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La Lontra appartiene alla sottofamiglia dei Mustelidi, che conta circa tredici specie, con caratteristiche simili, ovvero hanno un corpo allungato, zampe corte e palmate, una coda lunga e potente e una testa rotonda con un muso smussato.
Questi animali vivono in ogni parte del Mondo, tranne Australia ed Antartide e, essendo eccellenti nuotatrici e subacquee, colonizzano tutti i tipi di corsi d’acqua interni e le coste rocciose del mare.
Le lunghe vibrisse gli permettono di localizzare le prede, anche nelle acque più torbide e di notte.
Si nutre principalmente di pesci come alborelle, cavedani, vaironi e anguille, integrando la sua dieta anche con uccelli acquatici, piccoli mammiferi e granchi di fiume.
La Lontra è un animale territoriale e solitario, tranne durante il periodo della riproduzione, e vive tutto l’anno nel suo territorio costituito da un tratto di fiume, che le assicura siti di rifugio e la disponibilità di prede.
In Italia, è considerata una specie in pericolo di estinzione (EN) e localizzata nelle Regioni del Centro-Sud.
L’adozione di una Lontra come animale domestico non è sconsigliata solo dalla logica e dal rispetto per questo animale.
Essendo un esemplare minacciato dal rischio estinzione, la lontra è inserita nel trattato CITES all’Appendice I, che ne vieta espressamente il commercio e il possesso.
In Italia può essere detenuta soltanto a fini scientifici e divulgativi in strutture idonee ed autorizzate.
Il simbolismo e i significati della Lontra includono giocosità, risate e malizia, così come creatività, trasformazione e abilità psichiche.
Nelle culture dei Nativi americani, il totem della Lontra è un simbolo utile per manifestare più gioia, giocosità e creatività nella tua vita.
È anche utile talismano, per rafforzare il legame nelle tue relazioni romantiche e per aumentare la tua consapevolezza psichica.
Per gli Aztechi, la Lontra simboleggiava una creatura meno benigna rispetto ad altre culture.
In effetti, gli Aztechi la raffiguravano come una mitica bestia acquatica chiamata ‘Ahuízotl’, che assomigliava a un incrocio tra una Lontra e un leone di montagna.
Tuttavia, il comportamento dell’Ahuízotl era più simile a un coccodrillo o uno squalo.
Gli Aztechi credevano che il pescatore, e altri che si fossero avventurati troppo nell’acqua, sarebbero stati attaccati da Ahuízotl, che li avrebbe smembrati.
E se il corpo della vittima fosse stato ritrovato, solo uno Sciamano specializzato in divinità dell’acqua avrebbe potuto recuperare il corpo per una corretta sepoltura.
Nella mitologia celtica, la Lontra rappresentava buona fortuna e disponibilità, oltre al mistero.
Per i Norreni, la Lontra simboleggiava buona fortuna, ma anche fortune perse a causa della negligenza.
Nella leggenda di Ótr (che si traduce in Lontra), il dio Loki uccide una Lontra sulla riva di un fiume.
All’insaputa di Loki, la Lontra è il figlio di un uomo di nome Hreidmar.
Ótr era, in realtà, un mutaforma che si trasforma da uomo a Lontra e viceversa.
L’uccisione di Ótr porterà Loki in un’avventura spericolata, per riconciliarsi con Hreidmar, a cui ha ucciso il figlio.
Nell’antico Egitto, le lontre di fiume vivevano lungo il fiume Nilo e così si fecero strada nelle credenze spirituali egiziane.
La Dea Wadjet era raffigurata come parte di una Lontra, protettrice delle donne durante il parto e dei Re egizi.
Wadjet allattò il Dio neonato Horus ed aiutò sua madre, la Dea Iside, a proteggerlo dal suo malvagio zio, il Dio Set, nascondendosi lontano da Set, in quello che sarebbe stato il tipico habitat della Lontra: le zone umide lungo il delta del fiume Nilo.
Nel Buddismo tibetano, la Lontra è uno dei simboli usati per liberare la propria mente dalla disarmonia e trovare l’equilibrio.
Infatti, nei tre simboli della vittoria nella battaglia contro la disarmonia, una Lontra è raffigurata di fronte a un pesce, un Garuda (uccello mitico del Buddismo) di fronte a un leopardo delle nevi e un coccodrillo di fronte ad una lumaca.
Tradizionalmente questi animali sono ostili l’uno all’altro tuttavia, trovando l’equilibrio attraverso la meditazione, essi si fondono, formando animali mitici con proprietà soprannaturali.
In sostanza, questo simbolo rappresenta l’Amore Universale.
Nella mitologia coreana, la Lontra rappresenta la pioggia.
E, quando le persone vedono una Lontra nella loro vita, significa che attireranno nuvole di pioggia per il resto della loro vita.
Ciò è forse visto come un simbolismo un po’ più negativo, anche se è interessante osservare come la mitologia coreana leghi le Lontre alla pioggia e all’acqua.
Molti racconti e miti sono raccontati nel folklore e nella mitologia giapponese sulle lontre.
Nella penisola di Noto, in Giappone, si racconta che le Lontre si trasformavano in bellissime donne, cercando di parlare con gli umani.
Sempre in Giappone, nella provincia di Kaga, c’è una storia su una Lontra, che attirava gli uomini mentre si trasformava in una donna e li mangiava.
Nella regione di Aomori, invece, la Lontra ha la capacità di possedere esseri umani.
Coloro che vengono posseduti, vengono prosciugati mentre perdono energia.
Infine, nel distretto di Kashima, la Lontra svolge un ruolo più positivo, interpretando il ruolo di un burlone che fa piccoli scherzi agli esseri umani, per intrattenerli.
Spiritualmente, la Lontra rappresenta il proprio ‘bambino interiore’, la capacità di giocare e ritrovare una gioia rinnovata nella propria vita, che può bilanciare questioni più serie.
La Lontra celebra la propria gioia nelle cose semplici.
Essa rappresenta la passione per ciò che il tuo cuore desidera e la libertà di fare ciò che il tuo istinto ti dice.
La Lontra indica anche, che sta arrivando una transizione, che avrà un impatto positivo sulla tua vita.
Simboleggia l’abbraccio di cose nuove dimenticando il passato, e si assicura di trovare modi per sorridere e ottenere prospettive diverse.
Inoltre, ti sottolinea la necessità di essere più aperto e ricettivo verso gli altri.
La Lontra è guida sensata, che usa la consapevolezza e la devozione spirituali, per costruire progressi.
Incarna le energie dell’acqua e della terra, in parallelo con le Lontre marine e di fiume.
La connessione con l’acqua in movimento conferisce alla Lontra il significato di consapevolezza del subconscio, delle emozioni e dello psichismo.
Se la Lontra è il tuo animale spirituale, significa che sei socievole e provi gioia nel migliorare la vita degli altri.
Sei positivo e vedi il bene in tutte le cose.
Gli attributi femminili tradizionali emergono, quando ti senti più incline a prenderti cura della famiglia e trovare uno scopo nell’aiutare gli altri.
Sei un gran lavoratore, ma tendi a farti prendere dal lavoro
La vita per te è sempre pulita e ordinata, e la Lontra ti guida a seguire questo cammino.
Non esitare ad abbracciare il tuo amore per tutta la bellezza, ad accettare anche le tue parti femminili.
Sii orgoglioso di tutte le relazioni che hai, che siano familiari, amici o figli: sono la prova del tuo amore e della tua cura immortali, non respingerli!
Le persone con il Totem Lontra traggono grande piacere dal successo e dalla felicità degli altri.
Così lavoreranno instancabilmente, per aiutare gli altri a raggiungere i loro obiettivi.
Sono anche privi di egoismo, non sono egoici o egocentrici e non potrebbero mai essere cattivi con gli altri.
Le persone con questo Totem animale spirituale non sono mai critiche inutilmente in modo vendicativo, né sono pettegoli.
In altre parole, trovano uno scopo nel sostenere e migliorare la vita degli altri.
Le persone con questo animale potente generalmente trovano tutto interessante, per questo hanno anche una grande curiosità.
Queste persone creano facilmente spazio nelle loro vite per gli altri senza preconcetti o sospetti e, per questo, tendono anche ad avere molta felicità e fortuna nelle loro vite
Le Lontre rimangono con un partner per tutta la vita, se le circostanze lo consentono.
Quindi, il tuo totem dello spirito della Lontra ti sta insegnando una preziosa lezione sull’affetto e la lealtà.
Se hai una relazione amorosa attiva (o stai pianificando di entrarci), lo spirito animale della Lontra ti chiede di prenderti cura del tuo partner.
Il simbolismo della Lontra nei tuoi sogni ti spinge semplicemente a scoprire cose nella tua vita, che ti stanno tirando giù, nella misura in cui ti senti come se stessi annegando.
Sfida questa cosa e non lasciarti sopraffare.
Inoltre:
≠ Sognare di essere morso da una Lontra, è un segno che stai lentamente perdendo la direzione e che devi essere riportato sulla giusta rotta. Il tuo spirito guida della Lontra ti sta chiedendo di concentrarti nuovamente sui tuoi obiettivi e sogni.
≠ Sognare di lavare una Lontra, ti dice di prenderti cura del tuo bambino interiore. Ti stai muovendo troppo velocemente per il tuo bene. Devi rallentare e goderti le cose semplici della vita.
≠ Sognare una Lontra aggressiva, è segno che il tuo subconscio ti sta avvisando di qualche minaccia per la tua persona. Potrebbe essere, che qualcuno stia cercando di fuorviarti influenzandoti negativamente. Il tuo Totem dello spirito della Lontra ti sta esortando a prendere misure per proteggerti.
≠ Sognare di calmare una Lontra aggressiva, indica che qualcuno vicino a te sta lavorando per la tua rovina. Tuttavia, puoi risolvere questo problema essendo più proattivo. Conosci meglio le persone che inviti nella tua vita, perché non tutti meritano di essere tuoi amici.
≠ Sognare di una Lontra ferita, indica che il tuo spirito guida ti sta dicendo che non devi essere convenzionale. Puoi fare le cose in modo diverso da tutti gli altri ed avere un successo immenso. Questo sogno ti invita a mantenere la tua vita interessante: non devi conformarti alle regole della folla.
≠ Sognare di vedere molte Lontre, che nuotano insieme, ti prepara per i bei tempi che ti aspettano. Questo sogno simboleggia buona fortuna per te e i tuoi cari.
≠ Sognare Lontre che giocano in un fiume, indica che devi prenderti del tempo libero dai tuoi impegni, per riposarti e recuperare. Il tuo Totem dello spirito della Lontra ti sta incoraggiando ad uscire più spesso o di farti una vacanza.
≠ Sognare di essere inseguito da una Lontra, in realtà è un buon segno, significando che dovresti trovare una motivazione intrinseca, per fare meglio nei tuoi sforzi personali e professionali. Questo è un altro modo, per dire che devi usare le tue capacità e i tuoi talenti, per perseguire i tuoi obiettivi e sogni.
≠ Sognare una Lontra che dorme, ti chiama a prenderti cura della tua casa e dei tuoi cari. Abbellisci la tua abitazione con i colori, l’arredamento e l’atmosfera giusti, per renderla confortevole per i tuoi cari.
≠ Sognare Lontre che lavorano insieme, ti comunica che devi essere più sensibile ai sentimenti degli altri. Prenditi il tuo tempo, per scoprire cosa stanno passando la tua famiglia, i tuoi amici e i tuoi colleghi. Il tuo sforzo li influenzerà positivamente.
≠ Sognare una Lontra che piange, ti dice di cercare la realizzazione spirituale, poiché questo è il percorso verso la pace e la felicità che cerchi. Probabilmente sei stanco di quello che sta succedendo nella tua vita. Il tuo spirito animale Lontra vuole che tu sappia che c’è una via d’uscita.
≠ Sognare Lontre che lottano, indica che alcuni aspetti della tua vita sono piuttosto caotici e devi metterli in ordine. Puoi cercare l’aiuto della tua guida spirituale in questa materia.
≠ Sognare di inseguire una Lontra, simboleggia che vuoi disperatamente cambiare alcune aree della tua vita. Con il giusto sforzo e l’atteggiamento, nulla è impossibile.
≠ Sognare di essere una Lontra, significa che tutto intorno a te sta andando secondo i piani. Approfittane per fare buoni progetti per il futuro.
In alcuni momenti della tua vita, quando più ne hai bisogno, puoi invocare lo Spirito animale della Lontra:
· Desideri invitare risate e gioia nella tua vita
· Desideri allontanarti dai dolori del tuo passato
· Desideri dare un senso al tuo mondo
· Devi superare alcune sfide particolarmente difficili nella tua vita
· Hai bisogno di aiuto per navigare attraverso la vita
· Hai bisogno di una guida sulle relazioni
· La tua carriera è sull’orlo del collasso
Concludendo, lo Spirito animale della Lontra sembra aiutarti a entrare in contatto con le tue emozioni e sentimenti interiori. Apprezzandoti di più per ciò che sei, ti darà la motivazione per crescere di più liberando il tuo pieno potenziale.
Non permettere alle energie negative come paura, preoccupazione ed ansia di avere la meglio su di te.
Per natura, le Lontre operano di notte e quindi non sono facili da individuare.
Se lo Spirito guida della Lontra si fa strada nella tua vita, sei davvero fortunato.
PIANETA: Urano
ELEMENTO: Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Acquario
TROVA IL TUO NOME!
UBALDA/UBALDO: dal sassone ‘forte soccorritore’
Caratteristiche della personalità: intelligente, tollerante
Segno corrispondente: Cancro
Numero fortunato: 1
Colore: Bianco
Pietra: Opale di luna
Metallo: Argento
Onomastico: 16 Maggio
Varianti: Ubald, Ubalde, Hugibald, Hugipald, Hugibold, Hugbald, Hucbald, Hucbold, Hubald, Hubold
UBERTO: dal germanico ‘spirito brillante’
Caratteristiche della personalità: combattente, sensibile
Segno corrispondente: Ariete
Numero fortunato: 2
Colore: Blu
Pietra: Tormalina blu
Metallo: Ferro
Onomastico: 3 Novembre
Varianti: Oberto, Ugoberto, Uberta, Hubert, Hubrecht, Huberto, Hoibeard
UGO: dal sassone ‘spirito perspicace’
Caratteristiche della personalità: riflessivo, fedele
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 9
Colore: Viola
Pietra: Ametista
Metallo: Titanio
Onomastico: 1 Aprile
Varianti: Ughino, Ugolino, Ugone, Ughetto, Uguccio, Uguccione, Hugh, Hugues, Huguette, Huw, Hugo, Hugi, Hughie, Hewie, Huey, Shug
ULDERICO: dal sassone ‘ricco signore’
Caratteristiche della personalità: riflessivo, affidabile
Segno corrispondente: Ariete
Numero fortunato: 1
Colore: Rosso
Pietra: Granato
Metallo: Rame
Onomastico: 4 Luglio
Varianti: Udalrico, Uldarico, Ulrico, Odalrico, Olderico, Olderigo, Olderigi, Ulrik, Ulrikke, Ulderica, Ulrica, Oldřiška, Oldřich, Ulla, Rikka, Ulryk, Oldrich
ULISSE: dal greco e poi latino ‘irritato’
Caratteristiche della personalità: poliedrico, inconstante
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 2
Colore: Azzurro
Pietra: Lapislazzulo
Metallo: Platino
Varianti: Odisseo, Ulissa, Ulysse, Ulyssa, Ulises, Odiseo
ULIVA/ULIVIA/ULIVIO: VEDI OLIVA
ULRICO: VEDI ULDERICO
UMBERTO: dal sassone ‘splendido gigante’
Caratteristiche della personalità: gioviale, acculturato
Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 2
Colore: Blu
Pietra: Zaffiro
Metallo: Platino
Onomastico: 6 Settembre
Varianti: Humbert, Humberto
URANIA/URANIO: dal greco ‘dea/dio celeste’
Caratteristiche della personalità: raffinato, preciso
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 4
Colore: Verde
Pietra: Peridoto
Metallo: Oro
Onomastico: 7 Novembre
Varianti: Uranio, Orano, Uranija, Uranie
URBANO: dal latino ‘abitante della città’
Caratteristiche della personalità: attivo, disponibile
Segno corrispondente: Acquaio
Numero fortunato: 8
Colore: Arancia
Pietra: Tormalina
Metallo: Rame
Onomastico: 2 Aprile
Varianti: Urbain, Orbán, Urban
URIELE: dall’ebraico ‘luce di Dio’
Caratteristiche della personalità: sognatore, fantasioso
Segno corrispondente: Sagittario
Numero fortunato: 6
Colore: Giallo
Pietra: Topazio
Metallo: Piombo
Varianti: Uriel, Uriela
URSULA: VEDI ORSOLA
“Se parlo le lingue degli uomini
E anche quelle degli angeli,
Ma non ho amore,
Sono come un metallo che rimbomba,
Uno strumento che suona a vuoto.
Se ho il dono di essere profeta
E di conoscere tutti i misteri,
Se possiedo tutta la scienza
E anche una fede da smuovere i monti,
Ma non ho amore,
Io non sono niente.
Se do ai poveri tutti i miei averi,
Se offro il mio corpo alle fiamme,
Ma non ho amore,
Non mi serve a nulla.
Chi ama è paziente e generoso.
Chi ama non è invidioso,
Non si vanta,
Non si gonfia di orgoglio.
Chi ama è rispettoso,
Non cerca il proprio interesse,
Non cede alla collera,
Dimentica i torti.
Chi ama non gode dell’ingiustizia;
la verità è sua gioia.
Chi ama è sempre comprensivo,
Sempre fiducioso,
Sempre paziente,
Sempre aperto alla speranza.
L’amore non tramonta mai.”
– San Paolo-
La Canfora (Cinnamomum camphora) è un albero sempreverde di dimensioni variabili, tra i 20 e i 35 metri di altezza, originaria della Cina e scoperta da Marco Polo.
L’albero della Canfora è maestoso; raggiunge anche i cinquanta metri di altezza e può vivere anche fino a mille anni.
Esso ha una corteccia bruno-rossastra, squamosa o solcata in modo irregolare, che cambia colore in grigio chiaro, tipico negli alberi maturi.
Presenta foglie ovali o ellittiche con margini ondulati, disposte alternativamente sui ramoscelli.
Quelle foglie giovani sono di colore bronzo rosato, mentre le foglie vecchie sono verde scuro e lucide.
Produce fiori profumati, bianco-verdastri o giallo pallido, disposti in pannocchie lunghe circa 7 centimetri sulla punta dei rami.
Stropicciando le foglie, ramoscelli e radici, si sente un odore acre e pungente, quello appunto della Canfora (da non confondere con la naftalina, prodotto puramente chimico).
Le essenze volatili di queste foglie sono potenti decongestionanti delle vie respiratorie e forti stimolatori del muscolo cardiaco.
Insieme all’eucalipto, quest’albero è stato usato per bonificare terreni infetti dalla malaria.
Le sostanze volatili, che le sue foglie emanano, sono infatti dei forti repellenti per molti insetti.
I frutti dell’albero di Canfora sono drupe blu scuro o nere, rotonde e carnose, che possono essere viste sull’albero durante l’autunno.
Molti uccelli e animali consumano questi frutti, svolgendo un ruolo importante nella dispersione del seme in natura.
Le foglie giovani bollite e i germogli dell’albero di Canfora possono essere utilizzati nella dieta umana.
Le foglie vecchie sono usate come spezia, mentre la radice può essere consumata sotto forma di tè.
Bevande e piatti a base di Canfora dovrebbero essere consumati moderatamente, in quanto tutte le parti di questa pianta contengono sostanze che possono indurre un’eccessiva stimolazione del sistema nervoso centrale e portare a convulsioni.
Dal legno dell’albero, si ottengono i cristalli di Canfora solubili in alcool o olio, con cui si ricavano ottimi linimenti e pomate dal profumo antico e di eccezionale valore terapeutico.
Nella medicina erboristica, la Canfora è un analettico cardiaco e respiratorio, un antisettico bronchiale e polmonare.
Sciogliendo i cristalli di Canfora in olio di oliva, si ottiene l’Olio canforato.
Insieme con lo zafferano, si crea la famosa “Acqua di Dalibour” (utile per frizioni contro i dolori).
Mescolando Canfora e mentolo, si ottiene un’ottima pomata balsamica.
Il principio attivo viene estratto dai rami, incidendoli e facendoli bollire in acqua: la Canfora, così affiora in superficie, una volta che l’acqua si è raffreddata.
L’olio essenziale di Canfora viene estratto dal legno, per distillazione a vapore.
A dosaggio elevato la Canfora è, però, altamente tossica e può provocare vomito, delirio e convulsioni; così come il legno, velenoso.
La Canfora era molto popolare in Europa, prima del periodo rinascimentale.
Legno, foglie e ramoscelli venivano usati per affumicare la carne, mentre l’olio di Canfora veniva usato come ingrediente di caramelle, budini e bevande (come la birra alla radice).
Il legno della Canfora, con il suo caratteristico colore giallo-rosso, viene utilizzato per la fabbricazione di casse, bare, strumenti e sculture.
L’albero di Canfora è l’albero ufficiale di Hiroshima.
Nell’antico linguaggio dei fiori, la Canfora simboleggia l’unione con Dio.
La promessa del devoto di bruciare il proprio ego, fino a quando non rimane nulla ed emanare luce di conoscenza.
Proprio come il profumo che emana da essa, uno dovrebbe liberarsi del proprio ego e diffondere la bontà nella vita degli altri.
Secondo antichi testi indiani, la Canfora simboleggia un forte legame con il sacro e il divino.
Quando bruciata o diffusa, sprigiona fumi che significano ‘diventare cristallini attraverso il virtuoso del divino’.
I fumi e la fragranza della Canfora possiedono il potere di ridefinire l’ambiente circostante, rilasciando energie curative, che sradicano le energie negative presenti ed amplificano le energie positive.
Dalla serenità all’essere lenitiva, la Canfora è una potente miscela naturale di odore piccante, profumo di mentolo che pungendo il naso, risveglia i sottili agenti curativi pacifici manifestando una sensazione eterea e divina di tranquillità.
A volte, intorno e dentro di noi c’è una persistente sensazione di stress, ansia e negatività, e queste energie negative possono influenzare e pervadere tutto il corpo e l’ambiente in cui viviamo.
I fumi generati dalla Canfora rilasciano in modo significativo tutti i blocchi accumulati dentro di noi e nel nostro ambiente, bandendo la timidezza, la paura e le energie negative e migliorando il flusso di energie pacifiche positive.
Esistono varie tecniche per manifestare pacifiche energie curative della Canfora; la più semplice è quella di usare i diffusori con l’olio essenziale, o mettendone qualche goccia sulle candele.
Questa tecnica purifica l’aria per portare tranquillità e pace nel tuo ambiente ed allontanare tutte le energie negative, oltre ad avere proprietà antimicotiche ed antibatteriche.
Mettendo qualche goccia di olio di Canfora in un bruciatore, posizionato nella tua nuova casa, la libera dalle energie vecchie, stagnanti o dannose, che potrebbero persistere dall’inquilino precedente.
Bruciare la Canfora può anche portare prosperità, abbondanza e ricchezza alla tua famiglia.
Aiuta a rilasciare i blocchi e quindi aiuta nell’abbondanza finanziaria.
Per purificare la tua aura, puoi passare un pezzo di Canfora attorno al tuo corpo, dall’alto verso il basso e poi bruciarlo.
L’olio essenziale di Canfora può essere utilizzato anche durante la meditazione di bilanciamento dei Chakra: prendi una piccolissima porzione dell’olio con l’anulare e applicala nel Chakra del Terzo Occhio (tra le sopracciglia) in forma circolare, per sperimentare il profondo riflesso della consapevolezza ed un accresciuto senso spirituale di benessere all’interno del tuo corpo e della tua mente.
Spiritualmente, la Canfora è molto curativa, dando un senso di liberazione dai tuoi obblighi.
Può anche elevare l’umore, specialmente a una vibrazione più alta e più spirituale.
La Canfora è particolarmente utile per dissipare la negatività, la paura e la codardia e, associata agli angeli guerrieri, può bandire la timidezza e la paura.
Essendo utile quando ci si trova in situazioni stressanti o conflitti, usalo quando ‘vai in battaglia’, che si tratti di un combattimento fisico o di un altro tipo di sfida in competizione con gli altri.
La Canfora è usata classicamente per la pulizia e la purificazione spirituale quindi, se energie invadenti o entità dannose si attaccano a te, essa può eliminare tali forze dalla tua vita e purificare la tua aura.
Queste qualità si combinano per rendere la Canfora molto utile anche per la protezione pertanto, se ti trovi in una situazione pericolosa, o nel mezzo di viaggi pericolosi, qualche goccia di olio di Canfora sui tuoi vestiti può creare uno scudo protettivo intorno a te.
La Canfora è utile anche quando si pratica la divinazione, mettendo qualche goccia in un bruciatore apposito, quando stai lavorando: il profumo attiverà le tue capacità psichiche interiori e stabilirà una connessione con un’intelligenza superiore.
Puoi usare la Canfora anche per purificare strumenti, oggetti, tutto ciò che è di potere nella tua magia rituale.
La Canfora è molto usata anche per eliminare gli effetti della magia nera, ecco il rituale:
♠ Chiedi ad un anziano di bruciare della Canfora in un apposito contenitore, in sicurezza, muovendolo davanti a te, dalla testa ai piedi, stando ad una distanza di circa 1 metro e per 3 volte.
♠ Fagli mettere, quindi, il bruciatore con la Canfora in fiamme fuori dall’ingresso principale della casa, o fuori casa.
Questo rimuoverà tutte le energie negative e gli spiriti maligni, che ti hanno tormentato, e ripristina tutte le energie positive dentro di te.
PIANETA: Luna – Saturno
ELEMENTO: Acqua – Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Cancro – Capricorno
CHAKRA: 6, Ajna (C. del Terzo Occhio)
«Benvenuto, benvenuto!» cantavano e risuonavano tutti i raggi,
e il fiore si sollevò oltre la neve nel mondo luminoso.
I raggi lo accarezzarono e lo baciarono, così si aprì tutto,
bianco come la neve e adorno di striscioline verdi.
Piegava il capo per la gioia e l’umiltà.
«Bel fiore» cantavano i raggi «come sei fresco e puro!
Tu sei il primo, l’unico, sei il nostro amore.
Tu annunci l’estate, la bella estate in campagna e nelle città.
Tutta la neve si scioglierà; i freddi venti se ne andranno.
Noi domineremo. Tutto rinverdirà, e tu avrai compagnia,
il lillà, il glicine e alla fine le rose;
ma tu sei il primo, così delicato e puro!»
-tratto da “Il Bucaneve” di Hans Christian Anderson-
Il Bucaneve è una pianta erbacea, perenne e bulbosa, che porta un piccolo fiore bianco, campanulato e pendente.
La specie più diffusa, Galanthus nivalis, è originaria dell’Europa e del Mediterraneo orientale, anche se è ampiamente naturalizzata in altre regioni del Mondo.
Il nome del genere, Galanthus, deriva dal greco “gala” = latte e “anthos” = fiore, ad indicare un fiore bianco come il latte; il nome specifico nivalis = di neve, fa riferimento alla sua precoce fioritura, spesso, in mezzo alla neve.
La porzione della pianta, che risulta essere velenosa, è il bulbo, contenente alcaloidi come la ‘galantamina’.
Il bulbo del Bucaneve può essere confuso con quello della commestibile Erba cipollina (Allium schoenoprasum), tuttavia l’estrema rarità di questa Amarillidacea rende estremamente difficile ed improbabile la possibilità di intossicazioni.
Il Bucaneve è anche chiamato “Stella del mattino”, perché è uno dei primi fiori a spuntare dalla terra dopo l’Inverno.
La tradizione cristiana associa il Bucaneve alla Candelora, il 2 febbraio, giorno della purificazione della Madonna.
Nei tempi passati, le fanciulle lo raccoglievano per portarlo come simbolo di purezza.
Inoltre, una leggenda racconta che Eva e Adamo, una volta cacciati dal Paradiso Terrestre, furono trasportati in un luogo gelido, buio, dove era sempre inverno.
Eva, ben presto, fu presa dallo sconforto e dal rimpianto, non accettando l’idea di vivere in quelle condizioni.
Un angelo avuta compassione di lei, prese un pugno di fiocchi di neve, vi soffiò sopra ed ordinò che si trasformassero in boccioli, una volta toccato il suolo.
Eva, alla vista dei Bucaneve, prese forza e si rianimò.
Da quel giorno si dice, che basta raccogliere un Bucaneve nella prima notte di luna dopo la fine di gennaio, per essere felici tutto l’anno.
Invece, una leggenda greca narra che a Nikaria, una piccola isola dell’Egeo, dove Dedalo seppellì lo sfortunato Icaro, dal giorno della sua sepoltura, il vento cominciò a piangerne la morte, con lacrime che, al contatto del suolo, si trasformarono in Bucaneve.
In Inghilterra, i bulbi di Bucaneve sono stati importati dall’Italia e piantati nei giardini dei monasteri dai monaci, ma in seguito questo fiore è stato associato alla sepoltura.
I Vittoriani, infatti, iniziarono a piantare Bucaneve sulle tombe dei propri amati cari e, in molte parti del Paese, si riteneva che portasse sfortuna portare i piccoli fiori in casa.
In alcune versioni più estreme della superstizione, la morte sarebbe avvenuta in famiglia entro l’anno.
Molti si aggrappavano e praticavano questa superstizione, affermando risolutamente che un Bucaneve raccolto, portato sulla loro soglia di casa, fosse il motivo per cui erano rimasti vedovi.
Altre antiche superstizioni inglesi imponevano che, introducendo un Bucaneve, il latte si sarebbe inacidito e le uova si sarebbero rovinate.
In realtà, il Bucaneve è il simbolo di vita, purezza e speranza; lo stelo di colore verde simboleggia e si collega agli ideali pagani di salute e benessere, mentre il bianco simboleggia la luce del sole invernale, che ora inizia a rafforzarsi con l’allungarsi delle giornate.
Una vecchia leggenda moldava racconta che, una volta, durante una lotta con la strega d’inverno, che non voleva rinunciare al suo posto, la bella signora primavera si tagliò un dito e qualche goccia del suo sangue cadde sulla neve, che si sciolse.
Presto, sul posto crebbe un Bucaneve e, in tal modo, ella sconfisse l’inverno.
Un antico racconto tedesco narra che, all’inizio di tutte le cose, quando la vita era nuova, la Neve cercava di prendere in prestito un colore.
I fiori erano molto ammirati da tutti gli Elementi, ma custodivano la gelosia del loro colore e, quando la Neve li supplicava, voltavano le spalle con disprezzo, perché credevano che la Neve fosse fredda e sgradevole.
I piccoli umili Bucaneve ebbero pietà della Neve, perché nessuno degli altri fiori le aveva mostrato gentilezza e così si fecero avanti, offrendole il loro colore.
La Neve accettò con gratitudine e divenne bianca per sempre, proprio come i Bucaneve.
Per ringraziamento, la Neve permise ai fiorellini perlati di apparire in inverno come protezione, per essere impermeabili al ghiaccio e al gelo pungente.
Da quel momento in poi, la Neve ed i Bucaneve convissero fianco a fianco, come amici.
In Romania, una leggenda popolare è alla base di un’antica “Festa del primo giorno di primavera”, che si tiene il 1 marzo di ogni anno, conosciuta come ‘Mârtisor’.
Molto tempo fa, quando il Sole apparve per riscaldare la terra, sotto forma di una bella ragazza, la gente l’amava teneramente e attendeva con gioia il suo arrivo.
Quando calpestò la terra, gli uccelli iniziarono a cantare e le radici si mossero sotto il terreno.
Un anno, tuttavia, il mostro di Inverno, noto come Zmeu, rimase in attesa della giovane Sole e la fece prigioniera.
Nessun raggio di luce poteva sfuggire dalle spesse mura di pietra della sua prigione del castello.
Quell’anno, l’inverno non perse la sua presa di ferro sul suolo, la terra rimase dura e grigia e la gente soffrì.
Un giovane eroe, che amava teneramente Sole e vedeva la difficile situazione che la terra avrebbe affrontato senza di lei, fece uscire Zmeu dalle mura del suo castello, affrontandolo.
I due combatterono aspramente e il giovane riuscì a liberare Sole.
Egli si scaldò con il suo bacio, mentre lei si alzava in cielo ed i venti gelidi diventavano brezze primaverili.
Ma il povero Eroe era gravemente ferito e, nonostante il calore di Sole, cadde a terra.
Ogni goccia di sangue che cadeva, sciolse la neve sotto di lui ed i primi Bucaneve cominciarono a crescere, aprendo i loro petali bianchi quando Sole raggiunse il suo apice.
Quindi, oggi è tradizione che, durante il Festival del Mârtisor, una donna riceva un amuleto, indossato per buona fortuna, il quale consiste in una forma di fili rossi e bianchi, che sono intrecciati insieme e legati a dei Bucaneve e delle bamboline simboliche.
Conosciuto per avere proprietà medicinali, il Galanthus nivalis è attualmente utilizzato nel trattamento dell’Alzheimer, oltre ad essergli riconosciute proprietà anticolinesterasiche, antimicrobiche, antiossidanti e antitumorali.
Il Bucaneve è un presagio di primavera, significando rinnovamento e vita nella sua forma più nuova e vibrante.
Da ciò, il suo uso in magia è considerato sacro, soprattutto a Imbolc, ed è simbolo di purezza.
Può essere usato per negare la magia dannosa e le cattive intenzioni, soprattutto se utilizzato insieme con un Quarzo ialino .
I Bucaneve si trovano spesso negli incantesimi e nei rituali associati alla speranza, all’amicizia nelle avversità, al trapasso e al dolore.
Secondo gli antichi erbari d’amore, il Bucaneve rivela i veri sentimenti dell’amato e la sua fedeltà: basta gettarne un mazzolino nell’acqua di un fosso.
Aggiungendo all’acqua del bagno (che non dovrà durare più di 20 minuti), una manciata di Bucaneve secchi, aumenta la forza di volontà (Intento) ed i Poteri Psichici.
PIANETA: Saturno-Luna
ELEMENTO: Terra-Acqua-Aria
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Cancro-Capricorno-Acquario
CHAKRA: 7, Sahasrara (C. della Corona)
ATTENZIONE: Tutte le parti del Galanthus sono altamente tossiche, anche per gli animali.
Il Viaggio Astrale, chiamato anche ‘Proiezione astrale’, è un’esperienza extracorporea, nota anche con le sigle inglesi OBE, oppure OOBE (Out of body experience), nella quale una persona percepisce di “uscire” dal proprio corpo fisico, cioè di proiettare la propria coscienza oltre i confini corporei.
La sensazione, generalmente, sarebbe quella di stare fluttuando all’esterno del proprio corpo e, in taluni casi, percependo la presenza del proprio corpo da un punto esterno ad esso.
Quest’ultima esperienza è chiamata ‘autoscopia’ che, in parapsicologia, indica un fenomeno che si verifica in particolari condizioni (ipnosi, isterismo, sonnambulismo), per cui il soggetto avrebbe la visione del proprio organismo dall’esterno, o dei propri organi interni.
Spesso dormendo, tanti di noi vivono un’esperienza extracorporea, ma il viaggio astrale si differenzia dallo stato di sonno o sogno, in quanto si è coscienti mentre ci si trova fuori dal proprio corpo.
In Esoterismo, quindi, il Viaggio astrale presuppone l’esistenza di un corpo sottile chiamato ‘corpo astrale’, attraverso la cui coscienza può funzionare separatamente dal corpo fisico e viaggiare attraverso il ‘Piano astrale’.
Il Piano astrale (o Regno astrale, o Mondo astrale) è un piano di esistenza descritto dalle filosofie e dalle religioni misteriche classiche, medievali, orientali ed esoteriche.
Praticamente, è il mondo delle Sfere celesti attraversato dall’anima dopo la morte, generalmente popolato da angeli, spiriti o altri esseri immateriali.
Il Viaggio astrale si ritrova fin dai tempi antichi e in più culture, mentre la moderna terminologia di “Proiezione astrale” fu coniata e promossa dai teosofi del XIX secolo.
Alcune volte, sono state riportate percezioni simili alle descrizioni della Proiezione astrale, indotte attraverso vari mezzi allucinogeni e/o ipnotici o auto-ipnotici.
Ma, non essendoci prove scientifiche sull’esistenza di una coscienza, le cui funzioni siano separate dall’attività neurale, oppure che si possa davvero uscire fuori dal proprio corpo, la Proiezione astrale è considerata una ‘pseudoscienza’.
Come dicevo poc’anzi, l’idea che gli esseri umani possano lasciare i loro corpi, durante gli stati di sogno, è antica.
Infatti, innumerevoli persone, dai New Age agli sciamani di tutto il mondo, credono che sia possibile entrare in comunione con l’intelligenza cosmica, attraverso visioni e sogni vividi vissuti durante il Viaggio astrale, o semplicemente rilassandosi.
Durante il Viaggio astrale, il Corpo sottile (ogni tipo di struttura extracorporea che convive con la struttura fisica, e di cui ogni essere vivente è dotato, da non confondere con l’anima o lo spirito) si proietta astralmente ed è attivo durante il sogno inconscio e lucido.
Il Corpo sottile, se coltivato, può sopravvivere al corpo fisico come matrice per la coscienza, e la Proiezione astrale e il sogno lucido fanno parte dei percorsi di addestramento spirituale, per la sua coltivazione.
Il Viaggio astrale può essere intenzionale o involontario, come negli eventi di pre-morte, quando le persone riferiscono di essersi ritrovate a fluttuare vicino al soffitto delle loro stanze d’ospedale, osservando il personale medico che tenta di rianimarle.
Traumi, malattie o privazione di acqua e cibo, come con le ricerche visive dei Nativi americani, possono innescare una Proiezione astrale.
Ma questo fenomeno può essere anche una scelta consapevole.
In sostanza, il Viaggio astrale inizia con l’esperienza di lasciare il corpo ed osservarlo consapevolmente da una prospettiva distaccata.
Con la pratica e la lucidità, la consapevolezza può essere diretta a luoghi o attività come il volo.
Quante volte, infatti, hai sognato di volare, o di fluttuare nel cielo?
Ecco, hai avuto un OBE, ovvero hai fatto un Viaggio astrale.
Alcuni dicono che abbiamo OBE regolari durante il sonno, spesso stando in bilico di pochi centimetri sopra i nostri corpi fisici.
Ma i neuroscienziati sono scettici in quanto, nonostante l’esperienza non sia più ignorata dai professionisti medici, la scienza ritiene che le OBE comportino disfunzioni neurologiche o cerebrali.
I tantrici, ovvero coloro che hanno la piena accettazione di ogni aspetto di sé, per raggiungere un piano in cui interagiscono e si fondono le proprie parti divine, coinvolte emotivamente, fisicamente ed energeticamente, padroneggiano i Viaggi astrali consapevoli e gli stati onirici, per superare la paura della morte, imparando che non siamo i nostri “corpi”.
Hanno anche scoperto, che il corpo fisico può sperimentare una guarigione profonda durante le OBE quindi, invece di perdere tempo per praticare la meditazione durante il giorno, gli yogi continuano a lavorare per tutta la notte, mentre il corpo riposa.
Alcuni atleti imparano il sogno lucido, per esercitarsi e visualizzare il loro gioco.
Lavorando in sogno o fuori dal corpo, non solo visualizzano, ma hanno un “senso sentito” della loro pratica e possono effettivamente acquisire la memoria muscolare, per le mosse vincenti.
Altre persone, invece, beneficiano dell’opportunità di esplorare vite passate e di uno sviluppo personale accelerato.
Esistono molti metodi per imparare a fare un Viaggio astrale cosciente.
Fondamentalmente, l’approccio più usato è mantenere la mente sveglia, mentre il corpo si addormenta, anche se è complicato, in quanto la mente vuole fare ciò che sta facendo il corpo.
Quindi, l’obiettivo è portare il corpo in stati di rilassamento sempre più profondi, senza andare alla deriva nell’incoscienza e poi, quando esso entra nello stato di sonno, ‘rotolare’ semplicemente fuori dalla propria forma fisica.
Gli antichi yogi legavano insieme due rane prima di dormire, le quali, una volta legate, gracchiavano continuamente: lo yogi usava il suono per ancorare la consapevolezza, mentre il corpo scivolava nel sonno ed entrava in stati di sogno lucido.
Se, durante il sogno, lo yogi non poteva più sentire le rane, sapeva che la lucidità era andata perduta e poteva “risvegliarsi” di nuovo all’interno del sogno stesso.
Prima di immergerti nella Proiezione astrale, senza alcuna esperienza precedente, ti consiglio di fare ricerche approfondite e di trovare un esperto in questo campo, che ti aiuti a guidarti nella giusta direzione, per praticarla in modo sicuro e intenzionale.
Alcune regole di base dicono di praticare la proiezione astrale al mattino, quando ancora ci si sente assonnati.
Infatti, alcuni dicono che sia più facile raggiungere il necessario stato di rilassamento e maggiore consapevolezza intorno all’alba.
Ma è possibile viaggiare astralmente in qualsiasi momento, quindi non ci sono regole rigide.
Sicuramente, bisogna creare l’atmosfera giusta, eseguendo la Proiezione astrale in una parte della propria casa, in cui ci si senta a proprio agio.
Inoltre, è meglio essere soli, per evitare che qualcuno disturbi o interrompa l’esperienza, ed è consigliabile fare in modo che non ci siano rumori molesti.
Quindi, scelto il luogo adatto ed essendosi assicurati di essere da soli, bisogna sdraiarsi e rilassarsi, chiudendo gli occhi e cercando di liberare la mente dai pensieri che distraggono.
Dopodiché, flettere i muscoli e poi allentarli, iniziando con le dita dei piedi e risalendo il proprio corpo, raggiungendo gradualmente la testa.
Anche la respirazione è importante, non si deve trattenere la tensione nel petto e nelle spalle, e bisogna concentrare la mente sul respiro.
Niente pensieri, niente preoccupazioni esterne, bisogna semplicemente lasciarsi sprofondare nel relax.
Può essere utile utilizzare un cristallo di quarzo, tenendolo delicatamente sul Terzo occhio (leggermente sopra il centro delle sopracciglia) con gli occhi chiusi e respirando profondamente, immaginando la luce viola.
Si dice, che in giro ci siano persone che affermano che, con visualizzazione e concentrazione, ‘un viaggiatore astrale dovrebbe essere in grado di visitare qualsiasi parte del Mondo’.
Altri dicono che, chi crede ai Viaggi astrali, abbia seri problemi psichici.
Posso affermare che, ciò che viene chiamato Viaggio astrale è lasciare intatti il corpo fisico, il corpo mentale, il corpo energetico e il corpo della beatitudine e, semplicemente, permettere al corpo eterico di fluttuare.
Per fare ciò, occorre un certo tipo di maestria, perché il corpo fisico, corpo mentale e corpo energetico sono fisici.
Il corpo di beatitudine è totalmente al di là del fisico, mentre l’eterico è un’energia transitoria, non fisica, che puoi toccare solo se sei ad un certo livello di intensità e conoscenza interiore.
Fatto sta che, per i veri conoscitori, la Proiezione astrale è l’elemento chiave della più bella esperienza, antica e mistica che possa mai esistere.
Indimenticabile!
“Da una casa si sente un gramolare;
e sono i poveri i pallidi morti
che laggiù fanno il loro triste pane
il loro bianco pane d’asfodelo.”
-Corrado Govoni-
Asphodelus è un genere di piante, che conta un centinaio di specie, con foglie basali a rosetta dal cui centro emerge uno stelo nudo, alto circa un metro, che culmina con una spiga di fiori, quasi sempre biancastri con una striscia centrale più scura.
Ha rizoma breve, la cui radice tuberosa è commestibile.
Originario del bacino del Mediterraneo ed Asia, cresce nei terreni rocciosi, ed è naturalizzato nell’America del nord.
Il suo nome deriva dal greco: “A” =non, “SPOD(OS)”= cenere, “ELOS”=valle, sottolineano chiaramente, che la pianta è tra le prime a rinascere dopo gli incendi, colonizzando terreni poveri ed aridi, poiché gli animali non si cibano di essa.
Per questo le antiche Herbane (Streghe delle Erbe) credevano fosse una pianta benefica per eccellenza e le sue radici venivano usate per tisane da somministrare alle donne in attesa di un figlio.
Queste avrebbero aiutato il bambino a radicarsi nel ventre materno, crescendo sano e forte.
L’Asfodelo viene utilizzato come ornamento per aiuole, oppure è coltivato per ricavarne fiori recisi.
Ha anche usi alimentari e farmaceutici.
E’, infatti, utilizzato nella medicina popolare, ma non iscritto nella Farmacopea Ufficiale.
La droga è data dai tubercoli che si raccolgono in estate, quando le foglie sono secche e si mettono a seccare all’ombra, tagliati in fettine sottili.
I tubercoli di questa pianta sono commestibili; sembra che abbiano costituito una fonte importante di cibo in età preistorica e, più di recente, nei periodi di carestia.
Infatti le radici, essiccate e bollite in acqua, producono una materia mucillaginosa, che in alcuni Paesi viene mescolata con grano o patate, per fare il pane all’Asfodelo.
In Spagna e in altri Paesi l’Asfodelo è usato come foraggio per gli animali, in particolare per gli ovini.
In Iran, si fa la colla con i bulbi, che vengono prima essiccati e poi polverizzati.
La polvere, mescolata con acqua fredda, si gonfia e forma una forte colla.
Ippocrate, Dioscoride e Plinio dicevano che le radici venivano cotte nella cenere e mangiate.
Anticamente, i pastori raccoglievano i fiori secchi degli Asfodeli, per utilizzarli come combustibile per il fuoco, e per farne delle torce, per rischiare le lunghe notti in montagna.
Un uso particolare delle foglie di Asfodelo si ha nella produzione di formaggi tipici di Rignano (Fi).
Le foglie, divise in due nel senso della lunghezza, in Sardegna sono utilizzate per la costruzione di cesti.
Ottimo è il miele di Asfodelo.
L’Asfodelo rappresentava per gli antichi Greci il simbolo dei Morti, e dividevano il regno dell’Aldilà in Campi Elisi come Paradiso, il Tartaro come Inferno e le Praterie degli Asfodeli come Purgatorio.
Assieme ad altre credenze, ciò portava a piantare Asfodeli sulle tombe.
Nell’Odissea, Omero chiama l’Asfodelo la ‘pianta degli Inferi‘.
Le Praterie degli Asfodeli erano una sezione del mondo sotterraneo dell’antica Grecia, dove le anime ordinarie e indifferenti erano mandate a vivere dopo la morte.
Ade, nome greco degli Inferi, era diviso in due sezioni principali: Erebo e Tartaro .
Erebo era il luogo in cui i morti entravano per la prima volta negli Inferi.
Caronte traghettava i morti attraverso il fiume Stige, per arrivare nel Tartaro.
Il Tartaro era la sezione degli Inferi, in cui i morti trascorrevano tutta l’eternità, nel posto in cui il Giudizio li avrebbe ordinati.
Il Tartaro, a sua volta, era quindi diviso in tre sottosezioni: i Campi Elisi, le Praterie degli Asfodeli e il Tartaro.
I Campi Elisi erano per le anime buone ed eroiche, luogo in cui sarebbero state per sempre felici.
Il Tartaro era il luogo in cui le anime malvagie e traditrici venivano inviate a vivere l’eternità, in un’orribile punizione.
E poi c’erano le Praterie degli Asfodeli, nel quale si riunivano le anime degli ignavi e di coloro che in vita non si erano macchiati di colpe gravi, ma nemmeno erano stati straordinariamente virtuosi.
Qui esse potevano passeggiarvi o anche svolazzarvi come pipistrelli.
Il loro unico piacere era bere il sangue delle offerte dei vivi.
La prateria era caratterizzata da un tedio senza fine, dove solo l’ombra del cacciatore Orione, inseguendo eternamente dei daini, sembrava godere del conforto di avere qualcosa da fare.
Questi prati avevano il nome dell’Asfodelo, questo fiore spettrale e pallido, così come lo era questo luogo, pallida copia di un mondo che non c’era più.
Quindi essendo un simbolo anche dei rimpianti, non di raro è possibile ammirarlo sulle sponde del lago Averno e, si dice, che il nome degli Asfodeli sia sussurrato anche nei recessi dell’Ade stesso, ad indicare prati sterminati in cui i defunti, che non si sono distinti in vita, né in un senso né in un altro, possono cibarsi di bulbi, simili a patate, che provengono dalla pianta stessa.
Nell’antica Grecia, l’Asfodelo era anche coltivato sulle tombe, forse per la credenza che i morti se ne cibassero.
Nel linguaggio dei fiori, il significato dell’Asfodelo è: “ricordato oltre la tomba” o “i miei rimpianti ti seguono nella tomba”.
L’Asfodelo è sacro ad Ade (Asfodelo piantato intorno alle tombe), Persefone ed Ecate (le statue di queste Dee erano adornate con Asfodelo sull’isola di Rodi).
In Esoterismo, l’Asfodelo è usato nei rituali di morte ed agonia.
Può essere utilizzato come incenso, infusione o impacchettato, da aspergere durante la pulizia rituale.
Infatti, da sempre le Streghe, durante i loro bagni, massaggiano le punte dei capelli con una crema ottenuta dalle ceneri di questa pianta incorporata all`uovo e alla birra, l`impiastro farebbe ottenere riflessi brillanti.
Gli uomini, invece, lo applicano sulla barba, per renderla morbida e visibilmente curata.
Nonostante l’Asfodelo generalmente sia associato alla morte, lutto e tutto ciò che può essere negativo, anticamente gli si riconosceva anche una valenza positiva.
In alcune zone dell’Italia meridionale si credeva che, se si nascondeva un pezzetto di radice di Asfodelo tra le proprie vesti, si provocava l’innamoramento della persona desiderata.
Inoltre, nelle zone rurali, nel giorno delle nozze, le spose portavano un mazzo di Asfodeli, a significare: ‘oblio per il passato e promessa per il futuro‘.
Infine, in magia, l’Asfodelo è considerato un contravveleno universale: Giambattista Della Porta, filosofo, alchimista, commediografo e scienziato italiano del XVI secolo, infatti diceva che questa pianta fosse rimedio contro il morso dei serpenti e la puntura degli scorpioni.
PIANETA: Plutone
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Scorpione
“Tormalina, simbolo di quella saggezza,
che rimane luminosa anche di fronte
alle vicissitudini del destino”
-Bernardo Caesius-
Le Tormaline sono un gruppo di minerali appartenenti alla classe dei Silicati.
Il nome deriva dal cingalese ‘Turmali‘ = ‘pacco misto’, cioè ‘pietra di vari colori‘, che in passato indicava il nome dei cristalli portati in Europa da Ceylon.
Era, infatti, un termine che i mercanti olandesi applicavano ai ciottoli multicolori consumati dall’acqua, che i minatori trovavano nelle ghiaie minerali di Ceylon, (ora Sri Lanka).
E’ soprannominata la ‘Gemma camaleonte‘.
Il colore della Tormalina dipende dalla composizione chimica e può non essere uniforme nel cristallo.
Nella più recente classificazione di Nickel-Strunz, esistono diversi tipi, sottogruppi e varianti di Tormaline, divise in base alla composizione chimica e al colore, tra cui Adachiite, Dravite, Elbaite, Liddicoatite, Olenite, Rossmanite, Uvite ed altri.
Le Tormaline vengono estratte in Brasile, Afghanistan, Kenya, Tanzania, Madagascar, Malawi, Mozambico, Australia, Birmania, Canada, Elba, India, Namibia, Nepal, Nigeria, Pakistan, Russia, Siberia, Sri Lanka, Svizzera, Thailandia e Stati Uniti.
Le Tormaline più popolari sono:
⇒ Rubellite, dal colore rosso, rosso porpora, rosso brunastro, rosso arancio o rosa.
⇒ Paraiba, dal colore intenso blu verdastro, presente solo nello stato di Paraiba, in Brasile.
⇒ Cromo, dal colore verde intenso.
⇒ Watermelon (Anguria), rosa al centro e verde all’esterno.
Le Tormaline sono piezoelettriche, il che significa che, quando un cristallo viene riscaldato o compresso (o vibrato), si formerà una carica elettrica diversa alle estremità opposte del cristallo (un potenziale elettrico).
Al contrario, se viene applicato un potenziale elettrico al cristallo, vibrerà.
Inoltre, sono sono pleocroiche, il che significa che il cristallo apparirà di colore più scuro, se visto lungo l’asse lungo del cristallo, rispetto a quando visto di lato.
Questa pietra fu scoperta, per la prima volta, da commercianti olandesi al largo della costa occidentale dell’Italia, alla fine del 1600 o all’inizio del 1700.
A quel tempo, si presumeva che le Tormaline verdi fossero smeraldi finché, verso il 1800, alcuni scienziati si resero conto, che non erano la stessa specie di minerali.
Sempre nello stesso periodo, uno scienziato olandese affermò che una Tormalina, avvolta nella seta e posta contro la guancia di un bambino febbricitante, avrebbe indotto il sonno.
In Africa, una volta la Tormalina veniva usata come pietra per risvegliare una persona dal “sogno dell’illusione”.
Antiche cerimonie in India, indicavano l’uso della gemma come strumento per portare intuizione e aiutare nella scoperta di ciò che è buono.
Serviva anche a far conoscere chi o cosa era stato la causa di guai o di cattive azioni.
La gemma era molto apprezzata anche dagli alchimisti che, forse per il suo effetto piroelettrico, la ritenevano correlata alla pietra filosofale.
Si diceva che questa fosse la sostanza, che avrebbe garantito l’illuminazione, conferito potere sugli affari spirituali, riconciliato gli opposti e cambiato i metalli di base in oro.
Nei tempi moderni, la pietra è usata dalle tribù in Africa, dai Nativi americani e dai gruppi aborigeni australiani, come talismano, che protegge da tutti i pericoli.
Anticamente, si pensava anche, che le Tormaline rosa e rosse fossero rubini.
Le loro somiglianze nell’aspetto sono così forti, che le pietre dei gioielli della corona russa, ritenute per secoli rubini, sono ora considerate Tormaline.
Il mercato più grande della Tormalina, in passato, era in Cina, dove era apprezzata come una gemma, soprattutto da Tzu Hsi, l’imperatrice vedova che governò la Cina con mano di ferro dal 1860 fino alla sua morte nel 1908.
L’ultima imperatrice della dinastia Ch’ing era così appassionata di questa pietra, che ne acquistò enormi quantità, per lo più di colore rosa, dalle miniere della California, scoperte durante il suo Regno.
La pietra era usata principalmente in intagli, catene di orologi o bottoni di giacche, indossati dalla corte imperiale e da alcune personalità facoltose.
I minatori divennero così dipendenti dal commercio con la Cina che, quando il governo cinese crollò nel 1912, crollò anche il commercio di Tormaline negli Stati Uniti.
I Cinesi hanno inciso e scolpito figure con Tormalina per molti secoli ed antichi esempi sono ancora esposti nei musei, a testimonianza della durabilità della pietra.
Gli antichi Egizi narravano, che queste pietre avessero i loro fantastici colori, perché sfondavano un arcobaleno, mentre si facevano strada attraverso la Terra.
Gli Egizi usavano la Tormalina per rimedi sia fisici che emotivi.
Credevano fermamente, che essa potesse curare il sistema nervoso, le malattie del sangue e le ghiandole linfatiche.
Anche la medicina dell’Estremo Oriente usava i poteri curativi della Tormalina per curare tutte le malattie.
E si ritiene ancora, che la Tormalina abbia poteri curativi nella moderna medicina alternativa.
La Tormalina aiuta a capire se stessi e gli altri, promuove la fiducia in se stessi e diminuisce la paura.
Questa pietra attira ispirazione, compassione, tolleranza e prosperità.
Equilibra i lati destro-sinistro del cervello, aiuta a curare la paranoia, supera la dislessia e migliora la coordinazione occhio-mano.
La Tormalina rilascia la tensione, diventando utile per le regolazioni della colonna vertebrale.
Riequilibra l’energia maschile-femminile all’interno del corpo e rimuove i blocchi.
Questa pietra ti aiuta a capire te stesso e gli altri, promuove la fiducia in se stessi e riduce la paura.
Bandisce i sentimenti di essere una vittima.
Essa viene anche utilizzata, per promuovere l’espressione artistica, soprattutto per artisti, autori, attori e coloro che sono nei campi creativi.
La Tormalina è una pietra sciamana, che ti protegge durante i rituali.
Può essere usata per divinare ed era tradizionalmente utilizzata, per indicare la strada da percorrere.
Questa pietra ha una forte affinità con le energie deviche ed è estremamente benefica per il giardino e le piante.
Può agire come un insetticida naturale, se si posiziona un esemplare vicino a porte e finestre.
Se sepolta nel giardino, la Tormalina incoraggerà la crescita e la salute di tutte le piante.
In generale, si ritiene che la Tormalina sia un ottimo strumento, per energizzare e riequilibrare i Chakra, in particolare le bacchette fatte con questa pietra, oltre per purificare l’aura e riequilibrare il sistema dei meridiani.
Ciò varia a seconda dei colori della Tormalina.
Vediamone alcuni.
Tormalina Nera: Conosciuta anche come Schorl o Afrizite, serve a proteggerti dagli attacchi psichici e a farti sentire al sicuro, in modo da poter uscire nel mondo, carico di scopo e fiducia in te stesso. Respinge la negatività, porta l’umore oscuro nella luce e fonde il Chakra della Radice alle energie della terra.
Tormalina Rossa: Conosciuta anche come Rubellite, la sua energia si basa nel tirare fuori compassione e gentilezza, ed affrontare le questioni del cuore. Per coloro che sentono di aver bisogno di una dose di guarigione del cuore, questa pietra è un ottimo terapista. Guaritrice del Chakra della radice, offre vitalità al corpo fisico.
Tormalina Verde: Conosciuta anche come Verdilite, è meravigliosa per le sue vibrazioni vivificanti, sempre pronta a portare la guarigione direttamente al centro del tuo cuore e, di riflesso, in tutto il corpo. È una pietra incredibile, apportatrice di virilità, forza e resistenza, sia fisicamente che emotivamente.
Tormalina Azzurra: Conosciuta anche come Indicolite , è interessata specificamente ad incoraggiare una comunicazione chiara, aperta e onesta. Le sue sfumature scintillanti sono simili al flusso dell’acqua, ricordandoci che la trasparenza può portare una vera guarigione al corpo, alla mente e all’anima.
Tormalina Viola: Conosciuta anche come Siberite, è nota per le sue proprietà radicanti e protettive, ma è anche un’incredibile gemma per aiutarti a sentirti completamente rilassato e pronto a rilasciare gli attaccamenti emotivi. Protegge dalle entità oscure.
Tormalina Bruna: Conosciuta anche come Dravite, consiste nell’ancorarti al suolo sotto i tuoi piedi e mantenerti saldo, non importa quanto forte soffino i venti del caos. Pulisce l’aura e il campo aurico. Può essere usata come pietra protettiva, per portare pace e speranza.
Tormalina Arancio: Migliora la creatività, stimola il Chakra sacrale e bilancia le emozioni di natura sessuale.
Tormalina Arcobaleno: Conosciuta anche come Rainbow Tourmaline, è disponibile in una miriade di sfumature, che fondono ogni colore dell’arcobaleno, per ripristinare l’equilibrio. Nella danza della luce e del colore, i Chakra sono invitati a fluire. Rainbow Tourmaline è un ritmo per l’anima.
Tormalina Watermelon (anguria): Fresca e fruttata di bontà, come il bel frutto da cui prende il nome, rappresenta il centro del cuore rosa e il guscio esterno che presenti al mondo. Porta pace al centro e gioia a quelle relazioni esterne. Promuove l’amore incondizionato e lega le energie del Chakra del Cuore con il sé superiore. Illumina le energie, lasciando spazio alle risate e alla leggerezza, liberando stati d’animo quando si è troppo seri.
Tormalina Gialla: Conosciuta anche come Tsilaisite, si allinea con il Chakra del plesso solare, aumenta il potere personale e la crescita spirituale.
Tormalina Rosa: Conosciuta anche come Elbaite, promuove gioia ed amore.
Cromo-Tormalina: Di colore verde, apre il Chakra del cuore, permettendogli di percepire ciò che il Terzo Occhio visualizza. Insegna la compassione ed è una pietra indispensabile per l’erborista o chi lavora con le piante. Attrae successo e abbondanza.
Tormalina Blu: Attiva il Chakra del Terzo Occhio e della Gola. Aiuta il recupero di conoscenze superiori e migliora la conoscenza interiore.
Tormalina Neon: La sua energia è come una lente d’ingrandimento, che può essere utilizzata come strumento complementare, per migliorare le proprietà curative di altre pietre curative. Offre potenza e concentrazione.