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ESOTERISMO
NUMERO: 8
ELEMENTO: Aria
PIANETA: Plutone
SEGNO ZODIACALE: Bilancia
CASA ASTROLOGICA: 7
GIORNO DELLA SETTIMANA: Venerdì
STAGIONE: Inizio dell’Autunno – Ottobre
PROFUMO: Galbano, Tabacco
COLORE: Blu royal, Verde pallido, Verde smeraldo, Grigio
FIORE: Brugmansia
PIETRA: Diamante di Herkimer, Smeraldo, Giada
ANIMALE: Elefante, Farfalla, Colomba, Corvo, Airone, Falco
PARTE DEL CORPO: Vescica, Reni, Fegato
SIMBOLO: Bilancia
DROGA VEGETALE: Piantaggine
METALLO: Rame
Generalmente La Giustizia, conosciuta anche come Justice, La Justice, La Legge Universale, Osiride, Regina Astrea, indossa un mantello rosso, una corona ed una bilancia, simbolo per decisioni ragionevoli e senza pregiudizi.
La corona conferisce alla figura l’autorità per reggere la bilancia e, avendo tre smerli ed una pietra quadrata, illustra lo spirito e la materiale.
La pietra quadrata può rappresentare i quattro angoli della Terra, oppure il sacro Terzo Occhio, da cui la figura vede la giustizia.
La bilancia soppesa tutte le azioni contro ciò che è giusto e, se rimane in equilibrio, l’azione è onorata, mentre se si inclina, l’azione è condannata.
Con la mano destra impugna una spada, che rappresenta la “mano della giustizia” che è pronta a cadere implacabile su tutti noi, se dovessimo fare le scelte sbagliate.
E’ un promemoria fisico dei risultati delle nostre azioni, rappresenta sia l’equità che la legge, l’importanza di impegnarsi per l’onestà, cercare l’uguaglianza e bilanciare tutti i fattori.
La spada è anche l’arma dell’intelletto, sia che usata per onorare le buone azioni di qualcuno, o per condannare le cattive azioni di qualcuno nella morte, il suo potere è assoluto.
Con la bilancia, la figura punta verso il basso, mentre con la spada verso l’alto, simboleggiando il detto: “Come in alto così in basso”, e quindi suggerisce che dovremmo vivere sulla Terra come faremmo in Cielo.
Ai lati della carta ci sono due colonne grige, le quali controbilanciano le passioni, rappresentando l’imparzialità e portano con sé una connotazione religiosa.
CARTA AL DIRITTO
Le decisioni che prendi ora hanno effetti a lungo termine in tutte le cose, sia per te che per gli altri ed arriverà sempre il momento in cui sarai giudicato.
Quando appare al diritto in una lettura, segnala che un giudizio sarà emesso in modo equo e conseguentemente all’accaduto.
Le decisioni che hai preso in passato saranno attentamente soppesate con equità, ma i tuoi sentimenti riguardo a questa carta potrebbero differire a seconda della tua situazione.
Se hai subito un torto, l’apparizione di questa carta potrebbe portarti sollievo invece, se le tue azioni hanno causato dolore ad altri, questa carta funge da avvertimento.
La sua apparizione rappresenta un’opportunità per te di cambiare le tue azioni ora per un futuro migliore quindi, quando in una lettura dei Tarocchi esce la Giustizia, è tempo di rendere conto delle tue azioni.
La Giustizia è l’emblema dell’equilibrio, nel complesso una carta positiva ed annuncia una nuova armonia che si trova, una dinamica migliore in atto.
La razionalità prevale e qualsiasi problema può essere risolto in modo equo a tutti, pertanto, avvicinati alle cose da una prospettiva calma e radicata, per trovare una soluzione che andrà a beneficio di tutti.
Letteralmente, è anche la carta di tutte le questioni legali e può annunciare nuovi contratti firmati, un nuovo contratto di locazione, un nuovo lavoro o qualsiasi cosa che richieda la firma, o un’entità legale da coinvolgere.
CARTA AL ROVESCIO
Al contrario, la Giustizia potrebbe indicare varie cose, per esempio, mostrare che stai vivendo nella negazione, che non sei disposto ad accettare le conseguenze delle tue azioni o di quelle degli altri.
Stai scappando dalla tua colpa, devi tuttavia essere consapevole che queste sono azioni che appartengono al passato, ed il tuo futuro dipende dalle tue azioni di oggi e da cosa farai per rimettere in equilibrio la bilancia.
Domandati come puoi rimediare ai tuoi torti, agire ti dà la possibilità di cambiare e smettere di giudicare te stesso.
C’è la necessità di obiettività e razionalità, non sei onesto con te stesso o con gli altri, e questo sta creando sconvolgimenti nella tua vita.
Inoltre, potresti cercare di sfuggire ad una responsabilità, che in realtà ha un disperato bisogno di risoluzione.
Una volta che ti sarai voltato ed avrai affrontato quella decisione, altri problemi saranno assolti.
Inoltre, la Giustizia invertita avverte che sei troppo preso dal bianco e nero che sta iniziando a prosciugare la tua vita di colore; a volte, devi vivere il momento e fare scelte al volo.
Il punto è che ciò che sembra giusto, in quel momento sarà corretto: non analizzare troppo le situazioni in cui un semplice sì o no sarà sufficiente.
In questioni legali, questo potrebbe rappresentare un esito ingiusto di un caso, che non accetterai.
LA GIUSTIZIA E L’AMORE
Diritto: La Giustizia riguarda il Karma e, se ti sei impegnato, amore e romanticismo arriveranno. Se sei stato gentile, amorevole e solidale, le tue relazioni saranno uno specchio di ciò che hai dato agli altri. Può indicare le nozze, visto che rappresenta il contratto di matrimonio. Tuttavia, se uno di voi due è stato disonesto o ha ingannato, la Giustizia indica che la verità sarà rivelata e chiunque abbia sbagliato, raccoglierà ciò che ha seminato. Se sei single, la tua disposizione amorevole e positiva ti renderà particolarmente attraente per nuove potenziali relazioni, soprattutto con una persona nel settore legale (giudice, avvocato, segretario legale ecc.), oppure del Segno della Bilancia.
Poiché questa carta riguarda la legge di causa ed effetto, assicurati di aver trattato il tuo partner in modo equo, fai attenzione al risentimento ed all’atteggiamento difensivo, assicurandoti che i conflitti nelle tue relazioni siano gestiti con rispetto e fiducia. Sono necessari compromessi e comprensione, infatti, a volte questa carta riguarda anche l’essere diplomatici ed esprimere le tue frustrazioni in un modo, che tenga conto dei sentimenti del tuo partner. Finché i problemi saranno gestiti con onestà e buona fede, la tua relazione prospererà.
Rovescio: spesso l’amore ed il romanticismo possono essere ingiusti e, nonostante tu stia facendo la tua parte per metterti in mostra, la fortuna non è ancora dalla tua parte. Qualunque cosa sia, a volte bisogna stringere i denti e andare avanti, quindi adesso potrebbe anche essere un buon momento, per verificare se sei giusto con le tue aspettative sull’amore. Chiediti se stai cercando qualcuno di assolutamente perfetto, ma non sei in grado o non sei disposto a lavorare sui tuoi difetti. Devi essere onesto con le tue esigenze, così come con il tuo bagaglio di esperienze. Se sei in una relazione, questo potrebbe essere un momento difficile, e correttezza e compromesso sono più che mai necessari. Non incolpare gli altri o il tuo partner per cose di cui sei responsabile. Se hai tradito il tuo partner o gli menti, aspettati grandi ripercussioni. Inoltre, cerca di mantenere un equilibrio tra la tua vita di coppia e la tua vita indipendente quando incontri qualcuno, così darai alla tua relazione lo spazio di cui ha bisogno per crescere.
LA GIUSTIZIA E LA CARRIERA
Diritto: se sei stato coinvolto in controversie sul posto di lavoro, la carta indica che tutto dovrebbe funzionare a tuo favore, a patto che tu sia stato sincero, onesto e giusto nei tuoi rapporti. Se ciò non si applica a te, la Giustizia può semplicemente essere un promemoria per agire sempre con integrità ed assicurarti di assumerti la responsabilità delle tue azioni, anche quando commetti un errore. Solo così gli altri si fideranno e rispetteranno la tua onestà ed il tuo impegno per la verità. Con rapporti giusti ed equilibrati, la tua carriera può prosperare. Quando appare in una stesa, ti avverte di prestare attenzione a bilanciare il tuo lavoro e la tua vita personale. Non dimenticare di prenderti del tempo per te stesso, la carriera è importante, dobbiamo essere tutti in grado di sostenerci finanziariamente e non c’è niente di male nell’avere ambizioni. Ma, allo stesso tempo, ricordati di trovare il tempo per le persone che sono importanti per te e per te stesso, mentre stai costruendo e mantenendo una carriera di cui puoi essere orgoglioso.
Rovescio: in questo momento, potresti trovarti ad affrontare delle situazioni ingiuste al lavoro, e questo può significare prendersi la colpa per qualcun altro o per altri che tentano di minare la qualità del tuo operato. Mantieniti ragionevole, logico e schietto nel modo in cui gestisci questa situazione, perché potresti scoprire che gli scontri accesi possono significare che la colpa ricadrà su di te. A volte, questa carta in una stesa può segnalare che non sei stato del tutto onesto, in merito alla tua carriera. Questo può causare problemi per te in futuro o, anche se non lo farà, potrebbe portarti ad un’ansia continua, facendoti chiedere in continuazione quando verrà tutto a galla. Se hai ancora tempo, fai ammenda e cambia le tue abitudini, se hai evitato di assumerti la responsabilità per un errore ed hai sperato che la colpa potesse ricadere su altri, stai erodendo la fiducia che gli altri hanno in te e stai anche sprecando un’opportunità di imparare dai tuoi errori e crescere. Può anche segnalare corruzione negli affari.
LA GIUSTIZIA ED IL DENARO
Diritto: è un promemoria per mantenere le cose oneste, giuste ed eque, nei riguardi dei tuoi affari finanziari. Assicurati di bilanciare le tue esigenze con quelle degli altri, e che ciò che prendi, sia bilanciato con ciò che dai. Continua a mantenere le cose in equilibrio e le tue finanze dovrebbero andare bene. Se vuoi migliorare la tua situazione finanziaria, devi valutare le tue finanze in modo oggettivo e prendere decisioni equilibrate e giuste. Ti sconsiglia di favorire guadagni a breve termine rispetto all’equità ed alla stabilità a lungo termine. Incoraggia un approccio ponderato e di principio alla pianificazione finanziaria, in cui le decisioni sono prese sulla base di una valutazione equa di tutti i fattori coinvolti. Se hai intenzione di scommettere su qualcosa, questa carta è un buon presagio, ma solo se lo farai con moderazione, in modo “bilanciato”.
Rovescio: è presente una certa disonestà riguardo alle tue finanze, quindi fai attenzione con chi condividi le tue informazioni finanziarie ed assicurati che siano affidabili prima di procedere. Se hai avuto difficoltà economiche, può anche segnalare la mancata assunzione di responsabilità per la tua situazione, cosa che spesso può sembrare spiacevole, ma può anche essere motivante. Questa carta indica anche problemi con la gestione finanziaria o controversie legali legate al denaro. Se stai chiedendo una decisione di investimento, la Giustizia invertita ti avvisa di essere vigile contro pratiche sleali o pregiudizi nei tuoi rapporti finanziari. Ti avverte dei rischi di impegnarsi o di essere influenzato da pratiche di investimento non etiche, incoraggiandoti ad un esame approfondito delle tue scelte di investimento, per assicurarti che non vengano perpetuati ingiustizia o abuso.
⇒⇒⇒continua
A tanti di noi, fin da piccoli è stato raccontato che abbiamo un Angelo custode, che ci protegge e veglia sulla nostra vita.
C’è chi ne è convinto e chi no, ma sembra che gli Angeli possano cambiare la nostra vita in meglio: creano un’energia positiva nella nostra esistenza, che porta felicità e contentezza.
Ma per accedere a questa loro meravigliosa capacità, in primo luogo, dobbiamo crederci.
Solo così l’Angelo apparirà nella nostra mente, senza alcuno sforzo da parte nostra, basterà essere consapevoli che sia reale e credere in lui, affinché possa illuminare la nostra coscienza.
Un Angelo zodiacale è molto potente, aiuta a raggiungere il proprio pieno potenziale ed a realizzare i propri sogni più cari.
Uno dei modi migliori per incontrare il proprio speciale Angelo zodiacale è attraverso la meditazione in quanto, quando la mente è calma e silenziosa, riesce ad aprire un canale verso l’Angelo che abbiamo scelto, così possa comunicare e toccare la nostra anima. Basta semplicemente sedersi in silenzio, stare fermi e svuotare la nostra mente dalle preoccupazioni, tanto da diventare più consapevoli della presenza degli Angeli nella nostra vita, permettere loro di esserci accanto e realizzare la loro energia amorevole, che porta potere positivo alla nostra vita.
Ogni Segno zodiacale è associato a 4 Angeli, i quali portano consapevolezza alla nostra anima sulle leggi spirituali ed accrescono la nostra coscienza, insegnandoci come vivere una vita più felice e come affrontare i problemi mentre si verificano, con coraggio e fede.
Sicuramente, gli Angeli non possono cambiare il nostro Karma, ma possono rendere la vita molto più facile e portare soluzioni quando le cose vanno male nella nostra vita.
Inoltre, principalmente correlati ad una particolare zona del Calendario Astrologico, questi Angeli nel tempo sono cresciuti fino, ad essere associati anche ad un certo Mese del Calendario.
Quindi, troveremo un Angelo associato al Mese, 2 collegati al Segno (che comprende due mesi) ed uno aggiuntivo, che possiede caratteristiche aggiuntive, sempre correlate al quadro di riferimento.
Sulla base del tuo Segno zodiacale, ecco gli Angeli associati ad esso, che sono i più adatti ad essere i tuoi protettori/guida attraverso le infinite sfide della tua vita.
Puoi sceglierne anche solo 1, in base a colui che senti a te più vicino.
𝔸ℝ𝕀𝔼𝕋𝔼
Machidiele, Angelo del Rinnovamento e del Coraggio: conosciuto anche come Malchidial, Machidiel, Malchidael, è un Angelo diurno dell’Est, il cui nome significa “Aiuto di Dio“. Il suo compito principale è quello di insegnare la strada per evitare i peccati e fuggire dai mali. Governa il mese di Marzo e la testa degli esseri umani, e la sua pietra è la Corniola. Questo Angelo invoca l’energia infuocata dell’Ariete come un “Raggio di Sole” dentro di te. È sia una scintilla che un raggio di coscienza trascendente, che dal cuore umano mandi al centro del tuo Universo. L’Angelo Machidiele può aiutarti con problemi irrisolti di bassa autostima e lavorare per rafforzare la tua forza d’animo ed individualità. Lui è lì per aiutarti quando ti impegni a trovare il coraggio di abbinare le tue azioni ai tuoi sogni. Devi però fare attenzione a non esagerare con la pressione degli altri intorno a te, perché spezzerebbe i legami delle tue sicurezze. Sii coraggioso, prendi decisioni ma cerca di dedicare un pensiero anche agli altri. Machidiele ti ricorda di continuare ad ascoltare il mondo intuitivo, non basando le tue decisioni esclusivamente sul livello materiale. Può aiutarti a sviluppare le capacità di leadership e prendere in carico la propria vita ed i propri obiettivi. E’ anche associato alla scoperta di sé ed alla consapevolezza di sé, aiutando ad esplorare la propria identità, le proprie passioni e desideri. Il suo colore è il rosso, la sua pietra è la Pirite.
Remiele, Angelo della Misericordia: è conosciuto anche come Ramiel (da non confondere con l’omonimo angelo caduto e divenuto demone), Rahmiel, Remiel, Jeremiel e Jerahmeel, ed il suo nome significa “Dio avrà misericordia”. Ha due compiti fondamentali: è responsabile delle visioni divine e guida le anime dei fedeli in Paradiso. Remiele, presiedendo la resurrezione dei giusti, funge da ponte tra l’esistenza mortale e la vita eterna promessa ai fedeli, incarnando la speranza della salvezza e della misericordia divina. Nella tradizione cristiana, Remiele non è universalmente riconosciuto in tutte le confessioni. Questo Angelo ha la capacità di offrire speranza e conforto, ruolo particolarmente rilevante nei momenti di disperazione, perdita o turbamento emotivo. È anche visto come un messaggero divino, che aiuta le persone a ricevere messaggi importanti dal regno spirituale. In questo contesto, essere un Messaggero Divino facilita la comunicazione tra il regno divino e quello terreno, spesso offrendo intuizioni e rivelazioni trasformative. Il suo colore è oro, tonalità spesso associata alla luce divina, alla saggezza ed all’illuminazione, il che si adatta bene al suo ruolo di Angelo della Speranza e delle Visioni e di guida per le anime nell’aldilà. La sua pietra è la Labradorite. Puoi invocarlo per ottenere chiarezza e comprensione spirituale, se ti trovi ad un bivio della tua vita, o stai cercando di comprendere il tuo percorso spirituale, ottenendo una guida attraverso visioni o intuizioni. Inoltre, se stai affrontando una perdita, disperazione o qualsiasi forma di sofferenza emotiva, invocare Remiele può donarti un senso di pace e speranza.
Camaele, Angelo dell’Amore Puro: conosciuto anche come, Chamuel, Chamael, Kemuel, Kamuel, Shemuel, Camiel, Camniel, Zamael, Saraqâêl o Cancel, il suo nome significa “Colui che vede Dio”. E’ un Arcangelo superiore di protezione dal dolore e dalle paure, facente parte della schiera degli angeli chiamati “podestà” ed è noto come il capo delle forze che espulsero Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre. Egli protegge dagli eventi negativi, ed è invocato per l’amore e l’armonia delle relazioni. Guarda gli innocenti, i bambini, e dà la forza di superare situazioni difficili. Camaele è un Angelo di puro amore e porta una potente illuminazione spirituale nella tua vita. Quando ti senti ansioso, triste, solitario o con il cuore spezzato a causa di circostanze al di fuori del tuo controllo, chiama questo Arcangelo per riempire il tuo cuore di amore. Spesso è rappresentato al femminile e può essere indicato come tale, a seconda della sensazione e della connessione. Questo Arcangelo può portare un amore materno, o un’energia femminile in cui la mascolinità si sentirebbe scorretta o sovrapotere. Ha anche il compito divino speciale di riunire le anime gemelle e le fiamme gemelle. Guida le persone ad avere sempre le relazioni più belle, porta forza e parità laddove l’uguaglianza e l’equilibrio manchino all’interno di una relazione. Dà fiducia e coraggio per andarsene, cambiare o creare un nuovo spazio per l’amor proprio, quando una relazione diventa malsana. Il suo colore è il verde chiaro, la sua pietra è Eliotropio.
Vehuiah, Angelo dei Nuovi Inizi: conosciuto anche come Ehyiah, Wehewuyah, Whwyh, il suo nome significa “Dio esaltato sopra tutte le creature”. Egli assiste nell’intraprendere ed eseguire le cose più difficili e la sua invocazione è rivolta verso est. Sotto la sua influenza, l’individuo aumenta la sua natura abile, essendo benedetto da grande saggezza. Vehuiah dona illuminazione spirituale, una volontà possente per creare e trasformare, rapidità di ragionamento, lucidità nell’introspezione. Apporta buona salute e capacità di curare gli ammalati, amministrando il potere dell’amore e della saggezza. Porta a buon fine gli esami, i concorsi e le richieste di un nuovo impiego. Aiuta ad uscire dalla depressione, soprattutto a trovare un’enorme volontà per superarla. Grazie alla sua presenza costante nella vita, si possono affrontare le sfide con maggiore sicurezza e determinazione, e raggiungere i propri obiettivi con maggiore facilità. Governa le gambe ed i piedi. Porta la sua luce e la sua energia per dissociarsi dalla confusione. E’ l’Angelo dei leader, degli imprenditori e delle persone di successo. Egli dà carisma e grandi capacità, insegna ad osare intraprendere, contribuendo ad eccellere nella propria specialità ed a sviluppare influenza sulle cose e sulle persone. Si invoca per intraprendere ed eseguire le cose più difficili, trovare la strada giusta da seguire nella vita, proteggere la famiglia. Il suo colore è il magenta, la sua pietra la Fluorite.
𝕋𝕆ℝ𝕆
Sariele, Angelo della Punizione e della Morte: conosciuto anche come Sariel, Suriel, Suriyel, Seriel, Sauriel, Saraqael, Sarakiel, Samuil, Suruel, Surufel, Souriel, il suo nome significa “Dio è il mio sovrano”. Egli si trova al bivio tra ribellione e rettitudine, essendo noto sia come Angelo caduto che come guardiano e garante della legge divina, apparendo forse una delle figure più paradossali dell’Angelologia. E’ uno degli Angeli santi, che è posto su coloro che peccano nello spirito, ed è uno degli Angeli che controllano lo spargimento di sangue sulla Terra, insieme a Gabriele, Michele, Raffaele, Uriele. Sariel è incaricato dei sogni e della loro interpretazione, è uno dei nove Angeli che presiedono il Solstizio d’Estate e, in Esoterismo, è invocato nella Magia cerimoniale e contro il Malocchio. Nel Libro di Enoch si legge: “…E Sariel insegnò agli uomini il corso della luna…” e, questo atto di trasmettere la conoscenza dei cicli lunari, ritenuto proibito per i comuni mortali, simboleggia un momento cruciale in cui la sua saggezza divina venne condivisa con l’umanità. Infatti, questa conoscenza riservata solo agli Esseri celestiali, significa trasgressione dei confini stabiliti tra il divino e il mortale, portando la conoscenza celeste alla portata umana. La sua non è solo la storia di una caduta, ma anche del potenziale per imparare dai propri errori, dalle proprie trasgressioni, in quanto le conseguenze da affrontare da Sariel sono momenti cruciali per la riflessione e la crescita. E’ associato alla purezza del colore bianco, mentre la sua pietra è l’Onice.
Asmodel, Angelo del Servizio: col significato del suo nome “Distruzione dei Nemici“, Asmodel non è un Angelo biblico, è un essere piuttosto controverso: alcuni sostengono che sia un Angelo caduto, altri che non lo sia. Comunque, viene menzionato nei libri mistici ebrei e cristiani, così come lo troviamo in alcuni grimori a partire dal 1500, apparendo per la prima volta ne “Tre libri di filosofia occulta” del 1531. Il suo compito principale è quello di insegnare le arti ed infondere una persona con la retorica e la conoscenza della grammatica. Questo Angelo è anche in grado di accedere alle vibrazioni dell’amore cosmico per volere di un mago. Governa il mese di Aprile, negli esseri umani è correlato al collo, i suoi colori sono avorio ed argento e la sua pietra associata è la Corniola. Egli spinge gli individui a mettersi alla prova in nuove direzioni, ed a rendersi vulnerabili in presenza di persone e luoghi non familiari. Con l’incoraggiamento di questo Angelo, l’umanità cerca nuovi sforzi che arricchiranno la vita e daranno un nuovo significato alla carriera e/o ai ruoli familiari. Asmodel insegna agli individui a trarre piacere dalla natura e da coloro che li circondano. Aiuta anche a fornire pazienza, concretezza, praticità e comfort fisico. In passato uno dei Capi dell’Ordine dei Cherubini, Asmodel è ora ritenuto da alcune culture un Demone della Punizione. Trasmette energia saggia, resistendo nei momenti difficili e portando a termine i progetti, quindi puoi chiedergli aiuto se salti da una cosa all’altra contemporaneamente, e non finisci mai ciò che hai cominciato.
Aladia, Angelo della Seconda Possibilità: conosciuto anche come Aladiah, il suo nome significa “Dio è favorevole”, ed il suo compito è di assicurare buona salute, stima, grandi imprese, capacità di riuscire nel lavoro, onori, protezione dai malvagi, rigenerazione morale, capacità di perdonare le offese. Sovrintende i cambiamenti fortunati. Aladia protegge coloro che sono colpevoli di crimini nascosti, governa la rabbia e la pestilenza, cura le malattie. Astrologicamente, simboleggia la grazia divina. Grazie alla sua presenza, la persona può liberarsi del suo passato riconoscendone le lezioni apprese, rigenerandosi moralmente e cancellando gli errori passati. E’ l’Angelo delle seconde possibilità, con la sua essenza infonde la forza necessaria a perdonare tutto e permette di risolvere il proprio karma, comprendendolo con pazienza e gentilezza. Aiuta ad accedere all’abbondanza spirituale e materiale. Vicino a lui, si ha più facilità di riconoscere gli errori che si possono commettere. E, facendo affidamento sul suo forte intuito, vengono svelati vantaggiosamente gli ostacoli nella propria vita. La presenza di Aladia è spesso associata alle energie di purificazione, guarigione e rinnovamento, oltre al suo potere curativo, aiutando chi soffre di disturbi fisici o emotivi a ritrovare uno stato di benessere. Invocare questo Angelo apporta benefici nel momento in cui si fa sentire il bisogno di armonia e devi farti perdonare per ottenere una seconda possibilità. I suoi colori sono arancione e porpora, mentre la sua pietra è il Quarzo ialino.
Aniele, Angelo della Gioia: conosciuto come Haniel, Anael, Aniel, Hanael, Hamiel o Onoel, è un Angelo della tradizione ebraica ed esoterica, spesso incluso nel novero dei 7 Arcangeli. Il suo nome significa “Dio è la mia Grazia”, la sua pietra è lo Smeraldo ed il suo colore il rosa. Rappresenta la gioia sperimentata in ogni momento, in ogni azione o inazione, anche se spesso ci si dimentica di fare il punto con noi stessi o di prestare attenzione alla nostra mappa stradale personale, rimanendo intrappolati nel dramma che le nostre vite contengono. Aniele incoraggia a smettere di cercare la realizzazione al di fuori di noi stessi, portandoci invece dentro, per esplorare la fiducia, la sicurezza e lo stupore nell’avventura che è la nostra vita. Invoglia a seguire le proprie passioni, trovare gioia nel presente ed impara a osservare i bisogni del proprio Ego, come un’opportunità per trasformare la paura in amore, proprio perché, quando si esprime amore, si sta sperimentando gioia. All’energia di Aniele è associata una luce turchese, e questo raggio di luce può apparire in visioni, sogni e/o durante la meditazione, segnale che ti è vicino. Poiché il turchese è una miscela di blu e verde, il raggio di luce di Aniele può anche associarsi al simbolo di armonia ed equilibrio. Questo Angelo incoraggia a liberarsi e guarire ogni negatività quando la luna è piena, ed aiuta a lavorare efficacemente con i potenti cicli lunari e l’energia sacra femminile.
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Gabriele, Messaggero di Dio: venerato in molte tradizioni cristiane, tra cui il Cattolicesimo, l’Anglicanesimo, il Luteranesimo, l’Ortodossia orientale, è un Arcangelo con il potere di comunicare la volontà di Dio all’umanità. Il suo nome significa “Uomo di Dio”. E’ l’Angelo delle emozioni e dell’intuizione, sostiene il nutrimento, aiuta a capire i propri sentimenti profondi ed a nutrire i propri cari. E’ fondamentale nella comunicazione, donando la capacità di esprimere chiaramente ciò di cui si ha bisogno e si desidera. Offre modi creativi per far passare il proprio messaggio, se si sente di non essere ascoltati dai propri cari o dai colleghi di lavoro. Gabriele porta sempre una risposta, quando ci si domanda come qualcosa possa essere successa, dando solitamente una spinta nella giusta direzione. Gabriele assiste le persone che hanno bisogno di ordinare i loro pensieri ed entrare in uno stato mentale pacifico. Ispira a perseguire i propri sogni condividendo la guarigione, motivando la luce quando ci sente scoraggiati o demotivati. La sua presenza energica dissipa tutta la negatività e l’insicurezza, e sostiene felicemente quando si è in procinto di iniziare un nuovo progetto, un evento o un imminente cambiamento di vita. Se vedi una luce calmante bianca o ramata, o senti un bagliore di luce vicino al tuo Terzo Occhio mentre mediti, o lo chiami, sappi che Gabriele è vicino a te, per guidarti ed aiutarti nei tuoi sforzi. Il suo colore è il bianco, la sua pietra è il Diamante.
Fanuele, Angelo della Trasformazione: conosciuto anche come Pheniel, Phanuel, Panuel, Paniel, Peniel, Penuel, Fanuel, Feniel, il suo nome significa “Volto di Dio“. Nel Libro di Enoch è citato come uno degli Angeli dell’Esorcismo e, per questo motivo, gli antichi Ebrei fecero amuleti di Phanuel, da usare quando lo invocavano contro gli spiriti maligni. La tradizione cristiana dice, inoltre, che Fanuele combatterà l’Anticristo (Beliale, il demone delle bugie) durante la Battaglia di Armagheddon ed otterrà la vittoria attraverso il potere di Gesù Cristo. E’ noto come l’Angelo del pentimento e della speranza, incoraggia le persone a pentirsi dei loro peccati e a perseguire le relazioni eterne con Dio, che possano dar loro la speranza di cui hanno bisogno, per superare la colpa ed il rimpianto. Se senti il bisogno di pentirti di un particolare peccato, Fanuele potrebbe cercare di attirare la tua attenzione, tramite una particolare luce blu, per aiutarti a combattere il male con il potere del bene. Infatti, il suo tratto distintivo è il senso di speranza che dà alla gente, con la certezza che si troverà il miglior risultato possibile per il proprio problema, senza avere il senso di abbandono. Quando si verifica un improvviso aumento della quantità di luce intorno a te, oppure una giornata uggiosa diventa improvvisamente illuminata da un raggio potente di sole, o ancora visualizzi nella tua mente un prato erboso con un unico fiore, sappi che Fanuele è accanto a te, come una nuova vita e speranza che si sviluppa per fiorire. Il suo colore è il blu scuro, la sua pietra è Howlite.
Ambriel, Angelo della Comunicazione: è associato ai Gemelli di maggio, lo ritroviamo nel Calendario magico del Planetarium Sigilla e, nei Tarocchi, è associato alla Regina di Coppe. Ambriel porta una vibrante energia di creatività, comunicazione ed idee. Se stai pianificando una nuova vita, un nuovo progetto o una nuova carriera, soprattutto se riguarda tecnologia, medicina e scienza, egli ti guiderà facendoti avanzare più celermente, ma ispira anche coloro che si trovano nel campo creativo. Porta anche momenti di chiarezza come lampi nella testa, in modo da indicare esattamente cosa fare e come. Associato alla chiarezza ed alla verità, risiede nella letteratura e nella comunicazione, quindi è spesso coinvolto nel processo volatile dell’interazione umana, agendo come interlocutore divino per promuovere la comprensione e ridurre la possibilità di un’interpretazione errata. Ambriel è chiamato a fornire chiarezza ed a colmare le lacune nella comunicazione e, essendo fortemente associato all’intelletto, alla ragione ed alla logica, è allineato strettamente con studiosi, insegnanti, inventori e coloro che si occupano di comunicazione o di parlare in pubblico. E’ vicino alle persone che cercano stabilità ed equilibrio nella loro vita, in particolare i Gemelli, i quali lo invocano per ottenere il sostegno ed il coraggio di cui hanno bisogno. Ambriel è anche una figura guida per i pensatori introversi, a cui stimola l’associazione con la logica e l’intelletto. Il suo colore è il giallo, la sua pietra è la Malachite.
Tamiel, Angelo del Pensiero Positivo: conosciuto anche come Tumiel, Tumàl, Kasdaye, Kasdeja e Kasyade, il suo nome significa “Dio è perfetto“. Identificato come un Angelo nel mondo del Cristianesimo, Tamiel assume anche una forma diversa come angelo caduto in altre tradizioni. Ha insegnato anche “ai figli degli uomini tutti i colpi malvagi degli spiriti, come quelli demoniaci, quelli sull’embrione nel grembo materno atti a provocare l’aborto, quelli inferti all’anima, i morsi del serpente, i colpi di calore che capitano durante il mezzogiorno, ecc. E’ un Angelo che serve il Cielo e le sue offerte della perfezione di Dio e del servizio divino forniscono un senso di santità, benevolenza e guida. Tamiel è adatto a rappresentare i Gemelli in quanto, da una parte, come angelo di perfezione e servo divino, è un simbolo di purezza, obbedienza e servizio santo. Dall’altra, nel suo avatar d’Angelo caduto, Tamiel rappresenta i pericoli dell’orgoglio, della disobbedienza e del fascino della conoscenza proibita. Questa duplice rappresentazione evidenzia la lotta costante insita nei sistemi di credenze tra il bene e il male dell’uomo, l’obbedienza e la ribellione, l’umiltà e l’orgoglio. Questo Angelo stimola la compassione e protegge contro l’attacco psichico. Tamiel insegna l’astronomia ed è noto per mettere gli Esseri umani in uno stato di sogno del loro Paradiso perfetto. Il suo colore è il rosa, la sua pietra è Rodonite.
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Raffaele, il Guaritore delle anime: quest’Arcangelo, il cui nome significa “Dio ha guarito”, è quasi sempre raffigurato con una tromba tra le labbra, pronto ad annunciare il “Giorno del Giudizio”. Nei testi antichi appare come un medico ed espelle i demoni, usando un pesce straordinario per legare il demone Asmodeo, e per guarire gli occhi di Tobit, oppure guarisce ogni malattia ed ogni ferita dei figli del popolo. E’ associato al Sole, a Mercurio ed alla gamba sinistra. La sua missione è quella guarire la Terra che gli Angeli caduti hanno contaminato con il male della cattiveria, e s’invoca prima di andare a letto, soprattutto se si soffre di incubi. Questo Angelo è considerato un protettore e un guaritore, ed è il patrono dei viaggiatori e dei pellegrini, delle persone cieche, degli incontri sentimentali, degli infermieri, dei medici, degli operatori sanitari, dei sensali e degli studi cattolici. Raffaele apporta originalità ed un approccio giovanile ed entusiasta alla vita e all’apprendimento, così come creatività. Con la sua energia curativa, aiuta a liberarsi da blocchi e fardelli, per diventare la versione migliore di se stessi, più liberi ed aperti. Fa sentire la sua presenza durante i periodi di recupero, convalescenza, persino disagio mentale o emotivo, prontamente disponibile per essere invocato nei momenti di bisogno, grande o piccolo che sia. Quando Raffaele è nelle vicinanze, potresti vedere una scintilla, o un lampo di luce, o un’aura color verde, soprattutto intorno alle persone che hanno bisogno di guarigione. Il suo colore è verde, la sua pietra è il Crisoprasio.
Muriele, Angelo della Pace: conosciuto anche come Muriel, è un Angelo notturno, spesso raffigurato al femminile, associato ai Cancro del mese di giugno e viene invocato da sud, ed il suo nome significa “Profumo di Dio”. Il suo compito è quello di procurarsi le dignità temporali e le virtù morali e teologali. Egli può informare un mago sull’elemento primario dell’Acqua, le sue attività ed i suoi effetti in considerazione dell’intera legge cosmica, oltre ad occuparsi di magia rituale e Cabala. Muriel governa il seno, le imperfezioni corporee, le malattie dello stomaco, la digestione debole, la tosse, il suo colore è bianco-argento, la sua pietra è il Calcedonio. E’ anche associato alle emozioni, all’intuizione ed all’empatia, ed aiuta a connettersi con i propri sentimenti, a comprendere le proprie emozioni ed a trovare pace e armonia dentro di sé. Ha la capacità di aiutare le persone a connettersi con la natura, infatti spesso è associato agli Elementi Acqua e Terra, facendo trovare equilibrio ed armonia nel loro rapporto con il mondo naturale. Se si sta lottando con problemi emotivi o cercando una connessione più profonda con la natura, Muriel è un alleato potente e compassionevole, che può guidare nel proprio viaggio. E’ un guardiano celeste, per coloro che sono profondamente in sintonia con le emozioni degli altri e la sua presenza offre conforto e guida a coloro che sentono il peso dei fardelli emotivi del mondo. È spesso invocato come un protettore della natura, nutrendo e preservando la bellezza e l’armonia della Terra, simboleggiando l’interconnessione di tutta la vita, e ricordando all’umanità la loro responsabilità di prendersi cura dell’ambiente.
Zorial, Angelo dell’Immaginazione: conosciuto anche come Zariel, illumina la realtà con la sua saggezza, puntando il suo raggio giallo nella coscienza collettiva, in quanto siamo interconnessi ed invischiati in realtà intrecciate. Questo Angelo è tutto in materia di relazioni e sponsor della comunità e del servizio. Egli viene ad evidenziare che l’amore per l’altro è l’amore per se stessi. In effetti, tutto è legato, complementare e necessario, nessun uomo è un’isola e tutti sono frattali e frammenti di modelli energetici, che sono in movimento e senza fine. Tutte le relazioni sono di una certa risonanza vibrazionale che fluisce e rifluisce. Zorial aiuta ad usare saggiamente la propria immaginazione ed aiuta anche a raggiungere un senso di sicurezza e stabilità. Il suo messaggio è quello di usare l’immaginazione, per guardare un quadro più ampio, una prospettiva più alta, una visione della grandezza dell’intera Creazione. Da lì sarà possibile vedere che i propri “problemi”, come si percepiscono, sono davvero piccoli, non sono altro che un punto minuscolo sulla Terra e dell’Universo. Ciò non è sminuente, ma aiuta a comprendere che la propria connessione con l’insieme dell’Unità, realizza la relazione con tutto il Mondo. Che, al di là dei confini più remoti dell’Universo conosciuto, siamo tutti tenuti insieme dalla luce angelica nell’unità dell’Uno; siamo tutti legati nel cerchio dell’amore per sempre, e che dovremmo, quindi, goderci la bellezza di queste relazioni della vita, con immensa gratitudine. Il suo colore è il verde, la sua pietra è la Kunzite.
Melahel, Angelo della Salute: il suo nome significa “Dio che libera dai mali” e, per questo motivo, è simbolo di guarigione. Aiuta ad essere coraggiosi e compiere azioni onorevoli. Melahel protegge dalle armi e dà sicurezza nei viaggi. Governa l’acqua, i prodotti della terra e, soprattutto, le piante necessarie per la cura delle malattie. Infatti, è l’Angelo dell’alimentazione sana, la sua energia agisce come una pianta medicinale ed aiuta a capire che si si può auto-guarire, quando si riesce a comprendere e trasformare la causa principale delle proprie ferite. Grazie al suo potere, chi lo invoca viene introdotto ai segreti ed ai poteri della natura, per rispettarla, prendersi cura della propria parte di essa e proteggere l’ambiente. Così, grazie a queste conoscenze, si è in grado di accompagnare i propri cari fino a che non saranno guariti. Melahel è il guardiano delle erbe medicinali, delle piante curative e degli elementi essenziali della natura che portano guarigione e conforto. E’ anche riconosciuto per il suo potere di rigenerazione, aiutando gli esseri viventi a riprendersi da ferite o traumi, oltre ad avere grande compassione ed empatia, soprattutto nei confronti di coloro che stanno soffrendo. La sua capacità di ascoltare, confortare e guidare, rende questo Angelo un alleato inestimabile per coloro che attraversano momenti difficili. Il suo colore è giallo-verde, la sua pietra l’Ambra.
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Verchiel, il Controllore della Vita: il suo nome significa “Benedizione di Dio” ed il suo compito è quello di esentare i mortali dalle tribolazioni. Questo Angelo controlla tutta la vita in tutte le sfere, su tutti i pianeti, compresa la Terra, riguardante piante, animali, umani, sia nel loro corpo fisico, che astrale o mentale. Governa i Leoni del mese di luglio e, nel corpo umano, il cuore. La sua pietra è il Diaspro. Verchiel è associato all’affetto, alla nobiltà, di un cuore generoso e di una visione ottimistica della vita, la quale riguarda un felice equilibrio tra lavoro e svago, ed incoraggia a dedicare tempo al piacere ed allo svago. Questo Angelo invita a sedersi immobili e a fissare il vuoto per un po’, per ricaricare le proprie energie. Infatti, quando si è ben riposati, si diventa esseri umani più piacevoli e gentili nella propria vita quotidiana. Fare brevi pause offre anche l’opportunità di osservare ciò che si è realizzato e di godere delle ricompense del proprio lavoro. Infatti, i buoni risultati ed i successi straordinari non derivano solo dal duro lavoro e dagli sforzi, ma anche da momenti di quiete e relax. Verchiel esorta inoltre gli individui ad essere sufficientemente obiettivi, da eliminare qualsiasi elemento malsano o improduttivo, ed offre il promemoria per nutrire le persone e le cose che portano felicità personale. È il miglior alleato quando hai una brutta giornata, perché ti riempie di un atteggiamento piacevole, gioioso e felice. Il suo colore è il bianco su sfondo blu.
Michele, Leader dell’esercito di Dio: noto come Michael, Mikal e Mika, il suo nome significa “Uno che è come Dio”, ed è un Arcangelo nel Cristianesimo, nell’Islam e nella religione Baháʼí. E’ il principe guardiano di Israele ed è menzionato esplicitamente nell’Apocalisse, in cui combatte contro Satana, al quale contesta la sua pretesa sul corpo di Mosè; intercede tra Dio e l’umanità e serve come Sommo Sacerdote nel santuario celeste; accompagna le anime dei giusti morti in Paradiso. Michele è il protettore della cavalleria, degli ufficiali di polizia, dei paramedici, dei militari, dei marinai. Spesso è raffigurato con in mano una bilancia, con la quale pesa le anime dei defunti e tiene in mano il “Libro della Vita”, per mostrare che partecipa al Giudizio universale. Michele è il capo dell’esercito degli Angeli nella battaglia della Luce contro l’Oscurità; il protettore supremo ed il “guerriero di Dio” che protegge dalle forze del male. Quando appare con il Drago, è un simbolo delle paure che ci aiuta a superare. Aiuta le persone a liberarsi dai pensieri negativi, aiuta le anime sul cammino verso la Luce Divina ed i devoti a raggiungere l’Illuminazione. Questo Arcangelo può purificare l’energia negativa, così come le menti ed i cuori, ma anche la casa ed il posto di lavoro. Se ne prende cura, portando speranza. Michele è un Arcangelo del Fuoco e del Sud ed è bene invocarlo, quando ci si sente minacciati o attaccati, perché ci si vuole difendere e proteggere dal male di ogni genere. I suoi colori sono rosso ed arancione, la sua pietra Occhio di Tigre.
Adiaia, Angelo della Discrezione: conosciuto anche come Haaiah si tratta di un Angelo cabalistico, o Angelo dello Shem HaMephorash, ovvero uno dei 72 Spiriti celesti. Il suo nome significa “Dio ascolta in segreto”. Adiaia aiuta a vincere le cause legali ed a rendere i giudici favorevoli. Protegge tutti coloro che cercano la verità e porta gli uomini alla contemplazione delle Cose divine. Vigila su politici, diplomatici, ambasciatori, trattati di pace e contratti in generale. Influenza corrieri, comunicazioni, agenti e spedizioni segrete. Astrologicamente, questo spirito significa politica e ambizione. E’ l’Angelo della discrezione, aiuta a sviluppare una leadership positiva, a rivelare informazioni diplomaticamente ed a sapere come comportarsi in situazioni ambigue. Adiaia invoca la Magia angelica e divina, per portare sollievo ed assistenza. Comunica che, per avere successo nel regno personale, si deve essere ambiziosi ma non spietati, e questa ambizione si deve basare su sentimenti nobili. Questo Angelo chiede di esprimere le proprie ambizioni attraverso i propri pensieri, le proprie parole e le proprie azioni e, per fare ciò e riuscire a cambiare le cose nella propria vita, si deve essere altamente motivati senza mai danneggiare gli altri. Se a volte non sai cosa fare o in quale direzione andare, allora chiedi aiuto all’Angelo Adiaia: ti mostrerà la strada da seguire. Il suo colore è il blu, la sua pietra è la Magnetite.
Ariel, Angelo della Compassione: noto anche come Hariel, Arael, Auriel ed Ariael, si trova principalmente nella religione ebraica e cristiana. Il suo nome significa “Leone di Dio”. Infonde la forza per aprirsi ad un maggiore riconoscimento ed a una mentalità più aperta. Accompagna nel vivere una vita più serena, con più discernimento e modestia, mentre mitiga alcune parole e atteggiamenti. Ciò dona la capacità di sistemare le situazioni, di ascoltare, di essere compassionevole e rispettoso. Ariel ha un profondo legame con la natura, quindi è spesso invocato da coloro che cercano di rafforzare il loro legame con l’ambiente, sia per trovare ispirazione, sia per guidare progetti ecologici, o semplicemente per sentire la pace e la serenità che la natura offre. Questo Angelo è anche noto per la sua saggezza e comprensione, in quanto la sua visione trascende il mondo fisico, consentendogli di vedere la verità oltre le apparenze e, pertanto, essere una guida inestimabile per coloro che cercano risposte a domande profonde, o che si trovano a un bivio nella loro vita. Ha una natura protettiva e, come il leone, protegge il suo territorio e la sua famiglia, offrendo protezione divina a coloro che lo invocano, non solo agli individui, ma anche ai luoghi, tanto da essere un guardiano di spazi sacri e luoghi di culto. Il suo colore è l’arancione e la sua pietra il Topazio giallo. Inoltre, dona la capacità di credere nel sovrannaturale e protegge la chiaroveggenza, l’inventiva, l’impegno e la sensitività.
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Metatron, lo Scriba di Dio: noto anche come Mitraton, Mitratun o Matatron, è un importante e controverso Angelo presente nell’Ebraismo rabbinico e nella Cabala. Nel Talmud, un testo sacro dell’Ebraismo, si narra che Elisha ben Abuyah andò in Paradiso e vide Metatron seduto, cosa che in quel luogo è permessa solo al Signore. Allora guardò Metatron e disse che in Cielo c’erano allora due poteri. Ma i rabbini gli spiegarono che Metatron era autorizzato a sedere, per il suo ruolo di Scriba Celeste dei fatti di Israele. A dimostrazione che non fosse un dio, bensì un Angelo, Metatron riceveva 60 colpi con una verga impetuosa, affinchè ricordasse di poter essere punito. Il suo nome dovrebbe significare “Colui che occupa insieme il Trono“, oppure “Stesso Trono”. Ha il compito di annotare i comportamenti degli altri nel “Libro della Vita” o “Registro Akashico”. Protegge i bambini indaco. E’ associato all’occulto, infatti in alcune pratiche magiche, viene invocato per allontanare i Jinn malvagi, i diavoli, gli stregoni e altre minacce magiche. Metatron scrive le buone azioni e le trasgressioni dell’umanità, agisce anche come facilitatore per Dio e per l’Uomo, guidando le anime che salgono in Cielo dopo la morte. Raramente si rivela completamente, ma dà segni che sta vegliando come: lampi luminosi ed improvvisi, o energia intensa che esce da ciò che sembra un corpo traslucido. Oppure si sentono fragranze pungenti, con profumo caratteristico di erbe e spezie, come peperoncino e grani di pepe. Se inizi a sperimentare ripetute apparizioni del numero 11:11 sui tuoi orologi, ricevute, ecc., c’è una buona probabilità che Metatron stia cercando di attirare la tua attenzione, c’è un messaggio per te, sei sulla strada giusta, o è un modo per rispondere a una domanda che hai posto. I suoi colori sono il verde, il viola e il rosso, la sua pietra Quarzo rosa.
Hamaliel, Angelo della Logica e della Perseveranza: è l’Angelo dei Vergine nati ad agosto, ed il suo nome significa “Timore di Dio”. La sua occupazione principale è quella di liberare tutti i mortali peccatori e dare loro la forza di resistere alle tentazioni del Diavolo. Questo Angelo fornisce agli alchimisti e stregoni informazioni dettagliate sugli elementi chimici che sono già noti, ed anche su elementi che sono attualmente sconosciuti alla scienza. Hamaliel governa il ventre dei corpi umani, i suoi colori sono giallo e verde, e la sua pietra, lo Smeraldo. Insegna l’attenzione ai dettagli, la perseveranza e la logica, che aiutano a rafforzare la propria resilienza ed a ricevere abbondanza positiva e benedizioni dai propri sforzi. Hamaliel irradia una luce splendente di amore incondizionato, che sembra riscaldare dall’interno verso l’esterno. Aiuta a raccogliere i frutti abbondanti del proprio lavoro, insegnando ad esserne grati e ringraziando le energie di supporto della natura, che hanno contribuito al benessere e successo. Col suo calore ed apertura, Hamaliel ispira ad aprire con gioia il proprio cuore e le proprie braccia, per ricevere abbondanza in tutte le forme, dalla ricchezza materiale alla salute, all’amore, al supporto e alla saggezza. Inoltre, aiuta a conservare l’energia, per quando la vita richiederà uno sforzo maggiore. Porta azione e disciplina produttive nella tua vita e, per avvicinarlo a te, sii grato per tutto ciò che hai nella tua vita, per la tua famiglia ed il raccolto. Hamaliel è anche il patrono dei chimici, in quanto controlla tutti i processi chimici sulla Terra.
Yehuiah, Angelo della Subordinazione e dell’Accordo: conosciuto anche come Yehuwyah, il suo nome significa “Dio onnisciente“. La sua missione è di caricare ogni elemento creato dell’energia vitale più consona alla propria specie: le energie, che questo Angelo possiede, praticamente formano i corpi sottili, infondono il “prana”, portatore di vita, modellano l’aura che prelude all’espressione del Sè e difendono dall’attività eversiva delle forze del Male. Le sue peculiarità sono la capacità di vedere oltre le illusioni, di riconoscere la verità in tutte le situazioni e di guidare i suoi protetti verso la realizzazione del loro massimo potenziale. La sua natura profondamente intuitiva gli consente di percepire programmi nascosti, motivazioni segrete e verità nascoste che possono sfuggire agli altri. E’ considerato l’Angelo della Subordinazione e dell’Accordo, intese come la naturale attitudine di subordinare il bene personale al bene del prossimo, se necessario, pur sapendo di poter andare incontro a disagi e privazioni. Sviluppando questa virtù è possibile stabilire una gerarchia di valori nella propria esistenza e nell’ordine cosmico, in quanto ci si pone in ascolto della voce più alta dentro di sé, quella che proviene dal Sé superiore, identificando anche il proprio posto nel mondo. Se invocato, Yehuiah concede tutta l’energia necessaria per realizzare opere orientate a scopi superiori, ed a progredire moralmente e spiritualmente; aiuta anche il guadagno ed il successo materiale tramite intendimenti onesti. Dona inoltre attitudine alla conoscenza dell’occulto ed all’intuito investigativo; capacità di riconoscere gli amici ed i traditori. I suoi colori sono blu e rosso, la sua pietra, il Corallo.
Omael, Angelo della Fertilità: conosciuto anche come Avamel, il suo nome significa “il Dio paziente” e protegge dal dolore e dalla disperazione. Apporta pazienza, capacità di cavarsela in tutte le situazioni della vita, protegge dalla disperazione e dai dispiaceri. Dona grande amore verso il regno animale, concede un matrimonio felice. Suscita un sentimento acuto del potere legale, grande fierezza ed amabilità. Di carattere nobile e spirito elevato, Omael veglia sulla generazione degli Esseri, protegge ed influenza chimici, dottori e chirurghi. Questo Angelo diffonde amore e sviluppa un interessante arricchimento sociale, per una buona apertura mentale. Aiuta anche a combattere contro le tentazioni e l’ipocrisia per riconcentrarsi sulle relazioni tra le persone. La sua presenza è generalmente associata ad un senso di armonia ed equilibrio e, astrologicamente, simboleggia fertilità e molteplicità. Omael ti suggerisce di dimostrare l’ambizione e di agire regolarmente nella direzione desiderata, senza lasciare che altri prendano decisioni a tuo nome. Questo Angelo è portatore di grande fecondità soprattutto per le donne; gli uomini che lo hanno per custode, anche se con minore intensità, partecipano anche essi alla fecondità da lui dispensata, e saranno per esempio valenti ginecologi o ostetrici. E’ per sua intercessione e suo aiuto, che con l’arrivo della pioggia anche le terre sterili danno frutti, e le donne sconfiggono la sterilità, quindi non bisogna disperarsi davanti alle situazioni che sembrano bloccate e sterili, ma diventare coscienti del proprio potere di generare, di nutrire e di partecipare all’espansione della vita in tutte le sue forme e per il bene di tutti. Il suo colore è il blu, la sua pietra, il Granato.
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Raguel, Angelo della Giustizia: noto anche come Akrasiel, Raquel, Rakul, Raguil, Reuel, è uno dei 7 Angeli della Giudaismo ed il suo nome significa “Dio pascolerà”, rappresentando equità, giustizia, armonia, vendetta e redenzione. La sua funzione è quella di vendicarsi del mondo dei lumi che hanno trasgredito le leggi di Dio, di tenere sotto controllo gli Angeli ed i demoni caduti, giudicando qualsiasi cosa che oltrepassi i loro confini. Ha il compito di distruggere gli spiriti malvagi e gettare Angeli caduti nell’Inferno. Fautore della giustizia, Raguel dà forza alle persone che lavorano per combattere l’ingiustizia, quindi è l’Angelo da pregare quando si sente che nessun altro ascolterà, e che si è trattati ingiustamente, sia al lavoro che a casa. Dirige la rabbia di una persona verso soluzioni costruttive rivolte a situazioni ingiuste, che sta incontrando personalmente. Oppure aiuta a superare l’apatia proveniente da mancanza di soluzioni su questioni ingiuste, per esortare a reagire per fare ciò che è giusto. Raguel può essere anche una guida su come riparare le relazioni rovinate o esauste, portando armonia a tutti i rapporti di amicizia, affettivi, di famiglia e d’affari. A volte guarirà immediatamente la relazione, altre volte invece invierà una guida intuitiva, riconoscibile come sentimenti ripetitivi, pensieri, visioni o segni che portano a compiere passi di azione salutari nei rapporti incrinati. I suoi colori sono azzurro e turchese, la sua pietra è l’Acquamarina.
Zuriel, Angelo dell’Armonia: conosciuto anche come Zurael, Jophiel, Iophiel, Iofiel, Jofiel, Yofiel, Youfiel, Zophiel, è un Angelo diurno dell’Ovest ed il suo nome significa “Dio è la mia roccia”. Il suo compito principale è di studiare teologia, metafisica e geometria e, nell’occultismo, dona la capacità di comprendere appieno il principio di fertilità dell’ordine mondano. E’ associato all’armonia, alla bellezza, all’arte ed alla saggezza; governa i reni, la vescica, la parte bassa della schiena nel corpo umano; la sua pietra è il Berillo ed il suo colore è il giallo. Angelo del settimo Cielo, guardiano cabalistico della Torah e della saggezza stessa, insegnò 70 lingue alle anime all’alba della Creazione ed è un compagno dell’Angelo Metatron. Zuriel è molto zelante nel guidare le anime nel loro ritorno verso il Bene, o nella generazione della consapevolezza di Dio come fonte e fondamento di tutto.
Questo Angelo, tuttavia, ha un lato feroce perché, avendo conoscenza dei profondi misteri dell’arte taumaturgica, ha poca benevolenza verso il vano esoterismo ed il falso misticismo, che proclama la “conoscenza”, ma rimane nell’ignoranza, non possedendo la Vera Luce. Altri compiti di Zuriel sono quelli di guaritore della stupidità negli umani, di bilanciare le emozioni negative e positive, aiutando a trovare armonia e bellezza in tutte le cose. Se gli eventi della tua vita ti fanno sentire giù, depresso o non ispirato, invoca questo Angelo.
Ieiazel, Angelo della Liberazione: noto anche come Yeiazel, è un Angelo cabalistico, il cui nome significa “Dio che gioisce”. Rappresentando la libertà, il suo compito principale è di liberare i prigionieri, fornire consolazione e dare liberazione dai propri nemici. Governa le energie lunari, i libri e tutto ciò che è stampato, ed è in grado di influenzare professori, insegnanti, creativi, operatori del mondo culturale, editoriale, cinematografico ed artisti vari. Infatti, conferisce a coloro che ha sotto la sua custodia una grandissima immaginazione, realmente libera, senza freni. Ieiazel libera dal dolore, dall’oppressione, dalla persecuzione e dalla sofferenza. Il suo colore è il rosso, la sua pietra è l’Opale di fuoco. Se cerchi pace, amore, maturità e serenità spirituale, puoi invocare questo Angelo custode, il quale permette anche di mettersi in contatto con le altre persone, soprattutto se sei timido, aiutandoti a liberarti dei tuoi complessi, delle tue paure, dei tuoi vizi e delle tue dipendenze. Ieiazel libera dai nemici e protegge dall’invidia, oltre ad avere la capacità di consolare le persone sofferenti. Questo Angelo esorta ad invocare il potere della sua energia angelica, per attingere il coraggio necessario a dispiegare i propri talenti e metterli al servizio del Mondo con benevolenza, affinché ne scaturisca del Bene, che si riverserà poi nella propria vita sotto forma di benedizioni.
Haamiah, Angelo della Verità: il suo nome significa “Dio speranza di tutti i figli della Terra”, e governa tutto ciò che riguarda Dio. Simboleggia la verità, l’autenticità, l’onestà, la sincerità e l’equilibrio, ed aiuta ad acquisire tutti i tesori del Cielo e della Terra. Questo Angelo proteggerà contro la frode, le armi, le bestie selvagge e gli Spiriti infernali. Haamiah protegge da ogni forma di energia negativa, dagli incidenti e, sul piano collettivo, domina tutti i culti religiosi. La sua energia, dosata saggiamente, risulta estremamente vitalizzata, e fa discendere verso il nostro Mondo materiale la bellezza e l’armonia del Mondo Superiore. L’energia di Haamiah difende dalle forze oscure e fuorvianti, aiutando a vedere l’essenziale, ed assistendo nel creare degli schemi utili a programmare la propria vita. Haamiah è vicino alla persona, per aiutarla a combattere bugie e inganni, invitando a intraprendere la strada dell’onestà e della sincerità, sia verso se stessi, sia verso il prossimo. Sotto la sua guida, si impara a diventare più indulgenti, compassionevoli e socievoli; a nutrire profonda stima e rispetto verso i loro genitori e, in amore, accompagna nella ricerca della propria anima gemella, di una persona giusta con cui trascorrere parte del tuo viaggio di vita. Il suo colore è il rosso; la sua pietra è la Corniola.
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Asaliah, Angelo della Contemplazione: il suo nome significa “Dio giudice giusto” e governa la giustizia, rendendo nota la verità nei procedimenti legali. Infonde un carattere gradevole e desiderio di acquisire conoscenze segrete. Asaliah fornisce una crescita personale attraverso una contemplazione della creazione divina, cosa che eleverà verso la luce e l’amore dell’Universo, venendo ispirati dalla conoscenza della verità, sia per se stessi che per gli altri. Questo Angelo osserva attentamente chi custodisce e gli assicura, che tutto ciò che riguarda la sua felicità proceda senza intoppi. Favorisce il discernimento e la riflessione, in quanto è anche custode dell’intelletto e della memorizzazione, quindi può essere invocato prima di un esame o di un evento importante, affinché sostenga ed aiuti a trovare la soluzione a problemi complicati. Oppure può essere accanto, quando ci si sente soli o tristi, per ricevere consolazione dalle proprie pene, allontanamento dei dubbi ed un profondo conforto dall’abbraccio delle sue ali. Questo Angelo ha il potere di portare la chiaroveggenza ed il giudizio in tutto ciò che si fa, quindi è bene non aspettare prima di pregarlo e chiedergli il suo aiuto ed il suo sostegno. Egli permetterà di vedere ciò che non si riesce a comprendere, ma bisogna sapere che non sarà possibile ottenere la chiarezza mentale, se si avrà una prospettiva ristretta sulle cose. I suoi colori sono verde ed oro; la sua pietra è l’Andalusite.
Barbiel, Angelo della Compassione: noto anche come Carbiel, il suo nome significa “Purezza di Dio”. Il suo compito principale è dichiarare e stimare cose oscure e dubbie, e tutto ciò che si riferisce alla salute. Nell’occultismo, questo Angelo permette di diventare il sovrano assoluto nell’Ordine microcosmico e macrocosmico mondano, attraverso il controllo del principio di radiazione primaria. Associato agli Scorpioni di ottobre, riferendosi all’abbondante raccolto della natura portato dai campi e dai frutteti, Barbiel ricorda di ringraziare e praticare la gratitudine per tutte le benedizioni ricevute. A livello spirituale, mostra che si raccoglie veramente ciò che si semina, indicando i risultati dei propri modi, sforzi ed investimenti mentali ed emotivi. Quando ci si inizia a liberare di ciò che non funziona più per se stessi, si entra nella con una nuova leggerezza e luminosità di cuore. Questo Angelo governa i genitali dei corpi umani; il suo colore è il giallo oro; la sua pietra è l’Ametista. Se non si sa quale strada professionale intraprendere, Barbiel mostra quella più adatta ad esprimere completamente il proprio talento e blocca le persone che cercano di fuggire dalle loro responsabilità e doveri, aiutando invece quelle meritevoli, che si mostrano pronte a sacrificarsi e che non hanno paura di rimboccarsi le maniche. Si può invocare Barbiel ogni volta che il cambiamento entra nella propria vita, in quanto offre il supporto di cui si ha bisogno per superare la trasformazione. E’ anche il difensore della casa, della proprietà e dei bambini.
Azrael, Angelo della Morte: conosciuto anche come Asriel, Azrail, Izrail o Izrael, il suo nome significa “Colui che Dio aiuta“. Considerato dalla cultura islamica come l’Angelo è incaricato da Allah di apportare la morte agli uomini, è responsabile della separazione dell’anima dal corpo. In generale, Azrael ha un ruolo benevolo come Angelo della Morte di Dio; agisce come uno psicopompo, registrando e cancellando i loro nomi alla loro nascita e morte. Egli è di dimensioni cosmiche, con le sue 4.000 ali ed un corpo formato da tanti occhi e lingue, quanti sono gli Esseri umani viventi, sta con un piede nel Cielo, e con l’altro sul ponte affilato che divide il Paradiso dall’Inferno. Azrael è l’aiutante celeste, la cui presenza mette tutto a posto, porta con sé un senso di calma, che può illuminare il cuore di un’anima in lutto. Facendo sentire il suo calore, conforto e protezione, sta al fianco del sofferente come una fedele guardia del corpo, che aiuta ad attraversare il dolore, ad accettare ciò che è, ad andare avanti ed a scegliere la felicità. Questo Angelo è pieno di luce curativa, pronto a guidare coloro che stanno attraversando un momento di sconforto dovuto alla perdita di una persona cara, di un sogno, di un lavoro, di una relazione o di qualsiasi cosa che li porti in uno stato di perdita. Aiuta chi soffre per la perdita di una persona cara a rimettere insieme la propria vita e le anime, da lui accompagnate, hanno la possibilità di riflettere sulle azioni intraprese quando vivevano nella forma fisica, di guarire le proprie ferite e prepararsi per il capitolo successivo. E’ responsabile anche della reincarnazione, e guida anche i professionisti coinvolti nella preparazione dei morenti, come infermieri, religiosi ed operatori sanitari. Azrael è una luce divina che assorbe i dolori e la sofferenza, ed aiuta a “non andare in pezzi, quando la propria anima soffre. Il suo colore è il bianco, la sua pietra è la Calcite gialla.
Sehaliah, Angelo della Forza di Volontà: il suo nome significa “Dio motore di tutte le cose“, ed il suo compito principale è di migliorare l’autocontrollo delle emozioni più violente come la rabbia o la disperazione, aiutando a lasciarsi andare, a staccarsi da una situazione o da una persona che fa male. Per questo motivo simboleggia la forza di volontà, che permette di esprimere le proprie opinioni, senza tener conto del giudizio altrui, oltre che di controllare le proprie paure e di acquisire più distacco da situazioni di sofferenza. Dona energia, vitalità, salute e lunga vita a tutti i suoi protetti, tramite il suo intervento la persona malata potrà guarire, quella nata in una famiglia povera potrà arricchirsi, quelli che sono emarginati, degradati, umiliati, potranno essere elevati, ciò che è sterile potrà diventare fecondo. Possiede l’abilità sia nello smascherare le bugie altrui, sia nel far passare le proprie bugie per vere, quando non vi sia altro mezzo per tutelare il benessere loro e di chi a loro si è affidato. Quando occorre più forza per potersi staccare da routine o pensieri troppo strutturati, Sehaliah è l’Angelo da invocare. Egli protegge dalle persone tossiche e da chi cerca in tutti i modi di denigrare le persone che ha accanto, ed aiuta anche ad equilibrare il corpo e la mente. Offre supporto alle persone modeste e le aiuta a crescere e ad avere successo. Aiuta a smascherare le persone cattive che sono piene di vanità. Porta anche salute sia agli umani che agli animali. Il suo colore è il viola e la sua pietra è la Selenite.
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Adnachiel, Angelo della Libertà: conosciuto anche come Aduachiel, Adnakiel, Adnakhiel, Advachiel, Adernahael, il suo nome significa “Riposo di Dio”. Il suo compito principale è di infondere eloquenza e diletto, di dare grande chiarezza di comprensione e di insegnare di quale morte si debba morire. Impartisce istruzioni sulla saggezza più elevata e sugli insondabili misteri della legalità divina. Governa le cosce, i glutei, tutte le fistole o ferite in quelle zone, il sangue, le febbri pestilenziali, le cadute da cavallo e le ferite causate da loro o da animali a quattro zampe in genere, i danni causati dal fuoco, dal calore e dall’intemperanza negli sport. Il suo colore è il bianco su sfondo blu e la sua pietra è l’Apatite. Adnachiel è l’Angelo dei Sagittari nati a novembre, e simboleggia l’indipendenza, il desiderio di avventura personale e libertà. Ha il controllo sui 4 Elementi, Terra, Fuoco, Acqua ed Aria, ed indossare una sua immagine, sembra che curi i disturbi allo stomaco. Ti invita ad abbracciare il tuo potere innato, a liberarti dai limiti e a creare una vita piena di indipendenza ed espressione autentica. Il suo messaggio ti ricorda che la vera libertà viene da dentro se stessi, non dipende solo da circostanze esterne, ma è uno stato mentale e dell’essere. Ti incoraggia a liberarti da qualsiasi restrizione, paura o dipendenza autoimposta, che ostacola la tua capacità di vivere una vita di vera libertà. Abbraccia la tua individualità, abbi fiducia nelle tue capacità ed intraprendi azioni ispirate per manifestare la vita che desideri.
Sachiel, Angelo della Ricchezza e della Prosperità: noto anche come Sikhael, Sixael, Satquiel, Saquiel, Sachquiel, ed il suo nome significa “Copertura di Dio”, nel senso di proteggere/nascondere. Può essere invocato per questioni che coinvolgano denaro, finanza, legge, politica e religione. Considerato l’Angelo dell’Acqua e del Flusso, è capace di operare sia su terraferma che in mare. L’energia di Sachiel è grande, luminosa, rilassante ed incredibilmente edificante. La sua presenza luminosa e amorevole è molto protettiva e può portare speranza, ispirare purificazione e guarigione, mentre elimina l’energia emotiva negativa, la depressione e la disperazione ricollegando la persona con la vera autenticità della luce e dello scopo della sua anima. Il suo nome, ripetuto per 3 volte, può servire come talismano contro le malattie, ma sembra che la sua peculiarità principale sia invocarlo per ottenere guadagni monetari e materiali, prosperità ed abbondanza. Ciò bisognerebbe farlo di giovedì, in quanto è il giorno più propizio per comunicargli preghiere e petizioni, in modo che possa esercitare la sua influenza in modo più potente, portando potenzialmente ad una maggiore probabilità di esaudimento delle preghiere volte alla creazione di ricchezza ed abbondanza. L’importante è sapere che elargisce doni secondo leggi a noi incomprensibili, ma entro limiti precisi stabiliti dal Karma: povertà o ricchezza sono prove da superare, ed ogni Essere vivente è libero di scegliere come. I suoi colori sono blu ed oro, e la sua pietra è il Lapislazzulo. Governa l’apparato circolatorio.
Imamiah, Angelo dell’Espiazione: il suo nome significa “Dio nascosto nell’oscurità” e simboleggia l’espiazione degli errori, riparando il proprio Karma con coraggio, ardore e vigore. Permette di uscire da una situazione difficile e di fare pace con i propri nemici interni ed esterni. Imamiah distrugge il potere dei nemici e li umilia, protegge i prigionieri e fornisce loro i mezzi per ottenere la libertà. Governa i viaggi, ispira l’idealismo e la perfezione, l’amore per il lavoro ben fatto e le cose da fare seriamente, senza disordine. Imamiah porta entusiasmo e coraggio, l’energia emotiva per affrontare meglio le difficoltà della vita, con forza ma anche con tolleranza, semplicità e modestia. La sua presenza fa comprendere che tutti hanno la capacità di cambiare, crescere ed evolversi in una versione migliore di se stessi. Bisogna assicurarsi di sviluppare relazioni armoniose con tutte le persone con cui si è in contatto, le quali dovranno essere alleate, non nemiche. In questo modo, migliorerà la situazione e si conoscerà rapidamente la buona sorte. Inoltre, bisogna evitare qualsiasi forma di comportamento aggressivo e non criticare gli altri, concentrandosi principalmente sui propri obiettivi personali. Questo Angelo dà il potere di riconoscere le cose che hai fatto di sbagliato e, grazie alla sua influenza, imparerai come redimerti e, allo stesso tempo, a gestire e correggere i tuoi errori passati. Egli porta entusiasmo, coraggio, energia e forza emotiva, tutte cose che ti aiuteranno ad affrontare qualsiasi sfida che la vita ti porrà davanti. Il suo colore è il giallo, la sua pietra è Ossidiana fiocco di neve.
Nithael, Angelo del Rispetto: il suo significato è “Dio, Re del Cielo”. Il suo compito principale è sviluppare il rispetto dei valori, amore per la Legge e la legalità, galanteria, tenerezza, sentimenti religiosi, nobiltà d’animo, dolcezza, gioia, stabilità, prestigio, eloquenza. Concede fama attraverso le proprie opere, reputazione nel mondo scientifico e dell’arte, benevolenza e favori accordati da persone autorevoli o dalle autorità dello Stato. Per questo motivo, governa imperatori, re, principi e tutti i dignitari civili ed ecclesiastici, proteggendo la stabilità degli Imperi. Offre inoltre protezione dai pericoli, aiuto divino nelle difficoltà e la capacità di portare aiuto ai sofferenti. Col suo supporto, si può diventare famosi nella scrittura e nella parola; si avrà una forte reputazione tra i saggi e ci si distinguerà per la virtù. Aiuta a contrastare il senso di morte, l’angoscia ed il blocco, che in un determinato momento della propria vita può essere collegato a qualcosa che finisce. Il potere della morte non si limita infatti al corpo fisico, ma si manifesta anche nei processi della vita, ad esempio nella fine di un’amicizia, di un matrimonio, nel fallimento di un’impresa, nello scioglimento di contratto importante. Quando le cose finiscono, o cose positive corrono il rischio di finire, il nome di Nithael caccia la morte. Questo Angelo rappresenta la saggezza, l’intuizione e la ricerca della verità; quindi, è un potente alleato per coloro che cercano giustizia ed equità, per difendere ferocemente i propri seguaci dall’ingiustizia e dal danno. Puoi invocarlo se vuoi far comprendere ai bambini, che il vero scopo della vita è l’evoluzione dell’anima che, per crescere, deve necessariamente attraversare diverse prove e diverse fasi. Il suo colore è il blu e la sua pietra è la Turchese.
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Geudiele, Patrono dei Lavoratori: conosciuto anche come Iehudiel, Jegudiel, Yehudiel, Jehudiel, il suo nome significa “Lode di Dio”, ed è uno dei 7 Arcangeli della religione ortodossa orientale. E’ il patrono di tutti coloro che lavorano in qualsiasi campo di attività, di tutti coloro che faticano fisicamente o spiritualmente, e la frusta e la corona che tiene in mano simboleggiano lo sprone ed il premio con cui egli incoraggia e ricompensa le fatiche umane. Geudiele, insieme con i suoi Angeli subordinati, è il consigliere e difensore di tutti coloro che lavorano in posizioni di responsabilità alla gloria di Dio, e come tale è invocato da re, giudici e tutti coloro che hanno posizioni di leadership. Celebra ed aiuta coloro che sono grandi lavoratori e dona amore misericordioso a chi è nel bisogno. Se stai cercando aiuto per mantenere le tue responsabilità ed accettare coloro che ti circondano, lui è l’Angelo da chiamare. Spesso, Geudiele guida e incoraggia le persone che pregano il suo aiuto quando stanno per avviare un nuovo progetto, oppure cercano un nuovo lavoro, o cercano ispirazione nel loro lavoro attuale. Questo Angelo si concentra in particolare sull’aiutare le persone che vogliono servire Dio attraverso il loro lavoro, qualunque sia la loro professione. Dandoti fiducia che la tua identità è in chi sei e non in quello che fai, Geudiele ti consente anche di dare il massimo di te stesso con profitto sul lavoro. La sua pietra è il Diaspro ed il suo colore è il viola porpora: se vedi questo colore nelle vicinanze, Geudiele sta cercando di comunicare con te.
Poiele, Angelo della Provvidenza: conosciuto anche come Poyel, il suo nome significa “Dio sostiene ogni cosa” ed è legato alla conoscenza ed al potere. E’ l’Angelo che porta i doni della Provvidenza e la sua energia ispira abbondanza e buon umore, permettendo di mantenersi umili anche se si sperimenta molta abbondanza o grande fama. Poiele rappresenta la profonda generosità e gentilezza ed aiuta a sviluppare l’umiltà ed a proteggere dai problemi di linguaggio. È l’Angelo del successo e della fortuna, garantendo alle persone la gioia di affrontare le sfide. Illumina con la sua magica luminescenza un nuovo percorso tracciato sul filo del destino ed è considerato portatore di fortuna, per i quali bisogna essere preparati a trarne il massimo vantaggio, mantenendo obiettivi chiari e concentrandosi sulla creazione di piani forti, sostenibili e ben dettagliati. Poiele accorda la capacità di riprendersi dalle malattie e di guarire gli altri, rimuove la rabbia ed il pensiero di dipendenza, dona un carattere conciliante. La sua azione però può essere ritardata da qualche attaccamento che ancora la persona ha al mondo interiore delle sue radici o dell’infanzia; soprattutto alla madre, verso la quale può rivolgere un amore così intenso, da creare ostacolo all’apertura verso l’esterno, all’amore adulto. Nel corpo umano governa le ghiandole endocrine; il suo colore è il blu e la sua pietra è Agata blu.
Mitzrael, Angelo della Riparazione: noto anche come Mizrael, Lizrael, il suo nome significa “Dio libera gli oppressi”. La sua energia aiuta a guarire le malattie mentali e le discrepanze interiori, armonizzando l’intelletto per usarlo in modo giusto e benevolo. Fornisce protezione e soccorso dall’Alto, capacità di guarire, consigliare e confortare le persone, spirito servizievole ed altruista, grandi ideali, fortuna negli studi e nell’insegnamento. Mitzrael svolge un ruolo calmante nell’affrontare i conflitti e fa sentire le persone più leggere, le libera dalle angherie e dalle persecuzioni subite ed offre rispetto per la gerarchia. Egli dimostra che, se non si avrà paura del cambiamento e se, soprattutto, si metteranno in discussione i principi del passato che non hanno funzionato, la fortuna sarà dalla propria parte. Grazie alla sua protezione, si diventerà ricettivi alla sua energia e quindi in grado di stabilire eccellenti relazioni con gli altri. Riusciranno ad ottenere vittorie fulminee, che però dimenticheranno immediatamente per attivare nuove iniziative. Infatti, il carattere liberatorio di Mitzrael non consente di legarsi ad un singolo progetto. Protegge psicologi, psichiatri, e la sua influenza dona un grande talento per la neurobiologia, la neurotecnologia ed il mondo tecnologico in generale. Coadiuva nella guarigione di chi soffre di una malattia mentale, ma ne deve essere consapevole. Porta unità tra i propri lati emozionale, mentale, spirituale e fisico. I suoi colori sono viola e verde, la sua pietra è l’Alessandrite.
Cassiel, Angelo della Temperanza: conosciuto anche come Qafsiel, Kasfiyail, Kasiel, Castiel, Tzaphkiel, Cassael, il suo nome significa “Velocità di Dio” e nel Giudaismo è descritto come uno degli Angeli della Morte, esattamente quello che presiede alla morte di giovani uomini. E’ suo il compito di decidere chi può o non può entrare nel Settimo Cielo, osservando gli avvenimenti dell’Universo senza interferenze, e dalla soglia tra il mondo attuale ed il prossimo. Cassiel protegge ogni genere di persone trascurate o in condizioni di debolezza, soprattutto bambini orfani e gli schiavizzati, i poveri e gli oppressi, coloro che sono vessati dagli altri e che sono stati ingiustamente perseguitati. Asciuga le lacrime dei genitori che perdono un figlio e non riescono a vedere oltre la loro disperazione, intercedendo per aiutarli in modo che possano vedere il giorno dopo. Quando una persona sente di non avere più nulla per cui vivere, Cassiel la solleva e la porta avanti. In pratica, come specie imperfetta, l’umanità ha bisogno dell’amore e del sostegno di questo Angelo e lui si fa carico dei fardelli, finché le persone non saranno di nuovo in grado di reggersi da sole. Insegna la serenità e la temperanza, affinché gli individui possano aprirsi e ricevere il flusso della luce divina dentro di sé. Cassiel è chiamato anche “Angelo del Mare”, perché riesce a comprendere il linguaggio dei delfini, quindi si può invocare per proteggersi, quando si visita o si vive vicino al mare. Influenza il tempo, il destino e la giustizia karmica. Infatti, egli è il supervisore del Karma e sostiene le leggi cosmiche di causa ed effetto, fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio dell’ordine divino. Il suo colore è l’argento con bagliori violacei, la sua pietra è l’Uvarovite.
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Uriele, Angelo della Saggezza: noto anche come Uriel, Uria, Auriel, Oriel, Suriel, Urian, Uryan, il cui nome significa “Dio è la mia fiamma”, è spesso identificato come il cherubino a guardia dei cancelli dell’Eden con una spada fiammeggiante, oppure come l’Angelo che “veglia sul tuono e il terrore”, oltre ad essere uno degli Angeli che aiutarono a seppellire Adamo ed Abele in Paradiso. Alcuni testi apocrifi lo citano per aver avvertito Noè del grande diluvio, salvato Giovanni Battista dopo che il re Erode ordinò il suo omicidio, controllato le porte delle case in Egitto per il sangue di agnello durante la peste, prima che significasse uccidere il primogenito di famiglie infedeli. Inoltre, detiene anche la chiave del Pozzo durante la Fine dei Tempi, e guidò Abramo verso ovest. Uriele si invoca per chiedere aiuto alla volontà di Dio prima di prendere decisioni, imparare nuove informazioni, risolvere problemi e conflitti. Oppure per lasciar andare le emozioni distruttive come l’ansia e la rabbia, che possono impedire di discernere la saggezza o riconoscere situazioni pericolose. La sua luce fornisce informazioni, idee, concetti, epifanie ed intuizioni, scaricandoli nelle menti delle persone attraverso visioni, sogni o momenti inaspettati di chiarezza. Si può invocare Uriele se si ha bisogno di soluzioni o di aiuto con attività intellettuali, in quanto apporterà scintille di ispirazione e motivazione, ed aiuterà a sviluppare capacità psichiche ed intuitive. I suoi colori sono il rosso e l’oro, la sua pietra è la Giada. Uriele è il mecenate delle arti e delle scienze, per la sua capacità di ispirare e risvegliare l’intelletto.
Umabel, Angelo dell’Amicizia e dell’Affinità: col significato di “Dio sopra tutti i nomi elevati“, possiede la capacità di suscitare e mantenere l’amicizia, donando alla persona un’anima particolarmente sensibile ed empatica, quindi capace di sintonizzarsi con gli altri offrendo amicizia. Offre un apprendimento rapido e grande intelligenza, interesse verso l’astrologia e le scienze naturali, facilita la nascita di prole ed un aspetto gradevole. Questo Angelo interagisce direttamente con il subconscio e l’inconscio, per sviluppare le capacità mentali e garantire una migliore coordinazione. E’ una guida efficace riguardo ai desideri, capacità, possibilità e potenziale di sviluppo di una persona. Umabel utilizza la magia angelica e divina, per indirizzare il destino verso il cammino della felicità. Rammenta che, per avere successo nei regni personali, bisogna essere ambiziosi, ma mai gelosi, in quanto l’ambizione si basa su sentimenti nobili, mentre la gelosia sviluppa solo un eccesso di frustrazione. La forza vitale di Umabel si manifesta nella paternità o nella maternità, a cui infonde stabilità, equilibrio, dolcezza, gentilezza ed affetto. Questo Angelo non è interessato a cambiare la situazione di un gruppo sociale o di una classe, investendo tutte le sue energie in persone più vicine o in un caso specifico. Organizza la vita di una persona secondo la coscienza della stessa, manifestata liberamente attraverso buone azioni e fratellanza. I suoi colori sono viola ed azzurro pallido; la sua pietra è la Iolite.
Iahhel, Angelo della Conoscenza: conosciuto anche come Yahel, il suo nome significa “Dio il più alto Re” ed ha il compito principale di far acquisire saggezza, quindi veglia sui filosofi, sugli individui illuminati e su coloro che desiderano ritirarsi dalle preoccupazioni mondane. Questo Angelo facilita l’introspezione, la riflessione e permette di comprendere filosoficamente tutto ciò che accade, esaltando il pacifismo, la tranquillità e la vera bellezza. Iahhel assiste nell’emersione di idee luminose e placa la violenza del mondo; insegna la Cabala, il Misticismo e la filosofia ebraica; protegge dai morsi di serpente; rivela i tesori nascosti nella terra; consente ai mortali di comprendere il Principio Akashico. Offre l’opportunità di vivere con grande saggezza ed accompagna nella pratica della meditazione, oltre ad essere una guida di illuminazione e concentrazione, favorendo quindi l’introspezione, per cercare di evitare i conflitti. Egli è un Angelo è pacifico, che può correggere gran parte dell’ira espressa, migliorando la comunicazione in situazioni di conflitto, in modo che una soluzione pacifica possa essere risolta. Garantisce l’assunzione della propria responsabilità in una persona, quando ci si trova in una situazione negativa. Per esempio, se si sta attraversando un divorzio o una separazione, in cui la comunicazione è molto aggressiva, difficoltosa o assente, si può invocare Iahhel, per conciliare le idee e beneficiare tutto l’iter da seguire. Inoltre, se la propria vita è piena costantemente di drammi, egli può aiutare a trovare e cancellare qualsiasi radice karmica, per questo tipo di comportamento. Il suo colore è arancione, la sua gemma è la Cianite.
Anauele, Angelo della Prosperità: noto anche come Anauel, il suo nome significa “Dio è infinitamente buono”, e protegge da imprevisti ed incidenti, preserva la salute e cura le malattie. Governa il commercio, i banchieri, gli uomini d’affari e gli impiegati. Egli facilita il successo nella comunicazione e nelle relazioni umane, aiuta a comprendere più in profondità i concetti di scambio e denaro per generare abbondanza, materializzandosi in modo giusto ed equo. Questo Angelo aiuta a diventare un grande leader ed a diventare un “numero 1”. Offre prosperità, la capacità di produrre ricchezza ed ispira a condividerla con altre persone. Afferma che, quando si apprezzano davvero anche le piccole cose, si è veramente prosperi, si possiede la chiave di volta nelle proprie mani, si è proprietari del proprio destino. Inoltre, è importare anche il “dare” perché, se non si dà, non torna nulla in cambio. Più si dà, più si ottiene, non deve necessariamente essere un dono di mezzi materiali, anche un semplice complimento è un dono. L’espressione disinteressata in sé può cambiare la vita. Dotato di un’energia calmante, Anauele è spesso invocato per lenire gli spiriti inquieti, ripristinare l’equilibrio in situazioni caotiche e offrire un senso di sicurezza nell’incertezza. Questo Angelo favorisce gli incontri con persone con le stesse motivazioni, con cui unirsi per realizzare le proprie aspirazioni, con uomini o donne che si trovano in un programma evolutivo simile, che si sentiranno spinti ad unire le forze per svilupparsi insieme alle proprie esperienze. Il suo colore è il verde, la sua pietra è il Quarzo citrino.
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Selafiele, Angelo della Preghiera: conosciuto anche come Selaphiel, Selathiel, Sealtiel, Selatiel, Cellafiel, il suo nome significa “Preghiera a Dio”. E’ associato alla preghiera, al culto per i membri della Chiesa ortodossa orientale e di alcune tradizioni cattoliche. Aiuta le persone ad interpretare i sogni, superare le dipendenze, proteggere i bambini, presiedere agli esorcismi e dirigere la musica in Paradiso. Si invoca Selafiele, quando si dubita della propria fede, che quindi ha bisogno di essere rafforzata, oppure se si ha bisogno di sviluppo spirituale o fisico. La missione principale di questo Angelo è rafforzare la fede delle persone in Dio e nelle Sue azioni, ed appare anche quando le forze di una persona si stanno esaurendo e smette di credere, perché non riceve alcun aiuto. Anticamente si regalavano immagini di Selafiele ai bambini, per educarli o rafforzare la loro fede nel Paradiso e nel potere e nella misericordia del Signore, ma anche come talismano di protezione. Si può pregare per la salvezza sia del proprio corpo che della propria anima, e queste richieste verranno vagliate solo se considerate importanti ed urgenti. Selafiele porta luce e speranza nei momenti di oscurità, con la sua capacità di aiutare a trovare il proprio vero percorso nella vita, mostrando la via del ritorno verso la gioia e la pace interiore e, grazie alla sua sola presenza, apporta serenità e chiarezza che possono aiutare a prendere decisioni sagge. Puoi invocarlo per ricevere il coraggio necessario per compiere i passi necessari nel tuo cammino spirituale, in quanto il suo sostegno farà sì che gli ostacoli sembrino meno scoraggianti, rafforzando la tua fiducia. Il suo colore è il rosso, la sua pietra è la Fuchsite.
Barachiele, Angelo della Maestria: noto anche come Barchiel, Barachiel, Baraqiel, Barkiel, Pachriel, Varachiel, il suo nome significa “Benedetto da Dio”. E’ considerato il capo degli Angeli custodi e si può invocare per ogni tipo di beneficio che si desidera. Barachiele è il patrono della famiglia, della vita coniugale ed è incaricato da Dio di vegliare sui convertiti. Intercede nella preghiera davanti a Dio per le persone bisognose, chiedendo di dare loro benedizioni in tutti i settori della loro vita, nei loro rapporti con la famiglia e gli amici, nel lavoro per raggiungere il successo nelle loro attività. I suoi colori sono il verde e argento, la sua pietra è la Tormalina nera. Simbolo di cura e devozione, veglia su tutti, prendendosi cura in particolare dei bambini adottati ed i neonati. Puoi invocarlo se la tua vita è diventata piena di tumulti e cerchi ulteriore protezione e tutela in quanto, con la sua presenza protettiva, ti terrà al sicuro mentre attraversi le difficoltà della vita. Può essere una presenza confortante nella tua vita ed aiutarti a trovare la rassicurazione che tutto andrà bene, sia per te che per la tua famiglia. La sua energia protettiva porta un senso di sicurezza e benessere agli ambienti domestici, spesso essenziali in un mondo di sfide e incertezze, e fornisce supporto emotivo durante lo stress o la crisi, offrendo una presenza confortante e la pace interiore. Barachiele aiuta anche se ci si trova di fronte a sfide o ci si senta carente in determinate aree (amore, carriera o benessere personale), offrendo benedizioni ed opportunità per arricchire le varie circostanze.
Mehiel, Angelo dell’Ispirazione: il suo nome significa “Dio vivificante”, ed è il protettore degli eruditi, dei professori, dei letterati e degli oratori. Protegge dalla rabbia, dalle bestie selvagge e dai sortilegi. Mehiel aiuta ad attivare la propria immaginazione e creatività, per trovare soluzioni intelligenti ed aiuta a trasformare l’iperattività e la mancanza di energia dentro se stessi. Questo Angelo porta la verità dentro di sé, apre gli occhi sulla realtà delle cose e sulle grandi opportunità pronte a manifestarsi nella vita di una persona. Infonde nuove idee per migliorare la propria situazione personale, ma bisogna investire la propria attività intellettuale per trovare nuovi metodi di riflessione, con una maggiore consapevolezza del proprio ambiente. In ogni modo, si trae beneficio dalla presenza e dall’assistenza di Mehiel e, quando si avrà bisogno di lui, risponderà ed aiuterà ad abbattere le barriere e ad avanzare più velocemente sulla strada del successo. Questo Angelo promuove tutto ciò che ha a che fare con la scrittura e, se si vuol avere successo in questo ambito, o se si desidera usare la scrittura nei propri piani, egli infonderà sempre una buona ispirazione, che aiuterà a progredire sul percorso scelto. Il suo colore è il bianco e la sua pietra è la Bronzite. Se cerchi di approfondire la tua comprensione sui misteri della vita, o di trovare risposte a domande esistenziali, puoi rivolgerti a Mehiel per una guida sapiente. Questo Angelo protegge anche dalle malattie causate dagli animali.
Rochele, Angelo della Restituzione: conosciuto anche come Rochel, Rochelle, il suo nome significa “Dio che vede ogni cosa“, e governa la giustizia e la conoscenza dei costumi e dello spirito delle leggi di tutte le persone, oltre alla fama, fortuna e successione. Rochele trova oggetti persi o nascosti e conosce la persona che li ha rimossi. E’ il patrono degli investigatori, degli storici e di tutte quelle professioni legate alla giustizia, notai e gestori di eredità. Egli porta immensa chiarezza, aiutando a riscoprire ciò che si è perso non solo materialmente ma anche filosoficamente. Questa perdita si riferisce all’altra metà di una persona, poiché gli umani sono stati originariamente creati come ermafroditi, incarnando sia l’uomo che la donna. Rochele, quindi, aiuta a bilanciare le proprie tendenze maschili e femminili, restituendo la vera natura e portandola a manifestarsi esternamente. La sua essenza angelica sviluppa qualità come l’onestà, la probità, l’amore paterno ed il rispetto, la rispettabilità, la grande nobiltà del cuore, la vigilanza e la purezza, eliminando atti negativi come furto, rovina, devianza ed abuso di proprietà. Sotto la sua guida, si hanno intuizioni molto acute e ci si lascia guidare da presentimenti e sensazioni che aiutano nella vita quotidiana. Questo Angelo è profondamente attaccato alla libertà ed ha la capacità di rimuovere gli elementi karmici e modificare l’energia negativa. Infatti, assicura che le avversità rimangano lontane dal proprio destino, e raccomandando di non seguire semplicemente i modelli tradizionali che sono stati insegnati fino a quel momento, perché non aiuteranno ad avere successo. I suoi colori sono rosa e magenta, la sua pietra è la Rodocrosite.
NUMERO: 7
ELEMENTO: Acqua
PIANETA: Luna
SEGNO ZODIACALE: Cancro
CASA ASTROLOGICA: 4
GIORNO DELLA SETTIMANA: Giovedì
STAGIONE: Fine dell’Autunno – Dicembre
PROFUMO: Mirra, Zibetto (secrezione delle ghiandole perianali della Civettictis civetta)
COLORE: Marrone rossastro, Terracotta, Nero
FIORE: Loto
PIETRA: Ambra, Calcedonio
ANIMALE: Granchio, Falena Testa di Sfinge, Tartaruga, Ape
PARTE DEL CORPO: Natiche, Fegato, Milza, Pancreas, Cosce, Lato destro del Volto
SIMBOLO: Arco
DROGA VEGETALE: Crescione d’acqua
METALLO: Ferro
Generalmente, la carta del Carro, chiamato anche The Chariot, Le Chariot, mostra un guerriero in piedi dentro un Carro, il quale si erge sopra la città, significando che il guerriero sopra ad esso è il solo vincitore al di sopra di tutti gli umani.
Il quadrato sulla sua tunica, che raffigura il mondo materiale intorno a lui, aiuta il guerriero a scendere a terra.
L’armatura che indossa è decorata con lune crescenti, che rappresentano nuovi viaggi ed altri simboli alchemici, i quali esprimono la trasformazione spirituale.
La corona di stelle sulla sua testa segnala vittoria, successo ed illuminazione.
Il guerriero si erge alto, simboleggiando che è tutto incentrato sull’agire ed andare avanti.
Il baldacchino di stelle sopra il Carro suggerisce la sua connessione con il mondo divino e la volontà spirituale.
Le due Sfingi, una bianca ed una nera ai piedi del Carro rappresentano i nostri sensi, consci ed inconsci.
La Sfinge nera è la Luna, il femminile e l’inconscio, mentre quella bianca è il Sole, il maschile ed il conscio.
Insieme creano armonia ed equilibrio e, poiché esse tirano il Carro, l’Auriga deve comandare con la sua forza di volontà e determinazione per avere successo.
Ci si può trovare nei guai se si muovono in direzioni diverse, pertanto l’Auriga deve concentrarsi ed usare la sua capacità di controllare le proprie emozioni ed i propri pensieri per condurre le Sfingi alla destinazione che desidera.
CARTA AL DIRITTO
Il Carro a diritto rappresenta il superamento degli ostacoli attraverso la determinazione, la messa a fuoco e la forza di volontà. Con questa carta vincente degli Arcani Maggiori nella tua stesa ti sentirai motivato, ambizioso e controllante.
Ora è il momento di dimostrare quello che vuoi davvero, tuttavia fai attenzione in quanto il Carro non è privo di sfide, ci possono essere molti ostacoli sul tuo cammino, ma se rimani concentrato, mantieni la tua compostezza e sei fiducioso nelle tue capacità, avrai successo.
Il Carro ti aiuta ad ottenere di smuovere una situazione stagnante ed a superare tutte le sfide che possono essere sul tuo cammino.
Che si tratti di una carriera, denaro, amore o qualche altro settore, puoi raggiungere il tuo obiettivo attraverso la ricerca appassionata, ma non devi essere passivo, devi entrare in azione.
Questo può significare che devi competere con gli altri o che ti trovi in una situazione che sembra una battaglia. Sei tirato in direzioni opposte o ti senti come se la tua forza e la tua fiducia siano state testate.
Sii coraggioso ed audace nel manifestare i tuoi desideri e nel fissare i tuoi confini, ciò ti permetterà di resistere alle difficoltà e di essere forte ed avere tutto sotto controllo.
Questo arcano può anche rappresentare il viaggio (che solitamente coinvolge la guida) in quanto il Carro è un mezzo di trasporto.
Il Carro può anche indicare che potresti agire in modo difensivo o aggressivo, per nascondere che ti senti emotivamente vulnerabile, come se fossi in una battaglia in questo momento.
Ma non preoccuparti, perché se manterrai la tua attenzione, avrai successo!
Il Carro è anche un indicatore di successo nello sport o nelle competizioni e rappresenta la ricerca dell’equilibrio tra cuore e mente.
CARTA AL ROVESCIO
Il Carro invertito indica che ti senti impotente e ti manca la direzione.
Devi prendere il controllo del tuo destino e non lasciare che le forze esterne determinino il tuo percorso.
La carta al rovescio ti dice che ti stai ancora muovendo, ma hai lasciato andare le redini, devi riguadagnare la tua spinta e determinazione, non devi essere un passeggero nella tua vita, quindi concentrati e riprendi il controllo!
Considera quali aspetti della tua situazione attuale puoi dirigere e prendi provvedimenti proattivi per cambiare il tuo destino.
Potresti essere impotente, privo di fiducia e sottomesso dagli altri o dalle circostanze della tua vita e ciò ti può portare alla rabbia, alla frustrazione ed all’aggressività incontrollata.
Se le persone nella tua vita pretendono troppo, devi riprenderti il potere in modo produttivo, quindi sii chiaro su quale momento o risorse sei disposto a dedicare agli altri, imposta i tuoi limiti ed attieniti ad essi.
Mentre la carta a diritto ti dice che puoi raggiungere i tuoi obiettivi se hai il coraggio di farlo, invertita ti dice che a volte avere il desiderio di avere il controllo, non è sempre la risposta.
Ti avvisa che ci saranno cose che non puoi cambiare e ti dice di allentare la presa e lasciare che le cose facciano il loro naturale corso.
Il Carro al rovescio ti consiglia di fermarti per un po’ e pensare ai tuoi valori e credenze, ciò per aiutarti a fare scelte che hai evitato, che ti daranno fiducia in te stesso ed autostima.
IL CARRO E L’AMORE
Diritto: Suggerisce che è necessario conquistare le tue emozioni per avere una relazione di successo.
Se tu e il tuo partner avete attraversato un brutto momento, è necessario riunirsi, comunicare e lavorare sodo.
Le sfide che affronti non sono insormontabili, hanno solo bisogno di un duro lavoro e di concentrarsi per risolverli.
Se uno dei due ha problemi di ansia, è fondamentale riprendere il controllo in quanto questa carta rappresenta anche la necessità di bilanciare la mente ed il cuore per avere successo.
Se invece il problema è la troppa logica come armatura emotiva, potrebbe essere necessario aggirare le proprie difese, affinché la vostra relazione funzioni.
Se sei single, o stai cercando di guarire da una relazione ferita, il Carro spesso rappresenta il tipo di cura di sé ed amore che dovrebbe governare la tua vita.
Dovresti chiederti se ci sono paure o sistemi di credenze negative, che ti stanno facendo essere disconnesso dall’amore che desideri e meriti.
Infatti, scoprendo quali sono questi blocchi, sarai in grado di andare avanti su un percorso che porterà a soddisfare tutti i tuoi desideri, compresi quelli di natura romantica.
Il Carro significa che puoi superare il dolore del tuo passato e andare avanti nella tua vita amorosa.
Rovescio: Invertita, questa carta indica un intenso desiderio di innamorarsi, forse fino al punto che altre ambizioni ed obiettivi sono stati abbandonati.
È importante ricordare che nulla nella vita è solo sotto il tuo controllo: non importa quello che fai, non sembrerai mai perfetto agli altri.
Essere ottimista ed entusiasta ogni giorno è essenziale, ma lo è anche la pazienza.
Il Carro al rovescio può anche rappresentare potenziali squilibri che richiedono ulteriori sforzi per essere corretti, quindi controlla se non stai esagerando in una o più aree, causando la tua sofferenza al lavoro, alle relazioni, alla famiglia ed alle connessioni.
Tu e il tuo partner potreste non essere d’accordo su qualcosa, e la relazione potrebbe essere troppo dirompente ed improduttiva, portando a continue discussioni.
Oppure se sei in una relazione che non progredisce così velocemente come vorresti, o se senti che ti fanno pressione per spostarla al livello successivo, non lasciarti sottomettere.
Fai un passo indietro e considera cosa sei pronto a fare veramente, sii chiaro con il tuo partner e stabilisci i limiti.
Pertanto, questa connessione, o relazione, non ne vale la pena e si interromperà (o bisognerebbe interromperla) in modo significativo.
Se sei single, potresti incontrare qualcuno presto, ma non affrettare le cose, goditi l’emozione di una nuova relazione e prenditi del tempo per conoscere meglio il tuo nuovo interesse, in quanto a volte è meglio andare piano e lasciare che le cose si evolvano al proprio ritmo.
Nell’amicizia, questo arcano al contrario indica che probabilmente tu allontani i tuoi veri amici, oppure fai brutte frequentazioni, quindi dovresti fare un’attenta valutazione e prendere provvedimenti.
IL CARRO E LA CARRIERA
Diritto: Per quanto riguarda il lavoro, la tua ambizione ti porterà lontano, se rimarrai molto concentrato per ottenere ciò a cui ambisci.
Probabilmente, sul lavoro sei estremamente motivato, cosa che ti infonde l’autodisciplina, la spinta e la determinazione di cui hai bisogno per avere successo.
Se stai cercando di cambiare lavoro o avanzare nella tua posizione attuale, questa carta al diritto indica che tutto ciò che devi fare è farlo!
Evita le distrazioni sul posto di lavoro, come la politica d’ufficio o i rivali, e rimani concentrato su ciò che deve essere fatto.
Il successo, l’avanzamento di carriera e le ambizioni sono realizzati come risultato della determinazione e del tuo processo decisionale.
Se stai iniziando un nuovo lavoro, il Carro a diritto significa che attingere alla tua forza interiore, alla perseveranza e all’autocontrollo sarà determinante, per avere un forte impatto nella tua nuova posizione.
Se invece ti stai chiedendo se sarebbe meglio cambiare occupazione, è essenziale esaminare a fondo i tuoi obiettivi, passioni e principi, prima di fare questo passo significativo.
La carta a diritto implica che, se decidi di intraprendere questo nuovo percorso, fallo con dedizione ed una risoluta determinazione.
Il Carro a diritto può anche indicare che gli studi stanno procedendo bene, con specifico riferimento ai diplomi universitari, ma anche agli altri titoli di studio, che saranno assegnati presto.
Buone opportunità anche per colloqui di lavoro, corsi e workshop.
Gli atleti, in particolare quelli che corrono professionalmente, sono ad un passo dal successo.
Rovescio: Il Carro a rovescio indica una mancanza di ambizione, messa a fuoco o spinta, o un eccesso di esso.
Questa carta solleva domande su quanto sei potente o aggressivo nel perseguire i tuoi obiettivi, se ti siedi aspettando passivamente che succedano le cose, pensando che ti accadano, o sei così determinato ad avere successo da ignorare gli altri nel processo. Entrambe le strategie possono causare problemi per te, essere eccessivamente ostile ed aggressivo può ritorcersi contro, mentre essere eccessivamente mite, non ti porterà mai la soddisfazione che cerchi.
Il Carro a rovescio può anche evidenziare importanti battute d’arresto, che richiedono un’attenta considerazione, o che alcuni aspetti critici del tuo lavoro o della tua azienda sono in pericolo. Allo stesso modo, la disattenzione può seriamente comprometterli. È quindi necessario rivalutare i punti di forza, le minacce, le opportunità e le debolezze, è un forte avvertimento, di conseguenza, è necessario un attento esame del corso futuro: la valutazione approfondita con la dovuta diligenza non deve lasciare nulla di intentato.
Se stai chiedendo consulenza finanziaria, il Carro invertito significa che potresti sentirti economicamente bloccato o stagnante, oppure potresti trovarti di fronte a ostacoli o sfide, che ti impediscono di raggiungere i tuoi obiettivi finanziari.
È importante fare un passo indietro e rivalutare il tuo piano finanziario, cercando modi per apportare modifiche o aggiustamenti che possano aiutarti ad andare avanti.
Prendi anche in considerazione la possibilità di cercare consigli da un consulente finanziario o da un pianificatore, per aiutarti a creare una base finanziaria più solida.
Se stai iniziando un nuovo lavoro, il Carro al contrario significa che potresti sentirti incerto o bloccato nel tuo nuovo ruolo, o potresti lottare per stabilirti, o trovare il tuo posto all’interno del nuovo ambiente di lavoro.
È importante rimanere concentrati sui tuoi obiettivi ed essere proattivo nel tuo approccio al tuo nuovo lavoro, cerca feedback e guida dai tuoi colleghi e superiori, per aiutarti a guadagnare fiducia e stabilirti.
Se sei interessato ad avviare un’attività, potresti affrontare ostacoli o sfide, che ti impediscono di andare avanti, quindi è importante rivalutare i tuoi obiettivi e pianificare, esplorare diverse strade per raggiungere il successo o rivolgersi ad un esperto che possa aiutarti.
IL CARRO ED IL DENARO
Diritto: Questo arcano a diritto, per quanto riguarda le finanze, indica sempre movimento, movimento da un “luogo” a un altro.
Se ci sono stati problemi finanziari che hanno ostacolato la tua stabilità materiale, ora può essere il momento di affrontarli.
Il Carro a diritto ti dà motivazione, concentrazione e determinazione per superare quelle sfide.
Con sufficiente autodisciplina ed autocontrollo, sarai in grado di sentirti a tuo agio con la tua situazione finanziaria.
Se hai lottato con i soldi o sei stato disorganizzato, la carta al diritto ti suggerisce che ora è il momento di risolvere eventuali problemi che ti hanno infastidito.
Il Carro rappresenta anche un ottimo momento per fare investimenti e acquisti significativi, oltre a rappresentare una propensione a creare asset fissi.
Mostra immobili, in particolare immobili privati e che ci saranno abbastanza soldi ed investimenti saggi per produrre risultati positivi.
Fare una casa è il primo passo, seguito dal miglioramento delle finanze, per fare investimenti più significativi.
In termini di guadagni finanziari, è una delle migliori carte in modo attivo negli spread finanziari e dimostra anche l’acquisto di veicoli lussuosi e confortevoli.
La tua determinazione e la tua costante attenzione sono la ricetta ideale per la tua situazione finanziaria, quindi continua a spingere verso i tuoi obiettivi con fiducia, hai la vittoria davanti a te.
E se ci sono piccole battute d’arresto, non lasciarti scoraggiare, tieni d’occhio i tuoi obiettivi finanziari a lungo termine ed otterrai il successo in breve tempo.
Rovescio: La carta al rovescio ti invita a diffidate della corsa agli acquisti senza pensarci.
Potresti non avere cognizione di tutto ciò che devi sapere, per prendere una decisione ben consapevole.
In alternativa, potresti essere troppo titubante quando si tratta dei tuoi soldi, forse non essere in grado di investirli in qualcosa, ed hai troppe esitazioni.
Finanziariamente, è necessario che tu stia attento a non affrettarti ad investire o buttarti in affari finanziari senza considerare correttamente chi te li propone.
Assicurati di avere tutte le informazioni e di aver ottenuto una solida consulenza finanziaria prima di impegnarti in qualcosa.
Il Carro capovolto indica anche mancanza di promozioni, di aumenti di stipendio.
Il denaro stenta ad arrivare, arriva in ritardo, pagamenti ritardati, risparmi che si posseggono ma che non si riesce a prelevare per problemi vari.
Lavoro mal pagato, fondi di cui non si può disporre, investimenti andati a male, eredità mancate.
Perdita al gioco, negli investimenti, denaro prestato che non viene restituito.
⇒⇒⇒continua
Gli antichi Saggi crearono simbolismi esoterici, per mascherare il vero significato dei loro scritti, spesso utilizzando oggetti di uso quotidiano ed organismi viventi in natura, con cui le persone avevano familiarità, per aiutarle a ricordare, apprendere e comprendere lezioni di vita complesse.
Il suono è stato utilizzato per secoli, in varie culture e pratiche spirituali, come strumento di guarigione e trasformazione, che utilizza frequenze sonore e vibrazioni, per ripristinare l’equilibrio e l’armonia nel corpo, nella mente e nello spirito includendo, oltre al canto, strumenti come Campane tibetane, Gong, Campanelle, ecc.
Anche l’Esoterismo ha riconosciuto il suo potere ed anche quello delle vibrazioni, nel favorire la guarigione fisica, emotiva e spirituale, utilizzando le Campane soprattutto come repellenti di streghe e spiriti maligni.
La Campana è associata al divino: il suo suono è simbolo del potere creativo, la sua cupola rappresenta la “volta celeste” ed il batacchio è la “voce della divinità” e, mentre la cupola rappresenta i genitali sessuali femminili delle donne, il batacchio è il fallo maschile.
Quando maschi e femmine si uniscono nell’unione sessuale, c’è il potenziale per creare la vita.
Per secoli si è creduto che le vibrazioni sonore create dal suono delle Campane possedessero poteri magici e/o spirituali, quindi esse erano, e sono, utilizzate in molti riti religiosi.
Nella Wicca e nel Paganesimo, piccole Campanelle erano suonate nei rituali per migliorare l’armonia ed aumentare il potere.
Insomma, nella società e nella cultura di tutto il Mondo, una Campana ha una moltitudine di significati e scopi simbolici: può simboleggiare l’inizio e la fine, un richiamo all’ordine, o anche un comando o un avvertimento.
La Campana può simboleggiare la coscienza ed indicare la necessità di avere conferme da parte di altre persone, semplicemente con un sogno.
Gli Antichi affermavano che, sentire in sogno il suono di una Campana, significasse una buona notizia a livello affettivo.
Invece vedere in sogno una Campana che oscilla, ma non suona, annuncia al sognatore che, nella vita reale, egli non ha alcuna certezza, che vaga senza prendere una posizione e che quindi dovrebbe far qualcosa per migliorare la sua situazione.
Sentire suonare una Campana a morto nel sogno significa tradizionalmente, che si viene avvertiti di una disgrazia o di una morte, ma può anche indicare l’inizio di una nuova fase della vita, che può svolgersi favorevolmente o sfavorevolmente.
Il suono di questo oggetto può anche rappresentare il desiderio di comunicare con una persona che vive lontano, o è diventata estranea al sognatore.
Nella magia popolare, il suono delle Campane allontana gli spiriti maligni, le streghe, il malocchio ed il diavolo stesso, e questi piccoli strumenti venivano attaccati ai vestiti, indossati come amuleti, legati ai bambini ed appesi al collo di cavalli, cammelli, mucche, asini ed altri animali importanti per una comunità.
In alcuni riti, la Campana era indossata sui falli umani negli incantesimi di fertilità; si riteneva che possedesse poteri curativi; da loro si beveva una medicina.
Nel Medioevo, si credeva che il suono delle Campane purificasse l’aria dalle malattie e veniva prescritto da alcuni medici.
Esse erano anche usate per risvegliare gli spiriti dei morti e delle fate Eloko, oltre ad essere uno strumento per queste ultime, come narra una leggenda Mongo-Nkundu, un popolo della Repubblica Democratica del Congo:
« Un giorno un cacciatore portò sua moglie, su sua insistenza, nella foresta, dove aveva costruito una capanna con una palizzata intorno ad essa. Quando l’uomo uscì ad ispezionare le sue trappole, le disse: “Quando senti una campana, non muoverti. Se lo fai, morirai!” Poco dopo che se n’era andato, la donna sentì avvicinarsi il suono affascinante di una piccola campana, perché l’Eloko ha un buon naso per la carne femminile. Ad un certo punto, una voce gentile chiese alla donna di essere lasciata entrare nella sua abitazione. Era come la voce di un bambino, quindi la donna aprì la porta e trovò un Eloko, che odorava come la foresta, con un aspetto piccolo e innocente. Gli offrì un mash di banane con pesce fritto, ma l’Eloko rifiutò: “Mangiamo solo carne umana. Non mangio da molto tempo. Dammi un pezzo del tuo braccio.” Alla fine la donna acconsentì, totalmente sotto l’incantesimo dell’Eloko. Quella notte, il marito trovò le sue ossa. »
Dal V secolo d.C., alle Campane delle chiese cristiane è stato attribuito uno speciale potere magico, per combattere il male e scacciare gli spiriti maligni che si annidavano su ogni soglia delle stesse.
Nel Medioevo, nelle notti in cui si credeva che fossero presenti le streghe, come Samhain (la vigilia di Ognissanti) e Beltane (conosciuta anche come “La notte di Valpurga”), venivano suonate le Campane della chiesa per impedire alle streghe di sorvolare un villaggio.
Anche i cittadini uscivano ed aumentavano il rumore, picchiando su pentole e padelle, e suonando le proprie campane.
Nei processi alle streghe, esse testimoniavano di essere state trasportate in aria durante i Sabbat sulle spalle dei demoni o del diavolo, e di essere state gettate a terra, quando la Campana di una chiesa suonava nella notte.
Si credeva che i temporali ed i fulmini fossero opera di streghe e demoni, ed anche le Campane delle chiese venivano suonate all’avvicinarsi di una tempesta nel tentativo di dissiparla.
Alla morte di qualcuno, il rintocco delle Campane della chiesa aiutava l’anima in partenza nel suo cammino verso il paradiso, ed impediva agli spiriti maligni di interferire con il viaggio.
Anticamente, le Campane delle chiese venivano battezzate, con il nome dai santi e ad alcune venivano attribuite caratteristiche umane.
Infatti, si narrava che alcune parlassero, suonassero da sole e sudassero sangue all’invasione della loro comunità.
Addirittura sembra che le Campane delle chiese viaggiassero a Roma il Venerdì Santo, quindi tutti restavano dentro per non assistere alla loro fuga dai campanili, perché portava sfortuna alla comunità.
I negozianti appendevano dei Campanelli alle loro soglie, soprattutto per impedire agli spiriti maligni di entrare nei loro locali.
La storia della “Campana Necromantica di Giradius” è un racconto affascinante che abbraccia secoli e culture, e parla di un manufatto unico, originario della Francia del XVIII secolo, il quale occupa un posto speciale negli annali della Stregoneria e della Negromanzia.
Essa era il prodotto di un meticoloso artigianato e di una conoscenza magica, la cui creazione seguiva linee guida specifiche, stabilite in un Grimorio francese del XVIII secolo le quali, tra le altre cosa, imponevano che la Campana fosse fusa da una lega speciale comprendente oro, argento, mercurio fisso, stagno, ferro e piombo.
Inoltre, doveva essere realizzata esattamente nel giorno e nell’ora di nascita della persona, che intendeva esercitarne il potere, in quanto questa sincronicità avrebbe creato un legame mistico tra la Campana ed il praticante.
La cupola della Campana doveva essere incisa con simboli astrologici e parole sacre, che servivano ad amplificarne la potenza spirituale.
Tra le iscrizioni c’erano i nomi divini “Adonai” e “Gesù”, nonché il “Tetragrammaton”, un potente nome ebraico per Dio, ed erano scelte appositamente per connettersi con il mondo degli spiriti.
Per preparare la Campana allo scopo previsto, si eseguiva il rituale di “curatura”, che prevedeva di avvolgerla in taffettà verde e di posizionarla al centro di una tomba in un cimitero.
Per sette giorni la Campana doveva giacere indisturbata, assorbendo le vibrazioni e le emanazioni dell’ambiente circostante, al fine di permearla con energie provenienti dal mondo degli spiriti, e rendendola un potente canale per la Negromanzia.
Lo scopo principale della Campana Necromantica di Giradius era di evocare i morti e comunicare con gli spiriti, quindi diventa uno strumento inestimabile per i praticanti delle arti occulte.
Il suo suono creava un ponte tra i vivi ed i morti e, attraverso questa connessione, i Negromanti potevano acquisire conoscenze ed intuizioni oltre ogni dire.
Con la Campana di Giradius si poteva anche divinare, infatti i maghi medievali affermavano di interpretare le vibrazioni del suo metallo, per fare profezie e predire il futuro.
Nella religione Indù, si ritiene che la Campana sia la sede spirituale delle divinità sacre, in cui il suo corpo è il simbolo dell’Infinito, che è Dio stesso, mentre il batacchio rappresenta Saraswati, la Dea della saggezza.
Il manico della Campana rappresenta Garuḍa (il divino capostipite della stirpe degli uccelli, partorito come uovo da Vinata, la madre degli uccelli), oppure Nandi (un toro bianco, mitica cavalcatura di Shiva, le cui 4 zampe rappresentano Verità, Rettitudine, Pace e Amore), o i Chakra (considerati l’energia vitale essenziale).
Generalmente, la Campana è composta da 5 o 7 metalli collegati ad altrettanti Pianeti ed Elementi: Piombo (Saturno), Stagno (Giove + Vâyu, Aria), Ferro (Marte + Âkâsha, Etere), Rame (Venere + Prithvî, Terra), Mercurio (Mercurio), Argento (Luna + Ap, Acqua) e Oro (Sole + Têjas, Fuoco).
Bisogna suonarla mentre si entra nel santuario, per informare la Divinità del proprio arrivo e per invocarla, in modo che le energie virtuose entrino nella propria mente o in un’abitazione, mentre le forze malvagie ne escano.
Infatti, il suono della Campana è considerato di buon auspicio, accoglie la Divinità e, durante la preghiera, aiuta a controllare la mente sempre errante ed a concentrarsi sugli Dei, migliorando la sincronizzazione dell’emisfero destro del cervello con quello sinistro e spingendo l’attenzione verso l’anima.
Il tintinnio scaccia il male e gli spiriti maligni, disimpegna la mente dai pensieri in corso, rendendola così più ricettiva, cancella le negatività dal corpo ed attiva i Chakra superiori.
Gli Induisti asseriscono che i peccati commessi da una persona in questa vita e nelle vite passate, possono essere sciolti suonando le Campane in un tempio.
Infatti, durante una visita ai templi e durante le cerimonie Pūjā (rituale di culto eseguito per offrire omaggio devozionale e preghiera a una o più divinità, per ospitare ed onorare un ospite o per celebrare spiritualmente un evento) o Yajna (rituale compiuto davanti a un fuoco sacro, spesso con mantra), è facile ascoltare il suono della Campana, popolarmente conosciuta come Ghant, Ghanta o Ghanti.
Ciò solitamente accade durante l’oscillazione della luce, la combustione dell’incenso davanti alla divinità, mentre si bagna la divinità e mentre si offrono cibo e fiori.
Prima di adorare le Divinità nei templi, o prima di iniziare i rituali Pūjā a casa, si suona la Campana per invocare il Dio e le Dee, ed essa produce il suono divino “ૐ” (“Om” oppure “Aum”), che emana frequenze e vibrazioni positive in tutto il luogo.
Nella cultura africana, troviamo l’Agogô, una Campana singola o multipla considerata il più antico strumento di samba, basato sulle campane yoruba dell’Africa occidentale.
L’Agogô è costruita in ferro battuto, anche se oggi si usano anche altri metalli e quella originaria ne prevede due di diversa misura, fissate da un pezzo di metallo a forma di U, con la Campana più piccola posta in alto.
Grazie a dimensioni diverse, è possibile produrre una nota con un’intonazione diversa a seconda della Campana suonata, ed entrambe possono essere colpite con un bastone di legno per produrre un suono simile a quello di un campanaccio.
Con le sue origini tradizionali Yoruba ed Edo, l’Agogô oggi è utilizzata in tutto il mondo nella musica cerimoniale delle religioni, che si basano su credenze come il Candomblé portate dagli schiavi dall’Africa.
E’ utilizzata principalmente come strumento a percussione nella musica tradizionale yoruba e, in alcuni gruppi culturali, i ballerini possono muoversi solo al suono di questa Campana, che diventa il principale strumento musicale utilizzato nelle danze mascherate, oltre alle campanelle più piccole fissate alle caviglie.
Suonare l’Agogô è fondamentale per i riti di creazione del re e di capotribù, infatti svolge un ruolo significativo nelle cerimonie specifiche di varie regioni eseguite durante queste procedure, nelle quali le dichiarazioni o preghiere del Sommo Sacerdote o degli occultisti devono sempre essere accompagnate dal suono di questa Campana.
Nell’Africa subsahariana, si trovano quasi ovunque Campane, per accompagnare le danze nei villaggi, chiamate Bozomu.
Esse vengono costruite in metallo direttamente dal Capo tribù, oppure dallo Stregone, o Guaritore, o Indovino, in quanto questo tipo di lavorazione è tenuta in grande considerazione.
Il Bozomu può avere diverse forme, può essere con o senza batacchio, in base alle sue dimensioni ed all’utilizzo che se ne deve fare.
Solitamente le più semplici sono costituite da una doppia anta metallica ripiegata con un piccolo gancio metallico per l’aggancio del batacchio.
Per esempio, esse vengono attaccate alla cintura o alle caviglie dei ballerini, per accentuare il ritmo durante le cerimonie.
Oppure possono essere integrate nelle collezioni di strumenti musicali di guaritori e stregoni, che le usano per scacciare gli spiriti e le forze maligne dai corpi dei malati; oppure in cerimonie e rituali legati ai gemelli, o ad una nascita insolita carica di dubbi e paure.
In molte tribù, soprattutto le donne eseguono con il Bozomu un rituale ad ogni Luna Nuova, che rappresenta uno dei simboli di fertilità più importanti della natura, con canzoni implicanti erotismo.
Il Bozomu è di proprietà del Capo tribù ed anticamente era utilizzato anche in tempo di guerra, prima, durante e dopo un attacco.
Nell’Africa centrale, troviamo anche il Kunda, una doppia campana di legno a forma di clessidra, tagliata da un tronco di albero e che consiste in due metà di una campana, con due o quattro sottili batacchi di legno.
Il Kunda è legato al culto Nkisi (feticci che hanno lo scopo di racchiudere un potere magico o spirituale, “mpungo”, spesso associato al culto degli antenati o degli spiriti), che a sua volta comprende canti e balli e la cura dei malati.
E’ uno strumento del guaritore “Nganga” e gli vengono attribuiti poteri magici, soprattutto di dominazione ed influenza sugli spiriti.
Il Kunda è collegato a uno spirito specifico, del quale è considerato il suo “bambino”.
Un altro tipo di Campana in legno è il Dibu, chiamato anche Madibu o Ndibu, dalla forma simile al frutto del Borassus (Borassus flabellifer) che ha uno o due batacchi di legno interni, ed il manico decorato con disegni geometrici.
Il Dibu è sormontato da un tipico personaggio Bakongo, seduto, con le gambe corte e le mani che si coprono le orecchie, fingendo di non sentire nulla.
Questa Campana di legno attira l’attenzione degli spiriti degli antenati e, nelle mani dello stregone Nganga, serve a identificare lo stregone Ndoki, il mangiatore di anime.
Il Dibu viene attaccato al collo o al petto dei cani da caccia Kongo, una razza che solitamente non abbaia, per inseguire la selvaggina e sapere dove si trova.
Nell’antica cultura cinese, la Campana ha avuto origine nel 3900-3000 a.C., ed era un piccolo strumento squadrato di ceramica rossa dalla superficie liscia, senza decori, con un manico fissato alla sua parte superiore.
Era chiamata Ling in presenza di un batacchio, altrimenti era denominata Zhong.
In seguito, le Campane furono tra i primi oggetti in bronzo creati in Cina, dove piccoli e primitivi rumori si trasformarono in Gong e si evolsero ulteriormente in set di Campane a mano, per suonare melodie.
Variazioni di dimensioni, forma, decorazione e suono rivelano differenze regionali in tutto il nord e nel sud della Cina.
L’introduzione del metallo portò alla nascita del Tongnao, uno strumento a percussione in bronzo simile ad una campana rovesciata, suonata da un martello; del Tongling (una piccola campana di bronzo), del Taozhong (che i lavoratori potevano suonare dopo il lavoro) e del Tongzhong, una campana tubolare di bronzo.
In generale, ogni Campana poteva produrre due note diverse, a seconda se veniva colpita nella parte anteriore e in quella laterale della sua parte inferiore.
Per questo motivo, questo strumento era conosciuto anche come Campana a doppia nota e, poiché veniva utilizzata principalmente per le esibizioni, veniva chiamata anche Campana musicale.
In seguito, le Campane musicali divennero gradualmente importanti simboli feudali di potere, rango e posizione delle classi sociali dominanti.
Per esempio gerarchicamente, un Imperatore doveva avere Campane sui quattro lati del suo palazzo, mentre un duca o un principe ne doveva avere su tre lati della sua residenza; un ministro su due lati ed un funzionario poteva avere Campane solo su un lato della sua residenza.
Sulla base delle differenze negli usi, nelle forme e nelle caratteristiche regionali e dell’evoluzione dei tempi, prima della dinastia Qin, gli antichi Campanelli erano divisi in Nao (strumento a percussione somigliante ad una Campana rovesciata, suonata da un martello), Duo (campana usata quando venivano emanati i proclami o in tempo di guerra), Zheng (campana usata dalle truppe in marcia), Goudiao (campana lunga e stretta), Yongzhong (campana con un manico cilindrico in cima), Niuzhong (campana con un pomello semicircolare in cima), Yangjiaozhong (campana a forma di corna di ariete).
Dopo la dinastia Qin, le Campane diventarono importantissime nel Buddismo e come dice un antico proverbio cinese:
“Ci sono campane in ogni tempio.
Senza campane, non ci sarebbero templi”.
E così, le Campane rotonde presero il posto di quelle a coppia, ed i rintocchi divennero dolci, sonori e prolungati, diffondendosi in luoghi lontani.
Durante le dinastie Ming e Qing esse si dividevano in Campane musicali, Campane buddiste, Campane taoiste, Campane della corte imperiale e Campane per suonare le veglie notturne.
I rintocchi di quelle grandi potevano essere uditi a cinque chilometri di distanza, mentre i rintocchi di quelle piccole potevano raggiungere luoghi lontani mezzo chilometro.
Una Campana veniva suonata, quando un monarca riuniva una corte o un funzionario lasciava il suo ufficio, o per riunire i subordinati; durante una festa per accompagnare le canzoni; nei templi buddisti o taoisti, per attirare i fedeli ed il timore reverenziale dei fantasmi di Dio.
Nella tradizione cinese, le Campane sono considerate di buon auspicio e, durante le cerimonie più importanti o il Capodanno cinese, vengono suonate 108 volte, numero che rappresenta il totale di 12 mesi, 24 ore e 72 divisioni climatiche.
Le Campane svolgono un ruolo cruciale in moltissimi rituali buddisti, in cui il loro suono è considerato di buon auspicio e si ritiene che portino pace e conforto a tutti gli esseri senzienti.
I Buddisti credono anche che le persone abbiano 108 tipi di preoccupazioni, e che suonare la Campana 108 volte, possa eliminare le preoccupazioni dalla mente.
Nel Buddismo, le Campane significano saggezza e siano la personificazione del Buddha stesso, il quale guida i praticanti verso la pace interiore e l’illuminazione.
Ogni colpo di Campana simboleggia un passo avanti verso la liberazione dalla sofferenza e la realizzazione della propria vera natura.
In Giappone, i templi buddisti hanno delle Campane enormi, chiamate Bonsho, che fin dai tempi antichi sono usate per riunire i devoti per le preghiere, poiché i riverberi percorrono lunghe distanze su terreni montuosi.
La caratteristica unica di queste Campane è che non hanno il batacchio all’interno, ma vengono suonate dall’esterno.
Esistono anche Ciotole da preghiera tibetane, chiamate anche Campane in piedi, perché vengono posizionate con la faccia rivolta verso l’alto su una superficie imbottita e, usando un mazzuolo di legno attorno al bordo, si produce un piacevole riverbero.
Le Ciotole da preghiera tibetane sono tipicamente usate nella meditazione e sono disponibili in dimensioni che vanno da pochi centimetri di diametro ad un metro.
Quelle più piccole si tengono delicatamente in una mano e con l’altra si fa ruotare attorno un bastoncino di legno.
Molto bella è la Campana Shang, chiamata anche Silnyen o Campana piatta, la quale possiede un ricco significato culturale e spirituale nel Buddismo tibetano.
Solitamente fatta a mano e ricoperta di simboli, e senza batacchio, è spesso associata alla meditazione, alla preghiera ed ai rituali.
Le Campane Shang producono un suono distinto e melodioso, che risuona con le vibrazioni dell’Universo, e questa melodia armoniosa calma la mente e crea un’atmosfera serena in cui meditare.
Sono potenti strumenti per la meditazione e le pratiche di guarigione, il cui suono rilassante aiuta i praticanti ad entrare in uno stato di profonda meditazione, che favorisce una sensazione di pace interiore e tranquillità.
Inoltre, le associazioni positive dei simboli contribuiscono a creare un ambiente edificante e ringiovanente e rende le Campane Shang ideali per pratiche spirituali e benessere olistico.
Altri tipi di Campane tibetane vengono realizzate con diversi tipi di cristalli come il Quarzo, e vengono suonate colpendole con un maglio o sfregandole con una bacchetta, per riequilibrare i Chakra e promuovere la guarigione.
Per Confucio, la musica era la metafora di una società armoniosa e la sua esecuzione poteva effettivamente contribuire a renderla migliore.
E, come simbolo del Confucianesimo fu adottata una Campana con batacchio di legno, Mùduó, come è scritto nei Dialoghi di Confucio, 3.24:
“Il Cielo istruirà il Maestro
come una campana di legno,
per risvegliare tutti alla Via”
Nel sud-est asiatico, sono stati ritrovati resti di Campanelli eolici fatti di ossa, legno, bambù e conchiglie, risalenti al 3000 a.C., essi hanno quindi una storia lunga e variegata, che abbraccia culture, continenti ed usi, con reperti archeologici risalenti a quasi cinquemila anni fa.
In varie culture, i Campanelli eolici sono visti come portatori di buona fortuna e vengono spesso utilizzati nelle cerimonie religiose. Il loro significato spirituale è profondo e diversificato, in risonanza con l’antica saggezza di molte civiltà.
Anticamente, si pensava che i Campanelli eolici in legno attirassero la buona fortuna e, allo stesso tempo, respingessero gli spiriti maligni.
Quindi venivano posizionati strategicamente in templi, case e palazzi, creando una sinfonia eterea che sussurrava pace nei cuori dei credenti.
Oggi i Campanelli eolici sono diventati molto popolari, grazie al Vastu Shastra (antica scienza indiana dell’architettura, che si basa su principi naturali, con lo scopo di creare un equilibrio tra ambiente ed individuo) ed il Feng Shui, secondo i quali allontanano la sfortuna e favoriscono la pace, il progresso e la prosperità in casa e in ufficio.
Nel Feng Shui, l’antica arte cinese di armonizzare le energie negli spazi, le Campane ed i Campanelli vengono spesso appesi vicino agli ingressi per invitare il Chi positivo e dissipare le influenze negative.
Si ritiene che il tintinnio prodotto dai loro movimenti attiri buona fortuna e porti armonia nell’ambiente.
Funzionano attraverso il potere della terapia del suono, che rompe istantaneamente l’energia stagnante in ogni ambiente, libera i blocchi energetici nella nostra mente e in qualsiasi spazio.
Bisognerebbe suonare una Campanella ogni volta che si riceve una visita negativa in casa, quando si sta eseguendo un rituale di purificazione, oppure ogni volta che si ha una discussione.
Consiglio di appendere una Campana all’ingresso principale di un’abitazione, o la porta principale di uffici o negozi, o della camera da letto, in modo che emetta costantemente suono e liberi lo spazio.
Naturalmente essa dovrà essere decorata con dei simboli che si riferiscano alla propria richiesta, tipo prosperità, abbondanza, protezione, serenità, passione ecc.
Insomma, Campane e Campanelle dovrebbero essere sempre appese ovunque ci sia costante movimento, come le porte cosicché, ogni volta che si aprono, attiveranno e creeranno l’energia Yang, quella dell’azione, del potere e della fortuna.
Tra le varie Campane adatte per il Feng Shui o Vastu Shastra, troviamo:
✔ CAMPANA DELL’ELEFANTE: questo animale è associato a Buddha ed alla divinità indiana Ganesh, pertanto simboleggia potere, saggezza, forza, protezione della casa, fertilità e buona fortuna in generale.
✔ CAMPANA DELLA MONETA DELLA PROSPERITA’: è ideale per proteggere e benedire una casa o un ufficio, grazie alla moneta cinese che si trova al centro del cerchio, con simboli di fortuna e protezione da un lato ed il drago e la fenice dall’altro. Questi animali mitologici rappresentano le nostre energie maschili/ femminili, che mostrano la nostra capacità di padroneggiare eventi e situazioni terrene.
✔ CAMPANA DELLA TIGRE: sulla superficie presenta come decorazione una testa di questo animale. Questa Campana appartiene al gruppo delle “jingle bell”, in quanto ha un corpo cavo globulare in cui è contenuta una piccola pallina in pietra o metallo.
✔ CAMPANA DELLA PROSPERITA’ KWAN YIN: Kwan Yin, Dea della misericordia o della compassione, è la divinità più celebrata in Asia. È la forma femminile del Bodhisattva, ovvero una persona che, pur avendo ormai raggiunto l’Illuminazione, e avendo quindi esaurito il ciclo delle sue esistenze terrene, sceglie tuttavia di rinunciare provvisoriamente al Nirvana (fine ultimo della vita) e di continuare a reincarnarsi, sotto la spinta della compassione, per dedicarsi ad aiutare gli altri esseri umani a raggiungerlo. Nel Feng Shui, è spesso usata nell’angolo della ricchezza, per portare la pace in situazioni monetarie, o è utilizzata nell’angolo dell’amore, come simbolo di amore e compassione incondizionati.
✔ CAMPANA DEL BUDDHA: questa figura è sempre stata un simbolo di buona fortuna e risulta più efficace se accompagnata dal decoro Yin-Yang.
✔ CAMPANA DELLA PAGODA: è ottima per portare la pace e la calma in qualsiasi ambiente, soprattutto nei luoghi di preghiera e di adorazione.
✔ CAMPANE DELLE CARPE DOPPIE: i doppi pesci si utilizzano quando si cerca armonia in famiglia.
✔ CAMPANA CON LE MONETE: porta abbondanza, prosperità e protezione in qualsiasi ambiente. È decorata da un drago cinese e da simboli della potente Luna Piena. Il Drago è disceso dal Cielo, che governa, oltre a tutte le leggi della Terra. Inoltre, è adornata da un nodo tradizionale cinese e un’antica moneta cinese raffigurante simboli di buona fortuna e longevità.
✔ CAMPANA DEL DRAGO TURCHESE: questo animale mitico rappresenta ricchezza, potere ed abbondanza di opportunità, forte segno dell’energia Yang, grazie anche al suo colore turchese, che lo rendono un potente attivatore.
✔ CAMPANELLA DELLA SALVEZZA IN RAME O OTTONE: è utilizzata per la protezione e la sicurezza, come spiegano i simboli in cima ad essa. Ideale da tenere nel proprio mezzo di trasporto, per essere al sicuro mentre si viaggia. Ogni lato della Campanella ha un’immagine diversa: Quan Yin (Dea della Misericordia), Buddha (che concede la Vita), Tārā (la Salvatrice). All’apice della Campana c’è un drago di fuoco.
✔ CAMPANA DELLA PAGODA DEL DRAGO: è adatta per portare una potente presenza spirituale in qualsiasi ambiente, grazie al Bagua protettivo (mappa simbolica, che mette in relazione 8 aree fondamentali della vita con 8 sezioni dello spazio in cui viviamo, che circondano il centro che è quello della salute, dell’unità, dell’armonia, del benessere). I simboli dello zodiaco circondano il Bagua raffigurante la protezione del tempo, il quale è affiancato da due potenti draghi, che rappresentano il nostro innato controllo su situazioni mondane. Dal centro della pagoda pende una moneta tradizionale di prosperità ed abbondanza. E’ un oggetto molto potente per qualsiasi area della casa o dell’ufficio.
✔ CAMPANA DEL GATTO FORTUNATO: avvera i desideri. Una leggenda del XVII secolo narra che a Tokyo c’era un tempio colpito dalla povertà. Il sacerdote del tempio era molto povero, ma condivideva il poco cibo che aveva con il suo gatto domestico, Tama. Un giorno, un signore feudale si ritrovò in una tempesta mentre cacciava e si rifugiò sotto un grande albero vicino al tempio. Mentre aspettava che passasse la tempesta, l’uomo notò Tama, il gatto del sacerdote, che sembrava gli facesse cenno di entrare nella porta del tempio. Il signore feudale seguì il gatto nel tempio e all’istante, un fulmine colpì l’albero sotto il quale il signore precedentemente era riparato. Così il gatto gli salvò la vita. Da quel momento in poi, Tama fu venerato come simbolo di fortuna.
Se desideri usare la Campana nei rituali esoterici, ricorda che deve essere personale e personalizzata, magari aggiungendo oggetti simbolici, come ciondoli, perline, decori cristalli o piume, per aumentarne il potere.
Questi accessori devono assolutamente “risuonare” in te, devono essere scelti con la massima cura, affinità ed un certo studio approfondito.
Diversi tipi di Campane hanno diversi significati spirituali es energie ad esse associate, che influenzeranno anche il loro uso negli incantesimi.
Infatti, anche il materiale di cui è realizzata la Campana influenza in modo significativo le sue proprietà magiche e le sue corrispondenze; i più utilizzati sono:
ARGENTO: adatta per protezione, in quanto la superfice scintillante di questo metallo devia le energie negative, forze malevole e malocchio, e scongiura i danni connessi. Una Campana d’argento è anche connessa al regno della comunicazione, grazie al suo suono chiaro e risonante, che aiuta ad inviare messaggi, sia al mondo fisico che spirituale. Quindi è spesso utilizzata per cercare guida, aumentare la chiarezza di pensiero e rafforzare la connessione con i poteri superiori. Il suono di una Campana d’argento può anche servire come strumento per concentrarsi e stabilire le intenzioni, aiutando a centrare i propri pensieri e a sintonizzare le proprie energie con i propri obiettivi. Pertanto sono ottime nelle pratiche di meditazione per raggiungere uno stato di calma e concentrazione.
FERRO: questo metallo, possiede la capacità di respingere le fate e il popolo fatato, quindi la sua presenza neutralizza la magia dei Fae (Esseri soprannaturali con poteri magici e un legame con la natura), proteggendoti dai loro incantesimi e inganni. Le Campane di ferro sono spesso usate come talismani per allontanare esseri soprannaturali indesiderati, grazie al loro suono, che crea una barriera protettiva, tenendo a distanza gli spiriti dispettosi. Inoltre, questi strumenti svolgono un ruolo nei rituali di bando, dove vengono utilizzati, per dissipare le energie negative e bloccare le influenze dannose.
CRISTALLO: porta la salute nella tua casa, nella tua anima e nelle relazioni. Si effettuano 3 scampanellii all’alba, prendendo la Campana con due mani, cosa che allontanerà le informazioni negative dalla stanza e stimolerà la vibrazione della salute che influisce positivamente su tutti i Chakra. Essa ha un effetto energetico su persone, animali e piante, dona una consapevolezza più profonda ed incoraggia lo sviluppo di capacità mistiche e spirituali. L’energia della Campana di cristallo aumenta e rafforza l’aura, riequilibra, apre e decodifica i blocchi emotivi, calma il sistema nervoso, aiuta con l’esaurimento fisico e mentale, rafforza la vitalità, restituisce significato alla vita e dona volontà e vitalità a chiunque la usi.
Nel Paganesimo, le Campane delle streghe sono spesso considerate talismani protettivi, che scongiurano l’energia negativa e gli spiriti maligni.
Sono state usate da streghe e praticanti per secoli, e si ritiene che il loro delicato suono tintillio crei una barriera di energia positiva.
Un uso interessante che si fa della Campana in Esoterismo, è quello dei rituali di fertilità.
Durante il rituale è possibile suonare la Campane per invocare l’energia positiva e le benedizioni delle divinità della fertilità, grazie al suo aiuto nel creare uno spazio sacro, che favorisce il concepimento e la gravidanza.
Oltre a utilizzare la Campanella delle streghe nei rituali, puoi anche appenderle nella tua camera da letto o nello spazio sacro, per creare un ambiente protettivo e nutriente per il concepimento.
Potresti indossare i Campanelli alle caviglie o ai polsi mentre svolgi altre attività di miglioramento della fertilità, così da aumentare l’energia e rafforzare le tue intenzioni.
Anche perché, ricorda, che la Campana scoraggia le forze negative ed invita l’energia positiva nello spazio.
Il suono forte e acuto di una Campana colpita è intollerabile agli spiriti maligni e li scaccerà, mentre alcuni spiriti positivi ne apprezzano il suono dalla risonanza più piccola e più morbida.
Anche la tua Campana va purificata e caricata con la tua intenzione, fumigando con uno smudge di Salvia o Palo Santo, per eliminare qualsiasi energia negativa che potrebbe aver assorbito.
Quindi, tieni la campana tra le mani e visualizza il risultato desiderato, immaginando che sia piena di energia luminosa e positiva, che amplificherà gli effetti dei tuoi incantesimi.
Quando acquisti una Campana, trascorri un po’ di tempo tenendola tra le mani e, mentre lo fai, presta attenzione alle sensazioni fisiche nel tuo corpo.
Dopodiché, suonala delicatamente e nota come cambia la tua energia.
Usa queste informazioni sensoriali per guidarti, mentre decidi come e quando usarle nei rituali e nella magia, ricordando che la Campana è uno strumento che ti “parlerà” veramente, se sarai disposto a calmare la mente e ad ascoltare…
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Il Déjà vu, dal francese = “già visto”, è un fenomeno psichico di alterazione dei ricordi, chiamato tecnicamente “paramnesia”, consistente in luoghi, eventi, cose, animali o persone che entrano in contatto col soggetto, provocando la sensazione di un’esperienza precedentemente vista (déjà vu) o vissuta (déjà vécu).
È un’illusione della memoria per cui, nonostante un forte senso di conoscenza, il tempo, il luogo ed il contesto dell’esperienza “precedente” sono incerti o impossibili.
Esso si verifica quando qualcuno percepisce di aver già sperimentato una situazione o essere stato in un certo luogo prima di allora, e il suo corpo sperimenta familiarità con l’esperienza, ma anche confusione.
Il termine fu utilizzato per la prima volta nel 1876 dal filosofo francese Émile Boirac, il quale scrisse un libro che includeva la sensazione del Déjà vu, intitolato “La psicologia del futuro”.
Nel corso della storia, ci sono state molte teorie su ciò che causa il Déjà vu, che hanno comunque avuto una difficoltà nella reale spiegazione di questo fenomeno, a causa della sua presenza casuale nelle persone.
Scientificamente, negli ultimi anni, il Déjà vu è stato oggetto di vari studi ed esperimenti psicologici e neuropsicologici, che hanno dato vita a molte spiegazioni, di cui la più accreditata è che esso non sia un atto di “precognizione” o di “profezia”, ma è in realtà un’anomalia della memoria, che faccia avere l’impressione di “richiamare alla memoria” un’esperienza avuta, che in realtà è falsa.
Invece, il Déjà rêvé, scientificamente anch’esso una paramnesia, è la sensazione di aver già visto “in sogno” un fatto che si sta svolgendo.
Nel 350 a.C., Aristotele scrisse “Sulla profezia mediante sogni”, una delle prime indagini formali su questo fenomeno, nella quale sosteneva che, sebbene “i mittenti di tali sogni dovrebbero essere gli Dei“, è comunque vero “che coloro a cui vengono inviati non sono i migliori ed i più saggi, ma semplicemente persone comuni“.
Pertanto, la maggior parte dei sogni [cosiddetti profetici] devono, tuttavia, essere classificati come semplici coincidenze.
Alcuni paragonano il Déjà rêvé al sogno precognitivo, in quanto è un tipo di sogno che si avvera come un evento futuro ma, in realtà, esso si differenzia da un sogno precognitivo in quanto, mentre quest’ultimo si riferisce ad un sogno che si interpreta come un segno per un evento futuro, e si potrà essere sicuri della sua validità in seguito, il Déjà rêvé è il senso spontaneo che ciò che si è sognato, prima di quello che si sta vivendo ora.
Alcuni neurologi affermano che la sensazione del Déjà rêvé è molto più complessa del Déjà vu, e la diversificano in tre stati:
1) Il sogno è molto particolare e si ricordano dettagli molto precisi. Tipologia episodica.
2) Ciò che accade durante la veglia ricorda un sogno passato che non si riesce a discernere chiaramente. Tipologia familiare.
3) All’improvviso si entra in uno stato di sogno, in cui la realtà è distorta, si perde il contatto con essa e si ha la sensazione di esserne completamente sommersi. Tipologia breve e travolgente.
Ma, tralasciando la scienza di cui non ho le competenze, vediamo come questi fenomeni sono considerati dal punto di vista parapsicologico e/o esoterico.
Solitamente, l’esperienza del Déjà vu è accompagnata da un forte senso di familiarità, ma anche dalla consapevolezza che potrebbe non corrispondere realmente ad una esperienza vissuta, lasciando dentro di sé una sensazione di “soprannaturalità”, “stranezza” o “misteriosità”.
A volte, questa esperienza “già vissuta” è attribuita ad un sogno, il Déjà rêvé, ipotizzando che, se non si ricordano prima del risveglio, i sogni possano lasciare qualche traccia non comune all’esperienza presente nella memoria a lungo termine.
Quindi, in questo caso, il Déjà rêvé potrebbe essere il ricordo di un sogno dimenticato con elementi in comune all’esperienza presente.
Altre volte, invece, il Déjà vu è associato ad una ferma sensazione che l’evento sia “genuinamente accaduto” nel passato, a fenomeni di Precognizione, Chiaroveggenza o Percezioni extrasensoriali, e come una presunta evidenza di abilità psichiche; oltre a spiegazioni che parlano di profezie, visioni o memorie di vite passate.
Ricordo che il Déjà rêvé e il Déjà vu sono entrambe cose che gli scienziati devono ancora spiegare completamente, eppure tantissime persone li sperimentano ad un certo punto della loro vita.
Entrambe le esperienze hanno qualcosa di mistico e non dovrebbero essere ignorate semplicemente perché non si comprendono.
Talvolta si ha la sensazione che tutto intorno a sé sia già accaduto, ma potrebbe essere perché lo si è sognato in modo così vivido, come se si fosse davvero lì.
E quando i sogni si materializzano in questo modo così prepotente, è un forte segnale di stare camminando sulla strada predestinata.
La spiegazione spirituale del Déjà vu appare diversa per ogni persona, in molti credono che, quando si sperimenta, significhi di essere molto connesso al mondo degli spiriti.
Il Déjà vu è altamente considerato come una rassicurazione da parte dell’Universo di essere sulla strada giusta, ma altre persone credono che in esso ci siano altri aspetti del regno superiore, ovvero la connessione spirituale con gli Arcangeli, gli Angeli custodi e altri Esseri superiori che vogliono offrirsi come guida.
Può dirti quando questa connessione è sufficientemente potente in quanto, man mano che si cresce spiritualmente, anche il proprio Terzo Occhio inizierà ad aprirsi.
Quando non si riesce ancora a padroneggiarlo, il Terzo Occhio si dilata senza che la persona se ne accorga e questo potrebbe manifestarsi come sogni precognitivi, oppure come un Déjà vu.
Questo fenomeno potrebbe essere correlato alle impronte energetiche dei propri antenati, che si attivano dentro la persona in questa vita; oppure a ricordi di vite passate e possibili incroci con anime che si sono incontrate in precedenza e quindi innescano un senso di Déjà vu.
È anche molto comune provare questa sensazione quando si viaggia in nuovi luoghi, facendo sentire come se si fosse già stati lì, cosa che spesso non può essere espressa a parole o spiegata completamente.
Secondo la “teoria delle vite passate”, anche un evento apparentemente banale, come quando si pensa di aver trovato il vero amore, è un’eco molto rilevante del proprio vissuto, in quanto un Déjà vu potrebbe essere semplicemente il proprio Sé passato che fa da guida.
Quindi si dovrebbe prestare particolare attenzione a tutto ciò da cui si è circondati, compresi i propri sentimenti, perché potrebbero contenere indizi che potrebbero guidare verso la propria vita migliore.
Il Déjà vu può contenere la chiave dei propri desideri più intimi, poiché il Divino ha molti modi per dire ad una coscienza ciò che vuole veramente.
Alcuni esperti ritengono che il cervello possa essere estremamente fissato su qualcosa, ed è per questo che si ha la sensazione di aver già visto tutte queste cose accadere prima: sono i propri desideri resi visibili nella propria mente.
Non bisognerebbe andare avanti con la propria vita come se il Déjà vu non fosse niente di speciale: bisogna indagare perché potrebbe dire cosa “si vuole veramente in questa vita”.
Un’altra teoria afferma che, se l’Universo sta cercando di dire qualcosa tramite Déjà vu, non tutte sono buone notizie, quindi si dovrebbe essere molto vigili, in quanto sta per accadere qualcosa di spiacevole.
Si tratterebbe di un segnale di avvertimento da tenere nella massima considerazione, in modo da poter deviare l’evento negativo che sta arrivando.
Un Déjà vu può essere travolgente, ma bisogna riprodurlo in ogni dettaglio, per poter decodificare l’avvertimento ed evitare la brutta esperienza.
Un’altra spiegazione è che il Déjà vu si verifica quando la mente di una persona si è collegata ad una realtà alternativa, in cui l’evento che ha innescato la sensazione è già accaduto.
Oppure, che la mente si sia collegata non ad una realtà alternativa, ma ai ricordi di una vita precedente, poiché si crede che, dopo la morte, l’anima di una persona rinasca in un altro corpo.
E ancora, che la mente si connetta, attraverso la telepatia mentale, alla mente di qualcun altro che ha già vissuto l’evento in questione.
Una spiegazione più semplice è che il Déjà vu avviene, quando il cervello collega una nuova esperienza ad una vecchia simile, tanto da far sembrare la nuova esperienza familiare, perché somiglia molto a qualcosa che è già accaduto.
Insomma, il Déjà vu può offrirci connessione e visione delle vite precedenti ed una comprensione più profonda della vita che stiamo vivendo attualmente.
Sembra che si provi sentimenti di Déjà vu, quando la propria parte spirituale si connette con le proprie parti umane, quindi la mente, le emozioni e l’essere fisico, per un breve momento, sono tutti in sincronia tra loro.
Ogni essere umano entra in questa vita con un contratto spirituale, per questo, quando si sperimenta un Déjà vu, all’improvviso si viene colti di sorpresa, poiché si prova un senso di familiarità che non si riesce a spiegare.
Ciò fa parte di ciò che coglie di sorpresa la propria parte più umana, ma spiritualmente si era già consapevoli che sarebbe accaduto.
Il misterioso mondo dei sogni è un luogo emozionante che spesso viene sepolto ma tuttavia, quando evocati, i sogni possono essere uno strumento molto utile per la propria vita da sveglio.
Possono essere divertenti, creativi, significativi e possono persino offrire premonizioni penetranti, quindi bisogna saper apprezzare tutto ciò.
Nella stragrande maggioranza dei casi, avere un Déjà vu oppure un Déjà-rêvé risponde a fatti tanto normali quanto sorprendenti, sempre un po’ inquietanti, che riescono a lasciare nelle persone quel segno, quello della stranezza di sentire che, qualcosa che dovrebbe essere nuovo, non lo è tanto perché lo si è già sperimentato: o nel passato o nei sogni.
Nel film cult “Matrix” del 1999, Trinity dà a Neo una spiegazione quando, per la seconda volta in sequenza, egli vede un gatto nero passare, replicando due volte esatti movimenti comportamentali lungo un corridoio: “E’ un Déjà vu, un’imperfezione di Matrix, capita quando cambia qualcosa”.
Sicuramente, non è una definizione scientifica del fenomeno, ma rappresenta un segnale che qualcosa non va nella realtà simulata.
Anche se forse non viviamo in un mondo generato dal computer, non si può negare il fascino dell’analogia con Matrix.
Il Déjà vu suscita la nostra curiosità e ci fa dubitare della natura della nostra esistenza.
Quindi, abbraccia il tuo Neo interiore ed esploriamo insieme quest’affascinante esperienza!
P.S.: Certo, se dovesse capitarmi Keanu Reeves di persona, preferirei abbracciare lui!
Commiphora è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Burseraceae, la quale include oltre 180 specie tra alberi ed arbusti, spesso spinosi, originari di Africa, penisola arabica, subcontinente indiano ed America del sud.
Le specie più conosciute, in quanto da esse si estraggono fragranti resine usate per la produzione di incensi, balsami e profumi, sono la Commiphora guidottii, Commiphora myrrha e Commiphora gileadensis.
Commiphora gileadensis, comunemente chiamata Balsamo arabo, Balsamo di Gilead, Mirra della Mecca, Balessan, Balsumodendron, Baume de la Gileadensis, Bechan, Dossemo, Protium Gileadense, Mirra yemenita, è un arbusto che può raggiungere le dimensioni di un albero di circa 4 metri, raramente spinoso, con foglie alternate su brevi germogli laterali, fiori bianco-crema e frutti rosso opaco, contrassegnati con quattro strisce bianche longitudinali.
Spontaneamente cresce nelle boscaglie e nelle zone semi desertiche di Etiopia, Eritrea, Kenya,Sudan, Somalia, Arabia Saudita, Yemen ed Oman del sud. Gileadensis: da Jalʻād (Gilead o Galaad), regione dell’antica Palestina che ora appartiene alla Giordania.
La Mirra della Mecca è immediatamente riconoscibile dal piacevole odore dato quando un ramoscello è rotto o una foglia schiacciata; infatti, dalla sua corteccia si estrae una resina naturale bruno-rossastra, odorosa nota come Balsamo della Mecca o Balsamo di Gilead, che viene utilizzata nell’incenso, nella profumeria e per l’abbronzatura.
ATTENZIONE: Il nome Balsamo di Gilead è erroneamente spesso associato al balsamo estratto dal Pioppo balsamico (Populus balsamifera) .
Si dice che nei tempi antichi, il vero balsamo di Gilead (Commiphora gileadensis), noto anche come Balsamo della Giudea o Balsamo di Galaad, crescesse solo intorno al Mar Morto; ma da molti secoli è estinto in quella regione, mentre oggi si è naturalizzata in alcune parti della Somalia, dello Yemen e di Israele.
Invece, ciò che viene comunemente usato come Balsamo di Gilead oggi nel mondo occidentale, si riferisce appunto ai germogli invernali resinosi del Pioppo nero nordamericano e di vari altri alberi di pioppo.
I giovani germogli di Mirra della Mecca vengono utilizzati come deodorante frizionandoli sul corpo e sulle ascelle.
La corteccia dell’albero viene tagliata per far fluire la linfa, che presto si indurisce, ed ha un odore dolce che evapora rapidamente. La gomma resinosa indurita può essere masticata, si dice che abbia il sapore di un limone o di una resina di pino, con un lieve sentore di trementina ed è anche bruciata come incenso.
Essa viene anche bollita nell’acqua per fare un tipo di tè comune nella regione di Hejaz, in Arabia Saudita.
Anticamente, questa pianta era rinomata per il costoso profumo che si produceva da essa, così come per le eccezionali proprietà medicinali che erano attribuite alla sua linfa, legno, corteccia e semi.
In Medio Oriente, il Balsamo di Gilead, dove è conosciuto anche come Besham o Becham, è usato per trattare vari disturbi, come problemi di stomaco, ritenzione urinaria, disturbi del fegato, costipazione, mal di testa ed ittero.
Anche in Occidente le si riconoscono qualità antimicrobiche, antisettiche, diuretiche, analgesiche.
Il Balsamo di Gilead è anche utilizzato nelle condizioni superficiali della pelle come psoriasi, eczema, scottature solari, eruzioni cutanee, punture di insetti e pelle screpolata.
Nel Vecchio Mondo, Balsamo di Gilead era un termine che spesso si riferiva alla guarigione in generale, sia fisica che spirituale.
Nel Giudaismo, lo Spirito Santo, o Dio, è considerato il vero Balsamo di Gilead, quindi la resina era utilizzata per vari scopi religiosi, già da prima dei tempi del re Salomone, ed è menzionata più volte nella Bibbia per le sue numerose virtù.
Anticamente, la combustione del Balsamo di Gilead, accompagnata dalla preghiera, veniva spesso utilizzata per la sua capacità di guarire a livello dell’anima, apportando ristoro, nutrimento e ringiovanimento all’anima ferita, mentre si pensava che il fumo, scorrendo verso l’alto, portasse la preghiera all’anima ferita ed al paradiso.
Si narra che la Madonna lavò i vestiti di Gesù nella primavera di Ayn Shams mentre si recava in Palestina dall’Egitto e, da quel giorno, la sorgente venne considerata benedetta e sacra.
Nel Medioevo, inoltre si diceva che gli alberi Commiphora gileadensis potessero produrre la loro secrezione aromatica solo nei terreni irrigati da questa sorgente sacra.
Durante l’Assedio di Gerusalemme (70 d.C.), ci furono due battaglie nei due sacri boschetti di Balsamo di Gerico, durante le quali gli Ebrei furono dissuasi dal tentativo di distruggere i preziosi alberi di Commiphora gileadensis.
Quindi, da allora, i boschetti divennero proprietà pubblica e una guardia imperiale fu istituita, per proteggerli giorno e notte per gli anni a venire.
Il Balsamo della Mecca è un grande consolatore ed amico, per coloro che hanno il cuore spezzato.
Questa resina, messa al collo o nei quattro angoli della casa, porta pace in casa, pone fine ai problemi coniugali e sessuali e calma le discussioni ed i litigi tra amanti, amici e colleghi di lavoro.
Sotto forma di incenso si usa nei rituali, per guarire l’anima da traumi o ferite, per rafforzare il canale verso il mondo degli spiriti, o per onorare migliaia di anni di ricchi tradizione attraverso cerimonie e riti religiosi.
In Esoterismo, il Balsamo della Mecca ha potenti capacità metafisiche che possono essere sfruttate per vari scopi.
Nella pratica della stregoneria e della magia popolare, i suoi boccioli resinosi vengono spesso portati come amuleti o ciondoli, per aiutare a riparare i cuori spezzati, attirare nuovo amore e fornire protezione e guarigione.
Si pensa che il profumo dolce e balsamico della pianta abbia un effetto calmante ed edificante, rendendolo utile in incantesimi e rituali incentrati sul benessere emotivo.
Fumigato con uno smudge, aiuta nella comunicazione con il regno spirituale ed il mondo dei morti, quindi molti praticanti bruciano la resina durante l’esecuzione di rituali per connettersi con antenati, divinità o altre entità non fisiche.
Il fumo è considerato come un condotto che può trasportare preghiere, intenzioni e messaggi ai piani più alti dell’esistenza.
In alcune tradizioni, il Balsamo della Mecca è associato alla dea Venere o Afrodite, l’incarnazione divina dell’amore, della bellezza e della sensualità pertanto, la capacità della pianta di attrarre l’amore e di rafforzare le relazioni romantiche, ne ha fatto un ingrediente popolare negli incantesimi e nelle pozioni d’amore.
Ungere il corpo con il Balsamo di Gilead aumenta il fascino ed il magnetismo.
Oltre al suo utilizzo nella Magia dell’amore, il Balsamo della Mecca viene anche incorporato in incantesimi e rituali per protezione, guarigione e manifestazione, proprio perché ha il potere di allontanare energie, entità ed influenze negative.
Quindi, posizionare il Balsamo in casa, o portarlo con sé, è un modo efficace per creare uno scudo di protezione spirituale.
PIANETA: Venere
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Toro
CHAKRA: 3, Manipura (C. del Plesso solare)
Commiphora è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Burseraceae, la quale include oltre 180 specie tra alberi ed arbusti, spesso spinosi, originari di Africa, penisola arabica, subcontinente indiano ed America del sud.
Le specie più conosciute, in quanto da esse si estraggono fragranti resine usate per la produzione di incensi, balsami e profumi, sono la Commiphora guidottii, Commiphora myrrha e Commiphora gileadensis.
Commiphora myrrha, comunemente conosciuta come Mirra, è un arbusto originario dell’Africa nord-orientale e dell’Arabia ( Egitto).
Il termine viene dal latino “murra” o “myrrha”, quest’ultimo a sua volta derivato dal greco e deriva da una radice semitica “mrr”, con il significato di “amaro“.
Si tratta di un albero spinoso, che può raggiungere i 4 metri d’altezza, che alla fine dell’estate si copre di fiori e sul tronco compaiono una serie di noduli, dai quali cola la Mirra, in piccole gocce gialle, “lacrime” rosso-giallastre o marroni-rossicce, che vengono raccolte una volta seccate.
In realtà, Mirra è un termine generico, si riferisce ad una gommaresina aromatica, estratta da alberi ed arbusti del genere Commiphora.
Poiché la specie più usata per la sua produzione è la Commiphora myrrha, è usanza definirla Mirra, mentre quella estratta dalla Commiphora guidottii si chiama Opoponax o Mirra dolce, e quella estratta dalla Commiphora gileadensis si chiama Balsamo della Mecca.
Altri nomi comuni della Commiphora myrrha sono: Mirra somala, Mirra africana, Mirra comune, Mirra di Erabol, Mirra della commia, Mur Makki, Morre.
La Mirra era già conosciuta nell’antico Egitto, in quanto costituiva uno dei componenti del “Kyphi” (un profumo creato con 16 sostanze: miele, vino, uva passa, cipero, aspalato, resina, mirra, legno di rosa, seselis, lentisco, bitume, giunco odoroso, pazienza, ginepro, cardamomo e calamo aromatico) ed era utilizzata nell’imbalsamazione, insieme al lino ed al natron.
Il papiro Ebers (un documento scritto intorno al 1500 a.C.) contiene oltre 800 formule medicinali, molte delle quali a base di una miscela di miele e Mirra.
Nella Bibbia, la Mirra è descritta come uno dei principali componenti dell’olio santo per le unzioni, ma anche come un profumo, citato sette volte nel Cantico dei Cantici.
E’ anche uno dei doni portati dai Re Magi al Bambino Gesù, e nel Vangelo di Marco si dice che fosse stata mescolata al vino offerto a Gesù prima della Crocifissione.
Per quest’ultimo motivo, la Mirra simboleggia l’unzione di Cristo, o l’espiazione dei peccati tramite la sofferenza e la morte corporale.
Anche nell’antica Grecia, la Mirra era mescolata al vino ed una leggenda la associa a Mirra, figlia del re di Cipro e madre di Adone, che fu trasformata in albero dagli Dei.
Considerata preziosa come l’oro per centinaia di anni grazie alla sua capacità di guarire e riparare, si racconta che nell’antica Grecia, nessun soldato andasse in guerra senza avere una pasta di Mirra nella sua borsa.
Nell’Islam, secondo un ḥadīth (racconto) trasmesso da Abu Nuaim da Abban ibn Saleh ibn Anas, Maometto disse: “Fumigate le vostre case con assenzio, mirra e timo“.
Questa gommoresina veniva impiegata in Oriente per preparare unguenti, balsami, per profumare gli ambienti.
Da oltre 3000 anni è utilizzata come disinfettante delle vie intestinali ed anche come conservante per cibi rapidamente deperibili.
Attualmente la Mirra è utilizzata come componente di prodotti farmaceutici (proprietà disinfettanti) e soprattutto nella profumeria.
La Mirra viene comunemente usata per la preparazione dell’incenso ed ha un sapore acido, amaro e aromatico.
Era tradizionalmente usata nel mondo antico come repellente per insetti, incenso per i rituali religiosi e nell’imbalsamazione dei morti.
I medici usavano le sue proprietà medicinali, per trattare per diversi disturbi, tra cui ferite, malattie come la lebbra, la sifilide e la cattiva digestione.
Le proprietà antimicrobiche ed antiossidanti della Mirra sono ormai note alla scienza ed oggi è utilizzata come antibatterico, anti-fungino, antisettico e può essere usata per la fumigazione o l’uso orale.
E’ anche considerata un agente astringente, antisettico, antiparassitario, anti-virale, emmenagogo ed antispasmodico.
La Mirra è anche un trattamento potente contro la gengivite, le piaghe, il mal di gola, l’artrite e l’acne.
Probabilmente non tutti sanno che questa resina è un ingrediente chiave, che aggiunge sapore a prodotti a base di carne, dessert, bevande analcoliche, gomme e dolci; mentre è conosciutissima come fragranza in incenso, che si è estesa ad altri prodotti cosmetici, come il collutorio, i saponi ed i profumi.
ATTENZIONE: forme concentrate di Mirra, come l’olio essenziale, non dovrebbero essere consumate internamente. L’olio può essere applicato in modo sicuro e vantaggioso sulla pelle, se adeguatamente diluito. La Mirra può agire come stimolante uterino e non deve essere utilizzata dalle donne incinte.
La Mirra è sacra alla Grande Madre, con qualsiasi nome venga chiamata (Maria, Iside o Binah), e rappresenta: “Colei che piange e che ascolta le grida del lutto”.
Sotto forma di incenso ed olio per l’unzione, provoca una meditazione ricca e gratificante, soprattutto nell’introspezione, guarisce il dolore personale e connette con i morti e gli Inferi.
Ma raramente essa è usata da sola, in quanto il suo carattere è alquanto malleabile in base agli altri ingredienti a cui viene miscelata.
La Mirra è talmente complessa da racchiudere tante energie diverse e, per questo motivo, rifiuta semplicemente di essere ancorata.
Essa prospera in pieno sole, mentre le sue appuntite spine feroci e la resina scura simile al sangue, l’associano a Marte.
Nello stesso tempo, la maggior parte degli scrittori Wiccan descrivono la Mirra come un’erba della Luna, in particolare della Luna Oscura, sia per la forte storia femminile della resina e sia per i fiori bianchi, tipici delle erbe lunari.
In ultimo, una corrispondenza planetaria secondaria sarebbe Saturno, che governa l’oscurità e la fine.
Si evince che, viste le connessioni della Mirra con il Sole/Marte e le sue proprietà protettive, essa possa collegarsi con l’Elemento Fuoco.
Contemporaneamente, essendo la stessa un balsamo curativo e lenitivo, può anche essere associata all’Acqua, poiché la Luna attira il mare e governa le questioni psichiche.
Infatti la Mirra, con i suoi legami con il dolore, la contemplazione ed il grembo materno, ha certamente alcuni attributi acquosi, quindi essa conduce nelle profondità delle emozioni per esercitare la sua magia curativa.
L’energia della Mirra ritualmente viene utilizzata per guarire il dolore, coltivare la saggezza ed onorare i morti.
Essa è efficace da usare quando hai bisogno di capire i tuoi dolori personali, magari quelli che hai evitato di esaminare.
Infatti può fornirti la calma per elaborare queste emozioni comodamente, aiutarti a comprendere e capire che la crescita spirituale non è mai priva di dolore, ma la Mirra può aggiungere dolcezza alla sofferenza.
Ricorda che la Mirra è il sangue di un albero ferito, ecco perché può essere utilizzata nel lavoro di guarigione e, se la consideri uno spirito vegetale, potresti vederla come un guaritore ferito pronto a impartire la saggezza acquisita.
Puoi anche lavorare con la Mirra se stai vivendo una perdita, usarla in un rituale quando qualcuno è trapassato, cosa che ti permetterebbe di capire i misteri della morte e di guarire dal dolore della perdita.
La Mirra è ampiamente utilizzata nell’aromaterapia, nell’idroterapia, nella fitoterapia e nei rituali energetici.
Il suo effetto regolatore sia sulle emozioni che sulle energie la rende un ingrediente ideale per alleviare tensioni e riflessioni mentali in quanto, respingendo le energie dirompenti e liberando i sensi, ripristina l’armonia energetica nei propri spazi abitativi, favorendo il riposo e l’introspezione.
In Esoterismo, la Mirra ha un’ampia varietà di applicazioni, con possibilità quasi infinite.
Poiché il profumo è abbastanza forte, viene spesso utilizzata insieme ad altre erbe o resine, come il Benzoino o il Legno di Sandalo.
Brucia la Mirra, unita al Benzoino o Frankincenso, nei rituali per spezzare maledizioni e sortilegi, o per proteggerti dagli attacchi magici e psichici.
Puoi anche mescolarla in un incenso da utilizzare per purificare gli spazi sacri o per consacrare strumenti magici ed altri oggetti.
Se ti senti stressato, brucia un po’ di Mirra vicino a te, per rilassarti e calmare i nervi; oppure mettila in un sacchetto e posizionala sotto il cuscino, per favorire un sonno riposante e tranquillo.
Aggiungi Mirra alle bustine curative per lavorazioni legate al benessere e, se qualcuno che non sta bene, riesce a tollerare l’odore, prova a mettere un po’ in un barattolo o in una ciotola d’acqua sopra una fonte di calore, per creare un’atmosfera profumata nella stanza del malato.
Usa la Mirra in miscele di incenso durante la Luna Piena, o in una focosa miscela di incenso estivo da bruciare a Litha o Beltane.
Puoi anche aggiungerla alla tua miscela rituale di incenso a Yule, bruciando la resina su un disco di carbone, o gettandola nel tuo fuoco di Yule.
Usala per consacrare e benedire i tuoi propositi per il nuovo anno.
Una miscela dolce-muschiata di Mirra, Patchouli e Damiana è consigliata come incenso per la magia sessuale.
Bruciata prima del rituale, la Mirra libera l’area dalle vibrazioni negative, ed aiuta a coltivare la saggezza e l’autoguarigione.
I papiri magici greci contengono un incantesimo di attrazione che utilizza la Mirra: cantando il nome della persona amata sulla Mirra ardente, la costringe ad infiammarsi d’amore.
Se vuoi proteggere la tua casa, fumigala al mattino ed alla sera, mettendo un po’ di olio essenziale di Mirra in un diffusore.
Potresti anche benedire un nuovo sistema di sicurezza domestica, chiave, serratura o qualsiasi altro oggetto che richieda la consacrazione, fumigando con la Mirra.
La Mirra può essere usata per l’esorcismo, infatti bruciandola può essere un modo per incoraggiare l’energia negativa o gli spiriti ad allontanarsi.
Se c’è un’energia “strana” nella tua casa, potresti considerare di bruciare questa resina, riallacciandoti agli usi delle antiche donne egiziane, le quali bruciavano la Mirra per liberare le loro case dalle pulci e, per analogia, oggi per bandire la cattiva energia.
𝕆𝕝𝕚𝕠 𝕕𝕖𝕚 𝕋𝕣𝕖 ℝ𝕖
Nella Santeria, i tre re vengono onorati durante la festa dell’Epifania, il momento in cui si diceva che i tre sovrani fossero arrivati con i loro doni sacri.
La seguente formula di olio può essere indossata o utilizzata per ungere le candele come parte della tua pratica magica.
💢 3 gocce di olio di Mirra
💢 3 gocce di olio di Benzoino
💢 3 gocce di olio di Sandalo
💢 3 gocce di resina ambrata
💢 glitter dorati
💢 8 ml di olio di Mandorle dolci
Unisci tutti gli ingredienti in una bottiglia di vetro.
Fai il segno della croce sulla bottiglia per benedirla.
Utilizza quest’olio per purificare dalla negatività e per rilasciare il dolore.
PIANETA: Luna – Marte
ELEMENTO: Acqua – Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Ariete – Vergine
CHAKRA: 1, Muladhara (C. della Radice)
Commiphora è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Burseraceae, la quale include oltre 180 specie tra alberi ed arbusti, spesso spinosi, originari di Africa, penisola arabica, subcontinente indiano ed America del sud.
Le specie più conosciute, in quanto da esse si estraggono fragranti resine usate per la produzione di incensi, balsami e profumi, sono la Commiphora guidottii, Commiphora myrrha e Commiphora gileadensis.
La Commiphora guidottii, chiamata comunemente Mirra profumata, Mirra dolce, Mirra rossa o Bisabol, è una specie arborea o arbustiva originaria dei paesi della Somalia e dell’Etiopia.
E’ ampiamente conosciuta nelle regioni somale di Bari, Bakool, Galguduud, Gedo, Mudug e Nugal, dove è chiamata dagli autoctoni Hadi o Habakhadi.
Commiphora: dal greco, parola composta da due termini che significano “cuscinetto” e “gomma”.
Questa specie cresce in aree aride e spesso inaccessibili di boschi aperti, su pendii pietrosi, sempre su suoli gessosi.
Il Bisabol è un arbusto o albero alto fino a 5 mt, con corteccia scrostata verdastra o brunastra, e piccole foglie di forma da ovale a largamente ovale.
I fiori sono di colore crema e molto piccoli, larghi al massimo pochi mm, mentre il frutto è tondeggiante, di circa 1 cm di diametro e contiene un unico nocciolo.
L’arbusto viene talvolta mescolato al foraggio somministrato alle mucche da latte, in modo da migliorare la quantità e la qualità del latte.
Storicamente, gli oli essenziali e la gommoresina del Bisabol sono considerati di qualità inferiore della resina ottenuta dalla sua specie sorella, Commiphora myrrha.
Adatto per saponi, l’olio essenziale di questa specie è oggi uno dei componenti più importanti e frequenti nella creazione dei profumi.
L’olio essenziale della sua oleo-gomma-resina è stato studiato per il suo utilizzo nel trattamento topico delle ferite, ed i risultati confermano la sua autentica attività di guarigione delle ferite, supportando l’uso tradizionale della pianta.
Un tempo utilizzato per placare isteria e ipocondria, viene suggerito dagli aromaterapisti a chi ha di congestione respiratoria, in quanto esercita un’azione di essiccazione sulle mucose, fornendo così sollievo da bronchite, raffreddori, mal di gola e tosse.
L’olio di Bisabol è usato per le sue proprietà antisettiche e antiparassitarie, per aiutare ad alleviare i disturbi dello stomaco, l’artrite, l’infiammazione e il dolore muscolare.
Il Bisabol è probabilmente la mirra profumata di cui si parla nella Bibbia, invece della Commiphora myrrha.
Essa permea le pagine degli scritti di Salomone con più riferimenti di qualsiasi altro autore biblico, e nell’unico riferimento nei Proverbi, la prostituta si riferisce al suo letto come se fosse cosparso di “… mirra, aloe e cannella” (7:17).
Inoltre si trovano ben 7 riferimenti anche nel Cantico dei Cantici, dove viene usata come profumo personale con sfumature erotiche.
La resina oleo-gommosa naturale, ricavata dal Bisabol e molto usata in aromaterapia, prende il nome commercialmente di Opoponax, ed ha un piacevole aroma speziato-dolce e terroso, leggermente floreale, legnoso, balsamico, con sentori di note animali e di radice.
Coloro per i quali la Mirra risulta troppo amara, dovrebbero provare la resina Opoponax.
La resina, rossastra scura una volta essiccata, viene estratta dalla pianta praticando un’inserzione nel fusto e lasciando fuoriuscire la linfa.
Quando bruciato come incenso, l’Opoponax ha un odore inebriante, pesante, muschiato, speziato, ricco, che incarna fisicamente, e viene spesso utilizzato come incenso per evocare, stimolare e risvegliare la percezione sensoriale o la consapevolezza.
Emotivamente e spiritualmente, l’Opoponax può impartire un effetto di compensazione e bilanciamento; inalato o diffuso è utile per pulire e purificare il sistema emotivo.
L’Opoponax viene spesso utilizzato durante la meditazione e le pratiche del tempio, come uno spazio e un detergente per il corpo / mente e rafforzatore.
Simbolo di amore appassionato e protezione,questa resina è utilizzata nell’incenso per proteggere dalle influenze negative ed aumentare l’intuizione.
L’Opoponax può quindi essere utile nelle opere di protezione o quando si è assediati, ma è ottimo anche per apprendere segreti e in generale acquisire conoscenze.
Poiché questa resina viene utilizzata, soprattutto nei Paesi di origine, per trattare i morsi di serpente e respingere i parassiti, si rivela particolarmente utile contro entità parassitarie, vampiri psichici e pensieri negativi che si insinuano nella mente.
L’Opoponax è un meraviglioso strumento sacro da utilizzare durante la meditazione, la preghiera, lo yoga, il diario, la manifestazione o altri rituali spirituali, una guida incredibile per i sogni lucidi, il lavoro di trance, la ricerca della visione e la meditazione profonda.
Fumiga con uno smudge per eliminare la negatività, connetterti anche energeticamente agli antenati ed aumentare istantaneamente le vibrazioni circostanti.
Adatto per le miscele per gli esorcismi, l’Opoponax è da utilizzare quando si ha a che fare con le forze ed i demoni degli inferi.
Brucia questa resina di Opoponax durante la meditazione o un rituale o ogni volta che desideri ricevere rivelazione spirituale.
Lavora con la sua fragranza per aiutarti ad approfondire la tua connessione con la Sorgente ed ascendere a nuove vette nel tuo viaggio spirituale.
Utilizzare come incenso su dischi di carbone accesi, da solo o miscelato con altre resine ed erbe come: Ambra, Basilico, Benzoino, Calamo, Cassia, Cannella, Chiodi di garofano, Sangue di Drago, Dammar, Elemi, Galanga, Galbano, Guggul, Radice di Iris, Ginepro, Labdano, Lavanda, Mirra, Muschio, Patchouli, Rosa, Sandracca, Nardo, Anice stellato, Storace, Vaniglia.
PIANETA: Marte – Plutone
ELEMENTO: Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Scorpione
CHAKRA: 6, Ajna (C. del Terzo Occhio)
Idromele, idromele, idromele!
Meravigliosamente bagnato,
peccaminosamente dolce!
Alzate i vostri corni di idromele
e tenete alte le vostre tazze,
vogliamo continuare a bere
finché non moriremo!
Idromele, idromele, idromele!
È ciò di cui un corpo ha bisogno!
Ci rende forti, saggi e coraggiosi,
non c’è niente di meglio,
è ciò che desideriamo!
Idromele, idromele, idromele!
Lo bevo mattina, mezzogiorno e sera.
Mi piace speziato, dolce e potente,
presto mi ubriacherò
ed è molto probabile,
Idromele, idromele, idromele!
–The Elder Scrolls Online–
L’Idromele, in altre lingue Mead, Hydromel, è una bevanda alcolica prodotta dalla fermentazione del miele mescolato con acqua e talvolta con l’aggiunta di ingredienti come spezie (chiamato Metheglin), frutta (chiamato Melomel), cereali, luppolo.
La maggior parte dello zucchero contenuto nell’Idromele deriva dal miele, e la bevanda può essere ferma, gassata, frizzante naturale, secca, semidolce e dolce.
Nell’antichità, l’Idromele veniva prodotto in tutta Europa, Africa ed Asia, ed intorno a sé ha creato molteplici ruoli importanti nella mitologia di alcuni popoli.
Esso era utilizzato anche per scopi medicinali, tramite un infuso con erbe curative e spezie, conosciuto come “Metheglin” da cui deriva la nostra parola moderna “medicina”.
Si ritiene che l’Idromele sia la più antica bevanda alcolica, probabilmente scoperta prima dell’avvento dell’agricoltura e della ceramica nel Neolitico.
Sono stati trovati registri che parlavano di Idromele nelle tombe dei Faraoni dell’antico Egitto, ma esistono anche testimonianze scritte nei testi indù Rigveda degli anni 1700-1100 a.C.: Krishna e Indra sono chiamati Madhava, che significa “i nati dal miele“, e in cielo “c’è una sorgente di Idromele“.
Durante l’Età dell’Oro dell’antica Grecia, si diceva che l’Idromele fosse la famosa “ambrosia“, la bevanda preferita dagli Dei, e che Crono fu fatto ubriacare con questa bevanda da Zeus.
I Greci credevano che fosse una rugiada inviata dal cielo e raccolta dalle api, messaggere degli Dei.
Quando i primi Vichinghi sbarcarono in Inghilterra dalla Danimarca intorno all’800 d.C., portarono con loro anche una bevanda dolce al miele fermentato aromatizzata con spezie chiamata “Mjød” o Idromele.
I Vichinghi e la mitologia norrena narravano dell’Idromele Poetico o Idromele della Poesia, o Idromele di Suttungr, come una bevanda magica che trasforma chi la beve in uno Scaldo o uno studioso, in grado di recitare qualsiasi informazione e risolvere qualsiasi questione.
[Uno Skald o Skáld, in antico norvegese “poeta”, componeva poesia scaldica, uno dei due tipi di poesia antica norvegese, composta per onorare i re, ma a volte erano improvvisati].
Una di queste poesie narra che, dopo la guerra Æsir-Vanir, un conflitto tra due gruppi di divinità, gli Æsir (molto bellicosi ed associati alle colline ed agli Elfi) ed i Vanir (associati alla fertilità, alla saggezza ed alla capacità di vedere il futuro) che alla fine portò all’unificazione di queste due fazioni in un unico Pantheon, gli Dei suggellarono la tregua sputando in una botte.
Per mantenere un simbolo di questa tregua, crearono dalla loro saliva un uomo chiamato Kvasir, così saggio che non c’erano domande a cui non potesse rispondere.
Egli viaggiava in tutto il mondo per donare la conoscenza all’umanità.
Un giorno visitò i nani malvagi Fjalar e Galar, i quali lo uccisero e versarono il suo sangue in due tini ed una pentola chiamati Boðn, Són ed Óðrerir.
I nani mescolarono il sangue di Kvasir con il miele, creando così Odhroerir, ovvero un Idromele che rendeva chiunque lo bevesse un “skáld eða frœðamaðr” (poeta o studioso), e raccontarono agli Dei, che il saggio era rimasto “soffocato nell’intelligenza”.
Infatti, chiunque bevesse questa pozione avrebbe ricevuto la saggezza di Kvasir ed altre abilità magiche, in particolare nella poesia.
L’Idromele era conservato in una grotta magica in una montagna lontana, sorvegliata da un gigante di nome Suttung, che voleva tenerla tutta per sé.
Odino, tuttavia, venne a conoscenza dell’Idromele e decise immediatamente che doveva averlo.
Si travestì da bracciante agricolo chiamato Bolverk ed andò a lavorare arando i campi per il fratello di Suttung, in cambio di un sorso di Idromele.
Per tre notti, Odino riuscì a bere la magica bevanda Odhroerir, rappresentata simbolicamente da tre corni.
L’Idromele era anche una vivida metafora dell’ispirazione poetica, spesso associata ad Odino, il Dio della “possessione”, tramite la rabbia dei Berserker, ovvero coloro che combattevano con una furia causata da trance, o l’ispirazione poetica.
L’Idromele era considerato una bevanda sacra, una leggenda narra che l’Idromele veniva consumato dagli Dei sul Monte Olimpo e nelle Sale di Asgaard in Valhalla, il dominio di Thor ed Odino nella mitologia scandinava.
Un’altra racconta che Odino vinse il primo Idromele dai Giganti; questa bevanda veniva preparata sia con sangue che con miele.
Successivamente gli Dei estraevano l’Idromele direttamente dai capezzoli della capra Heidrun, che ne assicurava una scorta infinita grazie alle sue mammelle.
Heidrun era la capra di Odino, produceva dalle sue mammelle l’Idromele, e pascolava con le foglie ed i ramoscelli di Yggdrasil, l’Albero del Mondo, che era sempreverde e le cui foglie non appassivano mai.
Anche i cervi Dvalin, Dain, Duneyr e Durathor pascolavano con Heidrun, e si diceva che la melata gocciolasse dalle loro corna fino alla Terra, fornendo acqua a tutti i fiumi del mondo.
Nelle sale del Valhalla, i guerrieri ricevevano dalle fanciulle valchirie corni pieni di questa bevanda dal colore dorato, in onore degli eroi caduti, insieme a enormi piatti di carne di cinghiale, con cui banchettavano.
In alcune varianti della mitologia norrena, si narra di Mímir , un gigante rinomato per la sua saggezza, tanto che lo stesso Odino intraprese un viaggio verso Jǫtunheimr, la Terra di questi esseri, per acquisirla.
Il Padre degli Dèi riuscì nell’impresa bevendo dalla fonte magica di Mímir, Mímisbrunnr, dalla quale usciva Idromele, ma in cambio fu costretto a sacrificare l’occhio destro.
Un’altra versione racconta che Mímir fu mandato insieme a Honir per fungere da consigliere ai Vani che, insoddisfatti dei suoi consigli, lo decapitarono e ne spedirono la testa ad Odino, che la prese e la bagnò con una fonte magica di Idromele, restituendole la vita e l’intelligenza.
Si narra che Loki abbia usato l’Idromele in diverse occasioni, per offuscare i sensi sia degli Dei che dei mortali, al fine di provocare il caos, mentre Ran, la Dea delle tempeste marine, intratteneva coloro che annegava nelle grotte di corallo sotto le onde, dove l’Idromele scorreva liberamente per i suoi “ospiti”.
Insomma, l’Idromele era speciale e non andava mai sprecato, veniva sempre offerto ai guerrieri caduti, poiché si credeva che berlo collegasse gli uomini con il passato.
Bisogna proprio affermare che l’Idromele sia una parte significativa della cultura nordica, ampiamente condiviso ancora oggi in tantissime taverne e pub, diventando un vero e proprio stereotipo.
Infatti anticamente, a causa del loro comune interesse per la bevanda, i Nordici formarono comunità attorno alle “Sale dell’Idromele“.
Anche nell’aldilà nordico di Sovngarde, dove i più grandi eroi nordici si recavano quando morivano, per godersi un’eternità di banchetti ed allegria, le anime dei morti si univano ai loro antenati nella Sala del Valore, una grande sala dell’Idromele, dove la bevanda scorreva liberamente come una cascata.
Abbastanza sorprendentemente, l’Idromele è la ragione per cui esistono le tasche sugli abiti da uomo: i Nordici usavano fiaschette per contenere l’Idromele portatile, ma poiché erano molto esposti ai borseggiatori, furono create tasche interne.
Quando a qualcuno veniva offerto l’Idromele, a volte era considerato una sfida o una prova, ma altre era un segno di rispetto, per fare ammenda o per esprimere “nessun rancore”.
L’Idromele era la bevanda tradizionale dei Blót (era un sacrificio pagano dei popoli del Nord Europa alle divinità scandinave ed agli elfi) e dei Symbel (un importante rituale della tradizione germanica, che avveniva in una sala denominata “Sala dell’Idromele” ed era caratterizzato da grandi bevute di questa bevanda e di birra ale, discussioni e scambi di doni).
È un’ipotesi poco conosciuta che Bacco, il famoso Dio del vino, fosse inizialmente il Dio dell’Idromele e, probabilmente, la famosa “ambrosia”, di cui scrivono Virgilio ed Omero, non sia altro che Idromele.
Durante le Dionisie, antiche celebrazioni greche dedicate al Dio Dioniso, nel corso delle quali venivano messe in scena rappresentazioni teatrali tragiche e comiche, i Greci festeggiavano con molto Idromele ed il tutto spesso finiva con orge selvagge.
Nel VI secolo a.C., Clistene, il tiranno greco di Sicione, voleva dare in sposa sua figlia, nonché erede Agariste, al “migliore tra i Greci” ed organizzò una gara, il cui premio era la di lei mano.
Tutti i giovani uomini candidati dovevano andare a Sicione entro 60 giorni, si presentarono 12 concorrenti e Clistene li tenne un anno presso di sé, valutandone i costumi e l’educazione.
Tra di loro, il preferito di Clistene era l’arconte Ippoclide il quale, durante la cena della scelta, si ubriacò con l’Idromele e cominciò a recitare come un folle.
Ad un certo punto, Ippoclide si mise in piedi sulla testa e calciò le gambe in aria, tenendo il tempo della musica di un flauto.
E quando fu informato di aver “danzato via la sua sposa”, la sua risposta fu: “Ad Ippoclide non importa”.
In realtà, la vera frase era un gioco di parole per sottolineare che l’uomo aveva “mostrato i suoi testicoli”, in quanto in piedi sulla testa, mentre indossava una tunica, aveva mostrato i genitali al pubblico.
E così Agariste dovette sposare Megacle.
L’Idromele arrivò per la prima volta in Inghilterra, quando Giulio Cesare sbarcò nel 55 a.C.
I Romani producevano vino dal miele che raccoglievano e che chiamavano “Mulsum“, preferendolo alla birra e al sidro.
Le api erano considerate servitrici degli Dei, di cui trasmettevano messaggi e poteri curativi all’umanità.
La ricca ed antica tradizione di questa bevanda continuò a diffondersi nei secoli successivi, e divenne nota come ‘Mead’, dall’antico inglese ‘Medu‘.
Nel Medievo, l’Idromele era la bevanda dei re e di tutta la nobiltà, come sottolineato nel Beowulf, grazie all’abbondanza di api a causa dell’enorme quantità di cera necessaria per la fabbricazione delle candele durante quel periodo che, di conseguenza, si traduceva in un’abbondante quantità di miele.
I monaci medievali eccellevano nella produzione dell’Idromele nei monasteri di tutta l’Inghilterra.
Nella mitologia gallese, l’Idromele era una pozione intrisa di magia, spesso associata al leggendario Idromele della Poesia, di cui sopra scritto.
Durante il Medioevo, l’Idromele era un simbolo di ospitalità e celebrazione in Galles, abbelliva le tavole dei signori e dei cittadini comuni, ed era considerato un segno di prosperità e buona volontà. Le famose leggi gallesi di Hywel Dda (Hywel il Buono) includevano anche regolamenti sull’apicoltura, sottolineando l’importanza del miele e dell’Idromele nella società gallese.
I racconti epici del Mabinogion, una raccolta di antiche storie gallesi, menzionano “medd”, riflettendo il suo significato nella cultura gallese, quindi poeti e bardi, venerati nella società a quei tempi, spesso cantavano le virtù dell’Idromele, consolidando il suo posto nel patrimonio culturale e letterario del Galles.
In Africa, le origini dell’Idromele possono essere fatte risalire alla savana africana più di 20.000 anni fa, quando le api selvatiche erano ben stabilite, gli elefanti vagavano per il continente ed erano comuni condizioni di estrema siccità durante la stagione secca e piogge torrenziali nella stagione delle piogge.
Questo andamento meteorologico alla fine faceva marcire le cavità della corona degli alberi Baobab e Miombo (piante del genere Brachystegia), di cui gli elefanti avevano spezzato i rami.
Durante la stagione secca, le api nidificavano in queste cavità e durante la stagione delle piogge esse si riempivano d’acqua: acqua, miele, lievito osmotollerante, tempo e, voilà, nasceva l’Idromele, chiamato Karri nella lingua locale.
Si ritiene che quando i cacciatori-raccoglitori erranti boscimani ed anche di altre tribù africane si imbatterono in uno di queste cavità e si dissetarono, stabilirono che, proprio come i suoi precedenti occupanti, il liquido al suo interno creava un proprio ronzio.
Ispirati da questo delizioso avvenimento, gli inventivi nomadi si impegnarono a replicare il tesoro, utilizzando le radici terrestri come catalizzatore per la fermentazione e, alla fine, raccoglievano non solo miele ma anche Idromele.
Quando ondate successive di persone lasciarono l’Africa, portarono con loro alcune conoscenze su questa bevanda e sulla sua produzione.
L’Idromele è una parte importante anche nella cultura indiana, menzionato nel più antico testo scritto disponibile anche adesso: Rigveda.
Il Mandala 5 del Rigveda è dedicato a tutti gli Dei (Vishwedeva, Dei universali).
Il Sukta 43 di questo Mandala ha Richa 3 e 4 che dicono:
“Adhvaryus, prepara le dolci libagioni e
porta il bellissimo succo luminoso a Vāyu.
Dio, nostro Sacerdote, sii tu il primo a berlo:
noi ti diamo dell’Idromele per darti gioia.
Due braccia – gli abili immolatori del Soma –
e le dieci dita fissano la pressa di pietra.
Lo stelo ha versato, bello con i suoi rami estesi,
il succo luminoso e scintillante
dell’Idromele che dimora sulle montagne”.
Nel Rigveda ci sono molti altri inni in cui gli Dei sono menzionati in relazione al miele.
Il loro carro è chiamato Madhuvahana, ovvero “ portatore di miele” ed in esso, trainato da cavalli bianchi paragonati a cigni ambrosici, viene trasportato “il miele all’ape”.
I cavalli sono amichevoli, ricchi di Idromele e si avvicinano alla bevanda come le api, che in seguito viene spruzzata con la frusta sulla gente e così prolungano la loro vita.
Sembra che la parola “Luna di Miele” abbia avuto origine in epoca medievale, quando era consuetudine donare ai novelli sposi tanto Idromele (che dovevano bere) per un ciclo lunare, ovvero un mese.
Ciò avrebbe favorito la fertilità e la procreazione, soprattutto per la nascita di un erede maschio.
Infatti, molti pensavano che l’Idromele agisse come afrodisiaco, e che quindi berlo aumentasse le possibilità di riproduzione.
A volte lo sposo veniva addirittura portato al capezzale della sposa della sposa con lo stomaco pieno di Idromele.
Se un bambino nasceva nove mesi dopo il matrimonio, il merito veniva dato all’Idromele, da qui il termine Luna di Miele .
Ma tutto ciò sembra che risalda al V secolo, quando i Babilonesi donavano al padre della sposa dell’Idromele per un mese, per garantire la felicità di sua figlia, questo periodo era chiamato il “Mese del Miele“, che alla fine si è evoluto nella nostra amata Luna di miele.
Inoltre, si credeva che questa tradizione portasse fortuna oltre alla fertilità alla coppia.
L’Idromele non è solo una bevanda storica e mitologica, ha anche un significato magico, infatti in Esoterismo ha proprietà legate all’amore, alla creatività ed all’ispirazione, quindi è un componente di rituali ed incantesimi per migliorare queste qualità.
Svolge un ruolo centrale nelle celebrazioni pagane e neopagane, simboleggiando l’unità, l’allegria ed i legami comunitari, consumato in grandi quantità durante Litha e Lammas.
Il miele, l’ingrediente chiave dell’Idromele, è stato a lungo utilizzato nella Stregoneria, spesso in incantesimi o rituali per addolcire le persone o attirare i desideri.
L’Idromele è utilizzato negli incantesimi d’amore, pozioni e rituali per attirare un partner, approfondire le relazioni esistenti e favorire l’intimità e la connessione emotiva.
Questa bevanda contiene l’essenza della dolcezza, della gioia e della vitalità, quindi è un potente ingrediente per infondere agli incantesimi amore e passione.
Bere insieme con il proprio partner dell’Idromele, o incorporarlo in un rituale romantico, può rafforzare il legame nella coppia ed accendere le fiamme del desiderio e della devozione.
L’Idromele viene utilizzato nelle benedizioni rituali e nelle consacrazioni, per infondere oggetti, spazi o individui di energia sacra a favore del divino.
Viene anche versato come offerta o cosparso come strumento rituale per invocare benedizioni, protezione e prosperità dagli Dei e dagli Spiriti.
La bevanda porta anche benedizione degli antenati, infondendo a chi lo riceve forza, coraggio e vitalità spirituale.
L’Idromele è talvolta usato come aiuto divinatorio per migliorare le capacità psichiche, l’intuizione e la visione spirituale, aprire i canali di comunicazione con i regni invisibili.
Infatti, si crede che le proprietà inebrianti dell’Idromele rilassino la mente, inducano uno stato di trance e facilitino la ricezione di messaggi intuitivi e visioni spiritiche.
L’aggiunta di altri ingredienti, come frutta, erbe e spezie, modifica, amplifica o dirige le proprietà magiche dell’Idromele.
Ad esempio, aggiungendo Zenzero si potenziano gli effetti della bevanda, mentre con la Vaniglia, si ha un esito più sensuale e lenitivo.
Idromele e Mirtillo rosso hanno proprietà magiche protettive ed orientate all’azione.
L’Idromele può essere utilizzato anche per incantesimi che coinvolgano ispirazione, studio, istruzione, attività accademiche, arti e questioni oratorie; oppure per addolcire l’umore di te stesso o di qualcun altro.
PIANETA: Sole
ELEMENTO: Fuoco/Aria
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Gemelli
CHAKRA: 3, Manipura (C. del Plesso solare)
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