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𝔻𝔼𝕄𝕆ℕ𝕀

Scritto da MadameBlatt
Saint Michael the Archangel,
defend us in battle.

Be our protection
against the wickedness

and snares of the demons.
We humbly pray, do thou,
O Prince of the heavenly hosts,

by the power of God,
cast into hell Satan
and all the demon spirits,

who prowl about the World
seeking the ruin of souls.

Il Demone Γ¨ un’entitΓ  soprannaturale malevola, la cui figura risale probabilmente all’Era paleolitica, derivante dalla paura dell’umanitΓ  verso l’ignoto, lo strano e l’orribile.
Nonostante la parola greca antica originale β€œdaimōn” non avesse connotazioni negative, in quanto indicava uno spirito o un potere divino, nel Cristianesimo fu intesa come Demone, ovvero entitΓ  ostile, forza del Male che lotta solo per corrompere.
Nell’Esoterismo occidentale e nella Magia rinascimentale, invece si riteneva che un Demone fosse un’entitΓ  spirituale, che poteva essere evocata e controllata, e che poteva perΓ² causare possessione demoniaca richiedente un Esorcismo.
I Demoni, quindi esistono fin dall’antichitΓ  nei miti e nelle leggende, descritti nei Grimori e nei testi occulti in una sorta di β€œGerarchia del Male”, ognuno di essi con un nome ed una funzione precisa.
PoichΓ© ogni Demone Γ¨ specializzato in un certo dominio di attivitΓ , puΓ² essere invocato per chiedere aiuto in quell’area di competenza, quindi nel Medioevo, le persone eseguivano riti di protezione, in quanto credevano che ogni individuo fosse perseguitato da questi malefici Esseri, che aspettavano un momento di debolezza per colpire.
A quel punto, i demonologi compilarono grandi volumi che includevano i nomi e le funzioni di ogni demone della gerarchia infernale, i quali venivano evocati usando speciali incantesimi trovati in questi cataloghi.
Naturalmente specificando sempre, che il prezzo di tale invocazione era sempre l’anima della persona, che alla fine sarebbe andata dritta all’Inferno.


Uno dei testi piΓΉ famosi sull’argomento Γ¨ il “Dictionnaire Infernal” dello scrittore francese Jacques Albin Simon Collin De Plancy, definito dal mago inglese Aleister Crowley, β€œsommo filosofo del sapere proibito”.
Questo libro Γ¨ stato scritto per la prima volta nel 1818, anche se l’edizione piΓΉ bella e famosa Γ¨ quella del 1863, in cui furono aggiunte 69 illustrazioni.
Organizzato in Gerarchie infernali ed ambientato nelle corti europee moderne, Il Dizionario Infernale tenta di fornire un resoconto di tutte le conoscenze riguardanti le superstizioni e la Demonologia, descrivendo i seguenti Demoni:
1. Amon (o Ammon)
2. Abigor (o Eligos)
3. AbraxΓ‘s (o Abracas, AbrasΓ‘x, Abracax)
4. Adramelech (o Adrammalech, Adrammelech)
5. Aguares (o Agares, Agreas, Granduca)
6. Alastore (o Alastor, Alaston)
7. Alocer
8. Amduscias
9. Andras
10. Asmodeo (o Ashamādi, Chamadāi, Sidonāi, AΔ“Ε‘ma-DΔ“va)
11. Astaroth (o Astarotte, Ashtaroth, Elestor)
12. Azazel (o Azazil)
13. Baèl (o Baal)
14. Balam (o Balaam, Balan)
15. Balberith (o BaΚΏal Berith, El Berith)
16. Barbatos
17. Behemoth (o Beemot)
18. Belial (o Baalial, Balial, Belhor, Beliall, Beliar, Berial, Bylyl, Beliya’al, Belias)
19. Belphegor (o Belfagor, Belfegor)
20. BelzebΓΉ (o Ba’ al Zebub, BaΚΏal zΔ•bΕ«l, Beelzebub)
21. Berith
22. Bhairava (o Kala Bhairava, Beyrevra)
23. Buer
24. Caacrinolaas (o Caasimolar, Glassialabolas, Glacialabolas, Caasimola, Bassimolar Glasya, Glassia-labolis, Glasya Labolas)
25. Kāli (o Cali, Kālīkā, Kālimā)
26. Caym
27. Cerbero (o Kerberos)
28. Chamos
29. Dagon (o Dagan)
30. Deimos
31. Eurynome (o Eurinome)
32. Flaga
33. Flavros
34. Forcas
35. Furfur
36. Ganga (o Gramma)
37. Garuda
38. Gomory (o Gremory, Gamory)
39. Haborym (o Aini, Aym, Amy)
40. HΓΌtgin (o HΓΆdekin, HΓΆdeken, HΓΌdekin, HΓΌtchen)
41. Ipes (o Ipos)
42. Kobal
43. Lamia
44. Lechies
45. Leonard (o Master Leonard)
46. Leviatano (o Leviathan)
47. Lilith (o Lilit, Lilitu, Lilis)
48. Lucifer (o Lucifero)
49. Malphas (o Malpas)
50. Mammon (o Mammona, Mammone)
51. Marchosias
52. Martinet
53. Melchom
54. Moloch (o Molech, Molekh, Molok, Mal’akh, Melqart)
55. Mullin
56. Nergal (o Nirgal)
57. Nickar
58. Nisroch (o Nesroch)
59. Nybbas
60. Orobas
61. Paimon (o Paymon)
62. Picollus
63. Pruflas (o Pruslas, Bufas, Busas)
64. Rahovart
65. Ribesal
66. Rimmon (o Rimon, Remmon)
67. Ronwe
68. Satan (o Satana, Il Diavolo, The Devil)
69. Scox
70. Stolas
71. Succorbenoth (o Succoth-benoth o Succoth Benoth)
72. Tammuz (o Dumuzid, Dumuzi, Adon)
73. Tap
74. Torngarsuk
75. Ukobach
76. Verdelet
77. Volac
78. Wall
79. Xaphan
80. Yan-gant-y-tan
81. Zaebos

Ukobach

Collin de Plancy colloca alcuni di questi Demoni, nelle corti europee moderne:
BelzebΓΉ, Capo supremo dell’Impero infernale, fondatore dell’Ordine delle Mosche.
Satana, Principe delle Tenebre e Principe di questo Mondo, capo del partito di opposizione.
Eurinome, Principe della Morte, Gran Croce dell’Ordine delle Mosche.
Moloch, Principe del Paese delle Lacrime, Gran Croce dell’Ordine delle Mosche.
Lilith, Principessa dei Succubi.
Leonard, Grande Signore del Sabba, Cavaliere dell’Ordine delle Mosche.
Balberith, Grande Pontefice, Signore delle Alleanze.
Adramelech, Gran Cancelliere e Gran Croce dell’Ordine delle Mosche.
Astarotte, Tesoriere generale, Cavaliere dell’Ordine delle Mosche.
Nergal, Capo della Polizia segreta.
Bael, Comandante in capo degli Eserciti dell’Inferno, Gran Croce dell’Ordine delle Mosche.
Leviatano, Grand’Ammiraglio, Cavaliere dell’Ordine delle Mosche.
Belfagor, Ambasciatore di Francia.
Mammon, Ambasciatore d’Inghilterra.
Belial, Ambasciatore d’Italia.
Rimmon, Ambasciatore di Russia.
Tammuz, Ambasciatore di Spagna.
HΓΌtgin, Ambasciatore di Turchia.
Martine, Ambasciatore di Svizzera.
Lucifero, Capo della β€œnon giustizia”, Cavaliere dell’Ordine delle Mosche.
Alastor, esecutore delle sentenze di Lucifero.
Verdelet, Maestro di Cerimonie.
Succorbenoth, Capo degli Eunuchi del serraglio.
Chamos, Gran Ciambellano, Cavaliere dell’Ordine delle Mosche.
Melchom, Tesoriere pagatore.
Nisroch, Capo della cucina.
Behemoth, Capo Coppiere.
Dagon, Grande Dispensatore.
Mullin, Primo Cameriere.
Kobal, Direttore dei teatri.
Asmodeo, Sovrintendente delle Case da gioco.
Nybbas, Gran Giullare di corte.

Bunyip

Naturalmente, questo non Γ¨ un elenco completo dei Demoni, nel corso dei secoli nella mitologia classica, occultismo, Magia rinascimentale, ci sono stati svariati tentativi di classificazione dei Demoni, stilate per scopi di esorcismo, Magia cerimoniale, stregoneria, Medicina popolare, folklore, riti religiosi, ecc.
Inoltre, le classificazioni sono state β€œcontaminate” da connessioni astrologiche, gerarchia angelica, malattie, calamitΓ  e cosΓ¬ via.
Nelle culture aborigene australiane si trovano diversi Demoni, o Diavoli, tra cui il piΓΉ conosciuto Γ¨ il Bunyip, che in origine era un termine applicato agli spiriti maligni in generale.
Le tribΓΉ della Tasmania descrivono queste entitΓ  come Esseri spirituali, che camminano accanto agli Aborigeni, portano una torcia ma non possono essere mai visti.
Nell’antico Egitto, non esisteva una figura precisa associata al Demone, ma gli scritti magici indicano che si riconosceva l’esistenza di entitΓ  malevole, evidenziando i nomi dei Demoni con inchiostro rosso.
Essi erano correlati al Regno del Caos, oltre al mondo degli uomini, ma sembra anche che essi fossero subordinati e correlati ad una divinitΓ  specifica, agendo occasionalmente indipendentemente dalla volontΓ  divina.
Questi Demoni egizi erano divisi in due classi: “Guardiani” ed “Erranti“.
I Guardiani erano legati ad un luogo specifico e la loro funzione poteva essere benevola verso coloro che possedevano la conoscenza segreta per affrontarli.

Belfagor

Essi proteggevano gli Inferi e potevano impedire alle anime umane di entrare in paradiso, a meno che il defunto conoscesse gli amuleti giusti per entrare nelle β€œSale di Osiride”.
I Demoni Guardiani erano aggressivi in quanto avevano la necessitΓ  di proteggere le loro dimore, i luoghi sacri e le porte degli Inferi, quindi non avevano una propria essenza malvagia.
Gli Erranti erano invece associati alla possessione, alla malattia mentale, alla morte ed alle piaghe, oltre ad avere la funzione di carnefici per le divinitΓ  maggiori, come Osiride o Ra, per punire gli umani sulla Terra o negli Inferi.
I Demoni Erranti potevano creare il Caos, emergevano dall’Altro Mondo per portare sfortuna e sofferenza senza alcun comando divino, guidati solo da proprie motivazioni malvagie, ed alcuni di loro erano chiamati β€œDemoni da incubo”, in quanto causavano incubi terribili durante la notte, entrando in un corpo umano.
In Mesopotamia, si credeva che gli Inferi fossero la dimora di molti Demoni, soprannominati “progenie di ArallΕ«”, il Regno dei Morti, di cui era regina la Dea Ereshkigal, l’unica a poter consentire l’ingresso delle Ombre nella cittΓ  infernale, circondata da sette mura con sette porte doppie custodite da guardiani, il cui capo era Neti.
Tra i vari Demoni che vi risiedevano, c’erano i Gallu, che potevano talvolta lasciare gli Inferi e terrorizzare i mortali sulla Terra, con lo scopo principale di trascinare gli sfortunati umani a Kur, il β€œPaese del Non Ritorno”.

by TheDigitalArtist on Pixabay

Conosciuto anche come Irkalla o Kukku, Kur era una grande zona cavernosa buia e lugubre situata tra le montagne, dove l’unico cibo, che gli spiriti dei defunti potevano mangiare, era la polvere del suolo, nonostante i parenti del morto offrissero spesso libagioni sacre da far bere ai morti.
Nel Kur, i defunti proseguivano con lo stesso stile di vita che conducevano da vivi, abitavano nelle loro case, mangiavano e svolgevano azioni quotidiane, perchΓ© in quel luogo non esisteva alcun tipo di giudizio finale per lo spirito dei morti, i quali non erano nΓ© puniti nΓ© premiati per le azioni che avevano compiuto da vivi.
Un’altra demone mesopotamica era Lamashtu, figlia del Dio del Cielo, Anum, la quale minacciava le donne durante il parto e spesso rapiva i loro bambini mentre li allattavano.
Era raffigurata con la testa di leone, i denti di asino, i seni nudi, un corpo peloso, mani macchiate di sangue, lunghe dita ed unghie dei piedi come quelli di AnzΓ», un mostruoso ed enorme uccello che sputava fuoco ed acqua.
Lamashtu viaggiava sulla sua barca sul fiume degli Inferi, ed il popolo si proteggeva da lei usando amuleti e talismani.
E poi c’era Pazuzu, figlio di Hanbi (membro degli Udug, i Demoni dell’Ombra oscura diversi dagli Dei della Terra, dell’Acqua, del Fuoco, di Ari e dell’AldilΓ ), dal viso con sembianze canine ed occhi anormalmente sporgenti, corpo squamoso, pene dalla testa di serpente, gli arti di un uccello con le ali.
Nonostante fosse considerato malvagio, Pazuzu proteggeva dai venti che portavano la pestilenza e si credeva che fosse l’unico in grado di costringere Lamashtu a tornare negli Inferi.

Pazuzu, Ph. PHGCOM with F Lamiot, Wikipedia-Le Louvre

Infatti, nelle abitazioni si mettevano amuleti con la sua immagine, per proteggere i bambini da Lamashtu e le donne incinte li indossavano spesso come protezione da questa demone.
Nella mitologia cinese, i Demoni sono creature soprannaturali malevole, chiamate Yaomo, che comprendono Esseri come lo Yao (mutaforma con il potere di causare follia, di infliggere veleno e di provocare malattie) ed il Mo (creatura di notevole potere e crudeltΓ , che commette atrocitΓ  nella ricerca del potere).
Nella credenza popolare, questi Esseri sono responsabili della disgrazia, della follia e della malattia, come ictus ed epilessia, e di qualsiasi numero di fenomeni strani che sono visti come i risultati della possessione e degli attacchi demoniaci.
All’epoca degli Imperatori, soprattutto durante la dinastia Zhou, contro fatti tragici inspiegabili attribuiti quindi agli Yaomo, si praticavano esorcismi guidati da specialisti rituali noti come Fangshi.

Chīmèi by Edo Iseya Jisuke

Si credeva anche nei Demoni delle montagne e delle foreste, come ChΔ«mΓ¨i (drago/demone senza corna); nei Demoni dei fiumi e delle paludi come Wangliang (divora il cervello dei morti sotto terra, e assomiglia ad un bambino bruno di 3 anni con occhi rossi, orecchie lunghe e bei capelli); nel Demone con una gamba sola e Dio dell’acqua e della pioggia, Kui; nel Demone della febbre, Yu (tartaruga velenosa a tre zampe); Demoni degli alberi, come Muling (si formano nel tempo in alberi di etΓ  enorme, e sono in grado di infliggere malattie ed uccidere i passanti umani, e gli uccelli che volano sopra la testa); nel Demone degli alberi di Canfora delle foreste di montagna, il Penghou (con forma di un cane dalla testa umana); nei Demoni delle foglie di banana, ecc.
Nelle dinastie successive, erano Stregoni taoisti vaganti, Monaci buddisti e Maghi popolari, che si occupavano degli esorcismi attraverso l’uso di amuleti, incantesimi e canti.
Essi operavano nei confronti anche dei Demoni-Volpe, descritti come astuti e lussuriosi, capaci di chiaroveggenza e di infliggere malattie ed avvelenamento a volontΓ .
Poi c’erano i Demoni delle Tigri, i Demoni-Lupo, tutte creature predatrici che vagavano su grandi territori, assumendo la forma di Esseri umani, per inserirsi facilmente nelle comunitΓ  e negli insediamenti rurali.
Si arrivΓ² al punto tale che le persone scambiate come tigri e lupi travestite da umani, e quindi accusate di essere Demoni, venivano spesso messe a morte o affamate nelle loro celle dai magistrati.
Anche gli insetti potevano nascondere Esseri demoniaci, come il Demone Centipede, raffigurato come una vecchia senza occhi, che portava alla malattia ed alla morte intere famiglie.

Shedim

Nell’Ebraismo troviamo due tipi di spiriti demoniaci, Se’irim e Shedim.
Se’irim erano collegati agli animali selvatici come sciacalli, struzzi, iene, e considerati immagini metaforiche di bestie pericolose per la vita al di fuori delle aree civilizzate, che si erano stabiliti in zone in rovina come Babilonia, rafforzandosi come simbolo del giudizio divino e del caos.
Gli Shedim, invece, sono Dei stranieri molto malvagi che appaiono in un contesto di sacrifici di bambini e di animali.
Ad essi venivano attribuiti vari disturbi e malattie, in particolare quelli che colpiscono il cervello e quelli di natura interna, come la catalessia, mal di testa, epilessia ed incubi.
Esisteva anche un Demone di cecitΓ , Shabriri, che si posava sull’acqua (non coperta o protetta) di notte ed accecava coloro che la bevevano.
Per salvare le vittime, bisognava attirare i Demoni con determinati incantesimi e prestazioni talismaniche, solitamente eseguiti dagli Esseni, una mistica setta ebraica, esistita dal II secolo a.C. al I secolo d.C. i quali, oltre ad essere profeti e interpreti dei sogni, erano tenuti in grande stima anche come stregoni.

Yan-gant-y-tan

A quel tempo, la maggior parte delle malattie erano considerate opera di Demoni o punizioni inflitte agli uomini per decreto immediato di un Dio offeso.
Gli Esseni raccoglievano radici e pietre medicinali, contro le macchinazioni dei poteri del male, a capo di cui c’era Satana, circondato da una moltitudine di Demoni inferiori.
Si credeva che molti di questi Demoni fossero le anime dei morti, che vagavano nell’aria infestando tombe e luoghi desertici in una forma disincarnata, portando malattie e morte ai viventi.
Ma anche gli spiriti dei malvagi diventavano Demoni dopo la morte, ed entravano nel corpo umano attraverso le narici, essendo presumibilmente inalati con il respiro; producevano mutismo, zoppia, pazzia, cecitΓ , epilessia.
Quindi per liberare un uomo impossessato, bisognava fargli espellere il Demone, ricorrendo all’esorcismo.
Gli Esseni basavano i loro esorcismi sulla base di incantesimi e formule magiche tramandati da Noè, Davide e Salomone che, a loro volta, li avevano appresi dagli Angeli.
Si narra, che la moglie di Tobia era tormentata da un Demone malvagio, che aveva giΓ  causato la morte di sette uomini aveva precedentemente sposato.
Ma Tobia fu istruito dall’angelo Raffaele su come esorcizzare questo Demone maligno e geloso quindi, quando entrΓ² nella camera nuziale, preparΓ² un decotto composto dalle ceneri di un profumo, con il cuore ed il fegato di un pesce e lo fumigΓ² sulla moglie.
Quando il Demone sentΓ¬ l’odore del fumo, fuggΓ¬ nell’Alto Egitto, considerato all’epoca alla fine del mondo, dove venne incatenato da un Angelo, per impedirgli di tornare.

Flavio Giuseppe

Un altro racconto sull’esorcismo, testimoniato da Flavio Giuseppe (Tito Flavio Giuseppe, nato Yosef ben Matityahu, scrittore, storico e militare ebreo antico con cittadinanza romana del I sec. d.C.), narra di quando un esorcista ebreo espulse un Demone in presenza dell’imperatore Vespasiano e dei suoi soldati.
Questo esorcista, di nome Eleazar, mise una bacinella d’acqua ad una certa distanza dal suo paziente, che il Demone avrebbe dovuto rovesciare, quando espulso.
Poi mise un anello con una radice magica attaccata al naso della persona malata, la famosa radice Baaras, conosciuta dagli Arabi come la “Pianta d’Oro”, che cresceva sul monte Libano, in una valle che racchiude la cittΓ  di Herodium a nord sotto la strada che porta a Damasco.
Quasi mitologica, nella realtΓ  potrebbe trattarsi della Ruta o della Mandragora, ma di questo non avremo mai certezza.
CiΓ² che Γ¨ stato tramandato Γ¨, che Il suo colore era come quello della fiamma, e verso sera emetteva una specie di raggio come un fulmine: non era facile da prendere, perchΓ© si allontanava dalle mani di chi volesse raccoglierla, nΓ© si lasciava prendere tranquillamente, finchΓ© l’urina di una donna, o il suo sangue, si versava sulla pianta.
Ma attenzione, perché anche allora era morte certa per coloro che lo toccavano, a meno che qualcuno non avesse preso ed appeso la radice stessa dalla mano della donna: solo così poteva anche portarla via senza pericolo.
La pianta magica di Baaras si diceva che fiorisse nel mese di maggio, dopo lo scioglimento delle nevi e che di notte era visibile alla luce delle torce, ma di giorno era invisibile.
Si credeva che fosse di grande aiuto agli alchimisti nella trasmutazione dei metalli ed anche negli esorcismi.
Tornando all’esorcismo, appena Flavio Giuseppe mise al naso del malato un anello con legata la radice magica, il Demone volΓ² fuori dalle narici dell’uomo posseduto e, nel suo impeto, rovesciΓ² la bacinella d’acqua.
Nel stesso tempo, l’uomo cadde ed Eleazar, recitando un incantesimo composto da Salomone, diffidΓ² il Demone a non tornare piΓΉ da lui.
La fede nei Demoni rimane una parte importante di molte religioni moderne e tradizioni occulte, essi sono ancora temuti in gran parte a causa del loro presunto potere di possedere creature viventi.

by GrumpyBeere on Pixabay

Nel mondo contemporaneo, i Demoni possono essere usati come metafore per processi psicologici subconsci, appunto i “Demoni interiori“.
Essi sono i pensieri e le convinzioni che abbiamo e che troviamo piΓΉ inquietanti, che sono spesso ricorrenti o ossessivi e che possono causarci molto disagio.
Sono i nostri complessi, o dipendenze di pensiero, che sono essenzialmente una manifestazione delle nostre paure subconsce.
Spesso ci tormentano, ci perseguitano o torturano, implacabilmente, ci raccontano bugie e si nutrono delle illusioni della mente dell’Ego.
Oppure ci sussurrano che siamo inadeguati o inferiori alle altre persone, che non meritiamo amore, che siamo destinati a fallire.
E noi?

Crediamo alle loro bugie e, di conseguenza, abbassiamo notevolmente la nostra autostima e il nostro senso di SΓ©, con tutte le innumerevoli conseguenze che ne derivano.
Un modo per soffocare i Demoni interiori, in attesa di rivolgerci a qualcuno titolato ad aiutarci completamente, Γ¨ scrivere e ripetere affermazioni che insegnino alla nostra mente una nuova veritΓ :

“La mia mente subconscia Γ¨ mia amica ed alleata.
Vuole ciΓ² che Γ¨ meglio per me.
Credo in me stesso e mi amo”.

Col tempo e con il supporto di uno specialista, la nostra mente assorbirΓ  questa nuova prospettiva di cooperare con noi piuttosto che attaccarci, e la nostra voce interiore man mano diventerΓ  meno critica nei nostri confronti.
L’obiettivo Γ¨ sentirsi liberati, mentalmente ed emotivamente liberi, non piΓΉ perseguitati dai propri Demoni interiori.
Liberiamoci!

by Brigitte182 on Pixabay

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