Tag:
BROCOMANZIA
Dalla notte dei tempi fino ad oggi, la divinazione ha accompagnato gli uomini durante il loro percorso di crescita, permettendo loro di dare uno sguardo a cose che, nella comunicazione umana, non è consentito vedere.
L’indovino è il tramite tra il divino e l’uomo e spesso si serve di svariate metodologie interpretative.
Esistono tre tipi di divinazione:
–DIVINAZIONE INTERPRETATIVA: Si interpretano “eventi” fatti accadere a scopo mantico, per esempio, lanciare dei sassi al voltare delle carte quali i Tarocchi. Oppure, la Malacomanzia che utilizza delle conchiglie lanciate all’interno di un cerchio disegnato, ecc.
In assoluto, le Rune sono uno degli strumenti più utilizzati e famosi, insieme con le diverse tipologie di carte.
–DIVINAZIONE INDUTTIVA: I protagonisti di questo gruppo sono gli elementi su cui si basa principalmente l’osservazione. Per esempio, L’Aereomanzia, legata all’elemento dell’Aria, che osserva i fenomeni atmosferici; l’Alomanzia, effettuata attraverso il lancio di una manciata di sale nel fuoco, e la Dafnomanzia tramite un rametto d’Alloro, ecc. Alla divinazione induttiva appartiene anche la Zoomanzia, legata al mondo degli animali che offre dei segnali ben precisi i quali possono essere interpretati da un indovino tramite l’Ippomanzia, la Miomanzia e l’Ornitomanzia, rispettivamente attraverso lo spostarsi dei topi e degli uccelli, ecc. Nella divinazione induttiva troviamo anche la Chiromanzia che interpreta i segni posti sulle mani. Anche il corpo stesso di una persona, in particolar modo il volto, può essere oggetto di divinazione.
–DIVINAZIONE INTUITIVA: L’interpretazione dell’indovino avviene in uno stato di trance, di sonno o di estasi, durante il quale diviene protagonista. Talvolta, si utilizzano delle erbe che, una volta sminuzzate ed unite all’incenso, alterano la coscienza dell’indovino, permettendogli di entrare in comunione con le energie divinatorie. Tipica della divinazione intuitiva è la Teomanzia, in cui l’indovino fa da tramite tra gli esseri umani e il divino, oppure l’Oniromanzia , che consiste nell’interpretazione dei sogni.
Durante quest’avventura con voi Internauti, affronterò più approfonditamente alcune tecniche divinatorie, tra le quali ve ne sono di davvero “particolari”…
Per ora ve ne accenno qualcuna.
ACHILLEOMANZIA: Antichissima mantica cinese, usata da Confucio, che osservava gli steli di Achillea ptarmica, con la quale prevedeva avvenimenti pubblici.
AIGOMANZIA: Vaticinio, che si ricavava presso l’oracolo di Delfo dall’osservazione della capra (greco “aígós”, capra), sulla quale erano state fatte cadere alcune gocce d’acqua, sul vello od in un orecchio, per osservare le sue reazioni.
ALEUROMANZIA: (dal greco “àleuron”, farina di frumento), vaticinio antichissimo, che consisteva nel spargere foglietti con i responsi in un mucchio di farina di frumento, durante il Medioevo. In altri casi, un individuo veniva giudicato colpevole od innocente a seconda del modo in cui mangiava una focaccia di grano. Un esempio molto utilizzato: versare in un bicchiere d’acqua un pugno di farina (circa un’oncia) e smuoverla ogni tanto, con il manico di una forchetta, pronunciando, nel contempo, la domanda che interessa. Quando la farina si sarà depositata sul fondo del bicchiere, travasare il liquido e versare la farina umida su un piatto di stagno. Ripetere sette volte la domanda, rimestando l’impasto. In seguito esporre al sole ,dalle undici del mattino fino alle dodici e mezza. La farina, una volta seccata, offrirà linee sporgenti o concave, formando figure, la cui spiegazione farà conoscere il futuro al consultante.
BROCOMANZIA: (dal greco “broche” = pioggia) è un’antichissima mantica divinatoria, che si basa sulla quantità, intensità e direzione della pioggia, per ottenere un responso.