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Cumino
Il Cumino delle spezie (Cuminum cyminum), quello “vero”, è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Apiaceae, originaria di Egitto ed Asia centrale e poi diffusasi nel bacino del Mediterraneo e un po’ ovunque nel mondo, prediligendo terreni sciolti e fertili, erbosi, umidi e ben esposti al sole.
In Italia, troviamo il Cumino nelle zone alpine.
Cumino: dall’arabo “Kamūn”, nome che veniva dato alla pianta.
Cyminum: dal latino “simile al cumino”.
Il suo nome in altre lingue: Cumin, Comino, Kreuzkümmel, Jeera, Zeera, Seeragam, Duru, Zireh, Ziran, Kamūn, Kemun, Kimyon, Kū míng.
Il Cumino presenta un’altezza fino a 30–50 cm, fusto sottile, glabro e ramificato con rami che, a loro volta, hanno da due a tre sottorami della stessa lunghezza, tanto da conferire alla pianta una chioma uniforme.
Le foglie sono sottili e bipennate; i suoi fiori sono piccoli bianchi o rosa; i semi bruni, hanno forma allungata, con la superficie pelosa e un aroma caldo e piccante.
Essi vengono essiccati e sono molto utilizzati in cucina, sia interi che macinati.
Il Cumino viene talvolta confuso con il Carvi (Carum carvi), con il falso Cumino nero (Nigella sativa), con il Cumino nero (Bunium persicum).
Col suo caratteristico sapore amaro ed un odore forte e dolciastro grazie all’alto contenuto in oli, il Cumino è associato prevalentemente alla cucina indiana (spesso nel curry), nordafricana (falafel) e messicana, anche se il suo uso è molto esteso in Spagna, Francia e Germania.
Attenzione in quanto, sebbene il colore e il sapore varino da una regione all’altra, il sapore del Cumino è meno influenzato dall’origine e più influenzato dal contenuto di olio: maggiore è il contenuto di olio, più saporito sarà il Cumino.
L’olio essenziale di Cumino viene utilizzato nei profumi e nei liquori aromatizzanti, ma gli vengono attribuiti anche vari valori medicinali.
Infatti, il Cumino è stato ampiamente utilizzato anche nella medicina tradizionale per trattare una varietà di malattie, tra cui l’ipolipidemia, il diabete, nella riduzione dell’infiammazione, l’aumento della minzione, la prevenzione della formazione di gas e la soppressione degli spasmi muscolari.
È stato anche usato come aiuto per l’indigestione, l’itterizia, la diarrea e la flatulenza, oppure per curare il pallore del viso.
La polvere di Cumino viene usata come impiastro e supposta, fumata in una pipa ed assunta per via orale.
Il Cumino è menzionato nella Bibbia, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento e, il riferimento più antico risale a 5.000 anni fa, come ingrediente di mummificazione per i corpi dei faraoni egiziani.
Qui, i semi di questa erba speziata erano usati come moneta per pagare le tasse, uso che gli conferiva un’associazione con l’avidità e la meschinità.
Nel I secolo a.C., i Celti cuocevano il pesce con il Cumino.
Per gli antichi Greci, il Cumino simboleggiava il desiderio eccessivo e lo mettevano a tavola in un contenitore, come noi oggi facciamo con il sale e pepe.
Gli antichi Romani cucinavano il loro cibo con strati di erbe e spezie dalle molteplici sfumature, in cui il Cumino era la loro preferita: non è un caso che l’Isola di Comino (Malta) derivi il nome dal seme di questa pianta, che un tempo veniva coltivato sulle sue coste.
Secondo il filosofo greco Teofrato “imprecazioni e grida”, durante la semina del Cumino, incoraggiavano il seme, mentre nella sua enciclopedia di Storia naturale, Plinio il Vecchio affermava che l’inalazione del profumo del Cumino durante il rapporto sessuale, accelerava il concepimento.
Durante il Medioevo, c’era la convinzione che il Cumino “conferisse il dono della ritenzione” o della fedeltà.
Questo concetto di ritenzione si estendeva ad oggetti, uccelli e persone: i ladri, tentando di rubare qualsiasi cosa contenesse Cumino, sarebbero rimasti intrappolati nelle case dei proprietari di quell’oggetto.
Così, i piccioni, i polli ed altri uccelli spesso venivano nutriti con Cumino per evitare che si allontanassero.
Ma anche le giovani donne davano ai loro innamorati pane o vino condito con Cumino, per assicurarsi che i loro uomini tornassero sempre a casa.
Si credeva anche, che una vita felice attendesse gli sposi che portavano semi di Cumino, durante tutta la cerimonia nuziale.
Un antico proverbio diceva che “chi è avaro, deve aver mangiato Cumino”.
Si dice che i semi di Cumino attirino gli animali, in particolare i cavalli.
In pratica, strofinando dei semi su una mano, che poi va passata sul muso di un cavallo, lo fa diventare docile e si verrà da lui seguiti ovunque.
Ma funziona meravigliosamente anche se il Cumino verrà messo su una zolletta di zucchero e fatta mangiare, oppure messo su un’esca per catturare animali selvatici.
In Esoterismo, il Cumino viene bruciato con incenso per protezione e sparso sul pavimento, a volte con sale, per scacciare il male.
Viene anche indossato dalle spose, per tenere lontana la negatività dal matrimonio.
Il Cumino si usa negli incantesimi d’amore e, se donato ad un amante, promuoverà la fedeltà.
Per creare una pozione di lussuria, metti i semi di Cumino nel vino.
Il Cumino, portato addosso, dona tranquillità e, se hai intenzione di coltivare la pianta personalmente, ricorda che devi imprecare mentre semini il seme, per ottenere un buon raccolto…
Inoltre è un ottimo protettore contro gli spiriti maligni ed i demoni, protegge da incantesimi e maledizioni, dissipa gli spiriti maligni e le forze negative, dona pace nella mente.
I semi di Cumino sono portatori di fortuna in due modi diversi, per la protezione dal male e per favorire la fedeltà nelle relazioni amorose e nel matrimonio.
Per la protezione, bisogna mescolare i semi in una quantità uguale di sale kosher e, camminando all’indietro, cospargere questa miscela intorno alla propria casa o al luogo di lavoro, per tenere lontano il male e deviare la sfortuna.
Mettendo i semi, invece, sparsi sotto il letto, il proprio coniuge rimarrà fedele e non penserà a nessun altro.
Per ottenere lo stesso risultato, puoi cucire nel materasso un mix di semi di Cumino con semi di Coriandolo, foglie di Pervinca e foglie di Magnolia.
Il Cumino può essere utilizzato per favorire la manifestazione (soprattutto per quanto riguarda il denaro) e promuove l’equilibrio, nonché il dare e avere.
In aromaterapia, il Cumino è la scelta perfetta per le persone a cui è stato ripetutamente detto che devono cambiare atteggiamento.
Infatti, l’essenza di questa pianta sposta una persona dal suo atteggiamento attuale in uno diverso, in modo che possa osservare vecchi problemi da una prospettiva completamente diversa, ed ottenere molte più informazioni e chiarezza, trovando nuove linee d’azione.
Prova l’essenza di Cumino, se i tuoi problemi riguardano rabbia, inflessibilità, cattivo atteggiamento, rigidità.
Ti lascio con un semplice rituale che puoi eseguire utilizzando i semi di Cumino:
1. Accendi una candela rossa e siediti comodamente in uno spazio tranquillo.
2. Prendi una manciata di semi di Cumino e stendili davanti a te.
3. Chiudi gli occhi e fai un respiro profondo. Visualizza te stesso circondato da una luce calda e protettiva.
4. Tieni i semi di Cumino tra le mani e ripeti tre volte il seguente mantra: “Con questi semi rilascio la negatività ed abbraccio la positività”.
5. Cospargi i semi di Cumino attorno alla candela, permettendo al loro aroma terroso di riempire la stanza.
6. Siediti in silenzio per qualche minuto, permettendo all’energia dei semi di Cumino di permeare il tuo essere.
7. Quando sei pronto, apri gli occhi e spegni la candela. Prendi i semi di Cumino rimanenti e smaltiscili seppellendoli nel terreno.
Questo rituale potrà essere eseguito ogni volta che avrai bisogno di rilasciare la negatività ed abbracciare la positività, contribuendo a portare equilibrio ed armonia nella tua vita.
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PIANETA: Marte
ELEMENTO:Fuoco
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Ariete
CHAKRA: 1, Muladhara (C. della Radice)
“Vieni, cugino Silenzio!
Mangeremo un pezzo di graffito dell’anno scorso,
con un piatto di cumini (carvi);
e poi a letto!”
-William Shakespeare, tratto dalla II parte dell’Enrico IV-
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