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TROVA IL TUO NOME!
TEA: VEDI DOROTEA
TECLA: dal germanico ‘lucente’
Caratteristiche della personalità: stravagante, intrigante
Segno corrispondente: Vergine
Numero fortunato: 8
Colore: Verde
Pietra: Smeraldo
Metallo: Platino
Onomastico: 23 settembre
Varianti: Tekla, Thècle, Thekla
TELEMACO: dal greco ‘colui che combatte da lontano’
Caratteristiche della personalità: modesto, ampie vedute
Segno corrispondente: Cancro
Numero fortunato: 7
Colore: Arancione
Pietra: Ambra
Metallo: Rame
Onomastico: 1 gennaio
Varianti: Telèmac, Télémaque, Telemachus, Telemah
TEMISTOCLE: dal greco ‘glorioso della legge’
Caratteristiche della personalità: colto, umile
Segno corrispondente: Bilancia
Numero fortunato: 3
Colore: Marrone
Pietra: Occhio di tigre
Metallo: Pirite
Onomastico: 21 dicembre
Varianti: Temisto
TEOBALDO: dal greco ‘forte capitano’
Caratteristiche della personalità: leggero, irrequieto
Segno corrispondente: Cancro
Numero fortunato: 8
Colore: Viola
Pietra: Ametista
Metallo: Mercurio
Onomastico: 16 maggio
Varianti: Thibaut, Thibaud, Thiébaud, Theobald, Tybalt, Tebald, Tibald, Teobald
TEODATA/TEODATO/TEODOTO: dal latino ‘donato da Dio’
Caratteristiche della personalità: riflessiva, fedele
Segno corrispondente: Cancro
Numero fortunato: 9
Colore: Arancione
Pietra: Tormalina
Metallo: Piombo
Onomastico: 17 luglio
Varianti: Teodot, Théodote
TEODOLINDA: dal germanico ‘benefica verso il popolo’
Caratteristiche della personalità: perfezionista, stabile
Segno corrispondente: Capricorno
Numero fortunato: 1
Colore: Verde
Pietra: Peridoto
Metallo: Titanio
Onomastico: 22 gennaio
Varianti: Théodelinde, Teodelinda, Dietlinde, Theudelinde
TEODORA/TEODORO: dal greco ‘dono di Dio’
Caratteristiche della personalità: imprevedibile, lunatico
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 9
Colore: Russo
Pietra: Rubino
Metallo: Oro
Onomastico: 28 novembre (Teodosia) – 9 novembre (Teodosio)
Varianti: Fedora, Dora, Theodor, Teodor, Théodore, Ted, Teddy, Tódor, Tivadar, Fëdor, Toše
TEODOSIA/TEODOSIO: dal greco ‘dono di Dio’
Caratteristiche della personalità: altruista, passionale
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 8
Colore: Azzurro
Pietra: Celestite
Metallo: Argento
Onomastico: 2 aprile (Teodosia)-11 gennaio (Teodosio)
Varianti: Feodosi, Théodose, Teodozja, Dosja, Feodosija, Teodozij, Teodóz
TERENZIO: dal latino ‘delicato’
Caratteristiche della personalità: duttile, fedele
Segno corrispondente: Sagittario
Numero fortunato: 2
Colore: Blu
Pietra: Zaffiro
Metallo: Platino
Onomastico: 15 luglio
Varianti: Terence, Terenza, Terenzia, Terencije, Terenc, Terents, Terencio, Terêncio
TERESA: dal greco ‘cacciatrice’
Caratteristiche della personalità: seducente, avventurosa
Segno corrispondente: Bilancia
Numero fortunato: 7
Colore: Arancio
Pietra: Tormalina
Metallo: Rame
Onomastico: 15 ottobre-1 ottobre
Varianti: Teresia, Teresiana, Teresio, Tareisa, Theresa, Therese, Treasa, Terézia, Tessa
TERZO: dal latino ‘terzo figlio’
Caratteristiche della personalità: ambizioso, astuto
Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 8
Colore: Verde
Pietra: Olivina
Metallo: Argento
Onomastico: 6 dicembre
Varianti: Terzio, Terziano, Terzilio, Tersiglio, Terzia, Tertia
TESEO: dal greco ‘disponibile
Caratteristiche della personalità: affidabile, generoso
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 7
Colore: Giallo
Pietra: Quarzo citrino
Metallo: Ferro
TESSA: VEDI TERESA
L’Antennaria è un genere di piante di origine indoeuropea, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, comprendente una cinquantina di specie, conosciute come ‘Sempiterni di montagna’, ‘Bambagia selvatica’ e ‘Semprevivi di montagna’.
Il nome deriva da “antenna”, a causa dell’aspetto a piumetto setaceo dei peli del pappo (appendice piumosa e leggera di alcuni frutti, avente la funzione di favorire la dispersione dei semi per l’azione del vento), molto simili alle antenne di alcune farfalle.
Dalla rosetta basale di foglie grigio verdi, inferiormente lanose, emergono i brevi fusti recanti infiorescenze di colore bianco (maschile) o rosato (femminile) a seconda del sesso.
E’ anche comunemente chiamata ‘Zampa di gatto’, a causa dei suoi morbidi cuscinetti formati dai capolini.
L’Antennaria è una piccola pianta delle brughiere alpine, che vive di preferenza nei substrati silicei ed asciutti.
Le piante di Antennaria sono state introdotte in Italia nella seconda metà del secolo XVIII, soprattutto come piante ornamentali, adatte a tappezzare i giardini rocciosi.
I fiori riuniti in mazzetti possono essere essiccati e utilizzati per composizioni fiorali secche, oppure per scopi fitoterapici.
I fiori di questa pianta sono ricchi di proprietà benefiche, con buone proprietà medicamentose contro i disturbi del fegato e della cistifellea e può essere valida anche contro la diarrea.
Nella medicina popolare viene usata anche come gargarismo nelle tonsilliti, per le sue proprietà anti-infiammatorie ed emollienti.
Tra le varie specie, l’Antennaria dioica indica che esistono fiori maschili e fiori femminili su individui separati.
E’ una pianta presente nelle zone temperato-fredde dell’Eurasia e dell’America del nord.
In Italia è presente nelle zone alpine ed in maniera minore sull’Appennino, mentre risulta assente al Sud e nelle isole.
L’ Antennaria carpathica (Antennaria dei Carpazi) cresce sui pascoli alpini e subalpini fino a 3000 metri, e in Italia è segnalata in prevalenza sulle Alpi e in minor misura nell’Appennino Settentrionale.
Potrebbe essere confusa con l’Antennaria dioica, che però presenta foglie spatolate, rizoma strisciante e colorazione più rosata nei capolini femminili e manca delle squame nerastre peculiari nell’Antennaria carpatica.
L’Antennaria plantaginifolia (Tabacco di donna) è originaria del Canada e America del nord, e vive ai margini dei boschi e delle colline brulle.
Bollita nel latte, è utilizzata nella medicina popolare, contro la dissenteria e la diarrea, oltre ad essere reputata efficace contro i morsi dei rettili velenosi.
In Esoterismo, grazie alla sua forma e quindi al nome comune ‘Zampa di gatto’, si pensa che l’Antennaria contenga il potere delle nove vite del gatto.
Inoltre, in molte culture l’anima assume la forma di una farfalla, oltre al fatto che, in alcuni luoghi, le parole ‘farfalla’ e ‘anima’ sono intercambiabili’.
Entrambe queste associazioni rendono l’Antennaria una buona pianta, non solo per aumentare la propria longevità, ma anche per cercare connessioni con il mondo degli spiriti.
Anche per la forma del fiore, l’Antennaria sarebbe ottima da utilizzare, se si desidera adottare le abitudini furtive del gatto o tentare di trasformare la propria forma.
PIANETA: Sole
ELEMENTO: Fuoco
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Leone
CHAKRA: 3, Manipura (C. del plesso solare)
Aokigahara è una fitta foresta, che si trova a nord ovest, ai piedi del Monte Fuji, in Giappone.
A causa della sua alta densità di alberi, Aokigahara è anche conosciuta come Jukai, che significa semplicemente “Mare di alberi“.
La copertura degli alberi è così fitta che, anche a mezzogiorno, difficilmente si trova un punto luminoso nella foresta.
Questa foresta di 35 kmq è fredda, rocciosa e contiene circa 200 grotte, di cui alcune, come la ‘Grotta del Ghiaccio‘ e la ‘Grotta del Vento‘, sono molto popolari tra i turisti.
A causa della zona rocciosa e degli alberi fitti, i dintorni di Aokigahara sono quasi identici, il che la rende il viaggio perfetto, per coloro che vogliono fare un viaggio di sola andata.
Infatti, i trekker e gli escursionisti spesso portano con sé del nastro di plastica, per contrassegnare la loro strada, in modo che possano ritrovare la via d’uscita.
Aokigahara è soprattutto tristemente conosciuta come la ‘Foresta dei Demoni del Giappone‘, la ‘Foresta dei Suicidi‘ e il ‘Posto perfetto per morire‘.
Ciò in quanto questa foresta unica, molto tranquilla con pochissima fauna selvatica, si è trasformata in un luogo comune tra i Giapponesi per porre fine alla loro vita.
E a causa del silenzio, in cui a malapena si riesce a sentire il cinguettio degli uccelli, molti Giapponesi credono che la foresta sia infestata dagli spiriti dei suicidi e non osano avvicinarsi.
Tutto nasce, innanzitutto, dalla mitologia giapponese, secondo la quale Aokigahara è infestata dai demoni, motivo per cui tanti Giapponesi hanno paura di entrare, in quanto credono che, chi entra nella foresta, non tornerà mai più.
Questi demoni sono gli Yurei, ovvero anime piene di odio, tristezza e desiderio di vendetta.
Secondo la leggenda le persone, durante la carestia, portavano i loro familiari nella foresta e li lasciavano morire lì, al fine di salvare il cibo per gli altri membri della famiglia.
Gli abbandonati nella foresta morivano lentamente di fame, trasformandosi in Yurei .
Nelle credenze popolari giapponesi, se una persona muore in un profondo senso di odio, rabbia, tristezza o desiderio di vendetta, la sua anima non può lasciare questo mondo e continua a vagare, apparendo alle persone colpite dall’incantesimo, o a coloro che attraversano il suo cammino.
Per far riposare in pace un Yurei, bisognerebbe che la sua maledizione venisse rimossa o che si risolvessero i conflitti, che ne hanno causato l’abbandono.
Ancora oggi, c’è chi crede agli Yurei infatti, quando un corpo viene trovato ad Aokigahara, i guardiani della foresta lo collocano in una stanza nelle sue vicinanze, prima di portarlo alle autorità.
Ciò in quanto, se il corpo viene lasciato solo nella stanza, il suo Yurei si muove urlando nella stanza.
Quindi, le guardie forestali giocheranno a ‘sasso-carta-forbici’, per determinare chi è lo sfortunato, che farà compagnia al corpo, prima che le autorità lo prelevino.
Poi, un’altra motivazione, che rende Aokigahara così misteriosa, è che essa fosse un luogo in cui una volta le persone praticavano l’ubasute, portando un parente anziano o malato in un’area remota e lasciandolo morire.
‘Tower of Wave’s‘, un romanzo degli anni ’60 di Seichō Matsumoto, presenta una bellissima eroina dilaniata dall’amore, che si suicida a Aokigahara.
‘Il manuale completo del suicidio‘, di Wataru Tsurumi, ha definito la foresta un luogo perfetto in cui morire.
Questo è un posto molto facile dove perdersi ed i visitatori sono fortemente incoraggiati a rimanere sui sentieri.
In effetti, questa escursione può essere pericolosa poiché, anche al giorno d’oggi, molti escursionisti possono facilmente perdersi in questa fitta foresta, anche a causa del ferro magnetico presente nella vicina area del suolo vulcanico, che interferisce spesso con il funzionamento di bussole o telefoni cellulari.
Ma ci sono anche delle persone, che entrano appositamente nella foresta con l’intenzione di non uscirne.
Pertanto, all’ingresso di Aokigahara, le autorità locali hanno affisso cartelli per la prevenzione del suicidio.
I cartelli recitano: “La tua vita è qualcosa di prezioso che ti è stato dato dai tuoi genitori” e “Pensa ancora una volta ai tuoi genitori, fratelli e figli. Non essere turbato da solo”.
I segnali terminano con un numero di telefono di assistenza, sperando che le anime perse, che cercano di morire, chiedano aiuto.
La Suicide Forest, come viene anche chiamata Aokigahara, è chiaramente un luogo che cattura il lato oscuro dell’immaginazione.
Dopo che, nel 2004, è stato segnalato un numero elevato di suicidi (per un totale di 108), i funzionari hanno smesso di pubblicizzare i decessi, per paura di glorificare la pratica.
Quindi, la prefettura di Yamanashi, dove si trova la foresta, ha iniziato ad assumere persone nel 2009, per pattugliarla e avvicinarsi a chiunque potrebbe non sembrare il turista medio durante un’escursione.
Ma, sebbene in alcuni casi ciò abbia contribuito a scoraggiare il suicidio, ci sono notizie in corso sulla continua scoperta di corpi.
Gli spiritualisti giapponesi credono, che i suicidi commessi nella foresta abbiano permeato gli alberi di Aokigahara, generando attività paranormali ed impedendo a molti che vi entrano, di fuggire dalle profondità della foresta.
A complicare ulteriormente le cose è l’esperienza comune, che le bussole siano rese inutili dai ricchi depositi di ferro magnetico nel suolo vulcanico della zona, come ho scritto pocanzi.
Nel gennaio 2018, la foresta ha attirato l’attenzione internazionale, dopo che uno YouTuber ha filmato e trasmesso il corpo di una vittima suicida sul suo popolare canale.
E’ invece doveroso ricordare che, se visiti la foresta, devi essere assolutamente rispettoso, se incontri vittime di suicidio.
Contatta le autorità locali, in modo che possano gestire adeguatamente la situazione.
È un posto cupo, in cui la gravità delle circostanze non dovrebbe essere presa alla leggera.
Comunque, è bene rammentare anche, che Aokigahara è una delle destinazioni più belle del Mondo, piena di magica atmosfera e di natura.
Chiunque rispetti la destinazione, sarà quasi sicuramente arricchito da ciò che il ‘Mare degli Alberi‘ ha da offrire.
Per esempio:
–Fugaku, Grotta del vento. È localizzata a poco più di 2 km a sud del Lago Sai, con pareti strette e soffitti bassi, con una temperatura interna, che si aggira sui 3 gradi centigradi. Si possono osservare stalattiti anche d’estate.
–Narusawa, Grotta del ghiaccio. Si è formata oltre 1150 anni fa, da rocce vulcaniche ed è lunga circa 153 metri. La lava incandescente discese fino a formare questa grotta.
–Grotta Ryugu. Si trova a est della Fugaku di cui ha fattezze simili, con due corridoi interni percorribili.
–Koumori-ana, Caverna dei pipistrelli. E’ la più vicina al Lago Sai ed è lunga più di 350 metri.
Il fumo sacro, creato dalla combustione di piante medicinali o sacre, è un aspetto di molte culture e religioni in tutto il Mondo.
In Nord America, è una pratica comune ai popoli indigeni ed è chiamata ‘Smudging’ (Sbavatura- Fumigazione).
Molte culture, non solo indigene, hanno molteplici credenze associate al fumo, con cerimonie e protocolli diversi.
Tradizionalmente, lo Smudging è una cerimonia per purificare l’anima dalle energie negative di una persona o di un luogo.
Per far ciò, in generale, si ha bisogno evocare i 4 Elementi naturali:
–ACQUA, con un contenitore, solitamente una conchiglia, meglio di abalone
–TERRA, con le 4 piante sacre, solitamente Cedro, Tabacco, Salvia ed Erba del bisonte ( Hierochloe odorata)
–FUOCO, prodotto dall’accensione delle piante sacre
–ARIA, prodotto dal fumo derivato dal fuoco.
Le erbe sacre vengono legate insieme con uno spago, formando dei bastoncini.
Esse sono appositamente selezionate per le loro proprietà specifiche.
Molto utilizzate sono anche Salvia bianca, Lavanda o Yerba Santa oppure come nel Feng Shui, si usano anche bucce d’Arancia essiccate dal profumo piuttosto intenso, chiamate “chen pi”.
Durante lo Smudging i bastoncini di foglie e/o di steli delle piante vengono posti nel contenitore e accesi (preferibilmente con un fiammifero di legno).
Le fiamme vengono, quindi, spente delicatamente e il fumo, che cura la mente, il cuore e il corpo, viene alitato sulla persona, a mano o con una piuma d’aquila.
La persona ‘da sbavare (destinataria) tira il fumo verso di sé e lo inala delicatamente .
Le ceneri, che hanno assorbito tutti i pensieri ed i sentimenti negativi, tradizionalmente vengono restituite alla Madre Terra, disponendole all’esterno su terreno nudo.
Una persona può purificare se stessa, oppure qualcuno può indirizzare una sbavatura, tenendo il contenitore e dirigendo il fumo sugli altri.
E’ importante, durante tutte queste operazioni, avere vicino a sè un contenitore ignifugo, come una piccola ciotola d’argilla, da tenere sotto il bastoncino per sbavatura, per raccogliere eventuali ceneri o braci, però da utilizzare solo per le cerimonie di Smudging.
E’ d’obbligo, anche una ciotola di sabbia, per estinguere correttamente il bastoncino di sbavatura in sicurezza, dopo il completamento del rituale.
Queste cerimonie, spesso sono eseguite da un anziano o da un leader spirituale, come uno Sciamano, sebbene chiunque potrebbe eseguire le proprie cerimonie di sbavatura, quando ne sente l’urgenza, e specialmente durante i momenti di preghiera.
Un esempio su come si può svolgere lo Smudging:
Inizia dalla porta di casa ed accendi il tuo bastoncino per sbavature.
Quindi, inizia a muoverti per casa, consapevolmente e con cautela, percorrendo in senso orario tutto il perimetro dell’abitazione.
Assicurati che il fumo penetri anche negli spazi nascosti, come all’interno di armadi, scantinati e angoli bui.
Se ci sono scale, salile o scendile, continua a muoverti in senso orario, finché non le incontri di nuovo.
Muoversi in uno spazio come questo si chiama “circumambulazione”, ed è una pratica eseguita da secoli nelle culture antiche, per rendere uno spazio più sacro.
E, se ne hai voglia, è utile cantare un mantra o una preghiera a cui sei connesso.
Potresti usare il mantra buddista tibetano “Om mani padme hum”, il mantra della compassione.
Questo è un modo per riempire lo spazio con più vibrazioni di pulizia.
Quando torni alla porta principale, canta il tuo ultimo mantra o preghiera e visualizza l’intera casa piena di luce solare bianca brillante.
Quindi pronuncia la tua intenzione un’ultima volta, per chiudere la cerimonia di Smudging.
I rituali di Smudging sono un’ottima tecnica per ‘liberare’ uno spazio.
Questo può essere fatto ogni anno, ma anche più spesso.
Per esempio, è particolarmente efficace eseguire una pulizia dello spazio, quando ci si trasferisce per la prima volta in una casa, o durante il capodanno lunare.
Lo Smudging connette le persone al Creatore e fornisce alle persone un modo per ottenere protezione e benedizioni spirituali, nonché per migliorare la salute spirituale.
Si pensa, che il fumo creato dalla combustione delle erbe sacre purifichi il corpo e l’anima e porti chiarezza alla mente. In questo modo, le Sbavature vengono utilizzate anche per pulire i luoghi, che si dice contengano energia negativa.
Di conseguenza, lo Smudging veniva (ed è tuttora) eseguito durante i periodi di crisi, cattiva salute e morte.
Le Sbavature vengono praticate anche per ripristinare il sé fisico.
Infatti, associate a parti mirate del corpo, come testa, piedi, schiena e organi sensoriali, esse forniscono a tutto il corpo un rinnovato senso di sé.
Secondo alcuni insegnamenti degli Ojibway, una tribù di Nativi americani appartenente al gruppo linguistico degli Algonchini, un tempo stanziata nell’odierno stato del Michigan, sbavare la schiena consente di liberare i problemi che ci appesantiscono.
Sbavare le orecchie, gli occhi e la bocca fornisce un migliore udito, abilità visive e linguistiche e una comprensione più chiara dell’ambiente circostante e del posto su questa Terra. Il rispetto per se stessi e per gli altri, inclusa la Terra, è centrale in vari insegnamenti spirituali indigeni e, di conseguenza, costituisce la base per lo Smudging.
Nonostante si possano usare svariate erbe per confezionare i bastoncini per Smudging, i diversi tipi di salvia sono i più utilizzati.
Innanzitutto, la Salvia in genere ha proprietà antimicrobiche. Ciò significa che tiene a bada batteri, virus e funghi infettivi.
La Salvia bianca della prateria ( Artemisia ludoviciana) è sia antimicrobica che antibatterica.
Anche la Salvia bianca (Salvia apiana) è antimicrobica.
Ed entrambe hanno dimostrato di respingere gli insetti.
Sebbene scientificamente non provato, si pensa che la Salvia bruciata rilasci ioni negativi, aiutando a neutralizzare gli ioni positivi.
Gli ioni positivi comuni sono allergeni come:
· peli di animali domestici
· inquinamento
· polvere
· muffa
In questo caso, bruciare la salvia può essere una benedizione per chi soffre di asma, allergie, brochite ed altre condizioni respiratorie.
Ma fai attenzione, in quanto inalare il fumo durante lo Smudging può aggravare qualsiasi condizione respiratoria.
Quindi, aspetta che il fumo si diradi, prima di entrare nella stanza.
Lo Smudging è stato a lungo utilizzato, per connettersi al regno spirituale o migliorare l’intuizione.
Per guaritori e laici nelle culture tradizionali, la Salvia ardente viene utilizzata per raggiungere uno stato di guarigione, o per risolvere o riflettere su dilemmi spirituali.
Anche questo potrebbe avere una base scientifica, in quanto alcuni tipi di salvia, tra quella comune e la Salvia bianca della prateria contengono tujone.
Il tujone è un terpene contenuto in diverse piante tra cui, in quantità differenti, tutte le artemisie e le salvie (inclusa la Salvia officinalis comunemente utilizzata in cucina) ed è leggermente psicoattivo, quindi adatto per migliorare l’intuizione.
Lo Smudging può anche essere utilizzato come strumento rituale per liberare te stesso, o il tuo spazio, dalla negatività.
Ciò include traumi passati, brutte esperienze o energie negative degli altri.
Questo può aiutarti a creare un ambiente positivo per la meditazione o un altro rituale.
La scelta di sederti e lasciar andare i pensieri negativi in un rituale come questo, imposta la tua intenzione e dedizione al miglioramento personale.
Così come la decisione di impegnarsi nel rituale può essere l’inizio del tuo cambiamento di mentalità.
La Salvia bruciata può anche sbavare oggetti specifici.
Ciò può essere utile con nuovi acquisti, regali o oggetti di seconda mano.
Se hai qualche preoccupazione con la storia negativa o l’energia collegata a un oggetto nuovo o sconosciuto, le sbavature possono aiutarti a portare pace mentale e rendere l’oggetto più sacro per te.
La tradizione suggerisce che le sbavature possano anche letteralmente sollevare il morale, per bandire la negatività.
Alcuni studi hanno documentato che la Salvia bianca della prateria (Artemisia ludoviciana) è un rimedio tradizionale per il trattamento di ansia, depressione e disturbi dell’umore in alcune culture, quindi può essere un’ottima alleata contro lo stress.
Altri studi, invece, hanno stabilito che la Salvia bianca ( Salvia apiana) sia ricca di composti, che attivano alcuni recettori nel cervello, responsabili dell’aumento dei livelli di umore, della riduzione dello stress e persino dell’alleviamento del dolore.
Lo Smudging è anche tradizionalmente utilizzato, per proteggersi dalla negatività che potrebbe interferire con il sonno.
Infatti alcune ricerche dicono che, tra i vari composti della Salvia comune (Salvia officinalis), ci sono anche quelli che potrebbero aiutare ad alleviare l’insonnia e lenire l’ansia.
Ecco alcuni suggerimenti per la scelta dei bastoncini per Smudging.
SALVIA BIANCA (Salvia apiana): Conosciuta anche come ‘Sacred Sage’, ‘Bee Sage’ o ‘California Sage’, i bastoncini di Salvia bianca sono quelli più utilizzati. Molte persone lo considerano il “Santo Graal” delle sbavature e non considerano nessun altro bastoncino di erbe. Le sbavature di Salvia bianca emanano un aroma dolce, erbaceo e leggermente astringente, quando bruciate. Molto versatili ed estremamente efficaci, queste sbavature sono utilizzate per una varietà di scopi tra cui meditazione, protezione, pulizia e purificazione del corpo, allontanamento degli spiriti maligni e protezione dalle infezioni.
YERBA SANTA (Eriodictyon californicum): conosciuta anche come “Erba Sacra”, ha preso il nome dai monaci spagnoli, che rimasero colpiti dalle potenti proprietà curative della pianta. È anche conosciuta come ‘Bear Weed’, ‘Mountain Balm’ o ‘Consumptive’s Weed’. Le sbavature di Yerba Santa hanno un aroma decisamente edificante, che stimola il tuo coraggio interiore. Aumentano anche i poteri psichici e facilitano la guarigione e la protezione. L’erba è anche usata come rimedio tradizionale per la tosse e molti altri disturbi.
SALVIA BLU (Salvia farinacea): conosciuta anche come ‘Salvia del deserto’, ‘Salvia del New Mexico’ o ‘Salvia della nonna’, lo Smudge di Salvia blu ha un aroma leggero e paradisiaco, è ottimo per purificare l’energia della tua casa e indurre calma e relax. Il suo profumo calmante rende il bastoncino di Salvia blu un’ottima scelta da bruciare durante la meditazione, o semplicemente per divertirsi. È anche l’alternativa perfetta, se trovi il forte aroma della Salvia bianca troppo prepotente.
SALVIA NERA (Salvia mellifera): si pensa che l’aroma forte e pesante della Salvia nera abbia il potere di attirare la tua energia e coscienza in altri regni. Questa è un’erba di introspezione e guarigione interiore. Conosciuta anche come ‘Erba dei sogni’, ‘Salvia magica’, ‘Artemisia“, il bastoncino di Salvia nera viene spesso bruciato prima di coricarsi, per favorire un sonno riposante e sogni tranquilli. Si pensa che offra protezione durante il viaggio astrale ed è lo Smudge scelto dagli Sciamani, durante il loro viaggio sciamanico.
CEDRO: albero secolare e uno dei più antichi esseri viventi sulla Terra, il Cedro ricorda antiche foreste ed invoca la loro saggezza e protezione. L’odore fresco e legnoso di uno Smudge di Cedro in fiamme funziona meravigliosamente, per purificare una nuova casa dalle sue vecchie energie e spiriti indesiderati, mentre invita le vibrazioni fresche ed energiche e protegge il nuovo occupante da influenze indesiderabili.
SALVIA ALLA LAVANDA: ricca di proprietà terapeutiche, la Salvia alla Lavanda viene spesso definita “la pianta madre” dai guaritori tradizionali. Questo Smudge è formato da Salvia bianca e Lavanda (Lavendula angustifolia), molto somiglianti per la profusione di fiori viola in entrambe le specie. Bruciato, elimina i pensieri e le energie negative, armonizza la mente, migliora l’intuizione e ispira sentimenti d’amore. I suoi effetti pacifici, calmanti e sedativi rendono ‘Lavender Sage’ lo Smudge preferito da bruciare prima di coricarsi.
SALVIA DEL DESERTO (Artemisia tridentata): con il suo aroma caldo, erbaceo e pepato, il bastoncino di Salvia del deserto è eccellente per pulire, purificare e aumentare la forza interiore. Si pensa che l’inalazione dell’aroma di ‘’Desert Sage’ allevi il mal di testa, allevi l’ansia e invochi pensieri piacevoli, mentre si pensa che il fumo pulisca, guarisca e benedica le persone, così come l’ambiente circostante. È anche conosciuto come ‘Desert Magic’, ‘Sagebrush Smudge’, ‘’ o ‘Grey Sage’.
PALO SANTO (Bursera graveolens): il Palo Santo o ‘Holy Wood‘ ha un profumo morbido, aromatico e speziato, che ricorda vagamente il pane allo zenzero. La sua sacra reputazione risale agli Incas, che lo bruciavano nelle loro cerimonie di guarigione e purificazione. Bruciare uno Smudge di Palo Santo può aiutare a eliminare le energie negative, infondere calma e relax e riempire la tua casa di gioia e armonia. Gli Spagnoli bruciano spesso le macchie del Palo Santo nei giorni festivi e nelle processioni cattoliche.
Personalmente, amo eseguire periodicamente lo Smudging, un’ottima abitudine, per liberare il corpo, gli oggetti e gli spazi dalle cattive energie, ed accogliere energie nuove, più fresche e più positive.
Capsicum è un genere di piante originario delle Americhe, e coltivato in tutto il Mondo.
Esso comprende il peperone ed i peperoncini, sia piccanti che dolci.
Il suo nome deriva dal latino ‘capsa’ = ‘scatola’, per la particolare forma del frutto, che ricorda una scatola con dentro i semi.
Ma potrebbe anche derivare dal greco ‘kapto’ = ‘mordo’, per la piccantezza che ‘morde’ la lingua.
Esistono molte centinaia di varietà ibride di Peperone e Peperoncino in varie forme, colori, dimensioni e gradi di calore.
Peperoncino è il nome dato alle varietà piccanti (e/o ornamentali), utilizzato prevalentemente come condimento.
Si differenzia dal peperone, in quanto contiene la ‘capsaicina’ (composto chimico che stimola i recettori del caldo VR1 situati anche sulla lingua, che provocano la sensazione di ‘bruciore’), sostanza presente in diverse concentrazioni, a seconda della varietà, che dona la piccantezza alla bacca.
Tale caratteristica si misura utilizzando la ‘Scala di Scoville’ (SHU), la quale indica la diversa quantità di capsaicina, tenendo presente che un peperone dolce, che non la contiene, ha un valore zero sulla scala mentre, per esempio, l’Habanero, uno dei peperoncini più piccanti, misura un valore superiore a 300.000 (la capsaicina pura misura 16.000.000).
Il Peperoncino fa parte della dieta umana dal 7.500 a.C. circa ed è una delle colture più antiche delle Americhe, poiché le origini della sua coltivazione vengono fatte risalire al Messico centro-orientale circa 6.000 anni fa, oltre ad essere una delle prime colture autoimpollinanti.
Quando Cristoforo Colombo con le sue navi raggiunse i Caraibi, trovò questa pianta, che chiamò ‘Peperone’, paragonandola al genere Piper (pepe nero) con il suo sapore piccante, che era già conosciuta in Europa.
In Asia, invece, il Peperoncino si diffuse verso la fine del XV secolo, grazie ai commercianti portoghesi che, consapevoli del suo valore commerciale e della somiglianza con la piccantezza del pepe nero, ne promossero la vendita nelle rotte commerciali delle spezie asiatiche.
Esistono 5 specie domestiche di Peperoncino.
–Capsicum annuum comprende molte varietà comuni come i Peperoni, Peperoni di cera gialla, Pepe di Cayenna, Jalapeño, Thai, Peperoncino calabrese, Serrano, Chiltepin e tutti i tipi di Chili New Messico.
–Capsicum frutescens comprende Malagueta, Tabasco, Piri Piri e Kambuzi malawiano.
–Capsicum chinense comprende i Peperoncini più piccanti, come Naga, Habanero, Datil, Carolina reaper, Bhut jolokia e Scotch bonnet.
–Capsicum pubescens comprende Rocoto sudamericano.
–Capsicum baccatum comprende Aji Amarillo e Lemon Drop, sudamericani.
Sebbene ci siano solo poche specie comunemente usate, ci sono molte cultivar e metodi di preparazione del Peperoncino, che prendono nomi diversi nell’uso culinario.
Per esempio, i Peperoni verdi e rossi sono la stessa cultivar di Capsicum annuum, solo che i verdi sono quelli rossi ma immaturi.
Così come il Poblano che, una volta essiccato, si chiama Ancho, o lo Jalapeño diventa Chipotle.
Una volta importato in Europa, divenne consuetudine essiccare e macinare il Peperoncino, per usarlo come condimento e colore nei diversi tipi di preparazione culinarie e salsicce.
Nacque così la Paprica, una spezia che, contenendo tracce di capsaicina e buone quantità di fruttosio, si distingue per il sapore delicato, dolciastro e vagamente piccante (a volte amarognolo).
Sia la sua dolcezza che la piccantezza variano in base alla materia prima di utilizzo, ovvero in base alla varietà del frutto (o dell’eventuale miscela) e alle manipolazioni su di esso esercitate.
Tuttavia, la specie di Peperoncino prediletta nella produzione della Paprica è il Capsicum annuum.
Gli Spagnoli la chiamano ‘pimentón’, e può essere dolce o piccante; negli USA, in America latina, in Germania e Olanda si usa la parola ungherese ‘paprika’, in francese ‘piments doux’.
Nella cucina ungherese, la Paprika, soprattutto quella piccante ottenuta dal peperoncino, è ampiamente utilizzata per aromatizzare gulasch e salsicce ed è considerata la spezia nazionale.
L’uso, sia dolce che piccante, è molto diffuso in Spagna, per la preparazione di alcuni insaccati tradizionali, come il chorizo, o nelle minestre.
È anche un condimento molto diffuso nel Maghreb (area geografia a ovest del Nord Africa), in particolare una purea di peperoncino rosso essiccato chiamata ‘harissa’ (che adoro!) molto utilizzata con il cuscus, piatto tradizionale tipico della cucina di questa regione.
In generale, i Peperoncini freschi possono essere utilizzati per preparare zuppe, stufati, curry, peperoncini, bevande speziate, salse, chutney e sottaceti.
Il Peperoncino in polvere è solitamente una miscela di diversi tipi di peperoncini e può essere aggiunto a piatti di carne o verdure, pasta e uova, ma anche nei dolci.
Questa pianta aiuta a stimolare la saliva, ed è importante per la digestione e per prevenire l’alitosi.
Gli Incas chiamavano i Peperoncini ‘Uchu’ e li veneravano come una divinità, in pratica uno dei quattro fratelli di un mito della creazione e fratello del primo re Inca.
Nella ‘Narrativa degli Incas’ (Suma y narración de los Incas), lo spagnolo Juan de Betanzos include la storia dei quattro fratelli Ayar, Uchu, Manco, Cachi e Auca, che con le loro quattro sorelle-mogli vivevano in una grotta di montagna chiamata “Magazzino dell’alba”.
Questa grotta aveva tre finestre, una delle quali si affacciava sul cielo, una sul mondo sotterraneo e una sul mondo dei vivi.
I fratelli e le sorelle lasciarono la grotta in cerca di un luogo adatto dove stabilirsi.
Cachi (‘Sale’) era così potente, che poteva rompere le montagne, quindi i fratelli si spaventarono e lo rimandarono alla grotta, dove fu murato.
I restanti tre fratelli viaggiarono attraverso le Ande ed Uchu (‘Peperoncino’) piantava semi ovunque si fermassero.
Quando furono ai piedi della montagna Quirir-Manta, Uchu divenne un santuario di pietra sulla cima della montagna, dove i giovani Incas si recavano, per essere trasformati in adulti.
Il Peperoncino ha un ruolo di protagonista nei rituali dei viaggi sciamanici.
Le tribù precolombiane di Panama lo usavano in combinazione con il cacao ed altre piante, per entrare in trance allucinatoria, viaggiando nel ‘mondo di sopra’ o nel ‘mondo di sotto’, per negoziare con gli spiriti per conto dell’umanità.
In Amazzonia, il Peperoncino viene talvolta aggiunto alle medicine allucinogene, che gli Sciamani usano per i rituali di guarigione e le ricerche visive.
Gli Aztechi amavano anche bere il ‘Chilote’, un liquore a base di polpa di agave fermentata, peperoncino ed erbe aromatiche; questo liquore è la base della Tequila e del Mezcal di oggi.
Il Peperoncino gode, fin dai tempi antichi, della reputazione di spezia afrodisiaca, in quanto si pensava che la sua natura infuocata accendesse la fiamma della passione.
Gli Aztechi erano noti per utilizzare il Peperoncino per questo scopo, mescolandolo spesso con altre piante afrodisiache come il cacao e la vaniglia.
I Maya sfregavano Peperoncino negli occhi delle fanciulle, che civettavano in pubblico.
Gli Indios Popolocàn punivano i bambini disobbedienti, facendo andare il fumo di Peperoncino nei loro occhi.
I contadini messicani, discendenti degli Aztechi, coltivavano i Peperoncini e i pomodori in campi nettamente separati da quelli dei fagioli e del mais.
Le loro mogli incinte non potevano mangiare il Peperoncino altrimenti i folletti della pioggia le avrebbero picchiare, portato via il cibo e messo grandi quantità di acqua nel loro utero.
Si proteggevano i neonati, con un pezzo di pianta e frutto del Peperoncino, sotto forma di croce, messo sotto la stuoia dove la puerpera dormiva col bambino.
E se, nonostante questa protezione, il bimbo si ammalava (e quindi colpito dal malocchio), i genitori si procuravano 4 Peperoncini (da 4 venditori diversi) che venivano disposti a forma di croce, per dare inizio al rito scaramantico, compreso un trattamento con saliva, uova, erbe ed altri Peperoncini.
In Italia, dove la Calabria è il principale produttore e consumatore, il Peperoncino viene consumato fresco o macinato e aggiunto anche a salumi e formaggi particolari, oppure viene conservato sott’olio per ottenere una versione piccante.
Chi non ha mai mangiato la famosa ‘pasta aglio olio e peperoncino’?
Ovunque si vedono fili di Peperoncini freschi, in casa, alla porta o sul balcone, in auto, o magari si porta un “corno” di plastica, che sembra un Peperoncino, in tasca come portafortuna, o si creano gioielli.
Però attenzione, affinché funzioni contro la iella e porti fortuna, la tradizione vuole che i Peperoncini siano freschi, non secchi.
Quindi non ho idea di come sarebbe, indossare un pendente di Peperoncino fresco…
Il Peperoncino è un concentrato di benefici medicinali, che sono stati utilizzati con successo per millenni, per trattare condizioni di salute comuni, dal mal di testa ai dolori articolari e ai muscoli indolenziti.
Infatti, oltre alle sue molte virtù anestetiche, sono note anche quelle ipocolesterolemiche, gastriche, nelle perdite di peso corporeo, antiossidanti e vasodilatatorie, dovute alla capsaicina.
Il Peperoncino è considerato sicuro da ingerire, tuttavia, le persone sensibili potrebbero avvertire naso che cola, fastidio allo stomaco, sudorazione e arrossamento della pelle.
Quindi, come tutte le cose, va utilizzato con moderazione.
Nel nostro corpo fisico, il Peperoncino migliora la circolazione, aiutando in molti problemi fisiologici; allo stesso modo, migliora la nostra circolazione di energia spirituale, rilasciando blocchi e spostando l’energia stagnante.
Queste proprietà lo rendono un modo eccellente, per aggiungere calore ed energia a rituali e incantesimi, ed è anche per questo che molti anziani consigliano cautela nel suo utilizzo.
Come per ogni cosa, c’è un tempo e un luogo per agire.
Puoi scuotere un Peperoncino essiccato con i suoi semi intatti al suo interno, per riscaldare il tuo incantesimo o rituale, ed invocare al meglio le sue energie.
Non dovrebbe sorprendere, quindi, che sia spesso usato in modo negativo nelle maledizioni o, al contrario, in contro-magia per proteggere e difendere.
Il Peperoncino può essere usato da solo, o aggiunto ad altre erbe tritate in polvere e cosparso in uno spazio, come misura di protezione.
Infatti, nell’America centrale e meridionale (così come da noi in Italia) i Peperoncini erano tradizionalmente usati per contrastare la magia nera, per effettuare i rituali di protezione e per scacciare gli spiriti maligni.
Sparsi per la casa, allontanavano demoni e vampiri malvagi, mentre bruciati insieme ad aglio e altre spezie pungenti, aveva lo scopo di fumigare e purificare la casa.
Fili di Peperoncino vengono tuttora usati, per la decorazione o indossati come collana protettiva.
Appendi un filo di peperoncini secchi nella tua cucina come amuleto protettivo, o metti una corona di peperoncini e fette di limone secco sulla tua porta d’ingresso.
Aggiungi la polvere di Peperoncino agli incensi di protezione e di esilio, oppure agli incensi di Mar e bruciali, per aumentarne la potenza.
Alcune streghe preferiscono alternare sale e Peperoncino in polvere, nel formare il cerchio di protezione.
Due Peperoncini rossi venivano legati con un filo rosso e posti sotto il letto, per favorire la passione ed il concepimento.
Puoi preparare una borsa magica, per far ripartire un po’ d’amore: in una sciarpa di seta rossa, incastona 3 petali di rosa rossa e lavanda.
Aggiungi il Peperoncino tritato o in polvere, e poi chiudi con un nastro rosso o dorato.
Caricalo energicamente e lascialo sotto il materasso.
Come sempre nell’incantesimo, le intenzioni e la concentrazione sono importanti nella preparazione.
Già prima del Medioevo, ghirlande di Peperoncino venivano appese anche nelle stalle, perché si credeva che proteggessero il bestiame da invidia e rituali di magia nera, che facevano ammalare e morire gli animali.
E, come tutte le piante e le erbe aromatiche, il Peperoncino era utilizzato in rituali di magia nera o bianca, per attirare amore o separazione e protezione.
Se si veniva maledetti, si spargeva del Peperoncino per casa, per spezzare l’incantesimo.
Per viaggiare senza problemi, si portava sempre con sé 7 Peperoncini piccanti, secchi.
Se si voleva, invece, recuperare il denaro dato in prestito, bisognava avvicinarsi a una pianta di Peperoncino e recitare tre volte ‘Ewè, est mi Kalù’.
Poi, si doveva strappare 7 foglie e sfregarle sotto la pianta dei piedi, prima di andare dal debitore a chiedere i soldi.
Chissà se le agenzie di recupero crediti fanno così…
Il Peperoncino è, ancora oggi, usato negli incantesimi per promuovere fedeltà e amore.
Usalo per “ravvivare” o “scaldare” una relazione.
Se ritieni che il tuo compagno stia cercando pascoli più verdi, compra due grandi peperoncini secchi.
Incrociali e legali insieme con un nastro rosso o rosa.
Mettili sotto il cuscino e questo dovrebbe aiutare a mantenere la fedeltà nel tuo matrimonio.
Oppure usalo nelle polveri d’amore, per infiammare l’amato, o per assicurarti di trovare un amore piccante.
Ma potresti anche fare come si fa in Brasile: per assicurarti la fedeltà di tuo marito (o di tua moglie) preparagli una bistecca con sale, cipolla e Peperoncino.
Conserva gli avanzi e sotterrali sotto la porta della cucina.
Ricorda: è un rituale che funziona a patto che il marito non mangi tutta la bistecca!
CURIOSITA’: Ogni anno si tiene, o meglio si teneva…, a Changsha (provincia cinese di Hunan) una competizione particolare, durante la quale centinaia di spettatori assistono alla lotta di persone che anelano ad essere incoronati campioni, per aver mangiato il maggior numero di Peperoncini nel tempo di 1 minuto.
Cinesi temerari si tuffano in vasche colme di acqua e Peperoncini, per riuscire a mangiare quanto più cibo infuocato possibile, in quel poco tempo a disposizione.
La maggior parte dei partecipanti abbandona il concorso, a causa del bruciore insopportabile addentando i Peperoncini.
Altri vengono visti gettare la spugna e bagnarsi rapidamente con bottiglie di acqua fredda.
Tuttavia, un recente rapporto sul Journal of Emergency Medicine evidenzia che un concorrente si è provocato un buco in gola, partecipando a questa strana challenge.
Il record attuale è di 15 peperoncini crudi in 60 secondi.
PIANETA: Giove
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Ariete
CHAKRA: 1, Mulhadara (C. della radice)
Probabilmente, sai già che la tua casa ha una storia.
Puoi letteralmente vederlo, quando togli tanti anni di vernice da un vecchio muro, oppure se leggi l’anno della sua costruzione.
Ma lo sai, che anche la tua casa ha una personalità e un carattere innati?
Fondamentalmente, i numerologi credono che ci sia una connessione mistica tra numeri ed eventi, e che si possano studiare i numeri associati a una determinata persona, luogo o idea, come, o, ebbene sì, un indirizzo!
La Numerologia è una pratica secolare, che risale all’antico matematico e filosofo greco Pitagora, ma è ancora qualcosa in cui molte persone credono e praticano oggi.
E se stai cercando un modo divertente e fresco di pensare alla tua abitazione, potrebbe essere proprio questo.
Iniziamo, conoscendo il numero civico della tua casa, una singola cifra compresa tra 1 e 9, e poi scoprendo ciò che quel numero significa in termini di energia e di carattere della tua casa.
Esempio n.1– se vivi in Via Taldeitali al n.571:
5 + 7 + 1 = 13
1 + 3 = 4
Il numero corrispondente alla tua casa è 4
Esempio n.2– se abiti in un appartamento tipo ‘Via Taldeitali n.571 appartamento 32, prendi solo il numero più univoco per la tua casa, ovvero:
3 + 2 = 5
Il numero corrispondente alla tua casa è 5
Esempio n.3– Se il tuo numero civico o di appartamento contiene una lettera, come “850-A” o “8C”, ti consiglio di aggiungere la lettera insieme ai numeri, utilizzando l’equivalente numerico di quella lettera (che si ottiene assegnandola un numero in base alla sua posizione nell’alfabeto):
1 – LA, J, S
2 – SI, K, T
3 – C, L, U
4 – RE, M, V
5 – MI, N, W
6 – FA, O, X
7 – G, P, Y
8 – H, Q, Z
9 – I, R
Quindi, se abiti in Via Taldeitali n.8C, oppure Via Taldeitali 53 appartamento 8C:
C = 3
8 + 3 = 11
1 + 1 = 2
Il numero corrispondente alla tua casa è 2
Tutto chiaro?
Ora che hai il numero personale della tua casa, scopriamone la personalità.
1: Indipendenza, Innovazione, Forza
La casa governata dal numero 1 ha un’energia molto positiva, perché questo numero attira potere e realizzazione.
La cosa più probabile è, che all’interno della casa ci sia molta indipendenza e che i suoi abitanti siano persone con una grande capacità di azione.
Molte persone visitano le case governate dal numero 1, perché ha una grande attrazione.
La casa numero 1 è un buon spazio per lavoratori autonomi o single, poiché l’energia della casa ti incoraggia a mantenere la tua indipendenza, autonomia e libertà personale.
In effetti, ha esattamente l’energia giusta per qualcuno che avvia un’impresa, lavora da casa, o semplicemente cerca di scoprire di più su se stesso.
Vivere nella casa numero 1 può sicuramente rafforzare la tua determinazione e fiducia ma, se stai cercando un ambiente familiare ‘morbido e sfocato’, questo non è il posto che fa per te.
Le case numero 1 hanno un aspetto migliore se è minimalista.
Per aggiungere un tocco di personalità, molti proprietari di queste case scelgono di includere tocchi di colore in tutta la casa.
Dal momento che probabilmente utilizzerai questa casa per perseguire i tuoi sforzi creativi, lo spazio aperto è d’obbligo.
2: NUTRIENTE, ACCOGLIENTE, SENSIBILE
La casa associata al numero 2 è legata all’armonia, all’ordine e alla tranquillità.
Le case governate da questo numero sono generalmente molto accoglienti, in quanto un’energia positiva fluisce al suo interno, la quale fa sentire a proprio agio chiunque entri.
Non sono case in cui di solito si verificano litigi o argomenti forti e, in generale, le cose sono organizzate.
La grande sfida per coloro che vivono nelle case governate dal numero 2 è superare le incertezze e le paure, ed incoraggiarsi a crescere.
La casa numero 2 è l’esatto opposto di una casa numero 1.
È una casa costruita per l’appartenenza e la sua energia promuove relazioni amorose, devozione al gruppo nel suo insieme ed è un luogo armonioso in cui vivere.
È una buona casa per partner romantici, giovani famiglie e coinquilini che sono buoni amici, poiché le persone qui si sentono nutrite e a proprio agio.
Per quanto riguarda il design, le case numero 2 hanno un aspetto migliore con pareti color pastello e molti spazi confortevoli.
Pensa a divani lussuosi, sedie comode e forse anche folti tappeti, se questo è il tuo genere, e desideri che tutto in casa irradi calore e felicità.
3: DIVERTENTE, CREATIVA, OTTIMISTA
Se il numero della tua casa è 3, ha a che fare con la comunicazione, l’espressione e le relazioni umane.
Pertanto, le case governate da questo numero sono molto aperte, sono il rifugio per la famiglia e gli amici, che necessitino di un po’ di spazio.
Nella casa numero 2 circolano buone vibrazioni ma a volte, il fatto che siano così aperte, può cambiare le sue energie.
I suoi abitanti dovrebbero fare un’energica pulita ogni tanto, per continuare a godersi le loro visite senza preoccuparsi.
La casa numero 3 ha vibrazioni creative, quindi è un buon posto per artisti, o chiunque sia in un campo creativo.
Ma è anche un ottimo ambiente per incontri sociali, intrattenimenti a casa e, in generale, per vivere la vita al massimo, oltre ad essere perfetta per ospitare feste e incontrare persone affascinanti.
Inoltre, se vuoi creare una famiglia o un’impresa artistica, la casa numero tre sarebbe un posto fantastico, ma la stessa energia potrebbe essere dispersa, o far spendere troppi soldi.
Quando stai progettando la tua casa, non aver paura di optare per un look eclettico.
Mescola tutti gli stili, i mobili o le opere d’arte che ti parlano, epoche diverse, anche se di solito non “si abbinano”.
Sii audace e creativo e lascia che la tua creatività parli da sola.
4: PRATICA, PROTETTA, COLLEGATA CON LA TERRA
La casa con il numero 4, ha a che fare con la durezza, la rigidità.
Le case governate da questo numero sono solitamente molto solide, anche se un po’ impermeabili.
Nella casa legata al numero 4 c’è una forte energia di lealtà e impegno, e sicuramente chi vive in essa otterrà grandi cose in base ai suoi valori solidi.
Il numero 4 ha una vibrazione molto seria e radicata quindi ne consegue, che la casa numero 4 supporti disciplina, struttura e responsabilità.
È un ottimo posto per espandere un’attività, far crescere la tua famiglia o prendere il controllo delle tue finanze, poiché supporta la disciplina, la struttura e la responsabilità.
Se desideri la stabilità piuttosto che il cambiamento, o almeno vuoi che la tua casa sia convenzionale, anche se il resto della tua vita è avventuroso, questo è il luogo meraviglioso.
Ma non devi essere tutto lavoro e niente relax, soprattutto visto che, generalmente, queste case legate alla terra beneficiano di un bel giardino o ambienti che si adattano bene alle piante, anche all’interno della casa.
Solitamente un neo, associato alle case numero 4, è che sono molto noiose.
Non c’è arredamento, arte o stile, esiste pulizia ed organizzazione, ma non c’è spontaneità.
Dovresti fare uno sforzo per aggiungere un po’ di glamour, aggiungere delle decorazioni, alla lunga ne varrà la pena.
5: ATTIVA, SOCIALE, DINAMICA
La casa col numero 5 è caratterizzata da dinamismo.
È probabile, che le case governate da questo numero trascorrano lunghe stagioni vuote, in quanto i loro proprietari amano molto viaggiare.
È una casa molto aperta, sempre in movimento.
Ci saranno cambiamenti in essa abbastanza spesso, e i loro proprietari dovranno iniziare ad abituarsi a quest’idea e imparare a goderne.
La casa numero 5 è una casa per feste, mantiene un’energia vibrante ed è un luogo ideale, per le persone che amano avere persone e intrattenere gli ospiti.
Ma poiché il numero 5, come detto prima, promuove varietà e cambiamento, potresti scoprire di non abitarci a lungo, soprattutto se stai cercando tranquillità, riflessione o stabilità, che qui non troverai.
Nonostante ciò, il tuo tempo nella casa 5 ti impartirà sicuramente lezioni per tutta la vita, poiché sarai incoraggiato al massimo, ad
affrontare i problemi con abbandono senza paura.
Vivere nella casa numero 5 può insegnarti lezioni sull’accettazione, l’uso mirato della libertà, il cambiamento dinamico e ad affrontare le tue paure.
Dal punto di vista dello stile, le case numero 5 sono spesso luminose e invitanti, includendo caratteristiche interessanti, come pareti in roccia, vasche idromassaggio, sale giochi e altro ancora.
Queste case tendono ad essere eclettiche e sono piene di ricordi dei tuoi numerosi viaggi. Non è consigliabile tenere piante o animali domestici in casa, in modo che sia facile per te andartene quando vuoi.
6: AMORE, ARMONIA, FAMIGLIA
La casa con il numero 6 è quella dei buoni padroni di casa, in quanto ospiteranno grandi eventi, banchetti e feste varie.
Sarà sempre piena di gruppi e amici.
Forse devi stare attento con la posizione delle lancette degli orologi, perché possono incoraggiare l’impazienza e l’ansia, che questo numero porta.
Quindi la cosa migliore, per chi vive in una casa governata dal 6, è concentrarsi sul proprio relax.
Questa è la casa ideale per le famiglie, è un santuario dove tutti si sentono i benvenuti.
I bambini e gli animali qui prosperano e, in realtà tutti, ospiti compresi, si sentiranno “a casa”, visto che il numero 6, tra l’altro è il più domestico della numerologia.
Gli abitanti di una casa numero 6 abbracciano l’energia nutritiva, decorandola con mobili confortevoli e molte piante.
Però, visto che la ‘responsabilità’ è la pietra angolare per l’energia del 6, potresti sentirti impantanato con troppa responsabilità in questa casa, magari anche sentirti come se volessi stare sempre nel tuo piccolo bozzolo e non avventurarti e impegnarti con il mondo.
Quando si progetta una casa numero 6, è necessario concentrarsi sul comfort.
Tutti i tuoi mobili dovrebbero essere morbidi e accoglienti e, inoltre, si consiglia di dipingere le pareti con colori chiari, poiché questo aprirà lo spazio e lo farà sentire più invitante.
Molte case numero 6 includono anche molti angoli accoglienti, come un angolo colazione, un angolo lettura e altro ancora.
7: RIFLESSIVA, INTROSPETTIVA, SPIRITUALE
La casa con il numero 7, è associata al numero magico per eccellenza.
Porta in sé il mistero e il misticismo, e non sorprende, quindi, che cose strane accadano nelle case governate da questo numero.
Coincidenze impreviste, grandi rivelazioni, le migliori idee, è tutto ciò che può accadere in una casa governata dal numero 7. Potrebbero anche insorgere problemi soprannaturali, quindi sii attento e non spaventarti.
Il numero 7 mantiene una vibrazione privata, alquanto riservata. Quindi qualsiasi casa con questo numero ispirerà pensieri e riflessioni profondi, rendendola una buona casa per gli introversi, o per chiunque ami tornare a casa, per avere un posto tranquillo dove riflettere.
Per far ciò, è importante eliminare qualsiasi disordine nel tuo ambiente, così come i tuoi pensieri, per armonizzarti con l’energia della tua casa.
La casa numero 7 è un luogo incoraggiante, per chiunque lavori in un determinato settore, come uno scrittore, uno scienziato o un professore, poiché è il posto adatto in cui davvero prendersi il proprio tempo, per conoscere te stesso in modo profondo.
Essendo la tua casa molto riservata e privata, dovrai approntare una sezione di essa, che sarà dedicata all’intrattenimento degli altri.
Prova ad aggiungere qualche sedia in più, dei mobili comodi e altri oggetti accoglienti in questa parte della tua casa.
Anche se avere questi oggetti può andare contro la tua natura minimalista, possederli sarà meglio per te a lungo termine, poiché ti permetteranno di trascorrere del tempo con altre persone.
8: PROSPERITA’, ABBONDANZA, AMBIZIONE
La casa con il numero 8, rappresenta equilibrio, forza, potenza, prosperità, vittoria, buona gestione del denaro.
Le case governate da questo numero tendono ad essere prospere e tranquille.
È comune che le case si espandano e che i loro membri migliorino rapidamente, da quando vivono in essa, perché l’energia che circola è fondamentalmente quella del successo.
Ovviamente, come sempre, bisogna saperlo come gestire, in modo che non ci trascini nell’orgoglio e nell’intolleranza.
Una casa con il numero 8 supporta la crescita e l’ambizione, rendendola un ottimo spazio per imprenditori e persone orientate alla carriera, soprattutto se si gestisce un’attività da casa.
Se vuoi espandere il tuo status nel mondo, posizione nella vita, ricchezza finanziaria o dimensioni della tua famiglia, questa è la casa adatta.
Ma non lo è, per chi vuole che la sua casa sia un ambiente rilassante.
Infatti, addirittura essa potrebbe rendere le persone che ci abitano, dei maniaci del lavoro.
Oppure scoprire di avere la tendenza a diventare un ‘accumulatore’ in questa casa, volendo sempre più cose.
Però, se utilizzi questa casa numero 8 a ‘scopi di spettacolo’, essa può davvero diventare un pozzo di soldi.
Se i tuoi progetti funzionano, potresti provare un senso di insoddisfazione per la tua casa, mentre la tua attività diventa più importante.
Potresti sentire il bisogno di acquistare ogni cosa nuova che esce sul mercato, per dimostrare materialmente il tuo successo. Tuttavia, questa non è una grande idea, poiché l’acquisto di tutte queste cose farà sembrare una casa numero 8 caotica, invece di darle l’aspetto elevato che desideri.
9: COMPASSIONE, ACCETTAZIONE, COMUNITA’
La casa con il numero 9 rappresenta l’equilibrio tra potere e sforzo, tra il terreno e il divino.
Nelle case governate da questo numero circola un’energia strettamente legata all’arte, all’espressione e, soprattutto, alla tolleranza e alla generosità.
Esse sono una specie di rifugio per i poveri e i senzatetto, lo spazio dell’umanitarismo.
Ma, anche così, possono essere case molto solitarie e depersonalizzate, dato che i loro abitanti sono più fuori, piuttosto che nelle loro case.
Nello stesso tempo, tutti sono attratti dall’atmosfera della casa numero 9, con la sua energia amorevole, che attira contatti e visite da tutti, da tutto il mondo, visto che il 9 è un numero ‘internazionale’ in numerologia.
Vivendo in questa casa, imparerai molto su te stesso e sugli altri.
Essendo un luogo di umanitarismo, si parlerà di donazioni di beneficenza e la sua energia promuoverà la creatività, la spiritualità, l’altruismo e il perdono.
La personalità di questa casa ti supporta nel cambiare il mondo, per renderlo un posto migliore.
Le case con il numero 9 hanno un aspetto migliore, quando sono decorate in uno stile stravagante.
Prova ad aggiungere bellissime decorazioni ed ornamenti delicati in tutta la casa, per darle un aspetto grazioso e invitante.
Grandi finestre e piante sono ottime aggiunte al numero 9, perché accentuano la sensazione di calore della casa.
Forza, mettiti al lavoro!
Il Bergamotto (Citrus × bergamia) è un albero tozzo dalle foglie scure, simili a quelle dell’Arancio, che non cadono nemmeno in inverno, alto fino a 3-4 metri, fiori bianchi, molto profumati.
Celebre fin dal 1400, ha i frutti un po’ più grandi delle arance, di colore giallo intenso, la buccia liscia e sottile e schiacciato ai poli.
Probabilmente incrocio naturale tra l’arancio amaro e il limone, o la limetta acida, è una coltura tipica della Calabria e in particolare della zona compresa tra Villa San Giovanni e Marina di Gioiosa Ionica.
Fu importato in Europa, probabilmente da Cristoforo Colombo di ritorno dai suoi viaggi.
Il profumo era estratto una volta manualmente dalle bucce spremute contro grandi spugne, che venivano successivamente strizzate.
Oggi le operazioni di raccolta sono meccanizzate e l’essenza si ottiene anche dai fiori e dai rami.
Sul nome si sono fatte varie ipotesi: c’è chi lo collega alla città spagnola di Berga, chi lo fa derivare da Pergamo, in Turchia o dalla parola turca ‘bey armudu’ = ‘pero del signore’.
Nella profumeria internazionale, se ne fa uso da tre secoli almeno, da quando cioè fu brevettata a Colonia l’acqua, che dalla città prese il nome ‘Kölnisch Wasser’ (Acqua di Colonia).
A scoprire le virtù del Bergamotto fu un mercante italiano, Giampaolo Feminis che, passando per Reggio Calabria, l’aveva trovato in un giardino.
I suoi eredi, i Farini di Germania, fecero partecipe della straordinaria scoperta un industriale e fu l’inizio di un’Era.
L’utilizzo del Bergamotto è limitato dal sapore acidulo del frutto, che si usa invece per profumare liquori e tè.
In passato, si tentò in Francia di caratterizzare determinati biscotti e si ha notizia di madeleine servite al re di Polonia, Stanislao Leszczynsky, durante un pranzo offerto da Luigi XV.
Oggi esistono solo una caramella e il ‘biscotto ‘Pazientino’, che si produce in alcune località del Piemonte.
Il Bergamotto è ampiamente utilizzato in diversi campi, come nell’industria cosmetica, in cui il suo olio costituisce non solo l’ingrediente fondamentale dell’acqua di colonia, ma serve anche a favorire l’abbronzatura, a purificare e deodorare la pelle e le zone ascellari, a disinfettare gradualmente la cavità orale e il viso, a normalizzare le pelli grasse troppo ricche di sebo.
In medicina, è usato come antisettico e cicatrizzante e come vermifugo.
Importante anche l’impiego del frutto nell’industria alimentare, come aromatizzante di caramelle, torroni, liquori e canditi.
A livello emotivo e spirituale, l’olio essenziale di Bergamotto è ottimo per alleviare lo stress, il dolore, la depressione ed aumentare la gioia e la forza.
Inalare il profumo del Bergamotto è edificante per il sé interiore e può favorire un sonno ristoratore, che è la chiave per mantenere un equilibrio generale tra mente, corpo e spirito.
In Esoterismo, il Bergamotto è fortemente associato al Sole e viene utilizzato nei rituali, per liberare la mente e lo spirito, dissipando le ombre della depressione, dello sconforto e della nebbia, che possono derivare dal concentrarsi troppo su preoccupazioni e problemi.
Può aiutarci a riconnetterci con il nostro sé superiore, alleggerendoci, in modo da poter godere ancora una volta dell’umorismo e della felicità.
Ha anche una qualità protettiva dagli impulsi negativi, che potrebbero essere in agguato nell’ombra dei nostri schemi di pensiero.
Se senti che sta arrivando la tristezza o la disperazione, usa alcune gocce di olio di Bergamotto in un bagno rituale, per rilassarti.
Il Bergamotto ha anche una forte associazione con la prosperità ed è usato in abbondanza nella magia legata al successo.
Le sue energie possono essere dirette per aiutarti a spendere saggiamente i tuoi soldi e ad essere in allerta per nuove opportunità, in modo da portare di più nella tua vita.
Metti tre gocce di olio sulla borsa o sul portafoglio per attirare denaro, o usalo in una bustina per portare al successo tutti i tuoi sforzi.
Anche gocciolarne un po’ direttamente su monete e banconote è utile, soprattutto se poi spendi quei soldi in oggetti relativi al tuo obiettivo.
Inoltre, bruciare qualche goccia di olio di Bergamotto sul tuo posto di lavoro, può attirare nuovi clienti.
Altre associazioni magiche per il Bergamotto includono pace, fiducia e armonia.
Usalo per aiutarti a risolvere i conflitti, in un modo che mantenga intatta la tua autostima, senza infliggere danni agli altri.
Durante le crisi, gli attacchi di panico e l’esaurimento emotivo, il Bergamotto può aiutare a sollevare e ripristinare l’equilibrio.
Il Bergamotto ha anche alcune qualità afrodisiache, quindi può essere usato per migliorare la tua vita sessuale e portare più passione in camera da letto.
ATTENZIONE: l’olio di Bergamotto è fotosensibilizzante, il che significa che può causare gravi ustioni, se indossato sulla pelle durante l’esposizione al sole.
Se vuoi indossare una miscela di oli, che includa il Bergamotto, evita del tutto la luce solare diretta, o usa un olio di Bergamotto privo di bergaptene, che viene distillato per rimuovere il componente che causa la fotosensibilità.
Inoltre non dovrebbe essere usato dalle donne in gravidanza.
OLIO ESSENZIALE DI BERGAMOTTO
(ricetta casalinga)
250 ml Olio d’Oliva
1 Bergamotto.
In un barattolo con chiusura ermetica, mettere l’olio e la buccia di Bergamotto (senza la parte bianca).
Lasciare in infusione 40 giorni al riparo dalla luce, dopodiché filtrare l’olio e conservarlo in un barattolo chiuso in frigorifero.
Quest’olio aromatizzato al Bergamotto si può usare in cucina, o nella preparazione di creme e maschere naturali fai da te, usando le dovute cautele.
CURIOSITA’:
Nel mese di Settembre scorso, nell’ambito della programmazione di Moda Movie 2021, manifestazione che premia il talento nella moda, nel cinema e nell’arte, il direttore artistico Sante Orrico ha affidato al regista Gianfranco Confessore la realizzazione di un docufilm dal titolo “La tredicesima essenza”, il quale si svolge fra Amendolea e Reggio Calabria e che, fra interviste, storia di finzione e territorio, narra le straordinarie virtù di questo prezioso agrume.
PIANETA: Sole, Mercurio
ELEMENTO: Fuoco, Aria
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Gemelli, Vergine
CHAKRA: 3, Manipura (C. del plesso solare)
La Malachite è un minerale di rame e diventa effervescente a contatto con l’acido cloridrico.
Il suo nome deriva dal greco e significa ‘verde malva’.
I giacimenti più importanti di Malachite si trovano in Africa, Russia, Australia, USA, Francia e, in Italia, soprattutto nell’Isola d’Elba.
La Malachite è molto caratteristica, con le sue fasce variegate e il ricco colore verde smeraldo, che deriva dai depositi di rame in cui spesso si trova.
In effetti, la stessa Malachite viene utilizzata come fonte di rame attraverso il processo di fusione.
La Malachite a fascia concentrica, nota come “Occhio di pavone“, è particolarmente ricercata, poiché è più rara di quelle a fascia lineare.
Questo minerale è stato usato dagli esseri umani fin dall’antichità e si credeva che proteggesse dal male.
Nell’antico Egitto, il colore verde era altamente simbolico, rappresentando nuova vita e fertilità, tanto che gli antichi Egizi si riferivano al paradiso eterno, che credevano li aspettasse nell’aldilà come il “Campo di Malachite“.
Raramente usavano la Malachite come pietra preziosa per i gioielli, ma la macinavano e producevano pigmenti di vernice e ombretti.
Gli antichi Greci e Romani la utilizzavano per scolpire amuleti, gioielli e statue.
I Romani la chiamavano la “Pietra di pavone“, associandola alla Dea Giunone.
I Maya crearono un mosaico di Malachite, che formava la maschera funeraria della Regina Rossa di Palenque, così chiamata per il pigmento rosso cinabro, che ricopriva il suo corpo e l’interno del suo sarcofago.
Nell’antica Cina, era molto apprezzata e chiamata ‘shill’, prendendo il nome dalla sua sorgente vicino a Shilu, nella provincia del Guangdong.
Nel XIX secolo, enormi giacimenti negli Urali della Russia fornirono grandi quantità di Malachite all’Europa, con alcune singole masse che pesavano fino a 51 tonnellate.
In realtà, in Russia la Malachite trovò i suoi più grandi ammiratori nelle sofisticate corti della Russia imperiale.
Gli zar e le principesse russi hanno dedicato intere sale dei loro palazzi a questa pietra preziosa.
Uno dei più grandiosi palazzi imperiali, il Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo, presenta un maestoso salone decorato con Malachite, commissionato dall’imperatrice Alexandra Fyodorovna nel 1830.
Fu in questa stanza, che le spose della famiglia imperiale russa, i Romanov, venivano tradizionalmente vestite dalla zarina, prima delle loro nozze.
I fulcri della sala Malachite sono il grande camino e un viale di colonne lungo i lati, interamente realizzati con la più bella Malachite, mentre un’altra architettura mozzafiato con questa gemma si trova nella Cattedrale di Sant’Isacco a San Pietroburgo.
In Italia, la Malachite era indossata come protezione contro il “malocchio”.
Quindi, nota per proteggere dal malocchio, dalla stregoneria e dagli spiriti maligni, questa pietra è un potente detergente per il corpo emotivo, rilasciando traumi di vite passate o infantili, meglio se utilizzata da un guaritore qualificato.
La vita è vissuta più intensamente sotto l’influenza della Malachite, un potente condotto energetico.
Mostra esattamente cosa sta bloccando la tua crescita spirituale, estraendo sentimenti profondi e cause psicosomatiche, rompendo legami indesiderati e schemi logori ed insegnando come assumerti la responsabilità delle tue azioni, pensieri e sentimenti.
La Malachite è una pietra protettiva, assorbe le energie negative e gli inquinanti dall’atmosfera e dal corpo.
Protegge dalle radiazioni di ogni tipo, elimina l’inquinamento elettromagnetico e cura le energie della Terra.
Tienila vicino ai microonde in cucina e ai televisori nelle zone giorno.
Sul posto di lavoro, la Malachite protegge dal rumore, dall’illuminazione fluorescente troppo intensa e dai raggi nocivi provenienti da apparecchiature tecnologiche, telefonate negative ed e-mail.
Come pietra da viaggio, questa gemma protegge e supera le paure di volare, se la abiliti prima di un viaggio, tenendola in mano ed immaginandoti tra le ali dell’Arcangelo Raphael.
Aiuta con il jet lag, incoraggia i viaggi d’affari senza intoppi e protegge durante i viaggi su autostrade congestionate.
Infatti, la Malachite è nota per essere una pietra di supporto per i lavoratori di/su aeroplani e compagnie aeree (come protezione contro gli incidenti), i minatori (come protezione da incidenti inspiegabili) e per i segretari (per stimolare il pensiero chiaro).
La Malachite libera ed attiva i Chakra, sintonizzandoti con la guida spirituale.
Apre il cuore all’amore incondizionato, incoraggia l’assunzione di rischi e il cambiamento, rompe i legami indesiderati e gli schemi logori ed insegna come assumersi la responsabilità delle proprie azioni, pensieri e sentimenti.
La Malachite rilascia inibizioni e sviluppa empatia con gli altri.
Allevia i disturbi mentali e combatte la dislessia; consente di assorbire ed elaborare le informazioni; rilascia esperienze negative e vecchi traumi; stimola i sogni.
Questa pietra equilibra gli sbalzi d’umore e cura i crampi; facilita il travaglio; allevia i disturbi e i dolori mestruali, nonché la menopausa.
Rafforza il sistema immunitario e nervoso; abbassa la pressione sanguigna, cura l’asma, l’artrite, l’epilessia, le fratture, le articolazioni gonfie, le escrescenze, il mal di viaggio, le vertigini, i tumori, il nervo ottico, il pancreas, la milza, il fegato e la paratiroide.
Come dicevo prima, la Malachite ha una forte energia con il potere di proteggerti dalle entità negative, creando una forte barriera intorno a te energeticamente.
Nello stesso tempo, nasconde il tuo campo energetico dalle entità negative, prevenendo l’attacco psichico.
Questa pietra verde ha un’energia impressionante!
Dovresti averla se:
∇ Sei molto empatico e le emozioni delle altre persone prosciugano la tua energia portando stress e instabilità
∇ Le tue emozioni spesso salgono e scendono rapidamente
∇ Devi ancorare il cuore al regno fisico
∇ Hai bisogno di dissipare le illusioni del cuore
∇ Senti che manca qualcosa al centro della tua coscienza
∇ Sentiti emotivamente insicuro, perché sei sopraffatto dalle altre persone
∇ Hai bisogno di superare il drenaggio sentimentale
∇ Devi sapere cosa è bene per il tuo cuore e lasciare ogni influenza tossica, che credi stia bloccando la tua serenità e la tua evoluzione spirituale.
∇ Vuoi trovare il coraggio di lasciare le persone tossiche, allontanandole dalla tua vita con la pace del cuore.
La Malachite è una potente gemma di protezione psichica, e raccoglierà così tanta energia negativa, che dovrà essere pulita regolarmente.
Posizionarla su un cluster di quarzo può avvantaggiarla.
Non pulirla con acqua salata o troppo dura, in quanto ciò la danneggerebbe, meglio utilizzare uno strumento detergente delicato come la salvia.
Infatti, la salvia è uno strumento di purificazione popolare, che viene spesso utilizzata per una varietà di scopi spirituali.
È ottima per la pulizia naturale, per pulire le stanze o altri spazi, ma è anche molto efficace per i cristalli.
Quindi, apri una finestra (oppure opera all’aperto), accendi l’estremità di un fagotto di salvia, spegni la fiamma e agita delicatamente la tua pietra di Malachite attraverso il fumo per un paio di volte.
Ti consiglio di utilizzare un guscio di abalone, per i rituali che esigono la fiamma, in quanto non solo cattura le ceneri che cadono, ma questo bellissimo oggetto naturale porta anche un forte senso di calma ed equilibrio.
Per motivi di sicurezza, assicurati di non lasciare mai che la salvia bruciata rimanga incustodita.
Dopo aver fatto la pulizia, tieni la Malachite alla luce della luna, per una notte.
PIANETA: Venere
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Bilancia, Scorpione, Capricorno
CHAKRA: 1, Muladhara (C. della radice) – 3, Manipura (C. del plesso solare) – 4, Anahata (C. del Cuore)
L’Annatto (Bixa orellana) è un alberello sempreverde, cespuglioso, originario del Sud America e delle Indie Occidentali.
In tarda estate, compaiono pannocchie di fiori rosa o bianchi, seguiti da capsule spinose (frutti) contenenti semi rossi.
In realtà, Annatto sarebbe il nome del derivato colorante di questa pianta, che volgarmente è chiamata Achiote (nome di derivazione azteca) e cresce 5-10 m s.l.m.
Altri nomi sono: Onoto (Colombia), Urucum (Brasile).
Il suo utilizzo risale agli antichi Incas, che utilizzavano la pianta intera come medicina.
Il colore del frutto e dei semi dell’Annatto è rosso vivo, il colore del sangue e della vita.
Gli Aztechi utilizzavano il colorante naturale, che si ottiene dai semi di Annatto, per le decorazioni marziali e per i riti tradizionali, che accompagnavano la nascita e la morte.
I semi di Annatto sono un ingrediente importante nella cucina messicana: vengono triturati e impastati con acqua, così da formare un composto usato come aromatizzante e come colorante di carne e pesce.
Spesso i semi vengono fritti in grassi animali o vegetali, oppure impiegati per insaporire minestre, riso, margarina e anche cioccolato.
In alcuni Paesi dell’America Latina, la polpa carnosa color arancione, che avvolge il seme, viene utilizzata per produrre un olio, che si aggiunge a carne, pollo e pesce; in Europa, invece, questa polpa viene impiegata per dare colore a formaggi, come il Münster, il Cheddar, il Leida, il Livarot e il Maroilles.
La bixina, un pigmento vegetale rosso utilizzato fin dall’epoca precolombiana per alimenti e cosmetici, rappresenta oggi il secondo più importante colorante naturale impiegato nell’industria.
Nella medicina indigena dell’area amazzonica, le diverse parti della pianta sono utilizzate per proteggere il corpo dagli insetti, nella cura del fegato, della febbre, delle tonsille, della dissenteria, come tonico cardiaco, espettorante, diuretico, cicatrizzante, afrodisiaco e come rimedio per le scottature.
Le foglie, applicate sulla fronte, curano il mal di testa, mentre preparate in decotto costituiscono un eccellente aiuto, per combattere le infezioni della gola, oltre che un eccellente emostatico in caso di ferite esterne.
La polvere dei semi essiccati viene utilizzata per la cosmesi del corpo e per la tintura dei capelli.
I semi vengono utilizzati per ravvivare il colorito delle labbra, conferendo all’Annatto il nome comune di ‘Albero del rossetto’.
Nel territorio andino viene anche venduto come condimento per un tipico piatto di carne il ” Cotacachi” (= carne colorata).
Il suo profumo è descritto come “leggermente pepato con un pizzico di noce moscata”, mentre il sapore è come “leggermente nocciolato, dolce e pepato“.
Secondo le storie popolari, Gonzalo Pizarro y Alonzo tornò da una missione in Perù, insieme con suo fratello Francisco de Orellana e circa 2.000 soldati.
Gonzales sapeva che gli alberi di cannella crescevano in abbondanza, in un determinato luogo nella giungla amazzonica.
Quindi, lasciò suo fratello con gli Incas per cercare di trovare questo boschetto, in quanto la cannella era una merce piuttosto rara a quei tempi.
Nonostante la sua ricerca, non trovò la cannella ma, durante le sue interazioni con i nativi, il peruviano lasciò agli Incas il virus mortale del vaiolo, e un gran numero della loro popolazione morì sfortunatamente nella giungla amazzonica.
Alla fine, Pizarro finalmente andò via, ma il desiderio di trovare la cannella lo portò alla scoperta delle bacche di Annatto lungo il percorso di partenza.
Usando questi frutti, presumibilmente riuscì a fuggire dal Rio delle Amazzoni.
In Esoterismo, l’Annatto è considerato dagli Indiani come una protezione contro le malattie e la stregoneria; dona al corpo forza e potere di resistenza; porta fortuna nella caccia, nell’amore, ecc.
Questi effetti sono dovuti agli spiriti che animano tutta la pianta di Annatto.
L’Annatto è utilizzato nelle pitture corporee cerimoniali e protegge ed esalta la passione allo stesso tempo.
I nativi del Sud America usavano l’Annatto per produrre una tintura per molti scopi, in particolare per la pittura del corpo, per bloccare gli spiriti maligni e i nemici umani.
Stimola anche il coraggio ed è un buon ingrediente negli incantesimi d’amore, in cui parte del problema è che il tuo obiettivo ha problemi di timidezza, o mancanza di risolutezza o coraggio.
Nelle pratiche dell’Hoodoo si mescolano i semi di Annatto con l’acqua, per bloccare qualsiasi danno che venga a te o alla tua famiglia.
Cospargi i semi di Annatto nei quattro angoli della tua casa per proteggerla quando esci, per garantire che la tua casa sia sicura.
L’Annatto è anche molto utilizzato, per aiutare a rimuovere le maledizioni.
Ricetta per la pasta di Annatto
Ingredienti
5 cucchiai di semi di Annatto
2 cucchiaini di semi di cumino
1 cucchiaio di pepe nero in grani
8 bacche di pimento intere (sono molto dure, in sostituzione puoi usare la polvere)
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano interi
3 peperoncini senza semi (ideale sarebbe varietà habanero)
110 ml di succo d’arancia
110 ml di aceto di vino bianco
8 spicchi d’aglio
2 cucchiai di sale
5 limoni, spremuti
1 cucchiaino di tequila di ottima qualità
Procedimento
Macina tutti i semi di Achiote, i grani di pepe, le bacche di pimento, i chiodi di garofano, fino a ridurli in polvere.
Trita l’aglio e il peperoncino ed unisci tutti questi ingredienti con quelli liquidi.
Si tratta di una pasta tradizionale, originaria della regione messicana dello Yucatán.
Si usa negli stufati o come sfregamento per le carni.
Prova a strofinare la pasta su maiale, pollo, pesce o frutti di mare prima di grigliare, per un sapore caldo e speziato.
PIANETA: Venere
ELEMENTO: Aria
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Bilancia
CHAKRA: 1, Muladhara (della radice)