: Favorisce sentimenti di pace, gioia, relax ed amore. Queste proprietà possono aiutare a raggiungere una maggiore sintonia spirituale.
PULIZIA
Questi oli essenziali possono essere usati per aiutare ad eliminare dal tuo corpo da vibrazioni e sentimenti negativi.
Ma possono anche servire, per pulire e proteggere gli oggetti, o anche per pulire una casa.
• LIQUIDAMBAR: Usata per la pulizia, la protezione e la purificazione, è un’ottima scelta per liberare la mente dalle energie negative accumulate.
• GINEPRO: Un tempo era utilizzato per allontanare il male e proteggersi dalle energie negative. Oggi sono anche usate per pulire gli spazi e gli strumenti magici.
• LEGNO DI CEDRO: E’ stato utilizzato per rimuovere gli incantesimi e purificare gli spazi. Può essere usato come aiuto, per tenere lontane le energie negative e gli spiriti.
• EUCALIPTO: Ritenuto da molti dotato di poteri purificanti, curativi e protettivi, fa scomparire le energie negative nel luogo in cui viene disperso il suo potente aroma.
• LAVANDA: Usata in casa, può portare pace, gioia e guarigione. E’ estremamente popolare per fare bagni purificanti.
• ALBERO DEL TE’ (Melaleuca alternifolia): È usato in incantesimi di purificazione e protezione, per dissipare entità oscure e per proteggere oggetti o spazi. L’olio questo albero contiene le energie positive di protezione e purificazione.
• SALVIA BIANCA: Usato da molte culture, quello di Salvia bianca in particolare è considerato il miglior olio essenziale, per liberare uno spazio di energia negativa.
RISVEGLIO
Questi oli essenziali possono aiutare a risvegliare e migliorare la tua autocoscienza interiore, in modo da poter raggiungere il tuo massimo potenziale possibile.
Inoltre, migliorano la meditazione e la visualizzazione, ed aiutano a manifestare i tuoi obiettivi.
• EUCALIPTO: Usalo per fornirti una prospettiva nuova e positiva.
• ALISSO: Ottimo nel supportarti per entrare in un luogo di vibrante vitalità, motivazione, ispirazione e chiarezza, mentre fai i passi per trasformare i tuoi obiettivi in realtà.
• FRANKINCENSE: Può aiutarti ad aprire il tuo Terzo occhio ed entrare in contatto con il tuo intuito. Usalo per rilasciare le vibrazioni più basse e rivelare la tua verità interiore.
• GELSOMINO: Usalo per liberare le inibizioni e la tua immaginazione. Di tutti gli oli essenziali, il Gelsomino può alterare di più il tuo umore.
• LIMONE: Ti aiuta ad eliminare i vecchi modi di pensare e sentire. Risveglia il tuo “io interiore”
• MANDARINO: E’ ottimo per entrare in contatto con il tuo “bambino interiore”. Inoltre, può aiutarti a connetterti con anime che la pensano allo stesso modo.
• ROSMARINO: Può aiutarti a trovare la tua vera conoscenza di te stesso. Infatti, è conosciuto come l’olio essenziale della conoscenza e della transizione. Può anche aiutare a sbarazzarsi di energia negativa.
• SANDALO: E’ stato a lungo utilizzato nei templi buddisti, per le sue proprietà meditative. Usalo per cercare una maggiore consapevolezza ed espandere la tua coscienza, o per avere la pace della mente.
COMFORT
Si è sempre alla ricerca di apportare conforto nella propria vita. Infatti, gli aromi hanno sempre portato conforto alle persone: l’odore di un vecchio libro, l’odore del cuoio, l’aroma dei biscotti di Natale, l’odore dei fiori, o il meraviglioso profumo dei pini nel bosco, o dell’erba appena tagliata.
Ecco alcuni aromi che sono stati usati per secoli nella magia, nei rituali o in casa per portare un po’ di conforto.
• CIPRESSO: Può essere utilizzato per alleviare il dolore e trovare conforto nei momenti di perdita. Anche per queste proprietà, i Cipressi si trovano spesso vicino ai cimiteri.
• FRANKICENSE: E’ usato da migliaia di anni in tutto, dalle cerimonie religiose ai profumi ed anticamente era più prezioso dell’oro. Il suo uso apportare una bellissima sensazione di pace e tranquillità. Usalo per calmare la mente, durante i periodi di disagio e preoccupazione.
• GERANIO: Ha un aroma morbido, dolce, simile alla rosa e si trova in molti prodotti per il bagno e per il corpo, a causa delle eccezionali qualità confortanti, che si trovano in questo fiore. Risuona con la Madre terra e dovrebbe essere sempre usato con grande rispetto.
• GELSOMINO: Considerato come uno dei fiori più mistici, per molte persone l’essenza del Gelsomino porta conforto e amore, e simboleggia la purezza e la grazia.
• LAVANDA: Da secoli le persone sono consapevoli delle qualità confortanti ed antidepressive della lavanda. Usata in casa, può portare pace, felicità, gioia e guarigione.
• ROSA: Scioglie lo stress. Ha un effetto amorevole e calmante, che può aiutare a bilanciare le emozioni.
• ARANCIA DOLCE: Estremamente edificante e rivitalizzante, viene utilizzata per ottenere un meraviglioso senso di comfort. Molte persone credono che l’arancia dolce sia incredibilmente magica.
SOGNI
I sogni possono essere stimolati da fonti esterne, o da qualsiasi cosa che influisca sul nostro stato emotivo, compreso l’olfatto. Usa gli oli essenziali, per promuovere sogni positivi, o per cercare di influenzare i tuoi sogni attraverso i sogni lucidi.
• KAVA KAVA (Piper methysticum): Può ridurre l’ansia e l’insonnia causata dall’ansia, aiutandoti a dormire bene la notte. Di conseguenza, promuove uno stato di sogno di qualità.
• LAVANDA: E’ il più famoso nell’aiutare a dormire, creando un ambiente perfettamente calmo e rilassante. Darà una svolta positiva ai tuoi sogni.
• ARTEMISIA: Dovrebbe essere l’olio essenziale principale quando si lavora sui sogni, in quanto può aiutarti a dormire tutta la notte. L’Artemisia può anche aiutarti a migliorare il ricordo dei tuoi sogni e ad aumentare l’intensità. Per coloro che sognano solo in bianco e nero, sembra che l’Artemisia possa aiutarti a ricordare i tuoi sogni a colori.
• SALVIA: Sviluppa la capacità di sognare. Quando si cerca una risposta dentro di sé, si può provare a diffonderne qualche goccia in ambiente o a utilizzarla sul cuscino prima di dormire. La sua azione amplia la visione interiore, stimola l’intuizione e l’ispirazione, ed è perfetta per esprimere un desiderio, e, ancora di più, per cercarlo.
• MIMOSA: Se i tuoi sogni lasciano una sensazione di ansia, puoi utilizzare l’olio essenziale di Mimosa che, con poche gocce, rende i sogni più vivi e chiari e permette all’inconscio di comunicare con la mente. Evitala, però, se non ti senti pronto ad esplorare una parte oscura e sconosciuta di te stesso.
CONTRO LA PAURA
Queste essenze ti aiutano a vincere le tue paure, quando ti trovi in una situazione in cui potresti sentirti un po’ spaventato o a disagio, aiutandoti a realizzare qualsiasi cosa.
Si utilizzano quando la quantità di paura è troppo alta, ed anche il solo annusare uno o più di questi oli essenziali, può darti un senso di calma, sicurezza e pace.
• CAMOMILLA: Usala per trasformare l’energia negativa in energia positiva. Questo olio essenziale può fornire un effetto calmante sulla maggior parte delle persone. In magia, infatti, la Camomilla è solitamente usata come rimedio casalingo per le malattie della mente e del corpo.
• BENZOINO: Un olio sacro usato per ungere gli oggetti. Quest’incenso ha un effetto calmante, che può aiutare a ridurre la paura. Essendo un forte purificatore, questo olio essenziale viene utilizzato in rituali di purificazione, benedizioni ed esorcismi.
• LAVANDA: Per migliaia di anni, le persone hanno usato la Lavanda per ridurre l’ansia. Si ritiene che quest’olio essenziale possa attivare il sistema nervoso parasimpatico: riducendo la tua ansia, puoi ridurre la tua paura.
• ROSMARINO: Il Rosmarino ha poteri spirituali di protezione. Inoltre, un bagno rituale al Rosmarino elimina le preoccupazioni persistenti ed aiuta a rinvigorire lo spirito.
• YLANG YLANG: Può sciogliere la paura e l’ansia. Usalo per spegnere i sentimenti di paura e rabbia. Può essere usato negli incantesimi di riconciliazione.
• BASILICO: Il suo olio essenziale dona forza, coraggio e stimola le ghiandole surrenali. È eccellente per trovare la forza dentro sé, quando ci si trova in situazioni di emergenza. Ottimo anche in caso di paura da esame, in quanto migliora la concentrazione, la precisione, la logica ed aumenta lo stato di vigilanza.
• MIRTO: E’ particolarmente utile nei momenti bui della nostra esistenza, quando è difficile scorgere ed apprezzare la luce che è in noi. Elimina la disperazione, il dolore provocato da traumi antichi o recenti ed è eccellente contro la depressione.
• VETIVER (Chrysopogon zizanioides): Caratterizzato da un aroma legnoso e terroso, radica le tue emozioni, permettendoti di pensare chiaramente e di non reagire con le tue emozioni. Il Vetiver è stato utilizzato per migliaia di anni, per alleviare lo stress emotivo ed i sentimenti di nervosismo.
FELICITA’
Nei periodi difficili, si possono usare alcuni oli essenziali come un potente strumento di supporto, per aiutare a coltivare la felicità.
Essi possono stimolare il sistema limbico, che aiuta a regolare le nostre esperienze emotive ed alcuni possono indurre il cervello a rilasciare serotonina, che può aiutare a ridurre l’ansia e aumentare la felicità.
• GELSOMINO GIALLO (Jasminum fruticans): E’ un segno di felicità. Usalo per potenziare gli incantesimi destinati ad aumentare la felicità, per rendere il tuo mondo un po’ più luminoso, dissipando quelle energie negative e qualsiasi depressione, che potrebbe tormentarti nella parte posteriore della tua mente.
• LIMONE: Può aiutare a calmare e lenire la mente ed il corpo. Viene utilizzato per assorbire l’energia negativa. Lavare i pavimenti e le pareti di una stanza può aiutare a risciacquare via le vibrazioni drenanti, che potrebbero avere un impatto negativo su di te.
• SALVIA SCLAREA: Usa questo olio essenziale per aiutare a indurre l’euforia, in quanto rafforza l’energia del qi (chi) che, quando non si muove, diventa squilibrata. Bilanciare la tua energia qi promuove la salute e l’armonia.
• OSMANTO (Osmanthus fragrans): E’ uno dei 10 famosi fiori tradizionali della Cina. I fiori sono altamente aromatici e vengono utilizzati nei profumi più rari e costosi del Mondo. Il suo profumo inebriante ed esaltante è noto per far sorridere tutti.
• MAGGIORANA: Può essere utilizzata per aiutare a promuovere l’amore e la felicità e per rafforzare le relazioni. Crea la beatitudine spirituale e stabilisce una connessione con il divino. Se sei afflitto o depresso, la Maggiorana ha lo scopo di ripristinare la felicità.
VISIONE INTERIORE
Usa questi oli essenziali, per aiutarti a raggiungere i livelli più profondi di te stesso e creare un’esperienza pacifica dentro di te, abbattendo i muri che ti impediscono di godere del dono dell’immaginazione.
Durante la preghiera, la meditazione o i rituali, questi oli essenziali elevano il tuo spirito interiore ed aiutano ad attrarre energie vibrazionali più elevate.
• SALVIA SCLAREA: Serve per ottenere una visione mentale chiara, essendo considerata la dispensatrice di chiara saggezza. Usala per indurre trance, sogni e visioni.
• GELSOMINO: Il “Re degli oli essenziali”, ma anche la “Regina della notte”. Usalo durante la meditazione, per alterare la tua coscienza e preparare la mente per avventure psichiche e profetiche.
• MENTA PIPERITA: Una delle piante preferite dalle streghe di tutto il Mondo, ha molti usi nel mondo occulto. Usala per illuminare i tuoi viaggi emotivi e spirituali, ma anche per liberare la tua mente dai pensieri inquietanti, in modo che tu possa connetterti con la tua visione interiore.
• SANDALO: Questo legno aromatico è spesso associato alla purificazione ed alla guarigione. I Buddisti credono che il legno di sandalo permetta alla mente di allontanarsi durante le meditazioni e permetta alle tue visioni interiori di diventare più pronunciate.
• MIRRA: Ti mette in contatto con la sfera spirituale, favorisce lo scioglimento dei blocchi emotivi e spirituali, è distensivo e dona forza e buon umore.
• BENZOINO: Predispone all’apertura del cuore nelle relazioni e con sé stessi.
INTUIZIONE
Se hai presentimenti su qualcosa che poi si avvera, potresti aver bisogno di mettere a punto questa capacità.
Questi tipi di intuizioni hanno a che fare con il tuo Terzo occhio che, più riesci ad aprire, più il tuo intuito crescerà.
Questo è un processo che richiede un duro lavoro e gli oli essenziali utilizzati per la visione interiore e l’intuizione possono solitamente sovrapporsi, poiché queste capacità sono simili.
Usa i seguenti oli essenziali, per aiutarti ad aprire il tuo Terzo occhio ed aumentare il tuo intuito e le tue capacità psichiche.
• LEGNO DI CEDRO: In Gran Bretagna, si credeva che potesse essere usato, per profetizzare la morte di un membro della famiglia. Il Legno di cedro può essere usato per allontanare le energie negative che potrebbero bloccare le tue capacità psichiche.
• SALVIA SCLAREA: Usala per fare lavaggio potenziante per specchi e pietre profetiche.
• GELSOMINO: Simile al controllo della tua visione interiore, usalo per aprire la tua mente e migliorare le tue innate capacità profetiche e psichiche.
• LAVANDA: La sua energia specifica può ispirare attività psichiche.
• MENTA PIPERITA: Invita l’energia positiva ed aumenta la consapevolezza, quando sviluppi le tue capacità psichiche. Può elevare e lenire il tuo spirito ed aiutare a sciogliere eventuali blocchi energetici che potresti avere.
• ELICRISO: E’ utilizzato per aumentare la capacità intuitiva, ottimo per la meditazione.
PROTEZIONE
Proteggerti ti consente di rivendicare il tuo spazio spirituale personale ed impedire che l’energia negativa vi entri.
• SANDALO: Considerato incenso sacro, si è presto scoperto che il Legno di sandalo non è mai attaccato dalle termiti, il che ha portato alla sua reputazione di avere proprietà protettive. Diffondere l’aroma in casa, può aiutare a rimuovere le energie negative.
• GINEPRO: Spesso usato per tenere lontane le streghe malvagie e gli spiriti maligni, è ottimo per scongiurare il “malocchio” e le maledizioni.
• LAVANDA: Se ritieni che qualcuno, che emana energia negativa, sia entrato nella tua casa, purifica il tuo spazio con le proprietà purificanti della Lavanda. Puoi anche portare la Lavanda con te o sulla tua pelle, per aiutare a tenere a bada quelle energie negative.
• SALVIA: E’ conosciuta come una delle erbe più potenti e benefiche, utilizzate per pulire e purificare uno spazio di energie negative. Gli antichi credevano che la Salvia fosse benefica contro qualsiasi tipo di male. Gli Sciamani americani la usano per purificare le energie negative e purificare uno spazio.
SPIRITUALISMO
Se ritieni di poter stabilire un contatto con i tuoi cari, che sono ‘passati dall’altra parte’, potresti trovare alcuni di questi oli essenziali molto interessanti.
Inoltre, alcuni credono che una pratica di protezione spirituale dovrebbe essere eseguita quotidianamente.
Ecco alcuni dei tanti oli essenziali, che gli spiritualisti usano per aiutarsi in questi compiti.
• LEGNO DI CEDRO: Spesso usato durante i rituali e le invocazioni per evocare spiriti utili.
• CANNELLA: Questo è uno dei profumi più comuni usati nel lavoro di incantesimi. Usa questo olio essenziale, per proteggerti dagli attacchi spirituali e dissipare la negatività. È noto nei circoli magici, per aiutare ad aumentare le vibrazioni spirituali di una stanza.
• GELSOMINO: In Persia, questo fiore era conosciuto come “Yasmin” che significa “dono di Dio”. Usalo per invocare poteri angelici, o come offerta alle fate. Utilizzalo anche per promuovere l’amore e il desiderio spirituali.
• LAVANDA: Usala per allontanare gli spiriti maligni e rimuovere le energie dannose dalla tua casa.
• ARTEMISIA: Anche questa pianta è da secoli utilizzata per la protezione dagli spiriti maligni. L’Artemisia può aiutare a rimuovere i piccoli brutti ricordi di un terribile passato.
• ROSMARINO: Crea uno Smudge , per allontanare le energie negative. Può essere usato per ungere i tuoi strumenti usati per rituali e meditazioni.
• ACHILLEA: Quando ti immergi nel mondo degli spiriti, usa l’Achillea come protezione aggiuntiva e per aumentare la tua esperienza.
N.d.A: Se vuoi saperne di più sulle virtù di alcune piante citate in questo articolo, vai ai seguenti link:
–ROSMARINO
–BOSWELLIA
–BENZOINO
–CARDAMOMO
–ARANCIO
–ABETE ROSSO
–ABETE BIANCO
–CANFORA
–YLANG YLANG
–ALISSO
–GELSOMINO
–ARTEMISIA
–CAMOMILLA
–BASILICO
–MIRTO
–MIMOSA (VEDI ACACIA)
–ACHILLEA
–LIQUIDAMBAR
NUMERO: 2
ELEMENTO: Acqua
PIANETA: Luna
SEGNO ZODIACALE: Toro – Cancro
CASA ASTROLOGICA: 4
GIORNO DELLA SETTIMANA: Lunedì
STAGIONE: Primavera (Maggio)
PROFUMO: Canfora, Aloe
COLORE: Argento
FIORE: Lunaria
PIETRA: Labradorite
ANIMALE: Cicogna
PARTE DEL CORPO: Sistema linfatico, organi riproduttivi femminili
SIMBOLO: Arco e freccia
DROGA VEGETALE: Ginepro
METALLO: Argento
La Papessa è una figura misteriosa: una donna drappeggiata in abiti ecclesiastici e che indossa la triplice corona del papa.
Nei primi mazzi italiani tiene in una mano un libro e nell’altra le chiavi di San Pietro, un pastorale o un bastone.
La Papessa, dal XV secolo, ha subito varie trasformazioni, passando da un’allegoria tradizionale della Chiesa costituita, a un’eretica, ad alta sacerdotessa di una loggia occulta e, più recentemente, una strega neopagana.
E’ chiamata anche Alta sacerdotessa, The High Priestess, La Papesse, The Popesse, Die Päpstin.
Nei primi Tarocchi, i giocatori avevano familiarità con le immagini di una donna papa dall’arte del loro tempo.
Proprio come il Papa nel mazzo dei Tarocchi raffigura una figura religiosa convenzionale e non controversa, così la Papessa era un’incarnazione convenzionale della Chiesa.
Infatti, esistono anche alcune versioni moderne dei Tarocchi di Marsiglia, che includono le chiavi del regno, che sono un simbolo tradizionale del papato.
Nei Paesi protestanti post-riforma, inoltre, le carte dei Tarocchi, utilizzavano le immagini della leggendaria Papessa Giovanna, collegandosi alla mitologia di come Giovanna, travestita da uomo, fu eletta al papato e, presumibilmente, solo dopo che ebbe partorito, si scoprì essere una donna.
Invece, nei Tarocchi Visconti-Sforza, La Papessa viene identificata come una raffigurazione di suor Maifreda da Pirovano, monaca degli Umiliati di Biassono e parente della famiglia Visconti, che fu eletta papa dalla setta eretica dei Guglielmiti della Lombardia.
La Papessa siede davanti a un sottile velo decorato con melograni, che rappresenta i regni conscio e subconscio separati, il visibile e l’invisibile, e serve a tenere fuori gli spettatori casuali: solo gli iniziati possono entrare.
I melograni sul velo sono un simbolo di abbondanza, fertilità e femminile divino.
Su entrambi i lati della Papessa si trovano due pilastri, che segnano l’ingresso a questo tempio sacro e mistico (associato anche al Tempio di Salomone).
Un pilastro è nero con la lettera B (Boaz, che significa “nella sua forza”) e l’altro è bianco con la lettera J (Jachin, che significa “stabilità”).
I colori bianco e nero dei pilastri simboleggiano la dualità, maschile e femminile, oscurità e luce, affermando che la conoscenza e l’accettazione della dualità sono necessarie, per entrare in questo spazio sacro.
La Papessa indossa una veste blu con una croce sul petto e un diadema (o corona), entrambi simbolo della sua conoscenza divina e del suo status di sovrana divino.
In grembo ha una pergamena con la lettera TORA, a significare la Legge Maggiore, il quale è parzialmente coperto, a significare che questa conoscenza sacra è sia esplicita che implicita, e sarà rivelata solo quando l’allievo sarà pronto a guardare oltre il regno materiale.
La luna crescente ai suoi piedi simboleggia la sua connessione con il divino femminile, la sua intuizione e mente subconscia, ed i cicli naturali della luna.
CARTA AL DIRITTO
Quando la Papessa appare al diritto nella lettura dei Tarocchi, di solito indica un momento per imparare ed ascoltare il tuo intuito, piuttosto che dare priorità al tuo intelletto ed alla tua mente cosciente.
Ti dice di rallentare e riflettere su ciò che hai imparato, e di acquisire ancora più conoscenze, prima di prendere una decisione o agire.
Probabilmente, stai affrontando una grande scelta o un dilemma, quindi lascia che la Papessa ti guidi nella tua avventura nel profondo del tuo subconscio e cerca di connetterti con il tuo sé superiore.
Mentre lo fai, le risposte fluiranno liberamente, mentre provengono dall’interno.
Una volta che hai imparato a consultare il tuo silenzio interiore, per trovare risposte ai tuoi dilemmi pratici, hai raggiunto l’ideale della Papessa.
Lei ti invita anche a connetterti con il tuo lato divino femminile, ti dice di abbracciare il tuo sacro femminile, per riportare in equilibrio le tue energie maschili e femminili.
Senti, piuttosto che pensare, e fidati della tua energia femminile divina, anche se l’energia maschile intorno a te potrebbe sembrare più forte.
La Papessa può indicare anche la vicinanza a persone sincere e giusti consigli da seguire.
In generale è una carta che parla di saggezza e della capacità di reinventarsi, ovvero trasformarsi con costanza e intuizione, fiduciosi delle proprie scelte.
Quest’ultime, se affrettate, non saranno proficue, per questo bisognerà riflettere prima di agire e, così facendo, si otterrà ciò che vuole.
CARTA AL ROVESCIO
La Papessa al rovescio ti dice di rallentare e prenderti del tempo, per riconnetterti con te stesso.
La carta invertita potrebbe essere un segnale che stai reprimendo i tuoi sentimenti e che hai difficoltà ad ascoltare il tuo intuito.
Molto probabilmente, c’è stata una situazione in cui hai avuto la sensazione di dover seguire il tuo istinto, ma l’hai ignorato.
Oppure sei stato influenzato dalle opinioni degli altri, invece di pensare a ciò che era giusto per te.
Quindi fai attenzione, perché gli altri stanno cercando di influenzarti e manipolarti.
Rimani saldo con le tue convinzioni, in quanto non hai bisogno dell’approvazione degli altri. Invece, segui il tuo istinto, perché le risposte che cerchi sono dentro di te.
Stai calmo e ritirati dal mondo esterno, per osservare ciò che la tua guida interiore sta condividendo con te ora.
Rilassati, sapendo che hai già le risposte di cui hai bisogno dentro di te.
Tutto ciò di cui hai bisogno è un po’ di fiducia in te stesso, per fare ciò che sai essere meglio.
Inoltre, cerca di ponderare quando sia il momento giusto per tacere, evita di mostrarti irascibile o divulgare segreti intimi di altri o agli altri.
LA PAPESSA E L’AMORE
Diritto: La Papessa può segnalare cambiamenti quasi impercettibili ed inconsci nel proprio stato emotivo.
Una superficie calma può nascondere emozioni intense ed anche appuntamenti apparentemente semplici possono trasformarsi in passioni furiose.
La Papessa suggerisce che si ha bisogno di pazienza e fiducia per il proprio intuito.
Sii onesto con gli altri e con te stesso, e lascia che ciò che è nascosto emerga in superficie.
In una relazione, la Papessa mostra intimità ed apertura crescenti.
Inoltre, segnala che l’onestà è essenziale per rendere la tua relazione il più forte possibile.
Rovescio: La Papessa è la custode del tuo intuito, indicando che devi fidarti dei tuoi sentimenti, quando si tratta di amore e romanticismo.
Le difficoltà possono svilupparsi, quando ignori il tuo intuito e segui solo la tua mente cosciente.
Inoltre, la Papessa può anche segnalare, che devi stare attento ad essere veramente onesto. Evita di agire o di dire parole semplicemente per compiacere il tuo amante.
Questo porta a nient’altro che risentimento.
LA PAPESSA E LA CARRIERA
Diritto: La Papessa può segnalare un periodo di istruzione o specializzazione.
Potresti tornare a scuola per la formazione.
Se sei in un campo creativo, questa carta può anche suggerire nuove ispirazioni che entrano nel tuo lavoro.
Quando fai grandi scelte nella tua carriera o nei tuoi progetti futuri, la Papessa suggerisce anche di fare affidamento sul tuo istinto. Probabilmente, ci sono molte informazioni lì che ti aiuteranno.
A volte, questa carta può anche segnalare l’apparizione di un mentore o di una guida, che può aiutarti a progredire ulteriormente nel tuo lavoro.
Rovescio: Potresti non avere tutte le informazioni sulla tua situazione lavorativa in questo momento.
Forse, le persone ti hanno tenuto all’oscuro su qualcosa d’importante.
Per questo motivo, puoi sentirti solo e forse non in contatto con i tuoi colleghi.
Può anche essere, quando si tratta di prendere decisioni di carriera, che tu non stia ascoltando il tuo intuito.
Stai scegliendo di fidarti di un socio in affari nonostante, la sensazione viscerale che non abbia le migliori intenzioni per te.
Oppure, stai rimanendo in un lavoro che disprezzi, nonostante il tuo intuito ti dica che questo non è pensato per te.
Questa carta può anche suggerire, che un collega abbia programmi nascosti: diffida degli altri.
Un comportamento troppo caloroso può nascondere il pericolo.
LA PAPESSA ED IL DENARO
Diritto: Poiché la Papessa è legata al mistero e all’ignoto, fai attenzione a discutere le tue finanze con gli altri.
Questa carta suggerisce di tenere nascosta la tua situazione finanziaria.
In alternativa, se ti viene presentata l’opportunità di utilizzare le tue finanze, il tuo intuito saprà se questa è una buona scelta o meno.
Prenditi del tempo per sondare i tuoi sentimenti; se ci sono bandiere rosse, qualcosa non andrà bene.
Ascolta quei sentimenti.
Rovescio: Se stai per firmare contratti, prendere prestiti, ottenere un mutuo o investire in qualcosa, fai attenzione: potrebbero esserci alcuni dettagli che ti mancano.
La Papessa può suggerire, che non hai tutte le informazioni necessarie, per prendere una decisione corretta e consapevole.
Assicurati di avere qualcuno di cui ti puoi fidare, e che possa fornirti tutti i dati fondamentali.
⇒⇒⇒continua
La Puzzola comune (Mustela putorius) conosciuta anche come Puzzola nera, Puzzola della foresta, Furetto europeo, Furetto selvaggio, è un mammifero appartenente alla famiglia dei Mustelidi.
Vengono chiamate con lo stesso nome anche specie appartenenti al genere Ictonyx e Mephitis, comunemente chiamate Zorille e Moffette, ma con le quali la Puzzola condivide solo la capacità di secernere da ghiandole sottocaudali, una sostanza maleodorante usata solitamente come difesa.
La Puzzola però condivide un legame più diretto con il Visone europeo (Mustela lutreola), con il quale si ibrida facilmente.
Questo animale è diffuso in Asia ed Europa; la Mustela putorius è diffusa in Italia con una forma selvatica di colore bruno scuro, e una domestica, nota come Furetto.
Solitamente ha medie dimensioni (una sessantina di centimetri, coda compresa), occhi circondati da una banda di pelo più chiaro, coda folta ed orecchie piccole.
La sua pelliccia è tipicamente nera con una V bianca lungo la schiena ed ha una barra bianca tra gli occhi, così come la rara Puzzola dal cappuccio, o Moffetta dal cappuccio ( Mephitis macroura), le cui strisce non sono sempre presenti e le aree bianche sul dorso sono intervallate da pelliccia nera, che le conferisce un aspetto grigio.
Il “cappuccio” è il risultato di lunghi peli sulla nuca.
La Puzzola è notturna, agile e veloce, preda piccoli vertebrati sul terreno, nei pressi di raccolte d’acqua, ed è specializzata nella caccia agli Anuri.
Vive solitamente in un’ampia varietà di habitat, inclusi deserti, foreste e montagne.
Alcune tribù di Nativi americani non mangiavano le Puzzole, a causa della credenza superstiziosa, che la sua carne fosse velenosa (il che in realtà non è vero; le persone di altre tribù mangiavano carne di puzzola senza effetti negativi).
In alcune tribù, incontrare una Puzzola era considerato sfortunato, e questi animali a volte erano persino associati alla stregoneria malvagia.
Invece, tra i Muskogee Creek, le Puzzole sono ammirate per la loro leale autodifesa e di solito comparivano nei racconti popolari, difendendo se stesse e le loro famiglie dalle minacce, o prendendo una giustificata vendetta su altri animali che si erano comportati male nei loro confronti.
Tra i popoli Cherokee, c’era un’usanza che prevedeva di appendere una Puzzola morta fuori dalla casa di una persona che si è ammalata, in quanto l’odore dell’animale avrebbe scacciato la malattia.
Un racconto della tribù Winnebago, sulle origini della Puzzola, parla di una bella ragazza con i capelli bianchi, che passava tutto il tempo a fissare il proprio riflesso.
Un giorno, vide un brutto vecchio che tentava di corteggiarla, quindi lo insultò ripetutamente, non sapendo che era il Dio tartaruga sotto mentite spoglie.
Irritato per questo trattamento, il vecchio si trasformò nel suo radioso aspetto divino e maledisse la ragazza, di puzzare per tutta la vita.
La ragazza si trasformò immediatamente in un piccolo animale nero con un filo peli bianchi sul dorso: questa è l’origine della Puzzola.
Un’altra storia del popolo Hasinai (Caddo) narra che, quando il Grande Spirito creò la prima Puzzola, le diede una pelliccia macchiata di bianco e nero, per aiutarla a nascondersi dai suoi nemici.
Se la Puzzola fosse rimasta ferma nell’ombra di notte, nessuno avrebbe potuto vederla, e sarebbe stata al sicuro.
Ma l’animale non era soddisfatto, aveva ancora paura e chiese al Grande Spirito qualcosa di più. Questa volta, alla Pduzzola furono dati denti più affilati e artigli più lunghi.
Adesso era diventata un animale davvero terribile, nessuno poteva vederla al buio, e nessuno sapeva che lei era in giro, finché non sentiva denti aguzzi e lunghi artigli che mordevano e graffiavano.
Le altre creature dei boschi e della prateria cominciarono a temere la Puzzola, che vagava in cerca del suo cibo, quando il sole andava a dormire e le stelle erano apparse.
Ma ancora la Puzzola si lamentò: voleva qualcosa di più, qualcosa che facesse scappare tutti via da lei.
Questo fece arrabbiare il Grande Spirito, che aveva fatto molto per l’animaletto bianco e nero, ma comunque le conferì un potente odore.
Era così forte che, quando gli amici della Puzzola scoprirono che ce l’aveva, scapparono via da lei altrettanto velocemente dei suoi nemici.
Ecco perché la Puzzola oggi cammina da sola: cani, uccelli, serpenti e uomini non amano il suo odore, e così la lasciano da sola.
Nella tradizione cristiana, la Puzzola è collegata alla punizione, all’impurità, al peccato, al diavolo e persino all’ira di Dio.
Questo perché lo spray della Puzzola è composto elementi che contengono zolfo il quale, nella Bibbia, è spesso associato al fuoco dell’Inferno ed al diavolo stesso.
Tra le varie credenze popolari si dice, che incontrare una Puzzola per strada, sia un segno che il progetto o la propria idea si riveleranno infruttuosi.
Allo stesso modo si crede, che annusare una Puzzola sia un presagio di pioggia.
Si ritiene che se incontri ripetutamente le Puzzole, probabilmente ti trovi in una fase ansiosa e paurosa della tua vita, e questi avvistamenti ti stanno dicendo di raccogliere il coraggio per affrontare le tue paure.
In poche parole, gli incontri con la Puzzola sono visti sia come buoni che cattivi presagi a seconda della situazione e delle culture.
Il simbolismo della Puzzola ti offre l’opportunità perfetta, per acquisire maggiore sicurezza nelle tue interazioni con gli altri.
In altre parole, questo animale spirituale ti chiede di affrontare le sfide della vita con un cuore calmo e pacifico.
Inoltre, hai il rispetto di cui hai bisogno, per arrivare dove desideri essere.
Quindi il significato della Puzzola implica, che camminare sulla tua strada è l’unico modo per dare l’esempio agli altri, in quanto rispetterai te stesso e le tue convinzioni.
Inoltre, ti comunica hai il coraggio e la forza di volontà, per per aggiustare qualcosa che è sbagliato, facendo prevalere la giustizia.
Ricorda solo, che non è necessario “spruzzare”, per essere convincente, in quanto la tua reputazione ti precede.
Quindi, rimani fermo con calma e sicurezza.
Le persone nate con la Puzzola come Totem Animale sono solitarie, amano il loro spazio e presumono che gli altri lo rispetteranno.
Una volta che la incontri, questa persona farà sentire chiaramente la sua voce, non importa chi sia presente, nessuno se ne andrà senza sapere esattamente cosa pensa o prova la persona Puzzola.
Anche se il risultato può sembrare eccessivamente drammatico, è un’opzione migliore di un attacco diretto, che sarebbe molto peggio.
Se la Puzzola è il tuo totem di nascita, ti rendi conto della tua capacità di fare dei gravi danni in un momento di ira.
Emozioni profonde come questa ti hanno fatto imparare l’autocontrollo ed attenuare il tuo ego: se le persone ti danno la meritata stima, ti viene restituito onestamente.
Anche se del tutto non intenzionale, hai molto fascino e la tua capacità di leggere le persone crea un’atmosfera di comprensione intorno a te.
Sapere cosa vogliono le persone, ed agire di conseguenza, non fa che aumentare il tuo carisma, guadagni rispetto, senza aspettarti di ottenerlo.
Bilanciando quel fascino, il tuo linguaggio del corpo e l’aura dicono entrambi, che però è bene non scherzare con te.
Le parole non sono la tua modalità espressiva preferita; mantieni le conversazioni brevi e al punto.
Gli approcci silenziosi e sottili funzionano meglio nel tuo mondo, finché non hai bisogno di una risposta più ampia e sei un modello adatto, per coloro che vogliono un po’ di attenzione senza essere fastidiosi.
Tra i tratti negativi, se sei nativo Puzzola, c’è quello di intrattenere solo le persone che ti piacciono e di cui ti fidi, altrimenti le respingi.
Anche la tua segretezza e privacy sono preziose per te e detesti, quando le persone cercano di oltrepassare i tuoi confini, cosa che ti fa seriamente arrabbiare.
La Puzzola bilancia il rispetto di sé stessi con il rispetto degli altri, e ti sfida a fare lo stesso.
In genere, non si pensa che sia una creatura carismatica, ma lo è: capisce come leggere ed usare la propria energia e le energie degli altri, per lavorare verso ciò che vuole.
Il modo in cui questo animale crede in se stesso, fa sì che abbia energia positiva nella vita.
A causa di questa conoscenza, il potere della Puzzola è molto rispettato nel Regno animale.
I suoi segni distinti e l’odore leggendario le impedisce di essere molestata per la maggior parte del tempo, permettendole di vivere una vita molto tranquilla, libere da attacchi regolari.
Questo animale è bravo a creare i propri confini, esattamente come te, se la Puzzola è il tuo animale.
Quando la Puzzola arriva nel tuo sogno, potrebbe essere perché senti di aver allontanato le persone, anche se non intenzionalmente.
In alternativa, simboleggia il pensiero di aver perso il rispetto.
In entrambi i casi, c’è ancora tempo per la risoluzione: ripensa alle tue azioni e parole; correggi il tuo approccio.
∴ Sognare l’odore della Puzzola: rappresenta la paura: chiediti cosa ti spaventa così tanto, da finire per usare la tua linea di ultima difesa ed affrontalo a testa alta.
∴ Sognare che una Puzzola spruzza un’altra persona: c’è qualcosa in lui che sembra scoraggiante. Non vuoi stare con questo individuo, a meno che non sia necessario, fidati del tuo istinto.
∴ Sognare una Puzzola che rimane parzialmente nascosta nella sua tana: ti consiglia di rimanere sulla difensiva passiva. Osserva da vicino. Impara il più possibile prima di agire subito.
∴ Sognare una Puzzola che insegue qualcuno o qualcosa: indica che stai mettendo di proposito una distanza tra te stesso e una persona, un gruppo o una situazione. Potresti aver avuto dei ripensamenti sul fare quella mossa, ma non è così. Non c’è niente di salutare per te, qui.
∴ Sognare una Puzzola che fa resistenza: rappresenta la costruzione di coraggio e fiducia in te stesso. Puoi essere un diplomatico, quando se ne presenta la necessità, quindi usa il tatto e mettiti in gioco.
∴ Sognare una mamma Puzzola con i suoi piccoli: rappresenta un istinto di nutrimento. Resta vicino a casa.
∴ Sognare una Puzzola nera: un problema del tuo passato probabilmente è tornato di recente a frustrarti. Quindi il sogno segnala il ritorno di situazioni problematiche dal tuo passato. Allo stesso tempo, ti dice anche che sei pienamente in grado di trovare soluzioni creative, per sbarazzarti di questi inconvenienti. Queste situazioni metteranno alla prova la tua pazienza e tenacia, ma sarai in grado di perseverare. Devi lottare continuamente, per la crescita personale e spirituale.
∴ Sognare una puzzola bianca: è foriera di pace e prosperità. Questo sogno è un segno che la felicità e il successo busseranno presto alla tua porta. Tutto quello che devi fare, è essere abbastanza cauto da sapere dove arrivano le opportunità, e cogliere le opportunità giuste al momento giusto.
∴ Sognare di essere inseguito ed attaccato da una Puzzola: è la rappresentazione della tua paura. Probabilmente sei troppo preoccupato per qualcosa o qualcuno nella tua vita da sveglio. D’altra parte, se la Puzzola è riuscita ad attaccarti nel tuo sogno, è un avvertimento per te di diffidare delle persone con cui fai amicizia. Probabilmente ci sono persone intorno a te, che non vogliono che tu abbia successo. Faranno del loro meglio per rovinare il tuo piano, o influenzarti nel non intraprendere azioni concrete. Quindi, dai un’occhiata alla tua cerchia di amici e taglia fuori tutti quelli di cui non ti fidi, o pensi che abbiano una cattiva volontà nei tuoi confronti.
∴ Sognare una Puzzola morta: potrebbe invocare pietà e simpatia dentro di te. Tuttavia, questo sogno può essere un presagio positivo per la tua vita da sveglio. Segna la fine di una fase terribile, seguita da nuovi inizi eccitanti. Lascia andare i tuoi errori passati, traumi e vai avanti con un sorriso luminoso e una visione positiva della vita.
∴ Sognare una Puzzola che attraversa il tuo cammino: denota che sei per lo più una persona pacifica e composta. Ti fai gli affari tuoi e non ti preoccupi molto di quello che sta succedendo nella vita delle persone intorno a te. Tuttavia, questo sogno può essere un appello per te, a diventare più assertivo e rivendicare il tuo potere.
Un tatuaggio di Puzzola tradizionale può significare molte cose: pericolo, paura, solitudine, offensività e molte altre idee.
In molti casi, un tatuaggio può anche riferirsi all’accettazione di sé, all’autenticità e all’amore di sé.
La Puzzola è un essere solitario, indipendente, che cerca di sopravvivere in un mondo duro.
Quando si sente in pericolo, dà ampio avvertimento prima di spruzzare il suo nemico con odore maleodorante.
Pertanto, un tatuaggio di una Puzzola rappresenta il pacifismo e l’autodifesa.
Puoi scegliere di tatuarti una Puzzola, se ti interessa Madre Terra o sei appassionato della natura.
Un simbolo è qualsiasi cosa tu scelga, per rappresentare un concetto o un’idea.
Se ti chiedo qual è il tuo fiore preferito, la risposta rappresenterà un segno di amore e bellezza soggettivo, non una questione di opinione.
I simboli hanno il loro significato e potere nelle relazioni, sia romantiche che platoniche, ecco perché bisognerebbe trovare il modo migliore per esprimere il proprio amore, affetto e la propria cura, usando o regalando i simboli giusti.
Ogni cultura ha il proprio simbolo d’amore e non sono sempre quelli tradizionalmente conosciuti.
Quindi, qui ho raccolto alcuni simboli d’amore romantici e sentimentali di culture diverse, che ti aiuteranno a saperne di più sull’amore, sull’affetto ed anche sul loro simbolismo nascosto.
Sei pronto?
Vai avanti ed esprimi l’amore in un modo nuovo.
CUORE: Il simbolo dell’amore più noto ed universale è l’ideogramma a forma di cuore e simboleggia il nucleo dell’amore romantico, delle emozioni affettuose e della cura. Il cuore simboleggia la vita, l’amore, l’unità, l’attrazione, l’attaccamento, la purezza e la femminilità. Tutti i sentimenti che sperimentiamo nell’Amore sono associati al cuore. Nei tempi antichi, i maghi erano soliti disegnare il simbolo del cuore, per lavorare sul romanticismo e sull’amore. La circolazione del sangue nel cuore umano regola la vita. Pertanto, il simbolo del cuore riflette l’importanza dell’amore nella vita umana. Proprio come il cuore è il centro del corpo, per un amante il suo amato è il centro del suo affetto.
ROSA: Robert Frost ha scritto: “Il mio amore è come una rosa rossa e appena sbocciata a giugno”. Questa linea traccia un confronto tra l’amore romantico ed una rosa rossa, ma ha le sue radici nella religione. Oggi simboleggia passione, desiderio fisico e molte sfaccettature dell’amore. La mitologia greca è l’associava alla Dea Afrodite e nel Cristianesimo è associata alla Vergine Maria. Ma attento ai colori: una rosa bianca raffigura l’amore divino; gialla simboleggia amicizia; rosa significa infatuazione o sentimenti romantici; arancione vuol dire passione ed entusiasmo; bianca significa rispetto e memoria; viola simboleggia fascino; lavanda indica amore a prima vista.
ANKH: Chiamato anche Croce ansata, Chiave della vita o Croce della vita, l’Ankh è probabilmente il più conosciuto tra i simboli dell’antico Egitto. Assomiglia alla croce cristiana, ma fa un anello in alto e comunemente rappresenta la vita e l’immortalità. Tuttavia, è poco noto che l’Ankh simboleggia anche la fertilità e alcuni studiosi hanno affermato, che rappresenti i genitali femminili. Un’altra interpretazione è che simboleggia anche l’unione tra Iside e Osiride, dopo che lei lo ha resuscitato dai morti. L’Ankh è un’opzione standard per tatuaggi e body art come simbolo protettivo.
MENAT: Questo simbolo egizio, poco conosciuto ed oscuro, è una collana ricca di perline, caratterizzata da una mezzaluna anteriore, un collo pesante e un contrappeso sul retro (per tenerlo in posizione), che fungeva anche da strumento a percussione nell’antico Egitto. Era indossato, sperando che avrebbe portato a chi lo indossava fertilità, potenza, gioia e buona fortuna. Il Menat è anche conosciuto come Menit o Menet. E’ dedicato alla Dea Hathor, la Dea del cielo, e a suo figlio, venerata per la sua generosità come protettrice della musica, della danza, della gioia e delle cure materne. Serve come guida nell’aldilà, assistendo le anime dei defunti nel passaggio.
ASHTAMANGALA – PADME, FIOR DI LOTO: Ashtamangala racchiude gli Otto Simboli di Buon Auspicio. Tra questi vi è il Padme o Fiore di Loto ha una varietà di significati. Un Loto con otto petali simboleggia l’armonia, mentre uno con 1.000 petali rappresenta l’illuminazione. Un seme o una fioritura di loto rappresentano il potenziale. Il mantra buddista “Om Mane Padme” significa “il diamante nel Loto” e rappresenta la purezza originaria del Loto, per la sua capacità di fiorire in acquitrini melmosi, senza aver traccia di impurità sui suoi petali. Quindi, la capacità per ognuno di noi di avere amore puro, e di poterlo trovare anche in luoghi inimmaginabili. Il colore del Padme, così come il modo in cui viene maneggiato, può cambiarne il significato. Quando si parla di bianco, rappresenta la purezza e la perfezione.
KOKOPELLI: È il simbolismo Hopi in Nord America. Gli spiriti simili a insetti sono rappresentati nel simbolo Kokopelli, noto come Máhu. L’essere spirituale è mostrato nell’opera d’arte, come una goffa cavalletta che tiene un flauto di legno. La musica ha un potere curativo, che può essere percepito sia spiritualmente che fisicamente. Nei rituali matrimoniali Hopi, i maschi suonavano i flauti dell’amore, per sedurre le donne. Una volta sposati, bruciavano i loro flauti, per non suonare mai più.
OSRAM NE NSOROMMA; E’ un simbolo Adinkra, creato dal popolo Bono dell’Africa occidentali. Consiste in un panno di cotone prodotto su cui sono stampati i simboli Akan tradizionali. Questi simboli rappresentano proverbi popolari, che spesso trasmettono più significato di una singola parola. Osram Ne Nsoromma è uno di quei simboli, ed è costituito da una stella e una mezza luna. La luna e la stella insieme rappresentano l’armonia che esiste nella relazione tra un uomo e una donna, e funge da simbolo di amore.
ANAHATA, CHAKRA DEL CUORE: Anahata significa “non colpito”. Viene chiamato Dharma dai buddisti. È un segno di equilibrio e benessere, oltre che di compassione e cura. Il simbolo contiene un fiore di loto verde con dodici petali. Contiene uno “yantra”, ovvero due triangoli che si intersecano, che simboleggia l’unione di uomini e donne.
CIGNO: La Dea greca Afrodite (Venere per i Romani), Dea del desiderio e dell’amore, è simboleggiata da un cigno. Una rappresentazione popolare dell’amore sono due cigni, uno di fronte all’altro, con i becchi che si toccano. La loro forma del collo sembra un cuore, il che rafforza il suo simbolismo, almeno nella cultura moderna, in quanto i cigni si accoppiano per la vita.
COLOMBA: La colomba è un noto simbolo cristiano della pace e dell’amore di Cristo, ma due colombe significano fedeltà. Questo è anche un simbolo di amore profondo e duraturo e, nella tradizione indù, la colomba simboleggia la capacità illimitata del cuore, di amare. Nella mitologia greca e romana, la colomba era considerata un uccello sacro, spesso sacrificato in onore delle due Dee dell’amore, Afrodite e Venere. Nell’arte, ogni Dea è spesso raffigurata con questi uccelli che svolazzano intorno a loro. È anche noto che le colombe si accoppiano per la vita ed il maschio è un padre pratico con i pulcini. Le colombe sono un simbolo meravigliosamente puro di matrimonio e collaborazione.
QUARZO ROSA: Il quarzo rosa è stato citato nella mitologia e nel folklore in tutto il mondo, dalla Grecia all’Egitto alla Cina. Questa pietra rosa è stata considerata un segno d’amore sin dal 600 a.C. Si ritiene, che la combinazione del quarzo rosa con la meditazione possa aiutare a sviluppare l’amor proprio e ad attrarre l’amore romantico.
COCCINELLA: E’ sia un portafortuna che un simbolo d’amore. Secondo alcune credenze asiatiche, una volta liberata una coccinella, questa vola verso la persona che ami e sussurra il tuo nome. Sentendo il tuo nome, il vero amore ti cercherà.
FOGLIE D’ACERO: In Giappone e Cina, una foglia d’acero rossa è usata come emblema per gli innamorati e ricorda una delle bellezze dell’amore nella vita di tutti i giorni. I coloni nordamericani erano anche soliti posizionare una foglia d’acero ai piedi del letto, per attirare il piacere sessuale, garantire un sonno profondo e scongiurare il male. Nella stessa tradizione, una cicogna che usa un ramo d’acero, per costruire il suo nido, raffigura l’amore dei genitori che accoglie un nuovo bambino. Proprio come la dolcezza dello sciroppo d’acero, una foglia d’acero indica anche i dolci sentimenti associati all’essere innamorati.
GELSOMINO: Questo fiore bianco aromatico è un potente simbolo d’amore, specialmente all’interno della religione indù. Si ritiene, che il suo significato abbia avuto origine ai piedi dell’Himalaya, considerata terra sacra in India. Le Dee indù sono spesso raffigurate con indosso ghirlande di gelsomino, con i petali chiaramente bianchi, che simboleggiano la purezza.
ANELLO DI CLADDAGH: Con due mani che tengono un cuore con una corona, questo anello è un simbolo associato a un’antica leggenda. Claddagh deriva da una parola che significa “riva sassosa piatta”, che descrive il villaggio di pescatori da cui ha avuto origine questa leggenda. Un pescatore di nome Richard fu separato dal suo amore, dopo essere stato catturato dai Mori, per lavorare come schiavo in Africa. Nel corso degli anni, rubò l’oro ai suoi maestri e forgiò questo anello per la sua amata. Fortunatamente, quando fu in grado di tornare in Irlanda, scoprì che gli era rimasta fedele e che poteva regalarle l’anello. Viene indossato, per indicare che si tratta di un impegno, di un fidanzamento, prima di un matrimonio formale. Simboleggia la lealtà immortale, l’amicizia e l’amore. È anche usato in gioielli diversi dagli anelli e talvolta inciso nelle fedi nuziali.
INFINITO: Il simbolo dell’Infinito è simile al nodo d’amore celtico, in quanto non ha inizio né fine. L’Infinito è stato usato come metafora dell’amore nel corso della storia, sia nell’antica Grecia, a Roma, in India o in Tibet.
NODO D’AMORE: E’ un simbolo d’amore unicamente celtico, popolare in tutto il Mondo. Ha molte permutazioni che hanno nomi diversi, ma comprende due corde legate insieme in un nodo intricato, in modo che le corde sembrino una e senza inizio né fine. La leggenda narra che, quando i marinai celtici dell’antichità sentivano la mancanza dei loro innamorati mentre erano in mare, facevano questo nodo, come simbolo del desiderio del loro cuore di intrecciarsi con i loro amanti. Al ritorno a casa, questo nodo sarebbe stato presentato all’amato. Oggi simboleggia la perfetta unione dell’amore eterno tra due persone. Il nodo del marinaio è il più conosciuto, ma c’è anche il nodo celtico a spirale o ovale, il serpente celtico, nodi tondi e quadrati. Alcune fonti affermano anche che, al tempo del profeta Maometto, alcuni erano soliti legare nodi in una corda e poi usare incantesimi, per maledire o stregare un aspirante amante. Questo però è generalmente considerato un peccato nella tradizione musulmana.
SERCH BYTHOL: E’ un altro noto nodo d’amore, caratterizzato da due nodi intrecciati, che hanno ciascuno tre angoli. Simboleggia un amore eterno tra una coppia, che sarà legata e non sarà mai separata nella mente, nel corpo e nello spirito, per sempre. Il Serch bythol è diventato anche il simbolo della famiglia.
NODO D’AMORE OVALE CELTICO: Questo è uno dei più semplici e primi nodi d’amore celtici, che può essere fatto risalire al 2500 a.C. Rappresenta l’amore infinito e la vita eterna.
NODO CELTICO DI MATERNITA’: Rappresenta l’amore duraturo eD immortale tra una madre e suo figlio.
NODO QUADRATO CELTICO: Questo nodo d’amore è composto da un’unica linea, che attraversa tutti e quattro i lati di un quadrato comunemente usato nelle fedi nuziali. Simboleggia l’unità e la lealtà tra le coppie che stanno per sposarsi.
TRISKELES: Il Triskeles, uno dei più antichi simboli celtici. I tre lati simboleggiano terra, acqua e fuoco. La linea continua rappresenta l’amore, l’unità e la vita eterna.
TRIFOGLIO: Questa pianta era sacra agli Irlandesi nei tempi antichi. Oggi, il Trifoglio bianco è il simbolo nazionale irlandese. Il suo simbolismo deriva dalla leggenda di San Patrizio, che lo utilizzò per spiegare agli Irlandesi il concetto della santa Trinità nel Cristianesimo. Rappresenta la speranza, la fede e l’amore ed è ancora indossato da alcune coppie nel giorno del loro matrimonio, per buona fortuna.
CONCHIGLIA: Le conchiglie, culla di perle e molluschi, erano antichi simboli d’amore, che indicavano la loro natura protettiva da parte di culture diverse, come gli antichi Romani, gli Indù ed i Nativi americani. Venere, la Dea romana dell’amore e della fertilità, è spesso raffigurata in piedi in una conchiglia, nata dalla schiuma del mare. La conchiglia indica anche la rigenerazione nell’antica cultura romana, mentre si dice che gli indù usassero la conchiglia per chiamare amore.
MELA: E’ un noto ed antico simbolo d’amore in molte leggende e storie. Ha anche vari significati ad essa attribuiti, come Adamo ed Eva, che mangiano la mela proibita. In questa tradizione, la mela rappresenta la tentazione. Anche Venere, la Dea romana dell’amore e del desiderio, è spesso raffigurata con in mano una mela, quindi si può dire che questo frutto rappresenti gli aspetti leggermente pericolosi, seducenti e sessuali dell’amore. Nella mitologia norrena, gli Dei mangiano mele d’oro, per rimanere giovani e vitali. Il fiore di melo è un simbolo di adorazione nella cultura cinese, mentre la mitologia celtica associa una mela a un desiderio irresistibile nella storia di Cole. Nel VII secolo, condividere una mela era un’usanza del matrimonio e significava la speranza della coppia di una relazione fruttuosa.
ARPA: Tradizionalmente nella cultura celtica, l’arpa simboleggia l’amore, fungendo da collegamento tra il cielo e la terra. I toni rilassanti di un’arpa sono stati tradizionalmente impiegati nelle ballate d’amore. Secondo la tradizione, il re Davide suonò l’arpa per il Signore, per dimostrare la sua infinita dedizione ed amore per il Signore.
CUPIDO: La Dea romana Venere diede alla luce Cupido, al quale fu conferito lo stesso titolo: Dio dell’amore. È comunemente raffigurato come un ragazzo alato e bendato, che alcuni interpretano nel senso che l’amore ti rende cieco di fronte alle colpe della tua amata. Il suo arco e la sua freccia, secondo la leggenda, sono usati per scoccare una freccia d’oro attraverso il cuore di una persona, facendola innamorare della prima persona che vede. Se Cupido usa una freccia di piombo, accade il contrario: non si innamorerà mai della prima persona che vedrà.
MANI GIUNTE: Mentre tenere la mano di qualcuno è un linguaggio d’amore universale, il simbolismo delle mani giunte è associato a un tipo di amore molto diverso. Nelle antiche lapidi vittoriane, è comune vedere mani giunte incise, scolpite o disegnate. Il simbolo raffigurava l’amore eterno, che trascende anche la morte.
Le mani giunte ritraevano il legame ininterrotto tra i vivi e i morti, fintanto che un tempo erano legati dall’amore. Per le coppie sposate, è quasi una promessa che, sebbene uno di loro fosse già andato avanti, un giorno si sarebbero sicuramente incontrati di nuovo.
FIAMMA: Il fuoco è un simbolo ampiamente riconosciuto per l’amore: il tipo appassionato e focoso. È una testimonianza di quanto possa essere volubile il desiderio, poiché la fiamma può essere estinta quasi con la stessa rapidità con cui si accende. Come si suol dire, “l’amore più caldo ha la fine più fredda”. Anticamente, quando ti riferivi a qualcuno come a una tua “vecchia fiamma”, non ti riferivi solo a un ex fidanzato o fidanzata. Una vecchia fiamma era qualcuno che amavi ferocemente, quasi in modo distruttivo, solo per perderlo alla fine, quando la fiamma si trasformava in brace. Nel linguaggio moderno, una vecchia fiamma è simile al concetto di “quella che è scappata…”
CAPRIFOGLIO: In Francia, il Caprifoglio è usato per rappresentare l’Amore. La storia di questo simbolo risiede nella storia di Tristano e Isotta. È stato identificato in una poesia del XII secolo, intitolata “come Caprifoglio” di Marie de France. Nella poesia, Tristano organizza un incontro segreto con Isotta ed incide il suo nome su un albero di nocciolo, per far sapere alla sua amata della sua presenza nelle vicinanze.
Probabilmente è così che è entrata in pratica la moda dei giovani innamorati, che scolpiscono i nomi di chi amano sulle cortecce degli alberi.
TULIPANO: Forse non sai, che il tulipano rosso significa amore perfetto, pertanto probabilmente non sei a conoscenza di una storia d’amore estremamente bella. La storia racconta la vita amorosa del principe Farhad che si innamorò di Shirin, una ragazza comune. Shirin fu uccisa e separata dal principe e lui, incapace di tollerare la separazione ed il dolore, si suicidò. Un tulipano scarlatto sbocciò da ciascuna delle goccioline del suo sangue. La storia porta a una tragica fine, non si può negare la profondità dell’amore di cui parla. Quindi, i tulipani sono uno dei simboli più belli dell’amore.
SALICE: Nella cultura cinese, il salice è un potente simbolo d’amore. Il simbolo ha origine da una storia di innamorati sfortunati, che sono fuggiti per incontrarsi segretamente sotto un salice. Tuttavia, la storia non si conclude con una nota felice. Gli amanti muoiono in un incendio e le loro anime lasciano il fuoco come colombe, un altro simbolo d’amore.
DIAMANTE: Simboleggia la longevità della propria vita amorosa. I diamanti forti ed infrangibili rappresentano semplicemente la forza ed il legame indissolubile tra una coppia. Questo è il motivo per cui un anello di fidanzamento con diamante vale tutto il clamore.
ŽIVA: Nella mitologia slava, Živa è la Dea della vita in opposizione alla Dea della morte, Mara. Živa sta per “colei che vive” e simboleggia il matrimonio, l’amore e la fertilità.
FRONDA DI CAPRIFOGLIO
“Se tu vivessi a casa mia con me,
e io vivessi insieme a te nella tua casa
potrei far scorrere la dolce fronda di caprifoglio
fra le dita dei tuoi piedi senza smettere la notte intera
e suscitare quel tenero sorriso di lenta guarigione
respingere il tuo male – il male che ti fiacca il corpo
e che ha sepolto in un fondo oscuro il tuo ardore.
D’altro canto, se vivessi a casa tua con te
e tu vivessi con me nella mia
non sarebbe stata colta una dolce fronda di caprifoglio
sulla mia via a te
in una sera d’aprile finita appena la Pasqua”.
-Maja Bejerano-
(Traduzione di Ariel Rathaus)
Lonicera è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Caprifoliaceae, comprendente circa 200 specie, originaria dell’Asia, Europa ed America settentrionale.
Le Lonicere sono comunemente note come Caprifogli e, le più conosciute sono: Lonicera alpigena (Caprifoglio alpino), Lonicera caprifolium (Caprifoglio comune), Lonicera implexa (Caprifoglio mediterraneo) e Lonicera xylosteum (Caprifoglio peloso).
Ogni specie può avere un portamento diverso: cespuglioso, rampicante, lianoso, raggiungendo anche altezze fino a 7 metri.
Le foglie sono solitamente ovate ed i fiori sono profumati (così come se si spezza un fusto) da sostanze di natura benzoloide.
Hanno colori che variano dal bianco-cremisi al rosa-violetto, e producono un dolce nettare commestibile, che può essere utilizzato come sciroppo o sorbetto, o nei dolci.
I frutti sono bacche succose di colore rosso – violaceo o nero, spesso tossiche per la presenza di alcaloidi e glicosidi.
La fragranza dei fiori di Caprifoglio è particolarmente forte di notte, attirando a nutrirsi del nettare, sia le falene volanti notturne che la falena elefante.
Anche le api lo adorano ed è l’unica pianta alimentare per i bruchi della farfalla bianca ammiraglio (Limentis Arthemis).
Per quanto riguarda le bellissime bacche rosse, sebbene siano leggermente tossiche per l’uomo, sono un’importante fonte di cibo per un’ampia varietà di uccelli e mammiferi.
Tordi e ciuffolotti ne banchettano, mentre i ghiri mangiano sia le bacche che i fiori, ed usano la corteccia per costruire i nidi per i loro piccoli.
Un tempo, il Caprifoglio era utilizzato per realizzare bellissimi bastoni da passeggio, molto apprezzati dagli artisti di music hall scozzesi.
Si creavano quando il Caprifoglio si intrecciava attorno ai rami, facendo attorcigliare i rami stessi.
Il nome Caprifoglio deriva dal latino ‘caprifolium’, che significa “foglia di capra”, per analogia con le abilità delle capre ad arrampicarsi, per cibarsene.
Lonicera, invece, è un adattamento di Plinio nei riguardi del cognome del medico tedesco Adam Lonitzer.
I robusti steli di Caprifoglio sono stati usati per fabbricare corde fin dall’Età del bronzo e, in alcune parti della Gran Bretagna, sono ancora comunemente trasformati in briglie e finimenti per i pony da soma.
Il fiore, il seme e le foglie sono usati in medicina, per i disturbi digestivi tra cui dolore e gonfiore (infiammazione) dell’intestino tenue (enterite) e dissenteria; infezioni del tratto respiratorio superiore, tra cui raffreddore, influenza, influenza suina e polmonite; altre infezioni virali e batteriche; gonfiore del cervello (encefalite); febbre; bolle; piaghe.
Il Caprifoglio è anche usato per disturbi urinari, mal di testa, diabete, artrite reumatoide e cancro.
Alcune persone lo usano per promuovere la sudorazione, come lassativo, per contrastare l’avvelenamento e per il controllo delle nascite.
Inoltre viene talvolta applicato sulla pelle, per infiammazioni e prurito, e per uccidere i germi.
Nel linguaggio dei fiori il Caprifoglio simboleggia la dolcezza d’animo, per il nettare dolcissimo dei fiori.
Cogliere un ramo di Caprifoglio significa felicità in famiglia.
Sempre nel linguaggio floreale, la pianta rappresenta una donna che si avvinghia e si attacca all’uomo che ama e, in Inghilterra, donarne un ramo è simbolo e promessa di fedeltà.
Un’antica leggenda narra, che un giovane contadino, Paolo, si innamorò di due ragazze, una bionda, l’altra bruna.
Sia Bianca che Nerina amavano Paolo, ma si erano promesse di non essere gelose, a prescindere da chi avesse scelto.
Quando egli lanciò un bouquet di fiori nei loro giardini, Bianca non ricambiò l’attenzione, ma Nerina lo fece, senza dirlo all’amica.
Poiché Paolo non riusciva a decidersi, giurò di sposare la ragazza che gli avrebbe regalato un fiore.
In quella stagione, tutte le piante erano morte.
Subito Bianca pregò per i fiori e, quando le sue lacrime annaffiarono la terra, da loro nacque una graziosa vite, il primo Caprifoglio che si fosse mai visto.
Bianca pregò Venere di aiutarla e, di conseguenza, la mattina successiva la vite fu ricoperta di fiori.
Quando Paolo passò, sentì l’odore incantevole e non badò ai baci che Nerina mandava nella sua direzione.
Subito si avvicinò a Bianca e la baciò: tutto per il profumo che emanava il Caprifoglio.
Il Caprifoglio era tradizionalmente presentato dagli amanti l’un l’altro, per dimostrare “passione eterna” e veniva spesso piantato per racchiudere una pergola da giardino, in quanto la fragranza induceva sogni d’amore.
Nella sua commedia “Sogno di una notte di mezza estate”, Shakespeare fa pieno uso di queste associazioni romantiche:
Dormi ora, e io ti avvolgerò tra le mie braccia…
Così fa il caprifoglio, il dolce caprifoglio
Si attorcigliano dolcemente…
Secondo un’antica superstizione rurale, se il Caprifoglio cresce intorno alla porta di una casa, porterà fortuna agli abitanti e dissuaderà gli spiriti maligni dall’entrare.
Un tempo, gli agricoltori appendevano rami di Caprifoglio nelle loro stalle il primo maggio, per proteggere il bestiame dall’essere stregati, e si diceva che i fiori portati in casa portassero soldi con loro.
In ‘Flora Britannica’, Richard Mabey cita diversi esempi di folclore provenienti da tutta l’Inghilterra, avvertendo di non portare i fiori in casa.
Le possibili ripercussioni includono un mal di gola e il fallimento del secondo raccolto di fieno.
Nel XVII secolo, Nicholas Culpeper (medico, botanico ed astrologo britannico) affermava che le foglie di Caprifoglio erano una cura efficace per il mal di gola, se usate in un gargarismo.
Aggiungeva: “Alcuni raccomandano un decotto per la tosse, e la tisi e per aprire ostruzioni del fegato e della milza. L’olio ottenuto dall’infusione delle foglie è cicatrizzante e riscaldante, e fa bene ai crampi e alle convulsioni dei nervi”.
Nello stesso secolo, Samuel Pepys (politico e scrittore inglese) diceva: “le sue trombe d’avorio soffiano l’odore invece del suono“.
Nel 1884, Richard Folkard descrisse i poteri del Caprifoglio ed affermò che la pianta era una delle preferite dalle streghe scozzesi:
“Nei tempi antichi, i malati o i bambini che soffrivano di febbre frenetica, venivano fatti passare tre volte attraverso una corona circolare di Caprifoglio, tagliata durante l’aumento della luna di marzo e lasciata cadere sul corpo dalla testa ai piedi”.
Inoltre, si narra che una maga guarì diverse donne, prendendo una ghirlanda di Caprifoglio verde e facendovi passare tre volte l’infermo: poi la ghirlanda fu tagliata in nove pezzi e gettata nel fuoco.
Magicamente, il Caprifoglio è usato per tutti i tipi di incantesimi “addolcitori”.
Le sue specialità sono i lavori per migliorare l’amore e la sessualità, ma è anche coltivato per buona fortuna e prosperità.
Può essere aggiunto a tutti gli incantesimi di guadagno, per aggiungere un tocco di dolcezza alla loro energia.
Come la maggior parte dei fiori inebrianti, il Caprifoglio ha associazioni folcloristiche con la visione psichica ed il sogno.
Le streghe, che desiderano usare Caprifoglio nella loro magia, hanno alcune scelte: i fiori freschi possono essere raccolti da un giardino, i fiori secchi sono disponibili come integratore a base di erbe o tè speciali.
E ci sono sempre oli profumati, candele ed incensi, per attingere al potere seduttivo di Caprifoglio.
Ad esso è data la particolare capacità di effettuare incantesimi d’amore.
La nostalgia d’amore non corrisposto, produce veleno che il Caprifoglio annulla.
Infatti si pensa che, in base al principio omeopatico, essendo filtro d’amore, divenga anche rimedio.
I Cinesi asseriscono che il Caprifoglio rafforzi la potenza sessuale.
I viticci della pianta del Caprifoglio possono simbolicamente intrecciarsi per legare due amanti, per garantire fedeltà e desiderio l’uno all’altro.
Crea una ghirlanda di viticci, quando il Caprifoglio è in fiore ,per circondare una candela, mentre disegni il simbolo del denaro per aumentarne l’efficacia del rituale per la ricchezza.
Oppure brucia il Caprifoglio, per supportare qualsiasi incantesimo che riguardi il denaro.
Coltiva il Caprifoglio vicino a casa tua, per attirare amore, fortuna e ricchezza e per proteggere il tuo giardino dalle influenze negative.
Il profumo del Caprifoglio schiarisce la mente, stimola i poteri psichici, acuisce l’intuizione, incoraggia i sogni psichici, addolcisce qualsiasi stato d’animo e stimola la generosità.
Strofinare un fiore sulla fronte, aumenta le capacità psichiche.
Il Caprifoglio può essere usato nei rituali di abbondanza, apprendimento, concentrazione, affetto, protezione, amore devoto, desideri, ricchezza, intuizione, chiarezza, chiaroveggenza, fedeltà, attrazione, divinazione, abilità fisica, prosperità, segreti, calma, cambiamento, fiducia, creatività, per la mente, la pace, la generosità, il destino, la rottura degli incantesimi, l’onestà, l’ispirazione e l’equilibrio.
Messo in casa attirerà amore, ricchezza ed assicurerà un buon matrimonio tra le persone che vivono nella famiglia.
L’odore del Caprifoglio può anche essere usato per aumentare le capacità psichiche e aumentare l’intuizione.
Usa i viticci del Caprifoglio per legare insieme gli amanti: una foto, un pupazzo o un oggetto personale possono sostituire una o entrambe le controparti.
Indossa il profumo di Caprifoglio, per ispirare gli altri a essere generosi con te.
Ma stai attento: i fiori di Caprifoglio sono radi e non prestano facilmente la loro essenza all’enfleurage.
Pertanto, il vero olio essenziale di Caprifoglio non è disponibile, ma ciò non impedisce ai commercianti di sfornare etichette ingannevoli!
Tutti gli oli di Caprifoglio sul mercato contengono sostanze sintetiche e alcuni fanno un lavoro migliore di altri, nel catturare il complesso bouquet del fiore.
Cercane uno che catturi la base muschiata del Caprifoglio e le fresche note di testa verdi, oltre al suo nettare floreale dolce ed appiccicoso.
Abbinamenti ben bilanciati sono con: Basilico, Bergamotto, Camomilla blu, Legno di Cedro, Maggiorana, Mandarino e Neroli.
I fiori di Caprifoglio possono essere aggiunti a un barattolo di miele, o a una zuccheriera, usati in Hoodoo per “addolcire” qualcuno.
Il profumo di Caprifoglio, che viene strofinato o diffuso sulle offerte alle fate, le renderà troppo deliziose perché esse possano resistere.
Fai attenzione a lasciare la finestra del giardino aperta di notte, perché si dice che i sogni d’amore viaggino nell’aria profumata di Caprifoglio…
PIANETA: Mercurio/Venere
ELEMENTO: Terra/Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Cancro/Ariete/Capricorno/Vergine
CHAKRA: 6, Ajna (C. del Terzo occhio)
L’Ossidiana è un vetro vulcanico, del tutto simile a quello di produzione umana, la cui formazione è dovuta al rapidissimo raffreddamento della lava di tipo acido.
Il suo nome è in onore di Obsius, o Obsidius, comandante al servizio del console Levino nella campagna contro Pirro nel 280 a.C., che per primo citò questo vetro, trovato in alcune zone dell’Etiopia.
L’esistenza dell’Ossidiana era già conosciuta nell’Età del bronzo (2300-1800 a.C.) dalla civiltà nuragica della Sardegna, che la utilizzava per costruire utensili, lance e frecce.
Invece, gli antichi Egizi fabbricavano scarabei e sigilli, ed era molto usata dalle civiltà precolombiane.
Esistono diverse varietà di Ossidiana:
• Ossidiana nera: la più comune con i bordi traslucidi
• Ossidiana arcobaleno
• Ossidiana fiocco di neve, con inclusioni biancastre di Cristobalite e con i bordi traslucidi
• Ossidiana dorata, con inclusioni giallastre
• Ossidiana mogano, con chiazze rossastre su sfondo nero
• Ossidiana argentata
• Ossidiana ‘Lacrima di Apache’
• Ossidiana di fuoco
Giacimenti di Ossidiana si trovano in aree vulcaniche in tutto il Mondo, dalle Isole Eolie accanto alla Grecia ed alla Turchia, dall’Islanda agli Stati Uniti e al Messico, dal Giappone all’isola di Giava e all’isola di Pasqua, dove si trovano ricchi giacimenti formatisi più di due milioni di anni fa.
L’Ossidiana è tipicamente nera, sebbene la presenza di Ematite (ossido di ferro) produca varietà rosse e marroni e l’inclusione di minuscole bolle di gas può creare una lucentezza dorata.
Questa gemma era considerata la pietra dei Maya e degli Aztechi.
La roccia vulcanica era così abbondante nella regione, che la usavano praticamente per tutto, dagli utensili, ai gioielli, alle armi e quindi non ha mai avuto veramente uno sviluppo nella metallurgia.
Con l’Ossidiana, gli Aztechi costruivano il Macuahuitl, una spada in grado di infliggere ferite terribili, composta da diverse lame di questa roccia vulcanica montate su un manico di legno.
In passato, l’Ossidiana aveva più valore dell’oro.
I profeti Maya la usavano levigata come “specchi”, per scopi di divinazione: era il loro modo di profetizzare il futuro in quanto, data la sua nitidezza, si riteneva che penetrasse nell’oscurità per rivelare la verità stessa.
Nell’antica cultura messicana, l’Ossidiana era chiamata Itzli, che letteralmente significa il Dio della pietra, poiché veniva usata per fabbricare armi da guerra ed utensili da taglio per l’uso quotidiano.
Essa può produrre frammenti di roccia con bordi talmente affilati, che è ancora utilizzata negli strumenti chirurgici di oggi.
Quando gli Spagnoli misero piede per la prima volta nelle terre Maya, rimasero affascinati da questa antica civiltà, che sembrava così superiore nei loro mestieri e scienze come l’astrologia e la fisica, nonostante fosse sconosciuta al mondo esterno e vivesse in isolamento.
Al centro della tecnologia Maya, c’era l’uso profondo di una pietra speciale, l’Ossidiana, che era usata nel commercio dai mercanti, cosa risalente a 100 anni a.C.
Anticamente, con l’Ossidiana si creavano specchi, sfere ed altri oggetti magici e sembra che Nostradamus usasse un bicchiere fatto di questo cristallo.
Nel corso dei secoli, l’Ossidiana nera è stata utilizzata per collegare il mondo spirituale a quello fisico, ed è popolare in molte comunità in tutto il globo, per le sue proprietà metafisiche.
Spesso è associata al mistero e ha una capacità di assorbimento molto forte.
Per questo motivo è usata spesso nel Feng shui, connessione spirituale e protezione.
È anche conosciuta come una purificatrice spirituale, per la sua capacità di assorbire lo smog psichico ed aiutare a vedere le cose più chiaramente.
Protettiva e perfettamente pronta ad aiutarti a guarire in profondità, l’Ossidiana è ben conosciuta per tenerti al sicuro, quando si tratta di emozioni o energia negative.
Indipendentemente dal fatto che il tuo malessere provenga da te o da forze esterne, l’Ossidiana si adopererà per gettare il suo mantello di protezione sulle tue spalle, assicurando che, qualunque cosa accada, non verrai trascinato in una fossa di disperazione.
È una pietra-compagna, che ti aiuta davvero a sentirti al sicuro.
OSSIDIANA NERA
L’Ossidiana nera attira la negatività fuori e nella terra, dove viene neutralizzata.
Il suo forte legame con la terra e con la natura ne fa la pietra ideale, per attingere ad altri regni spirituali e sbloccare il loro potenziale.
Se cerchi di comunicare con i tuoi cari che sono trapassati, la superficie lucida della pietra nera di Ossidiana agisce come un portale, per facilitare questa comunicazione, ed è il materiale spesso usato per le sfere di cristallo.
Proveniente direttamente da un vulcano, l’Ossidiana nera contiene gli Elementi di terra, acqua e fuoco, e questa combinazione significa che ha anche un potere immenso.
Questa pietra è molto buona per tagliare i legami e liberarti delle connessioni negative: se stai lottando per lasciare un ambiente di lavoro tossico, o una relazione che non ti fa stare bene, puoi chiedere aiuto alla pietra di Ossidiana nera con le sue proprietà curative.
Il posto migliore per mettere l’Ossidiana nera è davanti alla porta, in modo che possa fungere da filtro per coloro che entrano nella tua casa.
Un altro posto preferito è in cima ai telai delle porte per lo stesso motivo.
Metterla vicino alla finestra, è un ottimo modo per assicurarsi che sia energizzata e funzioni al meglio delle sue capacità.
OSSIDIANA ARCOBALENO
E’ una pietra che attiva il Chakra della Radice e riporta sulla terra.
Può essere utilizzata per aiutare a guarire un cuore spezzato, fornire supporto a qualcuno in lutto, o semplicemente offrire amore e felicità in abbondanza a qualcuno che ne ha bisogno.
L’Ossidiana arcobaleno è qui per trattenerti quando ne hai più bisogno, restituendoti anche la forza per aiutarti a superare questi dolori, in modo che tu possa iniziare a guarire.
Una volta che accetterai ciò che è successo, solo allora potrai andare avanti ed iniziare a guarire e ringiovanire le tue energie.
Dovresti portarne un pezzo con te ogni giorno, se stai lottando emotivamente, e meditare con esso quando ti senti più a tuo agio.
OSSIDIANA FIOCCO DI NEVE
Questa è una pietra nota per la sua capacità di aiutarti a cambiare gli schemi, ed è utile per tutti i tipi di vibrazioni rilassanti, per temperare i nervi logori.
L’Ossidiana fiocco di neve purifica e rettifica il corpo, l’anima e l’aura.
Centra e focalizza l’attenzione, e può essere davvero utile in ambienti caotici o stressanti.
I suoi colori rappresentano l’equilibrio tra luce e oscurità, e questa pietra è nota per essere portatrice di equilibrio tra due lati opposti.
Ti aiuta a vedere il lato positivo e ti ricorda che, anche se incontrerai momenti difficili, ci sarà sempre luce dentro di te.
Nella meditazione, facilita il guardarsi dentro e trovare la forza interiore, per superare qualsiasi ostacolo si trovi sul tuo cammino.
Protegge sia il tuo spazio che la tua aura, quindi è utile per mantenere il tuo spazio calmo ed equilibrato, e anche per proteggerti dall’energia negativa di un collega tossico o di un familiare, che non sei in grado di evitare.
OSSIDIANA DORATA
E’ veramente sorprendente! Conosciuta anche come “The Wizard Stone” (la Pietra magica), l’Ossidiana dorata ti aiuta ad attivare il tuo Terzo occhio ed illumina la sua negatività, in modo da poter fare un salto verso una vita più consona ai tuoi desideri.
Questo potenzia la tua capacità di manifestare e creare successo nel Mondo.
Può aiutare in tutte le questioni relative alla volontà, come cancellare gli effetti negativi dell’abuso di potere, chiarire le tue vere motivazioni ed aiutarti a esprimere i tuoi doni nel mondo.
Se sei stato esposto a un abuso di potere, di qualsiasi tipo o situazione si tratti, potresti avere paura del tuo stesso potere e non essere disposto ad abbracciarlo, per paura di ferire qualcuno con esso.
L’Ossidiana dorata può aiutarti a curare questa ferita, ritrovando il tuo scopo unico e il tuo potere di fare del bene nel mondo.
Se ti ritrovi a voler insegnare, guidare o iniziare qualcosa di nuovo, ma non riesci a superare un muro interiore invisibile, prova a portare con te o indossare per un po’ di tempo l’Ossidiana dorata: ne trarrai enormi benefici.
OSSIDIANA MOGANO
La ricca combinazione di colori, che si diffonde attraverso l’ossidiana mogano, è nota per i suoi poteri terribilmente protettivi.
Per chiunque abbia un momento vulnerabile, questa roccia vitrea assicura che tutti gli attacchi siano scongiurati.
Essa lavora per mettere in atto pensieri e idee, al solo scopo della crescita personale, per liberarci dai nostri limiti interiori, che limitano lo sviluppo del nostro percorso di vita.
Elimina quell’esitazione interiore che sta costantemente valutando il giudizio sulle decisioni, che influiscono notevolmente sullo scopo della tua vita.
Quando finalmente sarai in grado di superare tale restrizione, imparerai presto che tutto è possibile se sei disposto a cogliere l’occasione.
L’Ossidiana mogano lavora per sbloccare e migliorare tutta la tua energia creativa, che è stata spinta a essere dormiente, aiuta a rilasciare e riattivare queste energie, in modo che possano essere pompate in tutto il corpo e riutilizzate.
Questo cristallo è ottimo per tutte le persone che cercano di aumentare o sbloccare la propria energia e vibrazioni sessuali: quando entrambi i partner lo indossano, aiuta a eliminare quella sensazione di ansia nei rapporti sessuali, specialmente con chi non ti senti ancora completamente a tuo agio.
Aiuta anche con il flusso sanguigno, permettendo di essere stimolato sessualmente facilmente, anche se normalmente potresti avere difficoltà.
OSSIDIANA ARGENTATA
Migliora la percezione, affina i sensi e l’intelletto, promuove una comunicazione articolata con gli altri ed aiuta a impedire, che simpatie e antipatie personali influiscano sul processo decisionale razionale.
Strumento perfetto per lo sguardo, l’Ossidiana argentata aggiunge il mistero delle energie lunari nella sua capacità di rispecchiare l’essere interiore.
È particolarmente utile, per aiutarti a vedere te stesso su come ti vedono gli altri, anche se la realtà non è lusinghiera.
Ti aiuta a capire i tuoi comportamenti e ad affinare i tratti indesiderati, aumentando la pazienza e la perseveranza quando necessario.
E’ una pietra meravigliosa per i viaggi fuori dal corpo, in quanto fornisce una forte connessione tra il corpo fisico e quello astrale ed assicura un ritorno sicuro dell’anima.
Inoltre, è una pietra calmante e protettiva, per coloro che hanno problemi con un genitore o un partner possessivo, o che hanno bisogno di aiuto per mantenere dei confini fermi.
OSSIDIANA LACRIME DI APACHES
Si narra che questo tipo di Ossidiana si sia formata dalle lacrime versate dalle donne indiane, che hanno tragicamente perso i loro mariti in battaglia.
Ha quindi la forza e la solidarietà di un gruppo di donne che attraversa tempi avversi, per continuare come madri e nonne coraggiose della Terra, nonostante il loro dolore e la loro perdita.
Questa pietra ti aiuta ad usare il cammino fisico sulla Terra, per apprendere importanti lezioni sull’anima ed è fonte di antiche conoscenze spirituali.
Lacrime d’Apache fornisce una forte connessione con le lezioni che dovrebbero essere apprese sulla Terra, rafforzando, purificando e radicando, offrendo protezione da tutte le energie negative e parassitarie.
Ti aiutano a mantenere un atteggiamento positivo, comprendendo le preziose lezioni degli alti e bassi della vita.
Ha un’energia molto forte di perdono e ti aiuta ad abbracciare la comprensione, che siamo esseri spirituali in un’incarnazione umana, che cammina sulla Terra allo scopo di crescere e imparare.
Ti collegano anche al Popolo Fatato, agli Elementali e ad altre energie del mondo naturale.
OSSIDIANA DI FUOCO
Il significato dell’Ossidiana del fuoco è concentrarsi sul bene.
È una pietra che porta la guarigione energetica ed ha alcune qualità di radicamento e protettive.
Questo tipo di Ossidiana è stata definita una pietra guida ed una pietra del piacere.
È anche noto per la guarigione emotiva, porta amore, gioia e luce nella vita di coloro che la possiedono e la usano.
Si ritiene che questa pietra possa sbloccare abilità non sfruttate e alleviare il dolore.
Aiuta anche con problemi che coinvolgono il sistema circolatorio, oltre ad aiutare nella guarigione delle ferite dell’apparato digerente e nella disintossicazione.
Ti dà la forza di superare una dipendenza e inoltre ti protegge dai sentimenti negativi, sia dai tuoi che le emozioni negative degli altri, oltre ad aiutare a prevenire la depressione.
Per ricaricare l’Ossidiana, basta esporla alla luce lunare o solare, o alla luce del fuoco.
Posizionarla su una drusa ottimizza la sua ricarica.
PIANETA: Urano
ELEMENTO: Terra-Acqua-Fuoco
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Scorpione-Sagittario-Capricorno
CHAKRA: 1, Muladhara (C. della Radice) – 6, Ajna (C. del Terzo occhio) – 7, Sahasrara (C. della Corona)
Nacque un fanciullo dall’amore di Hermes, messaggero degli Dei, ed Afrodite, Dea dell’amore e della bellezza.
Il neonato fu allattato dalle Naiadi nelle grotte del Monte Ida, una montagna sacra situata nella regione della Frigia, in Asia minore.
All’età di quindici anni, annoiato dall’ambiente in cui viveva, cominciò la sua esplorazione del mondo e, desideroso di avventure, egli iniziò a viaggiare.
Un giorno, giunto in Caria, nel territorio di Alicarnasso, si avvicinò ad uno stagno d’acqua limpidissima, in cui viveva una ninfa di nome Salmace.
A differenza delle altre compagne, ella disdegnava le attività venatorie e si dedicava prevalentemente alle arti di Venere.
Un giorno, mentre raccoglieva fiori, vide presso la fonte il bel figlio di Hermes e Afrodite, del quale si invaghì all’istante.
Mossa dalla sua natura frivola, Salmace inizialmente provò a sedurlo con le parole che Odisseo rivolge a Nausicaa, poi passò direttamente all’azione, eccitata dall’inesperienza del ragazzo che rifiutava le avances della ninfa, arrossendo.
“O fanciullo, che tanto appari
degno d’essere un Dio, se lo sei, puoi essere Cupido,
o, se sei un mortale, beati quelli che ti generarono,
felice tuo fratello, fortunata in verità
tua sorella, se ne hai una, e quella nutrice che ti porse il seno;
ma di gran lunga più beata e più di tutti la tua sposa,
se ne hai una, o la donna che riterrai degna d’esserlo.
Se hai già fatto la tua scelta, lascia che almeno un dolce desiderio segreto,
sia il prezzo della mia fiamma; e se la tua mano puoi concedere ancora,
oh, possa io essere la tua sposa ed esaudire tutti i miei desideri!”
(Ovidio, Metamorfosi Libro IV)
Salmace, ormai in preda alla passione, tentò in più modi di gettarglisi al collo, ma la minaccia del contatto fisico sembrò scuotere il giovane, che la respinse.
Il fanciullo, pensando di essere al sicuro, si immerse nello stagno ma, appena si denudò, scatenò ancora di più l’enorme desiderio di Salmace, la quale si gettò nuda in acqua.
Seguì una lotta durante la quale il giovane resisteva, continuando a respingerla, e la ninfa cercava di avvinghiarsi a lui, baciandolo, toccandolo ed implorando gli Dei di non separarli.
In quel momento, la pelle del giovane iniziò ad ammorbidirsi, il suo viso e le sue gambe divennero più femminili ed iniziarono a crescergli i seni; tuttavia, i suoi genitali maschili erano rimasti.
Era devastato!
Sapeva di non poter più conquistare il mondo con i suoi sguardi, perché sarebbe stato rifiutato dal mondo.
Il desiderio di Salmace era stato esaudito, i corpi avvinghiati si erano fusi in un “unico corpo”, con una duplice forma, donna e uomo insieme.
La nuova creatura era una fusione di due generi, anche se ad uscire dalle acque fu effettivamente il solo fanciullo, di cui Ovidio svelò finalmente il nome, forgiato dall’unione di quelli dei suoi genitori, dei quali aveva ereditato alla nascita anche la bellezza: Ermafrodito.
Sconvolto e con spirito vendicativo, egli pregò gli Dei affinché ogni uomo, che fosse entrato in quelle acque, perdesse la virilità ed il vigore virile.
“Divinità di cui porto il nome, autori dei miei giorni,
concedetemi la grazia che imploro!
Affinché tutti coloro che verranno dopo di me
a fare il bagno in queste acque
perdano metà del loro sesso!».
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“Non erano due, ma una duplice forma,
così che non potevano chiamarsi maschio o femmina,
e sembravano né l’uno né l’altro”.
(Ovidio, Metamorfosi Libro IV)
Da questo mito deriva il tipo figurativo dell’ermafrodita, che era particolarmente popolare nel mondo ellenistico e a Roma, e che sembra essere stato fissato plasticamente dallo scultore greco Policle di Atene.
Della famosa statua bronzea di Policle, oggi scomparsa, abbiamo diverse repliche nei musei: Ermafrodito Borghese al Louvre; Ermafrodito Ludovisi nel museo di Firenze; Ermafrodito dormiente, II secolo d.C. su materasso del Bernini, XVII secolo, Galleria Borghese, Roma; Ermafrodito dormiente, Palazzo Massimo, Roma.
Qui gli scultori hanno assunto la figura ermafrodita, presentando agli spettatori idee di dualità ed ambiguità.
Hanno raffigurato la divinità mentre dorme, con il corpo attorcigliato nelle lenzuola, per presentare punti di vista opposti, così gli spettatori sono destinati a girare intorno alla figura.
Da un lato vedranno un viso femminile (rivolto verso la schiena) e curve femminili, mentre camminando dall’altra parte (la parte anteriore del corpo), vedranno le figure dei genitali maschili.
La figura è femminile e maschile allo stesso tempo, a seconda del punto di vista, pertanto, al centro di ogni scultura ermafrodita, il genere diventa ambiguo.
In termini di dualità, la figura addormentata costringe gli spettatori a confrontarsi con consapevolezza ed inconsapevolezza.
Mentre Ermafrodito dorme, non è consapevole degli spettatori che lo osservano i quali, dall’altra parte, diventano completamente consapevoli di questa figura nuda e del suo mutevole genere.
L’idea di un essere così fatto è nata dalle religioni in Oriente, come per esempio, nell’Induismo di Ardhanarishvara, in cui la natura ermafrodita esprime l’idea di un essere primitivo, che in origine univa in sé entrambi i sessi.
Nell’area greca apparve a Cipro, in cui troviamo una statua barbuta con le fattezze di un’Afrodite maschile, chiamata da Aristofane (commediografo greco) col nome di Afrodito.
Lo storico, indovino, aruspice ed esegeta ateniese Filocoro (300 a.C.), nel suo Atthis, capolavoro rimasto incompiuto per la morte dell’autore, in cui si narrava la storia dell’Attica, identificò ulteriormente questa divinità, associandola alla Luna.
Infatti descrive che, durante i riti sacrificali ad essa dedicati, uomini e donne si scambiavano i vestiti, attuando in tal maniera una forma di travestitismo.
Quindi, il successivo Ermafrodito di Ovidio sarebbe una diretta prosecuzione di questo Afrodito di Cipro, e significherebbe semplicemente “Afrodite in forma di Ermes.
Il termine ‘ermafrodita’ è stato a lungo il nome accettato per una persona, che ha parti sia maschili che femminili.
Tuttavia, l’ermafroditismo si verifica quando un organismo ha organi riproduttivi maschili e femminili, non solo parti.
In altre parole, possono produrre sia ovulo che sperma per la riproduzione.
Il termine corretto, per una persona, che ha solo parti esterne maschili e femminili, è in realtà “intersessualità”.
Ma, scienza a parte, l’unico termine che, a mio avviso, si dovrebbe utilizzare per tutti gli umani è: persona!
Mandragora è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Solanaceae, conosciuto anche come Mandragola.
Il suo nome deriva dal persiano ‘mandrun-ghia’ = ‘erba-uomo’, per la forma antropomorfa delle radici.
Altri nomi sono: Herbstalraune, Mandrake, Mandragore.
Si tratta di piante erbacee perenni fetide, poste a livello del terreno, alte fino ad una trentina di centimetri, con foglie disposte in rosetta basale, al cui centro nascono i fiori di colore dal bianco-verdastro a blu pallido o viola.
Tra le varie specie, una è Mandragola mediterranea (Mandragora officinarum) di origine appunto mediterranea, radice eretta spesso ramificata, e fiori campanulati bianco-verdastri, seguiti da bacche gialle o arancioni.
Un’altra specie è la Mandragola autunnale (Mandragora autumnalis), di origine balcanica e con fiori violacei.
La Mandragola è una specie estremamente tossica, contenente alcaloidi simili a quelli della scopolamina, josciamina ed atropina, presenti anche nella Belladonna e nel Giusquiamo .
Dosata moderatamente viene talvolta utilizzata come preanestetico e nella cura degli spasmi intestinali, oltre che nell’omeopatia come rimedio sedativo nei casi di asma e tosse.
A causa di questi alcaloidi tropanici allucinogeni deliranti, che causano appunto delirio ed allucinazioni, e la forma delle loro radici che ricordano figure umane, nel corso della storia, la Mandragola è stata sempre associata ad una varietà di pratiche religiose e spirituali.
E’ stata (ed è ancora) a lungo usata nei rituali magici, nelle pratiche pagane contemporanee come Wicca ed Heathenry.
Tuttavia bisogna precisare, che le “Mandragole” utilizzate in questo modo non erano sempre specie di Mandragora, ma spesso si trattava di Bryonia alba.
La Mandragola è una pianta sacra, sia nella sua accezione positiva sia negativa: può dare la vita come la morte.
Evocando il corpo umano, essa rappresenta la panacea, ma contiene anche una forza malefica.
Si pensava che, strappare dal terreno una Mandragola, provocasse una morte istantanea, in quanto essa era lo strumento di Dio come del diavolo.
Infatti, nell’ epoca romana, si credeva che la Mandragola, svellendola dal terreno, avrebbe risvegliato il demone.
Quindi, si suggeriva di disegnare tre cerchi e di legarla al collo di un cane con un filo nero, per evitare l’evocazione malefica.
Nelle regioni appenniniche del lago Scaffaiolo (Modena), la Mandragola era considerata un potente rimedio contro i temporali e le bufere.
I pastori del luogo guardavano di mal occhio gli escursionisti, temendo che essi raccogliessero la pianta, spesso maltrattando i malcapitati soprattutto dopo una tempesta, ritenendoli responsabili delle perturbazioni atmosferiche.
Si narra che, quando la magica pianta viene estratta dal terreno, emetta un grido che fa morire chi lo sente.
Gli Assiri impiegavano il fumo della radice bruciata come esorcismo, soffiandolo sul corpo della persona da guarire, per cacciare il male, così come in Armenia si bruciava la radice per allontanare gli spiriti malvagi, mentre in Israele era nota come amuleto per rendere fertili.
Nel Testamento di Salomone (I – III secolo d.C.), si fa probabilmente riferimento alla radice di Mandragora dicendo, tra l’altro, che sotto la pietra preziosa dell’anello magico di Salomone, portatogli dall’arcangelo Michele, ci fosse un pezzo di radice della pianta, e che tale anello servisse per assoggettare gli spiriti e curare gli ossessi.
I nomi ebraici ed arabi per la pianta si riferiscono ad essa come “l’ardente“, o “Lampada del diavolo”, in quanto si credeva che brillasse di notte con una fiamma ultraterrena.
L’uso farmaceutico di questa pianta risale ai tempi più antichi e, superstiziosamente, gli uomini la credevano capace di provocare l’amore e di creare ricchezza.
Per queste virtù la Mandragola era nota anche come Circea, alludendo alle meravigliose ed incantevoli arti della maga Circe.
Ciò si spiegherebbe, in quanto la Mandragola era la pianta per eccellenza di Ecate, la quale probabilmente, in origine, era una Dea asiatica della Terra.
Madre delle maghe Circe e Medea, viveva in Caria (Asia Minore) ed era la Dea ctonia degli Inferi, la “Signora del mondo sotterraneo”, a cui erano rivolte formule di incantamento, oltre ad essere la Dea delle streghe, degli spiriti notturni, delle nascite e dei trivi.
Causava nell’uomo sonno pesante, sogni gravosi, stati di coscienza mutevoli, epilessia e pazzia, e portava una corona composta da serpenti e rami di quercia (esiste un’associazione tra Mandragora e quercia, secondo una leggenda francese del picchio).
Il cane era il suo animale sacro e spirito aiutante, ed essa stessa appariva come fantasma di un cane, oltre al fatto che era evocata come “nero cane”.
Pertanto, il cane era l’animale da sacrificare e dedicare a Ecate, durante la raccolta della radice di Mandragola, offerto anche nei templi a lei dedicati.