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CURIOSITA’
TROVA IL TUO NOME!
PIA/PIO: dalla devozione cristiana ‘ligio alla religione’
Caratteristiche della personalità: fiducioso, affidabile
Segno corrispondente: Vergine
Numero fortunato: 4
Colore: Verde
Pietra: Olivina
Metallo: Oro
Onomastico: 19 Gennaio (Pia) – 30 Aprile (Pio)
Varianti: Pije, Pius, Pie, Piusz, Pij
PIERA/PIERO: VEDI PIETRA/PIETRO
PIERANGELA/PIERANGELO: dal latino “grande messaggero”
Caratteristiche della personalità: disponibile, curioso
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 5
Colore: Viola
Pietra: Kunzite
Metallo: Argento
Onomastico: 29 Giugno-15 Luglio
PIERCARLO: dal latino “grande uomo libero”
Caratteristiche della personalità: empatico, raro
Segno corrispondente: Bilancia
Numero fortunato: 3
Colore: Celeste
Pietra: Celestite
Metallo: Mercurio
Onomastico: 29 Giugno-4 Novembre
PIERDAVIDE: “pietra amata”
Caratteristiche della personalità: gioviale, scientifico
Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 8
Colore: Giallo
Pietra: Quarzo citrino
Metallo: Rame
Onomastico: 29 Giugno-29 Dicembre
PIERFERDINANDO: “ardito nella pace”
Caratteristiche della personalità: nobile, scontroso
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 3
Colore: Bianco
Pietra: Labradorite
Metallo: Argento
Onomastico: 29 Giugno-30 Maggio
PIERFRANCESCO: “pietra libera”
Caratteristiche della personalità: rigoroso, impegnato
Segno corrispondente: Ariete
Numero fortunato: 4
Colore: Blu
Pietra: Topazio
Metallo: Alluminio
Onomastico: 29 Giugno-4 Ottobre
PIERGIORGIO: “grande agricoltore”
Caratteristiche della personalità: indipendente, sicuro
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 2
Colore: Marrone
Pietra: Corniola
Metallo: Ferro
Onomastico: 20 Maggio-29 Giugno-4 Luglio-23 Aprile
PIERGIOVANNI: ”dono del Signore”
Caratteristiche della personalità: ironico, permaloso
Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 5
Colore: Arancio
Pietra: Corniola
Metallo: Piombo
Onomastico: 24 Giugno-29 Giugno
PIERLUCA: “pietra del giorno”
Caratteristiche della personalità: innovativo, amante della natura
Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 8
Colore: Giallo
Pietra: Quarzo citrino
Metallo: Oro
Onomastico: 29 Giugno-18 Ottobre
PIERLUIGI: “pietra illustre”
Caratteristiche della personalità: libero, fedele
Segno corrispondente: Capricorno
Numero fortunato: 1
Colore: Grigio
Pietra: Ematite
Metallo: Rame
Onomastico: 29 Giugno-21 Giugno-28 Aprile
PIERMARIO: “pietra importante”
Caratteristiche della personalità: gioviale, spiritoso
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 1
Colore: Arancio
Pietra: Berillo
Metallo: Rame
Onomastico: 29 Giugno-19 Gennaio
PIERPAOLO: “pietra piccola”
Caratteristiche della personalità: esuberante, accogliente
Segno corrispondente: Pesci
Numero fortunato: 5
Colore: Celeste
Pietra: Angelite
Metallo: Platino
Onomastico: 29 Giugno
PIERRE: VEDI PIETRO
PIERSILVIO: “pietra del bosco”
Caratteristiche della personalità: introverso, fedele
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 8
Colore: Bianco
Pietra: Quarzo latteo
Metallo: Argento
Onomastico: 29 Giugno-1 Marzo
PIERSIMONE: “sasso schiacciato”
Caratteristiche della personalità: energico, affidabile
Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 8
Colore: Viola
Pietra: Ametista
Metallo: Ferro
Onomastico: 29 Giugno-28 Ottobre
PIETRA/PIETRO: dal greco “pietra”
Caratteristiche della personalità: innovativo, amante della natura
Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 8
Colore: Giallo
Pietra: Ambra
Metallo: Rame
Onomastico: 29 Giugno
Varianti: Pierre, Petrone, Pjetër, Petra, Petros, Petr, Per, Pere, Petar, Peder, Peter, Peeter, Petro, Pedro, Pekka, Petri, Petteri, Pietari, Piers, Pitter, Pedr, Petre, Pika, Petrus, Pétur, Peadar, Piaras, Peres, Pitter, Petras, Petera, Petter, Piotr,
Pedar
PILAR: dallo spagnolo “pilastro”
Caratteristiche della personalità: coinvolgente, comunicativa
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 7
Colore: Viola
Pietra: Ametista
Metallo: Argento
Onomastico: 12 Ottobre
PINA/PINO: VEDI GIUSEPPE
PIPPO: VEDI FILIPPO O GIUSEPPE
PLACIDA/PLACIDO: dal latino “mansueto”
Caratteristiche della personalità: apparentemente calmo, irrequieto
Segno corrispondente: Ariete
Numero fortunato: 1
Colore: Verde
Pietra: Peridoto
Metallo: Argento
Onomastico: 11 Ottobre
Varianti: Placide, Placid, Placyd
PLATONE: dal greco “ampio”
Caratteristiche della personalità: riflessivo, affascinante
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 7
Colore: Arancio
Pietra: Tormalina
Metallo: Argento
PLINIO: dal latino ”pieno”
Caratteristiche della personalità: imprevedibile, affidabile
Segno corrispondente: Pesci
Numero fortunato: 5
Colore: Arancio
Pietra: Ambra
Metallo: Oro
POLIDORA/POLIDORO: dal greco “che dona molto”
Caratteristiche della personalità: espansivo, ilare
Segno corrispondente: Scorpione
Numero fortunato: 6
Colore: Bianco
Pietra: Quarzo ialino
Metallo: Platino
Onomastico: 10 Dicembre
Varianti: Polydorus, Polidor, Polydore, Polydora
POMPEA/POMPEO: dal latino “quinto nato”
Caratteristiche della personalità: esuberante, vanitoso
Segno corrispondente: Pesci
Numero fortunato: 8
Colore: Verde
Pietra: Olivina
Metallo: Argento
Onomastico: 14 Dicembre
Varianti: Pompeio, Pompeia, Pompej, Pompey, Pompée
PONZIO: antico nome gentilizio “quinto nato”
Caratteristiche della personalità: esteta, amante dell’arte
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 5
Colore: Viola
Pietra: Ametista
Metallo: Platino
Onomastico: 8 Marzo
Varianti: Ponç, Pons, Poncio, Pontus
PORFIRIO: dal greco “purpureo”
Caratteristiche della personalità: mite, silenzioso
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 3
Colore: Marrone
Pietra: Occhio di tigre
Metallo: Ferro
Onomastico: 4 Maggio
Varianti: Porfiria, Porfiri, Porphyre, Porphyry, Porphyra, Porfiriusz
PORZIA: dal latino “separata”
Caratteristiche della personalità: precisa, stilosa
Segno corrispondente: Pesci
Numero fortunato: 1
Colore: Bianco
Pietra: Howlite
Metallo: Argento
Onomastico: 8 Ottobre
Varianti: Porsia, Portia, Porsha, Pórcia, Porcie
PREZIOSA: dal medievale “preziosa”
Caratteristiche della personalità: carismatica, amante dell’arte
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 3
Colore: Rosa
Pietra: Rodonite
Metallo: Platino
Onomastico: 1 Luglio
Varianti: Preciosa, Precious, Preciosa
PRIAMO: dal greco “riscattato”
Caratteristiche della personalità: competitivo, perfezionista
Segno corrispondente: Sagittario
Numero fortunato: 6
Colore: Giallo
Pietra: Topazio giallo
Metallo: Ferro
Onomastico: 28 Maggio
PRIMO: dal latino “primo nato”
Caratteristiche della personalità: socievole, sportivo
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 8
Colore: Azzurro
Pietra: Acquamarina
Metallo: Piombo
Onomastico: 9 Giugno
Varianti: Primož
PRISCA: dal antichissima Gens latina “assai vecchia”
Caratteristiche della personalità: misteriosa, avventurosa
Segno corrispondente: Scorpione
Numero fortunato: 1
Colore: Nero
Pietra: Onice
Metallo: Platino
Onomastico: 18 Gennaio
Varianti: Priska, Piroska, Priscilla
PRISCILLA: VEDI PRISCA
PROSERPINA: dal greco “emergente”
Caratteristiche della personalità: tradizionale, affidabile
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 4
Colore: Grigio
Pietra: Andalusite
Metallo: Rame
PROSPERA/PROSPERO: dal latino “ricco, fecondo”
Caratteristiche della personalità: vitale, lavoratore
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 3
Colore: Bordeaux
Pietra: Granato
Metallo: Oro
Onomastico: 4 Settembre (Prospera)- 25 Giugno (Prospero)
Varianti: Prosper
PROTASIO: dal latino “preferito”
Caratteristiche della personalità: pragmatico, diretto
Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 8
Colore: Viola
Pietra: Ametista
Metallo: Piombo
Onomastico: 19 Giugno-6 Novembre
Varianti: Protaso
PRUDENZIA/PRUDENZIO: dal latino “prudente”
Caratteristiche della personalità: meticoloso, razionale
Segno corrispondente: Vergine
Numero fortunato: 2
Colore: Bianco
Pietra: Quarzo ialino
Metallo: Platino
Onomastico: 6 Maggio (Prudenzia)-6 Aprile (Prudenzio)
Varianti: Prudenziano, Prudenziana, Prudenza, Prudence, Prudencio, Prudencia, Prue, Prudy, Prudie, Purdie, Purdy
PUBLIO: dal latino “amico del popolo”
Caratteristiche della personalità: sicuro, riservato
Segno corrispondente: Ariete
Numero fortunato: 3
Colore: Arancio
Pietra: Corniola
Metallo: Rame
Onomastico: 19 Febbraio
Varianti: Publije, Poplios, Publju
TROVA IL TUO NOME!
WALTER: dal sassone ‘comandante dell’esercito’
Caratteristiche della personalità: responsabile, vincente
Segno corrispondente: Sagittario
Numero fortunato: 9
Colore: Arancio
Pietra: Ambra
Metallo: Oro
Onomastico: 5 Giugno
Varianti: Walther, Valter, Valtero, Valtere, Valterio, Waltiero, Valtiero, Gualtiero, Gwallter, Valteria, Walt, Wat, Wally, Wolter
WANDA: dal germanico ‘appartenente al popolo dei Venedi’ (antica popolazione slava)
Caratteristiche della personalità: libera, eccentrica
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 8
Colore: Verde
Pietra: Peridoto
Metallo: Argento
Onomastico: 18 Aprile
Varianti: Vanda, Vonda
WENDY vedi GUENDALINA
WERTHER: dal germanico ‘protettore dell’esercito’
Caratteristiche della personalità: malinconico, lunatico
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 9
Colore: Rosso
Pietra: Granato
Metallo: Rame
Varianti: Verter
WILLIAM: VEDI GUGLIELMO
WILMA: VEDI GUGLIELMA
WOLFANG: VEDI VOLFANGO
XENIA: dal greco ‘straniera, ospite’
Caratteristiche della personalità: coraggiosa, creativa
Segno corrispondente: Bilancia
Numero fortunato: 9
Colore: Arancio
Pietra: Corniola
Metallo: Argento
Onomastico: 24 Gennaio
Varianti: Ksenija, Senja, Zenia, Ksenia, Oxána, Szénia, Aksana, Xenio, Senio
YARA: dall’arabo ‘piccola farfalla’
Caratteristiche della personalità: cordiale, dolce
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 4
Colore: Azzurro
Pietra: Celestite
Metallo: Argento
YARI: dal russo ‘eletto da Dio’
Caratteristiche della personalità: riflessivo, artistico
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 2
Colore: Giallo
Pietra: Quarzo citrino
Metallo: Oro
YLENIA: VEDI ILENIA
YOLE: VEDI IOLANDA
YURI: VEDI GIORGIO
ZACCARIA: dall’aramaico ‘memoria di Dio’
Caratteristiche della personalità: poliedrico, seduttore
Segno corrispondente: Capricorno
Numero fortunato: 7
Colore: Blu
Pietra: Spinello
Metallo: Piombo
Onomastico: 15 Marzo
Varianti: Zahari, Zara, Zachariáš, Sakari, Zacharie, Zechariah, Zachariah, Zachary, Zachery, Zackary, Zackery, Zacharias, Zak, Zack, Zach, Zac, Zakaría, Sakarías, Sachairi
ZACCHEO: dall’ebraico ‘puro’
Caratteristiche della personalità: coraggioso, altruista
Segno corrispondente: Toro
Numero fortunato: 4
Colore: Verde
Pietra: Smeraldo
Metallo: Platino
Onomastico: 23 Agosto
Varianti: Zachée, Zachai, Sakkeus, Zacheüs, Zaqueu, Zachej, Zakeus, Zakchej
ZAFFIRA: dal persiano ‘pietra preziosa’
Caratteristiche della personalità: affidabile, premurosa
Segno corrispondente: Bilancia
Numero fortunato: 6
Colore: Rosa
Pietra: Morganite
Metallo: Palladio
Varianti: Zafira, Saffira, Safir, Sapphire, Sapfeira, Sapphira
ZAIRA: dall’arabo ‘la rosa’
Caratteristiche della personalità: comprensiva, stimata
Segno corrispondente: Pesci
Numero fortunato: 6
Colore: Bianco
Pietra: Labradorite
Metallo: Mercurio
Onomastico: 21 Ottobre
Varianti: Zaïre, Zara, Zaria
ZARA: dall’ebraico ‘alba’
Caratteristiche della personalità: determinata, gentile
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 2
Colore: Viola
Pietra: Kunzite
Metallo: Argento
Varianti: Zarah, Zarina
ZEBEDEO: dall’aramaico ‘servitore di Dio’
Caratteristiche della personalità: buono, troppo disponibile
Segno corrispondente: Sagittario
Numero fortunato: 9
Colore: Blu
Pietra: Lapislazzulo
Metallo: Oro
Varianti: Zebedia, Zebedea, Zébédée, Sebedeus, Zebedeüs
ZEFIRO: dal greco ‘apportatore di vita’
Caratteristiche della personalità: sentimentale, istintivo
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 7
Colore: Marrone
Pietra: Occhio di tigre
Metallo: Ferro
Onomastico: 27 Novembre
Varianti: Zeffiro, Zefirino, Zeffirina, Zephyr
ZELDA: dallo yiddish ‘felice’
Caratteristiche della personalità: lunatica, impulsiva
Segno corrispondente: Capricorno
Numero fortunato: 2
Colore: Fuxia
Pietra: Rodocrosite
Metallo: Argento
Varianti: Zelde
ZELIA: iporistico di Azeglio, ‘piccolo campo’
Caratteristiche della personalità: integerrima, vulcanica
Segno corrispondente: Bilancia
Numero fortunato: 8
Colore: Viola
Pietra: Ametista
Metallo: Ferro
ZELINDA: dal germanico ‘scudo della vittoria’
Caratteristiche della personalità: combattiva, giusta
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 8
Colore: Rosa
Pietra: Tormalina rosa
Metallo: Argento
Varianti: Gelinda, Gelindo, Zelda
ZENA/ZENO: dal greco ‘vivente’
Caratteristiche della personalità: tollerante, meditativa
Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 2
Colore: Nero
Pietra: Onice
Metallo: Oro
Onomastico: 23 Giugno
Varianti: Zenone, Zenio, Zenia, Zenon
ZENOBIO: dal greco ‘forza di Zeus’
Caratteristiche della personalità: creativo, determinato
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 3
Colore: Marrone
Pietra: Corniola
Metallo: Oro
Onomastico: 25 Maggio
Varianti: Zanobio, Zanobi, Zenobi, Zenebi, Zenob, Zīnovia, Zenóbiosz, Zina
ZENONE: dal greco ‘che viene da Giove’
Caratteristiche della personalità: acculturato, razionale
Segno corrispondente: Capricorno
Numero fortunato: 3
Colore: Verde
Pietra: Quarzo ialino
Metallo: Piombo
Onomastico: 12 Aprile-8 Dicembre
ZILLA: dall’ebraico ‘ombra’
Caratteristiche della personalità: riservata, gentile
Segno corrispondente: Bilancia
Numero fortunato: 3
Colore: Grigio
Pietra: Ematite
Metallo: Argento
ZITA: dal persiano ‘vergine’
Caratteristiche della personalità: imprevedibile, passionale
Segno corrispondente: Sagittario
Numero fortunato: 5
Colore: Giallo
Pietra: Quarzo citrino
Metallo: Rame
Onomastico: 27 Aprile
Varianti: Zyta, Cita
ZOE: dal greco ‘vita’
Caratteristiche della personalità: libera, controcorrente
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 1
Colore: Bianco
Pietra: Adularia
Metallo: Platino
Onomastico: 2 Maggio
Varianti: Zoey, Zoie, Zowie, Zoja, Zōī
Il Coniglio lunare o Lepre lunare, Yuètù (月兔), è una figura mitologica presente nel folklore dell’Estremo Oriente, in particolare Corea, Cina e Giappone.
In Cina viene anche chiamato ‘Coniglio di Giada’, Yùtù (玉兔) o ‘Coniglio d’Oro’, Jīntù (金兔), e viene celebrato nella festività dedicata alla Luna ed alla Dea Chang’e, appunto la ‘Festa della Luna’ o Festa di metà autunno, “Zhōngqiūjié” (中秋節, 中秋节).
La leggenda parla di un Coniglio che vive sulla Luna, sulla base della ‘pareidolia’ (illusione subcosciente, che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili, naturali o artificiali, dalla forma casuale) comune in Asia ma non in Occidente, per la quale è possibile vedere, una figura di Coniglio seduto sulle zampe posteriori a fianco di un mortaio da cucina, negli avvallamenti della faccia illuminata della Luna Piena.
Questo Coniglio lunare è un compagno della Dea della Luna, Chang’e, e nel mortaio prepara per lei l’elisir di lunga vita.
L’animale vive sulla Luna con il Rospo e può essere visto ogni anno, ad occhio nudo, a metà autunno o il 15 agosto.
In una leggenda raccontata a Pechino e dintorni, una piaga mortale arrivò in città, circa 500 anni fa, ed iniziò a uccidere molte persone.
L’unica cosa, che poteva salvare la città da questa epidemia, era il Coniglio lunare.
Chang’e lo inviò sulla Terra, per visitare ogni famiglia e curarla da questa piaga.
L’animale faceva proprio questo e non chiedeva nulla in cambio, tranne alcuni vestiti, spesso cambiando da uomo a donna.
Dopo aver curato la città da questa piaga, tornò sulla Luna.
Un’altra versione narra, che l’Imperatore di Giada si travestì da mendicante, per trovare un animale degno di aiutarlo a preparare l’elisir di lunga vita per gli immortali.
In questo racconto cinese del Coniglio di Giada, l’animale saltò nel fuoco, per sacrificarsi come cibo per il mendicante, ma fu immediatamente salvato dall’Imperatore di Giada, che poi lo portò sulla Luna, per creare l’elisir della lunga vita.
L’Imperatore fu così colpito dal Coniglio, che trasformò la sua pelliccia in un bianco abbagliante.
E, chi cerca il Coniglio di Giada troverà il suo profilo sulla Luna con il suo pestello e mortaio, mentre mescola l’elisir divino.
Nel 2013, la Cina ha lanciato la sua prima sonda lunare senza equipaggio, per esplorare una regione lunare nota come ‘Sinus Iridum’, o ‘Baia degli Arcobaleni’.
Questa sonda lunare è stata chiamata Jade Rabbit, Coniglio di Giada.
Purtroppo, Jade Rabbit ha subito alcuni malfunzionamenti sulla superficie lunare, prima che la missione fosse completata.
Nonostante ciò, la sonda è riuscita a trasmettere i dati sulla Terra e, alla fine, ha lasciato “l’impronta” della Cina sulla Luna.
In Cina, ancora oggi si producono figurine giocattolo del Coniglio lunare, che indossa un’armatura e cavalca una Tigre, un Leone, un Elefante o un Cervo, molto popolari tra bambini e adulti, soprattutto durante il Festival di metà autunno o durante il Capodanno lunare nell’anno zodiacale del Coniglio (l’ultimo è stato nel 2011; il prossimo sarà nel 2023).
Esistono leggende sul Coniglio lunare anche tra i Nativi americani negli Stati Uniti, Messico e Canada.
Gli Aztechi credevano che, un tempo, il Dio Quetzalcoatl (leggi articolo) vivesse sulla Terra come un uomo.
Egli iniziò un viaggio e dopo aver camminato per qualche tempo, divenne stanco e affamato.
Dal momento che non aveva niente da bere e da mangiare, pensava che sarebbe morto tuttavia, un Coniglio stava pascolando e trovò l’uomo, offrendosi come cibo per salvargli la vita.
Quetzalcoatl, commosso dall’offerta del Coniglio di sacrificarsi per il suo benessere, lo portò prima sulla Luna e poi lo riportò sulla Terra, dicendogli:
“Sei solo un coniglio, ma sarai ricordato da tutti. La tua immagine rimarrà alla luce della Luna per tutti gli uomini di tutti i tempi”.
Il mito azteco di Tecciztecatl racconta una versione diversa, di come un Coniglio arrivò sulla Luna.
Tecciztacatl ed un altro Dio azteco, Nanahuatzin, gareggiarono per diventare un nuovo Sole, dopo la morte del precedente.
Gli Dei accesero un grande fuoco, che doveva bruciare per quattro giorni e, quando venne il momento per Tecciztecatl di saltare nel fuoco, ebbe paura e sbagliò per quattro volte, perché il calore era talmente forte, che lui ebbe paura di saltare.
Allora gli Dei chiamarono Nanauatl, il quale chiuse gli occhi, controllò la paura e saltò.
Quando Tecciztecatl lo vide saltare, ferito nell’orgoglio, lo seguì.
All’inizio non successe niente, ma poco dopo due Soli apparvero nel cielo.
Gli Dei erano arrabbiati perché Tecciztecatl continuava a seguire Nanauatl e tutti e due brillavano allo stesso modo, così Nanauatl prese un Coniglio e lo gettò in faccia a Tecciztecatl.
Quest’ultimo perse il suo splendore ed il Coniglio rimase impresso sulla sua faccia, diventando così la Luna, che ha ancora segnata sulla propria superficie l’immagine di questo animale.
Nell’arte Maya, nei glifi, nei geroglifici e nelle iscrizioni, un Coniglio viene spesso mostrato con la loro Dea della Luna e un’altra divinità sempre legata alla Luna.
Anche gli Indiani d’America Cree hanno una leggenda sul Coniglio lunare.
Questo animale voleva cavalcare la Luna, ma solo la gru lo avrebbe aiutato.
Il grosso Coniglio si aggrappò alle zampe magre della gru e, di conseguenza, esse si allungarono molto durante il viaggio.
Questo è il motivo per cui le zampe della gru ora sono così lunghe.
Quando atterrarono sulla Luna, il Coniglio toccò la testa della gru con una zampa insanguinata, premiandola con i segni rossi sulla sua testa, che questo volatile ha ancora oggi.
In Giappone, il Coniglio lunare è conosciuto come “Tsuki no Usagi” e su di lui c’è una storia famosa che dice:
«Una notte, l’Uomo sulla Luna scese sulla Terra travestito da mendicante.
Si imbatté in una Volpe, una Scimmia e un Coniglio (Usagi) e chiese del cibo.
La Volpe gli portò il pesce da un ruscello e la Scimmia portò i frutti dagli alberi, ma il Coniglio poteva offrire solo erba.
Allora disse al mendicante di accendere un fuoco e, quando fu acceso, si gettò sulle fiamme per offrirsi a lui come cibo.
Stupito dalla generosità del Coniglio, il mendicante si trasformò di nuovo nell’Uomo sulla Luna e tirò il Coniglio fuori dal fuoco.
Per onorare la gentilezza del Coniglio, l’Uomo sulla Luna riportò il Coniglio sulla Luna per vivere con lui».
Infatti, se guardi la Luna Piena, puoi vedere il profilo del Coniglio che pesta gli ingredienti per preparare il ‘mochi’ (dolce tipico giapponese) sulla Luna.
Questo classico racconto popolare viene spesso raccontato ai bambini nel periodo della ‘Luna Piena del raccolto’, a settembre (leggi articolo).
Sembra, però, che questo mito derivi da un racconto buddista, “Śaśajâtaka”.
In questa versione il Coniglio, con una compagnia di altri animali, decise di praticare la carità nel giorno di Luna Piena.
Passò un mendicante ed ogni animale offriva qualcosa per l’uomo, ma il Coniglio poteva donare solo erba.
Come nel racconto giapponese, saltò tra le fiamme del suo fuoco.
Il mendicante si rivelò essere “Śakra”, il Sovrano del Cielo.
Impressionato dal sacrificio del Coniglio, pose l’immagine del Coniglio sulla Luna, affinché tutti potessero vederla.
Inoltre, questa leggenda spiega che vediamo la Luna è grigia, in quanto è il colore che le è rimasto per il fumo del fuoco di quella fatidica notte.
In Corea, il Coniglio lunare è noto come ‘Daltokki’ (달토끼), e ha dato vita ad una leggenda molto popolare tra bambini ed adulti.
Anche il Coniglio lunare coreano batte gli ingredienti per i mochi nel suo mortaio, e la leggenda è uguale a quella giapponese.
Invece in Vietnam, il Coniglio lunare bianco si chiama ‘Tho Trang’.
Questa versione ha un Coniglio bianco (Tho Trang), che organizza una festa con i suoi amici, per accogliere la Luna luminosa, quando sente un urlo.
Mentre gli animali vanno a cercare chi ha urlato, e trovano un vecchio svenuto per la fame, la Volpe ruba tutto il cibo che era stato preparato per la festa.
Tho Trang ed i suoi amici cercano altro cibo per sfamare il vecchio ma, non trovando nulla, il Coniglio si sacrifica.
In realtà, il vecchio era una fata, che è così impressionata dal sacrificio di sé del Coniglio, che porta Tho Trang con sé sulla Luna.
PRIMA DECADE DI MAGGIO
DAL 1 MAGGIO AL 10 MAGGIO
I nati dal 1 al 10 Maggio sono individui dal temperamento ostinato, molto nervosi interiormente.
Godono di una grande spiritualità, in ambito religioso, o esoterico, che li aiuta a superare i periodi più difficili.
Hanno un grande senso pratico, amore per la famiglia, fedeltà, attaccamento al passato, bisogno di sicurezza, e una grande determinazione a soddisfare i propri desideri. Poca fortuna e svariate vicissitudini nel lavoro.
NUMERI FORTUNATI DEL DESTINO: 3-31-38-46-59
OGGETTO PORTAFORTUNA: Vegvisir
SECONDA DECADE DI MAGGIO
DAL 11 MAGGIO AL 20 MAGGIO
I nati dal 11 al 20 Maggio, sono persone poco realistiche, troppa immaginazione ed eccessiva tendenza a fantasticare ad occhi aperti.
Essi hanno un carattere instabile e pessimista.
Sono perseveranti, ma anche pacati di carattere, socievoli ed amanti della natura e della bellezza in genere.
Sono costanti nei rapporti, ed hanno la tendenza ad essere generosi e protettivi.
NUMERI FORTUNATI DEL DESTINO: 29-43-44-61-81
OGGETTO PORTAFORTUNA: Pietre di Gomti Chakra
TERZA DECADE DI MAGGIO
DAL 21 MAGGIO AL 31 MAGGIO
I nati dal 21 al 31 Maggio sono persone molto intelligenti, amanti della cultura e del gusto artistico.
Molto fortunati nel lavoro e negli affari, un po’ meno nella vita sentimentale, che li rende poco costanti negli affetti.
Hanno la capacità di osservare le cose, di apprendere e di ricordare, che li rende molto più capaci di studiare e di imparare con metodo.
Le capacità dialettiche e il desiderio di comunicazione scritta ed orale sono spiccati.
NUMERI FORTUNATI DEL DESTINO: 17-23-32-57-70
OGGETTO PORTAFORTUNA: Pesce Koi
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VILFREDO: dal sassone ‘desideroso di pace’
Caratteristiche della personalità: umile, sincero
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 2
Colore: Verde
Pietra: Giada
Metallo: Oro
Onomastico: 24 Aprile
Varianti: Vilfrido, Guilfrido, Wilfredo, Wilfrido, Vilfreda, Vilfrida, Wilfrida, Willifrid, Wilfred, Wilfried, Wilfreda, Wilfryd, Guifré
VILIBERTO: dal germanico ‘brillante desiderio’
Caratteristiche della personalità: equilibrato, esteta
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 2
Colore: Azzurro
Pietra: Tormalina blu
Metallo: Argento
Varianti: Vilberto, Vilberta, Willabert, Willebert, Willipert, Wilbert
VILMA vedi GUGLIELMA
VINCENZA/VINCENZO: dal latino ‘vittorioso’
Caratteristiche della personalità: creativo, disponibile
Segno corrispondente: Pesci
Numero fortunato: 6
Colore: Rosso
Pietra: Granato
Metallo: Rame
Onomastico: 28 Giugno
Varianti: Vincente, Vicenzo, Vincenzio, Bikendi, Bizente, Vicenç, Vicent, Cenek, Vincent, Vin, Vince, Vinnie, Vinny, Uinseann, Vicente, Vinzent, Vinzenz
VINICIO: dal latino ‘amico del vino’
Caratteristiche della personalità: difensore, vero uomo
Segno corrispondente: Pesci
Numero fortunato: 4
Colore: Rosso
Pietra: Tormalina rossa
Metallo: Ferro
Varianti: Winicjusz, Venicio
VIOLA: dal latino, nome augurale floreale
Caratteristiche della personalità: ambiziosa, amante della natura
Segno corrispondente: Bilancia
Numero fortunato: 5
Colore: Arancio
Pietra: Ambra
Metallo: Platino
Onomastico: 3 Maggio
Varianti: Violetta, Violet, Violette, Violeta
VIOLANTE vedi IOLANDA
VIRGILIA/VIRGILIO: dal latino ‘proveniente dalla gens Vergilia’
Caratteristiche della personalità: tranquillo, spensierato
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 2
Colore: Giallo
Pietra: Corniola
Metallo: Oro
Onomastico: 27 Novembre
Varianti: Virgjil, Vergilije, Virgil, Vergil, Virgile, Fyrsil, Feargal, Vergiel, Virgiel, Wergiliusz, Wirgiliusz, Vergilij
VIRGINIA/VIRGINIO: dal latino ‘vergine pronto per il matrimonio’
Caratteristiche della personalità: irrequieto, amichevole
Segno corrispondente: Capricorno
Numero fortunato: 8
Colore: Lilla
Pietra: Spinello
Metallo: Argento
Onomastico: 7 Maggio-5 Agosto-15 Dicembre (Virginia); 22 Aprile (Virginio)
Varianti: Virna, Virginio, Verginio, Virginie, Ginnie, Ginny, Jinny, Ginger, Virgee, Virgie, Wirginia
VITALE: dal latino ‘vigoroso’
Caratteristiche della personalità: intraprendente, determinato
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 3
Colore: Marrone
Pietra: Occhio di Tigre
Metallo: Piombo
Onomastico: 4 Novembre
Varianti: Vitalio, Vidal, Vitalijus, Vitalija, Witalis, Vital, Vitális
VITA: dal latino ‘vivere’
Caratteristiche della personalità: solare, testarda
Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 4
Colore: Azzurro
Pietra: Acquamarina
Metallo: Platino
Onomastico: 15 Giugno
VITO: dal sassone ‘bellicoso’
Caratteristiche della personalità: adattabile, testardo
Segno corrispondente: Leone
Numero fortunato: 3
Colore: Giallo
Pietra: Topazio giallo
Metallo: Mercurio
Onomastico: 15 Giugno-15 Settembre
Varianti: Vít, Vid, Vitus, Vits
VITTORE: dal latino ‘vincitore’
Caratteristiche della personalità: estroverso, pigro
Segno corrispondente: Ariete
Numero fortunato: 9
Colore: Arancio
Pietra: Andalusite
Metallo: Rame
Onomastico: 8 Maggio
VITTORIA/VITTORIO: dal latino ‘vittoria’
Caratteristiche della personalità: amichevole, gioviale
Segno corrispondente: Pesci
Numero fortunato: 6
Colore: Verde
Pietra: Peridoto
Metallo: Rame
Onomastico: 23 Dicembre, 2 Febbraio, 10 Luglio (Vittoria)- 21 Maggio (Vittorio)
Varianti: Víctor, Victoria, Viktor, Vitor, Gwythyr, Viktoras, Wiktor, Viktorija, Viktorie,
Victoire, Viktoria, Wikolia, Toria, Tory, Tori, Vicky, Vicki, Vickie, Vikki, Vic
VIVALDO: dal germanico ‘che comanda un combattimento’
Caratteristiche della personalità: acculturato, premuroso
Segno corrispondente: Sagittario
Numero fortunato: 2
Colore: Nero
Pietra: Opale
Metallo: Ferro
Onomastico: 1 Maggio
Varianti: Vivalda
VIVIANA/VIVIANO: dal latino ‘che ha vita’
Caratteristiche della personalità: gioviale, ambientalista
Segno corrispondente: Bilancia
Numero fortunato: 8
Colore: Bianco
Pietra: Labradorite
Metallo: Argento
Onomastico: 2 Dicembre (Viviana)- 28 Agosto
Varianti: Bibiana, Bibiano, Vivien, Vivian, Wiwian, Vivienne, Vivianna, Vivyan, Viviane
VLADIMIRO: dal sassone ‘celebre re’
Caratteristiche della personalità: simpatico, positivo
Segno corrispondente: Acquario
Numero fortunato: 7
Colore: Viola
Pietra: Ametista
Metallo: Ferro
Onomastico: 15 Luglio
Varianti: Wladimiro, Vladimir, Wladimir, Vladimira, Vladimirs
VOLFANGO: dal germanico ‘cacciatore di lupi’
Caratteristiche della personalità: positivo, interessante
Segno corrispondente: Vergine
Numero fortunato: 5
Colore: Rosa
Pietra: Quarzo ialino
Metallo: Argento
Onomastico: 31 Ottobre
Varianti: Wolfango, Volfgango, Wolfang, Wolfgang, Wolf
PRIMA DECADE DI APRILE
DAL 1 APRILE AL 10 APRILE
I nati dal 1 al 10 Aprile possiedono influenze destiniche abbastanza favorevoli, solo se, nella vita, riusciranno a non deprimersi di fronte agli ostacoli.
Sono decisamente orientati al successo, che ricercano in maniera egocentrica.
Queste persone hanno un forte spirito d’amicizia e di sacrificio, nel difendere le loro idee e quelle dei loro amici.
Le difficoltà non mancheranno, ma potranno farcela, grazie alla loro forza interiore.
Non molto fortunati i legami sentimentali.
NUMERI FORTUNATI DEL DESTINO: 19-56-71-77-5
OGGETTO PORTAFORTUNA: Maialino alato (Flying pig)
SECONDA DECADE DI APRILE
DAL 11 APRILE AL 20 APRILE
I nati dal 11 al 20 Aprile, sono soggetti ad alti e bassi col denaro, quindi converrebbe essere parsimoniosi ed evitare le speculazioni.
Queste persone subiscono molte privazioni o problemi nella vita, alcuni gravi, anche se riusciranno sempre ad uscirne fuori abbastanza bene.
Hanno una mentalità molto aperta e faranno molto per evitare di vivere seguendo il ‘gregge’.
Inoltre, possiedono grandi sogni, obiettivi e aspirazioni.
Sarebbe bene che avessero uno stile di vita più sano possibile, osservando anche l’alimentazione.
NUMERI FORTUNATI DEL DESTINO: 22-39-60-71-78
OGGETTO PORTAFORTUNA: Fiore della vita (The Flower of Life)
TERZA DECADE DI APRILE
DAL 21 APRILE AL 30 APRILE
I nati dal 21 al 30 Aprile sono persone introverse e molto timide, hanno bisogno di essere stimolate per agire.
Essi avranno difficoltà nell’acquisire guadagni e, quando vengono messi di fronte a una richiesta o un progetto che, a loro giudizio, sarà solo causa di inutili complicazioni o di uno spreco di energia, la rifiutano invariabilmente, senza ripensamenti.
Sono anche molto spesso ostinati ed anche troppo suscettibili al fascino, fino ad avere una vita sentimentale travagliata, o addirittura scapestrata.
NUMERI FORTUNATI DEL DESTINO: 18-31-61-83-87
OGGETTO PORTAFORTUNA: Drago cinese (The Chinese dragon)
“Ciò che è in basso è come ciò che è in alto,
e ciò che è in alto è come ciò che è in basso”
-Copenhaver-
La ‘Dottrina delle Segnature’ (dal latino ‘firma’), chiamata anche ‘Teoria della Signatura’ o ‘Dottrina dei Segni’, è un’antica forma di conoscenza che studia l’aspetto, il segno, la forma con cui ogni elemento naturale di origine animale, minerale o vegetale si presenta, collegandolo per analogia a parti del corpo umano, per rivelarne la sua funzione terapeutica.
La Dottrina delle Segnature è ampiamente citata nella letteratura sulle piante medicinali, secondo la quale, alcuni attributi fisici delle piante servono come segni, per indicare il loro valore terapeutico.
Plinio il Vecchio, Dioscoride e altri primi studiosi classici alludono alla teoria, ma è stata sviluppata al meglio da Paracelso e dai suoi seguaci durante il Medioevo.
Nato Phillipus Auroleus Theophrastus Bombastus von Hohenheim, Paracelso visse dal 1493 al 1541.
Occultista svizzero, guaritore, alchimista, astrologo, scrittore, filosofo, medico e padre della chimica moderna, Paracelso ha gettato le basi teoriche, per quella che in seguito sarebbe stata conosciuta come la Dottrina delle Segnature.
Egli ha attribuito l’idea che “simile cura simile” e ha osservato una relazione farmacologica tra l’anatomia umana e la forma, il colore e la consistenza di vari materiali vegetali.
“Noi uomini scopriamo tutto ciò che è nascosto
nelle montagne da segni e corrispondenze esterne,
e così troviamo anche tutte le proprietà delle erbe
e tutto ciò che è nelle pietre”
-Paracelso-
Jakob Böhme (mistico religioso tedesco) e gli erboristi inglesi Nicholas Culpeper e William Cole furono tra i suoi più forti sostenitori.
Jakob Böhme credeva che Dio fornisse aiuti visivi, per determinare il modo migliore per utilizzare ogni pianta, animale, roccia e altri fenomeni che apparivano in natura.
Nonostante la natura spirituale originale del suo libro ‘Signatura Rerum’ (La firma di tutte le cose), molti nella comunità medica presto adattarono e applicarono questa pubblicazione al loro lavoro quotidiano.
Nicholas Culpeper, botanico e farmacista rinascimentale inglese si rifece ad alcune delle teorie della Dottrina delle Segnature nei suoi scritti, come ‘Giudizio delle malattie’ e la sua opera classica ‘The English Physician’, pubblicata per la prima volta nel 1651.
Chiaramente, la teoria ha influenzato una generazione di osservatori vegetali, scienziati e guaritori, che condividevano l’obiettivo di ottenere l’accesso ai doni segreti, che le piante ospitavano per la guarigione.
William Cole, nel suo libro ‘The Art of Simpling’, che pubblicò nel 1656, scrisse: “Sebbene il peccato e satana abbiano fatto precipitare l’umanità in un oceano di infermità, tuttavia la misericordia di Dio, che è su tutte le sue opere fa crescere l’erba sui monti, e le erbe per l’uso degli uomini, e non solo ha impresso su di loro una forma distinta, ma ha anche dato loro firme particolari, per cui un uomo può leggere, anche in caratteri leggibili, il loro uso”.
A partire dalla metà del 1500, gli studiosi iniziarono a criticare la Teoria dei Segni, tra cui il medico ed erborista fiammingo Rembert Dodoens, il quale fu forse il primo a contestarne la validità.
Anche il naturalista inglese John Ray fu critico nei confronti della teoria, così come gli studiosi moderni, quasi universalmente d’accordo nello scartare la Dottrina delle Segnature, definendola assurda, fantasiosa, inverosimile, e pseudo-scientifico.
Tuttavia, i ricercatori continuano a fare riferimento a questa dottrina, come alla ragione per cui molte piante sono selezionate per uso medicinale.
Un’attenta valutazione della Dottrina delle Segnature mostra che essa non funzionava come un ‘indizio a priori’ del valore terapeutico, ma serviva come mnemonico, ed era particolarmente importante nelle culture pre-alfabetizzate in quanto, in un’epoca in cui la conoscenza delle piante medicinali veniva tramandata oralmente, si dimostrò un modo pratico per ricordare le proprietà di una pianta.
Questa pratica era in parte spirituale, poiché si credeva che Dio contrassegnasse le sue creazioni con una chiara indicazione o “firma” del suo scopo.
Si pensava, che gruppi di piante, che condividevano la stessa firma, avessero proprietà curative simili, o avessero un effetto curativo su parti simili del corpo.
Ma Paracelso, considerato il padre della chimica moderna, fece molto per rendere popolare la Dottrina delle Segnature e le sue applicazioni.
Infatti, credeva che le piante crescessero dove sono più necessarie; ad esempio le foglie di Lapazio/Romice (Rumex obtusifolius) venivano usate per curare le punture della pianta di ortica, e spesso si trovavano queste due piante a crescere vicine.
Gli aspetti della pianta che si pensava fornissero indicazioni al suo utilizzo includono:
♣ HABITAT: Il luogo in cui le piante vivono e crescono mostra molto sul loro rapporto con quella regione. Suggerisce anche il potenziale della pianta in una relazione di supporto con la forma umana.
La dottrina della posizione varia parecchio, in quanto non è necessariamente uno strumento visivo, ma invece, una vasta comprensione delle bioregioni e del terreno.
Il Regno vegetale è interamente connesso, comunicando tra sopra e sotto terra.
La personalità di ogni pianta è specifica delle condizioni di crescita di cui ha bisogno, per fotosintetizzare la luce solare e l’anidride carbonica nel nutrimento.
Ad esempio, la pianta di Aloe vera cresce in regioni aride e secche, come il deserto, immagazzina la sua acqua in queste condizioni povere.
L’interno della pianta di Aloe contiene il meraviglioso gel denso, idratante e rinfrescante, che si utilizza in molti prodotti erboristici, per la cura del corpo e persino alimentari.
L’Aloe vera, quindi, è spesso usata come pianta di primo soccorso per ustioni ed irritazioni cutanee, oltre ad essere utilizzata per aiutare con costipazione ed infiammazione dentro e intorno al corpo.
E’ una pianta meravigliosamente solidale e protettiva, non solo per se stessa, ma per l’ambiente e gli esseri umani che la circondano.
♣ COLORE (di fiori, frutti, radici o steli): E’ il metodo più semplice per osservare l’utilizzo della pianta che si potrebbe fare.
Per esempio, prendendo la Lavanda, con le sue morbide sfumature tra il viola e il blu, dovremmo chiederci a cosa ci fa pensare.
Il blu e il viola, come colori nello spettro cromatico visibile, hanno una frequenza più alta (vibrazione) ed una lunghezza d’onda più corta.
Ciò disegna una connessione tra i centri energetici del corpo umano e dove questa energia viaggia in noi.
Nei Chakra, blu, viola e magenta rappresentano i Chakra della Gola, del Terzo occhio e della Corona.
All’interno di queste variazioni di colore esiste la lavanda, che si protende verso l’alto e fuori dal corpo.
Questi centri energetici sono i luoghi in cui si tengono, si esercitano ed equilibrano comunicazione, ascolto, musica, visione, intuizione, canalizzazione, leggerezza, apertura e connessione con il divino.
Per analogia, la lavanda influisce sul sistema nervoso, lenisce il mal di testa, allevia la tensione trattenuta nei tessuti e può essere riparatrice.
Aiuta anche a portare chiarezza, purificando delicatamente e liberando l’energia bloccata in tutto il corpo, oltre che aiutare nell’area della comunicazione, offrendo articolazione di pensiero, discorso e ascolto perspicace.
Questa pianta è utilizzata in molti prodotti per la cura dei capelli, e ha un collegamento diretto all’attivazione del proprio Chakra della Corona.
♣ FORMA: Anche la forma ha la sua importanza, quindi bisognerebbe notare la direzione in cui le foglie crescono o, con un po’ di immaginazione, come le linee e le forme possono assomigliare a una parte del corpo, un animale o un corpo celeste.
Questi particolari possono indirizzarci verso l’energia della pianta e, inoltre, la sua possibile relazione con i sistemi corporei della forma umana.
Per esempio, il Pino bianco (Pinus strobus) che, con le sue radici profonde ed il tronco forte, possiede molta forza per resistere alle intemperie e al tempo.
Osservandolo, si può percepire il suo radicamento e, poiché gli alberi assomigliano alla forma umana in posizione eretta, e la forma dei rami e degli aghi del pino sono piuttosto intricate, imitano visivamente le camere del sistema respiratorio umano.
Pertanto, il pino è un forte supporto tonico polmonare con proprietà antibatteriche e antiossidanti ed apre le vie aeree, aiutando a liberare l’energia bloccata, portando calma e stabilità.
Altri esempi molto rinomati includono piante come la Polmonaria (Pulmonaria) le cui foglie maculate si credeva assomigliassero a un polmone malato, o le Noci, che erano considerate a forma di cervello umano e la radice di Ginseng, che era usata per aiutare la vitalità sessuale maschile, per la sua somiglianza con l’anatomia riproduttiva maschile.
L’Erboristeria moderna ha confermato alcune di queste osservazioni precedenti, ad esempio la Polmonaria è un’erba espettorante, usata per aiutare a eliminare il muco dai polmoni e le noci, con il loro contenuto di Omega 3, sono considerate benefiche per la salute del cervello.
♣ STRUTTURA: Spine, peli, resine e oli sono prodotti dalla maggior parte delle piante, come mezzo di protezione ed impollinazione.
Le loro variazioni di consistenza sono indicatrici della personalità di una pianta e della capacità di supporto alla salute.
Un esempio lampante è il Verbasco (Verbascus thapsus), le cui foglie sono morbide, simili al tessuto ciliato dell’apparato respiratorio.
Quindi, per coloro che necessitano di un aiuto a breve termine, per tosse o un’infezione polmonare, o di un supporto a lungo termine per l’asma, il Verbasco è una scelta affidabile e molto utilizzata in erboristeria.
Infatti, è stato usato tradizionalmente per molti anni, come tonico ed espettorante per i polmoni ed è preparato in una miriade di modi per ottenere benefici curativi.
♣ ODORE: Il profumo è probabilmente una delle ‘firme’ di questa Dottrina più piacevoli e dirette, per ricevere i benefici per la salute da una pianta.
Ciò comporta la pratica dell’aromaterapia, un’arte!
Alcune piante, in particolare le piante da fiore, contengono oli aromatici volatili, che sono interiorizzati attraverso i recettori nel naso ed hanno un effetto diretto sui nostri corpi, attraverso il bulbo olfattivo nel cervello.
Un ottimo esempio è la Menta piperita (Mentha piperita) che con il suo profumo pulito e rinfrescante, invita alla chiarezza ed alla calma tutto il corpo.
Sentendo l’odore della Menta piperita, viene dato un segnale al cervello, che risponde inviando messaggi a diverse aree del corpo, provocando una varietà di effetti sulla salute.
Non solo questa pianta aiuta a regolare le febbri, ma può anche aiutare a calmare un mal di stomaco e un sistema nervoso iperattivo, tutto grazie al suo profumo stimolante e rinfrescante.
La Dottrina delle Segnature, sviluppata da medici, alchimisti e botanici durante il Medioevo ed il Rinascimento, si basava sulla corrispondenza ermetico-filosofica tra Macrocosmo e Microcosmo, supponendo un rapporto di ‘simpatia’ inteso come affinità tra il Mondo e l’essere umano, per cui ad esempio un fagiolo aveva una ‘relazione occulta’ con i reni, a causa della loro somiglianza.
Questo studio veniva applicato soprattutto alle piante medicinali e si estendeva ai nessi, oltre a quelli sopradescritti, anche a: tempi di manifestazione, caratteri, esiti patologici, temi astrali e temperamenti umorali, che formavano un comune archetipo spirituale.
A questo proposito, il sopracitato Jacob Boehme credeva fermamente, che alcune stelle governassero le piante e, per questo motivo, alle persone poteva essere diagnosticata e curata una malattia, usando gli effetti dell’influenza astrologica delle piante stesse.
Boehme è stato uno dei tanti scrittori e mistici che hanno dimostrato la loro comprensione di questo concetto, inclusi Platone, Gerard, ed i succitati Culpeper e Paracelso.
Per comprendere meglio la connessione di una pianta con il Cosmo, all’interno della Dottrina delle Segnature, si potrebbe leggere un libro eccellente e completo: ‘The Language of Plantes: A Guide to the Doctrine of Signatures’ di Julia Graves.
Altre piante comprese nella Dottrina delle Segnature:
SANGUINARIA CANADESE (Sanguinaria canadensis): Il colore rosso sangue dei rizomi di questa pianta la rendeva l’erba preferita, da utilizzare per tutte le malattie del sangue. Al giorno d’oggi, è stato scoperto, che l’uso eccessivo di questa erba deprime il sistema nervoso centrale, che può portare alla morte.
ERBA FEBBRIFUGA (Eupatorium perfoliatum): Questa erba è stata usata per trattare la ‘febbre delle ossa rotte’. Nota anche come ‘febbre dengue’ (virus che si trasmette tramite puntura delle zanzare Aedes), era un tipo di influenza che causava forti dolori ossei e muscolari. Gli steli di questa pianta sembrano crescere direttamente attraverso le foglie della pianta, il che potrebbe essere indicativo del fatto, che essa potrebbe essere utilizzata per aiutare a fissare le ossa. Tuttavia, sono stati i dolori del corpo associati a forti febbri, che sono stati aiutati dall’uso di questa pianta. Gli erboristi moderni prescrivono cautela riguardo l’utilizzo di questa pianta, in quanto un sovradosaggio può causare nausea, vomito e probabilmente malattie del fegato.
ERBA MOSCATELLA O SALVIA VERBENA (Salvia sclarea): I semi, immersi in acqua, producono un rivestimento mucillaginoso. Questa pianta è stata utilizzata per il trattamento di tutte le malattie degli occhi ed i suoi semi servivano per schiarire la vista, in quanto con essi si creava un gel mucillaginoso, che aiutava a eliminare le ostruzioni dagli occhi. Oggi l’olio essenziale viene utilizzato per aiutare a migliorare la vista e contro il calo della vista legata all’età. Si immerge un panno in acqua tiepida con l’aggiunta di qualche goccia di olio di Erba moscatella, si strizza il liquido in eccesso, quindi si posiziona il panno sugli occhi per un massimo di dieci minuti, per dare sollievo agli occhi stanchi e affaticati.
EUFRASIA (Euphrasia officinalis): Poiché i fiori assomigliano a un occhio malato e iniettato di sangue, si pensava che questa pianta fosse un rimedio per alleviare tutti i problemi dell’occhio. Sebbene questa erba sia usata occasionalmente oggigiorno, l’uso eccessivo può causare confusione mentale, insieme a una varietà di problemi agli occhi come prurito, gonfiore e arrossamento.
NON TI SCORDAR DI ME (Myosotis scorpioides): I boccioli di questo fiore si sviluppano in uno schema a spirale, che sembra assomigliare alla coda di uno scorpione. Si credeva, quindi che questa pianta fosse un rimedio per i morsi di serpente e le punture di scorpione.
MIGLIASOLE (Lithospermum officinale): Si pensava che i semi, simili a piccole pietre, fossero in grado di sciogliere la renella, ovvero calcoli renali e vescicali. Questa erba può essere usata come tonico, per eliminare le tossine dal corpo e può aiutare a curare l’epatite e altri disturbi del fegato.
VIOLA DEL PENSIERO (Viola tricolor): Si credeva, che la parte superiore dei fiori assomigliasse ai lobi superiori del cuore, rendendola l’erba ideale per tutti i problemi legati a questo organo. Una volta veniva prescritta come tonico cardiaco generale e per aiutare ad alleviare il dolore emotivo di un cuore spezzato.
EPATICA O ERBA TRINITA’ (Hepatica nobilis): Le foglie ricordano vagamente la forma e il colore del fegato, quindi questa pianta veniva utilizzata per curare i disturbi di questo organo. Sebbene non sia spesso prescritta ai giorni nostri, l’Erba epatica è occasionalmente usata come tonico generale del fegato e digestivo.
CAPELVENERE (Adiantum capillus-veneris): Il nome latino di questa pianta significa i ‘capelli di Venere’, che potrebbero spiegare il motivo per cui si pensava che questa pianta fosse in grado di promuovere una sana crescita dei capelli. Oggi sono disponibili vari mix contenenti capelvenere, in quanto può aiutare a trattare i punti calvi causati dalla tigna.
RANUNCOLO FAVAGELLO (Ranunculus ficaria): Si pensava che le radici di questa pianta, con estremità globose assomigliassero alle varici emorroidarie, quindi, ancora oggi è utilizzato come uno degli ingredienti di una lozione, che può aiutare a ridurre le emorroidi dolorose.
PRUNELLA O BRUNELLA (Prunella vulgaris): La corolla del fiore ha la forma di un uncino, quindi secondo la dottrina, la Prunella era usata per curare le ferite risultanti da strumenti affilati. Gli erboristi moderni usano un’infusione esterna dell’erba, per aiutare a fermare l’emorragia e ridurre il gonfiore dovuto alle punture di insetti.
ARISTOLOCHIA SERPENTARIA (Aristolochia serpentaria): Ha molte radici lunghe e sottili, che danno origine al nome comune Serpentaria. La pianta un tempo era usata per curare i morsi di serpente ed i morsi di cani affetti da rabbia. Questa pianta è risultata velenosa, causando danni al sistema nervoso e persino la morte, a dosi più elevate.
CARDAMINA (Cardamine concatenata): Questa pianta ha rizomi color avorio, ricoperti da tante piccole escrescenze, che ricordano una mascella piena di denti. La pianta era usata per curare il mal di denti e altri problemi dentali.
CURCUMA (Curcuma longa): Secondo Nicholas Culpeper, il colore giallo di questa spezia serviva per aprire ostruzioni, era vantaggiosa contro l’ittero giallo ed il freddo cimurro del fegato e della milza. Oggi, i rizomi di Curcuma possono essere utilizzati internamente per l’ittero e le malattie del fegato e sono reputati adatti per abbassare i livelli di colesterolo.
“Ogni erba deve dire all’uomo
dalla sua forma o foglie, stelo o fiori,
di quale uso potrebbe essere per curare i suoi mali”.
-Helen Noyes Webster-
Nell’antica filosofia cinese, il concetto di Yin e Yang probabilmente deriva dalla dualità ‘giorno-notte’.
Questo concetto descrive come le forze opposte o contrarie possano effettivamente essere complementari, interconnesse e interdipendenti nel Mondo naturale, e come possano dar luogo l’una all’altra, mentre si relazionano vicendevolmente.
Nella cosmologia cinese, l’Universo si crea da un caos primario di energia materiale, organizzato nei cicli di Yin e Yang e formato in oggetti e vite.
Yin è il ricettivo e Yang il principio attivo, come in tutte le forme di cambiamento e differenza, come il ciclo annuale (inverno ed estate), il paesaggio (ombra esposta a nord e luminosità esposta a sud), l’accoppiamento sessuale (femminile e maschile), la formazione di uomini e donne come personaggi e storia sociopolitica (disordine e ordine).
Quindi, Il principio di Yin e Yang è che tutte le cose esistono come opposti inseparabili e contraddittori.
Le coppie di opposti uguali si attraggono e si completano a vicenda.
Questo principio risale molto probabilmente al III secolo a.C., quando il concetto di Yin e Yang e l’idea di forze complementari divennero popolari con il lavoro della scuola cinese di Yin-yang, che studiava filosofia e cosmologia.
Il principale sostenitore della teoria fu il cosmologo Zōu Yǎn (o Tsou Yen), il quale riteneva che la vita passasse attraverso cinque fasi (Wǔxíng) “fuoco, acqua, metallo, legno, terra”, che si scambiavano continuamente, secondo il principio di Yin e Yang.
Come illustra il simbolo Yin e Yang, ogni lato ha al suo interno un elemento dell’altro (rappresentato dai piccoli punti).
Nessuno dei due poli è superiore all’altro e, poiché un aumento dell’uno comporta una corrispondente diminuzione dell’altro, si deve raggiungere un giusto equilibrio tra i due poli per raggiungere l’armonia.
E tutto ciò è un concetto fondamentale nella filosofia cinese, nella medicina cinese e nella cultura in generale.
Yin:
Femminile/Forza femminile/Energia femminile
Nero
Ocurità
Nord
Acqua (trasformazione)
Passivo
Luna (debolezza e la dea Changxi)
Terra
Freddo
Vecchio
Numeri pari
Valli
Povero
Morbido
Fornisce spirito a tutte le cose.
Raggiunge il suo massimo di influenza con il Solstizio d’inverno.
Può anche essere rappresentato dalla tigre, dal colore arancione e da una linea spezzata nei trigrammi dell’I Ching (o Libro dei Mutamenti).
Le donne sono associate allo Yin, perché il ciclo mestruale dura in genere 28 giorni, come il ciclo lunare.
In cinese, l ‘”essenza”, o sostanza, che accende le mestruazioni è chiamata ‘Tian Gui’, o ‘acqua celeste’, che segnala la trasformazione da ragazza a donna, con la capacità di avere figli.
Quando si combina con lo Yang, porta il potenziale per la vita.
Yang:
Maschile/Forza maschile/Energia maschile
Bianco
Luce
Sud
Fuoco (creatività)
Attivo
Sole (forza e il dio Xihe)
Paradiso
Caldo
Giovane
Numeri dispari
Montagne
Ricco
Difficile
Dà forma a tutte le cose.
Raggiunge il suo massimo di influenza con il Solstizio d’estate.
Può anche essere rappresentato dal drago, dal colore blu e da un trigramma a linea continua dell’I Ching.
Il simbolo Yin-Yang è anche legato all’antico metodo utilizzato per tracciare i movimenti del sole, della luna e delle stelle, durante tutto l’anno.
I primi caratteri cinesi per Yin e Yang si trovano in iscrizioni fatte su “ossa di oracolo” (resti scheletrici di vari animali usati nelle antiche pratiche divinatorie cinesi, almeno già nel XIV secolo a.C.).
In queste iscrizioni, Yin e Yang sono semplicemente descrizioni di fenomeni naturali, come le condizioni meteorologiche, in particolare il movimento del sole.
C’è luce solare durante il giorno (Yang) e una mancanza di luce solare durante la notte (Yin).
Secondo il primo dizionario completo di caratteri cinesi (circa 100 d.C.), ‘Shuowen jiezi’ di Xu Shen ( Spiegazione di grafici a componenti singoli e analisi di caratteri composti), Yin si riferisce a “una porta chiusa, l’oscurità e la riva sud di un fiume e il lato nord di una montagna”.
Yang si riferisce a “altezza, luminosità e il lato sud di una montagna”.
Questi significati hanno origine nell’esperienza di vita quotidiana dei primi Cinesi, contadini che dipendevano dalla luce solare per l’illuminazione e le loro routine quotidiane.
Quando spuntava il sole, andavano nei campi a lavorare; quando il sole tramontava, tornavano a casa per riposarsi.
Questo modello quotidiano basato sul sole portava evidentemente a un’affermazione concettuale: Yang = movimento (dong) e Yin = riposo (jing).
Nei loro primi usi, Yin e Yang esistevano indipendentemente e non erano collegati.
La prima testimonianza scritta dell’uso di questi due vocaboli insieme appare in un verso dello ‘Shījīng ’ (Libro delle Odi):
“Guardando lo scenario su una collina, alla ricerca di Yin Yang“
Ciò indica che Yang è il lato soleggiato e Yin è il lato ombroso della collina, effetto del sole che esiste allo stesso tempo sulla collina.
Nella mitologia cinese, Yin e Yang sono nati dal Caos, quando l’Universo è stato creato per la prima volta e si crede che esistano in armonia al centro della Terra.
Durante la creazione, il raggiungimento dell’equilibrio nell’uovo cosmico ha permesso la nascita di Pangu (o P’an ku), il primo essere umano.
Inoltre, i primi Dei Fú Xī, Nüwa e Shen Nong nacquero da Yin e Yang.
Nella religione cinese, i Taoisti favoriscono lo Yin, mentre i Confuciani favoriscono lo Yang in armonia con l’obiettivo principale delle rispettive filosofie.
I Taoisti enfatizzano la reclusione, mentre i Confuciani credono nell’importanza dell’impegno nella vita.
Come espresso nell’I Ching, il rapporto in continua evoluzione tra i due poli è responsabile del flusso costante dell’Universo e della vita in generale.
Quando c’è uno squilibrio troppo grande tra Yin e Yang, possono verificarsi catastrofi come inondazioni, siccità e pestilenze.
Di conseguenza, l’equilibrio di Yin e Yang è importante.
Infatti, sebbene il Mondo sia composto da molte forze diverse, a volte opposte, queste possono coesistere e persino completarsi a vicenda.
A volte, le forze opposte in natura fanno addirittura affidamento l’una sull’altra per esistere.
La natura di Yin-Yang risiede nell’interscambio e nell’interazione delle due componenti, l’alternanza del giorno e della notte ne è un esempio:
‘Non può esserci ombra senza luce’
Se Yin è più forte, Yang sarà più debole e viceversa.
Essi possono scambiarsi in determinate condizioni, in un modo in cui di solito non sono Yin e Yang.
In altre parole, gli elementi Yin possono contenere alcune parti di Yang e quelli Yang possono avere alcune componenti di Yin.
Si percepisce che questo equilibrio di Yin e Yang esiste in ogni cosa.
Il simbolo Yin-Yang, noto anche come simbolo del Tai Chi (Tàijíquán, “lotta dell’estrema essenza”, facendo riferimento alla ricerca di armonia ed equilibrio tra Yin e Yang), è costituito da un cerchio diviso in due metà da una linea curva. Una metà del cerchio è nera e rappresenta tipicamente il lato Yin; l’altro è bianco, per il lato Yang.
Un punto di ogni colore si trova vicino al centro della metà dell’altro.
Le due metà si intrecciano così, attraverso una curva a spirale che divide il tutto in semicerchi, ed i piccoli punti rappresentano l’idea che entrambe le parti portino il seme dell’altra.
Il punto bianco nell’area nera e il punto nero nell’area bianca connotano la coesistenza e l’unità degli opposti, per formare un tutto.
La linea sinuosa significa, che non ci sono separazioni assolute tra i due opposti.
Il simbolo Yin-yang, quindi, incarna entrambi i lati: dualità, paradosso, unità nella diversità, cambiamento e armonia.
I principi di Yin e Yang sono una parte importante di ‘Huangdi Neijingo’, il Classico di Medicina dell’Imperatore Giallo.
Scritto circa 2000 anni fa, è il primo libro di medicina cinese, il quale afferma che, per essere sani, sia necessario bilanciare le forze Yin e Yang all’interno del proprio corpo.
Yin e Yang sono ancora oggi importanti nella medicina tradizionale cinese e nel Feng Shui.
La teoria Yin-yang è rappresentata anche nel Feng Shui, l’arte e la scienza del posizionamento.
Molto più di uno schema di decorazione domestica, il Feng Shui si traduce in ‘vento-acqua’, con il vento che rappresenta lo Yang e l’acqua, Yin.
Quando gli elementi di Yin e Yang sono in equilibrio nel tuo ambiente, c’è un buon flusso che promuove salute, benessere e longevità.
Quando è sbilanciato, l’ambiente circostante può sembrare stantio e privo di ispirazione.
Insomma, Yin e Yang è un’antica filosofia cinese, che ci ricorda che l’equilibrio è la chiave della prosperità.
Bilanciando le forze opposte ma complementari di Yin e Yang nelle nostre vite moderne, possiamo ottenere una salute più vibrante e sostenibile.
Yin-yang rappresenta l’Universo che si crea dall’energia caotica Wujie la trasmuta in ordine, Tai Ji, la grande polarità.
Questo simbolo rappresenta la teoria della creazione o il “big bang”.
Inizia con il nulla e si trasforma in tutto.
Se desideri realmente ottenere un consulto quanto più mirato ed attendibile possibile, innanzitutto devi tenere sempre presente, che la lettura degli Arcani non è un gioco ma, al contrario, una manifestazione guidata dalle immagini e dalle forze extrasensoriali del cartomante.
Chi legge le carte, mette a disposizione le proprie conoscenze esoteriche e le proprie energie, da contraccambiare con il rispetto.
Importante, per ottenere un vero consulto, è che DEVI tenere bene a mente di dover dire ESATTAMENTE la verità.
Nomi e date devono essere reali e non di fantasia, per ottenere quanti più consulti gratuiti possibili.
Infatti, trattandosi di lettura a distanza, la veridicità delle informazioni serve per creare un legame tra te e l’operatore esoterico.
Dare informazioni di fantasia non farà altro, che inficiare l’esito al dilemma che ti frulla nella mente.
Inoltre, è corretto fare un resoconto della tua situazione, quanto più chiaro possibile, per consentire al cartomante di centrare il problema al massimo delle possibilità.
Omettere la tua storia, per mettere ‘alla prova’ il cartomante, non fa altro che rallentare e generalizzare la risposta che otterresti con la lettura dei Tarocchi.
Il cartomante non deve partecipare ad un esame di abilità, se sei sospettoso o non ti fidi (o ti serve un passatempo), evita di far perdere tempo all’operatore, togliendolo a chi ha davvero bisogno di una mano.
E’ consigliato effettuare 1 o 2 domande dirette e nette, affinché la risposta sia quanto più precisa ed esatta possibile.
Per avere delle risposte sensate, è importante riuscire a fare la domanda giusta.
Chiedere la tua situazione attuale o del passato, non serve a nulla, in quanto già la conosci, quindi: perché perdere tempo?
Piuttosto, è bene entrare nel dettaglio di una situazione, chiedere quale può essere l’atteggiamento migliore per affrontarla e quali sono le forze in gioco.
Per esempio, chiedere “TROVERO’ L’AMORE”, è la domanda più inutile e generica che si possa fare.
Infatti, la risposta potrebbe essere NO e ciò non vorrebbe dire che rimarrai solo per tutta la vita, ma semplicemente che, nel prossimo futuro (periodo quantificabile in maniera relativa e soggettiva), non è prevista tale possibilità.
Oltre al fatto, che non esiste un ‘futuro assoluto’ in quanto, grazie al nostro libero arbitrio, possiamo modificare il pronostico, cambiando il nostro comportamento o la nostra prospettiva inerenti il nostro quesito.
Potrebbe essere più corretto chiedere, COME TROVERO’ L’AMORE?
Oppure è sbagliatissimo chiedere: “COSA SUCCEDERA’ NEL MIO FUTURO?”
La risposta ottenibile è talmente generica, che potrebbe descrivere magari una discussione senza grande importanza per te, tralasciando qualcosa di più serio.
Inoltre, preciso che non esiste un calendario, il tempo è relativo, al massimo si può vedere se un avvenimento accadrà abbastanza presto o se è più lontano, fermo restando che tutto è relativo: ciò che è prossimo per me, non lo è per te e viceversa.
Pensa: se fosse davvero possibile quantificare, predire, conoscere la data o il periodo preciso di un evento, non credi che saremmo ‘onnipotenti’?
Quindi, per favore, non chiedere date precise, chi ti dà un tempo, è un ciarlatano…
Un altro aspetto importante da considerare è, che il destino non si muta bersagliando le carte di insistenti, ripetitivi quesiti, ma lo si cambia caso mai con la volontà, l’autocontrollo, senza diventare succubi di consulti ossessivi, su argomenti per i quali si è già ottenuta una risposta.
L’esito del tuo quesito, che non ti ha soddisfatto, non cambierà da solo e il giorno dopo…
Importante è tenere a mente, che vorrei semplicemente darti un piccolo aiuto, per quanto mi è possibile, nei piccoli problemi o inciampi della tua vita.
Ultime cose da ricordare sempre:
1) Non effettuo consulti sulla salute e tutto ‘ciò che le gira intorno’, per cui bisogna rivolgersi a specialisti del settore.
2) Non realizzo alcuna pratica di magia o ritualistica (che conosco perfettamente), ma mi limito a raccontarle e descriverle parzialmente nei miei post, giusto per informazione ludica. Infatti, esse non hanno alcun effetto ‘magico’, se effettuate da persone non in possesso di TUTTE le informazioni, indicazioni, ingredienti e potenzialità extrasensoriali. E ti prego di diffidare da chi te le propone, chiedendoti, tra l’altro, un compenso elevato.
3) Non eseguo consulti su MINORENNI, neanche se fossero i tuoi figli. E, camuffare la data di nascita, servirà a nulla, in quanto la lettura non sarà dedicata al vero protagonista.
4) Amo gli animali in maniera smisurata, ma non faccio consulti su di loro (neanche sui miei).
Dopo tutto questo panegirico, ti è PASSATA o VENUTA la voglia di un consulto?