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Bambagella
Il Papavero comune (Papaver rhoeas) appartiene alla famiglia delle Papaveraceae, originaria di Eurasia e Nordafrica, comprende un centinaio di specie.
Il suo nome deriva dal sanscrito “papa” = cattivo e “vira”= succo, quindi “succo pernicioso”.
Altre fonti indicano la discendenza dal celtico “papa” = pappa (per l’uso che se ne faceva di mescolarlo alla pappa dei bambini) e “rhoeas” = cado, per i petali che cadono facilmente.
Altri nomi: Rosolaccio, Bambagella, Fantina, Bubboline, Rosolina, Marusola, Mapol, Papagno, Papagna, Pittadonne, Paparina, Schiattarola, Rusella, Coquelicot, Klatsch-Mohn, Feuer-Mohn, Corn poppy, Flanders poppy, Field poppy, Common poppy, Amapola comú, Amapola silvestre, Papoila, Papoula.
Il Papavero comune, cresce fino ad 80-90 cm. ed i suoi fusti eretti e coperti di peli rigidi, al taglio, emettono un liquido bianco ed acre, con un leggero effetto narcotico.
I boccioli sono verdi a forma di oliva e penduli, mentre il fiore è rosso, (molto raramente bianco), dai petali delicati e caduchi, spesso macchiato di nero alla base in corrispondenza degli stami di colore nero.
Le foglie sono pennato-partite sparse lungo il fusto, ed il frutto è una capsula contenete molti piccoli semi.
Petali e semi possiedono leggere proprietà sedative; infatti alla stessa specie appartiene il Papavero da oppio (Papaver somniferum), da cui si estrae la morfina.
Diffuso in tutta Italia, cresce normalmente nei campi e sui bordi delle strade, ed è considerata pianta infestante.
Da poco è stata riconosciuta ufficialmente un’altra varietà, il Papaver rhoeas var. himerense, caratterizzata da fiori bianco-rosati, scoperta in una ristretta area della Sicilia, nei pressi di Termini Imerese (da cui il nome della pianta), e pertanto considerata specie endemica.
I semi di Papavero comune sono molto utilizzati negli impasti di prodotti da forno e in pasticceria.
I suoi germogli teneri si utilizzano in cucina, per la preparazione di minestre a base di ortaggi e le foglie lessate possono essere condite e consumate come contorno caldo. Dopo bollitura, se condite con olio di oliva e qualche goccia di limone, si possono consumare come insalata, ma anche con carne di maiale, olive e peperoncino.
ATTENZIONE: Le foglie NON devono essere utilizzate dopo che si sono formati i boccioli fiorali.
I fiori del Papavero hanno una lunga storia di utilizzo medicinale, soprattutto per i disturbi degli anziani e dei bambini.
Utilizzato principalmente come blando analgesico e come trattamento per la tosse irritabile, aiuta anche a ridurre l’iperattività nervosa e, a differenza del relativo Papavero da oppio (P. somniferum), non crea dipendenza.
Tuttavia, la pianta contiene alcaloidi, che sono ancora in fase di studio, e quindi dovrebbero essere utilizzati solo sotto la supervisione di un erborista qualificato.
I fiori ed i petali sono anodini, emollienti, emmenagoghi, espettoranti, ipnotici, leggermente narcotici e sedativi.
Essi vengono raccolti quando i boccioli si aprono e vengono essiccati per un uso successivo.
Il lattice contenuto nei baccelli è narcotico e leggermente sedativo, può essere utilizzato in quantità molto piccole e sotto la supervisione di esperti, come farmaco che induce il sonno.
Tra i vari alcaloidi, che il Papavero comune contiene, c’è la “rhoedina”, con proprietà blandamente sedative ed un infuso, ottenuto con 4-5 petali per tazza, era somministrato tradizionalmente ai bambini, prima di coricarsi, per indurre loro un sonno migliore.
I petali dei fiori secchi possono anche avere effetti antiossidanti e contengono minerali tra cui potassio, zinco, rame e ferro.
Al giorno d’oggi, i semi di Papavero vengono lavorati e raccolti in modo tale da eliminare gli alcaloidi dell’oppio e, di conseguenza, sono sicuri da consumare.
Il Papavero è simbolo di fedeltà in quanto, un’antica credenza vuole che, messo un suo petalo nel palmo della mano, se colpendolo con un pugno si sente uno schiocco, allora vuol dire che il proprio amato sia fedele.
Questa pianta significa anche lealtà, e in Cina è conosciuta come “Yu meiren” (la bellezza di Yu), dal nome della consorte concubina del signore della guerra Xiang Yu.
Nel 202 a.C., quando il suo regno fu assediato nella battaglia di Gaixia dalla forza di Liu Bang, fondatore della dinastia Han, la consorte Yu si suicidò e, sul terreno in cui cadde, iniziarono a crescere i Papaveri, diventando così simboli di lealtà fino alla morte.
In Gran Bretagna, durante la prima Guerra mondiale, crescendo queste piante a dismisura nei terreni in cui si svolgevano le battaglie, venivano create ghirlande di fiori di Papavero, per celebrare le gesta eroiche dei soldati caduti per la patria.
Infatti oggi, nel Remembrance Day (Giorno della Memoria), tutti, anche i membri della famiglia reale, ne mettono uno all’occhiello.
Durante il XX secolo quindi, indossare ogni anno un Papavero prima e durante il Remembrance Day, a volte conosciuto informalmente come “Giorno del Papavero”, divenne un’usanza consolidata nei Paesi occidentali di lingua inglese, venendo utilizzato anche in altre date in altre nazioni, come per la ricorrenza “Anzac Day”, la commemorazione che si tiene ogni anno in Australia e Nuova Zelanda, il 25 aprile, in memoria di tutti i soldati delle forze armate; oppure “Veteran Day” e “Memorial Day”.
Allo stesso modo, secondo una vecchia leggenda, si narra che l’imperatore mongolo Gengis Khan, spargesse sui campi di battaglia semi di Papavero che teneva nelle proprie tasche, per onorare i caduti di battaglia, sia i suoi che quelli avversari.
Altre simbologie del Papavero comune sono: consolazione, semplicità, lentezza, dubbiosità, sorpresa, storditezza, sonno eterno, immaginazione, orgoglio, piacere ed eccentricità.
E’ ottimo da regalare ad un’amica per dimenticare un ex.
La mitologia narra che Demetra, Dea delle messi e dei raccolti, disperata dopo la perdita della figlia, riuscì a trovare conforto solo bevendo infusi di Papavero, ecco perché i Greci la raffiguravano con fasci di grano e papaveri nelle mani.
Una leggenda racconta, che Tarquinio il Superbo, uno dei 7 re di Roma, per insegnare al figlio il metodo migliore con cui impossessarsi della città di Gibo, fece abbattere i Papaveri dal gambo più alto, per dimostrargli che si dovevano abbattere per prima le persone di più alto rango e le cariche più importanti e potenti, per poter raggiungere l’obiettivo.
Anticamente, il Papavero comune era il simbolo del sonno che conduce all’oblio, in quanto legato alla morte spirituale, che è il passaggio dell’iniziato da un livello profano a uno stato superiore, di risveglio a un nuovo inizio.
Morfeo, nella mitologia greca, è il Dio del sonno, ed infatti è rappresentato con un fascio di Papaveri fra le braccia.
Il Papavero comune è conosciuto come “L’Uomo cieco” a causa di un’antica credenza superstiziosa secondo cui, se il fiore fosse stato messo sugli occhi, avrebbe causato la cecità.
Nel folklore dell’Europa orientale, si credeva che spargere semi di Papavero nei campi avrebbe assicurato un raccolto abbondante.
I semi di Papavero venivano utilizzati anche nei tradizionali rituali nuziali, come simbolo di fertilità e di un futuro prospero per gli sposi.
A seconda del colore, il Papavero assume altri significati:
🐞 Papavero Bianco: consolazione, sonno, sventura.
🐞 Papavero Giallo: ricchezza, successo.
🐞 Papavero Rosa: serenità, vivacità.
Nei tatuaggi, è un bellissimo fiore per ricordare una persona morta, la cui bellezza è in grado di curare e trasformare il dolore in ricordi positivi.
Si addice a chi crede che la bellezza non abbia bisogno di essere ostentata in ogni modo, ma che si possa trovare anche nelle piccole cose.
In Esoterismo, il Papavero può essere utilizzato in numerosi incantesimi tra cui quelli d’amore, riti di fertilità, offerte ancestrali, rituali del ricordo, Magia della morte, Magia dei sogni.
Il Papavero è adoperato per avere sogni profetici, nei rituali divinatori ed in alcuni incensi lunari.
I semi vengono anche mangiati o portati con sé, per promuovere la fertilità ed attrarre fortuna e denaro, oltre ad essere aggiunti al cibo, per indurre l’amore, o nel pane da usare nei banchetti rituali, durante le festività solari.
Essendo associato al sonno, ai sogni ed al relax, il Papavero può essere utilizzato nel lavoro sui sogni, nella meditazione o nei rituali per favorire un sonno ristoratore e migliorare le esperienze oniriche.
Scrivi una domanda su un piccolo pezzo di carta, arrotolalo e inseriscilo in un frutto di semi di Papavero.
Metti la capsula sotto il cuscino ed i tuoi sogni ti aiuteranno a trovare la risposta.
Il Papavero rappresenta la trasformazione, sia in termini di crescita personale che di cicli di vita e morte, quindi viene incorporato in rituali o incantesimi di trasformazione, rinascita e rinnovamento.
Può essere utilizzato in rituali o altari dedicati ad onorare gli antenati, o a ricordare i propri cari defunti.
I semi di Papavero possono essere usati per creare confusione, interruzione o ritardare le pratiche burocratiche, soprattutto se combinati con semi di Senape nera ed usati per riempire un pupazzo o vestire una candela usata nella Magia simpatica, o portandoli con sé.
Usali anche per interrompere il flusso energetico di questioni specifiche di scelta e per aiutare a fermare le cose, oppure negli incantesimi per proteggersi dagli attacchi psichici e per dissipare pensieri ed emozioni negative.
Per la stessa proprietà, cospargendo semi di Papavero intorno alla tua proprietà, confonderanno qualsiasi spirito negativo o malvagio, anche i vampiri, che saranno costretti a fermare e contare i semi…
Questi semi sono un ingrediente nelle “polveri evanescenti” e possono essere utilizzati per aiutare con l’invisibilità, rendendoti meno visibile se necessario.
I semi di Papavero possono essere utilizzati anche nella divinazione e nel lavoro psichico, in quanto migliorano l’intuizione e le capacità psichiche, e sono uno strumento prezioso per coloro che cercano di connettersi con il regno spirituale.
Essi possono essere utilizzati nei rituali per migliorare la consapevolezza psichica e per aprire la mente a nuove intuizioni e prospettive.
I semi di Papavero sono spesso usati nei rituali e negli incantesimi della fertilità, per promuovere il concepimento e per benedire una nuova casa o famiglia.
Per incantesimi e rituali di fertilità, porta i semi di Papavero in una bustina mojo, usali nell’incenso, nei sacchetti di fascino, negli amuleti e nei talismani, oltre ad aggiungerli al cibo.
I semi di papavero possono anche essere usati per attirare prosperità ed abbondanza, rendendoli un ingrediente popolare negli incantesimi e nei rituali per attirare denaro.
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In una notte di Luna Nuova (la prossima sarà il 10 marzo 2024), davanti ad una candela bianca, in una ciotola blu, pesta e mescola semi di Papavero, Verbena, Origano e polvere di Cannella.
Libera la mente e canalizza tutte le energie in ciò che stai facendo o avresti intenzione di fare.
Metti questa polvere magica in un sacchettino di colore blu ed usarla per aprire nuove strade.
𝓘𝓷𝓬𝓪𝓷𝓽𝓮𝓼𝓲𝓶𝓸 𝓹𝓮𝓻 𝓬𝓸𝓷𝓬𝓵𝓾𝓭𝓮𝓻𝓮 𝓾𝓷 𝓪𝓯𝓯𝓪𝓻𝓮 𝓲𝓶𝓹𝓸𝓻𝓽𝓪𝓷𝓽𝓮 𝓸 𝓹𝓮𝓻 𝓼𝓾𝓹𝓮𝓻𝓪𝓻𝓮 𝓾𝓷 𝓮𝓼𝓪𝓶𝓮 𝓭𝓲𝓯𝓯𝓲𝓬𝓲𝓵𝓮
Cerca un quadrifoglio, di sabato o domenica, e custodiscilo tra le pagine di un libro, il cui finale sia positivo.
La settimana seguente ricopri il quadrifoglio, con miele e semi di Papavero e conservalo nella borsa o nel portafogli, finché avrai raggiunto il tuo obiettivo, quindi rilascialo in un prato.
È importante ribadire che, sebbene i semi di Papavero siano un potente ingrediente magico, dovrebbero essere usati in modo responsabile e con cautela.
PIANETA: Luna
ELEMENTO: Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Gemelli-Capricorno
CHAKRA: 6, Ajna (C. del Terzo occhio)