‹ Per pronunciare la parola “mamma” la bocca bacia due volte ›
-enricobattist, Twitter-
La Festa della Mamma è una ricorrenza civile in onore della maternità, della figura materna e dell’influenza sociale delle madri, che viene osservata in forme diverse in tutto il Mondo.
Le celebrazioni delle madri e della maternità possono essere fatte risalire agli antichi Greci e Romani, che tenevano feste in onore delle Dee madri Rea e Cibele, anche se alcuni storici dichiarano che la festa della mamma risalga ad una celebrazione paleocristiana, nota come “domenica della madre”.
Durante il Medioevo, le persone tornavano a casa o alla chiesa “madre” una volta all’anno, durante la metà della Quaresima.
Gli storici teorizzano, che sia stato il ritorno alla chiesa “madre”, ciò che ha portato alla tradizione dei bambini che, un giorno in particolare, festeggino la madre e la famiglia.
Nell’Inghilterra del XVI secolo, questa celebrazione divenne la “domenica delle madri”.
I bambini, principalmente figlie che erano andate a lavorare come domestiche, avrebbero avuto il giorno libero la quarta domenica di Quaresima, per tornare dalle loro madri e dalla parrocchia di origine.
Il figlio o la figlia maggiore avrebbe portato una “torta materna”, che sarebbe stata tagliata e condivisa da tutta la famiglia.
Le riunioni di famiglia erano all’ordine del giorno, con figli e figlie che assumevano tutti i doveri domestici e preparavano una cena speciale in onore della madre.
A volte durante il giorno, la madre partecipava a speciali servizi in chiesa con la sua famiglia.
La domenica delle madri era anche conosciuta come “domenica del ristoro”; le regole del digiuno furono eliminate per quel giorno.
La torta tradizionale, chiamata “torta Simnel”, era una torta di frutta con due strati di pasta di mandorle, guarnita con 11 palline di glassa di marzapane, che rappresentavano gli 11 discepoli (Giuda non è incluso), oltre a delle violette zuccherate.
L’incarnazione americana della Festa della Mamma è stata creata da Anna Jarvis, nel 1908, ed è diventata una festa ufficiale degli Stati Uniti nel 1914.
Anna Jarvis in seguito denunciò la commercializzazione della festa e trascorse l’ultima parte della sua vita, cercando di rimuoverla dal calendario.
Negli anni prima della guerra civile, Ann Reeves Jarvis, madre di Anna Jarvis, della Virginia Occidentale, contribuì ad avviare i “Club di lavoro per la Festa della Mamma”, per insegnare alle donne locali come prendersi cura dei propri figli in modo adeguato.
Questi Club, in seguito, divennero una forza unificante in una regione del Paese ancora divisa, durante la Guerra civile.
Nel 1868, Ann Reeves Jarvis organizzò la “Giornata dell’amicizia delle madri”, in cui le madri si riunivano con ex soldati dell’Unione e Confederati, per promuovere la riconciliazione.
Dopo la morte di sua madre nel 1905, Anna Jarvis quindi concepì la Festa della Mamma, come un modo per onorare i sacrifici che le madri facevano per i loro figli.
Un altro contributo nella creazione della Festa della Mamma venne dall’abolizionista e suffragetta Julia Ward Howe.
Nel 1870, Howe scrisse la “Proclamazione della Festa della Mamma”, un invito all’azione che chiedeva alle madri di unirsi, per promuovere la pace nel Mondo. Nel 1873, Julia Howe creò una campagna per una “Giornata della pace della mamma”, che si celebrava ogni 2 giugno.
Un’altra pioniera della Festa della Mamma è Juliet Calhoun Blakely, un’attivista del “Movimento della Temperanza”, all’epoca del Proibizionismo negli Stati Uniti.
Due giorni prima del suo 59° compleanno, tre ragazzi, figli di sostenitori del Movimento (che proclamava la sobrietà), furono ritrovati ubriachi, costretti da persone contro la “Temperanza”.
Uno di questi era il figlio del pastore della locale Chiesta episcopale metodista di Albion, il quale lasciò improvvisamente il pulpito, per soccorrere il giovane.
Juliet Blakely, quindi, salì sul pulpito e prese il posto del pastore, chiamando altre madri per unirsi a lei, per terminare la funzione religiosa.
I suoi due figli, venditori ambulanti e quindi sempre in giro per il Paese, commossi dal gesto materno, giurarono di tornare ogni anno dalla madre, per celebrare il suo compleanno e, soprattutto, per rendere omaggio al gesto che aveva avuto.
Da quel momento, la Chiesa episcopale di Albion, decise di festeggiare questa ricorrenza ogni seconda domenica di Maggio.