L’Alaterno (Rhamnus alaternus), chiamato anche Linterno, Purrolo o “Legno puzzo” a causa dell’odore sgradevole della sua corteccia, è un arbusto che può addirittura raggiungere i 7 metri d’altezza.
Ha fiori giallo-verdastri e frutti rossi, che diventano neri a maturazione e velenosi per l’uomo.
E’ una pianta tipica della macchia mediterranea, nonché esclusiva.
Cresce nei litorali, radure di boschi, pinete, ecc.
Nell’antichità, l’Alaterno era usato per tingere di giallo i tessuti, mentre il suo legno per lavori di ebanisteria.
In Sardegna, una leggenda racconta che, con il legno della pianta, veniva creato un amuleto, chiamato “Stella a quattro punte della Dea Madre”, che proteggeva da ogni pericolo, chi lo indossava.
Inoltre, venivano preparate collane fatte con varie parti della pianta, da indossare per combattere l’itterizia.
Oppure con gli infusi di foglie si imbevevano gli abiti, per il medesimo motivo.
Questo perché la pianta era associata al giallo e quindi, per affinità, doveva curare tutte le patologie che causavano colorito giallastro.
La pianta è utilizzata nella medicina popolare in molti paesi del Mediterraneo, in quanto possiede virtù antiossidanti ed è considerata anche antibatterica, antidiabetica, astringente, digestiva, diuretica, ipotensiva e lassativa.