Le antiche civiltà consideravano le conchiglie uno strumento divinatorio, utile per affrontare i vari campi della vita.
Sono da sempre comparate alla maternità, per la loro capacità di proteggere i molluschi da fattori esterni.
Infatti le conchiglie sono un dono del mare, portate dalle onde sulla riva, per svelare in parte il loro segreto.
Esotericamente, rappresentano la conoscenza ed il raggiungimento di conoscenza superiore.
Con le conchiglie si possono effettuare riti di divinazione.
Infatti, la Malacomanzia le utilizza per prevedere il futuro, diventando un tramite tra l’umano e le forze sovrannaturali.
La conchiglia è simbolo di raggiungimento della conoscenza superiore, concessa a pochi.
La Malacomanzia è di origine africana e fu esportata in Brasile, insieme con la schiavitù.
I divinatori portavano una collana di conchiglie al collo, per segnalare le loro facoltà.
Per gli Aztechi, la conchiglia era l’archetipo simbolo della fecondità femminile, della creazione del mondo umano, vegetale ed animale.
Nel Buddismo, la conchiglia è una degli otto simboli, che auspicano fortuna ed augurano buon viaggio.
Nella meditazione tibetana, lo Shitro, si visualizzano divinità irate, perché la conchiglia rappresenta il vuoto e la vacuità/essenza dell’essere illuminato.
Nel 1600, le conchiglie iniziarono ad apparire nei dipinti fiamminghi, chiamati “Vanitas”.
Erano, di fatto, allegorie con un significato specifico; le valve aperte od il guscio vuoto erano ammonitori sulla precarietà dell’esistenza umana, simboleggiando il vuoto della vita vissuta con superficialità.
La Malacomanzia è molto utilizzata da coloro che seguono le tradizioni della Santeria (leggi articolo: https://www.madameblatt.it/2021/01/02/santeria-la-magia-della-devozione/), si affidano ai consigli e alla guida che ricevono dagli Orishas, così come dai loro antenati defunti, per aiutarli a prendere decisioni e superare i momenti difficili.
Pochissimi uomini e donne hanno l’energia spirituale per diventare uno specialista in divinazione.
Sacerdoti e sacerdotesse, conosciuti come Olorichas, lavorano per anni per affinare le loro capacità, per essere in grado di comunicare con gli spiriti per ottenere risposte a domande, o indicazioni su situazioni specifiche.
Molti secoli fa, le conchiglie Cipree divennero uno strumento popolare nelle cerimonie divinatorie.
Si dice che queste conchiglie sacre siano la porta, attraverso la quale possiamo accedere al mondo degli antenati, il mondo che contiene conoscenza e saggezza infinite e una visione senza tempo a cui non possiamo altrimenti attingere.
Alcune culture credono che la magia derivi dalla loro somiglianza con un occhio semiaperto.
Altri vedono una somiglianza tra la Ciprea e i genitali femminili, e di conseguenza sono diventati simboli di fertilità.
Le conchiglie venivano lanciate su un tavolo, un tappeto d’erba, un panno sacro o una tavola di legno, e poi interpretate in base a come cadevano.
Lo sciamano o il sacerdote ne deduceva i significati, in base al raggruppamento, alla posizione e all’inclinazione delle conchiglie.
La divinazione Obi, deriva dalle antiche religioni del popolo dell’Africa occidentale ed una tra le più utilizzate nelle religioni Orisha.
L’uso principale della divinazione Obi è rispondere a semplici domande con risposte “sì” o “no” sulla vita di una persona.
La parola Obi significa “noce di cola” nella lingua yoruba, frutti che erano tradizionalmente utilizzati nelle pratiche divinatorie della Santeria e sono ancora utilizzate in Africa, durante il rituale divinatorio.
La divinazione Obi è più solitamente eseguita con quattro pezzi di noce di cola.
Negli Stati Uniti, questo sistema di predizione degli eventi incorpora la lettura di conchiglie di Ciprea, al posto della tradizionale noce di cola.
Il guscio di Ciprea ha proprietà protettive ed è stato utilizzato per la prima volta da sciamani e stregoni per la protezione magica.
Nei rituali di divinazione, quattro conchiglie rappresentano il passato e il futuro, e sono considerate maschili o femminili.
La persona, che conduce la divinazione (Oloricha), terrà in mano quattro conchiglie, mentre prega sulla tua domanda.
L’Oloricha soffierà sui gusci e poi li getterà su un tavolo o sul pavimento, ed esaminerà come sono caduti. Lo Sciamano poi interpreta le conchiglie.
Se non è lampante una risposta chiara, al consulente potrebbe essere chiesto di lanciare nuovamente i gusci.
La Malacomanzia utilizza poche regole fisse, dando molto spazio alle facoltà intuitive ed alla sensibilità del veggente.
Si utilizzano cozze, vongole, ma anche tutte le conchiglie con una punta più sviluppata dell’altra, per poter osservare se l’estremità, rivolta verso chi la interroga, è quella appuntita o tondeggiante.
Si osserva anche quale faccia della conchiglia sia rivolta verso l’alto, se concava o convessa.
Di solito, si utilizzano 12 conchiglie, gettate su una superficie piana, ma si tratta di un numero variabile.
La valva concava rappresenta il femminile, bontà, onestà, capacità di accettazione, piacevolezza e generosità.
La valva convessa indica il maschile, chiusura, irritabilità, sgradevolezza, indecisione, negazione, aridità.
La distanza tra le conchiglie indica qualcosa di lontano nello spazio e nel tempo, per quelle lontane tra loro, ed il contrario per quelle vicine.
Per quanto riguarda la direzione, se la punta della conchiglia è rivolta all’esterno, significa che la predizione non riguarda il consultante, oppure è un problema poco importante.
Se la punta è rivolta verso il consultante, qualcosa si sta avvicinando.
Se verso il consultante è rivolta la parte tondeggiante, qualcosa si sta allontanando.
Il momento più propizio per il consulto è mezzogiorno o subito dopo il tramonto, prima che cali la notte.
Su una superficie piana, mettere un drappo rosso ed una candela rossa, che fungano da deterrente verso gli spiriti maligni.
Le conchiglie rispondono a svariati argomenti, amore, denaro, salute.
I metodi più diffusi sono quelli con 31 o 16 elementi.
Il metodo delle 31 conchiglie, prevede la scelta delle stesse, uguali per tipo e colore.
Si numerano, si inseriscono in un sacchetto nel quale si mette anche un oggetto, che rappresenta simbolicamente la domanda per la quale si desidera risposta. Per esempio, un anello per l’amore.
Si agita il tutto, invocando gli spiriti benigni, dopodiché si gettano tutte le conchiglie sul telo, interpretando forme e posizioni che hanno assunto.
Per esempio:
AMORE E MATRIMONIO = Se le conchiglie non stanno sulla stessa linea, significa che sarà un’unione problematica. Se si sovrappongono con la parte tondeggiante ed hanno la valva concava rivolta verso l’alto, sarà un rapporto molto intenso e passionale. Tre conchiglie sovrapposte o molto vicine tra loro, con la valva convessa verso l’alto, indicano un’unione infelice per la donna. Se invece la conchiglia centrale con la valva concava verso l’alto, segnala che ad essere infelice sarà l’uomo.
SESSO NASCITURO = Prendere vari tipi di conchiglie, aperte e chiuse. Metterle in un sacchetto, agitare, bendarsi gli occhi e svuotarlo su un tavolinetto coperto da un drappo rosso. Scegliere alla cieca.
Una conchiglia chiusa, con la punta rivolta verso destra, indica un maschietto.
Una conchiglia aperta, con la punta rivolta verso destra, segnala una femminuccia.
Più conchiglie una sull’altra gemelli, omozigoti se hanno entrambe le punte verso una direzione, altrimenti eterozigoti.
La Malacomanzia predice anche la personalità.
Prendere il sacchetto con 4 conchiglie, due aperte e due chiuse, agitarlo e, ad occhi chiusi, svuotarlo su un piano e scegliere le due conchiglie più vicine a sé, mettendone una sotto ed una sopra, interpretare la personalità che ne deriva:
AUTORITARIA/RISPETTABILE = Una conchiglia è adagiata normalmente e l’altra poggia sull’estremità rotonda della stessa. Se quella adagiata è aperta e quella che poggia su di essa è chiusa, abbiamo davanti una persona amorevole. Al contrario, si tratta di una persona maligna e sgarbata.
VANITOSA/PIENA DI SE’ = La personalità è simboleggiata dalla conchiglia che sta sotto. Se entrambe sono chiuse, la prima adagiata con la punta rivolta verso sinistra e l’altra con la punta in alto, la persona in questione si vanta tanto, ma nella vita non è nessuno, dà solo consigli od idee sbagliate ed irrealizzabili. Se la conchiglia adagiata è aperta e l’altra è chiusa, si tratta di persona con sani e solidi principi, buona, schietta, ma non autorevole, quindi a volte un po’ succube degli altri.
INSICURA = Due conchiglie chiuse. Quella adagiata ha la punta rivolta verso sinistra sovrapposta all’altra dritta e con la punta in alto. Si tratta di una persona che cambia spesso umore, opinione e si fa influenzare dagli altri.
SICURA E DECISA = Due conchiglie aperte. Quella adagiata ha la punta verso sinistra sovrapposta all’altra dritta, con la punta verso l’alto. Persona ostinata e testarda, a volte presuntuosa.
MISTICA CON FORZE OCCULTE = Una conchiglia conficcata nella seconda. Se entrambe sono aperte, potrebbe essere un medico. Se la prima è chiusa e la seconda aperta, è un guaritore od un veggente.
SAGGIA E SAPIENTE = La prima conchiglia è in posizione verticale, la seconda in orizzontale. Se quella in verticale, lo è perfettamente, si tratta di persona decisa, sempre con nuove idee. Se è leggermente inclinata, è una persona un po’ indecisa, ma con sani principi.
AFFERMATA E DI SUCCESSO = Conchiglie aperte in fila, sovrapposte e con le punte rivolte in alto e verticali.
LUNGA ED INTENSA VITA = Conchiglie aperte orizzontali, la prima con la punta rivolta verso destra e la seconda, adagiata, verso sinistra.
BREVE E PIATTA VITA = Conchiglie chiuse, entrambe orizzontali, la prima con la punta a destra e la seconda adagiata, con la punta a sinistra.
DIPENDENTE DAI CONSULTI = Una conchiglia aperta ed una chiusa, entrambe in orizzontale. Quella aperta con la punta verso sinistra e la seconda chiusa, con le punta a destra.