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Heracleum è un genere di erbe biennali e perenni della famiglia delle Carote (Apiaceae).
Cresce in tutto l’Emisfero settentrionale temperato ed in alta montagna, fino all’estremo sud dell’Etiopia.
Il nome del genere Heracleum deriva dal greco antico “di Eracle“, ovvero l’eroe mitologico Ercole, con riferimento alle grandi dimensioni di alcune specie.
I nomi comuni per il genere, o la sua specie, includono Panace e Prezzemolo della mucca (in quanto si raccoglieva e dava alle mucche contro i reumatismi).
Il nome volgare di Panace, fa riferimento alle supposte, molteplici virtù terapeutiche, una ‘panacea’ appunto.
Altri nomi con cui è conosciuto: Patte d’ours, Berce des prés, Wiesen-Bärenklau, Cow parsnip, Hogweed, Devil’s Tobacco.
Questo genere comprende circa 88 specie con caratteristiche abbastanza simili, tranne Heracleum mantegazzianum, il quale può raggiungere altezza veramente eccezionale.
Attenzione, perché è noto che la maggior parte delle specie del genere Heracleum causa fitofotodermatite, ovvero dermatite da contatto con specie vegetali, causate proprio dal contatto della cute con sostanze vegetali quali latice, linfa, succhi e resine irritanti per la pelle.
In particolare, sono ben noti i rischi per la salute pubblica del Panace gigante (Heracleum mantegazzianum).
Ed ora, vediamo da vicino alcune specie.
Heracleum sphondylium, Panace comune, Panace dei macereti o Spondilio, è una pianta dei prati e dei boschi molto diffusa in tutta l’Europa eccetto in Mediterraneo alta fino a 150 cm.
Sphondylium deriva dal greco = vertebra, per il fusto con nodi ingrossati simili a vertebre.
Esso è robusto, densamente ispido con peli rigidi, fortemente solcato-angoloso.
Le foglie sono grandi, polimorfe, glabre o ricoperte su entrambi i lati da peli corti e rigidi.
I fiori sono bianchi, verde-giallastri o rosa, riuniti in ombrelle di 15-30 raggi.
Il Panace è comune nei boschi, nelle macchie, nei prati di montagna ed è conosciuto anche con il nome di Zampa d’Orso, Sedano dei prati.
Il Panace contiene un succo irritante ed una miscela di olii essenziali.
Il sapore e l’odore somigliano a quello delle formiche schiacciate.
I germogli primaverili possono essere consumati crudi in insalata, oppure preparati come gli asparagi.
Dai frutti è possibile ottenere un liquore, dal gusto gradevole.
Nelle zone alpine di Svizzera e Austria, e nel sud della Germania, con il Panace si produce un ottimo miele.
Nell’ Europa orientale, le foglie vengono fatte fermentare per preparare una specie di birra, detta “Parst” o “Bartsch”, mentre i piccioli vengono distillati da soli o con i mirtilli, per ricavarne una specie di grappa.
Le foglie disseccate sono un cibo di cui i conigli sono ghiotti.
Dai fusti maturi e secchi del Panace, si ricava una polvere con la quale si possono confezionare dolci, o da usarsi come addensante per i budini.
Il fusto trasuda una melata bianchiccia dolce ed i rametti possono essere succhiati come caramelle.
Erba molto comune e famosa nel Rinascimento per combattere le crisi depressive.
L’infuso della radice con le foglie, insieme a quello di Zafferano, è una ricetta per combattere impotenza e frigidità, nota fin dall’antico Egitto.
I Polacchi ed i Lituani usano questa droga per fabbricare ogni genere di birra.
Nel Medioevo era consigliata contro i vizi della milza e la secchezza dei nervi.
Considerata efficace anche contro i vermi del cervello.
Tra i profumi più famosi dell’Età classica, si annoverano “Amarkinon” ed “Unguento reale”, entrambi composti anche da Panace.
Il Panace è indicato come stimolante ed afrodisiaco, digestivo, espettorante e sedativo.
La radice ha proprietà simili a quelle di Ginseng.
Una specie molto interessante è l’Heracleum mantegazzianum, Panace di Mantegazza, in onore dell’antropologo, fisiologo, patriota e scrittore dell’800, Paolo Mantegazza.
Questo genere è stato importato in Europa dal Caucaso alla fine del XIX secolo, per le sue proprietà mellifere e come pianta ornamentale in giardini privati, poi diffondendosi ed inselvatichendosi nei prati, sulle rive dei fiumi e nei luoghi incolti, sia in pianura, sia a quote più elevate.
Avendo una rapida capacità di diffusione, in molte zone è considerata infestante, in quanto provoca il deperimento e la distruzione della vegetazione indigena, oltre ad essere molto pericolosa, principalmente per la tossicità cutanea ed oculare della sua linfa, innescata dalla fotoesposizione.
I danni, che il Panace di Mantegazza può causare, sono vesciche, eruzioni cutanee ed ustioni, che possono richiedere fino a sette anni per raggiungere una completa guarigione.
Infatti, la sua linfa contiene sostanze chimiche tossiche che reagiscono con la luce, a contatto con la pelle umana, causando la formazione di vesciche.
Quindi, impedendo alla pelle di proteggersi dai raggi solari, reca conseguenze temibili, come bruttissime scottature che lasciano evidenti cicatrici.
Se la sua linfa entra in contatto con gli occhi, può causare cecità momentanea o permanente.
Pertanto, se per qualsiasi ragione si entrasse in contatto con questa pianta, la prima cosa da fare è lavarsi con acqua e sapone e poi recarsi all’ospedale.
In molte zone è raccomandata la sua eradicazione, ma occorre proteggere il corpo con abiti adatti, munirsi di guanti e occhiali, e coprirsi anche il viso.
Mi raccomando: E’ UNA PIANTA MOLTO PERICOLOSA.
Cresce soprattutto lungo sentieri e argini, ma anche in luoghi come parchi, cimiteri e terreni incolti.
In Italia è possibile trovarla nelle zone del nord, ed è molto facile riconoscerla anche grazie alla sua altezza, può raggiungere addirittura i 5 metri.
Infine, parlo dell’Heracleum maximum, unica specie originaria del nord America.
Conosciuta anche come Pastinaca delle mucche, Sedano indiano, Rabarbaro indiano, Pushki, a volte è indicata come Heracleum lanatum o Heracleum lanatum var. asiaticum, di cui in realtà è un sinonimo.
Può raggiungere i 2 metri d’altezza, per cui spesso è anche confuso con il Panace di Mantegazza, il quale però ha tipiche macchie violacee sugli steli e foglie più seghettate.
L’Heracleum maximum è ampiamente riconosciuto come preziosa pianta da pascolo per mucche, pecore e capre, oltre ad essere noto per essere importante nelle diete di numerosi animali selvatici, in particolare orsi, sia grizzly che neri.
Anche con questa specie, i germogli, che entrano in stagione all’inizio dell’estate, possono essere mangiati cotti, ma si dovrebbe prestare attenzione, poiché i fiori assomigliano a quelli della Cicuta maculata, estremamente velenosa.
I Nativi americani usavano moltissimo il Sedano indiano, spesso percorrendo lunghe distanze in primavera, anche 100 chilometri, per trovare i germogli di piante succulente.
In termini di gusto, consistenza e sostanze nutritive, i gambi sbucciati assomigliano al Sedano, che ha dato appunto origine al nome comune “Sedano indiano”.
Gli indigeni sono consapevoli degli effetti tossici della pianta, sapendo che, se la pelle esterna non viene rimossa, si può avere “prurito alla bocca” o una pelle con vesciche.
Essi, anticamente raccomandavano alle donne in gravidanza, di allontanarsi dai gambi dei boccioli dei fiori di questa pianta, per evitare che i neonati morissero asfissiati, mentre piangevano.
L’Heracleum maximum era un ingrediente negli impacchi applicati su lividi o piaghe, mentre gli impiastri preparati con le sue radici venivano applicato sui gonfiori, soprattutto dei piedi. Gli steli essiccati venivano usati come cannucce per gli anziani o gli infermi, o trasformati in flauti per i bambini.
Inoltre strofinavano il corpo con infuso dei fiori, per respingere mosche e zanzare.
Dalle radici si può ricavare un colorante giallo.
In Esoterismo, l’Heracleum è una delle prime piante da fiore della primavera, quindi è l’ideale per un altare Imbolc o uno spazio sacro.
Rappresenta il cambio di stagione e gli spazi liminali come le siepi e i margini in cui si trova.
L’Heracleum riguarda i periodi di transizione, la pausa tra i diversi stati dell’essere e l’essere presenti nel momento.
I fiori sono bianchi, il che è associato alla purezza ed all’integrità in alcune culture.
Nella mitologia celtica, il bianco rappresenta un visitatore proveniente dagli Inferi o, in termini più moderni, da oltre il ‘velo’.
E’ associata anche ai segugi magici irlandesi, Cú sídhe , i quali sono bianchi con le orecchie rosse e spesso si dice, che siano portatori di morte.
La morte può significare una trasformazione completa, piuttosto che il significato letterale della fine della vita.
Potrebbe essere la fine di un periodo di dolore, un lavoro in cui sei bloccato o anche una relazione insoddisfacente.
La pianta ha anche una forte associazione con la morte, infatti la superstizione inglese sembra affermare, che ciò sia dovuto al fatto che tendeva a crescere sulle tombe o nei cimiteri.
L’Heracleum potrebbe essere usato come emblema, quando si medita o si eseguono visualizzazioni intorno a coloro che sono trapassati.
Potresti anche invertire l’associazione e portare un rametto di questa pianta, come protezione contro danni o morte.
Per la sua stretta somiglianza con la Cicuta (col fiore bianco altamente velenoso, strettamente legato alla Stregoneria), l’Heracleum potrebbe avere qualche significato simile a quest’ultima.
Questa pianta ha anche la reputazione di “spezzare il cuore di tua madre”, perché i minuscoli fiori bianchi cadono rapidamente, cosa che infastidirebbe una madre che ama tenere pulita la casa.
L’Heracleum è adatto alle persone che si sentono ‘senza radici’, oppure sono incerti sulla direzione interiore da prendere, o hanno difficoltà a connettersi o adattarsi a un nuovo ambiente, dopo un trasloco.
Questa pianta, infatti, promuove la forza interiore, assiste nel processo di adattamento a un nuovo ambiente, incoraggia la pace della mente e l’appagamento per le circostanze presenti, anche durante i periodi di intensa transizione e cambiamento.
L’Heracleum è adatto anche per coloro che prendono la vita troppo sul serio, e si sentono responsabili di tutto, spesso avendo un senso di insicurezza di fondo.
Per i bambini è utile, quando hanno dovuto già sopportare eccessive responsabilità e non hanno la capacità di giocare.
PIANETA: Venere
ELEMENTO: Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Cancro
CHAKRA: 1, Muladhara (C. della Radice)
Il Cancro (♋︎) è il quarto segno zodiacale dello Zodiaco, il cui nome deriva da un’antica parola di origine indoeuropea, che significa “grattare”.
Nell’antico Egitto, il segno del Cancro era raffigurato come uno scarabeo, mentre in Mesopotamia era rappresentato da una tartaruga.
In tutti i casi, l’animale rappresentante del Segno era percepito come “spingere” il Sole attraverso il Cielo, dando inizio al Solstizio d’Estate.
In tempi moderni, si usa il nome scientifico latino del genere per “Cancer”, Cancro, anche se è stato usato per descrivere numerose specie di crostacei nell’uso classico.
Secondo il mito greco, il simbolo del Cancro, a volte un granchio, altre un’aragosta, si basa sul “Karkinos” (in greco: cancro), un granchio schiacciato sotto i piedi da Ercole, per avergli pizzicato le dita dei piedi durante una gara con l’Idra nella Palude di Lerna, i cui resti furono deposti in cielo da Era, formando la costellazione del Cancro.
Nella variante romana della storia, è Giunone (Era per i Greci), che colloca il granchio nel cielo.
Nello Zodiaco, il Cancro, a volte si muove nella vita in modo indiretto.
E’, infatti, autoprotettivo e sensibile e spesso si ritira in se stesso, quando viene ferito.
Profondamente intuitivo e sentimentale, il Cancro può essere uno dei segni zodiacali più difficili da conoscere.
E’ molto emotivo e sensibile e si preoccupa profondamente delle questioni della famiglia e della sua casa.
Il Cancro è simpatico ed attaccato alle persone che tiene vicino, è molto leale e in grado di entrare in empatia con il dolore e la sofferenza degli altri.
Da bambino, non ha abbastanza meccanismi di difesa dal mondo esterno e deve essere avvicinato con cura e comprensione, perché è quello che dà in cambio.
La mancanza di pazienza, o persino di amore, si manifesterà attraverso sbalzi d’umore più avanti nella vita e persino egoismo, autocommiserazione o manipolazione.
Il Cancro è veloce nell’aiutare gli altri, proprio come è veloce nell’evitare i conflitti, e raramente trae beneficio dal combattimento ravvicinato di qualsiasi tipo, scegliendo sempre di colpire qualcuno più forte, più grande o più potente di quanto immaginasse.
Quando è in pace con le sue scelte di vita, il Cancro sarà felice e contento di essere circondato da una famiglia amorevole e dall’armonia nella sua casa.
Il Cancro è un segno molto emotivo e i sentimenti sono la cosa più importante nelle sue relazioni.
Gentile e premuroso, mostrerà la sua sensibilità al mondo, senza nemmeno pensare che potrebbe farsi male.
Per partner, sceglie sempre una persona in grado di capirlo attraverso un contatto non verbale, silenzioso e una routine quotidiana condivisa, e il suo affetto non durerà a lungo con partner superficiali, traballanti o inaffidabili.
La mancanza di iniziativa di cui soffre, molto spesso, non gli renderà facile costruire la vita sessuale che desidera, se non troverà un partner che sia in grado di farlo sentire calmo, protetto e libero di esprimersi.
La donna Cancro può essere piuttosto complicata, ma nel profondo è amante della casa e conservatrice.
E’ vulnerabile, emotiva e difficilmente si innamorerà rapidamente.
Una volta guadagnata la sua fiducia, sarà appassionata e leale.
Per sedurla bisogna essere propositivi e fare la prima mossa, rispettando il suo bisogno di essere trattata come una signora.
Non è la scelta giusta, per qualcuno in cerca di un’avventura di una notte, perché lei vuole più di semplici incontri casuali.
Romantica e pronta all’amore, questa donna ha bisogno di un partner romantico, che creda nell’amore, ma anche in sintonia con i suoi sentimenti inespressi.
Nonostante la sua natura cauta, una donna Cancro è profondamente erotica e, quando si sente sicura di mostrare la sua vera personalità ed emozioni, queste si esprimeranno attraverso un’incredibile vita sessuale.
Per avere una relazione duratura con una donna Cancro, bisogna essere fedeli, rispettosi e onesti, perché non dimentica il tradimento e diventa molto rigida e imprevedibile, quando viene ferita.
Un uomo Cancro è abbastanza conservatore, da sapere che l’iniziativa è importante, ma spesso non riesce a dimostrarlo prima di sentirsi sicuro di poterlo fare.
I suoi partner devono fare la prima mossa, ma in modo sottile, per fargli sentire come se stesse aprendo la strada.
E’ un individuo complesso, molto sensibile, timido ed eccessivamente protettivo nei confronti dei suoi cari.
Quando preferisce le donne, cercherà inconsciamente la moglie e la madre ideali.
L’uomo Cancro è una persona emotiva, che ama prendersi cura degli altri.
Vuole sentirsi necessario e protettivo, ricevendo molta attenzione dal suo partner, attraverso parole gentili, sottili preoccupazioni e complimenti, per rendere serena la sua giornata.
Sebbene possa essere lunatico, pessimista e appiccicoso, è un partner creativo e generoso, alla ricerca di qualcuno con cui condividere la vita.
In generale, quando si tratta di amore, i Cancro apprezzano sentirsi importanti e considerati.
Per esempio, occuparsi senza preavviso di un amico che ha bisogno, può ferire i loro sentimenti e fargli pensare, che la relazione non è una priorità.
Per i Cancro, le relazioni spesso vengono prima delle amicizie e, talvolta, anche della famiglia.
Se sei un Cancro, ami anche le serate in casa: coccole sul divano, guardare film e parlare sono tutti elementi chiave, e questo tipo di intimità accogliente dovrebbe essere fatto ogni settimana.
Ciò che conta per te non è tanto quello che il tuo partner fa, ma quanto è presente: oscurare la stanza, accendere le candele e mettere via i telefoni, per connettersi veramente (preferibilmente con molte coccole) sono tutti gesti fondamentali per farti sentire veramente amato.
I segni zodiacali, che hanno maggiori probabilità di comprendere quello che sei e non giudicano mai, sono le cosiddette “Anime gemelle” e “Fiamme gemelle”, che attingeranno facilmente alla tua natura intellettuale e sicura.
In base alla definizione generale, l’Anima gemella è rappresentata da un’altra persona, con la quale esiste una affinità spirituale e sentimentale molto profonda.
Può trattarsi anche di un amico, un familiare, un conoscente.
La Fiamma gemella, invece, è qualcuno che riflette ogni parte di te, è letteralmente la tua altra metà, e può essere interpretata come una predestinazione ad amarvi.
Questo non vuol dire che la tua Fiamma gemella sia automaticamente dello stesso segno (una relazione a “doppia fiamma” non garantisce la tranquillità), ma vuol dire che possono esserci più Anime gemelle nella tua vita, non necessariamente in modo romantico, ma avrai SOLO UNA Fiamma gemella.
La tua Fiamma gemella è una versione speculare di te stesso e sentite esattamente quello che provate reciprocamente.
Inoltre, il bene supererà le sfide ed i problemi nella relazione.
Non è garantito che la tua Fiamma gemella sia la persona con cui rimarrai per il resto della tua vita.
Spesso, lo scopo del vostro incontro ha a che fare, con l’adempimento di uno scopo divino e spirituale che è più grande di te, quindi questa è la ragione della tua collisione con la tua Fiamma gemella.
Quando incontrerai la tua Fiamma gemella, ci sarà un riconoscimento automatico.
Riconoscerai la sua anima come se fosse la tua, come se fosse la persona che stavi aspettando nella tua vita.
Tuttavia, non tutte le Fiamme gemelle finiscono insieme: spesso, esse ci portano una quantità talmente schiacciante di emozioni, che sono troppo da gestire e questa può essere la causa della separazione.
Noterai che ci sono più opzioni nella mia descrizione della tua Fiamma dello zodiaco, e ci può essere confusione nel sapere se, e quando, hai incontrato la tua Fiamma gemella.
Oppure se era un’Anima gemella o solo un amante compatibile.
Però, è garantito che dovrai incontrare un certo numero di Anime gemelle nella tua vita e, quando sarai pronto, ci sarà l’unica volta in cui incontrerai la tua Fiamma gemella.
FIAMMA GEMELLA DEL SEGNO DEL CANCRO: Capricorno e Scorpione.
Nello specifico:
♥ Cancro e Capricorno sono segni opposti e tra loro c’è una forte attrazione. Quando si mettono insieme, si risveglia una passione ed entrambi diventano amanti perfetti l’uno per l’altro. La pazienza, che il Capricorno ha per il suo partner, è qualcosa di cui il Cancro ha davvero bisogno per rilassarsi e iniziare a sentirsi sessuale per cominciare. Il Capricorno ha bisogno di qualcuno che agisca sulla vera emozione, ma anche qualcuno che non prenda il sesso alla leggera. Ci sono rappresentanti del Capricorno che hanno cambiato molti partner, ma probabilmente non rimarranno mai con quello che non è orientato alla famiglia ed emotivo, quando si tratta di relazioni fisiche.
L’intimità che il Cancro può creare è esattamente compatibile con ciò che manca al Capricorno. C’è una mancanza di amore, casa e calore nel segno del Capricorno e il partner Cancro può guarire questo, con il suo approccio altamente compassionevole. Ciò potrebbe portare allo scongelamento dello stato emotivo del Capricorno e elevare in modo significativo lo stato della loro vita sessuale.
Concludendo: Cancro e Capricorno sono solitamente destinati a rivivere la storia d’amore di qualcuno, che ha vissuto prima del loro tempo. Questo bisogno profondamente radicato di riparare ciò che è rotto nel nostro albero genealogico, è qualcosa che tutti portiamo dentro, ma questi segni del Sole sono predestinati a gestire i debiti karmici e le emozioni residue dalle loro famiglie. Dovranno prima affrontare i problemi, se vorranno liberarsi del passato e, solo dopo aver ripagato ciò che doveva essere ripagato, potranno scegliersi veramente l’un l’altro. Nella maggior parte dei casi, questo è un amore irripetibile per entrambi i partner e probabilmente si sceglieranno l’un l’altro senza dubbio. Percentuale affinità: 91%