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AOKIGAHARA, LA FORESTA DEI SUICIDI

Scritto da MadameBlatt

Aokigahara è una fitta foresta, che si trova a nord ovest, ai piedi del Monte Fuji, in Giappone.
A causa della sua alta densità di alberi, Aokigahara è anche conosciuta come Jukai, che significa semplicemente “Mare di alberi“.
La copertura degli alberi è così fitta che, anche a mezzogiorno, difficilmente si trova un punto luminoso nella foresta.
Questa foresta di 35 kmq è fredda, rocciosa e contiene circa 200 grotte, di cui alcune, come la ‘Grotta del Ghiaccio‘ e la ‘Grotta del Vento‘, sono molto popolari tra i turisti.
A causa della zona rocciosa e degli alberi fitti, i dintorni di Aokigahara sono quasi identici, il che la rende il viaggio perfetto, per coloro che vogliono fare un viaggio di sola andata.

Ph. CNN

Infatti, i trekker e gli escursionisti spesso portano con sé del nastro di plastica, per contrassegnare la loro strada, in modo che possano ritrovare la via d’uscita.
Aokigahara è soprattutto tristemente conosciuta come la ‘Foresta dei Demoni del Giappone‘, la ‘Foresta dei Suicidi‘ e il ‘Posto perfetto per morire‘.
Ciò in quanto questa foresta unica, molto tranquilla con pochissima fauna selvatica, si è trasformata in un luogo comune tra i Giapponesi per porre fine alla loro vita.
E a causa del silenzio, in cui a malapena si riesce a sentire il cinguettio degli uccelli, molti Giapponesi credono che la foresta sia infestata dagli spiriti dei suicidi e non osano avvicinarsi.
Tutto nasce, innanzitutto, dalla mitologia giapponese, secondo la quale Aokigahara è infestata dai demoni, motivo per cui tanti Giapponesi hanno paura di entrare, in quanto credono che, chi entra nella foresta, non tornerà mai più.

Ph. STay Nerd

Questi demoni sono gli Yurei, ovvero anime piene di odio, tristezza e desiderio di vendetta.
Secondo la leggenda le persone, durante la carestia, portavano i loro familiari nella foresta e li lasciavano morire lì, al fine di salvare il cibo per gli altri membri della famiglia.
Gli abbandonati nella foresta morivano lentamente di fame, trasformandosi in Yurei .
Nelle credenze popolari giapponesi, se una persona muore in un profondo senso di odio, rabbia, tristezza o desiderio di vendetta, la sua anima non può lasciare questo mondo e continua a vagare, apparendo alle persone colpite dall’incantesimo, o a coloro che attraversano il suo cammino.
Per far riposare in pace un Yurei, bisognerebbe che la sua maledizione venisse rimossa o che si risolvessero i conflitti, che ne hanno causato l’abbandono.

Ph. Irish Mirror

Ancora oggi, c’è chi crede agli Yurei infatti, quando un corpo viene trovato ad Aokigahara, i guardiani della foresta lo collocano in una stanza nelle sue vicinanze, prima di portarlo alle autorità.
Ciò in quanto, se il corpo viene lasciato solo nella stanza, il suo Yurei si muove urlando nella stanza.
Quindi, le guardie forestali giocheranno a ‘sasso-carta-forbici’, per determinare chi è lo sfortunato, che farà compagnia al corpo, prima che le autorità lo prelevino.
Poi, un’altra motivazione, che rende Aokigahara così misteriosa, è che essa fosse un luogo in cui una volta le persone praticavano l’ubasute, portando un parente anziano o malato in un’area remota e lasciandolo morire.

Ph. Periodico Daily

Tower of Wave’s‘, un romanzo degli anni ’60 di Seichō Matsumoto, presenta una bellissima eroina dilaniata dall’amore, che si suicida a Aokigahara.
Il manuale completo del suicidio‘, di Wataru Tsurumi, ha definito la foresta un luogo perfetto in cui morire.
Questo è un posto molto facile dove perdersi ed i visitatori sono fortemente incoraggiati a rimanere sui sentieri.
In effetti, questa escursione può essere pericolosa poiché, anche al giorno d’oggi, molti escursionisti possono facilmente perdersi in questa fitta foresta, anche a causa del ferro magnetico presente nella vicina area del suolo vulcanico, che interferisce spesso con il funzionamento di bussole o telefoni cellulari.
Ma ci sono anche delle persone, che entrano appositamente nella foresta con l’intenzione di non uscirne.
Pertanto, all’ingresso di Aokigahara,  le autorità locali hanno affisso cartelli per la prevenzione del suicidio.

Ph. ROBERT GILHOOLY-The Japan Times

I cartelli recitano: “La tua vita è qualcosa di prezioso che ti è stato dato dai tuoi genitori” e “Pensa ancora una volta ai tuoi genitori, fratelli e figli. Non essere turbato da solo”.
I segnali terminano con un numero di telefono di assistenza, sperando che le anime perse, che cercano di morire, chiedano aiuto.
La Suicide Forest, come viene anche chiamata Aokigahara, è chiaramente un luogo che cattura il lato oscuro dell’immaginazione.
Dopo che, nel 2004, è stato segnalato un numero elevato di suicidi (per un totale di 108), i funzionari hanno smesso di pubblicizzare i decessi, per paura di glorificare la pratica.
Quindi, la prefettura di Yamanashi, dove si trova la foresta, ha iniziato ad assumere persone nel 2009, per pattugliarla e avvicinarsi a chiunque potrebbe non sembrare il turista medio durante un’escursione.

Ph. Beni Culturali Online

Ma, sebbene in alcuni casi ciò abbia contribuito a scoraggiare il suicidio, ci sono notizie in corso sulla continua scoperta di corpi.
Gli spiritualisti giapponesi credono, che i suicidi commessi nella foresta abbiano permeato gli alberi di Aokigahara, generando attività paranormali ed impedendo a molti che vi entrano, di fuggire dalle profondità della foresta.
A complicare ulteriormente le cose è l’esperienza comune, che le bussole siano rese inutili dai ricchi depositi di ferro magnetico nel suolo vulcanico della zona, come ho scritto pocanzi.
Nel gennaio 2018, la foresta ha attirato l’attenzione internazionale, dopo che uno YouTuber ha filmato e trasmesso il corpo di una vittima suicida sul suo popolare canale.

E’ invece doveroso ricordare che, se visiti la foresta, devi essere assolutamente rispettoso, se incontri vittime di suicidio.
Contatta le autorità locali, in modo che possano gestire adeguatamente la situazione.
È un posto cupo,  in cui la gravità delle circostanze non dovrebbe essere presa alla leggera.
Comunque, è bene rammentare anche, che Aokigahara è una delle destinazioni più belle del Mondo, piena di magica atmosfera e di natura.

Fugaku – Ph. mtfuji-cave.com

Chiunque rispetti la destinazione, sarà quasi sicuramente arricchito da ciò che il ‘Mare degli Alberi‘ ha da offrire.
Per esempio:
Fugaku, Grotta del vento. È localizzata a poco più di 2 km a sud del Lago Sai, con pareti strette e soffitti bassi, con una temperatura interna, che si aggira sui 3 gradi centigradi. Si possono osservare stalattiti anche d’estate.
Narusawa, Grotta del ghiaccio. Si è formata oltre 1150 anni fa, da rocce vulcaniche ed è lunga circa 153 metri. La lava incandescente discese fino a formare questa grotta.
Grotta Ryugu. Si trova a est della Fugaku di cui ha fattezze simili, con due corridoi interni percorribili.
Koumori-ana, Caverna dei pipistrelli. E’ la più vicina al Lago Sai ed è lunga più di 350 metri.

Ryugu -Ph. gltjp.com

Koumori-ana-Ph. Top-Rated.Online

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