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Valeriana è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Caprifoliaceae, che comprende circa 150 specie, utilizzate prevalentemente come calmante naturale.
La più famosa è senz’altro Valeriana officinalis, di origine europea e di alcune zone dell’Asia, che può raggiungere i 150 cm d’altezza, presenta rizoma, fusto eretto e radici con odore sgradevole e penetrante.
Le foglie sono opposte, i fiori hanno colorazione dal bianco al rosa e sono leggermente profumati, il frutto provvisto di setole piumose che si disperdono per mezzo del vento.
Il nome ha diverse interpretazioni circa la provenienza:
1) deriva dal latino “valere”, ossia stare bene in salute;
2) deriva dal X sec., dalla provincia ungherese Pannonia Valeria, in cui la pianta era abbondante;
3) deriva da diversi personaggi latini di nome Valerius o Valerianus;
4) deriva dal sassone “baldrian”, collegato al Dio della luce Baldur, alludendo alle proprietà magiche della pianta come scaccia-diavoli.
Altri nomi popolari sono: All-heal, Amantilla, Cappon’s tail, Cat’s valerian, Fu, Garden heliotrope, Garden valerian, Genicularis, Marinella, Phu, Setwall, St George’s Herb, Terdina, Theriacardia, Van, Vandal root, Wenderot.
Questa pianta ha un penetrante e gradevole aroma, quando è fiorita, emanando un gradevole profumo etereo, che risulta particolarmente attraente per i felini: da questa caratteristica deriva il nome popolare “Erba dei gatti“.
La Valeriana era usata come medicamento già nell’antico Egitto.
Nel Medioevo, era considerata una panacea e si dice che Fabio Colonna, famoso scienziato del 1500, abbia curato l’epilessia grazie a questa pianta.
Già gli antichi Greci e Romani conoscevano la Valeriana, che era apprezzata anche come rimedio contro la gotta e le fitte ai fianchi.
Fu solo intorno al 1800 che Christoph W. Hufeland (medico tedesco considerato il promulgatore della Medicina olistica) scoprì le sue proprietà tranquillanti e neurotoniche.
Considerato che la Valeriana conferisce un cattivo sapore quando si fuma tabacco, è pure in grado di aiutare a smettere di fumare.
La radice di Valeriana ha una lunga storia di utilizzo come sedativo, in quanto agisce come un sedativo nel cervello e nel sistema nervoso.
Soprannominata il “valium della natura”, è usata principalmente nei disturbi del sonno, in quanto l’assunzione giornaliera di estratto di radice di Valeriana per via orale sembra migliorarne la qualità, anche se potrebbe essere necessario un uso continuo, prima che l’effetto sia evidente.
ATTENZIONE: la Valeriana è generalmente ben tollerata, ma se ne deve fare un uso non prolungato, onde evitare alcuni effetti collaterali che possono essere anche gravi.
Inoltre, potrebbe causare sintomi di astinenza, se interrotta dopo un uso a lungo termine.
Pertanto è meglio ridurre lentamente la dose nell’arco di una o due settimane, prima di interromperla completamente.
Infine, non assumere la Valeriana durante la gravidanza o l’allattamento, non darla a bambini o adolescenti, a meno che non sia raccomandata e monitorata da un medico.
Le radici, i rizomi e gli stoloni della Valeriana sono usati per fare integratori alimentari come capsule e compresse, così come tisane e tinture.
Altri potenziali benefici della radice di Valeriana includono riduzione delle vampate di calore nelle persone in menopausa e post-menopausa; beneficio nella sindrome mestruale; miglioramento dei sintomi della sindrome delle gambe senza riposo.
Durante entrambe le guerre mondiali, la Valeriana è stata utilizzata come nervino, per trattare lo shock da granata ed è stata inclusa in compresse per aiutare a calmare i cittadini che vivevano sotto la minaccia dei bombardamenti notturni.
Nel folklore, tra i popoli nordici si diceva che Hertha, la Dea dei cicli della vita e delle stagioni, mettesse la Valeriana sul suo frustino, facendo aumentare la velocità del cervo che cavalcava.
Poiché si raccontava che la briglia del cervo fosse fatta di luppolo (Humulus lupulus, Cannabaceae), la combinazione potrebbe aver contribuito a facilitare il viaggio tra i Regni, lo spazio liminale dello sciamano e della strega, o tra la veglia e il sonno.
Si narra che il pifferaio magico di Hamelin si sia messo in tasca la Valeriana, o si sia strofinato con essa, per attirare i topi dalla città, perché ne amano l’odore.
I Greci usavano la Valeriana per allontanare il male, appendendone mazzi alle finestre.
I Celti l’appendevano nelle loro case per scongiurare i fulmini.
Una convinzione riguardante il suo potere era che, se l’avessi lanciata in un combattimento, le persone coinvolte sarebbero decedute all’istante.
Esotericamente, la Valeriana è sempre stata inclusa sia nelle pozioni d’amore che in quelle per dormire quindi, può essere usata nel lavoro magico per offuscare i sensi altrui.
Altri usi magici includono la purificazione, come la consacrazione di strumenti rituali, la promozione della pace, la rottura di fatture e la fornitura di stabilità e felicità.
La Valeriana è usata per radicarsi durante le turbolenze emotive e per favorire la creatività.
Viene anche impiegata per aiutare nella comunicazione durante i conflitti, e connettere gli umani agli Esseri nell’Altro Regno.
Quando si cerca la verità dietro i segreti, si pensa che la Valeriana aiuti ad accedere alla conoscenza nascosta.
La Valeriana è stata a lungo associata all’amore e si ritiene che possieda proprietà magiche, in grado di attrarre partner romantici o migliorare le relazioni esistenti.
Inoltre, avere radici di Valeriana nelle vicinanze, risolve una discussione tra una coppia, pone fine a litigi e crea una famiglia pacifica.
È utile nei rituali di celebrazione di Samhain e Yule, negli incantesimi relativi alla fine del senso di colpa ed al dialogo interiore negativo, allo sviluppo dell’accettazione di sé.
La Valeriana si usa a proprio vantaggio, quando ci si trova in circostanze sfortunate, per scoprire il bene anche in situazioni apparentemente terribili.
È anche utilizzata nella Magia degli animali, in particolare in quella dei gatti e nell’evocazione degli spiriti degli animali.
I fiori o le foglie di Valeriana sono talvolta usati come offerte in rituali e cerimonie, per onorare divinità o spiriti associati all’amore, al sonno o alla divinazione.
A volte, nei rituali è usata come sostituto della terra del cimitero nella Magia nera (per evocare fantasmi che eseguano i propri ordini), oltre ad essere utilizzata per rituali più oscuri, per evocare demoni e spiriti, e come ingrediente in incantesimi funesti.
Gli steli di Valeriana possono essere essiccati ed immersi in sego o olio, quindi usati come torcia per incantesimi e rituali.
La torcia può quindi essere utilizzata per accendere fuochi sacri e, meditare con la sua luce, migliora la chiarezza per una data situazione.
Per evitare visitatori indesiderati, cospargi Valeriana in polvere sulla veranda e pronuncia il loro nome mentre, per eliminare i problemi, scrivili su carta pergamena, quindi bruciala e mescola le ceneri con questa pianta in polvere, quindi seppellisci il tutto.
Infine, ricorda… che un rametto di Valeriana appuntato alla propria veste, induce gli uomini a “seguirti come bambini”…
PIANETA: Giove, Venere, Mercurio, Luna
ELEMENTO: Acqua
SEGNI ZODIACALI ASSOCIATI: Vergine, Acquario
CHAKRA: 2, Svadhisthana (C. sacrale)