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Nella maggior parte delle culture antiche incontriamo idee di Magia, Stregoneria e Sciamanesimo.
Völva, ma anche Vǫlva, Vala o Vølve, è la versione nordica di uno Sciamano o Strega, che praticava la magia.
La Völva, nell’Era vichinga, era la predecessora della Strega medievale, quindi molto antica e le sue radici risalgono a più di 2.000 – 3.000 anni fa.
Secondo la leggenda norrena, le Völva che vissero a Miðgarðr, la ‘Terra degli uomini e dei Troll’, conosciuta anche come ‘Terra di Mezzo’, situato in Mannheimr, uno dei nove Regni dell’Edda, durante l’Era vichinga probabilmente impararono la loro arte dalla Dea Freya, la Dea dell’amore e della bellezza, una delle divinità Vanir.
A differenza degli Dei Aesir, che erano potenti in modo bellicoso, sembra che gli Dei Vanir avessero un potere più morbido ed esoterico, e fossero maestri della magia Seidr.
Gli Dei Aesir e Vanir combatterono per molti anni, ma alla fine giunsero ad un accordo di tregua, che prevedeva lo scambio di ostaggi, secondo il quale, Freya fu uno degli Dei Vanir inviati a vivere tra gli Aesir.
Lì insegnò l’arte della magia Seidr agli Dei Aesir ed agli uomini, o soprattutto alle donne di Miðgarðr, creando le Völva.
Degli Dei Aesir, fu Odino a diventare il maestro della magia Seidr.
Anche le Norne, i destini norreni, sono comunemente associate alla magia Völva.
Infatti, le tre Norne che vivono alla base di Yggdrasil, l’albero della vita, potrebbero essere Dee Vanir esperte nella magia Seidr.
Nelle saghe e nelle storie, la Völva è spesso descritta come una vecchia Strega vichinga, che vagava di città in città, o di fattoria in fattoria, pronunciando profezie e compiendo magie in cambio di riparo, cibo e altre forme di compenso.
Nonostante il suo ruolo al di fuori della normale struttura della società, la Völva era trattata con grande rispetto nella società vichinga.
Quando si presentava, ella aveva un posto d’onore al tavolo del pranzo ed era libera di parlare o ignorare chi le piaceva o meno, indipendentemente dal rango sociale della persona.
Nell’età vichinga la Völva praticava la magia, conosciuta come Seidr, in antico norvegese Seiðr, che significa letteralmente “legare”.
Questa magia vichinga era legata alle idee del destino e consentiva all’utente, non solo di leggere il destino e fare profezie, ma in alcuni casi anche di manipolarlo.
Una Völva aveva spesso un ruolo molto speciale all’interno della società ed anche stretti legami con i leader del suo clan.
Anche un uomo poteva praticare Seidr e sarebbe stato conosciuto come un Veggente, ma era molto raro, in quanto sarebbe stato visto come poco virile.
Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che, sia la donna Veggente che l’uomo Veggente indossavano entrambi lo stesso vestito.
Quindi, uno dei peggiori insulti che un uomo potesse ricevere nell’Era vichinga era essere chiamato poco virile o Völva.
Basti pensare, che anche Odino era un praticante della magia Seidr e, per questo motivo, fu criticato da Loki (Dio della grande astuzia e degli inganni, ma anche della distruzione), di essere poco virile.
La Völva indossava abiti colorati, portava guanti e un cappello fatto di pelliccia di gatto ed aveva un bellissimo bastone o bacchetta decorata, quest’ultimi accessori importante nello svolgimento del Seidr.
Infatti, la parola ‘Völva’ probabilmente significa bastone o portatore di bacchetta.
La magia della Völva era sia temuta che odiata dalla Chiesa, infatti questa istituzione vietava l’uso di bastoni e bacchette, l’uso della magia e gli altari pagani.
La pratica del Paganesimo o l’uso della magia erano puniti con la morte e la Chiesa non avrebbe mostrato pietà, per chiunque fosse stato catturato.
La gente aveva paura di una Völva, perché possedeva molto potere e la conoscenza della magia.
Una Völva non viveva sempre a lungo, la pratica della magia era pericolosa e spostarsi avanti e indietro tra dimensioni/Regni, aveva molte conseguenze impreviste.
Ma la sua morte poteva anche essere causata dal suo stesso clan, se non gli fossero piaciute le sue profezie.
Una Völva poteva andare in trance, parlare con gli spiriti intorno a lei, mentre lei stessa o delle giovani fanciulle intonavano un canto durante il rituale, in quanto gli spiriti venivano attirati dal suono dei tamburi, o della canzone.
Il canto doveva essere eseguito nel miglior modo possibile, in modo che gli spiriti fossero contenti e quindi fossero più propensi ad aiutare la Völva nel suo rituale.
La Strega doveva sedere in alto su un seggio o stare sollevata, così sarebbe stata in grado di vedere in un altro Regno.
Se gli spiriti fossero stati contenti della canzone, l’avrebbero così aiutata a predire il futuro o vedere il passato.
Quando il rituale giungeva al termine, la Völva si ritrovava, infatti, intrappolata tra due mondi e, a questo punto, poteva predire il futuro e fornire profezie a coloro che erano vicini.
La magia Seidr, inoltre, permetteva alla Völva di scatenare tempeste, lanciare incantesimi d’amore ed inviare incubi per uccidere qualcuno nel sonno.
Si credeva anche che una Völva fosse in grado di assumere sembianze animali, probabilmente usando questo potere sciamanico, per combattere o per percorrere lunghe distanze.
Una Völva poteva utilizzare il Seidr, per vincolare la volontà dei guerrieri in una battaglia, renderli lenti, disorientati e, in tal modo, essere indirettamente colpevoli della loro morte.
Poteva anche lanciare una maledizione su una persona, o farla ammalare mortalmente ma, allo stesso tempo, aveva poteri di guarigione.
Infatti, secondo un’antica storia, quando Thor venne ferito, mentre viaggia attraverso lo Jǫtunheimr (il mondo di due tipi di giganti: roccia e ghiaccio), la Völva Gróa tentò di usare la sua Stregoneria, per guarire la divinità.
In Danimarca, nella penisola dello Jutland, nel 1954, presso la fortezza ad anello di Fyrkat a Öland, è stata ritrovata una sepoltura del IX secolo, che sembra sia la sepoltura di un Völva.
Era una ricca sepoltura, con la donna collocata in una carrozza trainata da cavalli, ad indicare che era una persona importante.
Conteneva anche un’asta di ferro lunga 82 cm, con dettagli in bronzo, molto probabilmente il suo magico bastone Seidr.
La Strega vichinga era finemente vestita con un abito blu e rosso, e un velo con filo d’oro lungo il bordo.
Ella indossava anche numerosi anelli per le dita dei piedi, molti realizzati in argento, cosa molto insolita tra i Vichinghi, quindi è un segno sia di ricchezza, che di differenza all’interno della società vichinga.
Insieme al suo bastone la Völva, è stata sepolta con una varietà di altri oggetti, che avrebbero potuto essere strumenti del suo mestiere.
Tra questi, la donna aveva una spilla d’argento placcata in oro, che conteneva polvere di piombo bianco, una sostanza tossica che potrebbe essere stata usata nei rituali.
Aveva anche una borsetta contenente semi di Giusquiamo velenosi che, se strofinati sulla pelle, possono causare allucinazioni.
La Völva è stata trovata anche con ciotole ed ossa di animali, che potrebbero essere state tutte utilizzate nella pratica della Seidr.
Infine, nella tomba c’era anche un amuleto d’argento a forma di sedia, probabilmente un piccolo modello della sua sedia Seidr, dove praticava la sua magia.
Alcuni pensano che si tratti della Völva di Harald Blåtand, ovvero Aroldo I “Dente Azzurro” Gormsson (il primo Re ad unificare il frammentario regno di Danimarca dal punto di vista sia politico sia religioso) e quindi che dovrebbe aver viaggiato in giro per la Danimarca con il Re ed i suoi guerrieri.
Ciò significa, che sarebbe vissuta tra l’anno 958 e il 987 circa.
C’è anche da dire, che diverse sepolture di Völva sono state trovate in tutta la Scandinavia e parecchie sono state trovate con indosso abiti, o con oggetti accanto a loro di valore significativo.
Quindi questo particolare suggerisce, che le Völva fossero considerate importanti e di rango elevato, o almeno di rango superiore rispetto ad un normale contadino.
L’antico poema Vǫluspá, il cui titolo significa “Profezie della Völva”, fu probabilmente composto da un autore islandese nel X secolo, e poi ampliato successivamente.
Secondo la poesia, Odino usò i suoi poteri per evocare una Völva dai morti, per condividere la sua saggezza con gli Dei.
Questa Völva, particolarmente antica, raccontò l’intera storia del cosmo norreno dalla creazione e fornì profezie sull’inevitabile distruzione del Mondo a Ragnarok .
Ma ella non fu l’unica Völva ad essere evocata dai morti, visto che, secondo un’altra storia, la Völva Groa fu evocata dalla morte da suo figlio, per aiutarlo a portare a termine un compito impossibile, che gli era stato assegnato da sua nonna.
Alla fine dell’Era vichinga, l’ascesa del Cristianesimo vide (tanto per cambiare!) la persecuzione dei Völva, come pericolosi praticanti di magia e portatori del bastone dell’antica religione, vietando rigorosamente tutto ciò ad essi collegato.
È interessante notare come siano diversi gli atteggiamenti dei Norreni e dei Cristiani nei confronti della Stregoneria, della Magia e delle Veggenti: le Streghe vichinghe erano onorate e rispettate, mentre sotto il Cristianesimo le Streghe ed i Maghi, ma anche i presunti tali, furono perseguitati.
Oggi, ci sono ancora alcune persone, che praticano Seidr e si considerano una Völva.
Se avrai la fortuna di visitare alcuni dei mercati locali vichinghi in estate in Scandinavia, potresti riuscire a vederne una.
Infine, vi segnalo una bellissima ed affascinante serie Tv sull’argomento, assolutamente da non perdere: Beforeigners.
Le Streghe, fin dai primi Cristiani in Europa, sono state percepite come esseri malvagi, con immagini di donne in varie forme, da megere malvagie dal naso verrucoso rannicchiate su un calderone di liquido bollente, ad esseri dalla faccia da vecchia schiamazzanti, che cavalcano nel cielo su scope con cappelli a punta.
La vera storia delle Streghe, tuttavia, è oscura e, spesso per loro, mortale.
Le prime Streghe erano persone che praticavano la Stregoneria, usavano incantesimi ed invocavano gli spiriti, per chiedere aiuto o per apportare cambiamenti.
Si pensava che la maggior parte delle Streghe fosse pagana e che fosse in combutta con il diavolo.
In realtà, molte erano semplicemente guaritrici naturali, o cosiddette “donne sagge”, la cui essenza della professione era stata fraintesa.
Una delle prime notizie di una Strega si trova nella Bibbia, nel libro di 1 Samuele, che si pensa sia stato scritto tra il 931 a.C. e il 721 a.C.
Racconta la storia di quando il re Saul cercò la Strega di Endor , per evocare lo spirito del profeta Samuele, morto per aiutarlo a sconfiggere l’esercito filisteo.
Anche nell’Antico Testamento si fa riferimento alle Streghe, come Esodo 22:18, che dice: “non permetterai che una strega viva“.
Ulteriori passaggi biblici mettono in guardia contro la divinazione, il canto o l’uso di Streghe, per contattare i morti.
L’isteria sulle Streghe prese davvero piede in Europa, durante la metà del 1400, quando molte donne accusate confessarono, spesso sotto tortura, una varietà di comportamenti malvagi.
Nel giro di un secolo, la caccia alle Streghe divenne comune e la maggior parte degli accusati, solitamente vedove o donne ai margini della società, veniva giustiziata, bruciando sul rogo o per impiccagione.
Tra il 1500 e il 1660 in Europa, soprattutto in Germania, furono messe a morte fino a 80.000 sospette streghe, e la maggior parte di loro erano donne ritenute in combutta con il diavolo e piene di lussuria.
Una curiosità da notare è che, in questa nazione, la maggior parte delle Streghe erano donne mentre, in Islanda, predominavano le Streghe maschi.
La pubblicazione del libro “Malleus Maleficarum“, (‘Il Martello delle Streghe’) scritta da due rispettati domenicani tedeschi nel 1486, probabilmente spinse la mania delle Streghe a diventare virale, essendo esso essenzialmente una guida su come identificare, cacciare ed interrogare le Streghe.
Un po’ prima, nel 1428 iniziò nel Vallese, in Svizzera , la prima Caccia alle Streghe sistematica europea, che durò otto anni e provocò la morte di 367 persone.
Per essere condannata, una persona doveva avere almeno tre vicini di casa o conoscenti, che dichiarassero pubblicamente di essere una Strega.
La maggior parte degli accusati nei processi alle Streghe vallesani erano contadini maschi.
Questi individui furono sottoposti a torture, in base alle quali venivano estorte confessioni riguardanti incontri con il Diavolo, che li avrebbe esortato a evitare la Messa e la confessione, in cambio della ricompensa della capacità di volare.
Altri confessarono di avere il potere di uccidere i loro vicini, o di trasformarsi in lupi mannari.
I condannati furono per lo più bruciati a morte, alcuni decapitati.
Le vittime erano legate ad una scala, che veniva posta in una pira.
Come ultima grazia, le autorità legavano sacchi di polvere da sparo al collo delle Streghe, per accelerare la loro morte tra le fiamme.
Probabilmente, la vittima più famosa del rogo per Stregoneria ed eresia fu Giovanna d’Arco, anche se non fu uccisa durante il periodo della mania della caccia alle Streghe, anzi, fu più una vittima della politica: l’accusa di Stregoneria fu semplicemente un modo conveniente per sbarazzarsi di lei.
La donna fu sottoposta dai suoi rapitori inglesi a 15 esami, sia pubblici che privati, prima di essere sottoposta a un processo in un tribunale ecclesiastico, che la dichiarò colpevole di eresia, dichiarando tra le altre cose, che “il veleno dell’eresia” aveva avuto un effetto trasformativo, trasformandola in un “membro di Satana”.
Quindi fu stabilito che Giovanna era una “bestemmiatrice contro Dio” e, quindi, fu bruciata sul rogo nel 1431 a Rouen, dove si dice che sia morta per inalazione di fumo, prima che le fiamme la consumassero.
Un’altra caccia terribile alle Streghe europee si svolse a Bamberga, in Germania, dal 1626 al 1631, in cui furono condannate 1000 persone e 900 furono bruciate sul rogo, alcune delle quali ebbero la fortuna di essere state prima decapitate.
Fu uno sterminio che non discriminava, uccidendo persone di tutte le età, generi e classi.
Ma cosa successe?
Nel 1626, alcune persone fecero una petizione alle autorità locali, chiedendo il motivo per cui Streghe e Maghi avessero inviato gelate per distruggere i loro raccolti.
Il principe-vescovo, Johann Georg Fuchs von Dornheim, avviò quindi un’indagine e, in poco tempo, una donna fu arrestata e confessò di aver causato il gelo.
Alla fine, il marito della donna accusata, Dorothea Flock riuscì a fuggire nella vicina Norimberga e presentò una denuncia all’imperatore, che intervenne.
Il principe-vescovo che aveva guidato i processi alle Streghe di Bamberga fu rimosso dalla sua posizione di potere, ma solo dopo aver realizzato un profitto molto generoso, sequestrando le terre di coloro che cercava di distruggere.
Johann Georg Fuchs von Dornheim fu sostituito nel 1631, cosa che pose così fine ai processi alle Streghe di Bamberga.
In questa caccia alle Streghe, la tortura era usata senza restrizioni, risultando non solo nelle confessioni, ma anche nell’estorsione di nuovi nomi.
Infatti, sotto tortura, gli imputati confessavano di aver partecipato ai Sabbath delle Streghe, alla magia malvagia e ai rapporti sessuali con Satana e i suoi tirapiedi.
Nel 1627, fu addirittura costruito un edificio speciale, la ‘Casa delle Streghe’, per contenere tutte le vittime di questa terribile caccia, nel quale i metodi di tortura usati, per estorcere confessioni e accuse alle vittime, includevano l’uso di viti a testa zigrinata, morse per le gambe e lo ‘Strappado’.
Lo Strappado era un metodo di tortura inventato in Italia ed usato anche contro Girolamo Savonarola e Niccolò Machiavelli, che comprendeva tre varianti, tutte inimmaginabilmente orribili.
Nella prima, la vittima aveva le braccia legate dietro di sé, con una spessa corda legata intorno ai polsi ed attaccata a una trave o gancio sul soffitto.
Il boia quindi tirava semplicemente la corda, in modo che il condannato fosse sollevato verso l’alto dalle mani, causando un’agonia intollerabile e di solito lussazione delle braccia e delle spalle.
Al corpo potevano essere aggiunti pesi, per rendere il dolore ancora più forte e, coloro che riuscivano a sopravvivere, spesso rimanevano paralizzati o subivano danni ai legamenti irreparabili.
La seconda variante era simile alla prima, ma incorporava una serie di brusche cadute da una grande altezza, provocando sobbalzi dolorosi, rottura delle spalle.
La terza variante legava le mani in avanti ed attaccava un peso massimo alle caviglie legate, provocando anche la lussazione delle gambe.
All’epoca, esistevano diversi modi per identificare una Strega, uno di questi era che una persona avesse un qualsiasi segno sulla pelle, come un neo, una macchia dell’età o una voglia, cosa molto comune, in realtà.
Questi erano visti come un segno del Diavolo e che la Strega li usasse per allattare il suo ‘famiglio’ (leggi articolo: https://www.madameblatt.it/2020/11/11/famiglio-il-demone-delle-streghe/), un demone che aiutava la strega nelle loro azioni malvagie, travestito da animale domestico come un gatto o un cane.
Un altro metodo, per identificare una Strega, era pungerla con degli spilli: se non sanguinava, era un segno sicuro che fosse sotto il controllo del Diavolo.
Alcuni cacciatori di Streghe senza scrupoli usavano una spilla retrattile, quindi ancora una volta l’accusato non aveva speranza di superare questa prova.
Altro metodo era prendere di mira uomini e donne, che avevano poteri curativi usando la fitoterapia, oppure il famoso “Nuoto delle Streghe“, durante il quale l’imputato veniva spogliato e gettato in uno specchio d’acqua, con una corda legata intorno alla vita.
Se le acque avessero respinto la persona, facendola galleggiare, era sicuramente affiliata al Diavolo, quindi una Strega.
Se fosse, invece, affondata, sarebbe stata tirata fuori dall’acqua, usando la corda intorno alla vita.
Ma, sfortunatamente, molte persone annegarono in questo modo.
Man mano che l’isteria delle Streghe diminuiva in Europa, crebbe nel Nuovo Mondo, che stava vacillando per le guerre tra francesi e britannici, un’epidemia di vaiolo e la continua paura degli attacchi delle vicine tribù di nativi americani.
Il più caso più famoso si riferisce agli eventi di Salem, nel 1692, che furono solo un capitolo di una lunga storia di cacce alle Streghe, iniziata in Europa tra il 1300 e il 1330, e terminata alla fine del XVIII secolo, con l’ultima esecuzione nota per Stregoneria, avvenuta in Svizzera nel 1782.
Circa tre quarti di quelle cacce alle Streghe europee si sono svolte nella Germania occidentale, nei Paesi Bassi, in Francia, nell’Italia settentrionale e in Svizzera.
Si ritiene, in linea di massima, che circa 110.000 persone in totale siano state processate per Stregoneria e circa 50.000 siano state giustiziate.
Le Streghe erano considerate seguaci di Satana, le quali avevano barattato le loro anime per la sua assistenza.
Si credeva, che esse impiegassero i demoni per compiere azioni magiche, che passassero dalla forma umana a quella animale, o da una forma umana all’altra, che gli animali agissero come i loro “spiriti familiari” e che cavalcassero nell’aria di notte, per incontri segreti e orge.
Sicuramente, alcuni individui adoravano realmente il diavolo e tentavano di praticare la Stregoneria con intenzioni dannose, ma spesso queste cacce si basavano su supposizioni.
Il processo di identificazione delle Streghe, infatti, iniziava con sospetti o voci, ai quali seguivano accuse, spesso sfociate in condanne ed esecuzioni.
I processi alle Streghe e le esecuzioni di Salem sono avvenute come il risultato di una combinazione di politica della Chiesa, faide familiari e bambini isterici, il tutto svolto in un vuoto di autorità politica.
Ma ecco la storia.
Alla fine del XVII secolo, la città di Salem era come divisa in due: da una parte, una vivace comunità portuale orientata al commercio nella baia del Massachusetts, conosciuta come Salem Town, che si sarebbe evoluta nella moderna Salem e, nell’entroterra a circa 16 km, una piccola e povera comunità agricola di circa 500 persone, conosciuta come Salem Village.
Nello stesso villaggio esisteva un notevole divario sociale, che era esacerbato da una rivalità tra le sue due famiglie principali, con continui litigi sulle proprietà: i benestanti Porters, che avevano forti legami con i ricchi mercanti di Salem Town, e i Putnam, che cercavano una maggiore autonomia per il villaggio ed erano i portabandiera delle famiglie contadine meno prospere.
Nel 1689, sotto l’influenza dei Putnam, Samuel Parris, un mercante di Boston diretto alle Barbados, divenne il pastore della chiesa congregazionale del villaggio, portando con sé sua moglie, i loro tre figli, una nipote e due schiavi originari delle Barbados: John Indian, un uomo, e Tituba, una donna.
Parris aveva negoziato astutamente il suo contratto con la congregazione, cercando un compenso maggiore, inclusa la proprietà della canonica, cosa che non andava bene a molti membri della congregazione.
Anche la teologia e la predicazione puritana ortodossa di Parris divisero la congregazione, una divisione che, durante il processo Salem, si divise in fazioni pro e anti-Parris.
Probabilmente condizionati dai racconti Voodoo narrati loro da Tituba, Betty, la figlia di Parris di 9 anni, sua nipote Abigail Williams di 11 anni e la loro amica Ann Putnam, di circa 12 anni, iniziarono a dedicarsi alla predizione del futuro.
Nel gennaio 1692, il comportamento sempre più strano di Betty ed Abigail finì per includere urla, suoni strani, lancio di oggetti, contorsione dei loro corpi e lamentele su sensazioni di essere morse e pizzicate.
Gli storici, che per anni hanno studiato questa storia, ipotizzano che ciò fosse dovuto ad una combinazione di asma, encefalite, malattia di Lyme, epilessia, abusi sui minori, psicosi delirante o ergotismo convulsivo.
L’ergotismo è una malattia causata dal mangiare pane o cereali a base di segale, che è stato infettato dal fungo della segale cornuta, che può provocare vomito, soffocamento, convulsioni, allucinazioni e la sensazione di qualcosa che striscia sulla pelle.
Per farci un’idea, l’LSD è un derivato della segale cornuta.
Questo strano comportamento si diffuse ad altre ragazze e giovani donne della comunità, così simile a quello dei figli di una famiglia di Boston che, nel 1688, si credeva fossero stati stregati.
A febbraio, incapace di spiegare il loro comportamento dal punto di vista medico, il medico locale, William Griggs, attribuì la causa al soprannaturale così, su suggerimento di un vicino, Tituba preparò una “torta delle streghe“, con l’urina delle vittime, per cercare di scovare l’autore soprannaturale della malattia delle ragazze.
Questo atto indignò il pastore Parris, che lo vide come un atto blasfemo.
Betty ed Abigail affermarono di essere state stregate da Tituba e da altri due membri emarginati della comunità, ovvero una mendicante irascibile, Sarah Good, e Sarah Osborne, un’anziana donna costretta a letto.
Il mese successivo, due magistrati di Salem Town, John Hathorne e Jonathan Corwin, si recarono nel villaggio, per condurre un’inchiesta pubblica.
Le due accusate si incolparono a vicenda, oltre a rivendicare la propria innocenza.
Tituba, dopo essere stata ripetutamente tormentata, confessò ai magistrati ciò che essi volevano sentire: che era stata visitata dal diavolo e aveva fatto un patto con lui, oltre a descrivere gli incontri con gli animali famigli di Satana e con un uomo alto e scuro di Boston, che l’aveva invitata a firmare il ‘Libro del Diavolo’, in cui c’erano scritti i nomi di Sarah Good e Sarah Osborne, insieme a quelli di altri sette.
A quel punto, i magistrati ebbero non solo una confessione, ma anche la prova della presenza di più Streghe nella comunità, e l’isteria aumentò.
Infatti, altre ragazze e giovani donne iniziarono ad avere accuse, tra cui Ann Putnam, sua madre, sua cugina, Mary Walcott, e la serva dei Putnam, Mercy Lewis.
Furono accusati di Stregoneria anche membri onesti della comunità, come Rebecca Nurse, una donna matura di una certa rilevanza sociale.
Da quel momento in poi, in dozzine di casi, la maggior parte degli accusati si rivelarono nemici dei Putnam.
Mettendo fine a settimane di udienze informali e reclusione, a maggio del 1692, il governatore della colonia del Massachusetts, Sir William Phipps, ordinò la convocazione di una corte ufficiale del tribunale penale a Salem Town, presieduta da William Stoughton e composta da sette giudici.
Gli imputati, senza avvocato difensore, erano aggravati dall’esistenza di “prove spettrali“, cioè affermazioni da parte delle vittime di aver visto e di essere state attaccate, con pizzichi, morsi, distorsioni, dagli spettri dell’accusato, che altri non erano che Satana.
Coloro che confessarono, o che nominarono altre streghe, furono risparmiati dalla vendetta della Corte, a causa della convinzione puritana che avrebbero ricevuto la loro punizione da Dio.
Coloro che, invece, insisterono sulla loro innocenza, furono martoriati.
E, coloro che nella comunità pensavano che fosse tutto uno sbaglio, una crudeltà fondata sul nulla, rimasero muti, temendo che sarebbero stati puniti per aver sollevato obiezioni al procedimento con l’accusa di Stregoneria.
La prima ad essere condannata per Stregoneria, nonostante si fosse sempre proclamata innocente, fu Bridget Bishop, la quale fu impiccata il 10 giugno 1692, sulla forca che divenne nota come ‘Gallows Hill’, nel villaggio di Salem.
In seguito furono impiccate altre cinque persone condannate, tra cui Sarah Nurse e Sarah Good.
Quest’ultima rispose alla sua condanna, dicendo che ‘non era una Strega più di quanto il giudice fosse un mago…‘
Addirittura, il ministro precedente della chiesa nel villaggio di Salem, George Burroughs, fu convocato dal Maine ed accusato di essere il capobanda delle Streghe, venendo condannato e, insieme ad altri quattro, impiccato il 19 agosto.
Mentre era in piedi sulla forca, egli recitò perfettamente il ‘Padre Nostro’, cosa che nessuna Strega era in grado di fare, sollevando in alcuni dubbi sulla sua colpevolezza.
Le impiccagioni continuarono e, altra cosa agghiacciante, fu ucciso anche un uomo ottantenne, accusato di stregoneria, il quale, rifiutando la colpevolezza, fu prima sottoposto a ‘peine forte et dure’ (punizione forte e dura) e pressato sotto pesanti pietre per due giorni, fino alla morte.
Le accuse di Stregoneria si diffusero anche ad individui di altre comunità, tra cui Beverly, Malden, Gloucester, Andover, Lynn, Marblehead, Charlestown e Boston, anche se cambiò la metodologia, da ‘prove spettrali’ a ‘prove dirette’.
Ciò accadde nel momento in cui, la stessa moglie del giudice Phipps fu accusata di Stregoneria e, da quel momento, egli cambiò la tipologia anche del tribunale, istituendo una Corte Superiore di Giustizia, con la quale iniziarono ad essere condannate poche persone, rispetto a quelle incriminate.
Negli anni successivi ci furono atti di pentimento individuali ed istituzionali da parte di molte persone, che erano state coinvolte nei processi, alcune delle quali riconobbero pubblicamente i propri errori.
Nel 1702 il Tribunale dichiarò l’illegittimità dei processi e circa 22, delle 33 persone che erano state condannate, furono discolpate nel 1711 dal Commonwealth del Massachusetts, il quale pagò anche circa 600 sterline alle famiglie delle vittime.
Nel 1957 lo stato del Massachusetts si scusò formalmente per i processi anche se, solo nel 2001, gli ultimi 11 condannati sono stati completamente esonerati.
In Europa, invece, sembra che l’ultimo processo ufficiale alle Streghe potrebbe aver avuto luogo in Polonia nel 1775.
Il processo alle Streghe di Doruchów iniziò, dopo che i membri della comunità avevano chiesto ai funzionari di un villaggio vicino, di indagare sulle prove dell’esistenza della Stregoneria.
Si racconta che, quindi, 14 donne furono arrestate, dopo essere state accusate di aver usato la magia per fare del male alla moglie di un nobile locale.
Tre di queste donne morirono dopo essere state torturate, mentre le restanti furono bruciate sul rogo.
Questo processo alle Streghe è accreditato da alcuni storici, come all’origine del divieto del Governo polacco del 1776, della tortura e dei processi alle Streghe.
L’ultima persona giustiziata per Stregoneria in Europa, fu una donna di nome Anna Göldi, morta all’età di 48 anni.
Anna, nata nel cantone San Gallo, in una famiglia povera, aveva avuto un figlio illegittimo con un mercenario, bimbo che morì durante l’infanzia.
La donna fu accusata di aver ucciso il suo bambino, quindi fuggì in un altro Cantone, trovando lavoro al servizio di una famiglia benestante.
In seguito, le figlie del suo datore di lavoro l’accusarono di aver trovato aghi nel suo latte, o di aver vomitato oggetti metallici.
Quindi Anna perse il lavoro e, in seguito il suo datore di lavoro l’accusò di Stregoneria.
Sotto tortura, Anna confessò, fu dichiarata colpevole e decapitata.
Molto più tardi, però fu rivelato che la donna aveva avuto una relazione con il suo datore di lavoro e, quando lo aveva minacciato di rivelarlo, lui si era vendicato con un’accusa di Stregoneria.
Oggi, Anna Göldi è ricordata come “Ultima Strega” morta in Europa, nel 1782.
L’Asparago comune, o Asparagio (Asparagus officinalis) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Asparagaceae, che conta circa 200 specie, molte delle quali ornamentali.
Questa pianta ha un rizoma che cresce sotto terra; proprio da esso spuntano le parti commestibili di questo ortaggio, i turioni, che vanno raccolti prima che crescano trasformandosi in steli.
I turioni spuntano all’inizio della primavera, a volte crescendo fino a 25 centimetri in un periodo di 24 ore. Il resto dell’anno, un bel fogliame tipo felce minuscola, piccoli fiori e, in autunno, minuscole bacche rosse aggiungono interesse al giardino.
E’una pianta originaria dell’Asia, utilizzato per la prima volta nell’area mediterranea dagli Egizi.
Infatti, è raffigurato come un’offerta su un fregio egiziano risalente al 3000 a.C.
Nei secoli successivi, viene citato nelle opere naturalistiche dello studioso greco Teofrasto, quindi da Catone e poi da Plinio, che ne descrisse accuratamente anche il metodo di coltivazione, oltre agli usi alimentari, nella sua ‘Naturalis Historia’.
Anticamente era conosciuto anche in Siria e nella penisola iberica.
Greci e Romani lo mangiavano fresco quando era di stagione e lo essiccavano per usarlo in inverno.
Gli epicurei romani ne congelavano i germogli per la festa in onore di Epicuro.
L’imperatore Augusto creò la “Flotta degli Asparagi” per trasportare questo ortaggio, e coniò l’espressione “più veloce della cottura degli asparagi”, ad indicare un’azione rapida.
Nel 1469, l’Asparago era coltivato nei monasteri francesi, mentre non fu preso in considerazione in Inghilterra fino al 1538, e in Germania fino al 1542.
L’Asparago fu importato nel Nord America dai coloni europei nel 1655.
Infatti, Adriaen van der Donck, un immigrato olandese nella Nuova Olanda, menziona gli Asparagi nella sua descrizione delle pratiche agricole olandesi nel Nuovo Mondo.
Le cronache storiche riportano, che l’imperatore Carlo V (1500-1558), sovrano dell’Impero asburgico, fece una visita inaspettata a Roma, durante il periodo del digiuno.
Poiché non c’erano molte provviste a portata di mano con un preavviso così breve, il cardinale in carica ebbe un’idea che salvò la situazione.
Fece preparare ai cuochi tre diversi piatti di Asparagi, serviti su tre diverse tovaglie profumate, insieme a tre diversi vini squisiti.
Si dice che l’imperatore abbia elogiato queste prelibatezze per anni e anni.
I piatti di Asparagi erano apprezzati anche alla corte del “Re Sole”, Luigi XIV, dove erano chiamati ‘point d’amour‘ (consigli d’amore) ed erano serviti come prelibatezza anche a Madame de Pompadour.
Ma anche chi voleva conquistare Madame de Maintenon, la seconda moglie del re, doveva solo portarle una nuova ricetta di Asparagi.
Furono così scritte tutte le ricette in un libro, in cui la ricetta ‘Zuppa à la Maintenon’ è ancora nota ai buongustai.
L’Asparago era considerato un simbolo fallico bandito dalle scuole femminili nel XIX secolo, ma alle donne vittoriane veniva insegnato a rilevare l’odore di questo ‘afrodisiaco’ nell’urina del marito, un segno sicuro che si stava comportando in modo improprio!
Alcuni dicono che Il termine Asparago derivi dal latino ‘asparagus’, che significa ‘germoglio’.
I Romani gli diedero questo nome per due motivi: in primo luogo, perché la parte commestibile è soltanto quella apicale del germoglio, secondo perché si riteneva che l’Asparago possedesse delle benefiche proprietà curative, in grado di rigenerare il corpo umano e ridargli nuova linfa.
Secondo un’altra tesi, sembra che Asparago derivi dal greco: ‘a’ = ‘negazione’ e ‘speìro’ = ‘semino’, in riferimento alla facilità con cui la pianta si moltiplica per via vegetativa.
Altri nomi per l’Asparago sono: Asperge, Asperges, Espárrago, Espárragos, Garden Asparagus, Spargelkraut, Spargelwurzelstock, Sparrow Grass, Sparagrass, Sperage, Tian men Tong.
Le proprietà dell’Asparago sono prevalentemente diuretiche, grazie al suo principio attivo, l’asparagina.
Nell’ambito della medicina popolare, i turioni sono impiegati per preparare un decotto il quale, assunto oralmente, esercita un’azione diuretica ed antinfiammatoria.
L’asparago è usato per prevenire i calcoli nei reni e nella vescica, e l’anemia dovuta alla carenza di acido folico.
Alcune persone applicano gli Asparagi direttamente sulla pelle per pulire il viso, seccare le piaghe e curare l’acne.
Altri usi includono il trattamento del dolore articolare, squilibri ormonali nelle donne, secchezza dei polmoni e della gola, costipazione, dolore ai nervi e malattie causate da parassiti.
L’Asparago è un ortaggio ricco di sostanze nutritive, un’ottima fonte di fibre, folati, vitamine A, C, E e K , nonché di cromo, un minerale che migliora la capacità dell’insulina di trasportare il glucosio dal flusso sanguigno alle cellule.
E’ ricco di antiossidanti, può aiutare il nostro cervello a combattere il declino cognitivo, e sembra che abbia anche una funzione afrodisiaca.
L’Asparago cresce nei climi temperati o subtropicali in terreni non troppo acidi.
Oggi, Cina, Tailandia, Messico, Perù e Germania sono all’avanguardia nella coltivazione della maggior parte degli Asparagi del mondo.
Sebbene l’Asparago verde sia di gran lunga il più comune, potresti anche aver visto o assaggiato Asparagi viola o bianchi.
Gli Asparagi viola di solito hanno un sapore un po’ più dolce del verde, mentre quelli bianchi hanno un sapore più tenue e delicato.
L’Asparago bianco viene coltivato in grandi quantità in Francia, motivo per cui si trova comunemente in Europa.
Esso viene coltivato interamente sottoterra, quindi la clorofilla che produce colore non si sviluppa mai, e gli steli rimangono bianchi.
A mio avviso, comunque, il migliore in assoluto rimane l’Asparago selvatico, i cui teneri turioni sono squisiti anche crudi.
Il significato simbolico dell’Asparago è: nobiltà, ricchezza, raffinato erotismo.
In Esoterismo, gran parte dell’aura degli Asparagi riguarda la sua reputazione di afrodisiaco rigenerante.
In effetti, a sostegno di questa descrizione c’è la convinzione che i germogli fallici a crescita rapida aumenteranno il desiderio e la potenza sessuale.
Gli antichi Greci attribuivano gli Asparagi alla Dea dell’amore, Afrodite.
I Beoti realizzavano ghirlande per le spose con le fronde degli Asparagi.
Il poeta Apuleio, autore de ‘L’asino d’oro’, avrebbe conquistato il cuore della ricca vedova Pudentilla, con una pozione d’amore contenente Asparagi, code di granchio, uova di pesce, sangue di colomba e lingua di uccello.
(Il matrimonio gli valse una causa giudiziaria per stregoneria, ma fu assolto)
Sebbene questo vegetale fosse posto sotto il dominio di Giove, non risiede lì esclusivamente.
I medici medievali, non a caso, lo attribuirono anche a Venere, la Dea che governa gli organi urinari e sessuali.
Di conseguenza, questi medici prescrivevano di cuocere la radice in acqua o vino e di berla “per aumentare lo sperma” e stimolare la libido.
Anticamente, all’Asparago gli si riconoscevano anche proprietà di anticoncezionale, preparando un decotto della pianta, o di semi misti con quelli di Aneto, ma anche portando un sacchetto di turioni nascosti tra le vesti.
L’Asparago è usato negli incantesimi di lussuria e fertilità, specialmente per quanto riguarda la resistenza e la potenza maschili.
PIANETA: MARTE/GIOVE/VENERE
ELEMENTO: Fuoco
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Ariete, Sagittario
CHAKRA: 6, Ajna (C. del Terzo Occhio)
L’Adularia è una varietà di Ortoclasio, minerale silicato di potassio, chiamata anche volgarmente ‘Pietra di Luna’ e confusa con la Labradorite bianca, che porta lo stesso soprannome.
La distinzione tra le due pietre si evince dal prezzo, che per l’Adularia è più alto.
Il nome deriva dal massiccio dell’Adula, sulle Alpi Lepontine, in Svizzera, in cui fu scoperta nel 1780, dal naturalista lombardo Ermenegildo Pini.
Questa gemma, da trasparente ad incolore, spesso mostra una lucentezza da bianca a blu.
Si trovano giacimenti di Adularia in: Papua Nuova Guinea, Kazakhistan, Portogallo, Islanda, Grecia, Austria, Mongolia, Corea, Marocco, Panama, Brasile, Guatemala, Algeria, Slovenia, Cile, Nepal, Ecuador, Argentina, USA, Ungheria, Giappone, Ucraina, Taiwan, Bolivia, India, Nuova Zelanda, Canada, Turchia, Belgio, Namibia, Finlandia, Italia, Sud Africa, Antartide, Georgia, Perù, Etiopia, Germania, Afghanistan, Fiji, Repubblica Ceca, Madagascar, Thailandia, Arabia Saudita, Svezia, Pakistan, Cina, Irlanda, Russia, Polonia, Slovacchia, Bulgaria, Francia, Giordania, Kirgyzstan, Gran Bretagna, Irlanda del Nord, Romania, Sri Lanka, Uzbekistan, Kenia, Svizzera, Spagna, Djibouti, Azerbaijan, Nicaragua, Norveglia, Messico, Zimbabwe, Filippine, Australia, Groenlandia, Tagikistan, Estonia, Indonesia.
L’Adularia è stata utilizzata in gioielleria per millenni, anche dalle antiche civiltà.
Gli antichi Romani l’ammiravano, poiché credevano che fosse derivata dai raggi solidificati della luna.
Sia i Romani che i Greci, quindi l’associavano alle loro divinità lunari.
Nella storia più recente, l’Adularia è diventata popolare durante il periodo dell’Art Nouveau, Liberty, soprattutto grazie all’orafo francese René Lalique, che ha creato una grande quantità di gioielli utilizzando questa pietra
L’Adularia è la pietra portafortuna del mese di Giugno.
In India, l’Adularia è sempre stata considerata pietra sacra, con un significato speciale per gli innamorati.
Si credeva, che metterne una in bocca, quando la Luna era piena, avrebbe permesso di vedere il futuro.
L’Adularia, ancora oggi, è un dono tradizionale di matrimonio in India, perché si dice che porti armonia alla coppia.
In Europa, si diceva che questa gemma potesse riconciliare amanti separati e che curasse l’insonnia.
L’Adularia viene definita la “pietra visionaria“, poiché risveglia e sviluppa il nostro potenziale psichico, oltre ad aprirci alla nostra spiritualità ed aiutarci a creare una connessione con il Divino.
Il luccichio iridescente aiuta anche l’introspezione, la visione interiore, l’autoriflessione e la consapevolezza di sé, supportando il nostro sviluppo personale.
È considerata la pietra primaria per la fertilità femminile e, talvolta, viene anche utilizzata come aiuto nel processo di parto.
Quindi, oltre al suo affascinante aspetto fisico, l’Adularia è dotata di una profonda abilità spirituale.
L’Adularia è ottima, per coloro che desiderano intraprendere un viaggio di scoperta spirituale di sé.
Può aiutarti a migliorare le tue relazioni personali, soprattutto aiutandoti a capire le emozioni più profonde, che si nascondono internamente.
E’ dotata di energie sia maschili che femminili, che aiutano a bilanciare corpo, mente e anima.
Infatti, mentre le energie maschili aiutano a procurarsi forza e ti aiutano a concentrarti sui tuoi obiettivi, le energie femminili portano la calma della mente ed aumentano l’intuizione, così come la tua forza fisica e mentale.
Questo minerale può aiutare a trovare il giusto equilibrio tra tutti i tuoi Chakra e stimolare la tua coscienza interiore.
L’Adularia può anche potenziarti, unificando le tue vibrazioni ed elevandole ai Regni superiori della coscienza cosmica.
Una volta che inizi a meditare con il cristallo di Adularia, puoi padroneggiare l’arte della manifestazione, attraverso il Chakra del Terzo Occhio e sperimentare l’elevazione spirituale.
Questa pietra facilita la chiarezza dei pensieri e la concentrazione quindi, se desideri rivitalizzare le tue capacità spirituali e fisiche e cercare una guida adeguata attraverso le tue esperienze emotive, meditare con il cristallo di Adularia può essere di grande aiuto.
L’Adularia è molto preziosa per i leader spirituali: li aiuta a migliorare le loro capacità di chiaroveggenza ed a suscitare potenziali psichici innati.
Inoltre, il quarzo di Adularia è altamente efficace per le manifestazioni attraverso la meditazione e può aiutare ad aprire i tuoi sensi all’illuminazione spirituale, alla scoperta di te stesso, dandoti il potere di rompere con abitudini e schemi vecchi e inutili.
Supporta anche tutti coloro che stanno cercando di liberarsi dalle dipendenze.
Se possiedi un’Adularia, evita urti, spigoli vivi, colpi forti e di pulirla con panni duri.
Una manutenzione regolare può aiutare la bellezza della tua pietra e farla durare a lungo.
L’Adularia non deve essere esposta ai detergenti ed alle sostanze chimiche contenute, in quanto possono creare graffi e persino causare rotture nella superficie a causa del deterioramento.
Conservala in una scatola o sacchetto foderato di feltro, tenendola lontana da altri gioielli o metalli, per evitare che si sfreghino o urtino insieme.
Puoi lavarla con acqua calda e sapone delicato neutro, senza eccedere e, poi, asciugala delicatamente e lentamente con uno panno in microfibra o spugna.
Se vuoi rimuovere le vibrazioni negative, che la tua pietra potrebbe aver assorbito, sarebbe l’ideale avere nelle vicinanze un fiume, torrente, mare.
Bisognerebbe tenere l’Adularia sott’acqua con cura, qualche minuto, e in modo sicuro, lasciando che le vibrazioni naturali dell’acqua si muovano attorno alla tua pietra.
Se non hai corsi d’acqua vicino a te, l’acqua del rubinetto sarà sufficiente.
Alla fine, ti verrà lasciata una pietra naturalmente guarita, priva di vibrazioni negative, che potrai indossare di nuovo sul tuo corpo durante la giornata.
Infine, se vuoi ricaricarla, lascia la tua Adularia fuori, sotto la Luna piena per un’intera notte, affinché si connettano.
Dì ad alta voce le tue intenzioni per la tua gemma, tenendo l’Adularia in mano, pronuncia solo cose positive e chiedi all’Universo di consentire, solo al flusso di vibrazioni positive, di raggiungere la tua pietra quella sera.
Puoi anche tenere l’Adularia vicina al Chakra del Terzo Occhio e pronunciare una frase tipo:
“Scelgo di riempire questa Adularia e caricarla di chiarezza/rinascita/amore/guarigione/saggezza…”
Dopo alcune notti di questa pratica, la tua Adularia sarà pronta per aiutarti e splenderà brillantemente come te.
PIANETA: Luna/Plutone
ELEMENTO: Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Cancro, Bilancia, Scorpione
CHAKRA: 4, Anahata, (C. del Cuore) – 5, Vishuddha, (C. della Gola) – 6, Ajna, (C. del Terzo Occhio) – 7, Sahasrara, (C. della Corona)
Antidesma è un genere di piante tropicali, di circa 100 specie, originario del sud-est asiatico, Africa, Australia ed isole oceaniche.
Comprende specie varie, che possono essere arbustive o erette, raggiungendo anche i 30 metri d’altezza.
Presenta foglie ovali verdi sempreverdi, fiori giallo-verdi disposti in piccoli mazzi con odore sgradevole e frutti commestibili bianchi quando immaturi, che gradualmente diventano rossi, poi neri.
Quando sono ancora bianchi o rossi, hanno sapore aspro e astringente, mentre sapore agrodolce, quando sono neri.
Il nome Antidesma deriva dal greco, e significa ‘per una fascia’, in riferimento alla corteccia usata per preparare corde.
L’Antidesma bunius è una specie di albero da frutto, il cui nome filippino comune è ‘Bignay’.
Altri nomi comuni sono: Bignai, Alloro cinese, Ciliegio del Queensland, Albero Salamandra, Mamao dong, Mao luang.
Ogni grappolo di frutti matura in modo non uniforme, quindi si avranno colori diversi sullo stesso grappolo.
La buccia del frutto produce un succo rosso, mentre la polpa bianca ha un succo incolore.
Il frutto contiene un seme di colore chiaro, con un sapore aspro simile a quello del mirtillo rosso quando è immaturo, che diventa aspro ma dolce quando è maturo.
I frutti possono essere generalmente usati crudi o cotti, per fare vino e tè, oltre a marmellate e gelatine.
Essi macchiano le dita e la bocca.
Alcuni degustatori avvertono un retrogusto amaro o sgradevole, impercettibile per altri ma, se il succo di Bignay estratto viene conservato in frigorifero per un giorno circa, si ha la decantazione di un sedimento alquanto astringente, che può essere scartato, migliorando così il sapore.
Le foglie giovani, dal sapore leggermente acidulo, che diventano marroni una volta cotte, possono essere consumate crude in insalata, o al vapore e usate come contorno con il riso.
La corteccia produce una fibra resistente adatta per fabbricare per funi e corde.
Il legno di Bignay è rossastro e duro e, se immerso in acqua, diventa molto pesante.
E’ apprezzato in edilizia, anche se non è molto resistente al contatto con il suolo ed è soggetto anche agli attacchi delle termiti.
Nella medicina tradizionale, i frutti maturi del Bignay sono usati anche per trattare i disturbi intestinali gastrici, mentre gli estratti di foglie hanno proprietà antiossidanti, protettive del fegato ed antidiabetiche.
L’Antidesma venosum è un arbusto originario dell’Africa centrale e meridionale.
Cresce nei boschi, su affioramenti rocciosi e lungo i margini della foresta pluviale.
I fiori sono gialli o rossi, con frutti a spighe, carnosi, rossi che diventano neri a maturazione e commestibili.
Hanno un sapore amaro e dolciastro, molto amato dagli uccelli insettivori.
Le foglie contengono un alcaloide.
Altri nomi comuni sono: Voëlsitboom, Tosselbessie, Tassel-berry, Umtyongi, Isibangamlotha (fa cenere), Isangowane, Isiqutwane, Umhlabahlungulu, Umhlalanyoni, Umnangazi, Modulane, Moingwe, Segagama.
L’Antidesma venoso ha un valore economico, ed è molto utilizzato come albero da ombra molto decorativo e ordinato, perfettamente adatto per giardini e parchi di grandi dimensioni, oltre ad essere usato come ombreggiante.
Il legno è usato per costruire capanne.
In Africa, il decotto di foglie e radici è utilizzato nel mal di stomaco.
Le radici sono utilizzate in lavaggi del corpo, contro il dolore.
Le foglie e le radici sono usate per curare morsi di serpente, avvelenamenti, dolori addominali ed anchilostomi.
Invece, il suo legno è utilizzato per costruire manici di attrezzi e custodie per coltelli, oltre che come combustibile.
Tradizionalmente le foglie e le radici sono usate in pozioni, insieme con altre piante, per rompere l’incantesimo di una donna gelosa.
L’ Antidesma ghaesembilla è originario delle Filippine, Australia, Cina ed India occidentale.
Può raggiungere i 20 metri d’altezza e presenta corteccia scura, foglie oblunghe, fiori giallo-verdi.
Alcuni nomi comuni sono: Binayuyo, Andarupis, Anjarubi, Borotindik, Dempul, Guchek, Gunchin, Gunipot, Kakapal, Lonang, Sunsuron, Tandurupis, Tarat, Tendrupis.
L’albero cresce in simbiosi ad un fungo dell’Australia settentrionale, Inocybe torresiae, ed è molto amato dagli Emù, che ne mangiano i frutti, segnalando purtroppo così, la loro presenza ai cacciatori.
In Australia, i bambini mangiano il frutto piuttosto acido il quale, quando è maturo, è viola scuro e molto ricco di vitamina C.
Le popolazioni Mangarrayi e Yangman, nell’Australia settentrionale, mangiano i frutti dolcissimi, che vengono schiacciati e messi a bagno in acqua, per fare una bevanda simile al ‘cordiale’.
Quando le bacche vengono degustate, le labbra e la lingua delle persone si colorano di un colore blu-viola.
È anche una ‘pianta del calendario’: durante Gaynwarr, il periodo di accumulo o tempo caldo prima delle piogge (monsone), approssimativamente da agosto a novembre, l’uccello Dowo’min o Jowogban o Koel (Eudynamys orientalis, un tipo di cuculo) grida durante l’accumulo, dicendo alle persone Mangarrayi e Yangman, che questo frutto è pronto per la raccolta.
Infatti, l’uccello è tenuto a “prendersi cura” dell’albero.
Nel Kalimantan orientale (Borneo), la resina (nyatang) dell’albero viene bruciata, per creare una tintura nera per i cappelli da sole.
In Cambogia, il frutto viene consumato fresco o in salamoia.
In questo Stato, la medicina tradizionale utilizza i rami giovani di Antidesma, mescolati con radici di Papaya, per regolare le mestruazioni.
Poi, una miscela di corteccia di Antidesma e tabacco viene usata per medicare alcune ferite; foglie schiacciate vengono applicate alla fontanella dei neonati, per evitare che prendano il comune raffreddore.
Varie parti di questa pianta (corteccia, legno, radice, foglie) preparate in vari modi sono utilizzate, per curare una varietà di disturbi (diarrea, vomito, cure post-partum, mal di stomaco, emorroidi, febbre, tosse e pulizia delle ferite).
La corteccia, grattugiata e mescolata con acqua, viene applicata sulla pelle come insettifugo.
Tra le persone di lingua Kuy e della Cambogia centro-settentrionale, l’Antidesma ghaesembilla è usato come fonte di medicina popolare, cibo e carburante, oltre che come ingrediente di attività rituali/magiche.
“The Affair of the Poisons”, (“L’Affare dei Veleni”), è uno dei casi criminali più clamorosi della Francia del XVII secolo.
Nel 1679, un’indagine lunga svariati anni, guidata da Nicolas de La Reynie, magistrato francese, rivelò che nobili, ricchi borghesi e gente comune allo stesso modo avevano fatto ricorso segretamente a donne ‘indovine’, numerosissime a Parigi a quel tempo, per droghe e veleni, per messe nere e per altri scopi criminali.
Un Tribunale speciale per il processo degli imputati, noto come ‘Chambre ardente’ (‘Camera ardente’), fu creato nell’aprile 1679.
Qui si tennero 210 sessioni all’Arsenale di Parigi, in cui vennero emessi 319 mandati di arresto e condannate a morte 36 persone, compresa l’avvelenatrice ‘Madame La Voisin’ (al secolo Catherine Deshayes, Madame Monvoisin), bruciata al rogo il 22 febbraio 1680.
Ma chi era Madame La Voisin?
L’indovina, abortista, maga ed avvelenatrice Catherine Deshayes- Monvoisin nacque intorno al 1640 e la sua storia straordinaria illustra, quanto profondamente le persone credessero alla Stregoneria durante il XVII secolo.
Il suo soprannome “La Voisin” deriva dal suo nome da sposata “Monvoisin”.
Se la sua vita di moglie di un gioielliere parigino e mercante di seta fosse andata secondo i piani, sarebbe stata del tutto insignificante ma, quando gli affari di suo marito andarono in rovina, la donna si trasformò in levatrice ed indovina.
Ebbe così tanto successo, da essere in grado di sostenere l’intera famiglia: marito, madre e tre figli.
A poco a poco, oltre a fornire servizi di ostetricia, praticava anche aborti (che all’epoca erano illegali) e, poiché i suoi clienti iniziarono a dipendere dal suo aiuto e dai suoi consigli, non riuscì a resistere alla tentazione di vendere oggetti magici e alla miscelazione di pozioni d’amore.
Diventò, così, un business di enorme successo: nel 1660, la sua clientela comprendeva gli aristocratici più ricchi e potenti della Terra.
Catherine era ricca, famosa ed aveva molteplici amanti, tra cui un carnefice, un alchimista, un architetto, un mago ed un certo numero di conti e visconti.
Aveva una casa a Villeneuve-sur-Gravois, Parigi, dove aveva il suo studio e organizzava feste serali in giardino, con musica dal vivo.
Si dilettava nella scienza e nell’alchimia, e sperimentava con i veleni.
Le venne anche in mente di avvelenare suo marito, ma alla fine abbandonò il piano.
Madame La Voisin non era l’unica famosa indovina a Parigi in quel momento.
La sua rivale, Marie Bosse, gestiva un’attività simile per lo stesso gruppo di clienti ed entrambe le donne si guadagnavano da vivere, grazie alla feroce competizione per l’influenza alla corte del Re Sole, Luigi XIV.
Il favore reale non solo poteva elevare lo status di una persona, ma poteva rendere loro e l’intera famiglia ricchi per le generazioni a venire.
Invece, la caduta in disgrazia poteva comportare l’esilio, l’ergastolo o la morte.
Di conseguenza, consigliare ai cortigiani il modo migliore, per ingraziarsi il favore del Re, era un mestiere redditizio e Madame La Voisin spendeva una grande quantità di denaro in vestiti ed altri oggetti di scena, per assicurarsi che le persone credessero veramente in lei e la pagassero profumatamente per i suoi servigi.
Col tempo, sua figlia Marguerite divenne la sua assistente.
La domanda si intensificò, in quanto le persone non erano più soddisfatte delle pozioni prodotte da ossa di rospo, denti di talpa, limatura di ferro e sangue umano.
Pretendevano messe nere, durante le quali avrebbero potuto chiedere a Satana di rispondere alle loro preghiere.
Secondo quanto riferito, alcuni rituali prevedevano il sacrificio di un bambino, altri richiedevano solo l’uso del sangue di un neonato.
Quindi, Madame La Voisin cominciò ad assumere altre persone affinché l’aiutassero, persino invitando i sacerdoti ad officiare queste messe sataniche, naturalmente pagandoli profumatamente.
I servizi offerti da Madame La Voisin comprendevano afrodisiaci e veleni e, un esperto della nuova ‘scienza dell’uccisione con il veleno’, costituì una rete di farmacisti, per fornire le varie miscele necessarie.
La sua cliente più illustre era Françoise “Athénaïs” di Rochechouart di Mortemart, marchesa di Montespan, conosciuta meglio come Madame de Montespan, l’amante ufficiale di Luigi XIV.
Donna brillante, bella ed ambiziosa la quale, avendo soppiantato Louise de La Vallière nel 1667, era determinata a non essere sostituita da nessun’altra a sua volta, nella corte francese disseminata di rivali.
I suoi intrighi erano complicati dal fatto, che era incinta quasi permanentemente: aveva avuto sette figli dalla sua relazione con il Re, a cui si aggiungevano altri due che aveva avuto da suo marito.
Per mantenere l’affetto del Re e tenere a bada la concorrenza, Madame de Montespan si dedicava alla Stregoneria, alle messe nere e alle pozioni d’amore, tutte fornite da Madame La Voisin.
Re Luigi XIV, però, non fu mai un amante fedele, portando numerose donne a letto, anche durante i periodi in cui aveva un’amante ufficiale e, nel corso della loro relazione, Madame de Montespan metteva delle pozioni nel suo cibo.
Nel 1677, Madame de Montespan scoprì che il Re aveva iniziato una relazione con Angélique de Fontanges ed era così furiosa, da avere l’intenzione di avvelenarli entrambi.
Pertanto, consultò Madame La Voisin, la quale alla fine accettò di consegnare di persona al Re una sua missiva, su carta avvelenata.
Il piano fallì, ma subito ne fu escogitato uno nuovo.
Ma, prima che potesse essere messo in atto, un’altra nota indovina, Magdelaine de La Grange, fu arrestata per avvelenamento.
Fu l’inizio, quindi, di un grande scandalo noto come “L’affaire des poisons”, che scosse Parigi dal 1677 al 1682.
L’indagine successiva scoprì una rete di indovini, stregoni ed avvelenatori in tutta la capitale, tra cui anche un certo numero di importanti aristocratici, e tutti furono arrestati e condannati per stregoneria ed avvelenamento, dei quali ne vennero giustiziati 36, mentre molti altri furono imprigionati a vita.
Nel 1679, Marie Bosse, la principale concorrente di Madame La Voisin, fu arrestata e, inevitabilmente, tradì la sua rivale quindi, due mesi dopo, anche Catherine Deshayes-Monvoisin fu arrestata, così come sua figlia Marguerite.
A causa del suo alcolismo, Madame La Voisin non ebbe bisogno di tortura per parlare.
La donna raccontò della sua carriera, ammise di aver venduto veleni e servizi magici, e fece i nomi di alcuni dei suoi clienti meno conosciuti.
Nel febbraio 1680 fu processata e, due giorni dopo, fu bruciata viva in Place de Grève.
Anche sua figlia Marguerite confessò tutto, compreso l’elenco dei clienti di sua madre, l’attentato alla vita del Re ed il suo legame con Madame de Montespan, insieme a un numero enorme di altri cortigiani di alto rango.
Per evitare uno scandalo dalle proporzioni enormi, Re Luigi XIV chiuse le indagini, soppresse i pettegolezzi, sigillò le dichiarazioni dei testimoni, ordinò la distruzione di molti dei documenti dell’indagine e fece imprigionare gli altri imputati con una “lettre de cachet ” (Al tempo della monarchia assoluta, era una lettera firmata dal Re di Francia, controfirmata da uno dei suoi ministri e chiusa con il sigillo reale, o cachet, e conteneva ordini diretti del Re, spesso per forzare azioni arbitrarie e giudizi a cui non si poteva fare appello), il che significava che era praticamente tutto scomparso, senza alcuna esistenza legale ed ufficiale.
Tutti i personaggi di questo ‘affaire’ furono divisi ed imprigionati in varie roccaforti in tutto il Paese e, di loro, non si seppe più nulla.
Madame de Montespan fu sostituita da Françoise d’Aubigné, marchesa de Maintenon, la governante strettamente legata ai figli legittimi del Re, e quella fu la fine de “L’affare des poisons”.
Uno storico autore ed esperto del periodo, Jean-Christian Petitfils, descrisse Madame La Voisin come una donna il cui marito era inutile, provava tutti i tipi di professioni ma era pessimo in tutti.
Così iniziò a predire il futuro e si rivelò avere una testa migliore per gli affari.
Per cui, fece fortuna ed agì come una specie di agente procacciatrice d’affari, mettendo i clienti in contatto con persone che avrebbero fatto quasi tutto, pagando bene.
Prima dell’Illuminismo, le persone erano molto superstiziose, credevano in Dio e, visto che gran parte della religione si basa sui miracoli e sulla magia, esse erano predisposte a crederci.
Erano i tempi in cui si credeva che il vile metallo potesse essere trasformato in oro, che un talismano proteggesse nelle battaglie, che le streghe lanciassero facilmente incantesimi, che esistessero pozioni d’amore, maledizioni.
Tutto ciò ed altro era profondamente radicato nelle menti di tutti, tanto che offerte di questo tipo erano comunemente associate ad altri servizi illegali, come omicidio ed aborto.
Chi credeva in Dio, al di là della casta e dell’istruzione, automaticamente credeva anche in Satana e, se il primo non rispondeva alle preghiere, lo avrebbe fatto il secondo…
Si racconta che, nel suo giardino, Madame La Voisin avesse seppellito più di 2000 tra feti e neonati, e che battezzava i neonati prima di immolarli come sacrifici, per addolcire gli umori capricciosi del diavolo e fare rituali di magia nera.
Iris è un genere di piante, per lo più rizomatose, che conta circa 300 specie, molte delle quali si chiamano Giaggioli.
Altri nomi comuni sono Ireos, Iride.
Quasi tutte le specie si trovano nelle zone temperate dell’Emisfero settentrionale, dall’Europa all’Asia, e in tutto il Nord America.
In Italia è molto comune, e viene coltivata anche in Marocco.
Sebbene diversificata nell’ecologia, l’Iris si trova prevalentemente nelle aree montuose rocciose, aride semidesertiche o più fredde, ma alcune specie si ritrovano in pendii erbosi, prati, paludi e sponde dei fiumi.
Il fiore può essere di molti colori: viola, blu, bianco, rosa, ma anche giallo, nerastro o arancione.
Questi caratteristici fiori a sei petali, ne hanno tre pendenti esterni (chiamati “cascate”) e tre petali verticali interni, (chiamati “stendardi”).
Le Iris possono essere barbate o crestate (dette anche “senza barba”).
L’Iris barbata è così chiamata, perché ha peli morbidi lungo il centro delle cascate; invece, nell’Iris cristata, i peli formano invece un pettine, o una cresta.
Il suo nome deriva dalla Dea greca Iride, che cavalcava gli arcobaleni, proprio per i suoi molteplici colori magici.
Ella era la messaggera degli Dei, figlia di Taumante ed Elettra, ed aveva il ruolo di accompagnare le anime delle donne defunte nel Regno dei morti.
Fin dall’antichità la maestosa Iris si ergeva come simbolo di potere e maestà ed era dedicata a Giunone.
L’uso dell’Iris come pianta da giardino risale al 1469 a.C. ed al re Thutmose III d’Egitto.
Sembra, infatti, che il Re fosse un appassionato giardiniere e bramasse le piante, così come molti all’epoca desideravano l’oro.
Quando l’Egitto conquistò la Siria, il Faraone trovò le Iris che crescevano in abbondanza e le introdusse nei suoi giardini.
Questo fiore divenne presto molto popolare ed era considerato dagli Egizi un simbolo, sia dell’essenza che del rinnovamento della vita.
Gli Egizi la collocavano sulla fronte della Sfinge e sullo scettro dei loro Re, in quanto i tre petali del suo fiore, simboleggiavano la fede, la saggezza ed il valore.
Gli antichi Greci piantavano Iris sulle tombe dei loro cari, nella speranza che la Dea Iride aiutasse a collegare le loro anime al paradiso.
La prima arte, che raffigura un’Iris, è un affresco nel palazzo del Re Minosse sull’isola greca di Creta, risalente al 2100 a.C.
Nel mondo cristiano, l’Iris venne particolarmente associato alla Vergine Maria e alla purezza, tanto da essere adottato dal potente sovrano Re franco Clodoveo I nel 500 d.C., in seguito alla sua conversione al Cristianesimo.
L’Iris, anticamente, fu chiamato ‘Fleur-de-louis’, per essere poi confuso con ‘Fleur-de-Lis’, il fiore del Giglio: nel Medioevo, quindi, si iniziò a considerare come fiore simbolo della monarchia francese, non l’Iris, ma il Giglio.
Lo stesso errore fu commesso con l’emblema di Firenze, dove tuttavia ogni anno, viene aperto al pubblico il giardino dell’Iris.
Il suo nome botanico ‘Iris florentina’ lo conferma il fiore simbolo della città Medicea.
Narra una leggenda che Luigi VII, scorgendo in un campo degli Iris fioriti, mentre tornava da una battaglia vittoriosa, decise di farne l’emblema del suo regno.
Corrado Govoni, poeta del primo ‘900, celebrò questo fiore in una poesia, chiamandolo ‘Orchidea dei poveri’.
“I celesti giaggioli sono i fiori più belli della terra,
vere orchidee dei poveri”.
Nel linguaggio dei fiori, l’Iris allude a molti sentimenti secondo la varietà:
– ‘Iris del faraone’, fatalità
– ‘Iris fimbriata’, amore esaltato
– ‘Iris pratensis’, buona notizia
– ‘Iris tuberosa’, desolazione
– ‘Iris gialla’, ardore e passione.
Questo fiore ha dato il nome anche al colore turchino ed alla polvere usata in profumeria, derivata dal bianco ‘Iris florentina’.
L’Iris, insieme con la peonia e il crisantemo, è fiore nazionale in Giappone.
A proposito del Giappone, come risultato di una meravigliosa scappatoia legale, in questo Paese si possono occasionalmente trovare Iris che crescono sui tetti.
Questo risale a un’epoca in cui, in Giappone, alle persone non era permesso coltivare fiori nei loro giardini, che non fossero approvati dall’Imperatore.
Le Iris non erano nell’elenco delle approvazioni quindi, invece di coltivarle nei loro giardini, i giardinieri giapponesi le coltivavano sui tetti.
L’Iris è anche il fiore simbolo dello Stato del Tennessee, mentre il Fleur-de-louis è l’emblema della città di New Orleans.
In generale il suo significato è di augurio, messaggio, novità; questo significato deriva dalla leggenda di Iris messaggera dei greci che appariva sulla terra sotto forma di arcobaleno.
Si dice, che il misterioso arco fosse la traccia di Iris che attraversava in volo il cielo, per recare un messaggio.
Quindi, esistono tante sfumature di colore quanti sono i colori dell’arcobaleno.
Un’antica leggenda racconta, che una bella madonna fiorentina, di nome Iride, promise il suo amore a un giovane pittore, solo se fosse riuscito a dipingere un fiore talmente bello e benfatto, da indurre una farfalla a posarsi sulla tela.
Riuscì così bene, al punto che il fiore diventò vero e fu chiamato Iris.
Una credenza vuole, che sia il profumo dei Giaggioli a donare ai vini rossi quel leggero aroma di viola mammola; il segreto sta nei loro rizomi: i contadini toscani usavano mettere un pezzettino a macerare nel mosto.
Dai rizomi macinati se ne ricava una polvere finissima e odorosa, tuttora usata in profumeria: si dice che anche Venere se ne incipriasse il naso e Plinio il vecchio narra, che le matrone romane l’apprezzavano per il candore che donava al viso.
Nella medicina popolare, la radice essiccata dell’Iris florentina era considerata una cura per le malattie del sangue e dei polmoni, e i bambini, che stavano facendo la dentizione, erano incoraggiati a rosicchiare un “dito” di radice essiccata, per il suo fluoro naturale.
Si dice, che la sua polvere essiccata agisca come un buon tabacco da fiuto, utile per calmare gli starnuti e per alleviare i casi di mal di testa congestionato.
Pezzi della radice essiccata venivano anche masticati, allo scopo di superare un alito sgradevole.
L’olio di Iris, ottenuto dalla distillazione della sua radice in polvere con vapore, ha un odore intenso ed estremamente delicato, come quello di Violetta fresca, ed ha un prezzo elevato.
Viene utilizzato commercialmente nella preparazione dei migliori profumi ed è anche miscelato con profumi artificiali di Violetta, il cui odore è più sottile.
Infatti, l’Iris ha il potere di rafforzare l’odore di altri corpi profumati ed è usato come fissativo in profumeria.
La radice di Iris in polvere viene talvolta messa nell’acqua di risciacquo nelle lavanderie e conferisce un profumo rinfrescante e fragrante al lino.
Oppure, mescolata con l’anice, era usata in Inghilterra come profumo per il lino, già nel 1480, data in cui è menzionata nei resoconti dell’armadio di Edoardo IV.
Nei primi ‘900, l’Iris veniva utilizzato per conferire un sapore particolare ai brandy artificiali prodotti in Inghilterra, e la radice era molto usata in Russia, per aromatizzare una bevanda a base di miele e zenzero, che veniva venduta per le strade.
Le radici più grandi e più fini venivano spesso trasformate in graziose forme da utilizzare a scopo ornamentale, come rosari, pendenti, ecc., mentre, i rizomi meno belli venivano distillati.
Molte specie di Iris producono un colorante meraviglioso.
Fiori dell’Iris pseudacorus, per esempio, producono un buon colorante giallo, mentre le radici di questa specie producono un buon colorante marrone e nero.
I petali di Iris viola, mescolati con l’allume, creano una bellissima tintura blu-viola.
Per ottenere il colore più potente per le tinture, i fiori dovrebbero essere raccolti durante un periodo di siccità.
In Esoterismo, l’Iris è utilizzata come ingrediente negli incantesimi relativi a bellezza, compassione, fedeltà, amicizia, felicità, scambi, gioia, amore, fortuna, meditazione, piacere, riconciliazione e giovinezza.
Facilita le guarigioni, soprattutto delle malattie di origine nervosa, allontana le presenze negative, accentua le capacità divinatorie e propizia l’amore spirituale.
Bruciare una piccola quantità di radice essiccata, prima di coricarsi, favorisce inoltre i sogni profetici.
L’essenza floreale dell’Iris nutre gli aspetti induriti della procrastinazione, della mancanza di ispirazione e dell’ottusità all’interno.
È perfetto per chiunque si occupi o esplori le arti creative.
Sblocca i vecchi schemi di autolimitazione e stagnazione, ispirandoci alle vette della bellezza e della grazia, e ripristinando un percorso verso l’arte e la creatività.
Conosciuto come il “Pennello per l’anima“, l’essenza floreale Iris è collegato alla Dea dell’arcobaleno Iris ed è uno dei migliori rimedi per promuovere la guarigione, quando ci si può sentire inariditi.
L’essenza permette di trovare una connessione armoniosa con il flusso dell’espressione personale.
Bruciando i petali essiccati dell’Iris versicolor su un carboncino, insieme con Cannella e Sangue di drago, o portarne un po’ nel portafoglio, aumenta e protegge il flusso finanziario.
Se possiedi un’azienda, mettine un po’ nel tuo registratore di cassa.
L’Iris di Jezebel (Iris hexagona) è ampiamente usato per la magia dell’amore in Hoodoo, ed è conosciuta anche come ‘Love Drawing Herb’, o ‘Radice della regina Elisabetta’.
Jezebel era una regina fenicia nel IX secolo a.C., il cui nome è diventato sinonimo di astuzia e spietatezza.
Ma alcuni vedono una narrativa alternative, ovvero quella di una donna forte, che ha reagito nonostante le difficoltà e probabilità epiche.
Se guardiamo indietro alla storia dell’uso della radice di Jezebel, si diceva che fosse usata dalle prostitute, per ottenere un uomo ricco e tenerlo legato a sè.
Ancora oggi, sotto forma di polvere, viene soffiata su vestiti, lenzuola e così via, per assicurarsi che il proprietario ricambi il proprio amore.
INCANTESIMI DELLA RADICE DI JEZEBEL
♠ Il più semplice con questa radice, è un ‘Incantesimo dei desideri’: Scrivi semplicemente il tuo desiderio su un pezzo di carta. Avvolgilo attorno a un pezzo di radice di Jezebel e legalo con una corda naturale. Portalo in tasca, finché il desiderio non si avvera.
♠ A causa della sua reputazione, molti degli Incantesimi di Jezebel sono usati nei meccanismi di attrazione. Un olio di Iris di Jezebel, strofinato sulle scarpe (tradizionalmente tacchi alti) prima di uscire da casa, attirerà un uomo ricco.
♠ Un semplice incantesimo, per la ricchezza e il successo negli affari, può essere fatto avvolgendo un pezzo della radice di Jezebel, in una banconota da 5 euro. Quindi, lo porterai con te, quando avrai riunioni o contratti importanti da firmare.
ATTENZIONE
Quasi tutte le parti dell’Iris sono tossiche (rizomi e foglie), anche per gli animali. Maneggiare le piante può causare delle reazioni allergiche o delle irritazioni alla pelle.
Inoltre, in molte regioni italiane è specie protetta.
PIANETA: Venere
ELEMENTO: Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Vergine
CHAKRA: 5, Vishuddha (C. della Gola) – 6, Ajna (C. del Terzo Occhio)
LUNA NUOVA IN PESCI, 2 MARZO 2022 ORE 18:38
Le Lune Nuove offrono l’opportunità di ripartire.
Indipendentemente dall’area della tua vita, che ha bisogno di un po’ di ritocco, una Luna Nuova può aiutarti a inaugurare un cambiamento gradito.
Proprio prima della Primavera, saremo benedetti da una Luna Nuova molto eccitante, che porta un’energia di benvenuto di cui abbiamo bisogno, dopo alcuni anni così turbolenti.
Aspettati di piantare il seme per nuove opportunità.
Le porte si apriranno e le possibilità abbonderanno personalmente e professionalmente.
Probabilmente vedrai gli obiettivi a lungo termine, che pianifichi da tempo, realizzarsi entro la Luna Piena di Settembre 2022.
Inoltre, l’energia di questa Luna Nuova sarà come una boccata d’aria fresca, di cui abbiamo assolutamente bisogno.
Un invito a concentrarti sulla tua creatività, sogni e saggezza interiore arriva con questa Luna Nuova in Pesci.
È tempo di scavare in profondità, meditare se necessario e permettere a te stesso di sognare.
Essendo uno dei Noviluni più magici dell’anno, è un’opportunità per fare un atto di fede, con l’Universo che ti supporta pienamente.
Infatti, le Lune Nuove portano al loro interno una finestra temporale unica, che ci consente di condividere più facilmente le nostre intenzioni con l’Universo, in quanto è come se il velo, che separa questa realtà dalla magia dell’Universo, si abbassi un po’, lasciando che le nostre parole, pensieri e intenzioni fluiscano con poca resistenza.
Durante questa Luna Nuova in Pesci, bisogna, quindi, prendere il tempo per esplorare il proprio ‘mondo interiore’, in modi che non hai mai fatto prima, fidandoti dei propri sogni e capire che si può realizzarli semplicemente perché esistono.
Questa Luna Nuova in Pesci dona una tonificante sferzata di energia e iniziativa, ma porta anche equilibrio emotivo, non irrazionalmente emotivo, e non troppo freddo e calcolatore.
Quindi questo è un ottimo momento per ricominciare da capo, voltare pagina o iniziare un nuovo progetto.
Puoi anche mettere in discussione vecchie abitudini, comportamenti e convinzioni, mentre cerchi modi nuovi e fantasiosi per fare progressi.
La sua congiunzione con Giove, inoltre, è un segno di buona fortuna, incoraggiando la crescita materiale, personale e spirituale. A volte questo allineamento può espandere o amplificare le qualità negative di Giove come l’avidità, l’eccesso e l’immoralità.
Ma il sestile positivo con Urano assicura buone intenzioni, prosperità, ottimismo e generosità.
Quindi questa è una buona Luna Nuova per espandere i tuoi orizzonti e migliorare te stesso.
Puoi migliorare la tua salute, ricchezza e felicità, specialmente attraverso i viaggi a lunga distanza, l’istruzione superiore, la legge, gli affari, la filosofia, la religione e la spiritualità.
Sono favoriti nuovi rapporti, investimenti, o l’inizio di nuovi progetti.
Insomma…una Luna Nuova è generalmente un buon momento per iniziare qualcosa di nuovo, quindi, approfittane, in quanto essa aumenta notevolmente le possibilità di successo.
Ed ora vediamo la Luna Nuova in Pesci nei Segni.
ARIETE: Trovare la tua posizione potrebbe essere difficile in questo momento. Ciò significa, che è tempo per te di fare un po’ di ricerca interiore, per ottenere chiarezza nella direzione successiva che vuoi prendere nella vita. Una volta che avrai abbracciato la tua vocazione, sarai in grado di andare avanti nei tuoi sforzi. In questo momento, intorno a te si parla e si discute di questioni che riguardano formalità atti ufficiali, con un tocco di austerità. Sforzati di essere chiaro e conciso nel tuo pensiero, ma sappi che, col tempo, potrebbe essere difficile fidarsi di ciò che credi essere vero ora. La vita è inondata di confusione, illusione ed elementi non quantificabili o inconoscibili. Quindi rifletti attentamente e lucidamente, senza farti abbagliare da chi ti parla di chimere. Hai bisogno di riposo, ritiro e un incantesimo, per essere catturato dai tuoi sogni e dalla fede interiore. Potrebbe essere necessario indietreggiare, per riflettere sul tuo percorso e sulla tua salute mentale. Prenditi del tempo per ricostituire corpo, mente e spirito. Probabilmente la carriera o il successo, sono all’apice dei tuoi pensieri. Tuttavia, c’è un equilibrio da trovare tra passività, inclinazione all’accettazione, fede, spiritualità o semplicemente la fuga dai problemi, pur mantenendo l’interesse per le questioni sociali.
TORO: Connetterti con i tuoi amici e riunirti con i tuoi coetanei, ti darà conforto durante questa Luna Nuova in Pesci. È un momento meraviglioso per ridere, parlare e mettersi al passo con tutti nella tua vita. Dopotutto, ti senti più sentimentale e nostalgico che mai. Abbraccia quell’energia. Fai scorrere i ricordi positivi. Potrebbe esserci una grande intensità intorno alle esperienze e agli incontri personali, ora. Inoltre, le amicizie a un livello più ampio sono incredibilmente pertinenti, inclusi i gruppi online a cui sei affiliato o di cui ti senti parte. Lascia che l’influenza della rete di cui fai parte ti assorba, suonando in armonia con il tuo percorso di avventura o relazione, che ti ha insegnato così tanto. La tua crescita ed espansione personale è la chiave del tuo rapporto. Questo è anche il momento per fare un passo avanti nella tua vita pubblica, reputazione, carriera o con l’immagine che sostieni al Mondo. Considera il tuo percorso vocazionale, i modi in cui sei disposto a mostrare responsabilità, ma arriva anche al cuore della tua comunità, con una ricerca di significato e conoscenza da condividere. Filosofia, editoria, persone, luoghi o concetti stranieri ti permettono di emergere nella tua vita, con una specializzazione o con la tua stessa crescita che ti stimolano.
GEMELLI: Sei più impegnato che mai con il lavoro, il che significa che il tuo trambusto è forte. L’avvertenza è che non senti una connessione con i progetti che ti vengono dati. Chiedi al tuo capo diversi compiti o responsabilità. Questo ti aiuterà a cambiare in meglio la direzione della tua carriera. Ora potresti essere motivato dal desiderio di investire tempo, energia, denaro e dedicarti agli altri, con circostanze reciprocamente vantaggiose da ottenere. Percepisci un nuovo inizio per la tua immagine esteriore, che può essere un matrimonio, un obbligo professionale, diventare genitore o un legame con un anziano, che influenzano il modo in cui sei considerato un successo. Riuscirai comunque ad avere successo. E’il momento di assorbire lodi e persino adulazione, fama o notorietà. Realizza un percorso verso il riconoscimento e semina le intenzioni, per una reputazione stellare con risorse in atto che ti offrono notorietà e convalida. Questa Lunazione ti incoraggia a esaminare il tuo punto di vista e la tua filosofia personale: i progressi compiuti per stabilire le tue convinzioni, opinioni e le conclusioni a cui sei arrivato (ad esempio sulla scienza, idee sociali o iniziative globali, connessioni straniere o una specializzazione o il cammino della maternità).
CANCRO: Questa Luna Nuova funge da sveglia personale. Potresti sentirti come se dormissi da mesi. Ora stai finalmente prendendo vita e sei in grado di trasformare le tue visioni in realtà. Sarai in grado di creare la vita che desideri ascoltando i tuoi sogni. Sei incoraggiato a essere consapevole degli altri e degli strumenti che hai, per lavorare attraverso le relazioni. Coloro che incontri possono essere combattivi, carichi e dinamici, e possono spingerti ad impegnarti nei loro problemi urgenti e persino questioni relative al controllo o al dominio. C’è molto da imparare e, probabilmente, molto che è già stato scoperto, collaborando in materia di negoziazione e intimità. Per fortuna puoi mantenere la calma e puntare i piedi, quando occorre, per non essere troppo trascinato nelle loro questioni. Ora potrebbe essere tempo di apprendimento, viaggi, avventure visionarie e know-how condiviso. Lasciati catturare da ciò che hai già realizzato o sentito in prima persona. Potresti anche essere attratto dal trasmettere sentimenti speciali ad un collega o partner. L’ispirazione, l’idealismo, o una materia specialistica, possono essere facilmente sfruttati per nuovi inizi, quindi appoggiati alla ricerca di un significato ed espandi ciò che sai, andando anche oltre. Sintonizzati su diversi flussi di coscienza e cogli le opportunità per uscire ed evolvere.
LEONE: Ultimamente hai percepito delle intuizioni, il che sta causando l’ansia che si manifesta dentro di te. Piuttosto che parlare a te stesso di una situazione, abbraccia i tuoi sentimenti e percezioni istintive. Inizierai a vedere le cose più chiaramente, una volta che lascerai andare la logica ed accetterai il tuo intuito. Fai un salto di fede. Preparati ad emozioni intense e dai una nuova occhiata ai modi in cui ti unisci, metti insieme o prendi parte a relazioni, dedicandoti a te stesso o costruendo con gli altri, facendo affidamento anche sul loro contributo. La Luna Nuova in Pesci approfondisce gli affetti e ti aiuta ad accertare cosa sei disposto a fare, rinunciare, donare, o quanto aspettarti dagli altri. Potresti sentirti come se stessi acquisendo o perdendo qualcosa, ma per fortuna puoi mantenere la calma nei tuoi rapporti. Mantieni la tua parte e il tuo regime abituale con risoluta coerenza. Sii al passo con le scelte di stile di vita, le pratiche sanitarie, l’occupazione o la tua routine. Riuscirai a comprendere a cosa sei legato irrevocabilmente, con la consapevolezza che si stringe attorno ai tuoi obblighi, a ciò che devi agli altri. Rivendica la possibilità di un nuovo inizio, relativamente a che presti, prendi in prestito, investi o ti impegni in accordo con gli altri. Avrai grande consapevolezza su ciò che condividi o guadagni, grazie a fonti esterne, che si allineano con l’aiuto che sei in grado di offrire nella tua posizione.
VERGINE: Stai lavorando per riparare le barriere con le persone a cui tieni. Tuttavia, all’inizio sarà difficile scusarsi e assumersi la responsabilità per le tue malefatte, o comunicazioni errate con gli altri. Quando farai il primo passo verso la ricostruzione dei ponti, permetterai alla relazione di crescere ed evolversi, per essere migliore che mai. Un nuovo inizio, nel modo dello stare insieme, può sembrare convincente, grazie alla Luna Nuova nel segno opposto, che ti attira, per avvicinarti alle persone chiave e alla tua relazione, inclusi familiari o amici confortanti. Questo è un momento propizio per provare una gioia sincera, una gravidanza e le tue stesse fertili agitazioni sono da non sottovalutare. Percepisci, infatti, il tuo rapporto personale o relazione ideale e gli interessi tra di voi, molto più fortemente. Ci sono motivazione ed ispirazione, per divertirsi con le persone giuste. Presta attenzione alla tua natura organizzativa, ai processi di routine e ai dettagli, trova il modo migliore per vivere meglio o gestire il tuo corpo. Nota come entri in servizio e ti senti utile, come acquisisci un senso di ordine e produttività (mantenendoti in forma per il lavoro, conoscendo i tuoi limiti o prendendo sul serio la salute, con l’aiuto per portare a termine i compiti). Definisci cosa è meglio per te su base giornaliera, semplifica i sistemi e rivolgiti a persone chiave che ti supportino.
BILANCIA: Trovare il tuo posto nel Mondo può essere difficile. E lo stress non ti aiuta a vedere la tua vocazione. Un consiglio: smettila di preoccuparti del futuro. Sii più positivo. Se rimani sempre presente, avrai una nuova prospettiva sul percorso che dovresti intraprendere. Questa Luna in Pesci, che influenza la tua casa di bambini, fertilità, sesso e felicità, dirige l’attenzione su ciò che sei desideroso di concepire, creare o in cui mettere il tuo cuore. Parla della questione dell’amore, degli incontri sessuali, degli appuntamenti e delle attività ricreative con formalità, facendo chiarezza sul tuo piano a lungo termine, per la gratificazione e la felicità personali. Guarda i progressi fatti finora, adottando un approccio maturo verso la tua ispirazione. Chiediti cosa vorresti concepire o realizzare, identifica ciò che ora sai sulla ricerca del piacere, ciò che funziona davvero per te, ciò che è realistico, fattibile e pratico e, soprattutto, fallo sentire a qualcuno che ti susciti gioia. Inoltre, ora si sta espandendo la tua capacità di lavorare, servire e dimostrarti utile, correndo al massimo, rimanendo in salute ed occupandoti dei compiti, in particolare quelli che riguardano i tuoi familiari e te stesso. Nella migliore delle ipotesi, potresti tracciare modi per migliorare le tue abitudini di routine, il lavoro e lo stile di vita, nella peggiore potresti sentire il bisogno di ricalibrare scelte e decisioni, migliorandoti.
SCORPIONE: Stai soffrendo duramente e vuoi far conoscere i tuoi sentimenti. Metterti in gioco fa paura e suscita molte emozioni. Non è mai il momento sbagliato, per esprimere i propri sentimenti. Ciò potrebbe portare a una nuova relazione, o creare una connessione più profonda con il tuo partner. Questa Luna Nuova influenza l’amore, il gioco ed i piaceri cari, invitandoti ad assaporare un nuovo inizio con un’espressione di sé elevata. Cerca sbocchi creativi divertenti, hobby e modi per sorridere con coloro che adori. Riconosci i desideri infantili ed eleva ciò che desideri veramente, goditi tutto ciò che ti fa sorridere, ispirare il tuo cuore e coinvolgere gli spiriti affini nel fare le cose che ti piacciono. Il tono è fluido, sconfinato e potenzialmente travolgente, quindi tieni presente che è facile essere travolti dall’eccitazione, con un obiettivo socievole e conviviale, e la spinta a stare tra vicini, fratelli, alleati intimi e amici. Resta in contatto, esplora e attraversa ciò che ti circonda, in contatto con ciò che è più significativo per te, ma sappi che i tuoi soliti rapporti e spostamenti potrebbero sembrare intensi. Questa Lunazione pone il suo sguardo anche sulla famiglia, esaminando con freddezza i fatti relativi ai problemi genitoriali (i tuoi anziani o quelli sotto il tuo tetto). Gravita verso i regni nascosti della domesticità e dell’educazione, disposto a dare un’occhiata diretta ai progressi compiuti e a cos’altro desideri stabilire, limitare o ristrutturare.
SAGITTARIO: La nuova stagione è alle porte, rendendolo il momento perfetto, per fare le tanto necessarie pulizie di primavera. Lascia andare tutto ciò che non vuoi, o di cui non hai bisogno. Puoi donare i tuoi oggetti in beneficenza, o regalarli ad amici. Questo farà sentire l’energia nella tua casa più leggera e migliore. Nel tuo ambiente di fratelli, alleati, amici e vicini, è arrivato il momento di agire in maniera formale. Esplora il pensiero, le capacità linguistiche o l’attitudine che hai stabilito, ascolta, parla, scrivi. Attingi davvero alla tua capacità di ascoltare gli altri, inviare messaggi e raggiungere, o addirittura limitare i contatti, con i progressi compiuti attorno alle tue connessioni più strette. Potresti aver bisogno di allontanarti da alcuni legami nelle tue immediate vicinanze: un fratello o una sorella. Percepisci come comprendi, o capisci coloro che ti circondano in un modo diverso, ora, con un approccio maturo alle problematiche umane intorno a te. Denaro, reddito, investimenti personali e il tuo senso di autostima o valore possono contare, con questa Luna in Pesci, con un periodo potenzialmente intenso per fare i conti con guadagni, denaro contante e le tue cose. Potrebbe essere necessario controllare ciò che fai per guadagnarti da vivere, potresti scoprire di essere desideroso di trarre profitto o affinare il tuo potere e la posizione che mantieni, motivato a dimostrare il valore di ciò che hai in mano, la tua parte o ciò per cui hai lavorato o creato.
CAPRICORNO: Sei molto indaffarato. È fantastico avere piani per tenerti occupato, ma hai assolutamente bisogno di una pausa da tutto il rumore. Disconnettiti per qualche minuto al giorno, spegnendo i tuoi dispositivi elettronici e rilassati. Puoi rilassarti veramente, solo se fai qualcosa per metterlo in atto. La Luna Nuova incoraggia il tuo apprendimento ed amplia il modo in cui ti rapporti verso amici intimi, compagni di scuola, colleghi o legami stretti nel tuo ambiente. Nota come sviluppi il rapporto e importanti capacità di comunicazione, ed apprezzi tutto ciò che hai realizzato fino ad oggi nella tua cerchia ristretta. Potrebbe trattarsi, ad esempio, praticare la tolleranza nei confronti di un fratello o un collega, usare la compassione per un vicino o scrivere sentimenti poetici online, a beneficio degli amici intimi. Le tue capacità di scrittura e il tuo coinvolgimento sociale potrebbero aver preso slancio, basta essere consapevole delle illusioni e disinformazione attorno alle grandi idee, poiché i regni artistici e spirituali ora sono senza limiti. Il modo in cui ti presenti, fisicamente e con determinazione, può avere un grande impatto, quindi fai attenzione a come appari, con un aspetto forte e penetrante, mentre gli altri guardano dalla tua parte. Questa Lunazione, inoltre ti suggerisce che potresti prendere sul serio i tuoi soldi, elaborare strategie di ogni tipo di lavoro, o percepire ciò che hai in mano, la tua parte, input, valore personale e fiducia in se stessi.
ACQUARIO: Le tue finanze potrebbero essere un po’ sottotono. Nel recente passato, non hai prestato attenzione alle tue spese. Ora dovresti stare attento ed iniziare a risparmiare i tuoi soldi. I giorni piovosi della primavera sono quasi arrivati, il che rende questa Luna Nuova un ottimo momento, per iniziare a implementare il tuo piano di risparmio. Potrebbe esserci una lenta delusione in corso, o un viaggio di guarigione che stai affrontando, con modi per affrontarlo, che usano aree sconosciute della vita e tutto ciò che sei in grado di sopportare e tollerare. Porta l’attenzione sugli impegni personali: il duro lavoro e le dure lezioni che hai affrontato, adottando un approccio fermo alla tua saggezza, maturità e alle capacità che possiedi, per contribuire con qualcosa di prezioso. Usa realismo, formalità e un tono severo, esigendo qualcosa di utile, che gli altri non possano ignorare. Annota i modi in cui sei incline a sostenerti economicamente, poiché il denaro, la ricchezza e i progetti materiali ti sembrano interessanti. Poni grande attenzione e concentrazione su tutto ciò che fai, per aumentare ciò che hai o puoi permetterti: il tuo potenziale di guadagno o ciò che è stato accumulato. Agisci come se non ci fossero limiti a ciò che puoi fare, o anche permetterti, o spendere, o sognare, pur rimanendo responsabile e realistico.
PESCI: Questo Novilunio nel tuo Segno segna un momento di reinvenzione. Questo potrebbe significare sfoggiare un nuovo look o cambiare acconciatura. Oppure, potrebbe anche essere un momento per cambiare le tue filosofie interiori. Qualunque cosa tu scelga di fare, ricorda che ti stai aiutando ad evolvere e trasformarti. Spiega le ali e vola. Dovresti fare attenzione alle persone che frequenti, al controllo che hai su di loro e quello che loro hanno su dite, sull’impressione che fai, sia nella vita reale che in quella online. Concentrati sulla tua presenza e sul tuo senso di te stesso, con molto da offrire alla collettività: i tuoi sogni e le aspirazioni per gli altri e il bene superiore contano, quindi lasciati coinvolgere, o vedi ciò che vuoi evitare, o se intendi fare un passo indietro. Un tema a lungo termine di duro lavoro, e anche un piccolo test di resistenza, potrebbe essere nella tua mente, ora. Anche se alcune questioni sono fuori dalla vista e fuori dalla mente (e fuori dal tuo controllo), prenditi del tempo per accertare le abitudini o le scelte che servono a te e agli altri, e quelle che sicuramente non sono idonee. Guarda tutto ciò che è stato stabilito inconsciamente e sii disposto a esaminare tutto ciò che è difficile da vedere. Forse, sei ad un punto morto, a causa di informazioni nascoste, o hai bisogno di svelare alcuni segreti per ottenere una prospettiva preziosa. Meditaci sopra ed ottieni dati, informazioni e tutto ciò che occorre, per comprendere il motivo di qualsiasi limbo che senti nella tua vita.
PRIMA DECADE DI MARZO
DAL 1 MARZO AL 11 MARZO
I nati dal 1 al 11 Marzo sono persone instabili, soprattutto in campo sentimentale, predisposte ai tradimenti.
Il loro spirito è inquieto e vagabondo, con brevi e continui cambiamenti.
Amano il lusso ma non sempre riescono a realizzare i loro sogni.
Hanno uno smisurato spreco di energia psichica e quindi predisposti a stress.
Peccano di gola e amano abusare del sesso, ma la loro fibra, forte è resistente gli permette di vivere a lungo.
NUMERI FORTUNATI DEL DESTINO: 34-42-65-66-78
OGGETTO PORTAFORTUNA: Infinito
SECONDA DECADE DI MARZO
DAL 12 MARZO AL 21 MARZO
I nati dal 12 al 21 Marzo, sono persone introverse e orgogliose, piene di fiducia in se stesse, ma lente nell’esecuzione.
Hanno continui alti e bassi, di conseguenza vivono svariati momenti favorevoli e sfavorevoli nel corso della loro vita.
Non amano sottostare a regole ed imposizioni, sono eccentrici, non di rado stravaganti e difficilmente riescono a sottrarsi
alle luci della ribalta.
Tuttavia sarà facile superare le difficoltà materiali, mentre saranno meno accentuate le tendenze alla malinconia e alla depressione.
NUMERI FORTUNATI DEL DESTINO: 14-19-25-48-85
OGGETTO PORTAFORTUNA: Shou (Quattro Benedizioni)