Il Cobalto è un elemento chimico, metallo ferromagnetico, utilizzato soprattutto per leghe resistenti al calore e magnetiche.
Solitamente in natura non si trova da solo, ma si estrae da altri minerali, come la linneite, cobaltite ecc, in quanto sottoprodotto dell’estrazione di rame e nichel, ed è anche presente in minerali come solfuro, arseniuro e solfoarseniuro.
Fu isolato nel 1735 dal chimico mineralogista svedese George Brandt, sebbene i composti di Cobalto fossero già usati per secoli, per conferire un colore blu a smalti e ceramiche.
Il Cobalto è stato rilevato in statuette egiziane e perline di collana persiana del III millennio a.C. , in vetri trovati nelle rovine di Pompei, e in Cina già dalla dinastia Tang (618-907 d.C.) e successivamente nella porcellana blu della dinastia Ming (1368-1644).
Il nome Coboldo fu applicato per la prima volta nel XVI secolo ai minerali, che si pensava contenessero rame ma che, alla fine, si scoprì essere arsenico velenoso, contenente minerali di Cobalto.
Quindi Brandt, nel 1742, determinò che il colore blu di quei minerali era dovuto alla presenza di Cobalto.
Sembra che Cobalto derivi dal greco “kobalos” = “folletto”, e i minatori tedeschi lo chiamavano “Kobolt”, in quanto pensavano che i folletti si divertissero a fargli trovare questo metallo “inutile”, al posto dell’argento.
Le principali fonti di Cobalto, attualmente sfruttate, sono costituite dai giacimenti di ossidi o di solfuri cupro-cobaltiferi della Repubblica dello Zaire, dello Zambia e del Congo, dai giacimenti di rame-nichel-cobalto del Canada, dalle piriti cobaltifere della Finlandia, dai giacimenti arsenicali del Marocco, dalla Cina.
Nel 1780, il Cobalto fu isolato e riconosciuto come elemento da Torbern Olof Bergman (chimico e mineralogista svedese), ma fu utilizzato come metallo, solo a partire dalla prima Guerra Mondiale.
Il Cobalto, sebbene ampiamente diffuso, costituisce solo lo 0,001% della crosta terrestre.
Si trova in piccole quantità nel nichel-ferro terrestre e meteoritico, nelle atmosfere solari e stellari e, in combinazione con altri elementi, nelle acque naturali, nelle croste di ferro manganese nelle profondità degli oceani, nel suolo, nelle piante e negli animali, e in minerali come cobaltite, linnaeite, skutterudite, smaltite, eterogenite ed eritrite.
Negli animali, il Cobalto è un oligominerale essenziale nella nutrizione dei ruminanti (bovini, ovini) e, per gli uomini, nella produzione dei globuli rossi per la vitamina B12, l’unica vitamina nota per contenere un elemento così pesante.
In Cristalloterapia, si usa mettere a contatto diretto con il corpo, i minerali ad alto contenuto di Cobalto, come la Calcite, per ottenere i risultati desiderati.
La Cobaltocalcite, chiamata anche “Pietra di Afrodite”, di un bel colore rosa intenso, è una varietà rara di Calcite, che ha appunto impurità di Cobalto.
Questo minerale è stato scoperto per la prima volta nella miniera di Calamita in Toscana, in Italia.
Da allora, è stato trovato solo in poche località in tutto il Mondo.
Le vene più importanti di questo minerale si trovano attualmente in Congo, Marocco, Australia, Messico, Regno Unito, Spagna, Italia e Svizzera.
Ha un effetto calmante ed è perfetta per risanare il cuore ed aprirsi alla gioia.
E’ un talismano d’amore, che aiuta a scoprire le proprie vere emozioni sepolte dentro di sé.
Questa pietra aiuta a tirare fuori tutti i sentimenti repressi, che ci sono così cari.
Le vibrazioni rilassanti, che emana la Cobaltocalcite , aiutano a far finalmente abbassare la guardia attorno alle proprie preziose emozioni e a rilasciarle.
Quando si inizia questo processo, possono venire alla luce molte esperienze, pensieri e sentimenti, che possono far sentire a disagio.
Questa pietra ci mantiene ben saldi in momenti particolari della nostra vita e fornisce tutto il nutrimento e l’amore necessari per superare il trauma.
La Cobaltocalcite ci ricorderà quanto siamo forti come persona, per continuare ad andare avanti ogni giorno, anche portando tutto questo peso.
Quando si riuscirà a rilasciare il peso che ci portiamo dentro, ci renderemo conto di quanta negatività abbiamo portato in noi, ogni giorno.
Di fronte a queste esperienze, impareremo a crescere e presto realizzeremo cosa significa veramente avere un'”anima purificata”.
Ogni giorno avremo più spazio per amare e fare cose che ci rendono veramente felici.
Questo ci aiuterà a vivere una vita piena di gioia e compassione, senza dimenticare da dove e da cosa veniamo.
In Cristalloterapia è molto usato anche il “Quarzo Aura di Cobalto”, un quarzo trasparente solitamente Ialino (leggi articolo: https://www.madameblatt.it/2021/07/22/quarzo-ialino-il-maestro-guaritore/ ), rivestito di vapori di Cobalto.
Esso presenta vivaci sfumature di blu metallico, viola e oro mescolati.
Questo cristallo è meraviglioso per rendere speciale ogni giorno.
Anche una piccolissima gemma riesce a rimuovere l’inquietudine e il malcontento, riportandoci in momenti speciali di gioia.
È un ottimo aiuto alla creatività ed è particolarmente indicato per decorare la casa, o aggiungere verve in cucina.
Il Quarzo Aura di Cobalto rimuove i vincoli dell’espressione di sé, che potrebbero trattenerti nella vita, nelle relazioni o sul posto di lavoro.
Questo cristallo aumenta la tua naturale chiaroveggenza e i tuoi poteri di guarigione e, se tenuto o indossato regolarmente, può facilitare la transizione dal lavoro spirituale personale all’addestramento formale, o al passaggio a un professionista.
Si ritiene che combini i poteri di guarigione del corpo con una guarigione superiore, specialmente quando una malattia non risponde al trattamento, o un paziente è esausto per un intervento medico prolungato.
È potenziante per gli agorafobici e può essere usato, per aiutare nell’assorbimento di vitamine e minerali, per migliorare il funzionamento degli enzimi e nei trattamenti per le malattie dei reni, del pancreas, del fegato e della milza.
COBALTOCALCITE:
CHAKRA: 4° del Cuore
SEGNO ZODIACALE: Sagittario-Capricorno
QUARZO AURA COBALTO:
CHAKRA: 3° Terzo Occhio
SEGNO ZODIACALE: Cancro-Leone