THULE, L’ISOLA ALLA FINE DEL MONDO
β¦Venient annis saecula seris, quibus Oceanus vincula rerum laxet
Nel IV secolo a.C., un esploratore greco di nome Pitea lasciΓ² la cittΓ portuale di Massalia, l’attuale Marsiglia, in Francia, all’epoca una colonia greco-occidentale, alla ricerca di nuove opportunitΓ commerciali nell’estremo nord.
Pitea sbarcΓ² su un’isola sconosciuta a cui dette il nome βThuleβ, (anche Thula, Thyle, Thile, Thila, Tile, Tila, Tilla, Tyle o Tylen derivando dalla parola greca βΞΞΏΟληβ), dal suono che sentiva di continuo: …TOO-LEE…
Questo significato nel corso dei secoli si Γ¨ modificato, fino ad indicare tutte le terre “al di lΓ del mondo conosciuto“, come indica l’origine etrusca della parola tular = confine.
Le antiche mappe greche mostrano Thule molto a nord della Gran Bretagna e ad ovest della Scandinavia, quindi Γ¨ possibile che Pitea si riferisse all’Islanda o alla Groenlandia.
Tra le varie curiositΓ contemporanee, scienziati dell’Istituto di Geodesia e Scienza della Geoinformazione di Berlino, nel 2010 hanno annunciato di aver trovato la mitica Thule.
In definitiva, per secoli Thule ha continuato a confondere e deludere i geografi, che hanno cercato di fare mappe dell’estremo nord della Terra, dove hanno disegnato un enorme fiume insuperabile, o una grande fascia marina da un polo all’altro.
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