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Luglio 2024
Pedro Jaramillo nacque a Guadalajara (Messico) nel 1829, da genitori indigeni indigeni Purépecha, comunemente conosciuti come i nativi di Tarasco del Messico.
Egli era un curandero, ovvero un guaritore/sciamano, poi santo popolare della regione della Valle del Texas del sud, conosciuto come il “Guaritore di Los Olmos Creek”, nonché alla fine riconosciuto come “El mero jefe”, il vero capo dei curanderos.
Tutto iniziò quando un giorno Jaramillo, un povero pastore, andando a cavallo, si schiantò contro un ramo di un albero, il cui colpo lo fece cadere incosciente, cosicché si ruppe il naso, strappandogli la carne fino all’osso.
Il dolore era talmente insopportabile, da fargli sentire un irresistibile bisogno di andare in una laguna vicina ed immergere il viso nel fango, cosa che gli portò un sollievo immediato.
Egli si applicò questo trattamento auto-prescritto per tre giorni e tre notti, e il dolore scomparve del tutto, anche se gli lasciò una cicatrice identificativa sul naso.
L’ultima notte di questo trattamento, Jaramillo credette di sentire una voce che gli diceva che Dio gli aveva dato il potere di guarire.
Mettendo alla prova tale potere, prescrisse al suo padrone un bagno tiepido, che gli avrebbe guarito un suo problema, ed ebbe successo.
Infatti all’inizio, Jaramillo semplicemente si occupava dei suoi vicini, spesso cavalcando un asino o camminando per “missioni di cura” in aree ranch, in cui le cure mediche erano praticamente inesistenti per vaqueros e lavoratori dell’etnia messicana.
Un giorno, arrivò al ranch Los Olmos vicino a Falfurrias (Texas), annunciando di essere un curandero ed iniziò a prendersi cura delle famiglie messicane della zona.
Sebbene Jaramillo non fosse un sacerdote ed operasse al di fuori della struttura formale della Chiesa, la sua nomea si diffuse rapidamente.
Migliaia di pellegrini si riversavano da lui a piedi o sui carri da tutto il confine tra Texas e Messico e, ogni giorno, fino a un centinaio di persone malate o disabili potevano essere trovate fuori dalla sua capanna, mangiando fagioli e grani raccolti dal suo piccolo pezzo di terra, mentre aspettavano il loro momento con Don Pedrito.
Iniziò così la sua fama di guaritore eccezionale ed a un certo punto, al culmine della sua carriera, famiglie provenienti da ovunque, anche da New York City, viaggiavano per chiedere aiuto a Jaramillo.
A causa della popolarità di Pedro Jaramillo, grandi gruppi di persone si accampavano a Los Olmos Creek, aspettando il suo ritorno dai viaggi di cura, nei quali era accompagnato da un amico, Teofilo Barraza.
I primi resoconti delle sue guarigioni e dei suoi poteri furono raccolti e stampati nel 1934 in spagnolo, venendo poi tradotti in inglese nel 1951.
La gente iniziò a chiamarlo con l’appellativo di “Don Pedro”, o “Don Pedrito”, e l’uomo non solo era noto per le sue guarigioni, ma anche per la sua generosità.
Per esempio, si narra che si recasse tantissime volte ad Alice, in Texas, dove acquistava beni per un valore di 500 dollari alla volta, semplicemente per nutrire i poveri.
In realtà, egli ha fornito supporto sociale ed una sorta di benessere informale alla sua comunità, in un momento della storia del Texas, in cui c’era molta violenza contro le persone di origine messicana.
A differenza di tanti curanderos, Don Pedro non si è mai fatto pagare per i suoi servizi, spesso regalando anche i rimedi che prescriveva.
Egli accettava donazioni di denaro e cibo, per poi ridistribuirlo quasi tutto, e venendo adorato per questo motivo.
Il suo grande amico Antonio Hinojosa Perez raccontava: “Quello che quest’uomo riceveva con una mano, dava via con l’altra”.
Nelle fotografie in bianco e nero, Don Pedro ha una lunga barba bianca ed una profonda cicatrice sul suo naso.
Dal 1881 fino alla sua morte, il 3 luglio 1907, visse in una modesta capanna di mattoni vicino alle rive di Los Olmos Creek nella contea di Brooks, dove prescriveva dosi uguali di fede cattolica e rimedi casalinghi per guarire i malati.
Le cure di Jaramillo erano spesso di natura miracolosa, fino al punto di curare la paralisi.
Si racconta di persone che non hanno seguito le sue istruzioni, o hanno cambiato la sua prescrizione, e poi non sono riuscite a riprendersi.
Mentre, coloro che seguivano le sue cure esattamente come prescritte, ottenevano la completa guarigione.
Un tema ricorrente nei suoi trattamenti è il numero 9, come per esempio prescrivere cure da assumere per 9 notti consecutive, o in quantità di 9.
Un altro tema centrale delle cure di Jaramillo è l’acqua, in quanto egli spesso richiedeva alla persona malata di berla per un determinato periodo di tempo, o di fare il bagno nell’acqua per un certo numero di giorni.
Se qualcuno non poteva recarsi personalmente da Don Pedrito, sapeva di poterlo raggiungere anche per posta, come si stima dalle circa 200 lettere che egli riceveva ogni settimana.
Le sue prescrizioni (recetas), spesso incorporavano erbe, verdure, oltre all’acqua potabile ed il bagno, ed a volte raccomandava un whisky a buon mercato chiamato “Mataburros”, termine spagnolo che significa “uccide gli asini“.
Molte persone originarie del Texas meridionale ricordano ancora oggi le storie che i loro avi raccontavano, circa l’efficacia dei trattamenti curativi di Don Pedro.
Alcuni dei racconti ritraggono Jaramillo anche come chiaroveggente, in grado di sapere intrinsecamente se qualcuno stesse mentendo su una malattia o un disturbo, oltre ad essere al corrente di conversazioni avvenute senza che fosse presente.
Verso il 1894, Don Pedro entrò in rotta di collisione con medici professionisti, i quali lo vedevano come un concorrente pericoloso per quanto riguardava i pazienti “Tejanos” (abitanti del Texas aventi origine ispanica o latino-americana), che tra l’altro consideravano portatori di malattie razzialmente inferiori.
Sette anni dopo, l’American Medical Association ed il Servizio postale degli Stati Uniti portarono Jaramillo davanti alla Corte federale con l’accusa di spacciare cure false e di aver truffato i pazienti per posta.
José Tomas Canales, stimato avvocato e politico del Texas meridionale, in seguito divenuto unico membro ispanico della Camera dei rappresentanti dello stato dell’epoca, sostenne con successo la difesa di Pedro Jaramillo, osservando che: “non aveva mai addebitato un solo centesimo per le sue cure” e che, “una di quelle cure gli aveva persino guarito la madre da una grave malattia, in cui medici professionisti avevano fallito”.
Don Pedro non si sposò mai, ma adottò due ragazzi; viveva di donazioni, che usava anche per comprare cibo ed assumere dipendenti, per sfamare le moltitudini che gli si rivolgevano.
Nel luogo di sepoltura sulla FM Highway 1418 a Falfurrias, c’è il suo luogo di sepoltura con un santuario ed anche una targa storica dello Stato del Texas, che gli è stata dedicata nel 1971, ed è la prima in questa nazione ad essere scritta sia in inglese che in spagnolo.
Nella cultura messicana, dipinti e statue di Pedro Jaramillo sono esposti in modo prominente come ornamenti per le case.
Ancora oggi, il santuario di Don Pedrito, è colmo di piccole fiamme scintillanti di decine di candele di preghiera, e numerosi mazzi di fiori di seta adornano il piccolo edificio simile ad una cappella.
Piccoli pegni, ringraziamenti, preghiere scritte a mano in inglese e spagnolo riempiono le bacheche, oltre a richieste di aiuto rivolte a Jaramillo, per malattia, difficoltà finanziarie o armonia familiare, o di ricordare i loro parenti defunti.
Sebbene molti considerino Don Pedro Jaramillo un santo, non lo è, la Chiesa non lo ha mai riconosciuto come tale.
Lui stesso ha detto: “Non è mio il potere con cui devo guarire, è il potere di Dio“.
Si crede che egli “Non abbia mai smesso di guarire”, ed ecco perché “i fedeli non hanno mai smesso di venire“.
Persone da ogni parte dello Stato visitano ancora oggi il suo santuario, sperando che Don Pedrito ascolti le loro suppliche, oltre 100 anni dopo la sua morte.
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Se vi interessa approfondire, leggete “The Curandero: The Life and Times of Don Pedro Jaramillo, a Texas Legend” (Il Curandero: La Vita e i Tempi di Don Pedro Jaramillo, una Leggenda del Texas), un libro soprannaturale, scritto nel 2019 da Alcario Cary Cadena, da cui è stata tratta una sceneggiatura intitolata “Il Curandero”.
Capparis è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Capparaceae e comprende più di 130 specie.
In Italia, cresce spontaneamente il Cappero (Capparis spinosa), un piccolo arbusto sempreverde, originario del bacino mediterraneo e dell’Asia centro-meridionale, molto diffuso come coprisuolo o appeso a muri a secco, o lungo le spaccature della roccia.
E’ un arbusto che può raggiungere il metro di altezza, presenta foglie ovali con due stipole trasformate in spine alla base del picciolo; fiori ascellari bianchi con stami rosso-violacei con filamenti molto lunghi.
Il frutto è una bacca carnosa ovoidale di circa 5 cm, verde e poi rossa a maturità, contenente numerosi semi.
I boccioli, raccolti quando non sono ancora schiusi, poi conservati sotto sale o in salamoia, sono molto apprezzati in gastronomia, così come i frutti, noti come Cucunci o frutti di Cappero.
Il Cappero è anche conosciuto come: Capparo, Chiapparo, Caparein, Capar, Zucchetta, Zuccola, Tapania, Tapero, Tapparas, Chiapparello, Caper bush, Flinders rose, Alcaparra, Câprier commun, Câprier épineux, Echter Kapernstrauch, Kapernstrauch, Fabagelle, Himsra, Ci Shan Gan, Karira, Petraia.
Capparis: dall’arabo “kabar”, o dal nome greco di Cipro, una delle località in cui è originaria la pianta.
Spinosa: avente spine.
I depositi nel suolo in Siria e le abitazioni rupestri della tarda Età della pietra nell’odierna Grecia e Israele, rivelano che i Capperi vengono mangiati da oltre 10.000 anni.
In Italia è molto famoso il Cappero di Pantelleria, conosciuto sin dall’antichità, tanto che ne parlano autori come Dioscoride e Plinio.
Nell’isola vulcanica, al centro del Mediterraneo, questa specie ha trovato il suo habitat ideale.
La convinzione delle virtù afrodisiache dei Capperi panteschi è una credenza diffusa nell’antichità, ed addirittura il primo accenno a questo viene fatto nella Bibbia.
Per più di duemila anni fino al XVIII sec., gli Antichi pensavano che la “Melancholia”, o “Bile nera”, fosse generata dalla milza e ne regolasse le funzioni vitali.
Un eccesso di questa “Bile nera” causava malattie croniche in genere e, per lenire i suoi effetti, si ricorreva all’uso di piante medicinali, soprattutto il Cappero.
Per questo scopo si usava un infuso di radice di Cappero in olio d’oliva.
Inoltre si pensava che lenisse i dolori della sciatica, il raffreddore, il mal di testa, ecc.
Oggi, oltre al noto uso in culinaria, il Cappero viene usato contro diabete, infezioni fungine, congestioni toraciche, vermi intestinali, leishmaniosi, disturbi della pelle.
Nella medicina tradizionale, le radici vengono utilizzate come diuretiche, astringenti e toniche; la corteccia come aperitivo, astringente, tonico, antidiarroico e per curare le emorroidi e le malattie della milza, oltre ad essere utilizzata contro la gotta e i reumatismi e come espettorante.
L’uso culinario dei Capperi si rileva nella storia da almeno 2500 anni, con i suoi boccioli che vengono raccolti e conservati nel sale o in aceto, per poter poi essere gustati in tutto il mondo, come guarnizioni o come additivi aromatici pungenti in un gran numero di alimenti, tra cui salse, burri, insalate, pesce, carni, condimenti per pizza.
I Capperi raccolti commercialmente per il consumo umano provengono principalmente da piante, che crescono nel sud della Spagna, in Francia, in Italia e in Algeria.
Nel significato dei fiori, il Cappero simboleggia delicatezza e fugacità con tenace perseveranza.
Una leggenda narra, che le piante di Cappero abbiano avuto origine nel Muro del Pianto, dove le piccole lettere piegate contenenti le preghiere, i sogni e le promesse dei pellegrini si trasformano in bellissimi fiori di Cappero bianco, che sbocciano per un giorno ed inviano le preghiere al cielo.
Molte di queste preghiere sono di coppie sterili, che implorano un figlio proprio e, forse proprio per questo, i fiori del Cappero sono considerati un rimedio per la fertilità, così come lo sono le sue radici.
Nel complesso, la pianta del Cappero ha un profondo significato metafisico come simbolo di forza, resilienza, purificazione ed amore.
La sua presenza in varie pratiche culturali e spirituali parla della convinzione duratura nel profondo potere della natura di elevare, guarire ed ispirare.
Sia usato in medicina, spiritualmente o simbolicamente, il Cappero continua ad essere apprezzato per la sua miriade di proprietà metafisiche.
Anticamente, in India si poneva un ramo di Cappero sul tetto di paglia delle capanne, per evitare che i fulmini colpissero la struttura.
La radice polverizzata e tostata veniva strofinata sulle scarificazioni praticate sulle fratture ossee, per accelerarne la guarigione, oppure si beveva il succo della radice per contrastare l’acidità gastrica prima dei pasti.
Nell’Africa orientale, fiori e foglie si utilizzano come colorante per tessuti dal beige al giallo dorato, mentre la linfa della radice, di colore blu-grigiastro, è utilizzata per i tatuaggi.
In Esoterismo, il Cappero è utilizzato nella magia per la lussuria, la potenza e l’amore, ed alle qualità di promozione del desiderio.
La radice essiccata è considerata afrodisiaca, quindi è utilizzata negli incantesimi d’amore, incidendovi sopra il nome del proprio amato, oppure bevendo un infuso di quella fresca e miele.
Secondo vecchi manoscritti, se un uomo soffre d’impotenza, dovrebbe mangiare dei Capperi durante la messa di Pentecoste, una celebrazione cristiana che cade nel cinquantesimo giorno a partire dal giorno di Pasqua: così ritroverà la propria virilità perduta.
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Occorrente:
💘 Pentolino di acqua
💘 19 Capperi
💘 1 cucchiaio Lavanda essiccata
💘 Limone
💘 7 grani di Pepe rosa essiccato
💘 Coltello
Procedimento:
Fai bollire l’acqua.
Taglia il limone in quarti ed incidi la prima lettera del tuo nome e la prima lettera del nome del tuo amante su una sezione della scorza.
Aggiungi Lavanda, Limone, Pepe rosa all’acqua bollente e riduci a fuoco lento, in modo che il vapore incantato riempia la tua casa. Se il tuo amante non è con te quando lanci l’incantesimo, apri una finestra, in modo che il vento possa trasportare l’incantesimo alla sua destinazione finale.
Ogni tanto recita:
“Capperi, Lavanda, Limone e Pepe rosa
Incantate questo amore così che cresca.
E quando le fiamme del nostro desiderio
Sembreranno solo cenere su una pira
Spargete queste ceneri al vento
E portatemi di nuovo il mio amore”
PIANETA: Marte – Venere
ELEMENTO: Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Ariete
CHAKRA: 4, Anahata (C. del Cuore)
Il Déjà vu, dal francese = “già visto”, è un fenomeno psichico di alterazione dei ricordi, chiamato tecnicamente “paramnesia”, consistente in luoghi, eventi, cose, animali o persone che entrano in contatto col soggetto, provocando la sensazione di un’esperienza precedentemente vista (déjà vu) o vissuta (déjà vécu).
È un’illusione della memoria per cui, nonostante un forte senso di conoscenza, il tempo, il luogo ed il contesto dell’esperienza “precedente” sono incerti o impossibili.
Esso si verifica quando qualcuno percepisce di aver già sperimentato una situazione o essere stato in un certo luogo prima di allora, e il suo corpo sperimenta familiarità con l’esperienza, ma anche confusione.
Il termine fu utilizzato per la prima volta nel 1876 dal filosofo francese Émile Boirac, il quale scrisse un libro che includeva la sensazione del Déjà vu, intitolato “La psicologia del futuro”.
Nel corso della storia, ci sono state molte teorie su ciò che causa il Déjà vu, che hanno comunque avuto una difficoltà nella reale spiegazione di questo fenomeno, a causa della sua presenza casuale nelle persone.
Scientificamente, negli ultimi anni, il Déjà vu è stato oggetto di vari studi ed esperimenti psicologici e neuropsicologici, che hanno dato vita a molte spiegazioni, di cui la più accreditata è che esso non sia un atto di “precognizione” o di “profezia”, ma è in realtà un’anomalia della memoria, che faccia avere l’impressione di “richiamare alla memoria” un’esperienza avuta, che in realtà è falsa.
Invece, il Déjà rêvé, scientificamente anch’esso una paramnesia, è la sensazione di aver già visto “in sogno” un fatto che si sta svolgendo.
Nel 350 a.C., Aristotele scrisse “Sulla profezia mediante sogni”, una delle prime indagini formali su questo fenomeno, nella quale sosteneva che, sebbene “i mittenti di tali sogni dovrebbero essere gli Dei“, è comunque vero “che coloro a cui vengono inviati non sono i migliori ed i più saggi, ma semplicemente persone comuni“.
Pertanto, la maggior parte dei sogni [cosiddetti profetici] devono, tuttavia, essere classificati come semplici coincidenze.
Alcuni paragonano il Déjà rêvé al sogno precognitivo, in quanto è un tipo di sogno che si avvera come un evento futuro ma, in realtà, esso si differenzia da un sogno precognitivo in quanto, mentre quest’ultimo si riferisce ad un sogno che si interpreta come un segno per un evento futuro, e si potrà essere sicuri della sua validità in seguito, il Déjà rêvé è il senso spontaneo che ciò che si è sognato, prima di quello che si sta vivendo ora.
Alcuni neurologi affermano che la sensazione del Déjà rêvé è molto più complessa del Déjà vu, e la diversificano in tre stati:
1) Il sogno è molto particolare e si ricordano dettagli molto precisi. Tipologia episodica.
2) Ciò che accade durante la veglia ricorda un sogno passato che non si riesce a discernere chiaramente. Tipologia familiare.
3) All’improvviso si entra in uno stato di sogno, in cui la realtà è distorta, si perde il contatto con essa e si ha la sensazione di esserne completamente sommersi. Tipologia breve e travolgente.
Ma, tralasciando la scienza di cui non ho le competenze, vediamo come questi fenomeni sono considerati dal punto di vista parapsicologico e/o esoterico.
Solitamente, l’esperienza del Déjà vu è accompagnata da un forte senso di familiarità, ma anche dalla consapevolezza che potrebbe non corrispondere realmente ad una esperienza vissuta, lasciando dentro di sé una sensazione di “soprannaturalità”, “stranezza” o “misteriosità”.
A volte, questa esperienza “già vissuta” è attribuita ad un sogno, il Déjà rêvé, ipotizzando che, se non si ricordano prima del risveglio, i sogni possano lasciare qualche traccia non comune all’esperienza presente nella memoria a lungo termine.
Quindi, in questo caso, il Déjà rêvé potrebbe essere il ricordo di un sogno dimenticato con elementi in comune all’esperienza presente.
Altre volte, invece, il Déjà vu è associato ad una ferma sensazione che l’evento sia “genuinamente accaduto” nel passato, a fenomeni di Precognizione, Chiaroveggenza o Percezioni extrasensoriali, e come una presunta evidenza di abilità psichiche; oltre a spiegazioni che parlano di profezie, visioni o memorie di vite passate.
Ricordo che il Déjà rêvé e il Déjà vu sono entrambe cose che gli scienziati devono ancora spiegare completamente, eppure tantissime persone li sperimentano ad un certo punto della loro vita.
Entrambe le esperienze hanno qualcosa di mistico e non dovrebbero essere ignorate semplicemente perché non si comprendono.
Talvolta si ha la sensazione che tutto intorno a sé sia già accaduto, ma potrebbe essere perché lo si è sognato in modo così vivido, come se si fosse davvero lì.
E quando i sogni si materializzano in questo modo così prepotente, è un forte segnale di stare camminando sulla strada predestinata.
La spiegazione spirituale del Déjà vu appare diversa per ogni persona, in molti credono che, quando si sperimenta, significhi di essere molto connesso al mondo degli spiriti.
Il Déjà vu è altamente considerato come una rassicurazione da parte dell’Universo di essere sulla strada giusta, ma altre persone credono che in esso ci siano altri aspetti del regno superiore, ovvero la connessione spirituale con gli Arcangeli, gli Angeli custodi e altri Esseri superiori che vogliono offrirsi come guida.
Può dirti quando questa connessione è sufficientemente potente in quanto, man mano che si cresce spiritualmente, anche il proprio Terzo Occhio inizierà ad aprirsi.
Quando non si riesce ancora a padroneggiarlo, il Terzo Occhio si dilata senza che la persona se ne accorga e questo potrebbe manifestarsi come sogni precognitivi, oppure come un Déjà vu.
Questo fenomeno potrebbe essere correlato alle impronte energetiche dei propri antenati, che si attivano dentro la persona in questa vita; oppure a ricordi di vite passate e possibili incroci con anime che si sono incontrate in precedenza e quindi innescano un senso di Déjà vu.
È anche molto comune provare questa sensazione quando si viaggia in nuovi luoghi, facendo sentire come se si fosse già stati lì, cosa che spesso non può essere espressa a parole o spiegata completamente.
Secondo la “teoria delle vite passate”, anche un evento apparentemente banale, come quando si pensa di aver trovato il vero amore, è un’eco molto rilevante del proprio vissuto, in quanto un Déjà vu potrebbe essere semplicemente il proprio Sé passato che fa da guida.
Quindi si dovrebbe prestare particolare attenzione a tutto ciò da cui si è circondati, compresi i propri sentimenti, perché potrebbero contenere indizi che potrebbero guidare verso la propria vita migliore.
Il Déjà vu può contenere la chiave dei propri desideri più intimi, poiché il Divino ha molti modi per dire ad una coscienza ciò che vuole veramente.
Alcuni esperti ritengono che il cervello possa essere estremamente fissato su qualcosa, ed è per questo che si ha la sensazione di aver già visto tutte queste cose accadere prima: sono i propri desideri resi visibili nella propria mente.
Non bisognerebbe andare avanti con la propria vita come se il Déjà vu non fosse niente di speciale: bisogna indagare perché potrebbe dire cosa “si vuole veramente in questa vita”.
Un’altra teoria afferma che, se l’Universo sta cercando di dire qualcosa tramite Déjà vu, non tutte sono buone notizie, quindi si dovrebbe essere molto vigili, in quanto sta per accadere qualcosa di spiacevole.
Si tratterebbe di un segnale di avvertimento da tenere nella massima considerazione, in modo da poter deviare l’evento negativo che sta arrivando.
Un Déjà vu può essere travolgente, ma bisogna riprodurlo in ogni dettaglio, per poter decodificare l’avvertimento ed evitare la brutta esperienza.
Un’altra spiegazione è che il Déjà vu si verifica quando la mente di una persona si è collegata ad una realtà alternativa, in cui l’evento che ha innescato la sensazione è già accaduto.
Oppure, che la mente si sia collegata non ad una realtà alternativa, ma ai ricordi di una vita precedente, poiché si crede che, dopo la morte, l’anima di una persona rinasca in un altro corpo.
E ancora, che la mente si connetta, attraverso la telepatia mentale, alla mente di qualcun altro che ha già vissuto l’evento in questione.
Una spiegazione più semplice è che il Déjà vu avviene, quando il cervello collega una nuova esperienza ad una vecchia simile, tanto da far sembrare la nuova esperienza familiare, perché somiglia molto a qualcosa che è già accaduto.
Insomma, il Déjà vu può offrirci connessione e visione delle vite precedenti ed una comprensione più profonda della vita che stiamo vivendo attualmente.
Sembra che si provi sentimenti di Déjà vu, quando la propria parte spirituale si connette con le proprie parti umane, quindi la mente, le emozioni e l’essere fisico, per un breve momento, sono tutti in sincronia tra loro.
Ogni essere umano entra in questa vita con un contratto spirituale, per questo, quando si sperimenta un Déjà vu, all’improvviso si viene colti di sorpresa, poiché si prova un senso di familiarità che non si riesce a spiegare.
Ciò fa parte di ciò che coglie di sorpresa la propria parte più umana, ma spiritualmente si era già consapevoli che sarebbe accaduto.
Il misterioso mondo dei sogni è un luogo emozionante che spesso viene sepolto ma tuttavia, quando evocati, i sogni possono essere uno strumento molto utile per la propria vita da sveglio.
Possono essere divertenti, creativi, significativi e possono persino offrire premonizioni penetranti, quindi bisogna saper apprezzare tutto ciò.
Nella stragrande maggioranza dei casi, avere un Déjà vu oppure un Déjà-rêvé risponde a fatti tanto normali quanto sorprendenti, sempre un po’ inquietanti, che riescono a lasciare nelle persone quel segno, quello della stranezza di sentire che, qualcosa che dovrebbe essere nuovo, non lo è tanto perché lo si è già sperimentato: o nel passato o nei sogni.
Nel film cult “Matrix” del 1999, Trinity dà a Neo una spiegazione quando, per la seconda volta in sequenza, egli vede un gatto nero passare, replicando due volte esatti movimenti comportamentali lungo un corridoio: “E’ un Déjà vu, un’imperfezione di Matrix, capita quando cambia qualcosa”.
Sicuramente, non è una definizione scientifica del fenomeno, ma rappresenta un segnale che qualcosa non va nella realtà simulata.
Anche se forse non viviamo in un mondo generato dal computer, non si può negare il fascino dell’analogia con Matrix.
Il Déjà vu suscita la nostra curiosità e ci fa dubitare della natura della nostra esistenza.
Quindi, abbraccia il tuo Neo interiore ed esploriamo insieme quest’affascinante esperienza!
P.S.: Certo, se dovesse capitarmi Keanu Reeves di persona, preferirei abbracciare lui!
La Prasiolite, conosciuta anche come Vermarina, Ametista verde e Quarzo verde, è una bellissima varietà di quarzo verde traslucido che, dal 1950, per la maggior parte viene estratta in Brasile.
Altri giacimenti si trovano in Polonia, Namibia, California, Canada, India.
Il suo nome deriva dal greco, per alcuni “prásinos = verde” e “lithos = pietra”; mentre per altri “práso = porro” e “lithos = pietra”.
In natura, la Prasiolite è rara, per cui spesso viene prodotta artificialmente, trattando termicamente l’Ametista che, riscaldata, solitamente diventa gialla o arancione (e vendono commercializzate come Citrine), ma spesso diventa verde, dando quindi vita a questa gemma artificiale.
La Prasiolite ispira amore e compassione, aiuta a radicarti nella Terra fisica, connettendoti anche con la magnificenza dell’Amore Divino.
Se cerchi un’esperienza spirituale più autentica, la Prasiolite può aiutarti ad aprirti al Mistero.
Aumenta l’intuizione ogni volta che sei in linea con l’Amore e tutto ciò che è Buono.
Questa è una pietra di trasformazione, che ti invita a diventare più di ciò che sei veramente.
Aumenta la compassione, in particolare verso te stesso, aiutandoti ad accettarti ed a vedere la tua bellezza e dignità intrinseche.
La Prasiolite ti ricorda che, condividere l’amore con te stesso e con gli altri, è il dono più grande che puoi fare.
È particolarmente utile se stai lottando per liberarti da una relazione emotivamente violenta, ti mostra che quando agisci spinto dal vero amore, agisci per il bene più alto, che può significare restare o andare, cambiare o accettare.
E, ti ricorda che, qualunque decisione ti porti la pace autentica, è la scelta giusta.
La Prasiolite, come cristallo di bilanciamento, rimuove i blocchi dei chakra dagli organi primari della parte superiore del corpo, ed è utile per migliorare la fertilità e le possibilità di concepimento.
Il modo migliore per utilizzare la Prasiolite per la fertilità, è caricando per i 28 giorni di un ciclo lunare nel suolo: se non hai un giardino, seppelliscila in vaso con della terra, che terrai sul comodino.
E’ anche utile per curare il cuore fisico e le ghiandole endocrine che aiutano il corpo a rimanere in equilibrio, oltre ad essere comunemente usata per trattare i disturbi alimentari e la digestione.
Questa pietra attrae positività, bellezza, abbondanza, intuizione, protezione e saggezza, e va indossata il venerdì.
Caricandola per tre minuti sotto la luce del Sole, tenuta tra i palmi delle mani, la Prasiolite può correggere le cattive abitudini di vita, abbinando il tuo ritmo circadiano ed attirando persone ed opportunità positive.
Per attirare buona fortuna, ricchezza ed abbondanza nella tua carriera o nella tua vita, nel romanticismo e nella vita quotidiana, per questo è chiamata anche la “Pietra dell’Abbondanza”, posizionala al centro o nell’angolo sud-est della tua abitazione o luogo di lavoro.
Ti aiuta a mantenere alta la tua motivazione quando lavori su nuovi progetti e ti schiarisce anche la testa, in modo da poter facilmente individuare nuove opportunità che possano aumentare i tuoi flussi di reddito.
Questa pietra è considerata un amplificatore di energia e, quando la indossi con altre gemme, sarai in grado di beneficiare di tutte le energie che daranno.
Inoltre, la Prasiolite è eccellente per migliorare l’attenzione in studenti, professionisti ed anziani, oltre ad aumentare la tolleranza e la diplomazia.
Se ti sei trasferito in un luogo nuovo, che sia abitativo o lavorativo, o senti cattive vibrazioni in un posto, puoi cancellarle con un cristallo di Prasiolite: prendine un frammento o un bastoncino e mira ai quattro angoli di ogni stanza, o intorno alla casa per alcuni secondi.
La Prasiolite può aiutare ad alleviare il disagio per chi trova difficoltà ad esprimere emozione, per chi ha problemi di autostima o mancanza di fiducia in se stesso, aiutando a promuovere un profondo apprezzamento ed accettazione di sé.
Poiché questa pietra è associata all’amplificazione dell’energia, è importante considerare il tuo stato d’animo quando la indossi o la incorpori nella tua pratica di meditazione.
Le proprietà della Prasiolite saranno amplificate in combinazione con altre pietre verdi, soprattutto Crisoprasio ed Avventurina verde.
Nel Feng Shui, è particolarmente utile per le camerette dei bambini, in quanto può aiutarli a eccellere a scuola o in altre attività educative.
Incoraggia anche la stabilità e l’equilibrio emotivo, rendendolo utile per le camere da letto dove sono necessarie pace e tranquillità.
La Prasiolite è anche una pietra utile per l’ufficio, poiché favorisce la produttività e la chiarezza mentale, quindi va posizionato sulla scrivania o nell’area di lavoro per creare un ambiente lavorativo più positivo.
Infine, può essere utilizzata posizionandola all’interno della zona Ba Gua per una maggiore saggezza e abbondanza.
La Prasiolite è sensibile al calore, quindi è importante conservarla lontano da temperature potenzialmente elevate, come caminetti, termosifoni e persino automobili lasciate incustodite al sole.
E’ anche molto sensibile alla luce e l’esposizione prolungata alla luce solare, o a quella artificiale intensa, può far sbiadire il suo colore.
Per questo motivo, è meglio conservarla sempre in un portagioie a prova di luce in un luogo fresco e asciutto.
E’ bene anche astenersi dall’indossare gioielli con Prasiolite mentre nuoti, fai il bagno, o partecipi ad attività che li espongano all’acqua ed alle sostanze chimiche.
Per pulirla, acqua fredda e un po’ di detersivo neutro saranno sufficienti; puoi anche strofinarla delicatamente con un vecchio spazzolino per unghie, prima di risciacquarla ed asciugarla con un panno morbido.
Per purificare la Prasiolite, puoi seppellirla sotto 7 cm di terreno durante la notte, per un massimo di sette giorni; oppure con il suono di guarigione delle campane, per purificare la negatività bloccata al suo interno.
Se vuoi caricare questa pietra, mettila alla luce della Luna Piena, posizionata sul davanzale di una finestra o all’esterno, per esaltare ulteriormente le sue proprietà.
Per me ha un significato molto importante indossare un anello con la Prasiolite in quanto, al di là della sua ammaliante tonalità verde e del suo fascino estetico, intreccia una narrazione di metamorfosi e restauro emotivo.
E, poiché questa gemma incarna l’evoluzione personale, l’accettazione di sé e l’amore, l’anello diventa un talismano, un costante ricordo della sua essenza metafisica.
Mettersi un anello con Prasiolite, invita alle benedizioni sussurrate della pietra, coltivando le relazioni e favorendo un senso di consonanza interiore.
E, che si tratti di un regalo sincero, di un proprio acquisto o di un pegno personale, esso fonde eleganza, incanto e profonda risonanza spirituale, trasformandolo in un simbolo senza tempo e un gioiello prezioso.
Lo ritengo elegante e non convenzionale della promessa d’amore e dell’impegno incrollabile, quindi adattissimo ad un anello di fidanzamento.
PIANETA: Venere
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Vergine – Capricorno – Acquario – Pesci
CHAKRA: 3, Manipura (C. del Plesso solare) – 4, Anahata (C. del Cuore) – 6, Ajna (C. del Terzo Occhio) – 7, Sahasrara (C. della Corona)
Commiphora è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Burseraceae, la quale include oltre 180 specie tra alberi ed arbusti, spesso spinosi, originari di Africa, penisola arabica, subcontinente indiano ed America del sud.
Le specie più conosciute, in quanto da esse si estraggono fragranti resine usate per la produzione di incensi, balsami e profumi, sono la Commiphora guidottii, Commiphora myrrha e Commiphora gileadensis.
Commiphora gileadensis, comunemente chiamata Balsamo arabo, Balsamo di Gilead, Mirra della Mecca, Balessan, Balsumodendron, Baume de la Gileadensis, Bechan, Dossemo, Protium Gileadense, Mirra yemenita, è un arbusto che può raggiungere le dimensioni di un albero di circa 4 metri, raramente spinoso, con foglie alternate su brevi germogli laterali, fiori bianco-crema e frutti rosso opaco, contrassegnati con quattro strisce bianche longitudinali.
Spontaneamente cresce nelle boscaglie e nelle zone semi desertiche di Etiopia, Eritrea, Kenya,Sudan, Somalia, Arabia Saudita, Yemen ed Oman del sud. Gileadensis: da Jalʻād (Gilead o Galaad), regione dell’antica Palestina che ora appartiene alla Giordania.
La Mirra della Mecca è immediatamente riconoscibile dal piacevole odore dato quando un ramoscello è rotto o una foglia schiacciata; infatti, dalla sua corteccia si estrae una resina naturale bruno-rossastra, odorosa nota come Balsamo della Mecca o Balsamo di Gilead, che viene utilizzata nell’incenso, nella profumeria e per l’abbronzatura.
ATTENZIONE: Il nome Balsamo di Gilead è erroneamente spesso associato al balsamo estratto dal Pioppo balsamico (Populus balsamifera) .
Si dice che nei tempi antichi, il vero balsamo di Gilead (Commiphora gileadensis), noto anche come Balsamo della Giudea o Balsamo di Galaad, crescesse solo intorno al Mar Morto; ma da molti secoli è estinto in quella regione, mentre oggi si è naturalizzata in alcune parti della Somalia, dello Yemen e di Israele.
Invece, ciò che viene comunemente usato come Balsamo di Gilead oggi nel mondo occidentale, si riferisce appunto ai germogli invernali resinosi del Pioppo nero nordamericano e di vari altri alberi di pioppo.
I giovani germogli di Mirra della Mecca vengono utilizzati come deodorante frizionandoli sul corpo e sulle ascelle.
La corteccia dell’albero viene tagliata per far fluire la linfa, che presto si indurisce, ed ha un odore dolce che evapora rapidamente. La gomma resinosa indurita può essere masticata, si dice che abbia il sapore di un limone o di una resina di pino, con un lieve sentore di trementina ed è anche bruciata come incenso.
Essa viene anche bollita nell’acqua per fare un tipo di tè comune nella regione di Hejaz, in Arabia Saudita.
Anticamente, questa pianta era rinomata per il costoso profumo che si produceva da essa, così come per le eccezionali proprietà medicinali che erano attribuite alla sua linfa, legno, corteccia e semi.
In Medio Oriente, il Balsamo di Gilead, dove è conosciuto anche come Besham o Becham, è usato per trattare vari disturbi, come problemi di stomaco, ritenzione urinaria, disturbi del fegato, costipazione, mal di testa ed ittero.
Anche in Occidente le si riconoscono qualità antimicrobiche, antisettiche, diuretiche, analgesiche.
Il Balsamo di Gilead è anche utilizzato nelle condizioni superficiali della pelle come psoriasi, eczema, scottature solari, eruzioni cutanee, punture di insetti e pelle screpolata.
Nel Vecchio Mondo, Balsamo di Gilead era un termine che spesso si riferiva alla guarigione in generale, sia fisica che spirituale.
Nel Giudaismo, lo Spirito Santo, o Dio, è considerato il vero Balsamo di Gilead, quindi la resina era utilizzata per vari scopi religiosi, già da prima dei tempi del re Salomone, ed è menzionata più volte nella Bibbia per le sue numerose virtù.
Anticamente, la combustione del Balsamo di Gilead, accompagnata dalla preghiera, veniva spesso utilizzata per la sua capacità di guarire a livello dell’anima, apportando ristoro, nutrimento e ringiovanimento all’anima ferita, mentre si pensava che il fumo, scorrendo verso l’alto, portasse la preghiera all’anima ferita ed al paradiso.
Si narra che la Madonna lavò i vestiti di Gesù nella primavera di Ayn Shams mentre si recava in Palestina dall’Egitto e, da quel giorno, la sorgente venne considerata benedetta e sacra.
Nel Medioevo, inoltre si diceva che gli alberi Commiphora gileadensis potessero produrre la loro secrezione aromatica solo nei terreni irrigati da questa sorgente sacra.
Durante l’Assedio di Gerusalemme (70 d.C.), ci furono due battaglie nei due sacri boschetti di Balsamo di Gerico, durante le quali gli Ebrei furono dissuasi dal tentativo di distruggere i preziosi alberi di Commiphora gileadensis.
Quindi, da allora, i boschetti divennero proprietà pubblica e una guardia imperiale fu istituita, per proteggerli giorno e notte per gli anni a venire.
Il Balsamo della Mecca è un grande consolatore ed amico, per coloro che hanno il cuore spezzato.
Questa resina, messa al collo o nei quattro angoli della casa, porta pace in casa, pone fine ai problemi coniugali e sessuali e calma le discussioni ed i litigi tra amanti, amici e colleghi di lavoro.
Sotto forma di incenso si usa nei rituali, per guarire l’anima da traumi o ferite, per rafforzare il canale verso il mondo degli spiriti, o per onorare migliaia di anni di ricchi tradizione attraverso cerimonie e riti religiosi.
In Esoterismo, il Balsamo della Mecca ha potenti capacità metafisiche che possono essere sfruttate per vari scopi.
Nella pratica della stregoneria e della magia popolare, i suoi boccioli resinosi vengono spesso portati come amuleti o ciondoli, per aiutare a riparare i cuori spezzati, attirare nuovo amore e fornire protezione e guarigione.
Si pensa che il profumo dolce e balsamico della pianta abbia un effetto calmante ed edificante, rendendolo utile in incantesimi e rituali incentrati sul benessere emotivo.
Fumigato con uno smudge, aiuta nella comunicazione con il regno spirituale ed il mondo dei morti, quindi molti praticanti bruciano la resina durante l’esecuzione di rituali per connettersi con antenati, divinità o altre entità non fisiche.
Il fumo è considerato come un condotto che può trasportare preghiere, intenzioni e messaggi ai piani più alti dell’esistenza.
In alcune tradizioni, il Balsamo della Mecca è associato alla dea Venere o Afrodite, l’incarnazione divina dell’amore, della bellezza e della sensualità pertanto, la capacità della pianta di attrarre l’amore e di rafforzare le relazioni romantiche, ne ha fatto un ingrediente popolare negli incantesimi e nelle pozioni d’amore.
Ungere il corpo con il Balsamo di Gilead aumenta il fascino ed il magnetismo.
Oltre al suo utilizzo nella Magia dell’amore, il Balsamo della Mecca viene anche incorporato in incantesimi e rituali per protezione, guarigione e manifestazione, proprio perché ha il potere di allontanare energie, entità ed influenze negative.
Quindi, posizionare il Balsamo in casa, o portarlo con sé, è un modo efficace per creare uno scudo di protezione spirituale.
PIANETA: Venere
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Toro
CHAKRA: 3, Manipura (C. del Plesso solare)
LUNA NUOVA 06 LUGLIO 2024 ORE 00:59
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Sabato 6 luglio 2024 la Luna Nuova cadrà nel segno cardinale d’Acqua del Cancro, conosciuto per la sua natura educata, sentimentale e, occasionalmente, scontrosa.
In questo momento ti sentirai attratto dal tempo di qualità per nidificare e prenderti cura dei tuoi legami con le persone a cui tieni di più.
Potresti essere ispirato ad essere un po’ più domestico o teledipendente del solito, poiché il Cancro è il governatore della IV Casa, appunto della vita domestica.
Così ogni anno, la Luna Nuova in Cancro ti offre l’opportunità di acquisire chiarezza su questo aspetto incredibilmente importante del tuo mondo: la tua vita interiore, le tue radici, le tue relazioni familiari più strette.
Il cielo profondo e scuro di ogni Novilunio richiede auto-riflessione e cura del proprio io interiore, ma soprattutto quando la Luna Nuova è in Cancro, potresti trovare emotivamente soddisfacente, o addirittura necessario, ritirarti nel tuo guscio ed entrare in sintonia con le tue esigenze, in modo da poter poi agire consapevolmente per garantire che esse siano soddisfatte.
Avendo sia il Sole che la Luna in Cancro, questa stagione inaugura un momento in cui rallentare, essere pazienti e sentire, per provare le emozioni che hai convenientemente evitato fino ad ora.
È il momento di essere paziente con te stesso, di ricevere il nutrimento dell’anima e di sentirti al sicuro di fronte alle tue stesse emozioni.
Il Novilunio in Cancro ti aiuta a comprendere le tue emozioni riguardo alle tue intenzioni e come influenzano la loro manifestazione.
Se non senti che le tue visioni stanno già accadendo o che possano diventare realtà, allora avrai difficoltà a portarle alla luce.
È il momento di estendere la tua energia nelle tue visioni per incarnarle, sentire eventuali blocchi ed iniziare a materializzarli per poterli superare.
Con questa Luna Nuova, tutte le domande che hai sul tuo percorso da seguire hanno già una risposta nel tuo intuito: il tuo compito è trovare quelle risposte, ascoltarle e fidarti di loro.
Nota dove vanno i tuoi pensieri, quando permetti loro di vagare, quali emozioni emergono quando avverti un vecchio dolore.
Forse puoi sentire ancora dolore, ma non dovresti soffrire così tanto, poiché potresti non essere mai in grado di cambiare gli eventi del passato, ma puoi togliere loro il potere di affliggerti. Senti la tua capacità di rivendicare il tuo potere, chiediti se hai bisogno di un lavoro di guarigione, per trovare una chiusura del passato.
La Luna Nuova in Cancro ti dà la possibilità di accedere ai tuoi sogni più profondi, quelli che potresti persino aver paura di perseguire.
Ma, a volte, un sogno è più emozionante quando è semplicemente solo una fantasia, in quanto quando si inizia a dargli forma, potrebbe assumere una forma diversa, diversa dal risultato che stavi cercando inizialmente.
Infatti, alcuni sogni fanno semplicemente parte del processo che ti aiuta a capire cosa vuoi veramente, quindi cerca di sentire in quali di essi vuoi avere dettagli e quali forniscono solo spazio per far emergere nuovi sogni; se si tratta semplicemente di fantasie che ti aiutano a sentirti bene o ti danno speranza, e su quali vuoi impegnarti per manifestarle.
Questa Luna nuova in Cancro trasporta energia curativa e parte della guarigione sta nel rompere con vecchie credenze, abitudini e persino zone di comfort.
Il tuo dolore può diventare un luogo familiare e potresti non voler abbandonare questa sensazione che, paradossalmente, senti confortevole, in quanto non sai come sarebbe uscirne.
Questa paura dell’ignoto può farti trattenere il dolore troppo a lungo e permettergli di modellare il tuo futuro, pertanto pensa che un cambiamento di prospettiva recupererebbe il tuo potere: inizia a cercare risposte e cambia il modo in cui scambi energia con chi ti circonda.
Concludendo, la stagione del Cancro e la sua Luna Nuova, ti chiedono di riconoscere e deviare gli schemi che ostacolano la tua evoluzione o limitano la tua capacità di connetterti, perdonare e andare avanti.
È l’ora di amare te stesso con la totalità incondizionata e l’accettazione radicale dell’ideale materno.
La natura del Cancro è sensibile, ma anche più suscettibile ai turbamenti emotivi, gioioso e sublime quindi, nello spirito del Segno e sotto l’oscurità di questa luna, rimani vulnerabile a tutti i costi e sempre disponibile per ciò che è estremamente bello.
Ed ora vediamo gli effetti di questo Novilunio in Cancro sui Segni zodiacali.
𝓐𝓡𝓘𝓔𝓣𝓔
Con la Luna Nuova che cade nella tua IV Casa (della vita domestica), potresti essere diviso tra rimanere con i tuoi cari e partire per un’avventura. Se opti per quest’ultima, considera di goderti il meglio di entrambi i mondi, portando con te le persone care durante il viaggio. Casa è dove si trova il cuore! Inoltre, quando il mondo sembra caotico e confuso, assicurati di tenere presente che casa è il luogo in cui vive il tuo cuore. Qualsiasi cosa accada nel mondo, la casa deve essere il tuo santuario. La Luna Nuova in Cancro evidenzia una rinascita interna ed anche la possibilità di rinnovare qualcosa all’interno della tua casa, quindi non aver paura di apportare alcuni cambiamenti necessari. Ciò può trattarsi semplicemente di fare modifiche per sentirti più nutrito e supportato nella tua dimora accogliente, oppure più significativamente di investire tempo nella tua famiglia o iniziare un nuovo ciclo con qualcuno che ti è vicino.
𝓣𝓞𝓡𝓞
Con la Luna Nuova che tocca la tua III Casa (della comunicazione), sarai molto curioso e socievole, per non parlare del potenziale eccesso di programmazione. Ricorda solo di ritagliarti un po’ di tempo libero, in modo da poter continuare a dare il massimo. Hai avuto un mese intero per formare i tuoi pensieri, e raramente esprimi le tue emozioni al culmine del sentimento di una buona idea. A volte giocare alla grande ed aspettare che il fuoco dentro di te si calmi e si plachi, è la mossa migliore. Dietro i grandi sentimenti ci sono pensieri chiari e il potenziale per la comprensione. Nello stesso tempo, ogni tanto lascia che la tua curiosità ti spinga fuori dalla tua zona di comfort e in nuove esperienze. Ciò ha l’opportunità di rivitalizzare il rapporto con i tuoi amici o parenti. Quindi, sei incoraggiato a prendere l’iniziativa di connetterti ed innescare qualcosa che, da tempo, avevi intenzione di avere. Riconnettiti con la tua cerchia sociale!
𝓖𝓔𝓜𝓔𝓛𝓛𝓘
La Luna Nuova cade nella tua II Casa (di reddito), quindi indagare su nuovi trucchi, e possibilmente anche fare una mossa per rafforzare il tuo flusso di cassa, sarebbe saggio e richiesto ora. Considera l’idea di lavorare come parte di una squadra o insieme ad amici e colleghi per promuovere il tuo successo. Anche se le tue decisioni hanno senso solo per te, almeno sei decisivo. Naturalmente potrai avere dei ripensamenti, immaginerai risultati alternativi e forse proverai dei rimpianti. Raccoglierai comunque i frutti del restare fedele ai tuoi valori, anche quando non ti senti sicuro. Vorrai tenere d’occhio il tuo portafoglio e rivalutare le tue spese, capire dove è bene investire in ciò che vale la pena per te. O in che modo le tue scelte e gli investimenti energetici riflettono il tuo rapporto con te stesso. Pensaci!
𝓒𝓐𝓝𝓒𝓡𝓞
Questa è la tua Luna Nuova! Con il tuo governatore, la Luna, nella tua I Casa (del sé), è tempo di concentrarti ed impossessarti dei tuoi sogni a lungo termine. Niente è troppo ambizioso o fuori portata. Sappi solo che sei degno di riconoscimento e presto sarà tuo. Mentalmente ed emotivamente, la tua anima ha chiesto riposo, forse la causa del tuo esaurimento è stato l’affaticamento cognitivo o lo stress causato dall’affrontare preoccupazioni casuali da parte dei membri della tua comunità. Quando inizi a sentire che i tuoi livelli di energia aumentano, sii consapevole dei parassiti che succhiano la tua forza vitale. Inoltre, potresti trovarti a un bivio di guarigione e andare avanti, o scegliere di smettere con una relazione sentimentale. In ogni caso, è un nuovo, fresco momento per te. Hai attraversato una trasformazione significativa all’interno della tua vita romantica, questo è stato il passaggio dalla codipendenza all’autonomia, dove hai imparato che meriti di avere i tuoi bisogni e perseguire i tuoi sogni, invece di metterli in secondo piano per qualcun altro. Per quanto questo ti abbia sfidato in modo significativo, sai anche nel tuo cuore che è il percorso che devi intraprendere. Ora inizierai a sentirti energico per continuare il tuo percorso di scoperta di sé. Ricorda, la persona che è destinata a te, ti aiuterà sempre a diventare più di ciò che sei, mai meno.
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La Luna Nuova cade nella tua XII Casa (della spiritualità), cosa che potrebbe far sembrare questo momento come se fossi dietro le quinte, prendendoti un momento per prepararti a entrare sotto i riflettori il mese prossimo. Pianta i semi che vuoi vedere crescere, mentre fai del tuo meglio per dare priorità alla crescita personale. Controllare te stesso significa avere ben chiaro ciò di cui hai bisogno. Una volta che hai eliminato la possibilità di una preoccupazione, puoi iniziare a riconoscere da dove provengono le tue vere preoccupazioni. Anche il lieto fine ci mette a dura prova. In questo periodo, il Novilunio illumina con una luce brillante di verità, la parte più profonda della tua vita, che governa i segreti, i sogni e l’intuizione. È tempo di onorare ciò che è reale e ciò che senti. Abbracciando ciò che sorge durante questa lunazione, sarai anche nel posto giusto, per sapere come migliorare le cose o anche come andare ad attrarre la relazione che desideri veramente.
𝓥𝓔𝓡𝓖𝓘𝓝𝓔
La Luna Nuova si trova nella tua XI Casa (di amicizia e networking), e la collaborazione è la chiave per tagliare il traguardo di un sogno a lungo coltivato. Scoprirai che la volontà di essere emotivamente più vulnerabile con gli altri può contribuire notevolmente a promuovere il cameratismo. Sei il cuore pulsante della tua comunità. Durante questo Novilunio, ti è stato assegnato il compito di trovare un equilibrio. Quando ti ritroverai a dedicare tempo e cura alla tua comunità, assicurati di bilanciare ancora i tuoi obiettivi e le tue esigenze. Puoi essere un donatore, ma hai comunque bisogno dei tuoi confini. Non c’è mai stato un momento migliore per incontrare nuove persone e rimetterti in gioco. Sei incoraggiato a scegliere un ambiente o un gruppo con hobby o interessi simili, è anche un buon momento per rivalutare, se i luoghi in cui stai riversando la tua energia sono in linea con i tuoi valori.
𝓑𝓘𝓛𝓐𝓝𝓒𝓘𝓐
La tua X Casa (della carriera) è attivata da questa Luna Nuova, quindi è un momento propizio per riflettere sulle tue aspirazioni professionali nel quadro generale. Proponi quell’idea brillante ai superiori, chiama senza ripensamenti un potenziale nuovo cliente, o esegui un rituale per manifestare la posizione dei tuoi sogni. I riflettori sono puntati su di te, e sono benevoli. Questo Novilunio ti ricorda che tante cose possono essere fatte a casa, ma non tutte. La famiglia e la tua zona di comfort sono importanti, ma devi chiudere la porta dell’ufficio e occuparti del tuo lavoro. Le icone non vengono create dall’oggi al domani, il che significa che, tra un lavoro e l’altro, avrai sempre tempo per giocare. Questa lunazione può significare il prossimo capitolo per la tua vita professionale, è il momento perfetto per pensare al quadro generale ed a ciò che stai costruendo per il tuo futuro. Un evento sociale o un mixer professionale potrebbe offrire una nuova opportunità di carriera per te.
𝓢𝓒𝓞𝓡𝓟𝓘𝓞𝓝𝓔
Cadendo nella tua IX Casa (dell’avventura e dell’apprendimento superiore), questa Luna Nuova ti sfida ad uscire dalla tua zona di comfort e ad affinare le tue abilità. È un momento per imparare e fare un atto di fede nel tentativo di crescere. Scrivi il tuo mantra e dillo, finché non prende vita. Un mantra richiede la tua completa attenzione, richiede consapevolezza, devozione e una pratica costante. Il tuo mantra potrebbe prendere il posto di un amante o potrebbe avvicinarti sempre di più alla tua anima gemella. Mentre lo declami, presta attenzione a ciò che la vita ti insegna. A cosa e chi entra o esce dalla tua orbita, mentre ti impegni a raggiungere questa intenzione. Potresti anche sentirti naturalmente incline a cercare un programma o un corso che ti ha affascinato precedentemente, poiché questo evento lunare può ispirare i Segni dell’Acqua ad espandere le loro conoscenze o persino cercare un mentore.
𝓢𝓐𝓖𝓘𝓣𝓣𝓐𝓡𝓘𝓞
La Luna Nuova cade nella tua VIII Casa (dei legami emotivi e delle risorse comuni), cosa che significa che è un’ottima opportunità per meditare sulle finanze condivise o riflettere su ciò di cui hai più bisogno a letto. Difendere ciò che ti fa sentire a tuo agio e sicuro in entrambe queste aree della vita, può essere incredibilmente potente. Molto spesso alle persone viene insegnato che la forza deriva dal dolore, il che in qualche modo è vero. Per sviluppare i tuoi muscoli (metaforici), devi sfidare te stesso, perché ciò non giustifica la sofferenza che deriva dalla tolleranza. Quando inizi a tollerare il dolore inappropriato, ti stai indebolendo. Cogli questa opportunità di rinnovamento e rinascita. Questo Novilunio può aiutarti, anche a scapito di lasciare un partner o un contratto. Le cose presto avranno una ripresa, soprattutto se ti ricorderai, che prima devi diventare migliore per attirare il meglio.
𝓒𝓐𝓟𝓡𝓘𝓒𝓞𝓡𝓝𝓞
Con la Luna Nuova nella tua VII Casa (di collaborazione e relazione), ti consiglio di stabilire un’intenzione relativa alle tue relazioni. Che tu abbia in mente un legame platonico, romantico o professionale, questo momento è stato creato per entrare in sincronia e far avanzare tutto ciò che è in coppia. Costruisci una porta per il tuo cuore, ricorda che da bambini abbiamo imparato metodi per proteggerci da esperienze spiacevoli, ma sono difese limitanti che ci impediscono di connetterci. La connessione richiede di deporre le armi e lasciare che si verifichi il potenziale di vulnerabilità. Che sia da solo, che sia un partner, è un momento potente per reinventare la tua relazione. Ciò potrebbe includere l’identificazione dei tratti preziosi nel tuo partner, o chiarire ciò che vorresti sperimentare per andare avanti. Non solo questo ti aiuterà a sentirti più sicuro della tua crescita, ma influenzerà positivamente anche la parte più intima della tua vita.
𝓐𝓒𝓠𝓤𝓐𝓡𝓘𝓞
Illuminando la tua VI Casa (della routine quotidiana), la Luna Nuova ti offre la possibilità di ripristinare il tuo piano di benessere. Anche se tendi a pensare di poter ottenere una salute migliore programmando allenamenti sudati, potresti essere attratto da una forma di cura di te stesso meno rigorosa, ma altrettanto nutriente, come dare priorità alla terapia o alla meditazione. Spingi i pensieri a fluire attraverso di te, anziché contro di te. Lascia che il vento sia l’ostacolo principale tra te e la chiarezza mentale. In caso di dubbio, c’è una grande saggezza che deriva dall’essere vicino al tuo elemento. Inoltre, sarai pienamente supportato ed aiutato ad abbracciare un atteggiamento di coraggio e passione. Anche se non dovresti mai sentirti come se stessi combattendo per la tua relazione, non significa che non dovrai cercare di creare ciò che hai sempre sognato.