Erodium è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Geraniaceae, e che comprende circa 119 specie.
Tra queste troviamo il Becco di grù malvaceo (Erodium malacoides), originario delle zone euroasiatiche e nord africane, che cresce spontaneamente ai bordi delle strade, campi incolti, pascoli aridi, vigne, rudereti, orti (è infestante), in tutta Italia, tranne che Val d’Aosta.
Può raggiungere un’altezza di 50 cm, ha foglie larghe, ovali, leggermente dentate e fiori a 5 petali, di colore dal rosa al violetto.
Erodium: dal greco “gru, airone”, per la forma del frutto, la cui lunga punta richiama appunto il becco della gru.
Malacoides: dal greco col significato “dall’aspetto morbido simile alla malva”.
Altri nomi: Altea bastarda, Erodio malacoide, Mediterranean stork’s bill, Soft stork’s bill, Oval heron’s bill, Cigüeña malva, Bec-de-gru à feuilles de mauve.
Il Becco di grù malvaceo è tradizionalmente utilizzato nella medicina popolare, per trattare molte malattie emorragiche, disturbi dermatologici, indigestioni e malattie infiammatorie.
Le foglie, le radici, i fiori e gli steli della pianta sono commestibili e soprattutto le sue foglie sono da sempre utilizzate per la preparazione di insalate, frittate, panini, salse e zuppe, tra gli altri prodotti alimentari.
L’Erodium cicutarium, chiamato volgarmente Becco di grù comune o Cicutaria, è una pianta pelosa, lignificata alla base, che può raggiungere i 60 cm. di altezza.
E’ originario della Macaronesia, dell’Eurasia temperata e dell’Africa settentrionale e nord-orientale.
Presenta foglie basali completamente pennato-divise, con incisioni più profonde in mezzo alla lamina, steli rossastri, pelosi ed appicciccosi, e fiori rosa, spesso con macchie scure alla base, in infiorescenze di 10 elementi: cinque fertili e cinque sterili.
Essi sono una preziosa fonte di miele (nettare) e forniscono anche molto polline.
Presente in tutta Italia, la pianta è interamente commestibile ed i giovani getti hanno un sapore simile al prezzemolo piccante.
Produce inoltre nettare e polline
Cicutarium: con foglie simili alla Cicuta.
Altri nomi: Becco di gru peloso, Erba guggiona, Furet, Common stork’s-bill, Redstem filaree, Redstem stork’s bill, Pinweed, Gewöhnlicher Reiherschnabel, Gemeiner Reiherschnabel, Alfilerillo cicaturo, Bec de grue commun.
Storicamente, il Becco di grù comune veniva utilizzato per rimedi medicinali e veniva raccolto come fonte di cibo in Europa, Asia occidentale e Africa settentrionale.
Nel corso del tempo, la specie si è diffusa in tutto il mondo, grazie all’intervento umano ed al suo utilizzo come mangime per il bestiame.
L’intera pianta è astringente ed emostatica, e da secoli viene usata dalla medicina popolare, nel trattamento dell’utero e di altri emorragici.
La radice e le foglie sono mangiate dalle puerpere che allattano, per aumentare il flusso di latte.
Esternamente, la pianta è utilizzata come lavaggio su morsi di animali, infezioni della pelle, ecc.
Un impacco della radice masticata veniva applicato a piaghe ed eruzioni cutanee, mentre le foglie, sotto forma di tè sono diaforetiche e diuretiche.
In infusione erano utilizzate nel trattamento della febbre tifoide e, immerse nell’acqua del bagno, per il trattamento dei reumatismi.
I semi contengono vitamina K ed erano usati contro la febbre tifoide.
È importante notare che il Becco di grù comune può essere scambiato con la Cicuta velenosa, una pianta che dovrebbe essere evitata e non consumata.
La principale caratteristica, che differenzia le due piante, sono i peli sul gambo del Becco di grù comune, mentre quelli della Cicuta sono lisci.
Un’altra specie interessante è l’Erodium ciconium, ovvero il Becco di gru maggiore, pianta erbacea annuale o biennale, alta fino a 70 cm., che cresce nei luoghi aridi incolti, tra i ruderi.
Presente in tutta Italia, tranne nel Trentino Alto Adige, può raggiungere i 70 cm di altezza, ha foglie basali pennatosette e fiori azzurro-violetti.
I semi del Becco di gru maggiore vengono lanciati fuori dal frutto e possono attaccarsi al pelo degli animali, grazie alle lunghe reste spiralate, che così possono penetrare facilmente nel terreno ed in questo modo essere diffusi.
Ciconium: dal latino “cicogna”, per il lungo becco dei frutti.
Altri nomi: Gruaria, Grucina, Rase, Spillù, Gross-Reiherschnabel, Agujas, cigüeñas, Common stork’s bill, Bec de cigogne, Langschnäbeliger Reiherschnabel.
Nella medicina popolare, si utilizza la parte aerea del Becco di grù maggiore, per le sue proprietà astringenti, emostatiche, vulnerarie.
Gli utilizzi in Esoterismo sono in comune per tutte le specie di Erodium.
Il Becco di grù è utilizzato nei rituali ed incantesimi di fertilità, amore, salute, protezione, felicità, guarigione e gioia rinnovata, e nella Magia simpatica.
Se pensi di essere stato bersaglio di un incantesimo d’amore indesiderato, prepara un tè con le foglie essiccate e, mentre lo sorseggi, pronuncia:
Non te cupio, non te amabit;
non requiro amorem tuum.
(Non ti voglio, non ti amerò;
non chiedo il tuo amore)
Invece, se vuoi aumentare la tua ricchezza, prendi una radice di Becco di grù e mettila in un sacchetto di stoffa verde o dorata, insieme con una moneta a tua scelta.
Così come questa pianta si propaga molto facilmente, altrettanto facilmente aumenterà la tua ricchezza.
Come buon augurio di serena gravidanza e parto felice di un bimbo sano, prendi un sacchettino (mojo) rosa o bianco, al cui interno metterai una radice di Becco di grù, foglie di Menta piperita essiccate, una foglia di Ortica essiccata ed una pietra Adularia, o una Corniola, o Quarzo rosa.
Poggia il sacchettino sulla tua fronte, mentre pensi a tante buone intenzioni nei riguardi della persona incinta, e donaglielo con immensa buona volontà.