Oltre alla più conosciuta Rhodiola rosea, molto interessante è la Rhodiola sacra, chiamata anche Rhodiola himalensis e Rhodiola tibetana, una pianta straordinaria e rara, che cresce in uno degli ambienti più difficili del Mondo: la catena montuosa dell’Himalaya.
Essa si trova sulle pendici di prati, fessure rocciose su pendii ad un’altitudine di 2700-5000 m., in Nepal, Tibet.
La Rodiola sacra presenta una radice principale ramificata, spessa; fusto breve; foglie squamose, lanceolate-triangolari.
Tutta la pianta può raggiungere i 16 cm, ed ha infiorescenze corimbiformi, poco fiorite, con petali bianchi, leggermente oblunghi, filamenti giallastri ed antere viola-rossastre.
In Asia, la Rodiola sacra è chiamata “Plateau Ginseng” ed i Tibetani la considerano, appunto un’erba sacra.
Essa ha svolto un ruolo nello sviluppo della cultura tibetana, essendo stata utilizzata dai loro e da altri popoli himalayani, come potente erba tonica adattogena, sin dall’inizio della civiltà tibetana.
La Rodiola è stata anche apprezzata dai Cinesi ed è stata recensita molto positivamente nel primo tomo classico cinese delle erbe, più di duemila anni fa, venendo descritta come un'”Erba superiore“, che prolunga la vita e migliora la saggezza.
Questa incredibile pianta viene utilizzata dai monaci buddisti himalayani, per aumentare il loro potere spirituale, il loro potere di concentrazione e la loro resistenza fisica.
Test hanno dimostrato che la Rodiola tibetana è in qualche modo più potente del Ginseng, superba per le persone che lavorano molto duramente, sia fisicamente che mentalmente.
Infatti, la Rodiola sacra ha dimostrato di migliorare la resistenza e la capacità mentale, compreso il miglioramento della memoria.
È un ottimo tonico ed energizzante per chi è in forma fisica, e un tonico superiore per chi è bloccato dietro una scrivania, o davanti al terminale di un computer per lunghi periodi di tempo.
Si utilizza una piccola quantità di estratto di radice, che migliora significativamente la capacità di una persona di assorbire ed utilizzare l’ossigeno.
La Rodiola sacra è particolarmente benefica, per coloro che vivono in condizioni di stress, in quanto ne riduce le reazioni nel corpo, aiutando ad alleviare le reazioni di stress mentale e fisico.
Questa radice è ampiamente utilizzata per sostenere uno stato d’animo ottimista ed allegro, oltre a fare rimanere concentrate le persone, che sperimentano meno fatica anche in condizioni di stress significativo. Si può asserire, che la Rodiola tibetana è l’integratore a base di erbe, ideale per il mondo moderno.
Essa è anche risultata benefica per il sistema cardiovascolare e come modulatore immunitario, in quanto aiuta a costruire il sistema immunitario come “una macchina da combattimento ben sintonizzata”.
Ciò fa anche riferimento alla Rhodiola rosea, utilizzata in Russia (e in Europa) e molto più comune in commercio, poiché cresce ad un’altitudine molto più bassa e perché può essere coltivata nelle fattorie a bassa quota.
In effetti, la Rodiola rosea è un eccellente adattogeno, ma non raggiunge lo stato d’élite della Rodiola sacra o della Rodiola crenulata delle nevi himalayane.
La sua rarità ha impedito che diventasse un bene noto al di fuori dell’Asia, anche perché non è ancora coltivabile poiché, per prosperare, richiede l’ambiente estremo del limite delle nevi himalayane.
Spesso viene combinata con altre erbe e la sua azione finale dipende dalle piante con cui, appunto, viene miscelata.
Nonostante ciò, le rimane sempre un grande impatto sul benessere.