Libro delle Ombre
Il Libro delle Ombre (Book of Shadows) è un libro contenente un testo religioso con le istruzioni per effettuare rituali magici, che si trovano nella religione neopagana della Wicca e in molte pratiche pagane.
Il Libro delle Ombre è utilizzato anche da altre tradizioni Wiccan, come l’ Alessandrianesimo e il Mohsianismo e, con l’ascesa dei libri che insegnano alle persone come iniziare a seguire la Wicca dagli anni ’70 in poi, l’idea del Libro delle Ombre è stata poi ulteriormente propagata tra i praticanti solitari estranei alle tradizioni precedenti.
Un famoso Libro delle Ombre fu creato dal pioniere Wiccan, Gerald Gardner, alla fine degli anni Quaranta – inizio degli anni Cinquanta, e che utilizzò prima nella sua congrega di Bricket Wood e poi in altre congreghe, che fondò nei decenni successivi.
Inizialmente, quando la Wicca era ancora dominata dalle congreghe, esisteva solo una copia del Libro per un’intera congrega, conservata dall’alta sacerdotessa o sommo sacerdote.
Nelle varie tradizioni che compongono la British Traditional Wicca, le copie del Libro delle Ombre originale composto da Gerald Gardner, con l’aiuto della sua Alta Sacerdotessa Doreen Valiente, insieme con le modifiche ed aggiunte che sono state fatte da allora, sono state seguite dagli adepti.
Essi hanno cercato di mantenere segreto il contenuto di questo libro, sebbene sia stato pubblicato in diverse occasioni da Charles Cardell, Lady Sheba e Janete Stewart Farrar.
In altre tradizioni Wiccan sono state scritte versioni alternative del Libro, che sono indipendenti dall’originale di Gardner.
Da allora numerose associazioni e tradizioni sono nate intorno al Libro delle Ombre.
Tradizionalmente, “Il Libro delle Ombre di una strega viene distrutto alla morte”.
Questo è anche un libro di ispirazione e può essere utilizzato in rituali futuri.
L’origine del Libro delle Ombre (Book of Shadows) è molto antica, addirittura si ritrova nelle popolazioni egizie.
Secoli fa, i Sumeri crearono una raccolta di invocazioni alla Dea, riunendo poesie e canti in un testo, chiamato appunto, Libro delle Ombre.
Col passare del tempo, questa espressione ha iniziato ad indicare il diario di chi vive nel mondo esoterico, la sua saggezza spirituale, gli incanti, i rituali, le invocazioni, i suoi “segreti”.
Quindi, chiunque pratichi la magia, deve avere il proprio Libro delle Ombre, anche un semplice quaderno, nel quale annotare le proprie esperienze, le proprie conoscenze.
Pertanto, in alcune tradizioni moderne di stregoneria, il termine indica più genericamente un libro di magia o un Grimorio ( libro nel quale il praticante annota i propri rimedi con erbe naturali, le corrispondenze, gli incanti, i riti , le riflessioni e invocazioni alla Dea ed al Dio), creando così confusione tra due tipologie diverse di libro.
Ogni Libro delle Ombre può essere modificato ed ampliato, ed i rituali possono essere rielaborati, ma il nucleo originario deve essere sempre trasmesso nella sua integrità ad ogni nuovo iniziato.
Spesso il Libro delle Ombre è diviso in sezioni. Ad esempio:
-erbe e corrispondenze
-cristalli e corrispondenze
-tecniche di divinazione (rune, tarocchi, lettura dell’acqua)
-rituali (purificazione, divinazione, etc.)
-festività
-impressioni personali
-incantesimi
Il concetto del Libro delle Ombre è successivamente apparso nella cultura popolare, ad esempio essendo utilizzato nella serie televisiva americana Streghe e fornendo il titolo di film, album musicali e fumetti.
Tuttavia, in tutti questi casi è stato tolto dal suo contesto Wiccan originale.
Il Libro delle Ombre può essere cartaceo, oppure in formato elettronico, ma la tradizione, comunque, prevede che esso sia scritto a mano.
Volendo scrivere il proprio, bisogna iniziare ad annotare una dichiarazione dei propri principi, ovvero ciò in cui si crede, chi sono i propri dèi, se si segue il Rede Wicca o la Triplice Legge (legge riservata alle streghe e agli stregoni e alle loro operazioni magiche, un monito che vuole significare che ciò che mandi nel bene e nel male ritornerà triplicato), se si crede negli incantesimi.
Si passa, quindi, ad annotare tutti i rituali o le formule magiche creati, precisando quali fossero le influenze, per esempio le fasi lunari, ed i risultati ottenuti.
Dopodiché, si includono poesie, storie, opere artistiche, disegni, leggende, creati da sé o da altri, insomma tutto ciò a cui siamo legati, che ci ispira.
E così si otterrà il proprio Libro delle Ombre.
Di seguito, qualche semplice incantesimo, tratto dal Libro delle Ombre.
Incantesimo per dormire sereni
“Spiriti dei sogni, volate con me oltre il vento, oltre il mare, oltre i monti.
Spiriti dei giorni, aprite la porta dell’arcobaleno e fatemi entrare dove tutto e sereno”.
Incantesimo del calderone
Prendere un foglietto di carta e scriverci sopra un desiderio, scrivendolo al presente, per esempio, se il proprio desiderio è ritrovare un libro, si deve scrivere: “ho trovato il libro”.
Poi pronunciare:
“Invoco le generose energie dell’Universo, perché esaudiscano la mia richiesta.
La mia vita è piena di prosperità ed i miei bisogni sono realizzati”.
A questo punto prendere il foglietto, bruciarlo e poi buttarlo in un calderone; quindi pronunciare:
“La carta alle fiamme, ma l’essenza delle parole rimane.
Il fuoco distrugge, il fuoco crea: che quanto è scritto sia il nostro destino.
Vola nel cielo uccello infuocato e portaci il fatto descritto dalle parole”.
Per tener lontano un temporale imminente
Se si ha assoluto bisogno di una giornata di sole, si può usare questo incantesimo, ma non si deve esagerare, usarlo solo in casi eccezionali!
“Temporale stai lontano, non raggiunger la mia mano
questo posto non è da toccare e nemmeno da bagnare
per un giorno sarà asciutto, poi stanotte che piova anche di brutto.
Nessun danno tu farai e del mio desiderio non ti dimenticherai”
In magia si dice che si abbiano ripercussioni negative, quando si effettuano dei rituali, soprattutto quando l’obiettivo è quello di far del male agli altri.
Ciò viene chiamato “Colpo di Ritorno”, cioè un contraccolpo derivante dalle energie messe in campo, durante una qualsiasi operazione magica che possono ritornare a chi le ha inviate, di solito amplificate nella potenza.
Da questa teoria deriva la famosa “Legge del Tre”, in base alla quale, ogni azione che si fa torna indietro “moltiplicata per Tre volte nel bene, se si fa del bene, nel male, se si fa del male”.
Bisogna, però, considerare che la Legge del Tre è spesso interpretata come un principio morale, frutto di una certa “giustizia suprema”, per la quale, se si opera nel bene ritornerà del bene e viceversa.
In realtà, è un pensiero assimilabile anche al concetto di “Karma”, la famosa legge di “causa-effetto”, secondo la quale ogni singola azione provoca una reazione.
Nella religione Wicca, molto spesso si adotta il principio della Legge del Tre, che compare per la prima volta in una pubblicazione di Gerald Gardner, che diceva di averla letta nel “Libro delle Ombre”.
Questa legge è riservata alle streghe ed agli stregoni, quando effettuano i rituali magici.
In pratica è un avvertimento che segnala che, tutto ciò che si fa nel bene e nel male, torna indietro triplicato.
“Ogni cosa che facciamo ci torna indietro tre volte nel bene e tre volte nel male.
Se fai del bene si riceverà tre volte il bene, se fai del male si riceverà tre volte il male.
Non bisogna però fare del bene nell’attesa della ricompensa”.
Potrebbe essere interpretato, in pratica, come un comportamento etico da seguire.
Ma, tornando al “Colpo di Ritorno”, tradizionalmente gli operatori dell’occulto sanno che, quando vanno contro la volontà o si nuoce a qualcuno, può accadere che le energie adoperate ed i sentimenti suscitati, gli si ritorcano contro.
Soprattutto trovandosi di fronte un individuo capace di respingere questo attacco; quindi le forze scatenate ripercorrono all’indietro il percorso e si scaricano contro di loro.
Tornando indietro, queste energie raccolgono altre forze che trovano durante il cammino; pertanto, il Colpo di Ritorno è sempre più potente dell’incantesimo originario, in quanto le forze, che non si scaricano, attraggono altre forze della stessa natura.
E’ per questo che, chi opera in questo modo, dovrebbe schermarsi, proteggersi dagli effetti di ciò che scatena.
Solitamente, le protezioni utilizzate sono amuleti, cristalli assorbenti, animali, il cerchio magico, gli specchi devianti, gli specchi multipli, i simulacri protettivi, ecc.
Ma, non sempre si riesce a schermarsi.
Il principio fondamentale, comunque, è quello che il Colpo di Ritorno non riguarda soltanto le energie negative scatenate da personaggi senza scrupolo, ma anche quelle apparentemente positive.
Esattamente come quando si cerca di forzare la volontà di una persona, per esempio, ad amarci con qualche rituale magico, può sembrare un atto d’amore ma, in realtà, si sta facendo del male.
Bisognerebbe considerare sempre con saggezza la natura delle forze con cui ci si misura, oltre che allenarsi ad una forte “disciplina morale”, che porti alla luce la parte migliore di noi.