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CARVI, IL CUMINO DEI PRATI

Scritto da MadameBlatt

“Vieni, cugino Silenzio!
Mangeremo un pezzo di graffito dell’anno scorso,
con un piatto di cumini (carvi);
e poi a letto!”
-William Shakespeare, tratto dalla II parte dell’Enrico IV-

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Carum carvi (o Bunium carvi), conosciuto comunemente come Carvi, Cumino dei prati, Comino, Anice dei Vosgi, Kume, Kümmel, Cumino tedesco, Cumino selvatico, Garvese, Caraway, Alcaravea, Cumin des près, Krishna jeera, è una pianta annuale della famiglia delle Apiaceae, originaria del bacino del Mediterraneo orientale e dell’Africa del nord.
Cresce spontaneo nei luoghi erbosi incolti, nei prati in montagna, ai bordi delle strade e nei fossi rurali, ed in Italia è presente nell’Appennino settentrionale e nelle zone subalpine.
Il Carvi assomiglia alla pianta della Carota, con foglie ramificate pennatosette, fiori piccoli bianchi riuniti in ombrelle, frutti composti da due acheni curvi e caratterizzati da nervature e con un caratteristico profumo aromatico.
Carum deriva dal greco, col significato di “frutto con il guscio duro, legnoso”, oppure dal nome dall’antica regione dell’Asia minore nella Turchia occidentale, Caria.

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Carvi deriva dall’arabo Karwija (in latino Caria), per il motivo suddetto.
Il nome antico della pianta è Cuminum, probabilmente di origine babilonese.
Resti di semi di Carvi sono stati rinvenuti nelle palafitte preistoriche in Svizzera, dimostrando che questa erba comune è utilizzata da migliaia di anni.
Intorno al 500 d.C., i Persiani a volte pagavano le tasse commerciali con sacchi della valuta più ricercata: il Carvi.
Del Carvi si usano i semi marrone chiaro, messi a maturare e poi a seccare, ma non deve essere confuso con il Cuminum cyminum o con la Nigella sativa, entrambe piante chiamate volgarmente Cumino, in quanto gli aromi sono completamente diversi.
In commercio, i semi si trovano anche in polvere e, se possibile, è bene utilizzare i semi interi macinati al momento, poiché tende facilmente a perdere il suo aroma.
Il Carvi è molto utilizzato nella cucina indiana e marocchina, nei piatti a base di carne e nei farinacei.

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Nel nord Europa si utilizza per preparare dolci, pani e liquori come il tipico Kümmel; nell’est europeo è utilizzato per preparare il Gulash, mentre in India è impiegato in moltissime miscele di spezie, come il Garam masala o il Tandoori masala.
Per festeggiare la nascita di un bambino, in Libano si prepara il Meghli, un tipico budino con Carvi, farina di riso, Anice e Cannella e viene offerto agli ospiti in coppette guarnite con cocco grattugiato e frutta secca.
Le foglioline giovani hanno un sapore che ricorda l’Anice e sono ottime in insalate e minestre.
Le radici della pianta sono eduli e possono essere consumate bollite, come le Carote.
Il Carvi rientrava nella formulazione di un afrodisiaco di origine araba composto anche da miele e pepe.

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In veterinaria, viene aggiunto al mangime per renderlo più gradevole e per eliminare i gas putrefattivi, conseguenza di anomala fermentazione intestinale, ma è anche uno stimolante della montata lattea nelle vacche e nelle femmine ovine.
L’essenza di Carvi, in dosi eccessive, può essere tossica per l’uomo.
Per gli antichi Greci, questa pianta simboleggiava la piccolezza, infatti si diceva agli avari che “avevano diviso un grano di Cumino“.
Teocrito consigliava ad una persona molto avara di farsi cucinare delle lenticchie, per non correre il rischio di tagliarsi dividendo il Carvi.
Nel linguaggio dei fiori, questa pianta simboleggia anche l’amicizia.
Infatti Plutarco l’affianca al sale, che ha da sempre avuto la funzione di accogliere gli ospiti e trattenerli.
Anticamente, in Piemonte le ragazze cercavano di far mangiare il Carvi ai loro fidanzati, convinte di ottenere su di loro lo stesso effetto che aveva sulle galline, cioè di trattenerli vicino alla casa.
Allo stesso modo, quando un fidanzato doveva allontanarsi per causa di forza maggiore, per esempio per il servizio militare, la fidanzata gli dava del pane farcito con Carvi o gli faceva bere del vino con gli stessi semi.
Il Carvi ha svariati usi tradizionali nell’etno-medicina, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, spasmolitiche, antimicrobiche, antiossidanti, carminative e immunomodulatorie, oltre ad esercitare effetti benefici sulla malattia infiammatoria intestinale.

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L’acqua distillata di Carvi è considerata un utile rimedio nelle coliche flatulente dei neonati, ed è un ottimo veicolo per la medicina infantile in quanto, zuccherato, il suo sapore è gradevole.
I semi pestati con la mollica di una pagnotta calda e un po’ di alcol per inumidirli, erano un rimedio vecchio stile contro il forte mal d’orecchi.
La polvere dei semi di Carvi, trasformata in impiastro, toglie anche i lividi.
Molto usato anche nel campo dell’erboristeria per le sue virtù, il suo olio essenziale viene utilizzato nell’industria cosmetica per la sua fragranza.
Chimicamente l’olio volatile ottenuto dai semi di Carvi è costituito da “carvone” e da un idrocarburo, “carvene”, che è una sorta di Canfora.
Dioscoride anticamente consigliava l’olio di Carvi alle ragazze dal viso pallido (e le donne moderne continuano ad utilizzare il consiglio).
Anticamente, il Carvi era un ingrediente comune nelle pozioni d’amore medievali, dove veniva aggiunto per evitare che gli amanti si allontanassero l’uno dall’altro.
Per questo motivo divenne anche un simbolo di fedeltà.
Oppure, la notte di Capodanno si correva tre volte intorno ad una chiesa e poi gettava i semi di Carvi sulla propria spalla sinistra, vedere con chi ci si sarebbe sposati.

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Inoltre, i genitori erano soliti posizionare un piatto con semi di Carvi sotto il letto dei loro figli, per proteggerli dalle streghe credendo che qualsiasi oggetto contenente questi semi non potesse essere rubato.
A questo proposito, mettere un pizzico di Carvi in polvere in un portafoglio, in una borsa o in un’auto, aiuta a scoraggiare i ladri.
Inoltre, i semi venivano addirittura mescolati al mangime, per animali per evitare che polli e pecore si allontanassero.
In Germania, essenza di Carvi veniva spruzzata sulle bare, per tenere lontani gli spiriti maligni dai morti.
E’ da sapere che, se cuoci il Carvi nei biscotti, nel pane o nelle torte, verrà stimolata la lussuria.
Ma ricorda che, dare a qualcuno un cibo arricchito con semi di Carvi non lo farà venire a letto con te, a meno che la persona non lo voglia già fare…

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In Esoterismo, a causa del loro forte aroma, i semi di Carvi venivano usati nella magia popolare per scopi protettivi e d’amore, essendo un attributo importante di usanze e rituali, compresi i matrimoni.
Usato come erba dell’amore, masticare alcuni semi di Carvi prima di baciare qualcuno, lo induce ad innamorarsi di te.
Ma puoi anche nascondere il Carvi nel cibo del tuo amante, per farlo rimanere fedele.
(っ◔◡◔)っ   Immagino già che ci sarà una corsa all’acquisto di semi di Carvi…
Fare il bagno in un infuso di questa pianta rimuove le cause spirituali della malattia.
Il più grande punto di forza del Carvi è quello di essere un’erba protettiva, quindi sarebbe anche un’utile aggiunta agli incantesimi di benedizione della casa o ad altri incantesimi con lo scopo di mantenere l’amore, fornire protezione e, allo stesso tempo, tenere lontano il male.
Cospargi il Carvi dove desideri fare dei cambiamenti necessari, oppure puoi ungere le candele di bandimento con olio, per allontanare gli spiriti maligni, le entità o la negatività generale nella tua casa.
Brucia Carvi, Biancospino e Sangue di drago su un carbone, per proteggere la tua relazione dalla negatività.

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I semi di Carvi vengono utilizzati anche per migliorare la memoria e, combinati con erbe come Menta piperita, Lavanda ed Artemisia, sono un’ottima aggiunta al Cuscino da sogno, per aiutare a ricordare i sogni.
Sono convinta che il Carvi sia magicamente una pianta molto versatile, per aiutare a mantenere tutte le cose che ci stanno a cuore.
Ho scritto pocanzi del Kümmel, il famoso liquore, e questa è la sua storia.
Nel febbraio 1836, Johann Peter Hinrich Helbing fondò a Wandsbek la sua “Distilleria di mais a vapore Helbing”, creando una grappa al Carvi ed alcol di cereali, appunto il Kümmel.
Egli aveva sviluppato ulteriormente la ricetta di suo nonno, Samuel Ernst Helbing, il quale aveva aperto una distilleria ed un ristorante a Wandsbek al servizio del conte Heinrich Carl von Schimmelmann, il quale gli aveva dato l’incarico di distillare una “tipica grappa della Germania settentrionale“.
Egli riuscì così a rendere famoso il Kümmel oltre i confini di Amburgo.
Mezzo secolo dopo, suo figlio Christoph Heinrich continuò ad espandere l’attività, ingrandendo la distilleria con cinque dipendenti, tanto da farla diventare in poco tempo la più grande azienda di liquori della Germania con più di 400 dipendenti.
Si aprirono filiali a Londra, Parigi e Liverpool e Christoph Heinrich Helbing era considerato uno dei datori di lavoro più grandi e premurosi della città, tanto da intitolargli in seguito strade e piazze.
Il Kümmel è il liquore più antico di Amburgo e il legame con la città si vede anche nella bottiglia, che sul collo ha un piccolo portatore d’acqua Hummel.
[Nel ‘700. Hans “Hummel”, all’anagrafe Johann Wilhelm Bentz, era un portatore d’acqua ad Amburgo (prima che esistessero le reti di acqua potabile, l’acqua veniva portata in casa da trasportatori a pagamento dai punti d’acqua pubblici, se non esistevano pozzi o fonti proprie) il quale veniva deriso dai ragazzini che lo chiamavano ” Hummel” = Bombo, ed è considerato il creatore del tipico saluto di Amburgo: “Hummel, Hummel – Mors, Mors” ].

Gelatine al Carvi by ZSIndrani on Etsy

In magia, piccole quantità di Kümmel possono essere sorseggiate, con la corretta visualizzazione, prima di rituali sulla salute e la protezione.

Ti lascio con un consiglio per conquistare i sensi di una persona.

Riduci in piccole parti, o trita, i seguenti ingredienti:
Carvi
Cardamomo
Coriandolo
Liquirizia
Prezzemolo
Menta
Vaniglia
ed aggiungine piccole quantità al cibo che vuoi preparare, assicurandoti che sia commestibile🙄
Prima di inserire questi ingredienti nella ricetta, toccali con il dito indice e visualizzali nella tua mente, e poi usali.

Olio essenziale di Carvi by TheAromatherapyShop on Etsy

PIANETA: Mercurio
ELEMENTO: Aria
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Gemelli-Vergine-Acquario
CHAKRA: 3, Manipura (C. del Plesso solare)

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