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ANIMALI STRAORDINARI
Scorpionidi è un Ordine di artropodi velenosi, appartenente alla Classe degli aracnidi, comprendente circa duemila Specie di Scorpioni, caratterizzati da un corpo allungato ed una coda segmentata terminante con un pungiglione da cui viene iniettato il veleno.
Una lesione causata dal pungiglione, telson, di uno Scorpione provoca la condizione medica nota come “scorpionismo”, che può variare in gravità.
Solitamente, le punture provocano dolore, parestesia e gonfiore variabile ma, nei casi gravi, comportano l’avvelenamento degli esseri umani che può provocare dolore estremo, gravi malattie o persino la morte, a seconda della tossicità del veleno.
Uno Scorpione resiste a dosi elevatissime di radiazioni, sopravvivendo alle bombe atomiche, così come i blattoidei ed una sua caratteristica è di diventare luminescente, se esposto ad alcune frequenze di ultravioletti.
Solitamente questi animali sono lunghi pochi centimetri, ad eccezione del Lungacoda (Hadogenes troglodytes), il quale supera i venti centimetri ed è considerato lo Scorpione più lungo del mondo.
Invece, tra i fossili di Scorpioni sono stati trovati esemplari lunghi circa un metro.
Predatore notturno, lo Scorpione vive nel deserto, nelle praterie e savane, nelle foreste, nelle grotte, ma anche sotto rocce ad elevate altitudini.
Anticamente, gli Egiziani veneravano lo Spirito dello Scorpione, come un potente guardiano per le anime che si spostavano da un mondo all’altro.
Era una creatura sacra per Selket, la Dea che guarisce punture e morsi e non era insolito per i Sacerdoti usare immagini di Scorpioni, su strumenti di mummificazione rituale, per salvaguardare il prezioso spirito trasformante al suo interno.
Ecco perché si conferisce allo Scorpione il potere del cambiamento, in particolare in termini di crescita della nostra anima attraverso varie incarnazioni.
Per i nativi americani, lo Scorpioni è un simbolo di cambiamento, pericolo e rischio, come si racconta nel “Lo Scorpione e il Ranocchio“: «Un giorno, uno Scorpione chiese ad un Ranocchio di portarlo attraverso un fiume.
Il Ranocchio aveva paura di essere punto durante il viaggio, ma lo Scorpione lo tranquillizzò dicendo che, se lo avesse punto, il Ranocchio sarebbe affondato e lui, di conseguenza, sarebbe annegato.
Il Ranocchio gli credette e cominciò a trasportare lo Scorpione il quale, a metà strada attraverso il fiume, lo punse effettivamente, condannandoli entrambi.
Il Ranocchio morente chiese allo Scorpione perché lo avesse punto nonostante ne conoscesse la conseguenza, e lo Scorpione rispose: “Mi dispiace, ma non ho potuto resistere all’impulso. È nella mia natura».
La morale di questa favola è che non si può cambiare la vera natura delle persone, le quali a volte danneggiano gli altri, anche quando ci sarà un impatto negativo anche su loro stesse.
Anche nelle tradizioni africane troviamo lo Scorpione è collegato alla morte ed alla vita, in quanto si credeva che una sua puntura avesse il potere di guarire e quindi lo veneravano.
Per i Musulmani, lo Scorpione simboleggia sia il male che un protettore, ed anche emblema della sessualità.
Spesso questo animale è intessuto nei tappeti e negli arazzi dell’arte islamica, col significato del derviscio che ha potere sul male.
Nel Buddismo, la dualità dello Scorpione è rappresentata nella sua natura di punire per proteggersi, e come una forza potente.
L’antico racconto zen, “Il Monaco e lo Scorpione“, narra: « Due monaci si stavano lavando i piedi in un fiume, quando videro uno Scorpione che lottava nell’acqua.
Sapendo che gli Scorpioni non possono nuotare, il monaco anziano si inginocchiò per tirarlo fuori dall’acqua e metterlo sulla riva.
Mentre lentamente e con calma lo raccoglieva, lo Scorpione gli punse la mano.
Per il dolore e di riflesso, il monaco lasciò cadere lo Scorpione, però poi ci provò di nuovo un altro paio di volte, ma più velocemente.
Tuttavia, fu ancora punto e lasciò cadere l’animale.
Poi disse al monaco più giovane di portargli un ramo di un albero dalla riva e, usandolo, riuscì a tirare fuori lo Scorpione dall’acqua e metterlo sulla riva.
Il monaco più giovane chiese: “Perché hai cercato di salvare lo Scorpione nonostante ti avesse fatto male? E’ una creatura ingrata”.
Il monaco anziano rispose: “Se io entro nell’acqua, mi bagno; la natura dell’acqua è bagnata. Vedi quell’albero laggiù? Chiunque può sedersi sotto la sua ombra. L’albero non ti chiederà mai se sei giovane o vecchio, buono o cattivo, umano o animale; fornirà a tutti la sua ombra, perché questa è la sua natura. Allo stesso modo, la natura dello Scorpione è pungere, quindi non c’è nulla di cui offendersi. La nostra vera natura è di essere compassionevoli verso tutti gli Esseri viventi, proprio come l’albero serve tutti gli Esseri viventi senza discriminazioni. Quando ci allineiamo con la nostra vera natura, libereremo le nostre menti dalla sofferenza che deriva dalla discriminazione e dall’attaccamento».
La morale di questo racconto è che dovresti rimanere fedele a te stesso, e proprio perché è nella natura dello Scorpione pungere, ciò non lo rende una creatura buona o cattiva.
Diversi testi della Bibbia fanno riferimento agli Scorpioni, spesso usati come simbolo di pericolo, malvagità, difficoltà, avversità o ira di Dio, come nel Libro dell’Apocalisse, in particolare 9:3–10, in cui sono menzionati questi animali in relazione all’angoscia ed alla sofferenza durante gli eventi apocalittici.
Secondo gli sciamani, lo Scorpione è una guida spirituale, capace di creare un cambiamento nella coscienza, la cui puntura agisce come una droga psichedelica che altera la mente e che, quando usata, porta il guaritore nel tempo dei sogni o in altri regni spirituali.
Altre volte, lo Scorpione rappresenta la morte inaspettata e, poiché nell’avvicinarsi alla vittima, sembra quasi danzare giocosamente, indica che non attacca con alcun tipo di malizia, ma rimane semplicemente fedele alla sua natura, e che la morte è sempre in agguato, è sempre una possibilità.
Quindi, simbolicamente lo Scorpione rappresenta l’essere pronti a tutto ed il vivere appieno ogni momento.
Nello stesso tempo, mentre per alcuni questo animale rappresenta la dipartita a causa del suo veleno, molte culture credevano che lo Scorpione potesse guarire, aiutando una persona ad iniziare la propria vita quando è sull’orlo della morte.
Inoltre, poiché questo animale è noto per usare il suo telson sia per la protezione che per la caccia, e di solito è sulla difensiva, rappresenta la capacità di salvaguardare se stessi.
Lo Scorpione è un simbolo della concentrazione e della spinta personale a raggiungere ciò che si desidera nella vita, rappresenta una forma concentrata di energia, di cui tutti noi abbiamo bisogno e che spesso già possediamo, anche se in maniera latente.
Simboleggia quanto si può essere potenti, concentrando il proprio potere su un obiettivo; che bisogna essere pronti ad affrontare qualsiasi sfida a testa alta, con completa determinazione perché, prima o poi, si riuscirà a padroneggiare la situazione, qualsiasi essa sia.
Potente simbolo di nuovi inizi, lo Scorpione ti invita, o ti spinge, ad abbracciare il cambiamento, avvertendoti anche che questa trasformazione potrebbe essere radicale.
Ti incoraggia a liberarti di tutto ciò che nella tua vita attuale non ti è utile, di tutto ciò che può impedirti di migliorare, basandoti sul principio: “distruggere prima di ricostruire”, per ottenere una rinascita benefica.
Per questo motivo, devi ripulire, purificare la tua mente da ciò che non serve più o non è più necessario, di liberare i tuoi pensieri ed a fare delle scelte, prima di intraprendere la nuova fase della tua vita o del tuo progetto.
La luce dello Scorpione può essere negativa o positiva: da un lato, entrarne in contatto potrebbe simboleggiare la trasformazione di te stesso abbracciando i tuoi fallimenti e trovando i tuoi punti di forza interiori; dall’altro, potrebbe essere associato al Male o al Diavolo, un male che si nasconde in bella vista sotto le spoglie di qualcosa di positivo, ma che poi usa il suo pungiglione.
Lo Scorpione è anche simbolo di lussuria, sesso e fertilità.
Chi ha lo Scorpione come totem dello Scorpione è una persona influente e può ispirare gli altri.
E’ passionale nelle sue relazioni amorose ed è nota come un buon amante, avendo bisogni sessuali impellenti.
Tuttavia, durante le sue relazioni intense e passionali, spesso ama periodi di solitudine tra le loro relazioni intense e passionali.
Ha il dono della Psicometria, ovvero dell’indagine psicologica che tende al raggiungimento di valutazioni quantitative del comportamento umano o animale, pertanto tende ad usare il senso del tatto nella maggior parte delle situazioni.
Se hai il totem Scorpione, proteggi la tua solitudine quando ne hai bisogno, sei spesso molto difensivo nei confronti dei tuoi figli o degli animali e, occasionalmente, li proteggerai da situazioni in cui devono affrontare le conseguenze per imparare e crescere.
Non hai paura di permetterti di essere vulnerabile con gli altri, usi le parole in un modo che può spesso essere pungente nelle tue osservazioni, ed il tuo carisma generale ti porterà spesso attraverso qualsiasi conflitto.
Un animale di potere è colui con cui hai un legame profondo ed a cui ti rivolgi nei momenti di bisogno per sfruttare il suo potere.
Quindi, se invochi il potere dello Scorpione, attingi alla sua prontezza alla battaglia ed alla capacità di affrontare con ferocia le sfide ed i nemici.
Lo Scorpione dimostra resilienza, insegnandoti ad affrontare sfide che vanno oltre le tue nostre capacità percepite.
Questo animale, essendo una creatura sessuale, ti ricorda l’importanza dell’intimità ed il bisogno di vicinanza nella tua vita, soprattutto quando ti senti solo.
Nel Feng Shui, nonostante affondi le sue radici nella cultura cinese, in cui troviamo principalmente simboli animali come il drago, la tartaruga, la fenice, ecc., spesso si sceglie di incorporare immagini o statuette di Scorpioni a scopo decorativo, ma che non hanno significati o applicazioni consolidati di questa disciplina.
Uno Scorpione in sogno può rappresentare un rapporto stretto con qualcun altro o con persone malvagie ed invisibili nella tua vita.
Potrebbe anche essere il segno di un dolore involontario causato dalle tue parole e/o dalle conseguenze delle tue scelte.
Quindi, se sogni uno Scorpione, dovresti prestare molta attenzione alle sensazioni che provi, perché esse indicheranno il significato corretto al momento del risveglio.
In generale:
🟢 SOGNARE SCORPIONE BIANCO, simboleggia la necessità di trovare la pace e la tregua, dopo un periodo di incertezza nella vita. Indica anche che, se stai attraversando un periodo difficile in questo momento, c’è speranza nel tuo futuro, se rimani positivo.
🟢 SOGNARE SCORPIONE GIALLO, Leiurus quinquestriatus, comunemente chiamato Scorpione giallo, è la specie più mortale al mondo e, come tale, sognarlo porta una connotazione negativa. Simboleggia il male, il cinismo e la negatività, ma è anche un segnale che devi spingere in avanti per raggiungere gli obiettivi nella tua vita di veglia.
🟢 SOGNARE SCORPIONE ROSSO, significa forza e creatività, quindi si riferisce alle tue passioni ed ai tuoi obiettivi personali, oltre a migliorare la tua relazione romantica.
🟢 SOGNARE SCORPIONE NERO, rappresenta il male, l’oscurità e l’ignoto. Tende a simboleggiare l’essere consapevoli di ciò che ti circonda, in modo da non essere ingannato da ciò che ti è nascosto, ma potrebbe anche significare che il Regno divino presto entrerà nella tua vita.
🟢 SOGNARE SCORPIONE MARRONE, simboleggia la stabilità, la saggezza e la terra. E’ un messaggio di rimanere radicato, di essere vicino a persone che ti nascondono segreti e di prestare attenzione ai tuoi bisogni sessuali nella tua relazione.
🟢 SOGNARE SCORPIONE BIANCO, significa speranza, pace e autorealizzazione, nonostante le immagini contrastanti.
🟢 SOGNARE DI ESSERE PUNTO DA UNO SCORPIONE, non è un buon segno, significa che potresti aver messo la tua fiducia in persone che ti tradiranno.
🟢 SOGNARE DI ESSERE MORSO DA UNO SCORPIONE, implica relazioni tossiche e conseguenti difficoltà imminenti.
🟢 SOGNARE DI UCCIDERE UNO SCORPIONE, significa che stai superando situazioni tossiche o negative, causate dalle persone nella tua vita. Sei ingannato da alcune persone intorno a te, e sai che devi batterle al loro stesso gioco.
🟢 SOGNARE UNO SCORPIONE CHE GALLEGGIA NELL’ACQUA, indica che devi lasciar andare un po’ di dolore ed imparare ad accettare la situazione. In altre parole, potresti attraversare il processo in tre fasi: negazione, accettazione ed infine andare avanti.
🟢 SOGNARE UNO SCORPIONE MORTO, significa che avrai il potere di raggiungere i tuoi obiettivi nel prossimo futuro, portandoti gioia e fortuna nel processo. Ma assicurati di non approfittare di quella buona fortuna.
🟢 SOGNARE DI MANGIARE UNO SCORPIONE, è un buon segno per la tua vita amorosa, ma ciò include tutti i tipi di amore. E avere quell’influenza positiva cambierà la tua vita in meglio.
🟢 SOGNARE UNO SCORPIONE GIGANTE, indica che devi essere consapevole delle decisioni e delle scelte che fai nella tua vita. È un promemoria che, se vuoi un buon risultato, non devi fare solo scelte a casaccio.
🟢 SOGNARE DI ESSERE ATTACCATO DA UNO SCORPIONE, è un segno di cambiamento o di trasformazione nel tuo futuro. Pensa a dove sei ora, e quale parte della tua vita richiede un aggiornamento.
🟢 SOGNARE UNO SCORPIONE BRUCIATO, significa sfidare le aspettative, superare la negatività ed avere successo.
🟢 SOGNARE DI INCIAMPARE IN UNO SCORPIONE, suggerisce di controllare in quale nuova situazione ci si sta imbarcando.
🟢 SOGNARE DI NON RIUSCIRE AD UCCIDERE UNO SCORPIONE, avverte che si è circondati da nemici.
🟢 SOGNARE DI CATTURARE UNO SCORPIONE, indica di dover sbarazzarsi di cose estranee.
🟢 SOGNARE DI TROVARE UNO SCORPIONE NEL LETTO, presagisce un possibile tradimento da parte di un caro amico.
🟢 SOGNARE DI ESSERE INSEGUITO DA UNO SCORPIONE, denota difficoltà imminenti e consiglia cautela.
🟢 SOGNARE UNO SCORPIONE NELLA SABBIA, significa che qualcuno desidera spasmodicamente la tua compagnia.
Tatuarsi uno Scorpione ha una vasta gamma di significati, a seconda di ogni individuo.
Alcuni includono: rinascita dopo la fine di una relazione o di una carriera, per simboleggiare le persone tossiche nella propria vita; superamento di avversità; protezione di se stessi o degli altri; percezione superiore, coscienziosità; morte di una persona cara o di una parte di sé; risveglio spirituali e nuovi inizi; potenziamento e libertà personale; guarigione e sopravvivenza.
Lo Scorpione può anche essere tatuato per rappresentare la resilienza o uno spirito combattivo, in entrambi i casi, questo particolare motivo è forte quanto la sua controparte naturale.
Oppure può rappresentare la sessualità maschile e l’eccitazione; ma anche la protezione dagli spiriti maligni.
Uno Scorpione con una rosa rappresenta due esseri viventi che non devono essere giudicati dalla loro apparenza: lo Scorpione è piccolo, ma intimidatorio, e la rosa è bella, ma può ferire qualcuno con le sue spine ed entrambi dovrebbero essere ammirati da lontano.
Significa anche che non puoi essere giudicato e che le persone dovrebbero essere caute, quando cercano di avvicinarsi a te, fisicamente o spiritualmente.
Uno Scorpione con una coda di rosa simboleggia che sei un’arma a doppio taglio: puoi pungere, ma puoi anche essere piacevole.
Tatuarsi questo animale in tie-dye (tecnica per decorare il capo, in cui vengono annodate, o rese impermeabili tramite cere e paste speciali, le parti di tessuto che non devono venire a contatto con la tinta) o psichedelico, simboleggia la percezione alterata o una persona con una mente aperta, che ha origine dal fatto che le punture di Scorpione possono provocare allucinazioni.
Lo Scorpione ed il Sole tatuati sono associati alla vita ed alla morte, al potere, alla chiarezza ed alla concentrazione, significato derivante dall’antico Egitto, in cui questo animale era un simbolo non solo di vita e morte, ma era anche un guardiano.
Anche il modo in cui viene posizionata la coda dello Scorpione cambia il significato del tatuaggio: ad esempio, in posa suggestiva rappresenta protezione personale, forza ed energia sessuale, mentre l’animale in posa rilassata, raffigura calcolo e saggezza.
In realtà, nonostante lo Scorpione possa spaventare, bisognerebbe comprenderne i suoi significati più profondi, per cui incontrarlo spesso sulla propria via, potrebbe indicarti che:
Sei una persona passionale e dalla sessualità intensa.
Sei protetto dalle avversità.
Non temi le intimidazioni.
Sei dotato di grande forza, tenacia e resistenza.
La perseveranza è il tuo obiettivo.
Sei leale e puoi sconfiggere tutto.
I migliori cavalli in Paradiso non hanno coda
I migliori cavalli in Paradiso
non hanno la coda.
Questa è una regola che tutti conoscono
senza eccezione.
Quando arriva un nuovo cavallo
con una coda tagliata,
tutti sanno che quel cavallo
ha fatto un ottimo lavoro.
Il suo proprietario non poteva sopportare
di separarsi dal suo amico
così ha conservato la sua coda intrecciata,
avvolta in nastri
per tenere con sé il suo ricordo
in un modo così amorevole.
Entrare in Paradiso senza coda
è un onore, un messaggio
che, senza eccezione, annuncia a tutti,
vicini e lontani, che quel cavallo
era più di una splendida cavalcata.
Ma che quel cavallo era amato
e adorato da qualcuno e, quando il suo tempo
al servizio su questa Terra è terminato,
ha lasciato dietro di sé
un cuore spezzato e un’anima
da cui non si separerà mai.
-Miska Carlberg Paget-
Fortunatamente, con il tuo migliore amico a quattro zampe non c’è bisogno di parole, ti lancia uno sguardo e tu comprendi….
Ma, a volte, arriva un giorno in cui tu credevi, ed hai cercato, di essere mentalmente preparato il più possibile, a dovergli dirgli addio.
E’ triste, è agghiacciante, è indescrivibile, forse te l’aspettavi, ma davvero rimane sempre un momento comunque inaspettato, inderogabile e devi essere pronto a perdere il tuo amore peloso in un batter d’occhio, anche se fuori splende il sole e si sente il profumo dei fiori.
E poi… se ne va…
Indipendentemente dal modo e dal momento, è qualcosa con cui prima o poi tutti noi amanti/proprietari di animali dobbiamo fare i conti.
E questo è il prezzo che paghiamo per amarli.
Anche se sappiamo che, nel migliore dei casi, ci sarà una naturale scadenza, il tempo che trascorrono con noi non sarà mai lungo quanto vorremmo.
Una cosa che tanti di noi spesso fanno, per assicurarsi di poter tenere fisicamente con sé un pezzo del proprio amico, è tagliare una porzione del suo pelo.
E’ come se fosse il suo ultimo regalo per noi, è qualcosa impregnato d’amore che si può mettere in un ciondolo, si può legare al polso sotto forma di braccialetto, appendere alle chiavi, o conservare in una scatola delle ombre commemorativa, ovvero quel contenitore che raccoglie una varietà di oggetti sentimentali come ciocche di capelli, lettere d’amore e fiori secchi, che diventano preziosi ricordi di relazioni romantiche e legami familiari ed affettivi.
I proprietari dei cavalli, per esempio, tagliano una porzione di coda o di criniera da intrecciare, prima che arrivi il giorno di dire addio.
L’intreccio dei crini di cavallo risale a centinaia di anni fa, all’inizio poiché questi animali, diventati addomesticati, erano utilizzati come uno dei principali mezzi di trasporto, e quindi intrecciare le loro criniere era il modo migliore, per evitare che i peli si aggrovigliassero nell’equipaggiamento da equitazione.
In seguito, questa pratica fu implementata anche tra contadini e braccianti, come mezzo per impedire al cavallo di danneggiare la propria criniera o coda, impigliandosi nell’attrezzatura agricola.
L’intrecciatura divenne sempre più popolare, diventando anche un modo per distinguere i cavalli l’uno dall’altro: trecce e posizioni specifiche servivano a distinguere un cavallo prestigioso da uno di rango inferiore, come quelli usati per le battaglie e le cacce.
A volte, però, succedeva di trovare il proprio cavallo con una treccia particolare tra il crine e si diceva, che fosse stata fatta da un ladro che aveva distinto l’animale in quel modo, affinché sapesse quale cavallo tornare a rubare.
Nel corso della storia, ci sono state numerose spiegazioni per questo genere di evento, che non si riusciva a spiegare del tutto: il ritrovamento di coda o criniera del proprio cavallo, annodate od intrecciate.
Secondo l’antico folklore, sono state le Fate a dare inizio alla tradizione dell’intreccio.
A quanto pare, queste creature amavano visitare i cavalli quindi, nel cuore della notte, andavano nelle scuderie e facevano nodi nelle criniere degli animali, noti come “Nodi di Fata” oppure “Nodi elfici“.
Pertanto, si racconta che, durante la notte, un gruppo di Fate errava in cerca di cavalli e, una volta trovato quello ideale, gli torcevano il crine, per formare piccole staffe e redini sull’animale.
Poi cavalcavano i cavalli per tutta la notte, coinvolgendoli in avventure magiche.
I cavalli venivano sempre restituiti al mattino, ma i nodi rimanevano fino al ritorno delle creature fatate.
Si dice, che snodare la criniera avrebbe portato sfortuna in quanto, quando le fate fossero tornate, avrebbero dovuto rifare tutto il loro duro lavoro, prima di poter cavalcare ancora una volta; e questa cosa le avrebbe fatte adirare.
Mentre, lasciando la criniera del proprio cavallo intrecciata, avrebbe reso benevolenti le Fate, le quali lo avrebbero cavalcato con più eleganza.
Questo mito urbano è cambiato nel corso dei secoli, spostando la colpa da una creatura mitica all’altra.
Secondo un’antica leggenda inglese, i cavalli agitati ed irrequieti al mattino, con la criniera e la coda aggrovigliate e contorte, sarebbero stati cavalcati di notte dai Folletti.
Alcuni, invece, credono che l’origine risieda nella “Caccia selvaggia“, un antico mito popolare europeo, descritto per la prima volta dai fratelli Grimm, che narra la storia di un gruppo di cacciatori spettrali, i quali si lanciano in una folle corsa attraverso i cieli a cavallo.
Questa storia potrebbe non sembrare troppo spaventosa ma, se hai letto la Caccia Selvaggia, saprai che precedeva una qualche catastrofe come una guerra, una peste o la morte di chi ne era stato testimone.
E per coloro che erano particolarmente superstiziosi, sarebbe stato piuttosto spaventoso.
In Brasile si narra di Saci-pererê, un ragazzino di colore con un berretto rosso in testa ed un’unica gamba, malizioso e giocoso, che vive nascosto nei boschi e foreste, per spaventare quelli che distruggono la natura.
Tormenta le persone, affinché non tornino mai più e smettano di degradare l’ambiente, ma possiede anche il potere magico di scomparire e di far nascere turbini di aria, per non essere catturato dai cattivi.
Tra le altre sue caratteristiche, come nascondere oggetti, immobilizzare le persone, ecc., troviamo anche fare delle trecce alla criniera dei cavalli.
In Scandinavia, invece, troviamo i Tomtenisse, cioè degli Elfi tipicamente associati al Solstizio d’Inverno ed al periodo natalizio, descritti come bassi, con una lunga barba bianca, i quali indossano un cappuccio conico di maglia grigio o rosso, o qualche altro colore brillante.
Essi vivono nelle case e nei fienili delle cascine, agendo segretamente come loro guardiani.
Se trattati bene, proteggono la famiglia e gli animali dal male e dalla disgrazia, aiutano anche nelle faccende e nel lavoro di fattoria.
Ma attenzione, sono noti per essere molto permalosi, soprattutto quando offesi quindi, una volta insultati, di solito giocano brutti scherzi, rubano oggetti e persino mutilano o uccidono il bestiame.
Il Tomtenisse è collegato agli animali da allevamento in generale, ma il suo animale preferito è il cavallo, facilmente riconoscibile quando è un suo prescelto, in quanto sarà particolarmente sano e ben curato.
A volte il Tomtenisse intreccia anche la criniera e la coda e, annullare queste trecce senza permesso, può significare disgrazia per chi ha commesso il fattaccio, vista l’ira profonda di questa creatura magica, la quale potrebbe far impazzire le persone o morderle.
Il morso di un Tomtenisse è velenoso, e di solito è necessaria la guarigione ultraterrena.
Dulcis in fundo, non potevano mancare le streghe…
Sempre in Brasile, troviamo la “Crina de Bruxa” (Criniera della Strega), che non è altro che una criniera aggrovigliata, in cui il crine del cavallo è disposto in modo tale da assomigliare ad una treccia.
Quando gli animali appaiono con la criniera tutta aggrovigliata, si dice, quindi, che sia opera delle streghe.
Ma oggi, razionalmente, si spiega che, dietro i peli aggrovigliati nella criniera del cavallo, si nascondano pipistrelli vampiri, che si nutrono di sangue.
Poiché si attaccano alla criniera del cavallo per potergli succhiare il sangue dal collo, si consiglia di praticare dei piccoli fori nel collo dell’animale, in modo da far defluire il sangue, permettendo così ai pipistrelli di nutrirsi…
Sempre a proposito di Streghe, un’altra leggenda racconta che le streghe rapivano gli esemplari più belli di cavalli, da cavalcare verso luoghi misteriosi e lontani e che, per renderli ancor più maestosi e regali, intrecciavano code e criniere con bacche o fiori colorati.
Quando le streghe facevano ritorno, e non avevano più la necessità di usare quel cavallo, con i loro incantesimi risucchiavano la forza dall’animale, lo restituivano al suo padrone nella stalla, e lasciavano le trecce intatte, come ringraziamento.
Al contrario, alcuni proprietari intrecciavano le code dei cavalli con dei nastri, a cui venivano aggiunti talismani adatti a proteggerli dalle streghe.
Ciò accadeva, in quanto si pensava che i cavalli avessero potere chiaroveggente e che quindi fossero bersagli particolari per le Streghe, le quali li rubavano dalle stalle o dai campi.
Esse li utilizzavano per tutta la notte, per poi riportarli indietro, sudati ed esausti, poco prima dell’alba.
I proprietari, quindi, intrecciavano nastri protettivi incantati su code o criniere, chiamati “Nodi di Magia”, per proteggere il loro cavallo dalle Streghe, cosa che ancora oggi rimane nella superstizione.
Infatti, modificandola un po’, si crede che si debbano tagliare la coda e la criniera ai cavalli, prima che essi arrivino al Ponte dell’Arcobaleno, ai quali poi lì sarà concessa una coda ed una criniera speciale.
Con questo atto, i cavalli potranno dimostrare che, erano talmente amati sulla Terra, che i loro padroni ne abbiano conservato alcune parti, per un perpetuo amorevole ricordo.
Per questo motivo, sono nate delle attività che creano ricordi utilizzando il crine di cavallo, e spesso anche di altri animali, affinché i proprietari possano assicurarsi di poter tenere con sé una parte di loro, anche quando non saranno più qui fisicamente.
Perché i nostri amati cavalli (ed altri animali), non sono mai solo cavalli per noi.
L’amore e la passione che abbiamo per loro, non possono essere spiegati.
Anche perché non ce n’è davvero bisogno…
Mentre il tempo farà svanire le loro impronte di zoccoli, quelle che rimarranno nei nostri cuori, non scompariranno mai!
Coccinellidi è una famiglia di insetti, appartenenti all’ordine dei Coleotteri, che comprende circa 6.000 specie, tra cui quella più famosa e comune, la Coccinella a 7 macchie, Coccinella septempunctata.
Questo bellissimo animale, nonostante il suo dolcissimo ed inoffensivo aspetto, in realtà è un predatore, dotato di una notevole voracità, tanto che spesso ha comportamenti cannibali.
Per questo motivo, la Coccinella è tra i più interessanti predatori impiegati nella lotta biologica, contro afidi, cocciniglie, acari, ecc.
Dalla forma convessa-ovoidale, può raggiungere i 10 mm di lunghezza, ed il suo “guscio” è formato da due ali rigide, le elitre, che si sollevano e si aprono lateralmente, in modo che le ali sottostanti si possano spiegare e richiudersi.
Questo animale ha il tipico colore rosso acceso, con la presenza di tre punti neri per ogni elitra, ed uno sulla commessura, ovvero il punto in cui si uniscono tra loro, per un totale di sette punti, da cui deriva il nome di Coccinella dai sette punti.
Ci sono altre specie di Coccinellidi, disponibili in un’ampia varietà di colori, tra cui rosso, arancione, rosa, giallo e nero, e possono avere fino a 20 macchie o nessuna.
Vanno in letargo durante i mesi invernali, chiamato “svernamento”, emergendo in primavera per deporre le uova (20-50 alla volta).
Se attaccate da un predatore, le Coccinelle secernono dalle giunture delle zampe un liquido giallo maleodorante, il loro sangue, che ciò che serve per convincere il loro aggressore ad allontanarsi.
Sulle Coccinelle in generale, sono nate varie leggende e, per comodità, scriverò parlandone in generale, al di là della specie in questione.
In generale, il simbolo della Coccinella è positivo, rappresenta protezione, guarigione e buona fortuna in tutto il Mondo.
Durante il Medioevo, in Europa sciami di insetti stavano distruggendo i raccolti ed i contadini pregarono la Vergine Maria per chiedere aiuto.
Poco dopo arrivarono le Coccinelle, che divorarono i parassiti che distruggevano le piante e salvarono i raccolti.
Così, i contadini riconoscenti chiamarono questi bellissimi insetti “I coleotteri della Madonna”, e si diceva che le ali rosse rappresentassero il mantello della Vergine, mentre le macchie nere erano il simbolo sia delle sue gioie che dei suoi dolori.
In Gran Bretagna, i Vittoriani credevano che, se una Coccinella si fosse posata su una mano, si sarebbero ricevuti dei guanti nuovi; mentre, se si fosse posata sulla testa,
sarebbe giunto in dono un nuovo cappello.
Nel 1800, alcuni dottori usavano le Coccinelle per curare il morbillo e credevano che schiacciandole e mettendole
nella cavità del dente, avrebbero fermato il dolore.
Secondo gli antichi pagani scandinavi, Odino mandò le Coccinelle sulla Terra come dono di prosperità e protezione, consacrandole a sua moglie Freya, Dea dell’amore e dell’abbondanza, ed inviandole tramite fulmini.
I Celti consideravano la Coccinella un simbolo di casualità e, vederne una, presagiva la realizzazione di un desiderio a lungo accarezzato.
Inoltre, visto che il rosso può rappresentare il Sole, questo animale poteva allontanare il male e l’oscurità.
Questa civiltà sosteneva che, quando una Coccinella vola via, non dimentica mai il suo luogo di nascita e può tornare in qualsiasi momento.
Pertanto, essa ci rammenta di ricordare sempre le nostre radici.
Tra gli Irlandesi, la Coccinella è un emblema di protezione, non solo fisica ma anche spirituale tanto che, ucciderne una distruggeva la sua energia e portava sfortuna per diverse generazioni.
Il folklore asiatico sostiene che se catturi una Coccinella e poi la liberi, lei volerà verso colui che è il tuo vero amore e lo guiderà al tuo fianco.
In Giappone, la Coccinella è chiamata “Ragazza rossa” ed è associata al Paradiso, ai Corpi celesti ed all’Aldilà.
Invece, in Cina rappresenta la buona fortuna ed i poteri spirituali emergenti.
Se ne entra una in casa, è particolarmente propizia per la ricchezza e, se non ce n’è una viva da nessuna parte, si può usare la guida del Feng Shui per la prosperità: mettere un’immagine di Coccinella nell’angolo più a sinistra di qualsiasi stanza in cui si lavori sulle finanze.
In Francia, la Coccinella ha un significato spirituale ed era venerata come messaggera religiosa infatti, un’antica leggenda francese racconta che, nel Medioevo, le Coccinelle erano così venerate, che potevano addirittura fermare un’esecuzione, in quanto considerate messaggere di Dio:
“Proprio prima di colpirlo con l’ascia, il boia notò una Coccinella appoggiata al collo del condannato.
La cacciò, ma lei tornò.
Il re, che assisteva all’esecuzione, vide in ciò l’intervento di Dio e perdonò il condannato.”
Un’altra versione narra che:
“Una Coccinella atterrò sul ceppo, proprio prima che il boia calasse l’ascia, ed il condannato la spinse delicatamente a volare via, in modo che non venisse uccisa.
Il re vide questo gesto come la prova che la persona, che stava per essere giustiziata, non poteva aver commesso un crimine orribile”.
In entrambi i casi, dopo che l’uomo fu liberato, il vero criminale fu trovato!
In passato, quando un pastore uccideva inavvertitamente una Coccinella, pensava di aver commesso un sacrilegio e tremava al pensiero che Dio lo avrebbe punito, mandando malattie o morte al suo gregge.
Gli agricoltori credevano che, se in primavera avessero visto molte Coccinelle, le colture avrebbero dato raccolti abbondanti.
Stessa cosa, se gli si fosse posata sopra una Coccinella con MENO di 7 punti.
Invece, se una Coccinella si posava sulla mano di una fanciulla, ella si sarebbe sposata a breve.
Per sapere da quale direzione sarebbe arrivato il proprio amore, sarebbe bastato tenerne una in mano e ripetere:
“Vola via verso est
o vola via verso ovest,
e mostrami dove vive
chi mi piace di più”.
È incredibilmente sfortunato uccidere una Coccinella, addirittura si dice che, se lo fai, finisci nel libro cattivo della Vergine Maria per nove giorni.
Bisogna esprimere un desiderio mentre questo insetto è sulla propria mano, e poi fare attenzione alla direzione in cui vola via: è da lì che arriverà la propria nuova fortuna.
Se una Coccinella entra in casa o si posa sul davanzale della finestra, è la guida spirituale che ti annuncia nuove opportunità nel prossimo futuro, e potrebbe anche essere un nuovo amore.
Se ne vedi due insieme, questo è un segnale che ti indica di aver trovato il tuo vero amore.
Le Coccinelle morte ti dicono di lasciare il passato alle spalle e di trasferirti nel tuo futuro; oppure annunciano che un periodo di stagnazione è giunto al termine e le cose inizieranno ad andare avanti ancora una volta.
Ti incoraggiano a diventare attivo per fare il cambiamento che vuoi vedere accadere, ed incoraggiano a rompere le abitudini, viaggiare ed imparare cose nuove.
In Esoterismo, la Coccinella è spesso utilizzata in incantesimi e rituali riguardanti prosperità, protezione, amore, per sfruttare le sue energie positive e portare fortuna nella propria vita.
Infatti, si ritiene che abbia la capacità di attrarre amore e relazioni positive, oltre a portare abbondanza, prosperità, protezione, poiché si pensa che la sua colorazione rosso brillante e nera respinga le energie negative e protegga dai danni.
Un metodo comune è portare con sé un talismano a forma di Coccinella come un gioiello, o di avere in casa, o altro luogo in cui si sta spesso, una piccola statua, per portare le sue energie nella tua vita.
Immagini di Coccinelle possono anche essere incorporate in incantesimi e rituali, per aiutare ad attrarre energie positive e proteggere dalla negatività.
Spiritualmente, se lo Spirito Animale Coccinella è entrato nella tua vita, sei una persona fortunata, essa ti porta messaggi dagli Dei, soprattutto da quelli dell’amore.
E’ una potente alleata per la crescita personale ed il cambiamento, in quanto la sua metamorfosi da larva a bellissimo insetto, serve a ricordare che anche tu puoi trasformarti con determinazione e fiducia nelle tue capacità.
Lo Spirito Animale Coccinella ti incoraggia ad abbracciare il cambiamento ed a cercare benedizioni in ogni situazione, con il suo messaggio di positività, guida e godimento senza sensi di colpa nel viaggio di auto-scoperta.
Questo animale è un alleato, che può guidarti nei momenti difficili, è un promemoria che puoi subire cambiamenti positivi nella tua vita, quando hai determinazione e fiducia in te stesso.
Quindi, la Coccinella è fortemente connessa al simbolismo della trasformazione, al viaggio dell’anima ed al rinnovamento.
Da larva sgraziata questo insetto si trasforma in una graziosa creatura dai colori vivaci, ricordandoti che la trasformazione può rivelarsi graduale, persino lenta, incoraggiandoti ad essere paziente.
Se la Coccinella come animale spirituale si manifesta nella tua vita, probabilmente sei coinvolto in un processo di trasformazione, o forse anche in una profonda transizione o metamorfosi.
Un suo messaggio è che puoi attraversare il cambiamento con facilità, semplicità e leggerezza, se manterrai la mente aperta ed applicherai una prospettiva fresca e quasi infantile alla situazione, o ai problemi che stai affrontando, lasciando che i tuoi complessi svaniscano e che la tua personalità cresca in forza e colore.
Ogni colore della Coccinella ha un messaggio spirituale unico, quindi considera questi significati in base ad esso e lascia che ti guidino nel tuo percorso spirituale.
Coccinella rossa: la sua visita simboleggia la vita e l’energia. Nelle credenze spirituali, il rosso spesso simboleggia la vitalità e la passione. La Coccinella rossa potrebbe dirti di abbracciare la vita con entusiasmo ed essere energico. Può anche simboleggiare il potere dell’amore romantico e dei forti legami emotivi. La sua presenza nella tua vita potrebbe ricordarti di amare le tue relazioni e di mostrare affetto a chi ti circonda.
Coccinella bianca: una Coccinella bianca va vista come un segno di purezza e crescita spirituale. Il bianco spesso rappresenta l’innocenza ed i nuovi inizi. La sua visita potrebbe dirti di lasciar andare la negatività e di ricominciare da capo nel tuo viaggio spirituale. Può anche rappresentare un bisogno di semplicità e chiarezza, oppure potrebbe essere un messaggio per liberare i tuoi pensieri e l’ambiente circostante, lasciando spazio alla pace ed alla serenità.
Coccinella nera: una Coccinella nera potrebbe portare un messaggio di protezione e trasformazione. Il nero spesso rappresenta mistero e cambiamento. La sua visita ti ricorda che sei protetto anche nei momenti difficili, e che un cambiamento positivo sta arrivando. Può anche significare che dovresti esplorare le tue profondità interiori e le verità nascoste. La sua apparizione potrebbe incoraggiarti a scavare nel tuo subconscio e ad abbracciare la trasformazione personale.
Coccinella marrone: il marrone è spesso associato alla Terra ed all’energia di radicamento. Una Coccinella marrone potrebbe dirti di restare connesso alla natura e di trovare stabilità nelle tue pratiche spirituali. È un promemoria per tenere i piedi per terra, mentre cerchi di raggiungere il Cielo. Potrebbe anche simboleggiare un bisogno di stabilità e di solide fondamenta nel tuo viaggio spirituale, oppure ricordarti di stabilire una routine equilibrata e creare una solida struttura per la crescita.
Coccinella grigia: il grigio spesso rappresenta equilibrio e neutralità, quindi una Coccinella di questo colore ti suggerisce di trovare l’equilibrio nel tuo viaggio spirituale. È un promemoria per evitare gli estremi e rimanere centrati. Una Coccinella grigia rappresenta anche la fusione di forze opposte e la ricerca di armonia nella dualità. Potrebbe incoraggiarti ad integrare diversi aspetti di te stesso ed a trovare equilibrio nella diversità.
Coccinella dorata: è un colore associato all’abbondanza ed all’energia divina, quindi una coccinella dorata potrebbe essere un messaggio di prosperità e benedizioni dall’Universo. È un promemoria che sei supportato ed accudito. Potrebbe anche simboleggiare la ricerca della ricchezza interiore e spirituale, oppure ricordarti di cercare intuizioni preziose ed accettare i tesori di saggezza dentro di te.
Coccinella verde: il verde è collegato alla crescita ed all’energia di guarigione, quindi una Coccinella verde potrebbe dirti di concentrarti sul tuo benessere e di nutrire la tua crescita spirituale. È un promemoria per prenderti cura di te stesso. Potrebbe anche rappresentare l’importanza della consapevolezza ambientale e dell’armonia ecologica. La sua presenza potrebbe incoraggiarti a muoverti verso uno stile di vita più sostenibile ed eco-friendly.
Coccinella arancione: una Coccinella arancione può simboleggiare creatività e passione. L’arancione spesso rappresenta entusiasmo ed energia creativa, quindi questo animale potrebbe incoraggiarti ad esprimerti ed a seguire i tuoi obiettivi creativi. Può anche indicare la necessità di accendere le tue passioni interiori e perseguire sforzi creativi. È un promemoria per infondere la tua vita di eccitazione ed espressione artistica.
Coccinella gialla: il giallo è legato alla positività ed alla gioia, quindi una Coccinella gialla potrebbe ricordarti di rimanere ottimista e di trovare la bellezza nei momenti quotidiani. È come una piccola spinta di positività dall’Universo. Può simboleggiare anche la necessità di autostima e di una visione positiva, oppure incoraggiarti ad irradiare calore e sollevare gli spiriti di chi ti circonda.
Coccinella neonata: potrebbe simboleggiare nuovi inizi e crescita. Proprio come un bambino cresce e diventa adulto, potresti entrare in una fase di sviluppo personale, quindi la Coccinella neonata ti incoraggia a coltivare il tuo potenziale. Può anche indicare la necessità di nutrire il tuo bambino interiore e di connetterti con il tuo senso di meraviglia. È un promemoria per affrontare la vita con curiosità e apertura. Se una Coccinella neonata si posa su di te, potrebbe significare nuovi inizi e crescita nella tua vita. Oppure che ti trovi in un viaggio di sviluppo, come un bambino che cresce e si trasforma. E’ un piccolo promemoria di cambiamenti positivi in arrivo, un segno dell’avvicinarsi a nuovi inizi con un senso di curiosità ed apertura infantile. Abbraccia il nuovo inizio con innocenza ed entusiasmo.
La Coccinella come Animale Totem simboleggia la guarigione, il benessere e la prosperità, portando energia positiva nella tua vita.
Ti ricorda anche di essere aggraziato, di mantenere una mentalità positiva e di non permettere a nessuno di abbatterti.
Apporta nella tua vita la possibilità di vedere l’amore nel mondo che ti circonda, donandoti spesso capacità intuitive.
Ti rende capace di sistemare le persone che sai aver bisogno di una connessione speciale, e sono pronte da essere un po’ più vulnerabili.
E non sparisci mentre la relazione cresce, per te, le questioni di cuore sono una responsabilità sacra e vedrai le cose fino in fondo.
Come animale di potere, la Coccinella si concentra nel portare il “Filo d’oro “, percorso pratico ed esperienziale, durante il quale vengono trasmesse tecniche e strumenti per facilitare la realizzazione di valori e virtù, al centro dell’Universo.
Tutto questo riguarda l’illuminazione spirituale, le vite passate, la rinascita e la rigenerazione, che rende questo piccolo ma potente insetto, un Essere concentrato sull’apprendere il più possibile sulla vita.
Generalmente, sognare una Coccinella è collegato al benessere materiale, e poiché in questo mondo vediamo il conseguimento materiale come un tratto positivo, specialmente nella società, questo sogno significa che è importante fidarsi dell’Universo in tutto ciò che fornisce.
Ma, se nella vita reale si hanno problemi materiali, sognare questo animale potrebbe indicare ulteriori problemi o preoccupazioni, quindi è meglio starne lontani il più possibile…
Andando più nello specifico:
COCCINELLA CHE CADE A TERRA: i tuoi progetti potrebbero subire dei ritardi.
COCCINELLA CHE ANNEGA: necessità di dare priorità alla famiglia e agli amici rispetto al lavoro e di risolvere il conflitto tra i due. Necessità di rallentare, di apprezzare la famiglia e dedicare tempo alle persone care.
COCCINELLA CHE VOLA VERSO DI TE: accrescimento della tua ricchezza.
VEDERE TANTE COCCINELLE VOLARE INTORNO A TE: la tua modestia attirerà l’attenzione delle persone.
COCCINELLA CHE TI CAMMINA IN TESTA: presagio di guai negli affari e/o in amore.
COCCINELLA MOLTO GRANDE: hai molte opzioni per un progetto in corso.
COCCINELLA CHE TI CAMMINA ADDOSSO: stai per attraversare una crisi finanziaria.
COCCINELLA SUL CUSCINO: certe tue caratteristiche potrebbero portare a guai futuri. Consigliata saggezza durante questo periodo.
COCCINELLE NEI CAPELLI: è solitamente considerato un cattivo presagio, in quanto presagisce imminenti difficoltà finanziarie e sfortuna. È anche un segnale di allarme per potenziali conflitti nelle tue relazioni, tra cui difficoltà in amore e negli affari.
COCCINELLA SUI VESTITI: imminente periodo finanziario difficile. Potresti esaurire i tuoi risparmi e dovresti prepararti preventivamente a parare il colpo. Potrebbe essere necessario chiedere aiuto finanziario a familiari o amici, valutare un prestito o iniziare un secondo lavoro.
ESSERE AGGREDITO DA TANTE COCCINELLE: avverti un senso di sopraffazione dovuto alle responsabilità e un desiderio di libertà. Hai la tendenza a dare priorità ai bisogni degli altri rispetto ai tuoi.
ESSERE CIRCONDATO DA MIRIADE DI COCCINELLE: sorpresa imminente relativa al tuo gruppo di amici, con potenziali pettegolezzi e conflitti. E’ incoraggiata la pazienza, la comunicazione ponderata e la cautela nelle parole e nelle azioni.
ESSERE MORSO DA UNA COCCINELLA: hai un impatto positivo nel Mondo, incentrato su amore e tranquillità. Segno di novità e desiderio di avere figli. Cerchi l’approvazione e sei una persona che compiace gli altri sul lavoro.
UCCIDERE UNA COCCINELLA: la situazione finanziaria migliorerà e avrai dei guadagni finanziari.
COCCINELLA MORTA: liberazione dalle insicurezze passate e ripartenza da zero. Trasformazioni e cambiamenti, andare avanti in modo positivo ed esprimere gratitudine.
UCCIDERE TANTE COCCINELLE: anche se può sembrare negativo, porta con sé un messaggio positivo, che indica un accresciuto senso di autostima. Desiderio di nuovi progetti e soluzioni ai problemi, riflettendo forze spirituali, fede, forza e nuovi inizi. Oppure, necessità di affrontare problemi passati e di prevedere un potenziale trattamento ingiusto.
ALTRE PERSONE UCCIDONO COCCINELLA/E: potenziali problemi all’interno di una relazione romantica, che ti fanno dubitare della vostra compatibilità. E’ sconsigliato trarre conclusioni affrettate, prima bisogna valutare sia gli aspetti positivi che quelli negativi della relazione.
ALTRE PERSONE CATTURANO COCCINELLA/E: riuscirai a risolvere i problemi in modo pacifico e civile. Trasmette un messaggio positivo, sottolineando l’importanza di mantenere un atteggiamento positivo durante i conflitti.
SOGNARE DI ESSERE UNA COCCINELLA: possibile intrapresa di un viaggio spirituale, in cui sperimenterai il cambiamento interiore, apprezzerai le piccole gioie e cercherai la felicità. Sentimenti ed impegni intensi.
AVERE UNA COCCINELLA IN BOCCA: sei circondato da scelte che devono essere fatte. La pace interiore sta arrivando, adattabilità a diversi ambienti.
RICEVERE IN REGALO UNA COCCINELLA: presagio positivo, che indica una famiglia amorevole ed amici che ti sostengono. Tutto sta funzionando alla grande con pace e felicità.
REGALARE A QUALCUNO UNA COCCINELLA: guadagni finanziari futuri. Possibile promozione lavorativa o una manna finanziaria. Miglioramento della tua situazione finanziaria, liberandoti dagli oneri finanziari.
Tatuarsi una Coccinella simboleggia felicità, protezione, fortuna, amore, gioia, positività e buone azioni da compiere.
Ci sono anche due significati più profondi, i quali rendono speciale il tatuaggio di questo animale.
Uno riguarda la forza e l’emancipazione dell’energia femminile, celebrando qualità tradizionalmente considerate femminili, come la gentilezza, la creatività e la cura vivificante.
In questo modo, il tatuaggio non è più un simbolo, ma riflessi di chi se lo fa, che risuonano con le sue esperienze e convinzioni individuali.
L’altro si riferisce a rinascita e trasformazione, prendendo spunto dal ciclo di vita di una Coccinella che, da larva ad insetto abbagliante, vive un viaggio di profonda ed a tratti drammatica trasformazione.
Esso quindi suggerisce crescita personale, rinascita e capacità di prosperare in mezzo al cambiamento e, chi si tatua questo animale, potrà vederlo come una rappresentazione della propria adattabilità e del proprio Sé in continua evoluzione.
Il Basilisco, conosciuto anche come Basiliscus, Sibilus, Basiliscu, Baselicoc, in latino “Regulus” (Principe) e in greco “Basiliskos” (Piccolo Re), è una creatura mitologica soprannominata il “Re dei Serpenti”, in quanto capace di uccidere o pietrificare guardando direttamente negli occhi la vittima.
Esistono varie descrizioni del Basilisco, il quale viene dotato di diverse abilità minacciose e diversi aspetti.
Una delle tante, sostiene che il Basilisco sia nato dalla testa mozzata di Medusa, uccisa dall’eroe greco Perseo .
Nella sua opera “Storia Naturale”, invece, Plinio il Vecchio narra che il Basilisco di Cirene, antica colonia greca e città romana in Libia, era un piccolo serpente lungo circa venti centimetri, così velenoso da lasciare sulla sua scia un’ampia traccia di veleno mortale, e con uno sguardo altrettanto letale.
Questa creatura è ornata da una macchia bianca brillante sulla testa come una specie di diadema, sbaraglia tutti i serpenti con il suo sibilo e non muove il corpo in avanti in molteplici spire come gli altri serpenti, ma avanza con la parte centrale sollevata in alto. Il Basilisco brucia i cespugli non solo con il suo tocco, ma anche con il suo respiro, brucia l’erba e frantuma le rocce.
Il suo effetto sugli altri animali è disastroso, ma riesce ad uccidere anche indirettamente: una volta, un Basilisco è stato ucciso con una lancia da un uomo a cavallo e l’infezione, che saliva attraverso l’arma, ha ammazzato non solo il cavaliere ma anche il cavallo.
L’unico animale in grado di combattere il Basilisco era l’odore di una Donnola anche se, secondo la leggenda, l’animale doveva aver mangiato prima della Ruta.
Oppure, i Basilischi venivano gettati nelle tane delle donnole, facilmente riconoscibili dalla sporcizia del terreno, e quest’ultime li uccidevano con il loro fetore, morendo esse stesse nello stesso momento, e la battaglia della natura era compiuta.
Plinio il Vecchio narra anche che il Basilisco uccide con lo sguardo da lontano, riesce a distruggere tutti gli animali e le piante, tutto ciò che vive, non solo con il suo tocco ma anche con il suo respiro. E lo fa non solo con i suoi occhi, ma anche con il suo respiro espirato.
Nicandro di Colofone, un poeta greco del II secolo a.C., fornisce un’altra descrizione del Basilisco, scrivendo di considerare il Re dei Serpenti, piccolo davvero ma di gran lunga superiore a tutti gli altri.
La sua testa è appuntita color oro e larga tre palmi in lunghezza distesa, e nessuno dei mostri della terra dalle grosse spire sopporta il suo sibilo.
Quando a mezzogiorno si muovono verso un pascolo o una foresta, o un luogo di abbeveramento, si voltano e fuggono.
Il morso del Basilisco gonfia il corpo di un uomo e dagli arti la carne cade livida ed annerita.
Nemmeno un uccello, che insegue le tracce sopra i cadaveri, sia esso un’aquila o un avvoltoio, o un corvo che gracchia, né alcuna specie di bestia selvaggia che pascola sulle colline, si ciberà di lui, tanto sia terribile il fetore che emana.
Eppure anche se l’avidità o la fame attirasse uno di questi predatori, una rapida fine sarebbe giunta per lui sul posto.
Infatti, la morte causata da un Basilisco può essere inflitta direttamente mordendo, o indirettamente mangiando le carogne della sua preda avvelenata dal veleno.
Inoltre, questo veleno è così forte, che l’acqua rimane inquinata per secoli, portando quindi la morte a chiunque la beva.
Anche Claudio Eliano, filosofo e scrittore del 200 d.C., scrive che il veleno del Basilisco agisce attraverso oggetti indiretti.
Egli narra della morte di un uomo comune, che il veleno raggiunge attraverso il suo bastone, che è stato morso dalla mitica creatura.
Il motivo del potere di uccisione indiretta del veleno rimane lo stesso, cambiano solo le circostanze e i protagonisti.
Eliano dice anche che il canto del gallo sia dannoso per il Basilisco, il quale trema davanti a questo uccello e poi muore.
Pertanto, Eliano consiglia, a coloro che viaggiano in Libia, di armarsi di un gallo per proteggersi da un Basilisco.
Nella letteratura mitologica, si fa riferimento anche ad un’altra efficace contro il Basilisco, uno specchio.
Questo oggetto poteva riflettere lo sguardo mortale della creatura e bloccare, quindi, il suo veleno ed i vapori che espirava.
Beda il Venerabile, un monaco anglossassone del VII secolo d.C., fu il primo ad affermare che il Basilisco sia nato da un uovo deposto ogni sette anni da un gallo anziano.
L’uovo doveva essere sferico e doveva essere covato da un serpente o da un rospo sopra un nido di peli di Iuvi, cosa che poteva impiegare fino a nove anni.
Ma attenzione: il Basilisco può essere solo un maschio, perché deve avere il ricettacolo più appropriato di veleno e qualità distruttive.
Nella mitologia celtica preromana, invece, si narra che il Basilisco nasce da un uovo che un vecchio gallo depone poco prima di morire.
Dopo pochi giorni, ciò che si trova all’interno riceve poca protezione dal suo guscio, perché è molto simile a un guscio d’uovo dopo essere stato immerso in acqua bollente ed aceto.
Un Basilisco adulto apre l’uovo per liberare il piccolo; infatti, un adulto e la Donnola sono le uniche creature che possono accogliere il neonato, poiché chiunque altro lo guardi morirà, a causa del suo sguardo infuocato.
La nascita avviene durante la Luna Piena a mezzanotte in una notte limpida, purché la stella Sirio sia nell’Ascendente, affinché il Basilisco emerga.
Per questo motivo, in sanscrito, Sirio è la “Stella del Capo”.
L’Ascendente di Sirio segna il periodo più caldo dell’anno, in relazione alla capacità del Basilisco di bruciare tutto con la sua presenza nociva.
Il Basilisco nasce a mezzanotte e muore quando il Gallo canta all’alba, simboleggiando i concetti di estremi, tempo fuori dal tempo, tra spazi, transizioni e luce che vince sull’oscurità.
Ermete Trismegisto, un personaggio leggendario dell’Età pre-classica, sembra sostenesse, che le ceneri di Basilisco fossero necessarie per trasformare l’argento in oro.
Le terrificanti qualità del Basilisco influenzarono i Padri della Chiesa, che lo percepirono come un’allegoresi (procedura operativa adoperata nell’interpretazione dei testi sacri, grazie alla quale è possibile rinvenire il senso mascherato in maniera icastica delle parole) diabolica e lo paragonarono a Satana.
Il suo scopo primario è la morte e la distruzione: la morte fisica naturale risultante da questo spirito deriva da piaghe, malattie e infermità, disastri naturali e persino terrorismo.
La sua origine può essere fatta risalire all’antico Israele.
Gli Egiziani adoravano il Basilisco come “il signore e re dei serpenti per intimorire tutti gli altri, né per essere distrutti da nessuno“.
Esponevano un Basilisco incoronato sulla testa dei loro Dei, come osservato nella tavola di Bembine ed in altri monumenti egiziani, dimostrando il tentativo di Satana di elevarsi al di sopra di Dio come oggetto di adorazione.
Infatti, l’informazione sul Basilisco come il “re dei serpenti”, dovuta alla connotazione negativa di un serpente, aiutò Sant’Agostino a stabilire un collegamento tra la creatura mitologica ed il diavolo, il “Re dei demoni”:
«Rex est serpentium basiliscus, sicut diabolus rex est daemoniorum. Et conculcabis leonem et draconem»
«Il basilisco è re dei serpenti, come il diavolo è re dei demoni. E calpesterà il leone e il drago».
In alcune culture, il Basilisco è un simbolo di saggezza e spesso viene raffigurato mentre divora un essere umano.
Per gli Antichi, essere divorati dalla saggezza significava illuminazione, gnosi ed iniziazione ai misteri.
Il Basilisco è anche collegato all’onnipotente dio gnostico Abraxas, sovrano della magia e dei poteri spirituali nell’Universo, che nell’arte è raffigurato con la testa di un gallo, o di un leone, e il corpo di un uomo con le gambe che terminano in serpenti o scorpioni.
Nel folklore latinoamericano, il Basilisco è visto come una creatura che possiede abilità divine, principalmente per la sua incredibile abilità di attraversare rapidamente i corpi idrici, un’impresa sia ipnotizzante che simbolo del camminare tra i Mondi.
Nel tardo Medioevo, il Basilisco era descritto non solo come un avvelenatore perpetuo, ma anche come un ibrido dall’aspetto peculiare di un gallo con la coda di un serpente.
Oppure come una grande creatura sputafuoco con un ruggito terrificante; o come un gallo con una coda di serpente ed ali di drago; o come una lucertola con la testa di un gallo, la coda di un serpente e otto zampe di pollo.
Un racconto polacco narra che, nel 1587, in una cantina di uno dei tanti caseggiati fatiscenti di Varsavia, una domestica trovò i corpi di due ragazze scomparse.
Un consiglio comunale straordinario ed un medico di nome Benedictus si riunirono e, dopo l’ispezione dei corpi, il medico annunciò che la causa della morte di quelle disgraziate ragazze era stata un attacco di Basilisco.
Benedictus chiese ai consiglieri di far scendere un uomo in cantina, il quale doveva essere ricoperto di specchi su tutti i lati e doveva usare questa strana arma per uccidere il Basilisco.
Jan Taurer, un condannato a morte della Slesia, si offrì di farlo in cambio della salvezza della sua vita.
Quindi scese in cantina e tra le macerie trovò un Basilisco morto, e lo tirò fuori con un forcone, davanti a duemila persone.
Si dice che questa creatura fosse grande quanto un gallo, con un collo da tacchino ed occhi simili a quelli di una rana.
Ciò che era accaduto a Varsavia ebbe ampia risonanza in tutta Europa e si riflettè in vari racconti, che raccontavano la caccia al Basilisco del 1587.
In seguito, storie simili a conferma dell’esistenza del Basilisco, furono registrate anche in altre città europee.
Nonostante la sua natura crudele, il Basilisco rappresenta comunque il potere e per questo è diventato la creatura protettrice ed il simbolo tradizionale della città svizzera di Basilea.
In questa città si racconta che, nel 1474, un vecchio gallo fu processato in tribunale per aver deposto un uovo, da cui avrebbe potuto schiudersi un Basilisco: l’animale fu condannato a morte e decapitato e l’uovo distrutto.
Un’altra storia narra che, un tempo, un Basilisco vivesse in una grotta sotto il Gerberberglein nel centro di Basilea.
Questa leggenda è commemorata in un’iscrizione presso la fontana Gerberbrunnen, ma esistono tante altre fontane con protagonista il Basilisco, le “Basiliskenbrunnen”, progettate per la prima volta nel 1884, così come statue in tanti punti della città.
Anche in Italia troviamo il simbolo del Basilisco in alcuni comuni: Aversa, Sternatia, Lauria, Melfi, Teana, Venosa, Peschiera Borromea, Belluno.
Questo animale mitologico appare in “Game of Thrones”, una serie televisiva statunitense di genere fantastico iniziata nel 2011, e nel secondo libro della serie di Harry Potter, “La camera dei segreti”, a simboleggiare potere e controllo.
In quest’ultimo, Harry ed i suoi amici della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts vengono perseguitati da una strana e mortale creatura chiamata Basilisco, fatta nascere da Salazar Serpeverde.
Il Basilisco non è solo una creatura fantastica, è anche il nome di un genere di Sauri, Basiliscus, appartenenti alla famiglia delle Corytophanidae,la quale comprende 4 specie, caratterizzato dalla presenza di un rilievo di pelle di forma triangolare sopra gli occhi.
I Basilischi necessitano dei climi caldo-umidi dell’America tropicale, delle foreste lungo i fiumi dal Nord del Messico, Guatemala, fino a raggiungere all’Ecuador meridionale.
Il Basilisco è conosciuto anche come: Jesus Christ lizard, Jesus lizard, South American Jesus lizard o Lagarto de Jesus Cristo (Lucertola di Gesù Cristo, Lucertola di Gesù, Lucertola del sud America, Lagarto di Gesù Cristo), perché quando fugge dai predatori, raccoglie abbastanza slancio per attraversare l’acqua per una breve distanza, mentre tiene la maggior parte del suo corpo fuori, simile alla biblica storia di Gesù che cammina sulle acque.
Come Spirito Animale, il Basilisco arriva quando hai ignorato le esigenze del tuo Sé Ombra, quando porti dentro di te i semi della tua rovina, a meno che tu non permetta al Sé Ombra di respirare e di esprimersi.
Se hai avuto a che fare con qualcuno che intende farti del male, il Basilisco viene in tuo aiuto fornendoti la forza ed i mezzi per resistere.
Se qualcuno ti manca di rispetto, questa creatura emerge per aiutarti a creare confini marcati nella “sabbia”, visto che nessuno osa oltrepassare le restrizioni da lei imposte.
Se stai cercando di unire la tua natura inferiore e superiore in modo da poter vivere in equilibrio, il Basilisco ti aiuta a raggiungere l’armonia.
Ma può anche palesarsi, quando qualcuno sta cercando di spingerti a fare qualcosa che non vuoi fare o corromperti: spiritualmente,può aiutarti a garantire che tu rimanga fedele ai tuoi principi e non comprometta mai la tua integrità.
Come Animale Totem, il Basilisco emerge quando bisogna prepararsi ad abbracciare il cambiamento e ad adattarsi prontamente.
Esso ispira una rapida adattabilità ed agilità mentale, incoraggiando a pensare alle strategie veloci di fronte a cambiamenti improvvisi.
Il Totem Basilisco sottolinea l’importanza di raggiungere l’equilibrio tra vari aspetti della propria vita, lavoro e tempo libero, serietà e gioco, fisico e spirituale.
E’ anche un emblema di lungimiranza e visione, quindi bisognerebbe lasciarsi guidare a perseguire con fiducia idee innovative e percorsi apparentemente irraggiungibili.
In Astrologia, il Basilisco è associato allo Scorpione, che rappresenta la trasformazione e la rinascita, ed a Plutone, il pianeta della morte e della rigenerazione.
Qui, la creatura simboleggia il cambiamento ed il rinnovamento, ricordando che la vita è ciclica e niente dura per sempre.
Nei Tarocchi, il Basilisco è associato all’arcano n.13, La Morte, e rappresenta la trasformazione e la rinascita, l’affrontare le proprie paure e superarle per andare avanti.
La carta appare spesso quando bisogna confrontarsi con i propri demoni interiori o affrontare le sfide a testa alta.
Ritroviamo il Basilisco anche nel Feng Shui, dove rappresenta l’Elemento del Fuoco e la direzione sud-ovest. Simboleggia potere ed autorità, ricordando di abbracciare il cambiamento e la crescita.
A dispetto della connotazione negativa datale per la maggior parte del tempo, la figura del Basilisco offre una guida mistica, lezioni cruciali e profonde intuizioni, a coloro che avranno la fortuna di incontrarla.
Fate attenzione…
All’inizio, la gente pensava
che il Corallo fosse una pianta,
quindi la soprannominò
il “Giardino del Mare”…
Gli Antozoi sono una classe di animali marini invertebrati, che conta oltre seimila specie, solitarie e coloniali, che consistono di piccoli polipi singoli o radunati in colonie di molti individui simili.
Il gruppo include, tra i tanti, le attinie (anemoni di mare), le pennatule (penne di mare), il genere di organismi Corallium, comunemente noti come Coralli, costruttori delle barriere coralline tropicali, il genere Antipathella ed il genere Heliopora.
Il genere Corallium comprende 25 specie, tra il Corallium rubrum, Corallo rosso, diffuso nel mar Mediterraneo e nell’oceano Atlantico orientale.
Corallium: dal greco “koraillon” = “scheletro duro”; oppure dall’ebraico “goral” = pietre utilizzate negli oracoli in Medio Oriente e nel Mediterraneo.
Il genere Antipathella comprende 5 specie, di cui Antipathella subpinnata è il famoso Corallo nero.
Corallo ed Antipatella sono formati da polipi bianchi e trasparenti, lunghi pochi millimetri e con 8 tentacoli aventi appendici pinnate per catturare il cibo (plancton).
Questi polipi formano delle colonie ramificate, alte anche una quarantina di cm, di colore generalmente rosso brillante, ma anche rosa e raramente albine.
Il loro scheletro calcareo e durissimo, formato dall’90% da carbonato di calcio, ricercato come materiale per la costruzione di gioielli e sculture artistiche, è ricoperto dal “cenosarco”, ovvero uno strato di tessuto molle, che viene rimosso prima della lavorazione e lucidatura degli oggetti.
Il genere Heliopora comprende 2 sole specie viventi, tra cui Heliopora coeruola, il Corallo blu.
Moltissimi piccoli polipi, dotati di un corpo cilindrico, detto colonna, in cima alla quale si trova un piccolo disco orale ove è collocata l’apertura orale, detta stoma, formano delle colonie azzurre con numerose ramificazioni, dalla tipica forma a dito, a spatola o a placca, il cui numero è direttamente proporzionato alla forza della corrente di acqua che investe la colonia stessa.
Le specie utilizzate per creare i manufatti artistici hanno caratteristiche diverse tra loro, che dipendono dal mare in cui vivono e dalla loro alimentazione.
Le più conosciute sono:
💢 Corallium rubrum, comunemente chiamato Corallo rosso, Corallo nobile, dal colore rosso vivo (Mediterraneo ed Atlantico orientale). Il più desiderato. I marittimi gli si affidavano per una navigazione sicura e fortunata. In India è una delle gemme paradisiache legate al loro sistema astrologico. Secondo il Buddismo, gli alberi di Corallo rosso crescono in paradiso. E’ ottimo contro la depressione.
💢 Corallium secundum, comunemente chiamato Corallo Bokè o Pelle d’Angelo, di colore dal rosa salmone al rosa pallido fino al rosa forte (Isole Midway e Hawaii). Migliora la sensibilità e la compassione verso i propri cari.
💢 Corallium elatius, comunemente chiamato Corallo cerasuolo (ciliegia), di colore che varia dal bianco al rosso scuro, passando per i toni del rosa e dell’arancione (Giappone). Energia femminile, può essere utilizzato per promuovere o aumentare la fertilità femminile.
💢 Corallium japonicum, comunemente chiamato Corallo giapponese, di colore rosso più o meno intenso e presenza di piccole venature biancastre, a volte quasi impercettibili, che lo distinguono dal Corallium rubrum (Giappone). Aiuta il concepimento, nutre il legame madre-figlio.
💢 Corallium konojoi, comunemente chiamato Corallo bianco, dalle diverse sfumature che vanno dal bianco latte al bianco avorio (Pacifico). E’ utile per pulire l’Aura e rimanere connessi ad altri regni; migliora varie abilità psichiche come la Chiarolfazione (capacità di acquisire conoscenze o informazioni psichiche utilizzando il proprio senso dell’olfatto) e rimuove i blocchi energetici in tutto il corpo.
💢 Corallium bambù, è una radice vegetale bianchiccia molto densa e compatta, che somiglia molto alla conosciutissima Canna di bambù, da cui prende il nome. E’ il Corallo meno costoso: ma non si tratta di un prodotto falso, ma semplicemente di una pianta marina (invece di un animale), che viene trattata in modo da somigliare al Corallo. Infatti, è di colore bianco e viene trattato con tinte rosse per far sì che somigli al classico corallo che siamo abituati ad apprezzare (coste sud-orientali dell’Australia e dalle Hawaii).
💢 Antipathella subpinnata, comunemente chiamato Corallo nero, rarissimo, è in realtà bianco all’esterno, mentre conserva un’anima nera particolarmente resistente ed elastica, che gli permette di crescere fino a grandi profondità (Mediterraneo, Pacifico). Riduce la negatività, migliora la creatività e promuove la tranquillità.
💢 Heliopora coeruola, comunemente chiamato Corallo blu o Madrepora azzurra, rarissimo (dal mar Rosso all’Indo-Pacifico occidentale). Migliora le comunicazioni e la consapevolezza psichica.
Oltre all’utilizzo decorativo ed artistico, il Corallo ha proprietà terapeutiche, che possono apportare benefici al corpo, alla mente ed allo spirito.
Innanzitutto è un antistress naturale ed aiuta a promuovere energia positiva e calma.
Anticamente, si pensava che il Corallo avesse proprietà protettive ed era usato in amuleti per scongiurare gli spiriti maligni.
Nella storia recente, il Corallo è utilizzato nella medicina tradizionale cinese e come colorante per i tessuti.
La creazione di una barriera corallina non è un processo rapido, quindi il Corallo insegna la pazienza.
La colonia può crescere di appena un millimetro in un anno, con il risultato di essere una delle sculture più impressionanti della natura, senza uguali: pertanto, devi imparare a camminare sulla tua crescita spirituale, in modo tale da poterti interiorizzare ed applicare, creando la bellezza interiore.
In tutto il Mondo, i resti di Corallo lavati dal mare sono diventati amuleti e talismani, spesso per la protezione, infatti per esempio gli Egiziani lo mettevano nelle loro tombe, così l’anima sarebbe rimasta al sicuro durante i suoi viaggi nell’aldilà, poiché ritenevano che contenesse una goccia di sangue divino.
I Galli concordavano con le proprietà protettive, mettendo pezzi sui loro elmetti ed armi.
I Greci dicevano che il Corallo era nato dal sangue di Medusa, trasformando qualcosa di brutto in un tesoro.
Le donne romane indossavano il Corallo come un amuleto di fertilità ed appendevano rametti al collo dei loro bambini per proteggerli dai pericoli.
I Vittoriani contro il malocchio.
Pertanto, il Corallo porta gli attributi energetici di conservazione, sicurezza, metamorfosi e virilità.
Il Corallo stimola la rigenerazione e la virilità grazie alla sua connessione con i Chakra della Radice e Sacrale e la sua vibrante energia risuona con il corpo fisico, favorendo la circolazione sanguigna e la guarigione di ossa e tessuti.
Per utilizzare il Corallo per la rigenerazione e la virilità, indossalo come gioiello o portalo in tasca, oppure puoi anche posizionarlo sulla zona interessata per la guarigione.
Un altro beneficio è quello di migliorare la fertilità, stimolando il Chakra Sacrale, che governa gli organi riproduttivi e l’energia sessuale.
Quindi posizionalo su questo Chakra durante la meditazione o mentre dormi.
Metti il Corallo vicino alle aree in cui solitamente crei e progetti, in quanto governa anche l’espressione creativa e l’equilibrio emotivo.
Il Corallo attrae prosperità ed abbondanza, puoi posizionarlo sul tuo altare o spazio di lavoro a questo scopo.
Se hai il Corallo come animale Totem, sei duro come una roccia, dentro e fuori.
Le tue mura sembrano impenetrabili, nonostante la tempesta che ti circonda, tutto viene pianificato e nulla accade senza confidare nella guida universale.
Se il Corallo è il tuo totem per la nascita, conosci le chiavi per manifestare qualsiasi cosa, la tua intuizione sui problemi più importanti è veramente accurata e le persone intorno a te sanno che sei preciso, pronto e determinato.
Non c’è modo che nessuno nella tua vita, compresi i tuoi cari, possa affrettare le tue decisioni, il potere della pazienza e della consapevolezza sono dalla tua parte.
L’unica cautela che deriva da avere un Corallo come Totem Animale è essere troppo autosufficiente e robusto, in quanto potresti non “sentire profondamente” durante un momento importante, per poterlo elaborare precisamente.
Tali situazioni ti farebbero sentire vulnerabile ed a disagio, quindi devi permettere alle tue emozioni di fluire attraverso come le acque purificanti del mare.
Il Corallo è molto apprezzato in quanto sostanza ritenuta dotata di misteriose proprietà sacre.
È un simbolo di modestia, saggezza, felicità ed immortalità, oltre ad essere comunemente noto per rimediare agli spasmi intestinali, all’insonnia ed ai calcoli alla vescica.
Il Corallo può ridurre lo stress e le paure, combattere la stupidità, il nervosismo, la paura, la depressione, il panico e gli incubi.
Viene utilizzato per attrarre successo e ricchezza, e rafforzare la lungimiranza.
E’ anche un buon aiuto per la meditazione o la visualizzazione.
Lo Spirito animale del Corallo è noto per le sue energie nutritive e protettive.
Coloro che si connettono con il Corallo sono spesso individui molto empatici e premurosi, resistenti ed adattabili, come le barriere coralline che sopravvivono anche in condizioni difficili.
Lo Spirito animale del Corallo ci insegna l’importanza di rimanere con i piedi per terra e mantenere la nostra pace interiore.
Se vedi un Corallo nella tua vita, potrebbe essere un segno che devi concentrarti sulla ricerca di equilibrio ed armonia, di ricordarti di prenderti cura di te stesso e di coltivare le tue relazioni.
Potrebbe anche essere un simbolo di protezione e guida, incoraggiandoti a fidarti del tuo intuito e della tua forza interiore.
Il Corallo nei Sogni:
CORALLO E PESCI: vedere i pesci nuotare intorno ai Coralli può indicare una vita abbondante o ricchezza in vari aspetti della tua vita. Se i pesci sono intrappolati nel Corallo o feriti, ciò potrebbe essere un segnale di problemi o ostacoli nel raggiungimento dei tuoi obiettivi.
ESSERE FERITO DA UN CORALLO: questo potrebbe essere un segno di stare attento o di diffidare di una situazione, che potrebbe potenzialmente essere dannosa. Questo sogno può essere un segno di rischio o pericolo intorno a te. Se il Corallo ti ferisce, simboleggia che tu o qualcuno vicino a te state vivendo un conflitto emotivo o una situazione avversa. Può anche avvisarti di fare attenzione e di proteggerti in determinate condizioni.
CORALLI E MUSCHIO: la presenza di muschio in un sogno rappresenta una crescita lenta o fertilità. Questo sogno suggerisce che sei nel processo di una più profonda scoperta o esplorazione di te stesso. Se vedi il muschio crescere sul Corallo, questo può simboleggiare l’attaccamento nella tua relazione. Potrebbe essere un segno che stai vivendo una crescita o dei cambiamenti.
CORALLO ROSSO: può indicare entusiasmo o coraggio traboccante nella tua vita. Può essere un segno che stai vivendo un forte bisogno di raggiungere i tuoi obiettivi.
CORALLO NERO: può simboleggiare segreti nascosti, conflitti interiori o sentimenti di depressione e di essere intrappolati. Il Corallo nero in un sogno può simboleggiare l’oscurità, l’incertezza o persino il pericolo. Può indicare che stai affrontando un problema o una sfida in agguato intorno a te. Tuttavia, può anche ricordarti che i tuoi punti di forza ti aiuteranno nei momenti difficili.
CORALLO BIANCO: simboleggia sicurezza, protezione o uno stato calmo e piacevole. Il Corallo bianco in un sogno rappresenta purezza, chiarezza o serenità. Mostra che cerchi la pace dentro te stesso o nel tuo ambiente, e può anche simboleggiare la consapevolezza spirituale o la ricerca della saggezza.
CORALLO MARRONE: contiene il significato di stabilità, conforto o sentimenti naturali. Nel Corallo, il marrone simboleggia uno stretto legame con la natura, la terra, il calore o la lealtà. Questo sogno potrebbe significare che stai considerando meglio l’ambiente circostante o che hai bisogno di mantenere l’equilibrio.
BARRIERA CORALLINA: simboleggia protezione. Qualunque cosa ti preoccupi o temi, sei al sicuro. Parla anche della vera bellezza e della tua visione interiore. Guarda con occhi che vedono tutte le possibilità per una vita felice e gratificante.
ATTENZIONE: Il Corallo è molto sensibile agli acidi ed al calore, il suo colore sbiadisce con l’usura. Per prevenire la perdita di colore, evita di esporre il Corallo alla luce solare diretta per periodi di tempo prolungati ed evita temperature estreme. Non pulire il Corallo con detergenti domestici aggressivi, come candeggina o acidi ed evita di spruzzare profumi o lacca per capelli sulle pietre. Pulisci il Corallo con un panno morbido e sapone o detergente delicato, se necessario. Per evitare graffi, evita di indossare altre gemme a stretto contatto con i tuoi gioielli di Corallo. Conserva i gioielli in un portagioielli rivestito in tessuto, o avvolgili in un panno morbido.
PIANETA: Marte e Venere
ELEMENTO: Fuoco ed Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Corallo rosso (Ariete e Scorpione) – Corallo rosa aranciato (Leone) – Corallo rosa pallido (Cancro e Pesci) – Corallo blu (Gemelli, Sagittario, Acquario) – Corallo nero (Capricorno e Vergine) – Corallo rosa (Toro e Bilancia).
CHAKRA: Corallo rosso (C. della Radice) – Corallo rosa (C. del Cuore) – Corallo nero (C. della Corona) – Corallo bianco (C. Sacrale).
FENG SHUI: Sud
Chiocciola è un nome comunemente utilizzato per varie specie di Molluschi Gasteropodi, appartenenti all’ordine Stylommatophora, tutte caratterizzate dalla presenza di una conchiglia, ma anche erroneamente utilizzate come sinonimo di Lumaca, che invece sono Gasteropodi sprovvisti di protezione.
Nelle Chiocciole, la conchiglia serve a proteggerle, a ridurre la perdita di acqua che avviene attraverso l’evaporazione, e viene prodotta dalla “conchiolina”, una sostanza prodotta dallo stesso animale.
La Chiocciola si muove sul terreno con il piede, un muscolo, e sulla testa ha 4 “corna” o “antenne” retrattili, delle appendici su 2 delle quali ci sono organi sensoriali tattili e sulle altre gli occhi.
La sua bocca contiene di denti microscopici con i quali grattugia il cibo prima di ingoiarlo, mentre nella lingua ci sono delle fasce di accrescimento, che diventano sempre più larghe verso l’esterno, formando la caratteristica spirale che si arrotola sempre in senso antiorario.
La specie mediterranea più conosciuta è il Cornu aspersum, quella più grande, che può raggiungere anche i 20 cm di lunghezza è l’Achatina achatina, mentre la più piccola è l’Acmella nana, originaria del Borneo, il cui guscio non supera in media gli 0,7 millimetri di diametro.
Animale molto timido, la Chiocciola si ritrae nel suo guscio quando avverte il pericolo, che chiude periodicamente con l’epifragma, una sostanza prodotta dalla sua bava.
La Chiocciola terrestre può vivere interamente sulla terra, mentre alcune si muovono facilmente tra la terra e l’acqua dolce o salata, a seconda della specie.
La natura ha dotato un piccolo gruppo di Chiocciole di terra di una branchia e di una sorta di botola che possono chiudere (epifragma), mantenendo l’umidità dentro o fuori; questo gruppo di Chiocciole di terra gode di habitat umidi come le regioni muschiose.
La Chiocciola di mare vive negli oceani del mondo, ha una conchiglia ed un piede che l’aiuta a muoversi.
In questo ambiente, la Chiocciola di mare si comporta come un’efficace scopa, spazzando le piante marine, con una predilezione per le alghe.
Questo animale mostra una resilienza impressionante, abitando regioni che vanno dall’Artico all’Antartico e nella parte più profonda delle fosse marine.
Alcune specie di Chiocciole, in particolare della famiglia Muricidae, producono un colorante naturale che non scolorisce.
L’antica “Porpora di Tiro” (nota anche come Viola reale, Viola imperiale o Colorante imperiale) è un colorante naturale rosso-viola, il cui nome Tiro si riferisce all’omonima città in Libano, un tempo fenicia, e veniva prodotta appunto dalla specie marina di cui sopra.
Il costo enorme dell’estrazione di questa secrezione e la piccola quantità di colore che se ne ricavava, ne limitava, però, l’uso ai più ricchi.
Per questo motivo, questi coloranti con le loro sfumature di viola e blu, erano associate alla regalità ed alla ricchezza.
Da qualche tempo, alcune specie di Chiocciole sono tenute ed allevate come animali domestici, come l’Achatina fulica, la Chiocciola gigante africana.
Per molte culture antiche, la spirale non solo rappresentava il ciclo di vita, morte e rinascita, l’essenza dell’Universo e del tempo stesso, ma rappresentava anche la rotazione della Terra attorno al Sole.
Fin dai tempi più antichi, la Chiocciola ha fatto parte di miti e leggende, alcune addirittura raffiguranti la creazione del Mondo, venendo spesso simboleggiata dalla sua forma a spirale o dalla sua lentezza legata alla pigrizia.
Nell’antico Egitto, le Chiocciole erano simboli venerati, associati alla rinascita ed alla rigenerazione, forse a causa del loro ciclico ritiro ed emersione dai loro gusci.
Per gli antichi Romani, le Chiocciole avevano un significato più profondo, simboleggiando gli inevitabili cicli di vita e morte.
Ciò potrebbe essere stato influenzato dall’osservazione del ritmo lento e costante di questo animale, che ricordava ai Romani la natura transitoria della vita.
Nella cultura cristiana la Chiocciola era simbolo del peccato mortale dell’Accidia.
I Maya associavano questo animale al desiderio sessuale, e veniva personificata dal Dio Uayeb.
I Sumeri ed i Babilonesi consideravano le Chiocciole immortali, rendendole un simbolo di eternità.
Una leggenda delle isole micronesiane di Nauru narra che, all’inizio, le uniche cose esistenti erano il Dio Nereau, conosciuto anche come Areop-Enap (il Signore dei Ragni) ed il mare.
Un giorno, Nereau cercava cibo nell’oscurità, quando trovò un’enorme vongola che lo inghiottì.
Nereau, quindi, usò due Chiocciole ed un verme per trovare un modo per aprire la vongola.
Poi, il Dio trasformò il guscio inferiore della vongola nella Terra e quello superiore nel Cielo, ed inviò la Chiocciola più piccola a ovest del guscio del Cielo, dove divenne la Luna.
La seconda Chiocciola fu mandata ad est e divenne il Sole.
Invece, gli indiani Navajo del Nord America raccontano che, molto tempo fa, ci fu una potente alluvione e le persone lasciarono il loro mondo, il Quarto Mondo, gli Inferi, ed arrivarono nel Quinto Mondo, il mondo in cui vive oggi.
Essi si ritrovarono sulla riva di un grande oceano e si divisero in gruppi per clan, uscendo alla ricerca di nuove abitazioni.
Ma, dopo quattro giorni, tornarono al luogo in riva all’oceano, poiché non c’era acqua dolce da bere.
La Prima Donna si fermò di fronte al Popolo e disse, che qualcuno avrebbe dovuto tornare nel vecchio mondo sottostante, per trovare dell’acqua fresca.
Quindi, a tale scopo, inviò diversi animali forti a cercare l’acqua, ma tutti tornarono senza successo.
Una ragazzina magra, chiamata la “Ragazza Chiocciola” si offrì di cercare, anche se la maggior parte della gente pensava che non potesse farlo.
Prima Donna legò una bottiglia alla schiena della ragazza, lei si avviò lentamente e, dopo molto tempo, trovò la strada per gli Inferi e lì trovò dell’acqua pura.
Riempì la bottiglia e la riportò indietro, ma essa si aprì e si rovesciò, lasciando una scia argentata, che creò un grande fiume. La Chiocciola fu ringraziata ed onorata dal Popolo.
Prima Donna dichiarò che, da quel giorno in poi, la Chiocciola avrebbe portato sulla schiena la borraccia come simbolo del suo grande viaggio.
Le Chiocciole lasceranno dietro di sé una scia di umidità in ogni luogo visitato, come messaggio per tutti che l’acqua pura è preziosa e deve essere curata.
Nella fiaba di Hans Christian Andersen, “La Chiocciola e il Rosaio”,
si narra che tutt’intorno al giardino c’era una siepe di noccioli e poco più in là, si trovavano prati e campi con mucche e pecore ma, in mezzo al giardino, c’era un rosaio in fiore sotto il quale si trovava una Chiocciola, che poteva dire di avere davvero molto nel suo guscio, poiché aveva tutta se stessa.
“Aspetta che venga il mio tempo!” diceva “farò qualcosa di più che mettere rose, o portare noci, o dare latte come fanno le mucche e le pecore!”
“Mi aspetto proprio molto da te!” rispose il rosaio. “Posso chiederti quando sarà?”
“Dammi tempo” ribatté la Chiocciola. “Tu hai troppa fretta! e non ti gusti l’attesa.”
L’anno dopo, la Chiocciola si trovava quasi nello stesso posto, al sole sotto il rosaio, il quale aveva messo le gemme e gettava rose sempre fresche, sempre nuove.
La Chiocciola spuntò fuori dal guscio, allungò le corna e si ritirò di nuovo, dicendo: “Tutto come l’anno scorso: non c’è nessun progresso. Il rosaio continua con le rose e non va oltre!”
Passò l’estate, passò l’autunno, ed il rosaio aveva ancora fiori e gemme, finché non cadde la neve; il tempo poi divenne brutto ed il rosaio si piegò verso terra.
Ed anche la Chiocciola si rannicchiò nella terra.
Cominciò un nuovo anno e le rose spuntarono, anche la Chiocciola uscì.
“Ecco, ora tu sei un vecchio fusto di rose” disse. “Devi cercare di uscire un po’. Hai dato al mondo tutto quel che avevi in te: si tratta di sapere se questo ha significato qualcosa. Io non ho avuto tempo di pensarci, ma è chiaro che tu non hai fatto il minimo sforzo per svilupparti interiormente: altrimenti da te sarebbe uscito qualcos’altro. Ti puoi giustificare? Tra poco resterà solo il tuo fusto; capisci quello che dico?”
“Tu mi spaventi” rispose il rosaio. “Non ci avevo mai pensato.”
“No, non ti sei certo mai preso la briga di pensare! Hai mai cercato di capire perché fiorivi, e come facevi a fiorire? perché in un modo e non in un altro?”
“No” riconobbe il rosaio “fiorivo pieno di gioia, perché non potevo fare altro: il sole era così caldo, l’aria così fresca! Bevevo la chiara rugiada e la pioggia violenta, respiravo, vivevo! Veniva dalla terra una forza, veniva dall’alto una forza, provavo una felicità sempre nuova, grande, e per questo dovevo fiorire. Quella era la mia vita, non potevo fare altro!”
“Tu hai condotto una vita molto comoda!” disse la Chiocciola.
“Naturalmente! Mi è stato dato tutto!” assentì il rosaio. “Ma a te è stato dato ancora di più! Tu sei una di quelle nature pensanti e riflessive, una di quelle molto dotate, che stupiranno il mondo.”
“Non ne ho la minima intenzione!” rispose la Chiocciola. “Il mondo non mi interessa. Che cosa ho da guadagnare dal mondo? Ho già tutta me stessa, è più che abbastanza.”
“Ma noi tutti, sulla Terra, non dovremmo dare la parte migliore di noi agli altri? Portare quello che possiamo? Be’, io ho solo portato rose! Ma tu, tu che hai ricevuto tanto, che cosa hai dato al mondo? Che cosa dai?”
“Cosa ho dato? Cosa do? Io ci sputo sopra! Non vale niente, non mi interessa! Tu butti rose, non puoi fare altro! Lascia che il nocciolo abbia le noci e le mucche e le pecore diano il latte. Loro hanno tutto il loro pubblico, io ho il mio pubblico in me stessa! Io entro in me stessa e lì rimango, e il mondo non mi interessa.”
E così la Chiocciola rientrò nella sua casa e si chiuse dentro.
“Che tristezza!” disse il rosaio. “Io con tutta la mia buona volontà non sono capace di chiudermi dentro, devo sempre fiorire, fiorire con le mie rose. Le foglie cadono, volano via col vento! Eppure una delle rose è stata messa nel libro di preghiere di una madre, un’altra ha trovato posto sul petto di una graziosa fanciulla, un’altra ancora è stata baciata dalla bocca di un bambino con tanta dolcezza. Questo mi ha fatto molto bene, è stato come una benedizione. Questi sono i miei ricordi, la mia vita!”
E il rosaio fiorì, fiorì con innocenza; la Chiocciola invece poltriva nella sua casa, il mondo non le interessava.
Passarono gli anni.
La Chiocciola divenne terra nella terra, anche il rosaio divenne terra nella terra; anche la rosa-ricordo del libro di preghiere era diventata aria, ma nel giardino fiorivano nuovi rosai, crescevano nuove Chiocciole, che si richiudevano nelle loro case e sputavano: il mondo non le interessava…
Nel folklore giapponese, esistono le descrizioni di un mostro Chiocciola chiamato Sazae-oni: questo demone inizialmente assomiglia ad una Chiocciola, che potresti vedere ogni giorno nel tuo giardino.
Ma, quando torni dopo diversi giorni, è cresciuto e, man mano che cresce, si formano le branchie che gli permettono di creare nebbia e di vivere ugualmente bene, sia in mare che sulla terra.
Dopodiché progredisce ancora e gli crescono delle mani umane con ventose sul palmo.
Se ti avvicini troppo, ti sbaverà con la lingua appiccicosa, e questo è molto pericoloso: corri via velocemente e lavati, prima che il Sazae-oni ti mangi.
Keong Emas, nelle lingue indonesiana e giavanese “Chiocciola d’oro”, narra che il re del regno di Antah Berantah desiderava prendere Dewi Sekartaji come sua moglie, e per farlo la rapì.
Il dio Batara Narada salvò Dewi Sekartaji, trasformandola in una Chiocciola d’oro, chiamata Keong Emas, e le disse di andare alla deriva lungo il fiume, per trovare suo marito, Raden Panji Asmoro Bangun.
Un giorno, una povera vecchia vedova, Mbok Rondo Dadapan, che pescava sempre lungo il fiume, trovò la Chiocciola d’oro e la portò a casa come animale domestico, la mise in un barattolo e se ne prese cura.
All’improvviso, nella vita di Mbok Rondo iniziarono ad accadere cose belle ed inaspettate: al ritorno dalla pesca quotidiana, trovava in tavola piatti deliziosi e la casa pulita.
Si chiese chi fosse stato così gentile da prendersi cura della sua casa, cucinare e fare le faccende domestiche e, visto che questo strano evento andò avanti per diversi giorni, non poté resistere alla tentazione di scoprire chi fosse quella persona misteriosa e gentile. Così un giorno, invece di pescare, sbirciò attraverso un buco nel muro di casa sua.
Dopo aver aspettato nascosta, vide una scena straordinaria: una bellissima principessa che usciva dal barattolo ed iniziava a pulire la casa e a preparare il pasto.
Il giorno successivo accadde la stessa cosa quindi, senza perdere tempo, Mbok Rondo si precipitò in casa e fracassò il barattolo, insieme al guscio della Chiocciola, con un mortaio di pietra. L’ormai senzatetto Dewi Sekartaji non poteva trasformarsi di nuovo in un guscio di Chiocciola, l’incantesimo magico era stato spezzato. In seguito, fu adottata da Mbok Rondo come sua figlia.
Nel frattempo, Raden Panji Asmoro Bangun stava cercando sua moglie e, vagando da un villaggio all’altro, raggiunse infine il villaggio di Dadapan, dove trovò la sua amata consorte.
Pieni di felicità ed amore, i due tornarono nel loro regno, portando con loro la buona vecchia Mbok Rondo.
Una leggenda degli indiani Osagi, popolo di nativi americani di lingua siouan residenti nella regione delle Grandi Pianure, narra che, quando la Terra era giovane, prima che i piccoli ruscelli si trasformassero in fiumi, o le montagne crescessero oltre le nuvole, la Chiocciola viveva una vita tranquilla su una riva acquosa.
Aveva tutto ciò che voleva ed era contenta.
Un giorno venne un grande temporale, che fece straripare l’argine, trascinando via anche la Chiocciola sonnolenta, che andò alla deriva con l’acqua, ritrovandosi su un tronco in un fiume di pesci, circondata da melma.
Il sole caldo ora irradiava dal cielo con un tale calore, che cuoceva il suo corpo e non poteva muoversi.
Poi accadde la cosa più strana: la Chiocciola cresceva e continuava a crescere, e la sua forma cambiò, fino a diventare un essere umano alto e snello.
La Chiocciola non sapeva cosa pensare, non sapeva nulla dell’essere umano, e poi le venne un’idea: se fosse tornata nei luoghi in cui aveva vissuto come animale, avrebbe potuto trovare cibo e non sarebbe morta di fame.
Quindi avanzò ciecamente, finché non poté più andare oltre e fu in questo stato indebolito che il Grande Spirito lo trovò.
Il Grande Spirito gli chiese se avesse fame e l’Uomo rispose che non aveva più mangiato da quando aveva smesso di essere una Chiocciola.
Quando il Grande Spirito udì ciò, mostrò all’Uomo come cacciare usando arco e frecce, e gli offrì la carne della caccia.
L’Uomo mangiò volentieri finché non fu sazio.
Più tardi il Grande Spirito tornò insegnandogli ulteriori abilità di sopravvivenza, prima che le loro strade si separassero.
L’Uomo continuò il suo viaggio, ritrovando infine la strada per il tumulo umido che una volta era la sua casa della Chiocciola.
Qui incontrò il capo guerriero dei Castori, che sfidò la presenza dell’Uomo.
Una volta che il capo Castoro venne a conoscenza dell’incredibile trasformazione dell’Uomo-Chiocciola, lo invitò a casa per cena.
Mentre si godeva il tempo con i Castori, la figlia del Castoro catturò l’attenzione dell’Uomo-Chiocciola con la sua bellezza.
L’Uomo le chiese la mano e, previo accordo, ci fu un grande festeggiamento.
Fu l’unione dell’Uomo-Chioccila e della figlia del Castoro, che dette vita alla tribù degli Osagi.
Alle Hawaii, si dice che le Chiocciole cantino, di conseguenza, nell’usanza hawaiana, questi animali erano la voce della foresta ed incarnavano la tradizione orale polinesiana, di tramandare la propria genealogia attraverso il canto, rendendole estremamente importanti per le pratiche culturali dell’hula e del canto.
Il poeta greco Esiodo scriveva che questi animali indicavano il momento del raccolto arrampicandosi sugli steli, mentre il Dio azteco della Luna, Tēcciztēcatl, portava un guscio di Chiocciola sulla schiena, col significato di rinascita: la propensione di questo animale ad apparire e scomparire era paragonata alla Luna.
La spirale del guscio della Chiocciola è considerata come una barriera protettiva, che simboleggia l’idea di sicurezza e riparo.
In molte culture, si ritiene che portare con sé un guscio di Chiocciola, o le sue immagini, possa fornire protezione contro energie negative o danni.
In sostanza, il guscio funge da santuario dell’anima, una salvaguardia contro le influenze esterne e, proprio come la Chiocciola porta con sé la sua casa, anche noi possediamo un santuario interiore, un luogo di rifugio spirituale.
La spirale delle conchiglie di Chiocciola rappresenta anche la natura ciclica della vita, della crescita e della trasformazione, simbolo di rinnovamento continuo, che riecheggia i modelli ciclici presenti in natura.
Come il viaggio della Chiocciola, le nostre vite sono un ciclo perpetuo, dove ogni fase porta all’evoluzione spirituale, promemoria che ogni ciclo porta nuove esperienze e crescita.
Il ritmo lento e costante di questo animale, mentre cresce, ricorda l’importanza della pazienza e della perseveranza nel proprio viaggio spirituale, simboleggia l’idea che la crescita spirituale avvenga un passo alla volta.
La Chiocciola porta con sé la sua casa, ricordando alle persone di trovare forza e sicurezza dentro di sé, indipendentemente da dove le porti il viaggio della vita.
Le antiche osservazioni europee sulle corna della Chiocciola, che apparivano fuori dal loro guscio dopo la pioggia, crearono la credenza che questo animale avesse un certo potere sul tempo (o sulla consapevolezza del tempo) e sulla fertilità del raccolto.
Quando lo Spirito della Chiocciola entra nella tua vita, il messaggio principale si concentra sul ritmo della tua esistenza, chiedendoti perché hai fretta.
Vivendo così velocemente, ti perdi alcune cose.
È come la differenza tra viaggiare in aereo ed in treno: il treno impiega più tempo, ma arrivi comunque a destinazione e sperimenti moltissimo di più lungo il percorso.
Se ritieni che i progressi siano stati troppo lenti, lo Spirito Animale della Chiocciola arriva con un po’ di tranquillità, facendoti comprendere che potresti pensare che il progresso richieda un’eternità, ma in realtà è solo un battito di ciglia nella vita.
Fidati, proprio come domani, prima o poi il completamento arriverà, proprio quando dovrebbe.
Legato a queste lezioni c’è un avvertimento sull’utilizzo del tempo e dell’energia nel miglior modo possibile: per quanto ti piaccia, non puoi dire “sì” ad ogni richiesta, sia essa sociale o professionale.
La Medicina dello Spirito della Lumaca dà priorità e ti mantiene nel momento, affronta una cosa e falla molto bene, poi passa a quella successiva.
Lo Spirito Animale della Chiocciola illustra la necessità di tenere un piede per terra, di comprendere quando è il momento di restare fermo e quando dovresti spostarti, o ritirarti per sicurezza.
La Chiocciola rappresenta anche la metamorfosi e la flessibilità, poiché porta la sua casa sul dorso.
La sua struttura retrattile, che riflette il suo carattere introspettivo, implica la necessità di un ritiro periodico per l’introspezione.
Le emozioni e l’intuizione sono associate alla Chiocciola, che in alcune civiltà è legata all’acqua, mentre in altre alla femminilità ed alla fertilità.
Inoltre, l’animale è considerato una rappresentazione della quiete, incoraggiando le persone ad adottare uno stile di vita più deliberato, introspettivo ed attento.
Le persone con il Totem della Chiocciola tendono ad essere creature abitudinarie ed hanno molta pazienza, sapendo anche come prendere le cose come vengono.
Nella maggior parte dei casi, preferiscono stare da soli, non sono molto socievoli e talvolta anche molto timidi, oltre a dover sempre bilanciare la protezione con la fiducia.
Spesso, queste persone non mostrano mai il loro vero sé al mondo, ed i loro sentimenti sono generalmente in prima linea nella maggior parte delle loro decisioni ed azioni.
Chi ha la Chiocciola come Totem deve impegnarsi ad affrontare i propri problemi emotivi, altrimenti potrebbe ritirarsi permanentemente.
Se la Chiocciola è il tuo Totem, hai una forte etica del lavoro e spesso impiegherai orari molto più lunghi di chiunque altro. Tuttavia, tendi a lavorare molto lentamente ed in modo meditativo, fai bene ogni compito, mantieni un elevato standard di eccellenza e tendi a fare affidamento su te stesso per portare a termine il lavoro.
Sei molto determinato, pertanto, una volta fissato un obiettivo da raggiungere, non è possibile distoglierti dal tuo percorso.
Le Chiocciole nei sogni e nei presagi hanno interpretazioni diverse.
Nella credenza popolare europea, si pensa che sognare una Chiocciola, che striscia sullo stipite di una porta, possa predire l’arrivo di uno sconosciuto o di un visitatore.
Sognare una Chiocciola nera è un presagio negativo, che indica una perdita o una morte imminente.
Mangiare Chiocciole nei sogni, è considerato un segno positivo di abbondanza e fertilità.
Una Chiocciola, che si muove nel tuo sogno, può rappresentare la resistenza ed un ritmo lento e metodico nella tua vita, promuovendo la prudenza ed evitando scelte avventate.
Il suo guscio protettivo può rappresentare un bisogno di stabilità o sicurezza nelle tue relazioni, carriera o area personale.
Una Chiocciola che si ritira nel suo guscio, indica che devi impegnarti in un po’ di introspezione, e ciò potrebbe comportare un bilancio della tua vita o un allontanamento da una circostanza difficile, permettendoti di prenderti un momento per pensare ed esaminare te stesso.
Vedere la traccia di una Chiocciola nei tuoi sogni simboleggia il fatto, che trascorri troppo tempo nel tuo passato.
Non ha senso gettarsi la colpa sulle spalle, dovresti lasciare andare e prestare maggiore attenzione a ciò che è nel presente.
Vedere molte tracce di Chiocciole nei tuoi sogni, significa che ti stai concentrando troppo sulle “cose degli altri”, hai bisogno di riorganizzarti e tornare in te stesso, anche perché sei l’unico su cui hai influenza.
Se invece ti imbatti in uno di questi sentieri nella tua vita da sveglio, significa il “tracciare la linea”, ovvero, che devi prendere posizione su quanti e quanti progetti sei disposto ad affrontare.
Quindi devi stabilire le tue priorità e stabilire i tuoi limiti, amando te stesso imparando a dire di no con gentilezza.
Le conchiglie delle Chiocciole sono molto utilizzate in Esoterismo, in rituali, incantesimi e talismani di amore e fertilità.
Un tipo di divinazione d’amore di Halloween prevede di chiudere una Chiocciola dentro un piatto durante la notte, e poi studiare la sua bava, nella convinzione che formi l’iniziale del proprio futuro marito o moglie.
Una collana di gusci di Chiocciola infilati su lana rossa, anticamente era usata per curare convulsioni ed infiammazioni delle vie respiratorie nei bambini.
Le conchiglie di questi animali sono anche utilizzati come amuleti di protezione durante il viaggio, e per eliminare i cattivi influssi nelle abitazioni ed edifici in genere.
Grandi conchiglie possono essere utilizzate come strumenti di oracolo o divinazione, dipingendo rune, simboli o sigilli su di loro.
I gusci di Chiocciola, schiacciati con argilla o gusci di uova, vengono utilizzati negli incantesimi di radicamento, mentre in polvere e miscelati con olio, attivano i Chakra e stimolano l’energia della Kundalini e lo Yin Meridian.
È straordinario come la Chiocciola, una creatura apparentemente semplice, contenga lezioni così profonde sulla vita e sul nostro viaggio spirituale.
Essa offre una miriade di spunti, dalla comprensione del valore del ritmo con se stessi alla salvaguardia della propria essenza interiore.
Mi raccomando, la prossima volta che incroci una Chiocciola, fermati e medita sui suoi insegnamenti, che ti offriranno una nuova prospettiva sul tuo viaggio e sul tuo mondo.
Una persona veramente forte
non ha bisogno dell’approvazione degli altri
più di quanto un leone abbia bisogno
dell’approvazione delle pecore.
-Vernon Howard-
Il Leone, Panthera leo, è un carnivoro mammifero appartenente alla famiglia dei Felidi, e il più grande del genere Panthera dopo la Tigre.
Oggi, la popolazione del Leone è ridotta principalmente nell’Africa subsahariana, a causa del continuo impoverimento del suo habitat naturale ed il protrarsi della caccia di frodo.
Nella zona africana, la sua presente è quasi dimezzata rispetto a vent’anni fa, mentre diecimila anni fa, il Leone era il secondo grande mammifero più diffuso dopo l’essere umano.
Gruppi ridotti sopravvivono in India, nel Gir Forest Wildliffe Sanctuary, mentre gli esemplari che abitavano nel Medio Oriente e in Nordafrica sono scomparsi da molti secoli.
Abitante delle praterie e delle savane, in natura il Leone maschio vive dai 10 ai 15 anni, sempre che non perisca a causa delle lotte con i suoi simili per il dominio.
Il Leone è un animale con uno spiccato spirito di socialità, vive in branco formato generalmente da un maschio alfa (affiancato a volte da alcuni compagni, specialmente fratelli e/o cugini), un gruppo di femmine imparentate tra loro, con le quali si accoppia, e la loro prole.
I cuccioli maschi restano all’interno del branco fino alla loro maturazione sessuale, e poi vengono scacciati da parte dal padre alfa, e rimangono insieme formando a loro volta un piccolo branco di soli maschi consanguinei o altri nomadi non imparentati con loro.
In seguito, cercheranno di formare proprie famiglie, scacciando un altro maschio alfa (ed il suo gruppo) e prendendo così il controllo del suo branco.
Le femmine solitamente cacciano insieme per il gruppo, ed i maschi si nutrono delle prede uccise dalle femmine, cacciando di rado loro stessi.
Il Leone è simbolo di forza, fermezza e coraggio e, ai tempi dei Faraoni in Egitto, era anche un simbolo di regalità e potere.
Potente e selvaggio sono due degli aggettivi che meglio lo descrivono, ed il suo spirito è associato all’invincibilità, alla fiducia in se stessi ed al coraggio.
È lo Spirito animale più feroce, in grado di affrontare tutte le avversità e le sfide della vita.
Qualunque sia la sfida, il Leone può aiutarti a superarla con nobiltà e serenità.
Conosciuto come il Re della Giungla, il Re degli Animali ecc, grazie alla sua criniera che simboleggia una corona, il Leone, secondo la cultura medievale occidentale, è un animale che possiede le stesse qualità che dovrebbe avere un sovrano, che includono nobiltà, onore, coraggio, potere e forza bruta.
In natura e tra gli altri animali, il Leone è un predatore generalmente dominante e, quando appare nella tua vita come il tuo Spirito animale, potrebbe aiutarti a sviluppare la tua capacità di guidare gli altri.
Ti spinge a lavorare sulla tua autorità e ti supporterà nel migliorare le tue capacità di leadership.
Di solito appare per ricordarti gli obiettivi che ti sei prefissato e ti aiuta a raggiungerli, dandoti l’autonomia ed il coraggio necessari per portare a termine la tua missione.
E ciò non si applica solo al tuo lavoro.
Quando ti trovi di fronte ad una situazione davvero difficile, potresti identificare il Leone come il tuo Totem, come un segno che hai bisogno del suo aiuto per andare avanti.
Il Leone ti ricorda che a volte devi lottare per ottenere ciò che desideri, e ti conferisce il supporto di cui hai bisogno, per combattere quelle piccole battaglie quotidiane.
Con uno Spirito guida Leone al tuo fianco, ti sentirai all’altezza della sfida di affrontare gli ostacoli che ti attendono, ti guiderà verso il successo e ti farà sentire più degno.
Lo Spirito animale del Leone potrebbe anche indicare uno dei tuoi punti deboli o una situazione difficile che stai vivendo.
Potrebbe anche rappresentare un’autorità che potresti sentire prepotente, o che hai una relazione conflittuale con il potere e l’autorità.
Quando vedi un Leone come un animale spirituale, potrebbe simboleggiare il potere esterno, l’autorità, le forze che dominano o governano parti della tua vita.
Ad esempio, se sogni un leone minaccioso, potrebbe ricordarti che da sveglio devi avere a che fare con un capo, un partner o un insegnante prepotente nella tua vita.
La Leonessa, come Spirito animale, ama le persone che nutrono e proteggono i deboli.
Essa mostra ai suoi piccoli tutto ciò di cui hanno bisogno per badare a se stessi, senza mai lasciarli vulnerabili.
Offre insegnamenti su come prenderti cura del tuo orgoglio e far collaborare i membri della tua famiglia tra loro.
Con uno Spirito animale Leone al tuo fianco, la tua personalità è una calamita per gli altri e spesso le persone vogliono emulare quel qualcosa di speciale in te.
I leader spirituali che hanno uno Spirito Guida Leone sono fermi nelle loro convinzioni, difenderanno la libertà religiosa e la scelta di trovare Dio a modo proprio.
Se il Leone è il tuo Animale Totem, affronti le sfide a testa alta, senza paura, sei astuto ed hai la forza di sopravvivere alla concorrenza, qualunque cosa accada.
Anche se sei un bambino selvaggio, con il cuore di un Leone, hai la straordinaria capacità di rimanere immobile e silenzioso; la tua disinvoltura con l’immobilità ed il silenzio ti rende naturale nella meditazione e nella trance.
Gli indiani Hopi venerano il Leone come un sacro guardiano della tribù, e cercano in lui continui consigli durante i rituali.
Questo guardiano è un cacciatore esperto, affidabile ed impavido di fronte a qualsiasi sfida.
Il simbolismo del coraggio ed i suoi legami con lo Spirito del Leone appaiono anche nella tradizione delle tribù Navajo, che lo considerano un guardiano e protettore.
Il popolo Pueblo credeva che il Leone fosse il protettore ed uno dei più significativi aiutanti degli spiriti.
Per quanto riguarda le culture africane, in Egitto il Leone era venerato come simbolo della regalità e del Sole.
Gli antichi Egizi vedevano il Leone sia come protettore che come portatore di caos.
La Dea Sekhmet è in parte Leone ed in parte donna, e quindi rappresenta il potere del Leone e l’associazione del Leone con le Divinità Solari.
I Leoni Aker dell’Antico Egitto si trovano prevalentemente nei papiri e guardano a sinistra ed a destra, rappresentando passato e futuro.
Sempre nella cultura africana, si ritiene che il Leone abbia poteri unici e possa conferire energia protettiva; infatti la Leonessa è associata alla protezione della famiglia e del potere femminile.
Sebbene considerato il re degli animali in molte culture, questo non è però il ruolo che il Leone tende a svolgere nelle culture africane, in cui è visto come un importante giudice o sorvegliante.
Per gli Zulu, il Leone è considerato un ponte tra il mondo dei carnivori e quello degli erbivori, perché si nutre sia di erba che di altri animali.
Nella mitologia e folklore orientale, in questo in India, il Leone rappresenta una delle sembianze del Signore Vishnu.
In particolare, c’è una storia di Vishnu che viene sulla Terra come in parte Leone e in parte Uomo, con la missione di liberare il mondo dal male.
Sebbene usasse le sembianze del feroce Leone, l’intenzione era di ripristinare la pace e bilanciare il Dharma della Terra.
Pertanto, il significato del Leone è associato al sapere quando usare il proprio potere per creare ordine e pace.
I testi indù descrivono sia Vishnu che Parvati come aventi attributi legati al Leone.
In Giappone, il significato del Leone è legato alla protezione e lee statue Komu-ina, o statue del Leone Protettivo, sono posizionate all’esterno dei templi shintoisti.
In questa cultura, la Danza del Leone è un modo in cui viene reso omaggio al potere di questo animale, in cui Kara-shishi è il Leone che si dice protegga ferocemente i suoi piccoli e con il quale le persone si connettono in questo rituale.
Anche nella cultura cinese, il Leone rappresenta la protezione ed è raffigurato come guardiano dei templi, associato alla forza, alla regalità ed al potere della dinastia Han.
Il Leone come guardiano del Dharma di un Impero era un concetto introdotto sotto la dinastia Han.
Pertanto, il Leone era associato al legame divino tra i governanti ed il destino dell’Impero nel suo insieme.
Si diceva che il Buddha avesse la forza e la saggezza di un Leone, quindi un simbolo favorevole, usato per descrivere sia la forza interiore che quella esteriore.
Sebbene attualmente non ci siano Leoni nello Sri Lanka, il suo simbolo nazionale è appunto questo animale.
Il Leone nei Sogni è abbastanza comune e di solito simboleggia potere, forza e coraggio.
In molti casi, il sogno può essere interpretato come un messaggio proveniente dal tuo subconscio, che ti informa che devi mostrare maggiormente queste qualità nella tua vita.
In alternativa, un Leone in sogno può anche rappresentare qualcosa o qualcuno che ti minaccia e, se si tratto proprio di questo, è importante esplorare ciò che ti fa sentire vulnerabile o intimidito.
Più nello specifico:
LEONE MASCHIO: generalmente simboleggia forza, potere e determinazione, rappresenta il tuo potere e la tua autorità. Se ritieni di mancare di fiducia o di affrontare sfide difficili, l’apparizione di un Leone nei tuoi sogni può significare che devi attingere alla tua forza interiore. Fidati del tuo istinto e lascia trasparire le tue naturali qualità di leadership, per aiutarti a raggiungere il successo.
LEONESSA: rappresenta il tuo istinto materno, simboleggia forza, speranza, vittoria, coraggio, fertilità e protezione, quindi indica che farai di tutto per proteggere i tuoi interessi.
LEONE BIANCO: simbolo di purezza, nuovi inizi e risveglio spirituale, può rappresentare un nuovo capitolo nella tua vita.
LEONE MARRONE: simboleggia la tua autorità, potere e forza, ricordandoti le tue superbe qualità ed assicurandoti la vittoria nelle prossime sfide della vita.
LEONE NERO: rappresenta una forza negativa, il tuo sé ombra o il lato oscuro della tua personalità, potrebbe essere un avvertimento di fare attenzione a qualcuno che cerca di approfittarsi di te.
LEONE D’ORO: simboleggia ricchezza, regalità, prosperità e abbondanza, che stai per avere fortuna. In alternativa, potrebbe anche significare che la comunicazione con la tua anima interiore, riguardo alle responsabilità di leadership, ricadrà su di te.
CUCCIOLI DI LEONE: rappresenta l’innocenza, la vulnerabilità e la giovinezza, potrebbe essere un segno che hai bisogno di cure amorevoli, o che stai per fare una nuova amicizia.
ESSERE ATTACCATO DA UN LEONE: significa che qualcuno o qualcosa sta causando stress ed ansia nella tua vita. Se riesci a difenderti dall’attacco, significa che hai la forza ed il potere per superare i tuoi attuali ostacoli. Tuttavia, se il Leone è riuscito a ferirti o ucciderti, ciò suggerisce che ora le tue lotte si stanno rivelando troppo forti per te. In entrambi i casi, è importante agire per raggiungere i tuoi obiettivi, è tempo di rivalutare la tua situazione attuale ed apportare alcuni cambiamenti nella tua vita.
MANGIARE UN LEONE: simboleggia un aumento di potere o responsabilità. Ciò potrebbe manifestarsi in vari modi, come ottenere una promozione lavorativa o assumere più ruoli di leadership nella tua comunità. Se sogni di mangiare una leonessa rappresenta l’abbondanza finanziaria, come per esempio entrare in possesso di una grossa somma di denaro, o sperimentare una ritrovata stabilità finanziaria. Indipendentemente dal significato specifico, sognare di mangiare un Leone è generalmente visto come un segno positivo.
LEONE CHE ATTACCA UN ALTRO ANIMALE: rappresenta qualcosa del mondo interiore, o qualcuno, che forse ti sta minacciando o si sta approfittando di te. Il tuo bisogno di sicurezza o protezione potrebbe essere attivato, facendoti sentire vulnerabile o minacciato in qualche modo.
LEONE CHE DORME: può segnalare che ti senti sopraffatto o fuori controllo. Può anche indicare che hai represso rabbia o risentimento che ribollono sotto la superficie. In alternativa, può rappresentare la tua forza ed il tuo potere interiore, che forse stai affrontando una situazione difficile nella tua vita ed hai bisogno di attingere alle tue riserve di coraggio e determinazione.
ESSERE INSEGUITO DA UN LEONE: indica i tuoi sentimenti di rabbia o, in alternativa, potrebbe significare che stai reprimendo le tue emozioni invece di affrontarle in modo sano. Se il Leone nei tuoi sogni è amichevole o docile, rappresenta le tue qualità di forza e coraggio. Se invece è aggressivo o attacca, potrebbe riflettere aspetti negativi di te stesso che devi affrontare. Quindi, osserva attentamente il tuo stato emotivo ed assicurati di affrontare in modo costruttivo i tuoi sentimenti.
SALVARE QUALCUNO DA UN LEONE: indica che senti che qualcuno è minacciato da qualcosa o qualcuno, che lo ha ferito in passato. Di conseguenza, riflette il tuo desiderio di proteggere qualcuno che è vulnerabile ed è stato ferito in qualche modo. Potrebbe anche riflettere la necessità di maggiore iniziativa: prendere in mano ed intervenire sulla situazione.
UCCIDERE UN LEONE: rappresenta il domare una parte selvaggia della tua personalità. In alternativa, potrebbe significare rinunciare a una battaglia nella vita, in senso figurato o letterale. Se attualmente stai affrontando una situazione difficile, cerca di ricordare che anche questa passerà. Alla fine, potrai guardare indietro a questo periodo con orgoglio e soddisfazione.
LEONE CHE ATTACCA UN BAMBINO: è probabile che indichi alcuni sentimenti irrisolti della tua infanzia. Potresti esserti sentito impotente e vulnerabile da bambino, e quei sentimenti si sono trasferiti nella tua vita adulta. Di conseguenza, potresti avere alcune convinzioni limitanti sulla tua autostima, quindi il sogno ti ricorda che è ora di superare quelle vecchie ferite, in modo da poter finalmente rilasciare il passato ed andare avanti.
VEDERE UNA CACCIA AL LEONE: simboleggia la sensazione di sopraffazione o impotenza in qualche area della tua vita. Questo sogno potrebbe essere innescato da un evento o da una persona nella tua vita, che ti fa sentire inferiore. È importante prestare attenzione ai dettagli del sogno per poter comprendere meglio cosa significa per te. Ad esempio, un Leone ruggente che ti dà la caccia, significa che ti senti minacciato o addirittura perseguitato da qualcuno. In alternativa, osservare la caccia al Leone da lontano, potrebbe significare sentimenti di impotenza o ansia, per non essere in grado di proteggersi.
ESSERE MANGIATO DA UN LEONE: rappresenta l’assunzione di rischi inutili, suggerisce che stai per imbarcarti in una serie di imprese sfortunate. Per evitare ciò, è meglio andare sul sicuro ed astenersi dal gioco d’azzardo o dal correre altri rischi inutili. Sebbene possa essere forte la tentazione di rischiare, è meglio peccare con cautela per evitare potenziali insidie.
ESSERE PROTETTO DA UN LEONE: indica i sentimenti di protezione di qualcun altro nei tuoi confronti, da qualcosa che pensano sia pericoloso o dannoso. Il Leone quindi simboleggia la persona su cui fai affidamento per questa protezione.
LEONE CHE ATTRAVERSA LA STRADA: se ti senti spaventato o intimidito dal Leone nel tuo sogno, potrebbe essere un avvertimento di fare attenzione a qualcuno che cerca di approfittarsi di te. Se invece ti senti coraggioso ed eroico, potrebbe essere un segno che stai per imbarcarti in una nuova ed emozionante avventura. E’ importante ricordare che hai il potere di migliorare la tua vita, indipendentemente dalle sfide o dagli ostacoli che potresti incontrare.
FUGGIRE DA UN LEONE: simboleggia che nella realtà eviterai il pericolo, significa avere la forza ed il coraggio per superare qualsiasi ostacolo. Questo è un segno molto positivo, che indica che puoi gestire qualunque cosa ti capiti, quindi assicurati di mantenere un atteggiamento positivo e sarai in grado di superare qualsiasi sfida che ti si presenti.
LEONE NELLO ZOO: rappresenta il tuo desiderio di rimanere nella tua personale “gabbia” o routine. Potrebbe anche simboleggiare qualcosa nella tua vita che stai tenendo sotto controllo, quindi il Leone è una rappresentazione di te stesso, mentre lo zoo è un luogo di reclusione e sicurezza, in cui ti senti come se potessi tenere il pericolo o il danno fuori dalla tua portata.
LEONE CHE PARLA: significa che il tuo orgoglio interiore sta cercando di comunicare con te, quindi presta molta attenzione al messaggio, potrebbe rivelare qualcosa di importante su di te o offrire una guida in una situazione difficile. Potrebbe essere proprio ciò di cui hai bisogno, per aumentare la tua sicurezza ed affrontare qualunque sfida ti si presenti davanti.
GIOCARE CON UN LEONE: simboleggia leggerezza e divertimento, in quanto questi animali sono anche creature molto giocose. Quindi, potrebbe significare che hai bisogno di scatenarti e divertirti, la vita è troppo breve per essere sempre così seria. A volte hai solo bisogno di rilassarti e divertirti, quindi vai avanti e divertiti.
COMBATTERE CON UN LEONE: se vinci, significa che ti senti sicuro e potente nella tua vita. In alternativa, se stai perdendo, potrebbe suggerire che ti senti insicuro ed impotente e che le tue capacità vengono messe in discussione. Il Leone può anche rappresentare una situazione difficile sul lavoro, o un conflitto irrisolto nella tua vita personale.
LEONE FUORI DI CASA: dipende da come ti senti nel sogno, può simboleggiare la paura del cambiamento, o che sei pronto per qualcosa di nuovo. Comunque sia, significa che sta per accadere un grande cambiamento quindi, se ultimamente hai fatto questo sogno, presta attenzione a ciò che sta accadendo nella tua vita, è probabile che qualcosa di grosso stia per cambiare.
ESSERE MORSO DA UN LEONE: significa che le tue azioni sono tornate a perseguitarti, o che tu sei in una posizione di autorità e devi prestare maggiore attenzione al modo in cui le tue decisioni influenzano coloro che ti circondano. Se di recente sei stato coinvolto in una situazione in cui avresti potuto farti male, è un avvertimento per stare più attento in futuro. Inoltre, se stai attualmente affrontando una situazione difficile, il sogno dice di usare la tua forza ed il tuo potere per superarla.
CAVALCARE UN LEONE: significa che sei felice e soddisfatto della tua libertà però, se l’animale è aggressivo o cerca di farti cadere, potrebbe rappresentare alcuni aspetti di te con cui non ti senti a tuo agio. Se ritieni di avere il controllo mentre cavalchi, potrebbe suggerire che sei fiducioso e sicuro di te nella tua vita o, se invece hai paura o fai fatica a rimanere sul Leone, potrebbe indicare che ti senti insicuro o impotente in alcune aree della tua vita.
SFAMARE UN LEONE: rappresenta il tuo bisogno di amare e far crescere il tuo orgoglio. In alternativa, se sei inseguito da un Leone e riesci a scappare dandogli da mangiare, potrebbe essere interpretato come un modo per pacificare le tue paure interiori.
LEONE IN GABBIA: ti senti intrappolato in una situazione e non vivi al massimo del tuo potenziale. Potrebbe essere dovuto alla noia, a un lavoro impegnativo o a una relazione difficile.
LEONE CHE RUGGISCE: Suggerisce che hai qualcosa di importante da dire, ma ti stai trattenendo.
Il Wapiti (Cervus canadensis) è un mammifero ruminante appartenente alla famiglia dei Cervidi, originario del nord America e delle regioni medio orientali dell’Asia.
Il suo nome deriva dai dialetti shawnee e cree degli Indiani Algonchini, col significato di «sedere bianco», in quanto tutti i Wapiti presentano una chiazza piccola, ma ben definita, sul posteriore, al centro della quale si trova la breve coda.
Il Wapiti è un animale robusto, con zampe sottili, che può raggiungere un’altezza al garrese di 1,50 m e una lunghezza testa-tronco di 2,7 m.
Questo animale è il secondo cervide più grande esistente dopo l’Alce; i maschi sono più grandi delle femmine, possono raggiungere quasi i 500 kg di peso ed addirittura 600 kg, per la sottospecie introdotta in Alaska.
I palchi (corna) del Wapiti sono fatti di osso e possono crescere ad una velocità di 2,5 cm al giorno, sono coperti da uno strato morbido di pelle vascolarizzata, chiamata “velluto”, che si squama gradatamente in estate, quando si sono completamente sviluppati.
I maschi hanno generalmente sei punte su ogni palco, la cui formazione e conservazione dipende dal testosterone e, quando alla fine dell’inverno ed all’inizio della primavera diminuisce, essi cadono.
Durante l’autunno, i Wapiti sviluppano una sorta di mantello invernale con una specie di criniera sul collo, che cade all’inizio dell’estate e, per rimuovere lo strato di peli più lunghi, gli animali si sfregano contro alberi e altre cose.
La colorazione varia in base alla stagione ed al tipo di habitat, il Wapiti può avere un manto dal bruno-giallastro chiaro al bruno-arancio, che in estate contrasta fortemente con il colore marrone scuro di testa, collo e zampe; può essere grigia in inverno e più rossastra e scura in estate.
Alla nascita i piccoli sono coperti di macchie, come quelli di altri Cervidi, ma perdono la livrea infantile prima della fine dell’estate.
Le tribù dei nativi americani tengono in grande stima il Wapiti, considerandolo un parente, che porta forza, resistenza e pazienza. In molte storie raccontate attraverso la tradizione orale, ciascuna nazione tribale lo apprezza e lo considera un insegnante, un sopravvissuto e un protettore che porta buoni auspici alle persone.
Il popolo Lakota considera il Wapiti un membro della nazione a 4 zampe, non lo definisce affatto un “animale”, parola che non esiste nella loro lingua.
Nella loro filosofia e spiritualità, tutta la creazione ha una mente, ha un sistema di comunicazione, e così gli animali sono chiamati “Wamakaska”, “Esseri viventi della Terra”.
I popoli nativi spesso attribuivano poteri magici a questo animale, che può spostare rapidamente il suo grande peso di muscoli, carne, palchi ed ossa attraverso la foresta senza fare rumore.
Il Wapiti ha da sempre fornito molte risorse alle popolazioni native, grazie alla carne molto apprezzata, le pelli usate per vestiti e coperte, pelle grezza e cuoio resistenti utilizzati per selle di cavalli e cinghie per tregge (carro agricolo senza ruote), ecc.
I palchi venivano usati per realizzare archi da caccia, strumenti per scavare e manici per strumenti, mentre le zanne di corno erano gli strumenti più spesso utilizzati, per incidere i petroglifi sulle pareti rocciose di arenaria.
Le corna venivano accatastate sulle pianure senza alberi in colonne più alte di un uomo come segnavia, e potevano essere viste per miglia e miglia.
Il simbolismo del Wapiti significa che stai entrando in un periodo di abbondanza e che otterrai tutto ciò di cui hai bisogno.
Ti avvisa, però di non provare a fare cose facili e veloci, un progresso continuo e costante è la chiave per raggiungere i tuoi obiettivi.
Ma, questo spirito animale ti porta anche coraggio e perseveranza per raggiungere i tuoi obiettivi, aiutandoti a fare il passo successivo.
Il Wapiti ti dona anche la consapevolezza sulla tua natura competitiva, sulla tua forza e sul potenziamento dicendoti che, se hai bisogno di impressionare in una situazione, puoi attingere al suo potere; se sei timido o insicuro, il Wapiti può aiutarti a diventare più sicuro.
Come animale spirituale, il Wapiti rappresenta il tuo bellissimo spirito e la volontà di apportare in te stesso i cambiamenti che vuoi vedere nel mondo.
Sei orgoglioso di te stesso e tieni la testa alta, ma sei anche disposto ad impegnarti, quando necessario.
Inoltre, sei aperto al regno spirituale e potresti ricevere molti messaggi dall’altra parte.
Se questo è il tuo Animale Totem, sei delicato, gentile, affettuoso, consapevole e liberale; sei la persona a cui si rivolge la stragrande maggioranza, quando ha qualcosa da affrontare o ha bisogno di conforto nei momenti di disperato bisogno: sei istintivo e realizzi il commento perfetto, o lo fai al momento giusto.
Ti piace avere ottime compagnie e costruire associazioni importanti, facendo in modo che gli altri abbiano un senso di sicurezza e stabilità quando sono con te e, allo stesso tempo, alimenti ogni relazione in cui ti trovi o che ti circonda.
Ciò può avvenire in varie strutture, come pensare spesso alla prosperità degli altri, offrire assistenza, farli sorridere, vivere momenti difficili con loro e così via.
Ciò che gli altri amano di più di te, è il tuo modo elegante di recitare e di parlare, cosa veramente naturale, una tua caratteristica personale.
Alcuni potrebbero detestarti, semplicemente perché hanno bisogno di assomigliarti e non ci riescono, altri potrebbero adorarti inequivocabilmente e tentare di emularti con doti intelligenti.
Ti rammento che un Animale Totem è lo Spirito Animale, che ti accompagna dal giorno in cui sei nato fino alla fine quindi, se è il Wapiti l’animale spirituale che sceglie di accompagnarti, ti ricorda di scegliere sempre l’amore.
Nel caso in cui avessi una discussione accesa, comportati in modo nobile, non devi ferire gli altri, per comunicare.
Ti rassicura anche di essere perseverante, così da essere più in contatto con te stesso, in quanto la maggior parte dei problemi che incontri nella tua vita sono dovuti alle tue convinzioni ed alla tua condotta.
Quindi, faresti solo del male a te stesso, trattenendoti o concentrandoti sugli aspetti negativi.
Contribuisci solo a costruire una relazione con le persone che ti piacciono davvero e che ti appassionano.
Il partner perfetto per te sarebbe qualcuno che possa incontrarti con un livello altrettanto entusiasta, che ti ami per quella che è la tua identità e ti apprezzi dentro e fuori, come può.
Non hai bisogno di qualcuno che sia fantastico, hai bisogno di qualcuno che sia l’ideale per te.
La libertà di essere ciò che è la tua identità è una prospettiva significativa nella tua relazione, l’amante ideale per te è la persona che riconosce tutto di te e riconosce anche se stesso nella sua interezza.
Il Totem Wapiti dimostra che sei capace di capire come cambiare ed adattarti in ogni posto di lavoro.
Nel caso in cui ci sia un conflitto sul lavoro, o i collaboratori non gestiscano tutto bene, tenti di calmare le acque e di creare con discrezione un ambiente di lavoro sano.
Non è tutto nelle tue mani, dal momento che ognuno prende le proprie decisioni, ma tu fai uno sforzo onesto per far sentire tutti meglio e, se qualcuno è più difficile, sai come prenderti cura di lui.
Per quanto riguarda le finanze, il Totem Wapiti indica il raggiungimento di uno stato finanziario sufficientemente soddisfacente, svilupperai costantemente i tuoi fondi, fino a un livello in cui ti sentirai bene.
Potresti non cercare uno status benestante, ma potresti diventare ricco lentamente.
Sei cauto riguardo al modo in cui spendi il denaro e, in generale, potresti risparmiare molto e fare sacrifici per mettere da parte di più, in particolare durante i primi lunghi periodi di indipendenza monetaria, o fino a quando non raggiungerai un livello specifico somma.
Se vuoi connetterti con il tuo Totem Animale Wapiti, puoi prendere una pagina dal libro delle “Tradizioni dei Nativi Americani”, o un disegno, un gioiello, o vedere un film in tema, insomma qualcosa che si identifichi con questo popolo.
Puoi usare questi oggetti su cui concentrarti durante la meditazione, per connetterti con il Totem Animale e potresti volerlo invocare, per chiedere di essere benedetto con le sue qualità di cui hai bisogno in questo momento.
Prova a sentire la qualità specifica che si amplifica in te, agire come un Wapiti è la tua seconda natura e questo è anche il modo in cui onori il tuo Spirito Guida Wapiti.
Se ritieni di non riuscire a visualizzare bene il Wapiti, il che è importante affinché il tuo processo di meditazione funzioni, puoi pensare alle qualità che vuoi incarnare, e provare a sentire quelle qualità crescere in te.
Devi abbracciare l’energia del Wapiti in tutti i suoi aspetti: fisicamente, energeticamente, spiritualmente ed emotivamente.
I sogni sui Wapiti spesso rappresentano forza, resistenza, potenza, potere, fertilità e successo.
In generale, i sogni possono essere interpretati in molti modi e possono significare cose diverse a seconda del contesto, quindi ecco alcune delle possibili interpretazioni dei sogni con i Wapiti:
🎈 Fermo: rappresenta un sentimento di stabilità e sicurezza nella tua vita.
🎈 Che corre: simboleggia un senso di libertà o indipendenza.
🎈 In un branco: significa l’importanza della comunità e della connessione con gli altri.
🎈 Che minaccia o attacca: rappresenta la paura di essere sopraffatto o incompreso. In alternativa, potrebbe simboleggiare la sensazione di essere sottovalutato o ignorato nella tua vita.
🎈 Protettivo e nutriente: rappresenta la sensazione di essere supportato ed apprezzato nella tua vita.
🎈 Solo: simboleggia un tuo bisogno di solitudine o un desiderio di disconnettersi dal mondo. In alternativa, sensazione di solitudine e/o abbandono.
🎈 Nella foresta o montagna: rappresenta un desiderio di pace e tranquillità.
🎈 Scappare da un Wapiti: denota morale dissoluta ed integrità perversa.
🎈 Che morde: significa difficoltà in alcuni accordi commerciali, che saranno la causa della tua separazione dai parenti.
🎈 Cucciolo: simboleggia che sei molto influente e cerchi di imporre i tuoi pensieri ad altre persone.
🎈 Combattere con un Wapiti: indica cambiamenti radicali nella tua vita o nella tua personalità.
🎈 Morto: indica molte responsabilità che richiedono pazienza.
🎈 Che viene picchiato: rappresenta che sei troppo radicato, nonostante le tue elevate aspirazioni ed obiettivi nella vita.
🎈 Salvare un Wapiti: indica la tua volontà di compromettere le tue convinzioni verso un risultato maggiore.
🎈 Liberare un Wapiti: può essere una metafora per qualcosa che è “scadente” o noioso.
🎈 Che dorme: ha a che fare con problemi riguardanti la tua identità personale.
🎈 Wapiti rosso: rappresenta che hai grazia, facilità ed equilibrio mentre ti muovi nella vita.
🎈 Wapiti giallo: simboleggia una lezione passata che hai imparato ed è applicabile in alcuni aspetti della tua vita da sveglio, adesso.
🎈 Wapiti bruno: indica che stai gestendo le cose in modo infantile.
🎈 Wapiti bianco: suggerisce che qualcuno stia tirando le fila.
🎈 Wapiti nero: significa che sarai obbligato a fare una confidenza o dare una spiegazione imbarazzante.
🎈 Wapiti grigio: suggerisce il potere di azione.
Il Tacchino è un gallinaceo appartenente al genere Meleagris, con zampe piuttosto lunghe ed ali e coda proporzionalmente corte.
La parte superiore del collo e la testa appaiono bitorzolute, e dalla mascella superiore del becco pende nel maschio un’escrescenza carnosa ed erettile di forma conica se contratta, ma flaccida e pendula negli altri casi.
Durante il corteggiamento, le ali, molto arrotondate con remiganti, arrivano a toccare il suolo, mentre la coda, composta di diciotto penne, viene alzata a raggiera e messa in mostra, ovvero “fa la ruota”.
Il Tacchino si nutre di verdure, erbe, insetti, cereali ed il suo verso si chiama “gloglottìo”.
Le specie selvatiche, diffuse in libertà nell’America del nord e centrale fino all’istmo di Panama, vivono prevalentemente nei boschi, camminando instancabilmente avanti ed indietro durante il giorno, essendo forti camminatori, tuttavia sono capaci di attraversare ampi tratti a volo.
Al tramonto salgono sugli alberi per appollaiarvisi e nei mesi freddi, in branchi separati composti da maschi giovani, femmine e maschi adulti, compiono peregrinazioni in cerca di cibo, percorrendo notevoli distanze.
Il Tacchino, originario del nord America, è l’unico animale domestico “alimentare” che dalle Americhe si è diffuso prima in Europa e poi in tutto il Mondo.
La più antica rappresentazione di un Tacchino in pittura, in Europa, si trova nella “Stanza degli Uccelli” di Villa Medici a Roma, in un affresco di Jacopo Zucchi (1576-1580).
Il Codice azteco, un antico documento, raffigurava il Tacchino insieme ad altre divinità e cerimonie importanti.
I Toltechi, che vissero nel Messico centrale tra il X e il XII secolo, lo chiamavano “l’uccello ingioiellato”.
Il Tacchino era altrettanto venerato dai Maya, tanto che uno dei re Maya aveva un soprannome reale che includeva “tacchino”.
I Maya credevano che il Tacchino, raffigurato spesso come una divinità o messaggero degli Dei, avesse poteri speciali e che fosse un uccello da maneggiare con cura, oltre al fatto che la sua proprietà era riservata ai ricchi e ai potenti.
In alcune opere d’arte Maya, i Tacchini vengono mostrati mentre vengono sacrificati nelle cerimonie per il nuovo anno, e si pensa che fossero offerte per assicurarsi che l’anno a venire fosse fertile.
Alcune persone credono, che i moderni legami del Tacchino con il Giorno del Ringraziamento ed il Natale siano molto importanti per il suo simbolismo oggi, comunque associato al senso di comunità che si riflette nella condivisione del cibo insieme.
Potrebbe essere uno stimolo a riflettere sul tuo posto in una comunità, a chiederti se ti affidi all’aiuto e al sostegno di chi ti circonda quando ne hai bisogno, o se offri questa assistenza anche al prossimo.
Il Tacchino è un simbolo di forza, coraggio e abbondanza, simboleggia anche gratitudine, ringraziamento e storia.
E’ anche un simbolo di nuovo inizio e di buona fortuna, ed a volte simboleggia la fertilità, in quanto è un uccello molto fertile tanto che, le femmine possono deporre uova fecondate, anche in assenza del maschio…
Se hai lo Spirito animale affine al Tacchino, sei premuroso, schietto ed hai un forte senso di te stesso.
Sei anche molto protettivo nei confronti dei tuoi cari, coraggioso, non hai paura di difendere ciò in cui credi e sei sempre pronto ad aiutare chi è nel bisogno.
Gli amici fanno affidamento su di te ed i membri della famiglia sentono il tuo amore.
Lo Spirito animale del Tacchino è anche un simbolo di ricchezza o abbondanza e, probabilmente avrai una situazione molto prospera. Sei anche piuttosto creativo e la tua immaginazione è sempre al lavoro.
Inoltre, le persone amano il tuo atteggiamento ottimista e la tua capacità di vedere il meglio negli altri.
Se incontri un Tacchino, significa che è tempo di pensare a cosa stai facendo, di pensare alle tue azioni e alle loro conseguenze, di essere più paziente e riflessivo prima di agire.
Vedere un Tacchino significa anche, che nuovi inizi sono all’orizzonte e, se ti senti bloccato in una routine, ti indica che è ora di apportare alcune modifiche e smuovere le cose.Di fidarti del tuo istinto e seguire il flusso, ricordandoti che tutto funziona sempre quando il tuo cuore è al posto giusto.
Per i nativi americani, il Tacchino ha contribuito a creare il Mondo, mostrando agli esseri umani come coltivare il mais e combattere gli spiriti maligni.
Ecco la leggenda.
«Un tempo, i Tacchini sapevano parlare proprio come gli esseri umani e, quando arrivò una grande alluvion,e che minacciò di distruggere la Terra, tutti i popoli a quattro e due zampe corsero sul terreno più alto.
Ognuno di loro cercò di portare con sé qualcosa di cui il Mondo avrebbe avuto bisogno, una volta che l’alluvione si fosse calmata.
Il Tacchino aiutò tutti a mettersi in salvo e fu l’ultima creatura a fuggire.
Nessuno vide che il Tacchino aveva nascosto centinaia di semi e baccelli di verdure e fiori nelle sue piume, sapendo saggiamente che tutta la vegetazione avrebbe dovuto essere ripiantata, affinché il Mondo potesse mangiare.
Ma trasportare così tanti semi aveva appesantito l’animale, il quale non poteva correre veloce.
Le acque lo raggiunsero e il Tacchino cominciò ad annegar e a gridare aiuto.
Le persone che lo videro, pensarono che non trasportasse nulla e gli urlarono che gli importava solo di salvare se stesso, e di essere così egoista che meritava di morire.
Il Tacchino continuava a nuotare più forte e veloce che poteva, allungando sempre più il collo per rimanere sopra l’acqua e, finalmente, esausto e coperto di fango e detriti, arrivò a riva.
La gente circondò il Tacchino, accusandolo ancora di essere solo un egoista, e che non si era impegnato in qualcosa di utile, come avevano fatto gli altri.
Con la poca energia che aveva ancora, il Tacchino si mise in posizione eretta e scosse le piume.
I semi e i baccelli delle verdure e dei fiori iniziarono a cadere a cascata da sotto le sue piume e, quando le persone videro quanto si erano sbagliate riguardo al Tacchino e gli chiesero perdono, l’eroico uccello stava quasi per morire, nel tentativo di salvare la fornitura alimentare mondiale.
Finalmente, quando il Tacchino potè rispondere, dalla sua gola uscì uno strano suono, e fu allora che tutti notarono quanto era diventato lungo il suo collo, che aveva dovuto tanto allungare per evitare di annegare, cosa che gli aveva strappato le corde vocali.
Ecco perché oggi i Tacchini hanno il collo lungo e magro, e parlano gloglottando…»
Se sei nato con il Totem Tacchino, sai come generare abbondanza per amici e familiari, e sei felice di farlo.
Gran parte della tua attenzione sarà rivolta alla famiglia e agli amici, questi legami sono molto importanti per te e li coltivi diligentemente.
Dare è naturale per te, come se il tuo mantra potesse essere: “ciò che è mio, è tuo“; questo approccio alla vita rinvigorisce ed è davvero salutare per te.
Attenzione però che, come puoi immaginare, ci saranno sempre alcune persone che cercheranno di trarre vantaggio da questo attributo, quindi, conosci i tuoi limiti e traccia le tue linee di difesa.
In tempi di caos, potresti spesso ritrovarti a contatto con la natura perché, in qualche modo, questa connessione ti schiarisce la mente, quindi non aver paura di allontanarti e respirare, perché troverai la tua prospettiva migliore.
Invoca il Tacchino come Potere animale, quando ti senti perso, in particolare quando si tratta di qualcosa di introspettivo.
Esso ti aiuterà a scoprire i tuoi migliori talenti, ti mostrerà anche esattamente di cosa sei fatto, ti aiuterà a scoprire l’atteggiamento audace di cui hai bisogno, ogni volta che qualcuno o qualcosa mette alla prova il tuo coraggio.
Se ti imbatti in un Tacchino, o trovi una sua piuma, indica che, se hai vissuto troppo a lungo in indipendenza autonoma, i tuoi poteri di autosufficienza ti hanno lasciato isolato.
Quindi, con questo segnale, potrebbe essere il momento di riconnettersi con gli altri e di uscire dalla tua autosufficienza per un po’, per lasciare che un’altra persona ti influenzi emotivamente.
Se il tuo cuore è arrivato ad una pace duramente conquistata attraverso il necessario processo di separazione, può essere quasi impossibile che tu permetta a un’altra persona di influenzarti. Perché lasciarla entrare, visto che hai raggiunto un luogo di pace dentro di te, quindi perché interromperlo?
Meglio rimanere al sicuro e distante.
Tuttavia, il Totem Animale dello Spirito del Tacchino, apparendoti, ti sta incoraggiando a fidarti della vulnerabilità come percorso verso un’esperienza di vita ancora più ricca.
Abbi fiducia di essere abbastanza forte da sopravvivere a un’altra avventura.
Lasciati influenzare.
Permettiti di aver bisogno.
IL TACCHINO NEI SOGNI
In generale, sognare un Tacchino significa che stai per vivere un periodo di abbondanza e fertilità, quindi usa saggiamente i tuoi guadagni.
Può riguardare la tua vita personale, come creare una famiglia o vivere una nuova relazione, oppure può anche rappresentare l’abbondanza nella tua carriera, come una promozione o un nuovo lavoro.
Il Tacchino è anche un simbolo di nutrimento e sostentamento, quindi questo sogno potrebbe indicare che stai per entrare in un periodo di crescita e prosperità.
Se sogni un Tacchino che vola, stai per intraprendere un nuovo viaggio nella tua vita e ciò potrebbe essere letterale, come iniziare un nuovo lavoro o trasferirsi in una nuova città.
Oppure potrebbe essere più figurato, come iniziare un nuovo progetto o accettare una nuova sfida.
In ogni caso, questo è un sogno positivo che indica nuovi inizi ed opportunità entusiasmanti.
Se sogni un Tacchino che muore, significa che presto subirai una grande perdita, che potrebbe assumere la forma della fine di una relazione, della perdita del lavoro o di qualche altro tipo di battuta d’arresto.
Ma anche questa perdita può essere una cosa positiva, poiché apre l’opportunità di una nuova crescita, quindi non disperare se sogni un Tacchino, è un buon segno!
Un Tacchino che distoglie lo sguardo da te nel sogno, può significare che non stai pensando chiaramente ed agisci in modo imprudente.
Se invece ne vedi uno che cammina nel tuo sogno e fa una svolta improvvisa, significa che il cambiamento sta arrivando: hai una scelta da fare.
Se nel sogno regali dei Tacchini, ha un significato molto positivo.
Ti stai donando e ti prendi cura degli altri, che è la chiave della serenità e dell’appagamento.
Le visioni di un Tacchino morto sono di cattivo auspicio, può significare che qualcuno si sta prendendo gioco delle tue idee e ti sta facendo sembrare sciocco, anche involontariamente: sfida questo e riscatta il rispetto di te stesso.
Tacchini che volano nel sogno, denotano un’opportunità per acquisire maggiore risalto, spesso sul lavoro.
Otterrai qualcosa con duro lavoro e diligenza, ma sarai ripagato ampiamente.
Un Tacchino in gabbia indica la sensazione di soffocamento nei tuoi tentativi di migliorare te stesso, tra amici o in famiglia.
Nutrire questo animale, è di buon auspicio per le benedizioni imprenditoriali in arrivo.
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