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Giano
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana
viva viva la Befana!
The Befana comes at night
wearing old broken shoes
dressed in Roman (hat) style
long live la Befana!
L’Epifania è una festa cristiana, celebrata dodici giorni dopo Natale, il 6 Gennaio.
Il termine deriva dal greco antico “epifaino” = “mi rendo manifesto”, cioè l’azione o la manifestazione di una qualsiasi divinità (mediante miracoli, visioni, segni, ecc.), di far sentire la propria presenza.
Secondo i Cattolici, è la manifestazione della Luce più grande di Dio, che si manifesta attraverso una stella.
Nelle Chiese cristiane ortodosse, che seguono il Calendario Giuliano, il 7 gennaio si celebra il Natale, a causa di una differenza di tredici giorni fra Calendario Gregoriano, usato in Occidente dal 1582, e quello Giuliano precedente, ancora in uso in certe chiese ortodosse.
Di conseguenza l’Epifania è celebrata il 19 gennaio.
Da Epifania, in molte regioni italiane la parola si è trasformata in “Bifanìa” e poi “Befanìa”, fino a diventare la “Befana”.
Questa corruzione lessicale si è poi diffusa in tutta le Penisola italiana e, in seguito, in alcune parti del Mondo.
Inoltre, la Befana è stata personificata nelle sembianze di una donna molto anziana, che vola su una logora scopa, visitando i bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, appunto la notte dell’Epifania.
Lei riempie le calze lasciate da essi, appositamente appese sul camino o vicino a una finestra, con dolciumi, caramelle, frutta secca, agrumi e piccoli giocattoli.
Ma ciò generalmente, se i bambini durante l’anno si sono comportati bene, altrimenti riceveranno carbone o aglio.
Intorno alla figura della Befana sono sorte varie storie e leggende, vediamo alcune.
Gli antichi Romani, ereditando ed incorporando riti pagani, li associarono, come abbiamo letto in precedenza, al Calendario romano.
Quindi celebravano il Solstizio d’Inverno e il Sol Invictus.
La dodicesima notte dopo il Solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura attraverso Madre Natura.
I Romani credevano che in queste dodici notti (il cui numero avrebbe rappresentato sia i dodici mesi dell’innovativo Calendario romano, nel suo passaggio da prettamente “lunare” -basato esclusivamente sulle fasi lunari- a “lunisolare” -in cui la durata media dell’anno lunare è uguale a un anno solare-, che altri simboli mitologici) delle figure femminili volassero sui campi coltivati, per propiziare la fertilità dei futuri raccolti.
Da qui il mito della figura “volante”.
Secondo alcuni, tale figura femminile fu dapprima identificata in Diana, la Dea lunare non solo legata alla cacciagione, ma anche alla vegetazione, mentre secondo altri fu associata a una divinità minore chiamata “Sàtia” (Dea della sazietà), oppure “Abùndia” (Dea dell’abbondanza).
Un’altra ipotesi collega la Befana ad un’antica festa romana, che si svolgeva sempre in inverno, in onore di “Giano” (Dio degli inizi, materiali e immateriali, bifronte, capace di conoscere il futuro e il passato) e “Strenia” (Dea simbolo del nuovo anno, di prosperità e buona fortuna, da cui deriva anche il termine “strenna”) e durante la quale ci si scambiavano regali.
Invece, in centro e nord Europa, la Befana si riferisce alla figura celtica di Perchta (guardiana del mondo animale e della natura), assimilabile ad alcune figure come ad esempio Frigg (Dea del matrimonio e della maternità) in Scandinavia, Austria, Svizzera Francia e Nord Italia, Holda (Dea del focolare) in nord Europa, Perchta (Dea degli animali e della tessitura) in Gran Bretagna.
Praticamente è una personificazione al femminile della natura invernale, rappresentata come una vecchia gobba con naso adunco, capelli bianchi spettinati e piedi abnormi, vestita di stracci e scarpe rotte, che aleggia sopra i campi e terreni di notte, propiziandone la fertilità, e viene festeggiata nei 12 giorni che seguono il Natale, culminanti in coincidenza con l’Epifania.
Più tardi, in uno stato d’animo di conciliazione, Diana (o una qualsiasi altra Dea sopracitata) è stata trasformata in una vecchia signora.
Questa signora si era rifiutata di aiutare i Re Magi a trovare il Bambin Gesù, si era pentita del suo comportamento e quindi si era rifatta, distribuendo dolci e leccornie a tutti i bambini della sua città.
Dovevano solo lasciare le scarpe, o le calze, fuori dalla porta, la notte tra il 5 e il 6 gennaio.
Secondo la leggenda della Befana, i bambini (e gli adulti) moderni aspettano le calze la notte del 5 gennaio, che questa vecchia strega riempie di caramelle e dolci se sono stati buoni, di carbone se sono stati cattivi.
Una grande sorpresa, per quando ci si sveglia il giorno successivo.
Come al solito, però, gli Italiani hanno trovato la loro via d’uscita: se sei stato birichino, troverai del carbone: Mangialo! Perché è fatto di zucchero…
Per tradizione, tutti i bambini si aspettano sempre di trovare un pezzo di carbone nelle loro calze, poiché ogni bambino è stato cattivo almeno una volta, durante l’anno appena trascorso.
Un’altra interpretazione della Befana affonda le sue origini nel XIII secolo.
Questa leggenda narra di un’anziana strega, con un grosso naso rosso e lieve gobba, vestita con una giacca a macchie colorate, spesso raffigurata con una scopa.
Si racconta, che la dodicesima notte di Natale (5 gennaio) i 3 Re Magi, alla ricerca del Bambino Gesù, chiesero alla Befana, di unirsi a loro nella loro ricerca.
Inizialmente ella rifiutò, affermando che aveva troppe faccende domestiche da fare.
In seguito cambiò idea e andò a cercare i 3 Re Magi e Gesù, ma non riuscì a trovarli.
Pertanto, ogni anno, nella notte del 5 gennaio, la Befana, viaggia con la sua scopa magica, in ogni casa d’Italia, alla ricerca del Bambino Gesù e porta doni. Scendendo dai comignoli, porta caramelle o frutta ai bambini, che sono stati buoni e carbone nero, cipolle o aglio ai bambini cattivi.
I bambini lasceranno fuori le calze, e anche le scarpe, sperando di svegliarsi la mattina del 6 gennaio con un po’ di dolciumi.
Però, come nella tradizione di Babbo Natale, molti bambini hanno iniziato a scrivere letterine alla Befana, nelle quali tralasciano di richiedere cibo, a favore di giocattoli o altri doni più “consistenti”.
Un altro racconto, sull’origine della Befana, risale al Regno di Re Erode.
Egli aveva decretato, che il primogenito maschio e ogni figlio maschio nato nell’anno della nascita di Cristo venissero uccisi.
Era il suo desiderio di eliminare il bambino. che si pensava sarebbe diventato il nuovo re.
I soldati invasero i villaggi in tutto il paese, uccidendo i bambini maschi.
Una madre non era in grado di piangere e accettare la perdita di suo figlio, a causa del dolore che provava.
Si convinse, che suo figlio non era morto, ma perso.
Mise tutti gli effetti personali di suo figlio in una tovaglia e, portandosela sulle spalle, si mise a cercarlo.
Dopo aver cercato di casa in casa, per molto tempo, questa giovane madre si imbattè finalmente in un bambino.
Convinta di aver ritrovato il figlio perduto, mise il sacco di stoffa, contenente tutti gli effetti personali di suo figlio, alla base della mangiatoia dove giaceva il bambino.
Il padre del bambino guardò il volto di questa sconosciuta, che aveva portato dei doni e si interrogò sul passato di questa donna.
A quell’epoca, ormai il viso di questa madre aveva molte rughe ed i suoi capelli erano diventati completamente grigi.
Il bambino, in realtà, era Gesù Cristo e, in segno di gratitudine per la sua generosità, benedisse la vecchia.
Quindi da quel momento, una notte all’anno per tutta l’eternità, la donna avrebbe considerato tutti i bambini del mondo come suoi, visitandoli e portando loro vestiti e giocattoli.
Alla Befana si è conferito un aspetto da “vecchia”, in quanto deriva da una raffigurazione simbolica dell’anno vecchio: una volta concluso, lo si può bruciare.
Così come accadeva in molti Paesi europei, in cui esisteva la tradizione di bruciare dei fantocci vestiti di abiti logori, all’inizio dell’anno nuovo.
Esempi sono “Giubiana” (Piemonte e Lombardia), “Panevin” (Veneto), “Pignarul” (Friuli Venezia Giulia), “Casera” (Verona), “Seima” (Gorizia), “Brusa la vecia” (Veneto), “Falò del Vecchione” (Bologna), “Sparo del pupo” (Gallipoli, Puglia), “Rogo della Veggia Pasquetta” (Varallo, Piemonte) e tanti altri.
In molte parti d’Italia, l’uso di bruciare o di segare in pezzi di legno un fantoccio a forma di vecchia (in questo caso pieno di dolciumi), rientrava invece tra i riti di fine Quaresima, come avviene nel Salento, con il fantoccio della “Quaremma”, addobbata con i suoi simboli iconografici, che ricordano le antiche Moire.
In quest’ottica, anche l’uso dei doni assumerebbe, nuovamente, un valore propiziatorio per l’anno nuovo.
In Friuli, con i Panevin, ci si imbatte in una lunga serie di falò, in cui si usa bruciare la Befana: la direzione del fumo descriverà l’andamento fortunato o meno dell’anno nuovo.
A Venezia, si svolge la caratteristica “Regata delle Maranteghe”, in cui 50 tra uomini e donne, vestiti da Befana, si sfidano a colpi di remi nel Canal Grande. Il vincitore sarà colui, che per primo taglierà il traguardo, costituito da una lunghissima calza appesa sul Ponte di Rialto.
A Roma è possibile assistere ad una bellissima sfilata in costume, che parte da Castel Sant’Angelo e arriva fino in Piazza San Pietro. In piazza Navona, i bambini si possono divertire nelle numerose giostre o nelle bancarelle di dolci, in cui è possibile comprare delle lunghissime calze.
Napoli ospita una caratteristica sfilata sul lungomare Caracciolo, con la sfilata di carri e personaggi vestiti a festa. In piazza Plebiscito, invece la Befana dei Vigili del Fuoco di Napoli si cala dal cielo e distribuisce dolci a tutti i bambini.
In Toscana, nella provincia di Grosseto, esistono i “Befani”, che il giorno dell’Epifania vanno assieme alla Befana per le vie delle città e dei paesi, a cantare i canti tradizionali maremmani.
Solitamente, nel giorno dell’Epifania, per le strade del centro storico di Firenze, vi è la tradizionale “Cavalcata dei Re Magi”, in cui i Magi a cavallo percorrono le strade della città, indossando costumi rinascimentali di grande sfarzo.
E’ da non perdere, in Piazza della Signoria, lo spettacolo degli sbandieratori, il Maneggio della Bandiera.
A Savona, con la “Befana Vien Da Mare”, la famosa vecchietta arriva da mare al porto, per distribuire doni e dolci ai più piccoli. Durante la giornata sono organizzate gare di pesca a riva ed in mare.
Ad Urbania, viene tradizionalmente collocata la “Casa della Befana”, dove si celebra ogni anno la “Festa Nazionale della Befana”.
In Piazza Brà, a Verona, si svolge il tradizionale “Rogo della Vecia”, che rievoca l’antico rito dell’Epifania nella tradizione popolare italiana, in cui un manufatto di circa dieci metri viene bruciato, per scongiurare sfortuna e malocchio.
A Sassari, la Befana si cala dal Palazzo della Provincia di Sassari in piazza d’Italia, in un evento organizzato dai Vigili del Fuoco di Sassari.
La spettacolare calata della Befana è naturalmente accompagnata da caramelle e cioccolatini distribuiti a tutti i bambini.
Per quanto riguarda le tradizioni gastronomiche, in Versilia si preparano i “befanini”, frollini a base di agrumi e rhum, ricoperti di granella colorata.
Nel Varesotto, abbiamo la “pinsa”, una di pizza di polenta preparata con farina di mais e frutta secca, mentre in Campania l’arrivo della Befana corrisponde alla preparazione della prima “pastiera” dell’anno.
Nella provincia di Cuneo, troviamo la “fugassa d’la Befana ”, dolce che ricorda l’aspetto di una margherita, al cui interno vengono nascoste una fava bianca e una nera. Chi le trova, però, non vince niente. Infatti, se trova la fava bianca, salda le spese della focaccia, quello a cui toccala fava nera, paga il vino.
La “Pinsa de la marantega”, è il dolce tipico della Festa della Befana a Venezia. Infatti “marantega” significa proprio Befana. Tradizionalmente i contadini veneti la riponevano, ricoperta dalle foglie di cavolo, sotto i carboni ardenti dei falò, che si preparava per festeggiare l’Epifania e l’inizio dell’anno nuovo. Si tratta di un pane dolce poco lievitato con farina bianca e gialla, uvetta, grappa, fichi secchi, pinoli e arancia candita.
Preparato sia per Capodanno che per la Befana, la “Vasilopita” è un dolce tradizionale greco, in cui al suo interno viene inserita una moneta in segno di portafortuna. L’impasto è molto semplice, simile ad un pan brioches ed arricchito da mandorle e semi di sesamo.
Il dolce della Befana tipico in Svizzera è il “Dreikönigskuchen”, un pan-brioches realizzato da tante diverse “palline” assemblate insieme. Al suo interno viene inserito un piccolo regalino, un oggettino o una moneta. Chi lo troverà sarà il vero re della festa. Per questo spesso viene servito con una coroncina nella sua sommità.
La “Torta della Dodicesima Notte” (Twelfth Night Cake) ha un nome molto evocativo: “dodicesima notte” che, nei paesi di tradizione anglosassone, è l’ultima occasione per festeggiare. Da questa tradizione, il dolce britannico a base principalmente di frutta secca e frutta candita, entrambe macerate nel Porto secondo la ricetta originale. Nel dolce si nascondono un fagiolo, un aglio, un rametto e uno straccio: a seconda dell’oggetto trovato, si avrà un ruolo all’interno della festa. Il fagiolo sarà il simbolo del re o della regina della dodicesima notte.
In Francia, il giorno dell’Epifania si prepara la “Galette des Rois”, nel cui interno viene nascosto qualcosa, un piccolo oggetto, “Fève” (fava), in ricordo dell’antica usanza di nascondervi all’interno uno di questi legumi, oppure la figurina di uno dei Re Magi: chi trova la fava o la figurina, viene eletto re o regina della festa, con particolari privilegi e obblighi.
Quest’anno, il falò dell’Epifania avrà un significato ancora più forte e profondo…
La Befana, abbiamo detto, rappresenta l’anno vecchio e per questo la si brucia, sperando che quello nuovo sia migliore di quello passato.
Quindi, insieme con lei, tutti bruceremo anche un calendario del 2020, affinché la loro distruzione rappresenti la fine di tutti i mali.
Gennaio è il primo mese dell’anno secondo il Calendario gregoriano, è uno dei sette mesi che conta 31 giorni e si colloca nella prima metà di un anno civile.
Il mese di Gennaio prende il nome dal Dio romano delle porte, Giano, perché questo mese è la porta del nuovo anno.
Giano è anche chiamato il Dio bifronte, rappresenta tutti gli inizi e possiede la capacità di vedere il passato e il futuro.
I mesi di Gennaio e Febbraio non erano presenti nelle versioni precedenti dell’antico Calendario romano, che divideva l’anno in 10 mesi e lasciava 61 giorni non contabilizzati in inverno.
Essi erano gli ultimi mesi dell’anno solare e sono stati aggiunti al Calendario romano intorno al 700 a.C..
Il Calendario romano iniziava a Marzo ( Martius ), a causa dell’Equinozio di Marzo, che segna ancora oggi l’inizio dell’Anno tropicale.
Tuttavia, nel 450 a. C., l’inizio dell’anno fu spostato al 1° Gennaio.
In seguito, a Gennaio fu aggiunto un giorno dagli astronomi di Giulio Cesare, che introdusse anche gli anni bisestili.
L’Impero bizantino iniziava l’anno a partire dal 1° settembre, ma non contava gli anni dalla nascita di Cristo, bensì dalla creazione del mondo, che datava al 1° settembre 5509 a.C.
Da circa 1600, la maggior parte dei Paesi ha utilizzato il 1° Gennaio come primo giorno dell’anno.
L’Italia e l’Inghilterra, tuttavia, non ufficializzarono il 1° Gennaio, fino al 1750 circa.
In Scozia ed in Inghilterra, il primo lunedì di Gennaio è chiamato “Handsel Monday” (Dono del lunedì di Capodanno).
In Inghilterra, l’anno agricolo inizia con il “Plough Sunday” (Domenica dell’aratro), che è quella dopo l’Epifania.
In Giappone dal 1948, la maggiore età veniva festeggiata il secondo lunedì di gennaio, per chi diveniva ventenne nel nuovo anno solare.
In seguito, dal 1999 è stata spostata al 15 gennaio, ed è una festa nazionale.
Nella tradizione celtica, nella Ruota dell’Anno pagana (ciclo naturale delle stagioni), Gennaio finisce nel periodo dell’Imbolc nell’emisfero nord e del Lughnasadh in quello sud.
Gennaio è considerato il mese più freddo dell’anno nella maggior parte dell’Emisfero settentrionale e il mese più caldo dell’anno nella maggior parte dell’Emisfero meridionale.
Nell’Emisfero australe, Gennaio è un mese estivo equivalente a luglio.
Anticamente, i Sassoni chiamavano Gennaio il “Mese del Lupo”, perché in questo periodo i lupi affamati andavano nelle loro città, in cerca di cibo.
Gennaio inizia lo stesso giorno della settimana di Ottobre e termina lo stesso giorno della settimana di Febbraio ed ottobre, negli anni “comuni”.
Durante gli anni bisestili, invece, Gennaio inizia lo stesso giorno della settimana di Aprile e Luglio e termina lo stesso giorno della settimana di Luglio.
Gennaio in alcune lingue:
Albanese – Janar
Arabo – كانون الثاني
Ceco – Leden
Cinese Mandarino – Yiyuè
Coreano – 일월
Creolo Haitiano – Janvye
Croato – Siječnja
Danese – Januar
Finlandese – Tammikuu
Francese – Janvier
Giapponese – 1月
Greco – Ιανουάριος
Hindi – जनवरी
Inglese- January
Latino – Ianuarius
Lettone – Janvāris
Maori – Hanuere
Polacco – Styczeń
Portoghese – Janeiro
Rumeno – Ianuarie
Russo – Январь
Serbo – Јануара
Singalese – ජනවාරි
Somalo – Janaayo
Spagnolo – Enero
Tamil – ஜனவரி
Thai – มกราคม
Turco – Ocak
Ucraino – Січня
Vietnamita – tháng Giêng
Yiddish – יאנואר
I fiori dedicati al mese di Gennaio sono Garofani (Dianthus caryophyllus) e Bucaneve (Galanthus).
La pietra portafortuna di Gennaio è il Granato, che simboleggia la costanza.
Passiamo ora, ad alcune festività, che si svolgono nel mese di Gennaio.
=Capodanno – 1
= Festa della Circoncisione – 1
=Giorno di San Basilio – 1 (In Grecia, tradizionalmente è la figura di Babbo Natale)
=Dodicesima Notte – 5 (Vigilia dell’Epifania)
=Epifania – 6 (Arrivo dei Re Magi)
=Natale Apostolico Armeno – 6
=Natale Ortodosso – 7 (In chiese che utilizzano date corrispondenti al vecchio Calendario giuliano, il 7 Gennaio equivale al 25 dicembre del Calendario gregoriano).
=Tu BiShvat ( Festività ebraica, Capodanno degli Alberi) – Fine Gennaio o Febbraio
=Vecchio Anno Nuovo – 14 (Capodanno secondo il “vecchio” Calendario giuliano. Include un rituale invernale di passeggiate e canti, che è stato successivamente incorporato nei canti natalizi).
=Lohri – 13 (festival popolare invernale celebrato principalmente nella regione del Punjab, India)
=Bhogi – 13 (primo giorno del festival Pongal di quattro giorni e Makara Sankranti, ampiamente celebrato in Tamil Nadu, Karnataka, Maharashtra, Andhra Pradesh e Telangana)
=Pongal – 14 (festa del raccolto celebrata dal popolo Tamil)
=Carnevale in bianco e nero – dal 2 al 7 (A Pasto, in Colombia, c’è una tradizione secolare, considerata patrimonio mondiale dell’UNESCO. La festa risale ai tempi della dominazione spagnola, quando per un giorno, a gennaio, veniva concesso agli schiavi un giorno libero. Per mostrare la loro approvazione e disponibilità, i padroni di schiavi si tingevano di nero il viso e il giorno seguente gli schiavi si tingevano di bianco. Oggi, la città pullula di musica, balli e baldoria, arricchita soprattutto dagli elaborati carri allegorici e dai “combattimenti” con schiuma e polveri).
=Jam Cruise – dal 6 al 11 (Si svolge a Miami, in Florida, un festival musicale su una barca, nel mezzo dei Caraibi. In questa festa galleggiante in alto mare, suonano le Jam Band, dal jazz al bluegrass e l’hard rock, in un’atmosfera di comunione festosa. Si svolgono anche mini-eventi in abbondanza, come concorsi di decorazione di porte, tornei di poker, lezioni di yoga, laboratori di cucina e seminari d’artista. Poi ci sono gli scali in Belize e Città del Messico, a completare il programma di divertimento senza sosta).
=Dolomiti Balloon Festival – dal 8 al 17 (A Dobbiaco, sulle Dolomiti italiane, si possono ammirare decine di colorate mongolfiere prendere il volo, sopra le magnifiche cime innevate delle Dolomiti. Grande spettacolo, che si combina alla magica esperienza di un’emozionante vacanza sugli sci e sullo snowboard, in una delle località sciistiche più grandi del mondo).
=BPM Festival – dal 8 al 17 (A Playa del Carmen, in Messico, durante l’annuale festival BPM, si balla di notte e di giorno si prende il sole su spiagge meravigliose, oltre ad esplorare le rovine Maya di Tulum, fare snorkeling o immersioni ed esplorare i famosi “Cenotes” della penisola dello Yucatán.
=Canary Islands Music Festival – dal 8 gennaio al 12 febbraio (Alle Canarie è bassa stagione per gli amanti del sole, ma per gli appassionati di musica è il momento adatto, per visitare questa remota isola paradisiaca. Orchestre, ensemble e solisti di prim’ordine, da tutto il mondo, si riuniscono nelle sale da concerto su e giù per l’arcipelago, per dozzine di concerti, da quelli sfarzosi a quelli totalmente gratuiti.
=Sun Peaks Winter Okanagan Wine Festival – dal 14 al 24 (Vino, pranzi e discese si combinano in questo Festival del vino, ospitato dalla località sciistica di Sun Peaks nelle Montagne Rocciose canadesi. Il top della celebrazione sono le annate di British Columbia, che vengono degustate alla cieca, poi ciaspolate con vin brulé, brunch di vino, feste da ballo e abbinamenti di tutto ciò che si può immaginare, dal cioccolato, ai panini con formaggio alla griglia.
=London International Mime Festival – 9 gennaio al 6 febbraio (I più incredibili maestri del mimo d’Europa si recano a Londra, per una serie di spettacoli teatrali mozzafiato, dallo slapstick al melodramma, al circo ed alle acrobazie aeree, con laboratori, discussioni, incontri e proiezioni di film).
=Banff SnowDays – dal 15 gennaio al 7 febbraio (Festival canadese, tutto incentrato sul divertimento invernale all’aperto, dal pattinaggio sul ghiaccio alle slitte trainate da cani, racchette da neve e gite in slitta, per poi essere riscaldati da fuochi scoppiettanti o nelle sorgenti termali naturali di Banff. C’è una gara di intaglio del ghiaccio di 34 ore, una corsa per scalare un muro di ghiaccio a strapiombo e la possibilità, per i professionisti dello snowboard, di mostrare i loro nuovi trucchi più interessanti. E poi c’è lo sci).
=World Buskers Festival – dal 14 al 24 (Festival che si svolge a Christchurch, in Nuova Zelanda, che cattura tutte le leggende del marciapiede, inclusi la street dance dei Blackstreet Boyz, Alakazam the human knot, The Boy With Tape On His Face e Mario Queen of the Circus, che si esibiscono in gesta circensi sullo sfondo dei più grandi successi dei Queen. Divertentissimo, è un raduno degli artisti di strada più coinvolgenti del Mondo, insieme con deliziose prelibatezze street food per i buongustai e prelibatezze del Busker Market per lo shopping).
=La Tamborrada – dal 19 al 20 (A San Sebastián, in Spagna, si svolge il festival più rumoroso, noto per i suoi eventi turbolenti. Migliaia di chef in costume, lattaie e soldati marciano per la città, picchiando su tamburi di botti di legno, supportati da bande di ottoni, suonando per 24 ore. A mezzanotte del 19, tutti si riuniscono in Plaza de la Constitución, per l’alzabandiera della città e un caloroso giro della marcia di San Sebastián. La cacofonia dovrebbe essere abbastanza forte da svegliare lo stesso San Sebastiano martirizzato.
=Ati-Atihan – dal 17 al 26 (È una storia di accoglienza e generosità: nel XIII secolo, i rifugiati della tribù Datu del Borneo fuggirono a Kalibo nelle Filippine, dove ottennero asilo e diritti territoriali, dalla tribù residente Ati. Come ringraziamento, i Datus dipinsero la loro pelle del colore più scuro degli Atis e organizzarono un sontuoso banchetto. A loro volta, quando gli Atis subivano un raccolto scarso, i Datus condividevano i loro raccolti e gli Atis li ringraziavano con canti e danze. La tradizione continua ancora oggi, sotto forma di danze esuberanti in costumi colorati, come gli uccelli tropicali nativi. Ci sono sfilate e balli di strada, un galà in costume tutta la notte e una fiaccolata in onore del Santo Niño, una tradizione conservata dai tempi dei colonizzatori spagnoli cattolici).
=Wakakusa Yamayaki – 22 (Si tratta di dialogo interreligioso e di dare fuoco a una montagna. A Nasa, in Giappone, per una ragione persa nel tempo, due templi buddisti e un santuario shintoista si uniscono per incendiare il Monte Wakakusa, ma non prima di godersi una parata, una gigantesca gara di lancio di cracker di riso, alcuni scambi di fedi e un grande spettacolo pirotecnico.
=Jaipur Literature Festival – dal 21 al 25 (A Jaipur, in India, le persone portano i loro libri per gli autografi. Vi partecipano i vincitori del Man Booker Prize e Nobel, che sono gli ospiti d’onore del più grande festival letterario gratuito del mondo. Seminari, workshop, sessioni di musica dal vivo e firme di libri sono solo alcuni degli eventi che ti aspettano.
=Rainbow Serpent Festival – dal 22 al 25 (A Lexton, in Australia, ci immergiamo in pace, amore e arte performativa. Sebbene non sia un festival aborigeno, Rainbow Serpent trae ispirazione dalle tradizioni spirituali aborigene nelle sue esibizioni, musica, arte, esercizi di guarigione e rilassamento, il tutto in nome della sua omonima figura della creazione: il protettore della terra e la fonte di tutti gli esseri viventi. La più grande attrazione è la scena della musica elettronica, ma i frequentatori del festival incontreranno molti altri tipi di arte, dalle esibizioni strumentali ai comici, maghi, burlesque e spettacoli circensi. È un festival in campeggio nel mezzo del nulla in Australia, quindi preparate una tenda e una costituzione robusta).
=National Cowboy Poetry Gathering – dal 25 al 30 (Sei pronto per una sorpresa? Una vita girovagando per il campo, raccontando storie su fuochi aperti spesso si presta alla riflessione e al racconto di favole meravigliose. Ed è proprio quello che i cowboy fanno ad Elko, in Nevada. Letture, serate open mic e spettacoli musicali sono uniti da un programma di laboratori giornalieri, che comprende anche jodel, barbecue e ballo in due fasi. È un festival frequentato da un pubblico vivace e amichevole, quindi preparati a fare nuove amicizie.
=Mozart Week – dal 22 al 31 (Gli appassionati di musica classica riconosceranno Salisburgo, in Austria, come il luogo di nascita di uno dei più grandi compositori del mondo, al quale ogni anno la città organizza il festival in suo onore, della durata di una settimana. Due sale da concerto di questa incantevole città austriaca risuonano con le melodie delle opere più famose di Mozart, eseguite da celebri solisti ed orchestre di ogni parte del mondo).
=Up Helly Aa – 26 (Come molti grandi festival, questa celebrazione dell’eredità vichinga, che si svolge a Lerwick in Scozia, è una corsa annuale di cittadini turbolenti, generalmente soldati e marinai, alimentati con birra e torce. Nel XIX secolo, alla festa fu conferita una data e un po’ più di ordine, il cui risultato fu l’evento in parte decoroso e in parte disordinato, che vediamo oggi. Il momento clou è la fiaccolata di oltre 1.000 uomini, che indossano complicati abiti vichinghi, alla fine della quale lanciano le loro torce in una scialuppa vichinga di 9 metri, costruita e dipinta appositamente per Up Helly Aa. Dopo il falò, tutti si ritirano in varie birrerie, per una notte di baldoria).
Questi sono solo alcuni eventi che si svolgono nel Mondo a Gennaio.
Per ora ci dobbiamo accontentare di riviverli nei nostri ricordi, o di immaginare di parteciparvi.
Ma SOLO per ora.
Presto, riusciremo ad essere di nuovo insieme, per lavorare, festeggiare, amare, condividere, combattere e soprattutto vivere, in un unico grande enorme abbraccio globale.
Saturno è il sesto pianeta del Sistema solare, in base alla distanza dal Sole.
E’ un gigante gassoso, con un raggio circa 9,5 volte quello della Terra ed una massa 95 volte superiore ad essa.
Composto al 95% da idrogeno e per il 3% da elio (ed altri elementi), ha un vistoso sistema di anelli, consistenti principalmente in particelle di ghiacci e polveri.
Saturno ha circa 62 satelliti naturali, con dimensioni che vanno da lune di circa 1 km di diametro all’enorme Titano, che ha un’atmosfera ricca di azoto (simile a quella della Terra) e laghi di idrocarburi e reti fluviali secche, oppure Encelado, con i suoi getti di gas e polveri, che potrebbe contenere acqua nel sottosuolo.
I satelliti più rilevanti sono: Titano, Dione, Encelado, Teti, Giapeto, Rea, Mimas, Iperione, Febe, Pandora, Prometeo, Giano, Pan, Antea, ecc.
Si può osservare Saturno con i suoi anelli quando l’elongazione (angolo formato tra il Sole ed il pianeta, visto dalla Terra) del pianeta è di 180°, quindi si trova nella parte opposta al Sole.
Ma è troppo piccolo per poterlo percepire ad occhio nudo, apparirebbe sempre come un punto. Pertanto, è necessario un telescopio o un potente binocolo, per poter distinguere il disco del pianeta e gli anelli.
La prima sonda spaziale ad effettuare un sorvolo ravvicinato su Saturno fu il Pioneer 11, nel 1979.
In seguito, nel 1997, fu lanciata la sonda spaziale Cassini-Huygens che, nel 2005, rivelò fulmini nell’atmosfera di Saturno, 1000 volte più potenti di quelli terrestri.
Inoltre segnalò la fuoriuscita di acqua liquida da sotto la superficie ghiacciata, tramite geyser.
Nel 2011, gli scienziati della NASA affermarono, che Encelado potrebbe essere il luogo più abitabile del sistema solare per la vita, per come è conosciuta dall’uomo.
Il nome del pianeta deriva dalla mitologia romana (in quella greca è Crono) ed il suo simbolo astronomico è una stilizzazione della falce del dio Saturno e dello scorrere del tempo (Kronos).
Saturno, in greco Cronos , era il Dio delle sementi (satus) e della coltivazione della vite, spesso rappresentato con una falce in mano o con un serpente.
Egli fu cacciato dall’Olimpo da suo figlio Giove, si rifugiò nel Lazio (originariamente detto Saturnia, terra di Saturno), e quella fu per gli abitanti, che da lui si chiamarono “gente saturnia”, l’età dell’oro.
In suo onore, si celebravano i Saturnali alla fine del mese di dicembre: si trattava di feste celebrate nell’antichità romana, nel corso delle quali gli schiavi prendevano il posto dei maestri e ciò costituiva occasione per diversi sberleffi e situazioni comiche.
Saturno era il padre di altri Dei, tra cui Cerere, Giove, Nettuno e Ade ed aveva un tempio nel foro romano, che conteneva il tesoro reale.
Nella mitologia greca, Cronos non possiede una figura positiva. Infatti, in un racconto sulla creazione dell’Universo, Teogonia di Esiodo, Saturno viene identificato come figlio di Urano (il Cielo) e di Gea (Terra).
Egli salì al potere, evirando e detronizzando il padre Urano, ma gli fu profetizzato, che un giorno uno dei suoi figli lo avrebbe a sua volta detronizzato. Così, per evitarlo, Saturno divorò tutti i figli appena nati.
La moglie di Saturno, Opi, nascose il suo sesto figlio, Giove, nell’isola di Creta e, al suo posto, offrì a Saturno un grosso masso avvolto in fasce.
In seguito Giove detronizzò Saturno e gli altri Titani, diventando il nuovo governatore del Cosmo.
In astrologia, Saturno impiega 28 – 30 anni per completare la sua orbita intorno allo Zodiaco.
E’ un’energia maschile e governa Capricorno (diurna) ed Acquario (notturna), e le Case X e XI.
Saturno è collegato all’idea che nulla venga perso, ma riutilizzato quando la morte o la fine dell’esistenza arriva: in quel momento, ciò che non è più, diventa altro, per tornare nel ciclo dell’esistenza.
E’ l’esecutore del Karma, del destino.
I suoi periodi sono momenti duri, di crisi, ma anche di crescita interiore, proprio a causa delle difficoltà.
Saturno invita a riflettere sulla necessità di interrompere dei legami della vita, per rinnovarsi.
Infatti, è proprio l’attaccamento alle abitudini, che genera la sofferenza dal distacco necessario.
Spesso le delusioni, le sofferenze contribuiscono a comprendere le difficoltà esistenti nel percorso della propria vita, e questa conoscenza contribuisce a maturare ulteriormente e a progredire.
Saturno domina i principi della limitazione e della restrizione.
Se nel tema natale è in aspetto positivo, dona autodisciplina, serietà, senso del dovere ed autocontrollo, circostanze difficili che, però, porteranno a mutamenti interiori positivi.
Più in generale, Saturno simboleggia gli ostacoli, le difficoltà materiali.
Ma ora diamo un’occhiata a Saturno nei segni zodiacali.
SATURNO IN ARIETE: Saturno, solitamente legato ai dubbi, alle nevrosi ed alle paure, si manifesta nel segno dell’Ariete in modo meno minaccioso per l’equilibrio del soggetto. Si tratta di una posizione abbastanza felice, perché agisce come equilibratore dell’impulsività e dell’impazienza dell’individuo, con una maggiore razionalità e tenacia per raggiungere i traguardi del successo. Si segnala spesso nei temi natali di atleti affermati. Inoltre può conferire: egoismo spietato, critica intransigente, carattere autoritario, ingegnosità, tenacia, fiducia in sé. Al negativo: slanci bloccati, inibizioni sessuali, irresponsabilità, autoritarismo eccessivo, depressioni, moralismo, conflitti intimi, angosce.
L’Ariete è un segno vivace e scoprirai, che il tuo rapporto con l’autorità può essere intenso per gran parte della tua prima fase adulta, ma le sfide che tendi ad affrontare ti insegnano la tenacia, la perseveranza e la rivendicazione del tuo potere. Saturno è un vecchio insegnante severo, che ama mettere alla prova le persone. Avere Saturno natale in Ariete significa che sei spesso messo alla prova, attraverso il confronto e situazioni stressanti. Attraverso le prove sei spinto a sviluppare un senso di coraggio e determinazione, per affrontare gli ostacoli della vita, indipendentemente da quanto sia spaventoso affrontarli. Nel tempo, attraverso la crisi e lo stress, imparerai che sei in grado di sopportare qualunque sfida la vita ti sottoponga.
SATURNO IN TORO: rende l’individuo eccessivamente materialista. Il bisogno di successo e la sete di potere, lo rendono avaro, con un innato fiuto per gli affari, che persegue con accanita tenacia e senza scrupoli. Nel migliore dei casi, non ha bisogno di appagare un’eccessiva fame di possesso, e possiede doti di responsabilità e di spirito organizzativo nelle questioni lavorative. Negli oroscopi femminili, predispone a problemi ginecologici, soprattutto alle ovaie. Lentezza, costanza, calma, ostinazione nei principi e nelle abitudini, riserbo, altruismo, diffidenza per l’ignoto, emotività controllata, scarsa affettuosità, gentilezza formale. Al negativo, egocentrismo, avarizia morbosa, idee fisse, mentalità ristretta, scarso senso estetico, tendenza a rimuginare.
Che tu sia cresciuto in circostanze finanziariamente stringenti o abbia lottato per sviluppare un’immagine positiva di te stesso, Saturno in Toro ti sta insegnando ad affrontare le paure riguardanti l’esistenza materiale e l’autostima, che hai incontrato nei tuoi primi anni, per sentirti fisicamente ed emotivamente sicuro. Le lezioni di Saturno impiegano molti anni per centrare l’obiettivo, ma col tempo imparerai ad apprezzarti per quello che sei e ad accumulare abbastanza gruzzolo per sentirti al sicuro in seguito. In quanto persona che può essere molto antiquata e impegnata nei valori e nei punti di vista tradizionali, hai standard elevati, che gli altri trovano difficile soddisfare, anche se ispiri sempre gli altri a fare del loro meglio. La società ti sfida a stare al passo con i tempi, ma se impari a essere meno testardo, sei già a metà strada!
SATURNO IN GEMELLI: dona una percezione intellettuale particolarmente lucida, razionale, acuta. L’individuo è indubbiamente più selettivo nella scelta degli amici e ama impostare le relazioni su un vivace scambio intellettuale. Spesso indica un’adolescenza difficile, a causa sia dell’ambiente familiare sia di privazioni economiche. La persona si esprimerà molto felicemente negli anni della maturità, quando sarà particolarmente sensibile alla lettura ed alla cultura in genere. Tendenza alla dispersività o eccesso di concentrazione, ambizione, cocciutaggine, inibizioni nell’espansività, malinconie, rapporto equilibrato col denaro. Al negativo, ambizione e diffidenza esagerate, spirito vendicativo, freddezza disumana, scetticismo, frustrazioni.
Che tu abbia paura di essere trascurato o preso in giro, avere Saturno natale in Gemelli può indicare un comportamento serio e un’abitudine di pensiero e comunicazione rigidi. Anche se potresti apprezzare le esibizioni comiche, partecipare a battute spiritose può sembrare irragionevolmente difficile, ma il vero problema, che pesa sulla tua mente, è una paura di fondo di non essere abbastanza intelligente o abile per avere successo. Le sfide nell’ambiente scolastico, soprattutto sin dalla tenera età, sono spesso la radice di questa paura. Esprimere te stesso e verbalizzare le tue idee può sembrare difficile, al punto che la comunicazione viene ritardata o completamente bloccata nei tuoi primi anni. Nel tempo, tuttavia, imparerai a diventare riflessivo e abile nel tuo stile di comunicazione unico, spesso superando i tuoi coetanei grazie a tutto l’impegno che hai messo!
SATURNO IN CANCRO: priva l’individuo di quella spinta sana e necessaria per il raggiungimento di traguardi materiali. Può indicare una persona particolarmente sfiduciata nelle proprie capacità e spesso evidenzia un carattere rinunciatario. Predispone a problemi gastrointestinali. Quasi sempre gli anni dell’infanzia sono stati poco felici, contrassegnati da forti delusioni familiari. Grande fantasia, tendenza alla bizzosità, all’introversione, all’isolamento, timidezza, infantilismo, bisogno di essere protetto, astuzia, tenacia. Al negativo, narcisismo, difficoltà a manifestare le proprie emozioni, abbandono di progetti, pigrizia, pessimismo, autocommiserazione, frustrazioni affettive.
Saturno ti impegna a creare confini sani, che ti impediscono di impegnarti eccessivamente in relazioni che ti prendono costantemente più di quanto danno. Ciò include il sacrificio dei tuoi bisogni per l’amore condizionato. L’istinto umano di avere una cerchia di sostegno è più forte in te che negli altri, non solo perché ami prenderti cura e nutrire gli altri, ma anche perché temi il pensiero di non avere un posto a cui appartenere. Se lasciate incontrollate, la tua paura e ipervigilanza hanno un modo di alienarti dall’autoconsapevolezza emotiva e dalle persone più importanti della tua vita. Il perdono e la compassione sono fondamentali, per imparare ad abbracciare le emozioni spaventose e dolorose, che affronti lungo il tuo percorso, quindi è importante che ti impegni nel tuo processo di guarigione, per riparare il tuo cuore quando è bloccato in traumi passati. Con Saturno in Cancro, sei incoraggiato a costruire la tua casa e la tua famiglia, ma dovrai anche essere paziente, perché può volerci più tempo per farlo. Prendi il tuo tempo per formare legami giusti per te e riempire la tua vita di persone, che riflettano i valori familiari di cui hai più bisogno.
SATURNO IN LEONE: l’individuo non sembra aver paura d’amare, ama lasciarsi coinvolgere, ovviamente quando l’altra persona offra garanzie di stabilità, evita attentamente quindi i legami difficili, le unioni con persone impegnate e preferisce piuttosto la scelta di un partner compatibile con le proprie esigenze. Quindi qui Saturno esercita un’influenza positiva nei legami d’amore. Questo Saturno è pericoloso per ciò che riguarda la colonna vertebrale ed il sistema cardiocircolatorio. Tenacia, arrivismo, scarsa generosità, volontà di potere, ostinazione pericolosa, assenza di diplomazia, eloquio arrogante. Al negativo, superbia, cupidigia, durezza, crudeltà, vanità, megalomania, scarsa capacità di godere la vita.
Man mano che maturi, impari che l’umiltà e l’autoironia non sono la stessa cosa, ma Saturno richiede che tu ami te stesso per come sei, in modo da poter essere limpido, senza falsità o vergogna.
Abbandonare il rigore in cui puoi aver vissuto, può sembrare una pratica proibita, ma col tempo imparerai ad esprimere la tua vera personalità e ti darai il permesso di suonare o prendere parte a progetti artistici. La creatività è importante per te, e anche se esprimere questo lato di te stesso potrebbe sembrare forzato, le esperienze di vita ne rivelano il valore e la necessità. Una volta compresa l’importanza dei confini tra il tuo personaggio più pubblico e la tua vita personale, troverai l’esperienza di navigare sotto i riflettori un po’ più agevole, alla fine padroneggiandola attraverso il tempo e la pratica.
SATURNO IN VERGINE: accentua il rifiuto verso il coinvolgimento affettivo, non condizionando però gli altri aspetti della vita del soggetto. Favorisce un’intelligenza acuta e l’applicazione del metodo nello studio, sviluppa fortemente il senso critico, ma favorisce anche il raggiungimento di successi materiali. Stimola l’oculatezza, la parsimonia, il senso del dovere e di responsabilità. Operosità instancabile, capacità di organizzazione, metodo, prudenza, introversione, limitate manifestazioni affettive, scarsa curiosità mentale, critica acuta. Al negativo, misantropia, rispetto eccessivo della forma, tendenza a criticare tutto e tutti, pignoleria, dogmatismo, rimugina mento sulle offese.
Saturno è fondamentale, quando si tratta di imparare e far accadere le cose; ti fa avvicinare ai tuoi compiti con precisione. La tua tendenza a cercare la perfezione – un concetto che non esiste – mostra che stai imparando ad accettare e ad abbracciare le cose che non possono (e non hanno bisogno di essere) aggiustate. Esiste una cosa come “abbastanza buono”, e potresti aver bisogno di imparare come essere orgoglioso e trovare contentezza nelle cose che hai già realizzato. In questo segno, Saturno dimostra una paura di fondo, di tutto ciò che non puoi prevedere o controllare. Ti piace la routine e la disciplina significa creare ed attenersi a una serie di rituali quotidiani, che offrono un senso di equilibrio nella tua vita quotidiana. Stabilire dei limiti, per te, significa concentrarti sugli aspetti della tua vita che hai la capacità di gestire e migliorare, mentre consenti agli altri di prendere decisioni da soli, indipendentemente dal fatto che tu approvi.
SATURNO IN BILANCIA: esercita una forte influenza nei legami affettivi della persona. Lo rende molto sensibile all’osservanza delle leggi ed ai diritti dell’uomo. Nei rapporti affettivi ha un effetto particolarmente equilibratore e spesso favorisce i legami stabili, durevoli, in cui si raggiungono insieme anche dei traguardi materiali. Si manifesta fin dai primi anni di vita nel desiderio di voler contribuire ad una maggiore armonia familiare, specialmente con i fratelli. Anatomicamente predispone a problemi di calcolosi renale e problemi delle vie urinarie in genere. Chiarezza di giudizio, decisioni ben ponderate, pazienza, spiritualità, amabilità. Al negativo, inflessibilità, dubbi, discriminazione sociale, giudizi duri, menzogna, asocialità, egocentrismo, depressioni.
Non sei indeciso, ma puoi impiegare un’eternità, per prendere una decisione di cui ti senti sicuro. Il tuo Saturno natale ti incoraggia ad affrontare la tua paura del processo decisionale e ad avere più fiducia in te stesso. È difficile da fare, quando vuoi prendere la decisione più etica, ma sei consapevole che qualcuno si sentirà sempre come se avesse ricevuto la “parte corta del bastone”. È facile per te entrare in empatia con ciò che pensano e sentono gli altri, ma è importante che ti eserciti costantemente a stabilire limiti appropriati, in modo da non cercare di assumerti responsabilità che non sono tue (o almeno non solo tue). Uno dei tuoi tratti onorevoli è che usi il tuo discernimento, per aiutare le persone a trovare un equilibrio nelle loro vite. Tieni presente, che Saturno è il pianeta dei limiti. Sei un vero aiuto, ma non puoi aiutare tutti tutto il tempo. Quando ci provi, tendi a negarti e ad esaurirti del supporto di cui hai bisogno per funzionare. A volte devi ricordarti di controllare te stesso e chiedere se le cose vanno bene anche per te.
SATURNO IN SCORPIONE: accentua la sete di potere e di successo come meccanismo di autodifesa. La persona è capace di usare la logica ed il rigore intellettuale per ordire trame macchinose, pericolose e spesso crudeli, pur di raggiungere uno specifico obiettivo. Spesso predispone a malattie degli organi genitali ed è una posizione minacciosa per ciò che riguarda la fertilità. Nevrosi latenti, frustrazioni sessuali, perbenismo borghese, tabù, fantasie morbose, grandi intuizioni, logica armoniosa ma spesso fanatica. Al negativo, natura affascinata dal male, assolutismo, frigidità, impotenza, timidezza atrofizzante, crudeltà, mancanza di scrupoli, emotività repressa, sessualità contorta.
Possiedi resistenza e volontà di perseverare, ma c’è anche il potenziale per rimanere bloccato in profondi solchi emotivi. Il perdono può essere una delle cose più difficili che impari a dare, Trattenere ricordi e situazioni dolorose tende a essere una tua abitudine inutile, ma col tempo imparerai a lasciarti andare, mentre impari dall’esperienza di prima mano, che certi sentimenti diventano tossici se non vengono rilasciati. Sebbene la maturità ti conferisca una mente spaventosamente percettiva, i tuoi primi anni possono essere irti di paura eccessiva, di giudicare male qualcuno che hai lasciato vicino a te e di fidarti della persona sbagliata con il tuo cuore, segreti o tesori preziosi. Dare a te stesso il permesso di essere vulnerabile con qualcuno può essere difficile, ma quando impari a stabilire confini solidi e ragionevoli, riesci a prepararti per collaborazioni (e rapporti d’affari) più adatti.
SATURNO IN SAGITTARIO: l’ approccio verso la vita è piuttosto ottimista e fiducioso. Questa posizione vivacizza l’intelletto, stimola l’amore per la lettura e favorisce gli studi in generale. La persona è meno dura nell’emettere giudizi e critiche. Anatomicamente predispone a problemi epatici e digestivi. Scarso intellettualismo, coerenza, semplicità, umore costante, indole umanitaria, paternalismo severo, coraggio, eloquio chiaro. Al negativo, squilibri e conflitti intimi, cocciutaggine, asprezza moralistica, scontentezza interiore, pigrizia, cinismo, slealtà, comportamento discontinuo, diffidenza.
Perseguire l’istruzione superiore potrebbe essere una delle cose più appaganti che fai nella vita, ma la struttura richiesta per il raggiungimento, ti fa sentire altrettanto costretto. Il Sagittario è un segno mutevole, incline a dividere la sua attenzione tra molti interessi, e Saturno qui posto indica il tuo inserimento in più di un argomento, con certificati e diplomi di varie discipline. Considerando che il Sagittario è anche noto per essere ottimista, è probabile che salti fuori alcuni dei tuoi obiettivi educativi, dopo aver realizzato che ti sei impegnato troppo in un compito, per cui non sei mai stato veramente all’altezza. Stimolare te stesso e imparare ad avvicinarti alle tue aspirazioni con un tocco di praticità è importante per la tua crescita a lungo termine. Tuttavia, impegnarsi nella disciplina di un’educazione (sia accademica che spirituale) è per te una strada per l’autocontrollo.
SATURNO IN CAPRICORNO: stimola i valori morali dell’individuo, lo dota di una sana ambizione affiancata da un alto senso del dovere, della responsabilità e dell’integrità morale. Dona l’interesse per le materie di studio che esigono profondità di pensiero e spirito di ricerca. La persona è capace di gesti di grande altruismo, quando siano giustificati da una buona causa, esprimendosi in modo saggio ed equilibrato. Favorisce il benessere economico nella maturità, una vecchiaia serena e la longevità. Anatomicamente indica problemi ossei, specialmente patologie reumatiche e dermatologiche. Sentimenti che oscillano tra ambizione e rinuncia, razionalità fredda ed organizzata, frugalità, pazienza, desiderio di solitudine. Al negativo, pessimismo, incapacità di slanci, di calore, introversione, formalismo, egoismo, sfruttamento del prossimo, ambizione spietata.
A volte prendi troppo sul serio determinati compiti. Ciò ti rende una persona affidabile e spesso vedi potenziali opportunità o difetti, in qualunque cosa tu intraprenda. Ma questa stessa qualità può portarti ad essere troppo rigido sui progetti di lavoro e sugli obiettivi ambiziosi. Saturno simboleggia la paura, e la tua più grande paura è il fallimento. Anche se la tua tenacia ti porterà lontano nella vita, sei fin troppo consapevole che più in alto sali, più lontano puoi cadere.
Sebbene tu possieda un grande potenziale per essere una figura autorevole, parte del tuo compito nella vita è imparare a navigare nella tua relazione con il partner. Seguire le orme degli altri e sostenere la tradizione è qualcosa che sai fare bene, ma è importante che tu non permetta alle opportunità (o alle persone che ammiri) di intimidirti, al punto da sacrificare le tue vere ambizioni.
SATURNO IN ACQUARIO: permette all’individuo di affrontare le difficoltà della vita con doti eccezionali di ingegnosità e di praticità. Acuisce anche il sentimento di giustizia collettiva, mentre le ambizioni più egoiste sono smorzate dall’altruismo caratteristico dell’Acquario. Favorisce la serenità economica negli anni della maturità. Anche il processo di invecchiamento non è rifiutato o condizionato dalla paura, ma è anzi visto con naturalezza e serenità. Anatomicamente predispone a problemi di circolazione alle estremità ed a fratture o incidenti alle gambe. Amore per l’indipendenza, personalità insolita, eloquio preciso. Al negativo, dispersività, volubilità, ostinazione, disinteresse per il successo, calcolo cinico, astuzia strana, volubilità, intolleranza, realizzazioni sbagliate.
Sei criticamente analitico ed eccelli in campi come le scienze sociali e la politica, ma non sei privo di orgoglio o pregiudizi.
Le persone con Saturno in Acquario sono spesso seriamente devote ai rigori della scienza e degli accademici, o alla fedeltà a una religione. Sebbene ciascuno miri a raggiungere la verità, hanno approcci molto diversi, e poiché Saturno in Acquario prospera su sistemi e regole, questa posizione riflette alcune tendenze e pregiudizi fissi. Per esempio, le persone spesso ti scambiano per qualcuno che è molto più vecchio di te, ed è perché o la tua personalità è sobria e calcolatrice o perché hai una visione troppo matura di come dovrebbero essere le cose. Non hai paura di mettere in discussione i poteri forti e metti il futuro dell’umanità al centro della maggior parte dei tuoi grandi ideali, rendendoti un leader, che mette al primo posto gli interessi del collettivo.
SATURNO IN PESCI: la ricerca del successo è pacata ed equilibrata, vissuta come meno pressante. Però questa posizione scatena grossi complessi di inferiorità, vissuti spesso inconsciamente, ma pur sempre difficili da gestire. Conferisce un’ottima capacità di introspezione e di riflessione. Spesso la persona è molto spirituale, dotata di un’incrollabile fede. Anatomicamente può favorire lesioni alle mani e ai piedi. Cambiamenti nei progetti, scoraggiamento e pessimismo, sensi di colpa, carità fino al sacrificio, sfiducia, oscillazioni psichiche. Al negativo, pericolo per l’equilibrio psichico del soggetto, masochismo autopunitivo, viltà, compiacenza vittimistica, asocialità nevrotica, mania di persecuzione, disordine.
Che tu sia un ateo, un devoto spirituale o un vagabondo il cui concetto di pratica spirituale è in continua evoluzione, dovrai stare attento a non giudicare o pregiudicare le persone, le cui convinzioni non sono in linea con le tue. Sebbene tu possa essere ammirevolmente disciplinato nell’aderire a un lignaggio e alla pratica spirituale, dovrai controllare frequentemente te stesso, per assicurarti che le scelte che fai siano basate su ciò che è vero per te. La paura e la vergogna possono portarti a formare dipendenze inutili da relazioni, rituali o stili di vita, che non ti aiutano a crescere e, se non stai mantenendo confini sani, noterai schemi di vittimizzazione che si manifestano nella tua vita. Nonostante queste sfide, c’è molto da imparare con questa posizione e offre molte opportunità di crescita. Come nativo con Saturno in Pesci, sei un faro di luce nell’oscurità del mondo e la tua fede e compassione sono fonte di leggerezza, per coloro che soffrono per la perdita.
In ultimo, una curiosità: i pianeti dell’Universo possono essere associati a diversi oli essenziali, a seconda delle loro caratteristiche e virtù.
Saturno governa le ossa, i denti.
Gli Oli essenziali a lui associati sono:
Cipresso, Eucalipto, Ginepro, Mirra, Pino, Tuia.
– Olio Essenziale di Cipresso: è l’Olio del “blocco”, aiuta ad esempio a fermare le crisi di pianto, utile per le persone fragili e paurose. Consigliato a chi ha crisi di panico o ansia. Aiuta a fermarsi in tutte quelle situazioni in cui si corre dietro agli eventi senza generarli.
– Olio Essenziale di Eucalipto: è l’Olio del “freddo”. Serve a portare logica e razionalità, aiutando a cristallizzare le situazioni.
– Olio Essenziale di Ginepro: è l’Olio della “protezione”. Va bene per i pensieri ossessivi, per i conflitti interni, le paure, lavorando sulla propria autostima.
– Olio Essenziale di Mirra: aiuta a “condurre”, riportando la strada a chi si è smarrito soprattutto perché si è arreso. Porta all’ascolto di sè.
– Olio Essenziale di Pino: è l’olio della “continuità”. Mette gioia e ottimismo, positività. Aiuta se c’è desiderio di evoluzione, di andare oltre ai limiti. Disattiva le censure. È l’opposto dell’olio di pino e di cipresso che danno stabilità.
– Olio Essenziale di Tuia: è l’olio della “protezione”, della “centratura”. Fa rimanere dentro di sè.