L’Ancusa (Anchusa officinalis) è una pianta perenne o biennale, alta fino a 50 – 60 cm.
E’ detta anche Buglossa, Lingua di bue o Alkanet comune, ed è una pianta erbacea della famiglia Borraginacee.
E’ presente in tutto il Nord Italia, nei luoghi incolti, sassosi, coltivati, vigne.
L’etimologia del termine greco “ánchousa” identificava la pianta dalle radici color sangue, usate dai Greci per imbellettarsi di rosso (anchousízomai).
L’utilizzo di questa pianta, nei campi officinali, culinari e cosmetici, è antichissimo.
Le foglie e le sommità fiorite sono dotate di proprietà diuretiche, emollienti e sudorifere, oltre a combattere le infiammazioni intestinali.
L’Ancusa contiene dei principi attivi, tra cui la ‘cinoglossina’, un alcaloide dalle proprietà spasmodiche e sedative.
Insieme alla borragine, la violetta e la rosa, è uno dei quattro “Fiori cordiali” che compaiono nelle antiche farmacopee.
Gli autori classici sostenevano, che la radice e il seme dell’Ancusa, presi insieme o separatamente e messi nel vino, impedivano ai veleni di arrivare al cuore.
Inoltre Plinio il Vecchio segnalava, già nel I secolo, l’utilizzo di questa pianta come base per tinture.
Infatti, il nome del genere Anchusa, derivato dal greco, significa “tingere”, “dipingere”.
Il principio colorato si trova nella radice che contiene una sostanza rossa, utilizzata per uso cosmetico ed alimentare.
A sua volta Galeno riscontrò altre proprietà in questa pianta, che ne fecero un usatissimo cosmetico.
Le foglie dell’Ancusa si possono mangiare lessate e condite con olio e limone, ma sono buone anche ripassate in padella con olio, aglio e peperoncino; mentre gli steli lessati accompagnano ottimamente le uova sode.
L’essenza di Ancusa ci insegna, che possiamo essere in grado di andare avanti facilmente con amore e gentilezza, a differenza di quando dobbiamo solo rispettare i nostri obblighi, seguendo una disciplina.
Essendo più gentili e calorosi con gli altri, scopriremo che un sorriso può aprire molte porte.
Questa essenza funziona da ammorbidente e da chiave di apertura, per le persone che non sembrano avere troppi sentimenti, o addirittura non provarne nessuno, per chi ha il classico ‘cuore di pietra’.
Questo fiore aiuta anche le persone che sono interessate solo all’esercizio del potere, o che sono preda dei loro obblighi, che gli impediscono di conoscere altri aspetti della loro vita.
Inoltre, l’essenza di Ancusa porta umanità alle relazioni sociali, ad esempio aiutando a liberarsi del modello di leadership incentrato sul successo o sulla “rigidità del servo”.
Quando i nostri pensieri diventano rigidi e unilaterali, quando l’unica cosa che ci muove è l’adempimento degli obblighi, quando ci limitiamo a pensare senza sentire nulla, proprio a questo punto, l’essenza di Ancusa può aiuterci a preparare un nuovo percorso mentale.
Ci insegna a “nutrire” i nostri pensieri con gentilezza e cordialità, mentre assistiamo a reazioni completamente sorprendenti nel nostro ambiente.
L’Ancusa ci fa ridere dal profondo del nostro essere e ci permette di avvicinarci alla nostra spiritualità.
Insieme allo sviluppo dei nostri sentimenti, al cambiamento di opinione sui nostri vicini e alla nostra nuova ricettività e liberazione generale, saremo anche più ricettivi alla coscienza spirituale della nostra vita quotidiana.
I nostri valori emotivi saranno notevolmente arricchiti ed impareremo a scoprire e ad utilizzare i contenuti spirituali.
In Esoterismo, l’Ancusa è utilizzata in riti di purificazione e prosperità.
Bruciata come incenso, purifica l’aria dalle negatività e attira la prosperità in tutte le sue forme.