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Marzo 2024
Geranium è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Geraniaceae, che comprende più di 350 specie dalla distribuzione cosmopolita.
Geranium deriva dal greco “geranós” = “gru”, per la forma del frutto, che ricorda la testa di questo uccello.
Spesso, il genere Geranium viene scambiato col genere Pelargonium, dal quale si differenzia in quanto il primo possiede fiori con 5 petali tutti uguali, mentre il secondo ha petali irregolari, solitamente con quelli superiori che hanno forma, colore o dimensioni diverse dagli altri tre inferiori.
Dal mondo islamico a quello cristiano, il simbolismo del Geranio è associato agli dei ed ai santi.
In Egitto era simbolo di prosperità, in Cina, simbolo di immortalità ed in Giappone di longevità, ma nel Regno Unito, soprattutto la specie Geranium robertianum era considerata di malaugurio, quindi ai bambini si raccomandava di non raccoglierne i fiori.
Secondo una leggenda, l’origine del Geranio è legata alla vita del profeta Maometto.
Si narra che, dopo aver lavato la propria camicia, la gettò ad asciugare su una pianta e, sorprendentemente, al contatto la pianta si trasformò in un fiore di Geranio.
Nella mitologia scandinava, il Geranio era dedicato a Odino, il dio della saggezza, della poesia e della guerra e, per questo motivo, era conosciuto come il “Favore di Odino”.
La specie probabilmente più nota è il Geranio comune (Geranium molle), di origine euroasiatica, conosciuto anche come Geranio volgare, Geranio molle, Piè di gallo, Erba polacca, Testa di gru, Erba di gru, Cranesbille geranium, Dove’s-foot crane’s-bill, Dove’s-foot geranium, Géranium mou, Weicher Storchschnabel, Geranio de los caminos, Mjuknäva, Loðblágresi, Lodnestorkenebb, Tian Shu Kui.
Molle: tenero, morbido.
Presente in tutta Italia, il Geranio comune è una pianta pelosa, alta fino ad una quarantina di centimetri, con foglie verdi picciolate e pelose, morbide al tatto, e fiori rosa-violetti.
Cresce nei prati, orti, ai bordi delle strade, muretti a secco, incolti, nelle vigne.
Le foglie del Geranio comune possono essere ingrediente di zuppe, oltre ad essere ottime come foraggio.
A questa pianta si riconoscono proprietà anodine, astringenti e vulnerarie.
Le foglie, schiacciate e strofinate sulla pelle, sono un ottimo repellente per insetti.
Anticamente (ma anche oggi), l’olio essenziale di Geranio veniva utilizzato localmente, per favorire la guarigione delle ferite, ridurre le infiammazioni e prevenire le infezioni.
Era benefico per varie malattie della pelle come acne, eczema, pelle secca.
L’olio essenziale è usato in aromaterapia per alleviare i crampi mestruali e bilanciare gli ormoni, oltre ad alleviare i sintomi di problematiche respiratorie, come congestione e tosse.
Inoltre, per le sue proprietà calmanti, favorisce l’equilibrio emotivo ed il rilassamento.
Il rizoma del Geranio comune è ricco di tannino e veniva utilizzato dai primi coloni americani per conciare le pelli.
Quando si raccoglie il Geranio comune (ma anche le altre specie) per i suoi oli essenziali, il tempismo è fondamentale, poiché la più alta concentrazione di oli aromatici si trova tipicamente nelle foglie e negli steli durante la mattina.
Il Geranio dei prati (Geranium pratense) è una pianta di origine euroasiatica, in Italia presente solo in Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Toscana.
Pratense: dei prati.
Altri nomi: Geranio de’ mont, Meadow crane’s-bill, Meadow geranium, Geranio de prado, Geranio quinto, Géranium des prés, Wiesen-Storchschnabel, Blaues Schnabelkraut.
Pianta bassa e cespugliosa, può raggiungere 1 metro di larghezza, presenta stelo peloso, foglie verdi palmate e fiori blu pallido col centro più chiaro, raramente bianchi.
Gli stami hanno gambi rosa-viola con antere viola scuro.
Il Geranio pratense è un’erba mellifera, con alta secrezione di nettare ed una grande concentrazione di zucchero.
Cresce nei prati e pascoli freschi, boschi ricchi di humus.
La radice del Geranio dei prati è utilizzata nella medicina tibetana per le sue proprietà analgesiche, antinfiammatorie ed antipiretiche.
Il Geranio dei prati ha una lunga storia di giardinaggio, già dall’Era elisabettiana, quando aveva nomi come Crowfoot Crane’s-bill, Bassinets, Loving Andrews e Gratia Dei (Grazia di Dio).
Il nome Bassinet Geranium deriva da una parola francese per “Salver”, a causa della forma a scodella dei piccoli fiori blu.
Il nome Gratia Dei era una traduzione in latino derivante proprio dal suo nome tedesco medievale, Gottesgnade, che a sua volta proveniva dal suo nome più antico, Grazia di Odino, o Fiore di Odino, indicativo della sua valutazione sacra dall’antico al medievale.
Un tempo, il Geranio dei prati veniva raccolto in Islanda per la fabbricazione di un colorante blu, il cui metodo segreto è ormai dimenticato, ed era molto probabilmente la fonte del colore delle vesti dei sacerdoti, o era la porpora dei re.
In ogni caso era il colore che indicava la presenza di Odino, ed era il colore del suo mantello e dei suoi occhi.
Il colore blu era dedicato anche a Sant’Andrea ed in Germania era tradizione tra le giovani donne pregare nel giorno della festa dedicata a questo santo, per avere una visione dei loro futuri mariti, che sarebbero andati loro in sogno, se avessero dormito nude quella notte.
Per associazione, Sant’Andrea era santo patrono dei matrimoni.
Questo connubio di Andrea con l’amore e con il fiore di Odino, potrebbe facilmente spiegare il motivo per cui in Gran Bretagna, il Geranio dei prati era chiamato anche Loving Andrews.
Questa specie è associata molto agli elfi ed ai folletti, in particolare a Robin Goodfelow, il celebre Puck del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare.
Il Geranio colombino (Geranium columbinum), conosciuto anche come Piedi di piccione, Piè colombino, Long-stalked crane’s-bill, Longstalk cranesbill, Stein-Storchschnabel, Tauben-Storchschnabel, Pie de paloma, Pied de Pigeon, Géranium colombin, è una pianta di origine europea.
Colombinum: dal latino, “gradito dai colombi”.
Presente in tutta Italia, cresce nei prati, pascoli, boschi, ai margini delle strade.
Il Geranio colombino può raggiungere i 40 cm. di altezza, presenta foglie palmate verdi, fiori rosa con venature porpora e fusto peloso.
La sua radice cotta è commestibile, ed era consumata come cibo in tempi di carestia.
Tutta la pianta, ma soprattutto le radici, sono ricche di tannino ed hanno proprietà antisettiche, altamente astringenti, emostatiche e toniche.
L’infuso dell’intera pianta, o delle sole radici, viene utilizzato nel trattamento della diarrea (soprattutto dei bambini e degli anziani), della dissenteria, del colera, della gastroenterite, delle emorragie interne, delle mestruazioni eccessive ecc.
Esternamente viene utilizzata, invece, nel trattamento delle ferite purulenti, delle emorroidi, della candida, delle secrezioni vaginali, delle infiammazioni della bocca, ecc.
È meglio raccogliere le radici quando la pianta entra in fiore, poiché sono allora più attive dal punto di vista medicinale.
Invece, le foglie dovrebbero essere raccolte prima che la pianta deponga il seme.
Il Geranio argentino (Geranium argenteum) è una pianta di origine europea, diffusa in Italia ad alta quota, in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige ed Umbria, e cresce in luoghi sassosi, ghiaioni, praterie montane.
Pianta molto rara, è rizomatosa, alta fino a 15 cm., presenta foglie palmate argentee, fiori lilla venati di bruno e frutti a forma di becco di gru.
“Argenteum” dal latino, argenteo, per il colore delle foglie.
Altri nomi: Geranio argenteo, Geranio di montagna, Silvery Crane’s Bill, Silver-leaf Geranium, Silver Geranium, Géranium argenté, Silber-Storchschnabel, Bodziszek, Srebrna krvomocnica.
Specie molto apprezzata come pianta da ornamento nei giardini rocciosi o alpini.
In Esoterismo, i Gerani hanno una ricca storia di pratiche magiche, dallo scongiurare la negatività al potenziamento degli incantesimi d’amore, ed i loro attributi unici li rendono un’aggiunta affascinante a qualsiasi giardino o rituale magico.
Un tè ai fiori di Geranio contrasta efficacemente molti incantesimi d’amore, mentre un pezzetto della radice può essere portato addosso come amuleto, per attirare felicità e prosperità. Può anche essere utilizzato negli incantesimi, per incoraggiare il concepimento, la gravidanza ed il parto sicuro, specialmente negli incantesimi di Magia simpatica.
Il Geranio è associato all’amore, alla passione ed al miglioramento delle relazioni romantiche in genere.
Può essere utilizzato in incantesimi e rituali protettivi, per allontanare energie ed influenze negative.
Il Geranio è usato per portare equilibrio ed armonia nella vita, nelle relazioni e nelle emozioni.
Possiede energie curative e quindi può essere utilizzato nei rituali per il benessere fisico, è associato alla stimolazione della creatività ed al miglioramento dell’espressione artistica.
Questo genere è utilizzato per la protezione psichica, proteggendo dalle energie negativi, malocchio ed attacchi psichici.
Usato nella Magia dell’amore, può combattere contro i legamenti forzati o per attirare felicità, prosperità e positività.
PIANETA: Venere
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Toro-Vergine
CHAKRA: 4, Anahata (C. del Cuore)
Canarium è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Burseraceae, la quale comprende più di 100 specie.
Molto conosciute sono tre specie: Canarium luzonicum, Canarium schweinfurthii e Canarium madagascariense.
Canarium luzonicum, comunemente noto come Elemi, è un albero sempreverde che cresce spontaneamente nelle zone tropicali di Malesia, Papua Nuova Guinea ed altre isole del Pacifico.
Nelle Isole Filippine, dove viene coltivato, è conosciuto come Sahing o Pili.
L’albero, che può raggiungere i 30 metri d’altezza, presenta foglie alterne e pennate; fiori a grappoli impollinati dagli insetti, a cui seguono noci dal guscio spesso contenenti noccioli commestibili.
I semi vengono utilizzati per uso alimentare, sia crudi che cotti, e da essi si può estrarre un olio commestibile, mentre la polpa può essere stufata ma è piuttosto insipida.
I giovani germogli della pianta possono essere bolliti e mangiati come verdura.
Elemi è un termine usato molte volte, per denotare diverse resine.
Nei secoli XVII e XVIII, Elemi indicava solitamente una resina proveniente da alberi brasiliani del genere Calophyllum, e prima ancora indicava la resina derivata dalla Boswellia frereana.
Elemi potrebbe anche derivare dal greco “enaimon” (ἔναιμον), nome di una medicina emostatica che, secondo Plinio, conteneva lacrime trasudate dall’olivo d’Arabia.
O ancora, potrebbe derivare da una frase araba che significa ‘sopra e sotto’, abbreviazione di ‘Come sopra, così sotto’ (Ermete Trismegisto) e questo dice molto sull’azione dell’Elemi sul piano emozionale e spirituale.
Dal Canarium luzonicum si ricava un’oleoresina che, quando è molto fresca è di colore giallo paglierino e morbida poi, piano piano diventa più giallastra e più soda.
L’Elemi di Manila è la più conosciuta e la più grande fonte di approvvigionamento mondiale.
Di consistenza simile al miele, l’Elemi è solubile in alcol, ed il suo raccolto viene aumentato incidendo l’albero ed applicando calore, per stimolare il flusso della resina.
Con essa si produce l’incenso, più facile da lavorare se congelato per 30 minuti e poi macinato.
Nel suo stato morbido, l’Elemi può essere utilizzata per produrre pellet di incenso (palline di incenso grandi quanto un pisello).
L’olio aromatico di Elemi viene distillato a vapore dalla resina, e possiede un forte profumo di pino e limone.
Uno dei componenti della resina è chiamato amirina, ed essa viene utilizzata principalmente per produrre vernici, lacche ed anche inchiostri da stampa.
La resina Elemi è usata come medicinale erboristico, per trattare bronchite, catarro, tosse estrema, pelle matura, cicatrici, stress e ferite.
Essa si miscela perfettamente con: Borneolo, Canfora, Cardamomo, Dammar, Eucalipto, Guggul, Ibisco, Ginepro, Citronella, Lentisco, Mirra, resina ed aghi di Pino, Opoponax, Legno di Sandalo, Salvia sclarea, Rosmarino.
Anticamente, l’Elemi era venerato come olio sacro e veniva utilizzato persino dagli antichi Egizi nell’imbalsamazione, per aiutare l’anima a trascendere nel regno successivo dell’esistenza.
Fu la scoperta delle Filippine da parte di Magellano nel 1521, che portò l’Elemi di Manila, nota per le sue proprietà medicinali e il suo profumo, ad essere introdotta in Europa e nel Medio Oriente.
Il suo utilizzo nell’“incenso cinese” per le cerimonie religiose veniva menzionato già in Cina nel VII secolo, oltre ad essere utilizzato come fumigante per profumare le case.
In quell’epoca venivano portate al collo anche piccole borse di Elemi.
A partire dal XVIII secolo, l’Occidente iniziò ad utilizzare regolarmente l’Elemi per le sue proprietà terapeutiche, tanto che viene menzionato in molti testi, anche come “l’inventario dei farmaci semplici che devono essere sempre tenuti a portata di mano nelle farmacie ospedaliere del Re”.
In seguito (ma ancora oggi), quando l’incenso divenne troppo costoso e scarso per il consumo di massa, l’Elemi divenne rapidamente un logico sostituto, offrendo molti degli stessi benefici terapeutici, in quanto con un costo più accessibile.
È molto utile nel creare chiara consapevolezza e chiarezza per il lavoro meditativo e magico, portando in equilibrio i Chakra della corona e della radice.
Le proprietà unificanti ed equilibranti dell’Elemi lo rendono particolarmente adatto alla meditazione di gruppo, poiché può aiutare a riportare rapidamente in armonia le energie dei partecipanti.
L’Elemi suscita una sensazione di pace profonda unita a completa lucidità, proprietà particolarmente utile all’inizio della meditazione, per allontanare le preoccupazioni esterne, oltre ad aprire alle esperienze mistiche.
A fine seduta è di grande aiuto, per restituire la realtà di ogni giorno, anche se la meditazione è stata molto profonda e lunga.
Se utilizzato per riequilibrare i chakra insieme a qualche cristallo, l’Elemi può risvegliare sentimenti profondamente nascosti.
Incoraggia la contentezza, la calma, l’immobilità rilassante, la compassione e la pace, mostra come bilanciare la tua vita spirituale con la tua esistenza mondana.
Usalo per stimolare le capacità mentali quando soffri di stress, esaurimento nervoso, o semplicemente ti senti lento.
L’olio essenziale di Elemi può essere utilizzato per aiutare a dissipare la solitudine, creare una prospettiva più positiva e incoraggiare la speranza.
In Esoterismo, l’Elemi aiuta ad affinare le proprie abilità magiche, è utilizzato negli incantesimi per abilità psichiche, purificazione, chiarezza e concentrazione, e nella magia degli Inferi.
Un’altra specie interessante è l’Elemi africano, Canarium schweinfurthii, conosciuto anche come Bush candle, African olive, African elemi, Mupafu, Oliva africana, Abel, Aielé, Muwafu e Canario.
Questo grande albero è originario dell’Africa tropicale e cresce sulle coste di Nigeria, dall’Angola all’Uganda.
L’Elemi africano produce frutti commestibili con un guscio spesso, denso e duro.
I semi duri dei suoi frutti sono usati per la divinazione tradizionale tra gli Stregoni dell’altopiano nella cintura centrale della Nigeria centrale, ma anche per scopi ornamentali come la realizzazione di collane, braccialetti e costumi, o ancora per realizzare strumenti locali.
L’Elemi africano è una delle numerose fonti dell’oleoresina economicamente utile conosciuta, appunto come Elemi africana.
Questa resina, chiamata anche “Mogano bianco” o “Camonya”, si ottiene dal taglio della corteccia ed odora di trementina.
Quando trasuda è appiccicosa e viene usata dalle popolazioni come colla, per riparare ceramiche rotte, per calafatare le barche e come gomma per fissare le punte di freccia alle aste.
Nell’Africa occidentale, questa resina viene tradizionalmente bruciata per fumigare le abitazioni e mescolata con olio per la pittura per il corpo.
Durante la seconda Guerra mondiale, la resina di Elemi africana era utilizzata come sostituto della gomma mastice nella preparazione delle medicazioni per le ferite.
Il decotto di corteccia viene usato contro dissenteria, gonorrea, tosse, dolori al petto, affezioni polmonari, disturbi allo stomaco, intossicazione alimentare ed è purgante ed emetico.
La resina invece è utilizzata contro infezioni provocate da parassiti intestinali, è inoltre emolliente, stimolante, diuretica e svolge un’azione benefica su affezioni cutanee ed eczemi.
Contiene limonene in grande quantità e viene usata come antizanzare e, con uso interno, per contrastare le parassitosi intestinali; viene usata anche per problematiche dermatologiche come eczemi.
Aiuta a riequilibrare i chakra superiori e inferiori, ed a trovare il giusto equilibrio tra la parte spirituale e le responsabilità che abbiamo nel mondo.
L’Elemi africana è anche adatta nelle meditazioni di gruppo, perché aiuta a raggiungere velocemente l’armonia delle energie tra tutti.
Apporta sentimenti di pace profonda e profonda lucidità, aiuta a trovare la concentrazione e ridona freschezza agli ambienti tetri e chiusi.
La Camonya viene utilizzata come incenso per scopi cerimoniali e domestici.
Ultima specie è il Canarium madagascariense, l’Elemi del Madagascar, un arbusto che può raggiungere i 35 metri d’altezza, foglie alterne, fiori terminali o ascellari di colore bianco e per frutti, delle grosse drupe ovali violette a maturità, con polpa giallastra.
I frutti vengono mangiati, soprattutto dai bambini, ed i semi tostati vengono mangiati come le arachidi.
La sua corteccia bruna o grigiastra è molto apprezzata in ebanisteria, tradizionalmente usata in Madagascar per la costruzione di piroghe, scatole, gabbie, costruzioni, manici di utensili, fiammiferi, mobili di uso quotidiano e parti nascoste di mobili di pregio, impiallacciatura, compensato, pannelli duri e truciolari.
L’Elemi del Madagascar produce una resina aromatica biancastra, impiegata nelle cerimonie rituali in maniera simile all’incenso, chiamata Harami, Haramy o Ramy, la quale ha un odore che ricorda quello dell’Elemi Manila, con una nota più dolce e meno acuta.
L’Harami è uno stimolante e la sua attività aumenta se messo in salamoia nell’alcool.
Viene utilizzata in medicina per il trattamento di disturbi urinari, carie dentali, reumatismi, ferite e come disinfettante.
Dopo il riscaldamento, il suo vapore viene inalato contro il mal di testa ed altri dolori, e si ritiene che l’immersione nel suo vapore protegga dalle infezioni.
La resina viene talvolta utilizzata come insetticida e albero ornamentale da ombra.
Grazie al suo aroma speziato, agrumato ed energizzante, infonde forza e determinazione.
L’incenso Haramy si usa per accompagnare la meditazione e tante altre pratiche di culto ma, dato il costo elevato, dovuto alla difficoltà di reperimento, viene sostituito in tutto dall’Elemi.
PIANETA: Mercurio
ELEMENTO: Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Cancro, Leone, Vergine
CHAKRA: 1, Muladhara (C. della Radice) – 2, Svadhishtana (C. Sacrale) – 7, Sahasrara (C. della Corona).
La Rodonite è un minerale relativamente comune in rocce metamorfiche associate a depositi a manganese, e si può rinvenire anche in rocce metamorfiche di contatto o in depositi idrotermali e metasomatici.
I suoi cristalli hanno gli spigoli arrotondati o sottili, quasi a sembrare delle lamelle, e presenta un colore dal rosa carne al rosa-rosso con delle screziature di nero dovute ad ossido di manganese.
Il nome deriva dal greco “rodon” = “di colore rosa” e spesso viene confusa con la Rodocrosite, la quale invece è tipicamente più rosa che rossa, con vortici bianchi di carbonato di manganese.
La Rodonite si trova nelle miniere di ferro e manganese di Pajsberg in Svezia, nella varietà Pajsbergite, formata da piccoli cristalli brillanti e traslucidi, e masse di scissione.
Esistono anche varietà di Rodonite ricche di zinco, chiamate Fowlerite, ricche di calcio chiamate Bustamite, ed un polimorfo denominato Pyroxmangite.
Altri giacimenti di Rodonite si trovano in Sudafrica, Australia, Canada, Stati Uniti, India, Madagascar, Messico, Brasile e Russia; in Italia li troviamo in Valle d’Aosta, in Val Malenco, nella miniera Gambatesa a Chiavari, sul Monte Civillina e vicino Alagna Valsesia.
Questa pietra rosa fu scoperta per la prima volta nel 1790 negli Urali, in Russia e presto divenne una delle gemme preferite degli zar russi, un tradizionale regalo di nozze per i reali.
Dalla Rodonite, i talentuosi intagliatori russi crearono tanti tipi di magnifiche opere: vasi, obelischi e persino il sarcofago della moglie dello zar Alessandro II, Maria Alexandrovna.
I Russi la chiamavano “Orletz” = “Pietra d’aquila“, perché si raccontava, che i residenti avevano trovato piccoli pezzi di Rodonite all’interno dei nidi d’aquila, da cui il soprannome.
Questa gemma ha anche ispirato una tradizione locale di mettere la Rodonite nelle culle dei bambini, o di regalarla ai nuovi genitori come pietra protettiva lenitiva.
Non c’è da meravigliarsi se la Rodonite è considerata, quindi, il simbolo nazionale del Paese ma, dal 1979 è anche la pietra preziosa ufficiale del Massachusetts.
La Rodonite è un minerale curativo raro e potente, che può apportare benefici al corpo, alla mente ed allo spirito in molti modi.
È nota per aiutare con la guarigione fisica, la guarigione emotiva e la crescita spirituale, per la sua capacità di eliminare l’energia negativa e promuovere il flusso di energia positiva.
La Rodonite è una pietra di compassione, un equilibratore emotivo che cancella ferite emotive e cicatrici del passato, e che nutre l’amore.
Stimola, purifica ed attiva il cuore, fonda l’energia, equilibra lo Yin-Yang ed aiuta a raggiungere il proprio massimo potenziale.
Guarisce lo shock emotivo e il panico, aiuta nei casi di autodistruzione emotiva, codipendenza ed abuso.
Incoraggia l’amore altruistico ed il perdono, promuovendo anche il mantenimento della calma in situazioni pericolose o sconvolgenti, costruisce fiducia ed allevia la confusione.
Se sei in conflitto con qualcuno che ami, chiedi alla Rodonite di guidarti nel centrare il problema con un amore incondizionato, libero da aspettative e bisogni, lasciando il tuo cuore aperto al puro affetto.
Questo minerale è soprannominato la “Pietra del Salvataggio“, in quanto si dice che aiuti le vittime di attacchi fisici improvvisi a riprendersi più rapidamente e completamente, se si porta sempre con sé, anche durante la convalescenza.
Inoltre, molti credevano che avrebbe aumentato la frequenza cardiaca di chi la indossava, per avvertirlo di un pericolo imminente.
Si dice che le ferite o i tagli guariscano più rapidamente con meno cicatrici, se una pietra viene posizionata direttamente sulla ferita.
La Rodonite allevia le punture di insetti e può ridurre le cicatrici, aiuta la crescita delle ossa e gli organi uditivi, stimola la fertilità.
Inoltre, aiuta nel trattamento dell’enfisema, delle malattie autoimmuni, allevia l’infiammazione delle articolazioni e l’artrite.
E’ un’ottima pietra per la meditazione, perché permette di trovare la pace interiore, quando ci si concentra sul momento presente o nei momenti di stress o ansia.
Il suo naturale effetto di radicamento ti aiuta a rimanere concentrato sul momento presente, invece di preoccuparti di ciò che accadrà.
La Rodonite è una pietra di coraggio e forza, che stimola la tua motivazione a perseguire i tuoi obiettivi; soprattutto ti aiuta a capire che a volte le cose devono andare in pezzi, per poter essere rimesse insieme in condizioni migliori, dandoti speranza quando la vita è diventata difficile, o le cose non stanno andando come vorresti.
Se ti senti sopraffatto e stressato, prova a sederti ed a tenere una pietra di Rodonite in ciascuna mano.
Chiudi gli occhi e concentrati sulle pietre, inspirando ed espirando profondamente, visualizza lo stress che abbandona il tuo corpo ad ogni respiro, finché non ti senti calmo e rilassato.
Se ti senti triste o depresso, prova a usare la Rodonite nella tua meditazione; visualizza le pietre rosa che riempiono il tuo corpo di luce ed amore, finché non ti senti meglio.
Per il radicamento, quando ti senti disperso o fuori centro, tieni una pietra di Rodonite in ciascuna mano e visualizza l’energia delle pietre che entrano nei tuoi piedi e ti radicano alla terra.
Questo può aiutarti a calmarti ed a concentrarti.
La Rodonite è una pietra di amore, affetto ed amore incondizionato che apre il tuo Chakra del cuore ad altre persone, in modo che tu possa formare relazioni d’amore.
Aiuta a ripristinare l’equilibrio nel tuo corpo emotivo dopo un periodo di dolore a seguito di una perdita o delusione.
Questa pietra rosata offre anche supporto radicato durante i periodi di angoscia e dolore, quindi lascia che la delicata energia rosa della Rodonite ti aiuti ad andare avanti, mentre attraversi un periodo di infelicità.
Essa migliora la tua capacità di provare empatia per gli altri, aiutandoti a comprendere meglio i loro sentimenti, quindi è anche particolarmente utile per coloro che tendono ad essere egocentrici o esigenti.
La Rodonite può aiutare a stimolare la tua immaginazione e creatività.
Infatti, ti aiuta a vedere dove si trovano i tuoi talenti ed a usarli per il massimo bene di tutti.
È una pietra di apprendimento e sviluppo, che ti incoraggia ad espandere o perfezionare le tue abilità, in modo che esse possano essere impiegate per aiutare gli altri.
La Rodonite trasporta l’energia della comunità cooperativa, ti aiuta a rilassare la mente abbastanza da non prendere tutto così sul serio.
Col suo aiuto, cerca ed apprezza gli aspetti comici delle sfide mentali e consenti alla risata, che ha origine dentro di te, di sgorgare, alleviare la pressione e sollevarti mentalmente ed emotivamente.
La Rodonite ti aiuta a connettere il tuo cuore e la tua mente e, combinata con altri cristalli, le sue proprietà aumentano, sia quelli curativi che metafisici, per esempio con:
💥 Quarzo citrino – può aiutare ad aumentare i livelli di energia e vitalità, la fiducia in se stessi e la creatività.
💥 Quarzo rosa – può aiutare a promuovere l’amore e la compassione, a guarire ferite e relazioni emotive.
💥 Turchese – può aiutarti a proteggerti dall’energia e dalle emozioni negative, a promuovere la pace interiore e la tranquillità.
💥 Granato – può aiutare ad aumentare la tua energia fisica, la vitalità ed il metabolismo.
💥 Smeraldo – può aiutare ad aumentare la tua intuizione e le tue capacità psichiche, a promuovere la crescita e l’espansione in tutti gli ambiti della tua vita.
La Rodonite è ricca di amore, il che significa che quando la porti in casa, può far risplendere quella luce curativa in ogni angolo.
Nel Feng Shui, la Rodonite trasuda equilibrio, ti aiuta a capire quando è il momento di sederti in serenità e quando è il momento di agire.
Ma anche quando ti spinge ad agire, lo fa da un punto di amorevole compassione, assicurandoti che pensi sempre in termini giusti ed equilibrati.
È questo tipo di energia che è davvero adatta a relazioni sane e reciprocamente amorevoli.
Se vuoi che la Rodonite rafforzi il legame tra te ed il tuo partner, potresti posizionarla in camera da letto o in qualsiasi spazio condiviso, dove si svolgono conversazioni intime.
La Rodonite più morbida è la varietà trasparente, mentre quella opaca tende ad essere più dura a causa delle sue inclusioni.
Se hai una pietra di Rodonite trasparente, assicurati di fare molta attenzione quando la maneggi.
Con entrambe le varietà, evita colpi forti alla tua gemma, la fragilità della pietra e la perfetta scollatura la rendono particolarmente vulnerabile a crepe o rotture.
Dovresti anche assicurarti che la tua Rodonite non entri in contatto con:
⊗ Pulitori ad ultrasuoni
⊗ Prodotti chimici aggressivi
⊗ Calore intenso
Per pulire la Rodonite, i metodi migliori sono:
∇ Tenere la pietra sotto un getto d’acqua due volte al mese.
∇ Tenere la pietra vicino a un pezzo di Selenite o Ametista.
∇ Seppellirla nel terreno per un giorno.
∇ Posizionarla al chiaro di luna o alla luce dell’alba.
PIANETA: Venere
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Toro, Gemelli, Vergine
CHAKRA: 1, Muladhara (C. della Radice) – 4, Anahata (C. del Cuore)
LUNA PIENA 25 MARZO 2024 ORE 08:01
Lunedì 25, alle ore 08:01, avremo la Luna Piena di Marzo 2024.
La Luna interagisce con il lato emotivo della vita e le festività lunari servono a ricaricare le nostre energie, invitando alla riflessione sul mondo che ci circonda.
Nelle notti di Luna piena l’energia emanata dalla Luna è maggiore, pertanto è l’ideale per svolgere riti magici, anche se esistono rituali legati ad ogni diversa fase lunare.
Questa Luna Piena si verifica dopo l’Equinozio di Primavera ed è il primo Plenilunio della stagione primaverile, molto importante per il Cristianesimo.
Infatti, nel 325 d.C., il primo Consiglio di Nicea (anche ecumenico), convocato dall’imperatore Costantino, a cui parteciparono più di 300 vescovi (soprattutto orientali), tra le altre cose fissò la celebrazione della Pasqua dopo il Plenilunio successivo all’Equinozio di Primavera (uso romano-alessandrino).
Il giorno stabilito per l’Equinozio primaverile fu il 21 marzo di ogni anno, anche se in realtà può esserci dal 19 al 21 (quest’anno il 20), quindi la Pasqua va calcolata da dopo la prima Luna Piena che segue il 21 marzo.
E se il Plenilunio quest’anno si verifica il 25, la domenica successiva, ovvero il 31 marzo, sarà Pasqua.
Per questo motivo, si chiama Luna pasquale, oltre ad altri nomi come: Luna del Corvo, Luna della Semina, Luna del Seme, Luna dei Venti, Luna dell’Aratro, Luna del Rinnovamento, Luna del Vigore.
I nativi americani amavano identificarla come Luna del Verme, “Worm Moon”, in quanto i lombrichi compaiono quando il terreno si riscalda in primavera.
Astronomicamente, ci sarà un’eclissi lunare penombrale, che si verifica quando la Luna si muove attraverso la debole parte esterna dell’ombra terrestre, la penombra.
Questo tipo di eclissi non è così evidente e viene spesso scambiata per un normale Plenilunio.
L’eclissi lunare penombrale del 25 marzo sarà visibile ad occhio nudo, poiché il 95% della Luna sarà immerso nell’ombra penombrale della Terra, ma soltanto nella maggior parte delle Americhe, e sarà vista sorgere sull’Australia e sull’Asia orientale e tramontare sulle parti occidentali dell’Africa e dell’Europa.
Inoltre, sarà il preludio per la prossima eclissi solare che avverrà il 8 aprile p.v. intorno alle ore 18:18, che però sarà visibile ad occhio nudo soltanto in una striscia d’ombra che attraverserà il nord ed il centro America.
La prossima eclissi lunare penombrale si verificherà il 22 febbraio 2035.
Questa è una Luna Piena in Bilancia, mentre il Sole è nel segno di fuoco dell’Ariete, il quale ci chiede di essere audaci e decisivi e di agire rapidamente basandoci solo sull’istinto.
Governata da Venere, il pianeta dell’amore e della bellezza, la Bilancia ci ricorda di connetterci con ciò che amiamo nella vita, ci aiuta anche a connetterci con i nostri cuori, dove comunicare con gli altri.
Nella sua massima energia, la Bilancia ci dà pazienza, compassione e volontà di comprendere le prospettive degli altri, quindi è importante avere dei confini attorno al nostro cuore, alla nostra mente ed alla nostra energia, i quali hanno lo scopo di proteggere la nostra pace.
La Luna Piena in Bilancia ci aiuta a comprendere l’impatto delle nostre relazioni sulla missione dell’anima, prima però capendo come creare la pace dentro di noi.
Quando permettiamo agli altri di influenzare la nostra energia, emozioni e pensieri, perdiamo il controllo sulla nostra pace, smettiamo di definire la vibrazione in cui viviamo ed invece assorbiamo dagli altri le vibrazioni che ci circondano.
Ciò potrebbe significare dire sì quando in realtà intendiamo no; o che abbiamo paura di turbare qualcuno dicendo realmente ciò che pensiamo/vogliamo; oppure condividiamo eccessivamente i nostri problemi emotivi con persone che non ci supportano; o che siamo una sorta di discarica per le emozioni degli altri.
La conseguenza potrebbe essere di sentirci un po’ infastiditi quasi sempre ed arrabbiarci facilmente, sia con gli altri che con noi stessi.
Oppure, cosa più grave, potremmo assorbire facilmente l’energia degli altri e, da umore piacevole, dopo un incontro con qualcuno in una vibrazione più bassa che si lamenta molto, ci ritroveremmo anche noi in una frequenza più bassa.
Mettere dei paletti, dei confini, ci aiutano a trattenere la vibrazione che vogliamo sperimentare, invece di assumere quella di qualcun altro.
Quindi, mentre attraversiamo questa Luna Piena di marzo, creiamo i confini tra noi e gli altri, che serviranno ad avere relazioni sane, ad allinearci più facilmente con la missione dell’anima, a dare la priorità ai nostri bisogni pur continuando ad aiutare altre persone.
Non ci sentiremo svuotati o infastiditi dagli altri, daremo loro quello che possiamo, quando possiamo.
E quando tutte le persone in una qualsiasi relazione faranno questo, potremo (e potranno) avere una comunicazione chiara e consapevole riguardo alle aspettative ed ai compromessi.
La Luna Piena in Bilancia è anche un’opportunità per valutare tutte le nostre relazioni ed i confini al loro interno.
Quindi dobbiamo sentirci centrati in noi stessi, comprendere veramente che, anche da soli, noi siamo “interi”.
Dobbiamo iniziare a guardare le connessioni nella nostra vita, capire quali ci nutrono, quali ci prosciugano, in quali abbiamo bisogno di più equilibrio, dove bisogna mettere più confini.
Anche le relazioni cambiano nel tempo, ciò che una volta funzionava bene per entrambi, potrebbe aver bisogno di qualche riparazione, modifica o riallineamento.
Idealmente, nelle relazioni, due persone sono in grado di coesistere e condividere una vita insieme, rimanendo allineate ai propri percorsi di vita individuali.
Questa coesistenza può essere impegnativa, poiché entrambe le parti hanno esigenze e priorità.
Pertanto, grazie a questo Plenilunio primaverile, possiamo decidere su cosa non possiamo assolutamente negoziare, altrimenti sentiremo di stare tradendo noi stessi.
Decidiamo dove possiamo scendere a compromessi ed allentare alcuni limiti, guardiamo alle relazioni che possono supportare queste decisioni ed a quelle che non possono.
Se qualche relazione sembra contrastante o non di supporto durante la Luna Piena in Bilancia, ora è il momento di riadattarla o rilasciarla.
L’Ariete sta per intraprendere una nuova appassionante avventura all’inizio della primavera e potrà riaccendere il fuoco.
Non importa quanto la Bilancia cerchi di far sì che tutto vada in modo armonioso e corretto, l’Ariete segue il suo istinto e va avanti.
La conseguenza potrebbe essere un nuovo amore che entra inaspettatamente nella nostra vita, oppure vecchi amanti potrebbero incrociare di nuovo la nostra strada.
Con tutte queste intense energie, la chiave durante la Luna Piena di marzo è non lasciare che le dinamiche contrastanti ci travolgano.
Non prendiamo decisioni affrettate, ma nemmeno ponderiamole per sempre.
Rimaniamo fedele al nostro cuore ed ascoltiamo ciò che sentiamo veramente: ci indicherà sempre la giusta direzione.
Dobbiamo osare di scegliere col nostro cuore, per tanti ci sono nuove relazioni (d’amore) e rotture nell’aria…
Ed ora vediamo gli effetti della Luna Piena in Bilancia nei Segni zodiacali.
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Questa lunazione ti chiede di prendere decisioni sul futuro delle tue relazioni. Pensa prima di assumere una posizione impulsiva o di trarre conclusioni affrettate. La comunicazione è fondamentale per poter compiere i passi giusti in futuro.
C’è una relazione chiave nella tua vita, in cui sei prepotente e assillante, forse anche senza rendertene conto. Devi riequilibrarti, ricalibrarti, fare un passo indietro, ascoltare invece di parlare, lasciare che gli altri abbiano spazio e tempo per comunicare e respingerti (probabilmente in modo molto timido e indiretto). Semplicemente non hai notato i segni che stanno gradualmente diventando più silenziosi, assecondando i tuoi capricci. Presta attenzione: un giorno, questa persona svanirà semplicemente perché si sente tormentata. Smetti di “non vedere” ed abbandona la tua modalità ‘alfa’.
Consiglio: È importante trovare un equilibrio nelle relazioni per trovare il tuo equilibrio.
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Abbraccia una nuova attività nella tua vita quotidiana. La meditazione, lo yoga, il pilates o una passeggiata nel tuo quartiere possono infondere nuova energia nel tuo corpo, mente e spirito. Questo cambierà la tua atmosfera del momento, ed aggiungerà un miglioramento all’umore, qualcosa che desideravi, ma che non sapevi come ottenere. Una relazione, possibilmente con un segno d’Aria (Bilancia, Gemelli o Acquario) è rimasta bloccata in una routine, lo stesso schema continua a ripetersi ancora e ancora. E tu sei al centro di questa dinamica. È una convinzione, un comportamento o un’abitudine, che inizia ad innescare la stessa vecchia storia. Hai proiettato la colpa su di loro … ma in realtà (non odiarmi se lo dico) sei tu ! Quindi, sii diverso. Notalo e cambia. Un’azione diversa provocherà una nuova reazione.
Consiglio: Intraprendi una nuova attività per tenerti occupato e assicurarti di avere uno sbocco creativo.
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Tutto lavoro e niente divertimento potrebbero lasciarti assetato di eccitazione. Hai il permesso dal Cosmo di uscire con gli amici e liberarti (anche se la Luna Piena cade in una notte di lavoro). Sarà bello sfogarsi e condividere qualche risata con le persone a cui tieni. Una relazione con un bambino amorevole, creativo e fragile (in famiglia), una persona più giovane, un amico o un collega vulnerabile, ha bisogno del tuo tempo e della tua attenzione durante questa Luna Piena. Questa persona ha avuto difficoltà e tu, hai la miscela di capacità ed energie per aiutarla, consigliarla e guidarla avanti. Appoggiati, ascolta, nota i segnali, aiutala a dare un senso a dove si trova e cosa vuole. Offri consigli se richiesto. Sii una presenza gentile nel suo mondo. Non dimenticherà mai il tuo sostegno.
Consiglio:Concediti di divertirti e goderti la vita, senza preoccuparti dello stress quotidiano.
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Dai molte cure amorevoli agli altri, a causa del tuo grande cuore e della tua natura compassionevole. Ora sei tu quello che ha bisogno di gentilezza ed empatia. Presta attenzione a coloro che si presentano per te quando ne hai più bisogno: si riveleranno i tuoi veri amici e la tua vera famiglia. Trasformazione totale. Il tuo panorama relazionale è pronto per una revisione. Potrebbe non essere così drastico come buttare fuori le persone ed accettare nuovi volti, potrebbe riguardare solo il tuo atteggiamento e il tuo investimento. Vedere le persone per quello che sono (non come vorresti che fossero) e trattarle di conseguenza. Trascorri del tempo con coloro che ti edificano e ti sostengono, e smetti di perseguire inutilmente coloro che non ricambiano i tuoi migliori sforzi.
Consiglio: Abbellisci la tua abitazione e libera l’energia stagnante attraverso le pulizie di primavera in casa.
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Dopo settimane passate a gestire la casella di posta piena e i messaggi di posta vocale, finalmente riesci a recuperare. In futuro, dai la priorità a chi e cosa deve essere trattato al più presto possibile, in modo che ciò non accada di nuovo. Ci sono alcune persone con le quali hai bisogno di una pausa. Le cose sono diventate strane, pesanti, tossiche o stancanti. È come una strada a senso unico da cui non puoi scappare, ma in realtà puoi! Fai un passo indietro. Respira, ritirati, blocca se devi. Non deve essere “la fine” per sempre, ma hai bisogno di riposo, perché continuano a succedere le stesse vecchie cose e tu sei così stanco di tutto ciò. La stanchezza è qui. Fai una pausa. È difficile cambiare le cose quando ci sei dentro. Ottieni spazio e prospettiva e ricomincia da lì.
Consiglio: Dire la tua verità (senza nascondere alcun fatto) è l’unico modo per essere fedele al tuo cuore.
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L’abbondanza è tua questo mese! Che si tratti di una manna monetaria o di tempo con i propri cari, ti sentirai veramente soddisfatto durante questa Luna Piena di marzo. Immergiti! So che odi rinunciare a qualcosa ed ami progettare qualcosa per “sistemare” un’amicizia/amore che non va più, ma devi gettare la spugna su questo. È finita. Non funziona. Non cambierà. Vieni trascinato e manipolato, per accettare meno di ciò che è accettabile. Smettila adesso. Salvati. Devi troncare prima che infetti la tua psiche ed anche le altre tue relazioni.
Consiglio: Mettere in ordine i tuoi sentimenti, durante questa lunazione, ti farà risparmiare un sacco di stress lungo la strada.
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Potresti sentirti un po’ trascurato questo mese ma, prima di ritirarti nel tuo guscio, sappi che le altre persone hanno un’energia limitata. Non è che a loro non importi. Potrebbero semplicemente essere preoccupati. Fai qualcosa di carino per qualcun altro. Vuoi che qualcuno faccia bene e lo hai aiutato. Hai fatto una cosa adorabile nell’aiutarlo, e te ne sarà grato per sempre. Avrà successo direttamente grazie al tuo consiglio/aiuto/promozione. Riprenditi anche tu quello che puoi! Lascia che gli altri ricambino il favore perché a nessuno, in fondo, piace sentirsi troppo in debito con un altro, questo a lungo andare suscita risentimento, quindi lascia che siano loro a “bilanciare la bilancia”!
Consiglio: Lascia che le tue emozioni fluiscano e si riversino, invece di reprimerle.
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Se desideri trascorrere del tempo da solo, allora la Luna Piena di marzo è un giorno in cui trovare conforto nella solitudine. Concediti un buon pasto, un film avvincente o un giro di shopping. Spendere soldi o energia esclusivamente per te stesso è proprio ciò di cui hai bisogno. Lascia andare le persone nella tua vita che stanno andando avanti, allontanandosi o entrando in una nuova situazione. Non aggrapparti o cercare di aggrapparti a come le cose sono state in passato con loro. Lascia che le situazioni si evolvano, liberino le aspettative, lascino che le cose cadano a pezzi e poi si rimettano insieme in una nuova forma o aspetto. Niente rimane lo stesso per sempre. La vita delle persone sta cambiando e ciò avrà un impatto sul tuo legame e sul tempo trascorso insieme. Non risentirti per questo. Accettalo e basta. Le relazioni possono sopravvivere, ma in una nuova forma.
Consiglio: Per stare tranquillo, trarrai vantaggio dal tempo dedicato alle attività di ricerca e sviluppo, oltre che al tuo tempo.
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È tempo di scoprire la tua cerchia ristretta, chi è davvero dalla tua parte. Prenditi il tempo per scoprirlo. Sì, sei orgoglioso della tua indipendenza, ma potrai volare con più sicurezza, se saprai che ci sono persone che ti accoglieranno quando atterrerai. Nuove, inaspettate e divertenti (ma fugaci) opportunità emergeranno durante questa Luna Piena per guarire, riparare, migliorare, sistemare e massimizzare le tue relazioni. Stai attento, se vedi un evento, un’uscita, una lezione o una giornata soleggiata nella quale si prospetta di poter fare qualcosa di adorabile con qualcuno, approfittane. Non essere timido, chiedi cosa stia facendo, sii l’organizzatore sociale questa settimana e la prossima, e creerai dei bellissimi ricordi, rafforzando anche molti legami. Goditi il magico mondo delle relazioni di cui sei al centro.
Consiglio: I tuoi obiettivi si stanno evolvendo, quindi dovresti fare il punto sulle tue nuove aspirazioni e visioni.
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Riacquista la tua pace interiore, per esempio inizia abbassando il volume delle tue insicurezze. Ricorda: solo perché il tuo cervello sta dicendo qualcosa, non significa che sia vero. Stai lasciando che un vecchio evento, che ti ha fatto soffrire, causi problemi nelle relazioni attuali e forse non ne sei nemmeno consapevole. Una “memoria muscolare”, creata dal bisogno di proteggersi, è in realtà creare barriere e blocchi con gli altri. Vai avanti, riconosci quando e dove stai utilizzando un paragone, uno standard o un’ansia del passato, per modellare ed influenzare una preoccupazione attuale. Prendi una lavagna pulita. Non trascinare avanti questo bagaglio, lascialo cadere.
Consiglio: Non devi fare gli straordinari per dimostrare che sei un capo, quindi rilassati.
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Per ogni azione, c’è una reazione. Invece di discutere i tuoi punti per dimostrare la tua tesi, scegli la gentilezza per esprimere i tuoi sentimenti. Se scegli di guidare con compassione, puoi evitare tutto il dramma che può seguire. Se scegli di guidare con rabbia, preparati ai litigi. Nutri grandi speranze per le tue relazioni più strette ed investi molto, per ottenere le cose esattamente come e dove le desideri. La Luna Piena ha un’energia di desiderio, che si avvera e ti invita a presentare, proporre, chiedere, suggerire e visualizzare. Lasciati guidare dalle tue visioni d’amore e manifestale nella tua vita reale. Parti per un viaggio meraviglioso, prenota una vacanza, organizza uno spettacolare appuntamento notturno, dì alla persona che ti piace come ti senti veramente. La tua vita amorosa, le tue amicizie più strette ed i legami familiari sono tutti destinati ad approfondirsi e crescere.
Consiglio: È giunto il momento di informare gli altri delle conoscenze che hai appreso, condividendo le tue esperienze.
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Mettere in ordine le finanze è un compito arduo. Pensa a chi nella tua vita può fornirti spunti ed indicazioni e rivolgiti a loro, per chiedere consigli su come creare un piano di risparmio. Se questo non ha risonanza, allora poni la domanda: come puoi coltivare un senso di sicurezza in questo momento? Di che cosa hai bisogno? Chiarisciti, regalati il favore della chiarezza durante questa Luna Piena e vieni a patti con i tuoi sentimenti nei confronti delle persone e dei legami, che sono stati fratturati, ambigui o addirittura in conflitto di recente. Sei andato avanti ed ora è il momento di giungere alle tue conclusioni personali e, soprattutto, agire di conseguenza. Prendi il controllo. Conosci e comprendi la tua posizione e porta a termine le azioni giuste. E’ ora di prendere in mano la situazione e mettersi al posto di guida.
Consiglio: Non indovinare la tua intuizione, lascia che i tuoi sentimenti ti guidino.
RITUALI PROPIZIATORI: indossa abiti verdi.
Decora la tua casa con fiori di campo e piante primaverili.
Usa candele verdi ed incenso di Luna Piena, o essenze floreali.
Banchetta con latte, pane condito ai semi di papavero e sesamo.
Sotterra del miele, un cristallo o una monetina.
PIANTE: ginestra, gialappa, lapazio giallo, betonica, muschio irlandese.
COLORI: verde chiaro, rosso violaceo.
FIORI: giunchiglia, narciso selvatico, violetta.
PROFUMI: caprifoglio, fiore di melo.
PIETRE: acquamarina, eliotropio.
ALBERI: ontano, corniolo.
ANIMALI: puma, porcospino.
Una persona veramente forte
non ha bisogno dell’approvazione degli altri
più di quanto un leone abbia bisogno
dell’approvazione delle pecore.
-Vernon Howard-
Il Leone, Panthera leo, è un carnivoro mammifero appartenente alla famiglia dei Felidi, e il più grande del genere Panthera dopo la Tigre.
Oggi, la popolazione del Leone è ridotta principalmente nell’Africa subsahariana, a causa del continuo impoverimento del suo habitat naturale ed il protrarsi della caccia di frodo.
Nella zona africana, la sua presente è quasi dimezzata rispetto a vent’anni fa, mentre diecimila anni fa, il Leone era il secondo grande mammifero più diffuso dopo l’essere umano.
Gruppi ridotti sopravvivono in India, nel Gir Forest Wildliffe Sanctuary, mentre gli esemplari che abitavano nel Medio Oriente e in Nordafrica sono scomparsi da molti secoli.
Abitante delle praterie e delle savane, in natura il Leone maschio vive dai 10 ai 15 anni, sempre che non perisca a causa delle lotte con i suoi simili per il dominio.
Il Leone è un animale con uno spiccato spirito di socialità, vive in branco formato generalmente da un maschio alfa (affiancato a volte da alcuni compagni, specialmente fratelli e/o cugini), un gruppo di femmine imparentate tra loro, con le quali si accoppia, e la loro prole.
I cuccioli maschi restano all’interno del branco fino alla loro maturazione sessuale, e poi vengono scacciati da parte dal padre alfa, e rimangono insieme formando a loro volta un piccolo branco di soli maschi consanguinei o altri nomadi non imparentati con loro.
In seguito, cercheranno di formare proprie famiglie, scacciando un altro maschio alfa (ed il suo gruppo) e prendendo così il controllo del suo branco.
Le femmine solitamente cacciano insieme per il gruppo, ed i maschi si nutrono delle prede uccise dalle femmine, cacciando di rado loro stessi.
Il Leone è simbolo di forza, fermezza e coraggio e, ai tempi dei Faraoni in Egitto, era anche un simbolo di regalità e potere.
Potente e selvaggio sono due degli aggettivi che meglio lo descrivono, ed il suo spirito è associato all’invincibilità, alla fiducia in se stessi ed al coraggio.
È lo Spirito animale più feroce, in grado di affrontare tutte le avversità e le sfide della vita.
Qualunque sia la sfida, il Leone può aiutarti a superarla con nobiltà e serenità.
Conosciuto come il Re della Giungla, il Re degli Animali ecc, grazie alla sua criniera che simboleggia una corona, il Leone, secondo la cultura medievale occidentale, è un animale che possiede le stesse qualità che dovrebbe avere un sovrano, che includono nobiltà, onore, coraggio, potere e forza bruta.
In natura e tra gli altri animali, il Leone è un predatore generalmente dominante e, quando appare nella tua vita come il tuo Spirito animale, potrebbe aiutarti a sviluppare la tua capacità di guidare gli altri.
Ti spinge a lavorare sulla tua autorità e ti supporterà nel migliorare le tue capacità di leadership.
Di solito appare per ricordarti gli obiettivi che ti sei prefissato e ti aiuta a raggiungerli, dandoti l’autonomia ed il coraggio necessari per portare a termine la tua missione.
E ciò non si applica solo al tuo lavoro.
Quando ti trovi di fronte ad una situazione davvero difficile, potresti identificare il Leone come il tuo Totem, come un segno che hai bisogno del suo aiuto per andare avanti.
Il Leone ti ricorda che a volte devi lottare per ottenere ciò che desideri, e ti conferisce il supporto di cui hai bisogno, per combattere quelle piccole battaglie quotidiane.
Con uno Spirito guida Leone al tuo fianco, ti sentirai all’altezza della sfida di affrontare gli ostacoli che ti attendono, ti guiderà verso il successo e ti farà sentire più degno.
Lo Spirito animale del Leone potrebbe anche indicare uno dei tuoi punti deboli o una situazione difficile che stai vivendo.
Potrebbe anche rappresentare un’autorità che potresti sentire prepotente, o che hai una relazione conflittuale con il potere e l’autorità.
Quando vedi un Leone come un animale spirituale, potrebbe simboleggiare il potere esterno, l’autorità, le forze che dominano o governano parti della tua vita.
Ad esempio, se sogni un leone minaccioso, potrebbe ricordarti che da sveglio devi avere a che fare con un capo, un partner o un insegnante prepotente nella tua vita.
La Leonessa, come Spirito animale, ama le persone che nutrono e proteggono i deboli.
Essa mostra ai suoi piccoli tutto ciò di cui hanno bisogno per badare a se stessi, senza mai lasciarli vulnerabili.
Offre insegnamenti su come prenderti cura del tuo orgoglio e far collaborare i membri della tua famiglia tra loro.
Con uno Spirito animale Leone al tuo fianco, la tua personalità è una calamita per gli altri e spesso le persone vogliono emulare quel qualcosa di speciale in te.
I leader spirituali che hanno uno Spirito Guida Leone sono fermi nelle loro convinzioni, difenderanno la libertà religiosa e la scelta di trovare Dio a modo proprio.
Se il Leone è il tuo Animale Totem, affronti le sfide a testa alta, senza paura, sei astuto ed hai la forza di sopravvivere alla concorrenza, qualunque cosa accada.
Anche se sei un bambino selvaggio, con il cuore di un Leone, hai la straordinaria capacità di rimanere immobile e silenzioso; la tua disinvoltura con l’immobilità ed il silenzio ti rende naturale nella meditazione e nella trance.
Gli indiani Hopi venerano il Leone come un sacro guardiano della tribù, e cercano in lui continui consigli durante i rituali.
Questo guardiano è un cacciatore esperto, affidabile ed impavido di fronte a qualsiasi sfida.
Il simbolismo del coraggio ed i suoi legami con lo Spirito del Leone appaiono anche nella tradizione delle tribù Navajo, che lo considerano un guardiano e protettore.
Il popolo Pueblo credeva che il Leone fosse il protettore ed uno dei più significativi aiutanti degli spiriti.
Per quanto riguarda le culture africane, in Egitto il Leone era venerato come simbolo della regalità e del Sole.
Gli antichi Egizi vedevano il Leone sia come protettore che come portatore di caos.
La Dea Sekhmet è in parte Leone ed in parte donna, e quindi rappresenta il potere del Leone e l’associazione del Leone con le Divinità Solari.
I Leoni Aker dell’Antico Egitto si trovano prevalentemente nei papiri e guardano a sinistra ed a destra, rappresentando passato e futuro.
Sempre nella cultura africana, si ritiene che il Leone abbia poteri unici e possa conferire energia protettiva; infatti la Leonessa è associata alla protezione della famiglia e del potere femminile.
Sebbene considerato il re degli animali in molte culture, questo non è però il ruolo che il Leone tende a svolgere nelle culture africane, in cui è visto come un importante giudice o sorvegliante.
Per gli Zulu, il Leone è considerato un ponte tra il mondo dei carnivori e quello degli erbivori, perché si nutre sia di erba che di altri animali.
Nella mitologia e folklore orientale, in questo in India, il Leone rappresenta una delle sembianze del Signore Vishnu.
In particolare, c’è una storia di Vishnu che viene sulla Terra come in parte Leone e in parte Uomo, con la missione di liberare il mondo dal male.
Sebbene usasse le sembianze del feroce Leone, l’intenzione era di ripristinare la pace e bilanciare il Dharma della Terra.
Pertanto, il significato del Leone è associato al sapere quando usare il proprio potere per creare ordine e pace.
I testi indù descrivono sia Vishnu che Parvati come aventi attributi legati al Leone.
In Giappone, il significato del Leone è legato alla protezione e lee statue Komu-ina, o statue del Leone Protettivo, sono posizionate all’esterno dei templi shintoisti.
In questa cultura, la Danza del Leone è un modo in cui viene reso omaggio al potere di questo animale, in cui Kara-shishi è il Leone che si dice protegga ferocemente i suoi piccoli e con il quale le persone si connettono in questo rituale.
Anche nella cultura cinese, il Leone rappresenta la protezione ed è raffigurato come guardiano dei templi, associato alla forza, alla regalità ed al potere della dinastia Han.
Il Leone come guardiano del Dharma di un Impero era un concetto introdotto sotto la dinastia Han.
Pertanto, il Leone era associato al legame divino tra i governanti ed il destino dell’Impero nel suo insieme.
Si diceva che il Buddha avesse la forza e la saggezza di un Leone, quindi un simbolo favorevole, usato per descrivere sia la forza interiore che quella esteriore.
Sebbene attualmente non ci siano Leoni nello Sri Lanka, il suo simbolo nazionale è appunto questo animale.
Il Leone nei Sogni è abbastanza comune e di solito simboleggia potere, forza e coraggio.
In molti casi, il sogno può essere interpretato come un messaggio proveniente dal tuo subconscio, che ti informa che devi mostrare maggiormente queste qualità nella tua vita.
In alternativa, un Leone in sogno può anche rappresentare qualcosa o qualcuno che ti minaccia e, se si tratto proprio di questo, è importante esplorare ciò che ti fa sentire vulnerabile o intimidito.
Più nello specifico:
LEONE MASCHIO: generalmente simboleggia forza, potere e determinazione, rappresenta il tuo potere e la tua autorità. Se ritieni di mancare di fiducia o di affrontare sfide difficili, l’apparizione di un Leone nei tuoi sogni può significare che devi attingere alla tua forza interiore. Fidati del tuo istinto e lascia trasparire le tue naturali qualità di leadership, per aiutarti a raggiungere il successo.
LEONESSA: rappresenta il tuo istinto materno, simboleggia forza, speranza, vittoria, coraggio, fertilità e protezione, quindi indica che farai di tutto per proteggere i tuoi interessi.
LEONE BIANCO: simbolo di purezza, nuovi inizi e risveglio spirituale, può rappresentare un nuovo capitolo nella tua vita.
LEONE MARRONE: simboleggia la tua autorità, potere e forza, ricordandoti le tue superbe qualità ed assicurandoti la vittoria nelle prossime sfide della vita.
LEONE NERO: rappresenta una forza negativa, il tuo sé ombra o il lato oscuro della tua personalità, potrebbe essere un avvertimento di fare attenzione a qualcuno che cerca di approfittarsi di te.
LEONE D’ORO: simboleggia ricchezza, regalità, prosperità e abbondanza, che stai per avere fortuna. In alternativa, potrebbe anche significare che la comunicazione con la tua anima interiore, riguardo alle responsabilità di leadership, ricadrà su di te.
CUCCIOLI DI LEONE: rappresenta l’innocenza, la vulnerabilità e la giovinezza, potrebbe essere un segno che hai bisogno di cure amorevoli, o che stai per fare una nuova amicizia.
ESSERE ATTACCATO DA UN LEONE: significa che qualcuno o qualcosa sta causando stress ed ansia nella tua vita. Se riesci a difenderti dall’attacco, significa che hai la forza ed il potere per superare i tuoi attuali ostacoli. Tuttavia, se il Leone è riuscito a ferirti o ucciderti, ciò suggerisce che ora le tue lotte si stanno rivelando troppo forti per te. In entrambi i casi, è importante agire per raggiungere i tuoi obiettivi, è tempo di rivalutare la tua situazione attuale ed apportare alcuni cambiamenti nella tua vita.
MANGIARE UN LEONE: simboleggia un aumento di potere o responsabilità. Ciò potrebbe manifestarsi in vari modi, come ottenere una promozione lavorativa o assumere più ruoli di leadership nella tua comunità. Se sogni di mangiare una leonessa rappresenta l’abbondanza finanziaria, come per esempio entrare in possesso di una grossa somma di denaro, o sperimentare una ritrovata stabilità finanziaria. Indipendentemente dal significato specifico, sognare di mangiare un Leone è generalmente visto come un segno positivo.
LEONE CHE ATTACCA UN ALTRO ANIMALE: rappresenta qualcosa del mondo interiore, o qualcuno, che forse ti sta minacciando o si sta approfittando di te. Il tuo bisogno di sicurezza o protezione potrebbe essere attivato, facendoti sentire vulnerabile o minacciato in qualche modo.
LEONE CHE DORME: può segnalare che ti senti sopraffatto o fuori controllo. Può anche indicare che hai represso rabbia o risentimento che ribollono sotto la superficie. In alternativa, può rappresentare la tua forza ed il tuo potere interiore, che forse stai affrontando una situazione difficile nella tua vita ed hai bisogno di attingere alle tue riserve di coraggio e determinazione.
ESSERE INSEGUITO DA UN LEONE: indica i tuoi sentimenti di rabbia o, in alternativa, potrebbe significare che stai reprimendo le tue emozioni invece di affrontarle in modo sano. Se il Leone nei tuoi sogni è amichevole o docile, rappresenta le tue qualità di forza e coraggio. Se invece è aggressivo o attacca, potrebbe riflettere aspetti negativi di te stesso che devi affrontare. Quindi, osserva attentamente il tuo stato emotivo ed assicurati di affrontare in modo costruttivo i tuoi sentimenti.
SALVARE QUALCUNO DA UN LEONE: indica che senti che qualcuno è minacciato da qualcosa o qualcuno, che lo ha ferito in passato. Di conseguenza, riflette il tuo desiderio di proteggere qualcuno che è vulnerabile ed è stato ferito in qualche modo. Potrebbe anche riflettere la necessità di maggiore iniziativa: prendere in mano ed intervenire sulla situazione.
UCCIDERE UN LEONE: rappresenta il domare una parte selvaggia della tua personalità. In alternativa, potrebbe significare rinunciare a una battaglia nella vita, in senso figurato o letterale. Se attualmente stai affrontando una situazione difficile, cerca di ricordare che anche questa passerà. Alla fine, potrai guardare indietro a questo periodo con orgoglio e soddisfazione.
LEONE CHE ATTACCA UN BAMBINO: è probabile che indichi alcuni sentimenti irrisolti della tua infanzia. Potresti esserti sentito impotente e vulnerabile da bambino, e quei sentimenti si sono trasferiti nella tua vita adulta. Di conseguenza, potresti avere alcune convinzioni limitanti sulla tua autostima, quindi il sogno ti ricorda che è ora di superare quelle vecchie ferite, in modo da poter finalmente rilasciare il passato ed andare avanti.
VEDERE UNA CACCIA AL LEONE: simboleggia la sensazione di sopraffazione o impotenza in qualche area della tua vita. Questo sogno potrebbe essere innescato da un evento o da una persona nella tua vita, che ti fa sentire inferiore. È importante prestare attenzione ai dettagli del sogno per poter comprendere meglio cosa significa per te. Ad esempio, un Leone ruggente che ti dà la caccia, significa che ti senti minacciato o addirittura perseguitato da qualcuno. In alternativa, osservare la caccia al Leone da lontano, potrebbe significare sentimenti di impotenza o ansia, per non essere in grado di proteggersi.
ESSERE MANGIATO DA UN LEONE: rappresenta l’assunzione di rischi inutili, suggerisce che stai per imbarcarti in una serie di imprese sfortunate. Per evitare ciò, è meglio andare sul sicuro ed astenersi dal gioco d’azzardo o dal correre altri rischi inutili. Sebbene possa essere forte la tentazione di rischiare, è meglio peccare con cautela per evitare potenziali insidie.
ESSERE PROTETTO DA UN LEONE: indica i sentimenti di protezione di qualcun altro nei tuoi confronti, da qualcosa che pensano sia pericoloso o dannoso. Il Leone quindi simboleggia la persona su cui fai affidamento per questa protezione.
LEONE CHE ATTRAVERSA LA STRADA: se ti senti spaventato o intimidito dal Leone nel tuo sogno, potrebbe essere un avvertimento di fare attenzione a qualcuno che cerca di approfittarsi di te. Se invece ti senti coraggioso ed eroico, potrebbe essere un segno che stai per imbarcarti in una nuova ed emozionante avventura. E’ importante ricordare che hai il potere di migliorare la tua vita, indipendentemente dalle sfide o dagli ostacoli che potresti incontrare.
FUGGIRE DA UN LEONE: simboleggia che nella realtà eviterai il pericolo, significa avere la forza ed il coraggio per superare qualsiasi ostacolo. Questo è un segno molto positivo, che indica che puoi gestire qualunque cosa ti capiti, quindi assicurati di mantenere un atteggiamento positivo e sarai in grado di superare qualsiasi sfida che ti si presenti.
LEONE NELLO ZOO: rappresenta il tuo desiderio di rimanere nella tua personale “gabbia” o routine. Potrebbe anche simboleggiare qualcosa nella tua vita che stai tenendo sotto controllo, quindi il Leone è una rappresentazione di te stesso, mentre lo zoo è un luogo di reclusione e sicurezza, in cui ti senti come se potessi tenere il pericolo o il danno fuori dalla tua portata.
LEONE CHE PARLA: significa che il tuo orgoglio interiore sta cercando di comunicare con te, quindi presta molta attenzione al messaggio, potrebbe rivelare qualcosa di importante su di te o offrire una guida in una situazione difficile. Potrebbe essere proprio ciò di cui hai bisogno, per aumentare la tua sicurezza ed affrontare qualunque sfida ti si presenti davanti.
GIOCARE CON UN LEONE: simboleggia leggerezza e divertimento, in quanto questi animali sono anche creature molto giocose. Quindi, potrebbe significare che hai bisogno di scatenarti e divertirti, la vita è troppo breve per essere sempre così seria. A volte hai solo bisogno di rilassarti e divertirti, quindi vai avanti e divertiti.
COMBATTERE CON UN LEONE: se vinci, significa che ti senti sicuro e potente nella tua vita. In alternativa, se stai perdendo, potrebbe suggerire che ti senti insicuro ed impotente e che le tue capacità vengono messe in discussione. Il Leone può anche rappresentare una situazione difficile sul lavoro, o un conflitto irrisolto nella tua vita personale.
LEONE FUORI DI CASA: dipende da come ti senti nel sogno, può simboleggiare la paura del cambiamento, o che sei pronto per qualcosa di nuovo. Comunque sia, significa che sta per accadere un grande cambiamento quindi, se ultimamente hai fatto questo sogno, presta attenzione a ciò che sta accadendo nella tua vita, è probabile che qualcosa di grosso stia per cambiare.
ESSERE MORSO DA UN LEONE: significa che le tue azioni sono tornate a perseguitarti, o che tu sei in una posizione di autorità e devi prestare maggiore attenzione al modo in cui le tue decisioni influenzano coloro che ti circondano. Se di recente sei stato coinvolto in una situazione in cui avresti potuto farti male, è un avvertimento per stare più attento in futuro. Inoltre, se stai attualmente affrontando una situazione difficile, il sogno dice di usare la tua forza ed il tuo potere per superarla.
CAVALCARE UN LEONE: significa che sei felice e soddisfatto della tua libertà però, se l’animale è aggressivo o cerca di farti cadere, potrebbe rappresentare alcuni aspetti di te con cui non ti senti a tuo agio. Se ritieni di avere il controllo mentre cavalchi, potrebbe suggerire che sei fiducioso e sicuro di te nella tua vita o, se invece hai paura o fai fatica a rimanere sul Leone, potrebbe indicare che ti senti insicuro o impotente in alcune aree della tua vita.
SFAMARE UN LEONE: rappresenta il tuo bisogno di amare e far crescere il tuo orgoglio. In alternativa, se sei inseguito da un Leone e riesci a scappare dandogli da mangiare, potrebbe essere interpretato come un modo per pacificare le tue paure interiori.
LEONE IN GABBIA: ti senti intrappolato in una situazione e non vivi al massimo del tuo potenziale. Potrebbe essere dovuto alla noia, a un lavoro impegnativo o a una relazione difficile.
LEONE CHE RUGGISCE: Suggerisce che hai qualcosa di importante da dire, ma ti stai trattenendo.
“Tutto il verde della natura è concentrato nello Smeraldo”
-Santa Ildegarda di Bingen-
Lo Smeraldo appartiene alla famiglia del Berillo, ed è un minerale dal caratteristico colore verde, dovuto alla presenza di piccole percentuali di ferro e vanadio, ma soprattutto di cromo.
In mancanza di quest’ultimo elemento, prenderebbe il nome di “Berillo verde”.
I suoi colori possono variare dal verde pastello al verde cupo, ma si possono ritrovare pietre con sfumature tendenti al blu, al grigio o al giallo.
Il valore dello Smeraldo si calcola in base alla legge delle “4 C” color, clarity, cut and carat weight, ossia colore, trasparenza, taglio, e peso.
Un buon esemplare deve avere una pura tonalità verde ed anche un elevato grado di trasparenza per essere uno dei migliori al mondo.
E’ molto importante anche il modo in cui la gemma viene tagliata, cosa che al giorno d’oggi, viene fatta generalmente con l’uso di macchine ad alta tecnologia, per garantire tagli precisi che preservino la bellezza degli Smeraldi:
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E’ comunemente noto come “taglio smeraldo”, in quanto è quello tipico più usato. Questo taglio si distingue per le sue sfaccettature parallele perfettamente tagliate verso il basso, a partire dalla sfaccettatura aperta superiore. Ciò consente al colore della gemma di risplendere, mantenendo la sua integrità strutturale.
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Si tratta di sfaccettature a taglio triangolare, che differiscono per la forma dello Smeraldo. Questo taglio può essere difficile da padroneggiare, in quanto richiede maggiore precisione, taglio e comporta molti sprechi. Si usa per produrre la massima brillantezza.
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E’ una combinazione del taglio brillante e del taglio a gradino, utilizzato comunemente per questa gemma. Viene effettuato per esaltare la brillantezza dello Smeraldo,riducendo al minimo gli sprechi.
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E’ comunemente usato per gli Smeraldi che hanno l’esterno rotondo ed il fondo piatto. È abbastanza più semplice da usare ed è il taglio più conveniente tra gli altri.
Smeraldo deriva dall’antica parola greca per verde, “smaragdus” che, a sua volta, sembra derivare dal sanscrito “maragata”, che significa “pietra verde“.
Nel I secolo d.C., Plinio il Vecchio, nel suo “Storia naturale”, lo descriveva lo smeraldo: “Non c’è veramente alcun’altra pietra il cui colore dia gioia e refrigerio all’occhio come questa, poiché non esiste alcun verde più intenso del suo colore”.
Egli raccontava anche di un’antica tradizione ebraica, secondo cui se un serpente fissa gli occhi su uno Smeraldo, diventa cieco.
Gli Smeraldi erano conosciuti in Egitto già nel 330 a.C., ma si stima che quelli più antichi abbiano 2,97 miliardi di anni.
Le prime miniere di Smeraldo conosciute, risalenti al 3500 a.C. circa, si trovano Egitto, a sud di Kosseir.
Cleopatra era famosa, per la sua passione per gli Smeraldi, che usava nei suoi ornamenti reali e, durante il suo regno, rivendicò persino la proprietà di tutte le miniere di queste pietre in Egitto.
Gli Egiziani usavano gli Smeraldi sia nei gioielli che nelle loro elaborate sepolture, spesso seppellendoli con i faraoni, come simboli di protezione.
I giacimenti dell’America meridionale risalgono al XVI secolo, quando furono saccheggiati dagli esploratori spagnoli, che avevano invaso il Nuovo Mondo.
Gli indios Muzo della Colombia avevano miniere di smeraldi pregiati, le quali erano nascoste così bene, che i conquistadores spagnoli impiegarono quasi vent’anni per trovarle.
Gli Incas usavano già gli Smeraldi nei loro gioielli e cerimonie religiose da 500 anni prima.
Una leggenda afferma che Hernán Cortés, il conquistatore del Messico, cercò di tornare a casa con enormi pezzi di Smeraldo che aveva preso dagli Aztechi.
Tuttavia, una delle sue navi naufragò, perdendo per sempre Smeraldi rari e delicatamente intagliati a forma di fiori e pesci, oltre ad uno particolarmente grande quanto la mano di un uomo.
Le principali miniere, tuttora produttive, sono quelle in Colombia, dove si trova la famosissima miniera “Muzo”, e in Brasile, negli Stati di Goias (è la più grande al mondo) e Minas Gerais.
Nel Medioevo, in Austria si estraevano gli Smeraldi nella valle di Habachtal (Salisburgo), soprannominata la “Valle degli Smeraldi”.
Nel Buddismo, lo Smeraldo è considerato uno dei “sette tesori” ed equiparato alla “saggezza”.
Alcuni significati dello Smeraldo sono: eternità, amore eterno, amore riuscito, lealtà.
La storia degli Smeraldi presenta una forte presenza nel mondo magico e metafisico.
La capacità dello Smeraldo di curare i malati, le sue virtù talismaniche e la lunga associazione con l’alchimia, l’occulto e la magia, sono ben documentate.
Per molti secoli, un rilevante numero di autorità ha promosso la capacità dello Smeraldo di aiutare i maghi ad avere le visioni.
Si diceva che, posto sotto la lingua, aiutasse a prevedere il futuro.
Come la pietra della verità, si pensava che lo Smeraldo proteggesse da incantesimi o sortilegi indesiderati, così i maghi lo usavano per proteggersi sia dagli spiriti maestri che dalle evocazioni degli altri.
In Esoterismo, sono considerati essenziali quattro amuleti per praticare la magia: un amuleto solare, un amuleto lunare, un amuleto mercuriale ed un amuleto venusiano, ed ogni persona che si ritenga “mago” deve averli nel suo armamentario.
L’amuleto venusiano deve essere acquisito e consacrato il venerdì, giorno governato da Venere, e deve consistere in un anello d’argento con uno Smeraldo, indossato sull’indice della mano destra solo quando sono necessari i suoi poteri.
Quando non è in uso, l’amuleto venusiano deve essere avvolto in seta bianca e conservato in un luogo sicuro, facendo attenzione affinché non venga toccato o visto da altri, in particolare da altri maghi, perché ciò potrebbe influire negativamente sulla sua capacità di proteggere il proprietario.
Inoltre, si pensa che, indossare uno Smeraldo, aiuti a rivelare la verità o la falsità del giuramento di un amante, a mantenere casta una donna (anche se lo stesso non si credeva fosse vero per un uomo) e rende una persona un oratore eloquente.
Anticamente, si credeva che lo Smeraldo nascesse bianco all’interno delle miniere, per poi maturare fino a raggiungere il suo perfetto colore verde prato maturo, assumendolo dapprima nella parte più vicina al sole nascente.
Molte miniere di Smeraldi erano, e lo sono ancora in alcuni luoghi, notoriamente intrise di superstizioni e paura, ritenute la dimora di demoni o spiriti maligni, che custodivano i tesori al loro interno e che si risentivano e si vendicavano per qualsiasi intrusione.
Lo Smeraldo è una pietra di saggezza, che migliora la memoria ed aumenta la chiarezza mentale, combina l’intelligenza con il discernimento e porta alla mente cosciente, ciò che è conosciuto inconsciamente.
Aumenta anche la concentrazione e l’intento, attivando le capacità psichiche ed aprendo la Chiaroveggenza.
Ermete Trismegisto, un personaggio leggendario greco, venerato come maestro di sapienza e fondatore della corrente filosofica “ermetismo“, incise su una tavoletta di puro Smeraldo parole che contenevano la chiave della magia:
“Come sopra, così sotto”.
Per questo motivo gli Smeraldi sono sempre stati considerati una pietra magica, che collega i Regni cosmici e terrestri, e che porta pensieri e desideri nella realtà, ovvero sono pietre psicopompe.
Nelle “Memorie orientali” di James Forbes, si racconta di un osservatore, che in una certa notte illuminata dalla luna osservava uno sciame di lucciole.
Dopo aver volteggiato per un po’, illuminata dai raggi della luna, una mosca speciale, più brillante delle altre, si posò sull’erba e lì rimase.
L’osservatore, sorpreso che non volasse via, si avvicinò per scoprirne il motivo e lì trovò, invece di una lucciola, uno splendente Smeraldo, che poi prese ed in seguito indossò in un anello.
Il mitico “Santo Graal” dei tempi di Re Artù era considerato un calice miracoloso, composto da un unico prezioso Smeraldo, inviato dal Cielo e dotato del potere di preservare la castità, prolungare la vita ed altri prodigi.
Si credeva che questo calice fosse stato portato direttamente dalle mani di Dio dagli angeli, ed era la vera coppa da cui Cristo bevve durante l’Ultima Cena.
Anticamente, lo Smeraldo era venerato per la sua natura curativa e veniva indossato dai figli di stirpe nobile, per mantenerli ricchi di splendore fisico e mentale.
È una pietra di rigenerazione, rinnovamento e recupero, ma è anche piena di temi più maturi di armonia, compassione, amore ed illuminazione.
Aristotele era completamente affascinato dallo Smeraldo, e scriveva che doveva essere appeso al collo, per prevenire la “malattia della caduta”, riferendosi all’epilessia AKA, pensando che potesse aiutare a stabilizzare questa condizione.
Lo Smeraldo può aiutare a lenire mal di testa, allergie e tutti i tipi di eruzioni cutanee e disturbi, può rafforzare gli occhi, affinare la memoria ed aiutare a mitigare anche i problemi gastrici.
Con la sua energia ringiovanente, si dice che abbia anche il potere di rinfrescare gli organi stanchi, portando forza e potere a tutte le parti del corpo.
E’ utili per combattere la claustrofobia.
Gli Egiziani dell’Alto Impero lo usavano per migliorare la vista, mentre i Greci ed i Romani infilavano piccoli Smeraldi agli angoli degli occhi dei miopi o degli ipermetropi.
Gli Smeraldi leggeri e trasparenti venivano lucidati ed usati come lente d’ingrandimento, sviluppando i primissimi occhiali da vista.
L’imperatore Nerone era noto per osservare le gesta dei gladiatori attraverso un monocolo di Smeraldo.
Si credeva anche che lo Smeraldo fosse una pietra di fortuna e fertilità, quindi per tutti coloro che intraprendono questo viaggio, questa gemma potrebbe essere un talismano fidato da portare con sé.
Rappresentando la giovinezza nell’età dell’uomo, il potere dello Smeraldo stimola l’anima come il cuore della primavera, simboleggiando la speranza e il futuro, il rinnovamento e la crescita.
È un cercatore di amore e un rivelatore di verità, che ispira una continua ricerca di significato, giustizia, compassione e armonia.
La sua energia calmante fornisce guarigione a tutti i livelli dell’essere, portando freschezza e vitalità allo spirito; è una pietra di ispirazione e pazienza infinita, incarna l’unità, la compassione e l’amore incondizionato.
Lo Smeraldo promuove l’amicizia, l’equilibrio tra i partner ed è particolarmente noto per fornire felicità domestica, contentezza e lealtà.
E’ un’ottima pietra per ravvivare la passione, sia per un interesse, una persona, un hobby o un lavoro.
Per attirare l’amore romantico, indossa o porta uno Smeraldo lontano dalla vista, vicino al cuore.
Per richiamare un amore separato, pronuncia le parole che desideri dire, tenendo la pietra vicino alle labbra e sigillala in una busta.
Se appropriato, inviala alla persona con un messaggio.
Lo Smeraldo promuove una buona autostima, soprattutto nel ripristinare la fiducia di giovani ragazze o adolescenti, che sono stati presi in giro per il loro peso, o in qualsiasi forma di bullismo e inferiorità psicologica.
Sebbene questo minerale abbia un effetto calmante sulle emozioni, possiede un effetto tonificante sul pensiero, sulla riflessione e sulla filosofia.
È una gemma meravigliosa per attivare la creatività artistica e per portare concentrazione ed intensità nel lavoro della propria vita.
Lo Smeraldo accende il successo negli affari, soprattutto per le donne anziane, ed è particolarmente noto per l’assistenza in aree di affari legali, processi e contenziosi.
Nel Feng Shui, lo Smeraldo è spesso usato per attirare prosperità e promuovere il flusso di energia positiva all’interno della casa.
Esistono diversi tipi di Smeraldi, molti sono di colore verde, ma ce ne sono alcuni che sono giallastri o bluastri, ciascuno con proprietà curative leggermente diverse. Tra questi:
SMERALDO COLOMBIANO: di colore verde intenso, proviene dalle miniere della Colombia. Emette un’energia molto potente e funziona bene per bilanciare tutti i Chakra, poiché offre anche caratteristiche calmanti.
SMERALDO DELLO ZAMBIA: dal colore verde scuro, viene estratto in Zambia. Emette un’energia intensa con forti proprietà metafisiche. E’ anche noto per essere molto resistente e non si rompe o si danneggia facilmente in caso di cadute o incidenti.
SMERALDO BRASILIANO: proveniente appunto dal Brasile, ha una tinta leggermente giallastra, che può essere evidente se lo si guarda da una certa angolazione. Tuttavia, guardandola direttamente appare di colore verde bosco scuro.
SMERALDO DI BAHIA: di colore verde intenso, proviene anch’esso dal Brasile. Emette un’energia potente e viene spesso utilizzato come potenziatore per tutti i tipi di Chakra.
SMERALDO TRAPICHE: presenta impurità scure di lutite o pelite, che vengono spinte nel centro del cristallo, per poi irraggiarsi nelle sei direzioni degli spigoli della gemma. Emette energia potente e può migliorare sia le pratiche di meditazione che le capacità psichiche.
SMERALDO AUSTRALIANO: di colore verde-blu lattiginoso, emette un’energia luminosa e vibrante che è molto forte e potente. Funziona bene per sbloccare sia il chakra del cuore che quello della gola.
Le pietre verdi, in generale, fanno bene al nucleo familiare e dovrebbero essere collocate nella parte orientale della casa, per avere maggiore influenza.
Lo Smeraldo simboleggia anche la crescita, la nuova vita e l’abbondanza, quindi metterne uno nella camera da letto o nell’area giochi di un bambino (magari fuori portata), gli darà il miglior inizio nella vita.
La parte sud-orientale della tua casa è assegnata alla ricchezza ed alla prosperità e, ancora una volta, le pietre preziose verdi come lo Smeraldo sono le più influenti.
Poiché lo Smeraldo rappresenta anche un nuovo inizio, collocarne uno in una parte della casa, che verrà utilizzata per un nuovo progetto o impresa, è una buona idea.
È importante pulire lo Smeraldo quando lo porti inizialmente a casa, poi una o due volte al mese in seguito.
Il modo migliore per purificare il tuo Smeraldo è metterlo sotto l’acqua calda e lasciare che l’energia accumulata venga lavata via. Puoi pulirlo con un panno ed acqua calda e sapone, evitando detergenti aggressivi o prodotti chimici, che potrebbero sconvolgere l’equilibrio della tua bellissima gemma.
Se vuoi ricaricare il tuo Smeraldo ed infondergli energia, puoi posizionarlo alla luce del sole per un’ora (non di più) e lasciare che la luce lo riempia di energia gioiosa.
Oppure puoi farlo con la Luna piena, un ottimo rimedio per rimuovere la negatività: al crepuscolo, posiziona lo Smeraldo sul davanzale di una finestra, o in un luogo dove possa assorbire la luce della luna con le sue vibrazioni.
Rimuovi la pietra la mattina seguente, prima che il sole sia troppo alto nel cielo.
O ancora, puoi usare la fumigazione, ma è importante aprire una finestra, affinché possano uscire le energie negative, se stai purificando i tuoi cristalli in casa.
Basta accendere uno smudge di salvia, va bene anche sfusa, con un fiammifero, quindi spegnere la fiamma per produrre fumo.
Agita la pietra attraverso il fumo per 30-60 secondi, per eliminare le vibrazioni negative.
Assicurati di utilizzare una ciotola o un piatto ignifugo per sicurezza.
Altri metodi sicuri per infondere energia nello Smeraldo includono campane tibetane e vicinanza con geodi o altri cristalli come Tormalina nera, Calcite e Pirite, che ne aumentino l’energia.
PIANETA: Mercurio/Venere
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Cancro/Toro
CHAKRA: 4, Anahata (C. del Cuore)
«E s’aprono i fiori notturni,
nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari…»
–Giovanni Pascoli–
Viburnum è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Caprifoliaceae, originario dell’Eurasia ed Americhe.
Il nome potrebbe derivare dal latino “viere” = “intrecciare” in riferimento dei rami flessibili, o da “vovorna” = “dei luoghi selvatici”.
La specie più conosciuta è il Viburno tino (Viburnum tinus), un arbusto sempreverde che può raggiungere i 3 metri d’altezza, con foglie verde scuro ovali, fiori bianchi riuniti ad ombrelle, rossastri quando sono boccioli e bacche blu-violacee ovoidali (tossiche), molto appetite da fringuelli, frosoni e topi campagnoli.
Presente in tutta Italia tranne Val d’Aosta e Piemonte, e componente importante della macchia mediterranea, il Viburno tino cresce nei terreni calcarei e predilige i margini dei boschi, oltre ad essere molto utilizzato come siepe ornamentale e come bordatura per i prati.
Altri nomi: Oppiono, Palla di neve, Pallone di maggio, Curnà, Liburno, Lentaggine, Dentaggine, Lagro salvatico, Lappuso, Lau, Laurentino, Lauro selvatico, Laurotino, Tino, Viorne-tin, Lorbeer-Schneeball, Uvas de perro, Laurustinus, Laurustine, Laurestine.
L’uso del Viburno tino nella medicina popolare cinese ha una lunga tradizione, poiché veniva utilizzato per trattare diarrea, tosse, artrite reumatoide e contusioni, oltre ad avere proprietà sedative, antispasmodiche ed antiossidanti.
Ancora oggi, ha usi medicinali: l’infuso delle foglie ha proprietà antipiretiche, mentre i frutti possono essere utilizzati come purganti.
In erboristeria, veniva utilizzato come tintura in un rimedio contro la depressione, ma anche come polvere essiccata delle foglie, come agente molluschicida.
Nella simbologia dei fiori, il Viburno tino significa: “Devoto a te, muoio, se trascurato”.
L’uso del suo legno risale a molto tempo addietro e, addirittura nell’equipaggiamento de “l’Uomo del Similaun” (o “Uomo dell’Hauslabjoch”, oppure “Ötzi“), ovvero il corpo di un uomo risalente all’Età del rame (circa 3300 – 3100 anni a.C) scoperto nel Trentino Alto Adige, sono state ritrovate frecce ricavate dai rami di questo arbusto.
Le bacche sono velenose e da esse, una volta mature, si ricavava un inchiostro.
I getti giovanili del Viburno tino sono molto flessibili, infatti un tempo venivano utilizzati al posto del Salice, sia come legacci che per intrecciare i cesti.
Il legno, molto duro, si utilizzava per la produzione di pipe e bocchini.
Con le foglie si fa un decotto per scurire i capelli.
Anticamente, il Viburno tino era considerato un albero maledetto, perché si credeva che i suoi rami fossero serviti per legare Gesù alla croce.
Secondo un’antica leggenda irlandese, che ci sia neve o pioggia, il 1 gennaio, giorno dedicato a Santa Faine, badessa del VI secolo, il Viburno sicuramente fiorirà.
Il Viburno tino può anche significare fastidi e calunnie.
Il Viburno oppio (Viburnum opulus) è un arbusto alto fino a 4 metri originario dell’Eurasia, molto decorativo.
Cresce in tutta Italia, tranne Puglia e Val d’Aosta, in boschi umidi, pioppeti, suoli calcarei.
Opulus: dal latino Oppio o Loppio, per la somiglianza delle foglie di questa specie che ricordano quelle del Loppio (Acero campestre).
Altri nomi: Oppio, Palla di neve, Rosa di Gueldra, Rosa di Viburno, Pagogna, Puine, Gemeiner Schneeball, Viorne obier, Boule de neige, Viburno rosso, Dog berry, Water elder, Kalyna, Bola de nieve, Mundillo, Guelder rose, Cramp bark, Snowball Tree, Gewöhnlicher Schneeball, Călin.
Presenta foglie trilobate, fiorellini bianchi riuniti in ombrelle e drupe rosse contenenti un nocciolo cuoriforme.
Il Viburno oppio è un indicatore di boschi secolari, se lo vedi mentre stai esplorando, potrebbe essere un segno, che ti trovi in un habitat raro e speciale.
Questa specie è uno dei simboli nazionali dell’Ucraina ed è menzionata in molte canzoni popolari, oltre ad essere rappresentata nell’arte e nei ricami.
Le sue bacche possono essere leggermente tossiche se consumate crude, ma possono essere cotte in gelatina o marmellata.
La corteccia del Viburno oppio è efficace per alleviare i crampi muscolari, se usata sotto forma di tintura.
Infatti è antispasmodica e sedativa, ed è stata utilizzata dalle donne per centinaia di anni, per calmare i crampi mestruali, per trattare flussi mestruali molto dolorosi (come la dismenorrea), l’endometriosi o fibromi.
Infine, la corteccia può essere utilizzata anche per alleviare il singhiozzo.
Il Viburno oppio è molto richiesto come arbusto ornamentale, sia per i fiori molto vistosi che per le drupe.
Questa pianta è stata utilizzata anche nel folklore e nella mitologia di varie culture.
In Europa, si credeva avesse proprietà protettive e veniva spesso piantata vicino alle case per allontanare gli spiriti maligni.
Nell’antica mitologia slava, il Viburno oppio era associato alla nascita dell’Universo, la cosiddetta “Trinità del Fuoco”: il Sole, la Luna e la Stella.
Si credeva che il ponte Kalyna (nome utilizzato per questa pianta), collegasse il mondo dei vivi a quello dei morti.
Il Viburno oppio era anche associato alla dea Marena, che si credeva avesse il potere di guarire e proteggere.
Le sue bacche simboleggiano la casa e la terra natale, il sangue e le radici familiari, oltre a rappresentare la bellezza di una fanciulla.
Il Viburno oppio veniva spesso raffigurato nel folclore ucraino con canti, arti decorative, poesia e ricami di tessuti e camicie rituali.
La canzone “Chervona Kalyna” era l’inno dei fucilieri ucraini del Sich e dell’esercito ribelle ucraino, ed un grappolo di bacche è oggi un’insegna dell’Esercito ucraino.
Questa pianta è anche uno dei simboli nazionali della Russia ed anche un importante suo simbolo dello stile artigianale di pittura ornamentale su legno chiamato Khokhloma.
Il colore rosso fuoco delle bacche rappresenta la bellezza nella cultura russa e, insieme ai dolci lamponi, mantiene l’antico simbolismo dell’amore appassionato per una bella fanciulla, poiché le bacche sono sempre state un simbolo erotico in Russia. Il lato amaro del frutto rosso simboleggia anche la separazione amorosa nella cultura popolare russa.
In una canzone popolare svedese del 1940/46, “Visa vid Midsommartid / Song at Mid-summer”, scritta dal drammaturgo ed attore del ‘900, Rune Lindström, si prepara qualcuno all’esperienza estatica che lo attende nella notte più breve dell’estate.
Nel primo verso, la fanciulla si lega una corona di fiori di Viburno oppio attorno ai capelli, e poi il poeta predice danze notturne selvagge con esseri magici, fino al sonno esausto sulla riva di uno stagno scuro.
Invece, Erik Axel Karlfelt (premio Nobel postumo per la letteratura nel 1931), in “Häxorna/Le streghe”, cita:
“Non camminare tra i viburni e i prugnoli
quando l’aria della sera è ancora calda.
Un demone miracoloso abita
nella stanza buia degli alberi.
Evita i prugnoli e i viburni
e il falso canto dei cespugli”
Nella mitologia scandinava, il Viburno oppio era chiamato “sambuco dell’acqua” e si diceva che lo spirito dell’acqua, noto come Nix, aspettasse sotto la pianta e suonasse una musica coinvolgente.
Quando qualcuno si fermava ad ascoltare, veniva afferrato e trascinato sott’acqua, a meno che non avesse già un rametto della pianta in tasca.
Il Viburno lantana (Viburnum lantana) è un arbusto molto ramificato, che può raggiungere i 5 metri d’altezza, originario dell’Eurasia.
Presente in tutta Italia, tranne Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata, cresce nei boschi, su terreni calcarei.
Presenta grandi foglie dentate e pelose, piccoli fiori bianchi riuniti in ombrelle, e drupe appiattite inizialmente rosse e poi bluastre/nere.
I rami giovani presentano sono molto flessibili e sono usati per la creazione di legature, verghe, cesti, gerle, ecc.
Lantana: simile alla Lantana.
Altri nomi: Viborno, Viorna, Agurru, Merda de gatt, Antanel, Matallo, Scona, Wolliger Schneeball, Wayfaring tree (perchè cresce sui lati dei sentieri), Viorne lantane, Viorne cotonneuse, Hoarwithy, Barbadejo, Viburno común, Kleiner Mehlbaum, Mancienne, Wayfarer.
Il Viburno lantana è molto utilizzato a scopo ornamentale, ed i suoi giovani steli possono essere usati come spago naturale.
I rami vengono utilizzati per intrecciare cesti e per realizzare cerchi, mentre dalle foglie si ottiene un colore giallo paglierino, che si usa come mordente per l’alluminio e per colorare i tessuti.
I frutti e la corteccia contengono tannini e vengono utilizzati per produrre inchiostro.
Questa specie viene utilizzata come portainnesto per tutte le specie di Viburno che richiedono innesto.
I frutti e la corteccia contengono tannini e sono astringenti.
Un decotto veniva utilizzato per sciacqui e gargarismi nella cura del mal di gola e delle gengiviti.
Uno dei suoi nomi inglesi, Wayfarer tree (Albero del viandante) gli fu assegnato alla fine del ‘500 dall’erborista John Gerard, che lo notò lungo i sentieri tra il Wiltshire e Londra.
Egli lo associò all’essere su o vicino a un sentiero, impedendo ai viaggiatori di perdersi.
Lo spirito dell’Albero del viandante ci dice che c’è una grande attrazione nel seguire percorsi già stabiliti, anche perché pensiamo che essi vadano in una direzione per noi utile.
In realtà, basta poco per deviare o per tracciare una nuova via, che potrebbe semplicemente tornare su se stessa o diventare un vicolo cieco.
Stiamo parlando di “abitudini”, che sono percorsi stabiliti nel tempo da culture, gruppi, famiglie ed individui e che, con il passare del tempo, potrebbero rivelarsi percorsi utili o logori, potrebbero essere oscurati da direzioni più alla moda, possono essere i migliori in cui muoversi, oppure obsoleti.
Quando nella vita ripetiamo sempre gli stessi schemi, diventa come perdersi in un luogo sconosciuto, in cui ci ritroviamo semplicemente a viaggiare in tondo.
Quindi, se riusciamo a riconoscere questo comportamento, dobbiamo capirne i motivi, ma dobbiamo anche apportare consapevolmente modifiche in modo da poter andare altrove.
“Perdersi in un sogno del futuro è altrettanto futile, quanto perdersi in un sogno del passato”
Ecco allora, che accorre in nostro soccorso lo Spirito dell’Albero del viandante, il Viburno lantana, permettendoci di scoprire cosa deve essere conservato, riesaminato o ricordato, e cosa deve essere lasciato indietro.
Ascoltarlo, può indicarci un nuovo sentiro verso la salvezza.
Una fiaba boema racconta di un giovane di nome Lucindo, che voleva diventare re e, per questo motivo, lasciò la famiglia per seguire un mercante ebreo.
Per caso, egli capitò col suo compagno in un paese deserto, nel quale fu messo alla prova dagli spiriti dei defunti.
Lucindo, di indole generosa e caritatevole, diede sepoltura ai corpi delle anime tormentate.
Allora, sulla tomba ancora fresca, crebbe un cespuglio dai fiori bianchi ed un pettirosso fatato disse a Lucindo, che quei fiori di Viburno l’avrebbero reso invincibile.
Il giovane colse qualche fiore e proseguì il cammino, finché giunse in un regno, che aveva perduto da poco il re ed era governato da dodici Savi.
Su quel Paese gravava però la minaccia di un terribile drago con dieci teste, al quale ogni anno andavano sacrificati dieci giovinetti.
Lucindo si offrì di andare ad affrontare il drago e, fiducioso nella sua invulnerabilità, per dieci volte decapitò la mostruosa creatura con il solo aiuto di un semplice bastone.
Il popolo lo acclamò con tutti gli onori e lo fece re.
L’amico ebreo rimase al fianco di Lucindo come consigliere, ed ogni decisione importante venne sempre presa dai due passeggiando in giardino: una rigogliosa macchia di Viburni lantana, che in primavera fioriva di nuvole bianche ed in autunno si copriva di bacche vermiglie.
In generale, in Esoterismo il Viburno viene utilizzato per la protezione, per la fortuna al gioco, per il lavoro e per il potere. Se indossi un pezzo della sua corteccia, magari sotto forma di collana o dentro un sacchettino attorno al collo, ti protegge dagli spiriti malvagi e dagli avvenimenti accidentali.
I giocatori lo utilizzano come amuleto portafortuna da portare sempre con loro durante le loro partite.
Se hai bisogno di potere, puoi immergere la radice di Viburno, spezzettata, in un barattolo pieno di whisky ed alcool di Canfora e poi, al bisogno puoi prendere uno dei pezzetti e strofinarlo tra le mani.
Però fai attenzione nel tuo intento: se, per esempio, hai bisogno di denaro, la radice andrà posizionata vicino al tuo portafoglio, oppure a delle monete o banconote, insomma qualcosa che possa simboleggiare il denaro.
Se, invece, cerchi lavoro, metti in tasca un pezzetto della radice di Viburno, la quale ti aiuterà a superare tutte le difficoltà come l’ansia, la tensione, il timore di esprimersi ecc.
Proprio perchè il Viburno aiuta ad aumentare il tuo potere e la tua sicurezza interiore, puoi portare la radice sempre in tasca, anche quando cerchi di chiedere un aumento di stipendio.
Vi lascio col testo di una canzone cosacca del XVII secolo dei fucilieri ucraini, simbolo della resistenza nazionale e dell’aspirazione alla libertà, scritta dal compositore Stepan Čarnec’kyj, nel 1914.
« Ой у л у зі черв о на кал и на »
“Oh, viburno rosso nel prato”
Oh, nel prato un rosso viburno si è chinato in basso.
Per qualche ragione, la nostra gloriosa Ucraina è addolorata.
E prenderemo quel rosso viburno e lo solleveremo.
E rallegreremo la nostra gloriosa Ucraina, ehi, ehi!
Non piegarti in basso, oh rosso viburno, tu hai un fiore bianco.
Non preoccuparti, gloriosa Ucraina, hai un popolo libero.
E prenderemo quel rosso viburno e lo solleveremo.
E rallegreremo la nostra gloriosa Ucraina, ehi, ehi!
Avanzano, i nostri compagni volontari,
in una sanguinosa lotta, per liberare i nostri fratelli
dalle catene di Mosca.
E noi allora libereremo i nostri fratelli ucraini.
E rallegreremo la nostra gloriosa Ucraina, ehi, ehi!
E prenderemo quel rosso viburno e lo solleveremo.
E rallegreremo la nostra gloriosa Ucraina, ehi, ehi!
Oh, nel campo del grano primaverile, c’è una traccia d’oro,
Quindi i fucilieri ucraini iniziano a ingaggiare il nemico.
E prenderemo quel prezioso primo grano
e lo raccoglieremo.
E rallegreremo la nostra gloriosa Ucraina, ehi, ehi!
E prenderemo quel rosso viburno e lo solleveremo.
E rallegreremo la nostra gloriosa Ucraina, ehi, ehi!
Quando i venti tempestosi soffieranno
forte dalle ampie steppe, glorificheranno,
in tutta l’Ucraina, i fucilieri Sich.
E prenderemo la gloria dei fucilieri preservandola.
E rallegreremo la nostra gloriosa Ucraina, ehi, ehi!
E prenderemo quel rosso viburno e lo solleveremo.
E rallegreremo la nostra gloriosa Ucraina, ehi, ehi!
PIANETA: Luna
ELEMENTO: Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Cancro
CHAKRA: 7, Sahasrara (C. della Corona)
Tutti conosciamo, almeno teoricamente, una bambola Voodoo, ma forse non sappiamo che, tradizionalmente è originaria del popolo Fon dell’attuale Benin dai quali, nei quartieri degli schiavi di Haiti ed in Louisiana, nacque la religione Voodoo, quando le fedi di vari popoli iniziarono a mescolarsi.
Il concetto di base era che, riempire un oggetto inanimato con spiriti potenti, avrebbe potuto alterare la vita di un essere umano, in bene o in male.
Gli spiriti Voodoo interagiscono con le persone mediante un processo magico chiamato gris-gris, che può anche essere un oggetto, in questo caso una bambola, un fantoccio.
Si pensa che, inizialmente, la bambola Voodoo sia stata usata dagli schiavi, scaricando odio, umiliazione e sofferenza su di lei, con l’obiettivo di ferire qualcuno di potente, in questo caso per tentare di controllare i loro padroni.
Quindi, la bambola Voodoo è un gris-gris, ma può essere usata come oggetto religioso o superstizioso, a seconda di come la tratta chi la usa.
Esistono bambole Voodoo “semplici” e bambole Wanga.
La classica bambola Voodoo è solitamente imbottita di muschio, o cotone, paglia e vecchi stracci.
In pratica si può usare qualsiasi imbottitura si voglia, tuttavia molti oggetti della bambola sono specifici dello spirito da invocare, come per esempio il colore, che può aiutare ad attirare un certo spirito desiderato, così come può farlo il cibo disposto attorno ad essa.
I tessuti per gli abiti sono spesso molto vivaci e somigliano perfettamente agli abiti umani.
Per quanto riguarda, invece l’altro tipo di bambola, nel Voodoo, il Wanga è una maledizione, di natura negativa e perfino vampirica, utilizzato per lanciare un incantesimo o una iettatura particolarmente potente, che costringe una persona a eseguire i propri ordini, o a innamorarsi, o provoca incidenti, malattie, disgrazie e persino la morte.
Un Wanga-morts è una maledizione mortale, che si dice causi la morte in sette giorni.
Il Wanga può essere inserito in pupazzi che sono bambole informi nere o nere e rosse, la cui costruzione può includere capelli umani e può essere decorata con piume, tenendo presente che quelle di gufo sono considerate le più potenti e pericolose, poiché rappresentano pericolo, morte e distruzione.
La bambola, chiamata anche Wanga doll (bambola Wanga), è solitamente un fantoccio piccolo e morbido, che rappresenta una persona.
All’apparenza non è diverso da qualsiasi altro tipo di bambola, ma gli spilli affilati che l’accompagnano, la rendono una Wanga Voodoo.
La persona che la maneggia ha il controllo completo sulla bambola e può spingere gli spilli nell’intero suo corpo morbido, attaccando ciocche di capelli, o il nome della vittima/destinatario, alla bambola.
La bambola Wanga è ripiena di polveri (poudre) fatte con la terra di una tomba aperta o di cimitero, ceneri di un fuoco rituale, sale, foglie di piante ed erbe magiche, farina di mais, polvere da sparo, farina di grano, pepe rosso e nero macinato, e così via.
Una poudre particolarmente letale, chiamata “poudre de mort”, è ricavata da ossa umane e viene utilizzata nei Wanga-morts.
Qualsiasi wanga può essere reso ancora più potente con l’aggiunta di sangue umano o sperma, entrambi dotati di grandi poteri magici.
Questi “ripieni!!!” possono essere inseriti, quindi in sacchettini, mojo, gris-gris e bambole.
I Wanga vengono “piantati”, lasciandoli in determinati punti della casa o del cortile della vittima, o addirittura in un cimitero.
La famosa Queen Voodoo di New Orleans, Marie Laveau, era specializzata nei Wanga e si narra che uno dei suoi più potenti, fosse una borsa ricavata dal sudario di una persona defunta da nove giorni.
Essa conteneva anche un rospo essiccato con un occhio solo, il mignolo di un nero che si era suicidato, una lucertola essiccata, ali di pipistrello, occhi di gatto, fegato di gufo e cuore di gallo.
Anticamente, se maltrattavano i loro servi neri, molti padroni bianchi della vecchia New Orleans trovavano nelle loro borse o nei cuscini un Wanga.
Come risultato del Wanga, le sofferenze della vittima sono chiamate “cambe”, e si dovrebbe poter annullare questo maleficio con un controincantesimo chiamato “piege”, che spezzerebbe le influenze malvage.
Tutti i tipi di bambole Voodoo, classiche o Wanga (per comodità userò da qui in avanti il termine “bambola Voodoo”), evocano le forze della notte, forze soprannaturali che vanno oltre la comprensione dell’uomo.
Ognuna di esse rappresenta uno spirito potente, che potrebbe agire a favore della persona che lo possiede.
Una bambola esoterica è usata come strumento di concentrazione spirituale, un condotto verso gli stessi spiriti Voodoo, per aiutare ad attingere alle loro potenti energie, per influenzare i cambiamenti nella propria vita
Il concetto si basa sul fatto, che questo fantoccio sia l’incarnazione materiale di una persona, sebbene l’uso religioso della bambola Voodoo utilizzi spiriti esterni.
Ma come funziona?
Il richiedente si rivolge ad una Regina o Dottore Voodoo che, dopo aver capito cosa desidera il cliente, invoca gli spiriti per farsi guidare.
Ogni Regina o Dottore Voodoo della Louisiana possiede un serpente vivo, che rappresenta l’incarnazione fisica dello spirito Legba, che viene attirato con pollo, tabacco ed ossa.
Lo spirito Legba, o Papa Legba, nel Voodoo è un Loa (Lwa), ovvero uno spirito mediatore tra l’uomo e il dio supremo.
Il suo compito è quello di aprire la strada ad altri regni, è in grado di comunicare tra tutte le sfere della vita e della morte.
La croce è il suo simbolo, perché è al vertice di questa croce che il Cielo e la Terra si intersecano.
Senza la guida di Legba, la Regina Voodoo o il Dottore non possono costruire una bambola e nemmeno istruirla.
Una volta che la bambola è stata creata, bisogna renderla fisicamente simile alla persona presa di mira, ad esempio attaccando una ciocca di capelli, e nasconderla nelle immediate vicinanze della persona-vittima.
Con una bambola Voodoo si possono fare 4 tipi di azioni:
❤ Amore: i lavori più richiesti sono inerenti al ritorno di un amante, avere una relazione stabile con il proprio partner, problemi di fedeltà e, di contro, separare due persone, o allontanare un partner che non si desidera più. Stabilita l’intenzione, si procede all’invocazione da richiedere allo spirito Legba, per portare gli spiriti nella bambola, che bisogna circondare con cose a lui note, per attrarre ed attirare l’attenzione dello spirito. Questo dipende molto dalla Regina Voodoo o dal Dottore e può avere molte forme diverse. Tuttavia in generale, vengono utilizzati il colore rosa, che attrae gli spiriti dell’amore, ed il rosso, che definisce l’attrazione in termini sessuali. Altre associazioni con l’amore sono i profumi, i petali di rosa, i dolci, le prugne, le piume e gli oggetti luminosi.
💥 Potere e dominio: le richieste più comuni sono fatte da atleti ed avvocati, e sono inerenti a competizioni e vittorie. In questa categoria si utilizzano i mezzi più negativi e malefici, atti per esempio ad azzoppare un avversario fisico o disorientare un avversario professionista, o augurare sfortuna agli avversari. Oppure si può cercare aiuto per problemi legali dove la burocrazia è lenta, o invece, si vuole lanciare una disgrazia contro un collega, per ottenere un vantaggio in una potenziale promozione. Stabilita l’intenzione, si invoca Papa Legba insieme con San Giuda (il patrono delle cause perse) e Sant’Antonio (il patrono del ritrovamento delle cose perdute). Per fare ciò, si utilizzano candele viola o verdi, e vengono bruciati aromi di menta o cannella. Se si vuole fare del male ad un avversario, si invocano gli spiriti Ghédé, perché considerati facilmente corruttibili. Per attirare uno spirito Ghédé si può usare il sangue fresco di un uccello, monete d’argento o una corda annodata.
🍀 Fortuna e finanze: non esiste uno spirito specifico per il benessere, quindi la Regina o il Dottore Voodoo ne invocano uno con cui il cliente ha familiarità. Per fare ciò, cuciono nella bambola Voodoo del prezzemolo, modificandola così direttamente, o attorno ad essa. Se si tratta del gioco d’azzardo, invece, avvolgono dei pezzi di Magnetite con delle banconote, che vengono messe nel feticcio. I colori associati al denaro sono oro o giallo, mai verde.
💢 Rimozione: solitamente lo scopo non è distruggere il gris-gris offensivo, ma di restituirlo al suo creatore. Se si vuole annullare un gris-gris malevolo che agisce contro il cliente, si deve invocare Papa Legba ma, prima del rituale, ogni mattina bisogna spargere sui gradini di casa della polvere di mattoni rossi, che serve come protezione contro gli spiriti maligni.
Per tutte queste azioni, occorre comunque che lo spirito invocato dia il suo consenso, altrimenti la bambola Voodoo non può essere creata.
Oltre a questi 4 tipi di azioni, la bambola Voodoo può avere altre due funzioni, può essere:
♣ Simpatica – ricalca ed imita la vittima, somigliandole;
♦ Omeopatica – incarna la vittima in quanto le viene inserito un suo aspetto intimo, spesso con l’uso di spilli. Per esempio, si pensa ad una caratteristica personale della vittima e, contemporaneamente, si infilza lo spillo. E’ importante sapere che, contrariamente a quanto comunemente si crede, gli spilli non vengono solitamente utilizzati per infliggere danni a una persona. Per fare del male, si usano più comunemente ciocche di capelli o pezzi di carta con il nome della vittima.
Naturalmente, la creazione di una bambola non è gratuita, il cliente deve pagare la Regina o il Dottore Voodoo sia con denaro, ma anche con un pagamento spirituale destinato allo spirito che è intervenuto.
Il pagamento spirituale consiste in una possessione volontaria da parte del richiedente, che avviene durante una cerimonia Voodoo, dopo che un gris-gris ha iniziato il suo lavoro.
In pratica, viene invitato uno spirito a possedere le persone presenti, in questo caso il richiedente, poi inizia la musica, che diventa sempre più veloce e battente, finché non avviene la possessione.
Il posseduto può fare anche cose materiali per lo spirito, come mangiare, bere, ballare, cantare, fumare ed avere rapporti sessuali. La persona che ha richiesto la bambola, ed ha ricevuto l’intercessione favorevole dello spirito, lo invita ad entrare dentro di sé per poter utilizzare il suo corpo, come mezzo per fare tutte le attività fisiche e materiali che desidera.
Come si usa nel fai da te?
Solitamente, il consiglio è di accendere una candela del colore appropriato alla propria intenzione, che va scritta in modo ordinato e chiaro su un pezzo di carta pulito, il quale andrà messo poi sotto la candela.
Quindi si posiziona la bambola Voodoo o Wanga vicino alla candela, si tocca e si inizia a parlare con lo Spirito, raccontandogli i propri desideri, volontà e bisogni.
Infine, si chiede al Papa Legba di trasformare questi desideri, volontà e bisogni in realtà.
Oggi, il concetto di bambola Voodoo o Wanga è relativamente cambiato, essa è ampiamente utilizzata per i bisogni personali, e molti praticanti Voodoo sono diffidenti nei confronti dell’immagine violenta di questo fantoccio, che è enormemente diminuita.
Invece continua l’obbligo di trattarla con rispetto, sacralità, perché è un collegamento diretto con gli Spiriti Voodoo, e quindi bisogna portarle onore, venerazione e riverenza.
Erodium è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Geraniaceae, e che comprende circa 119 specie.
Tra queste troviamo il Becco di grù malvaceo (Erodium malacoides), originario delle zone euroasiatiche e nord africane, che cresce spontaneamente ai bordi delle strade, campi incolti, pascoli aridi, vigne, rudereti, orti (è infestante), in tutta Italia, tranne che Val d’Aosta.
Può raggiungere un’altezza di 50 cm, ha foglie larghe, ovali, leggermente dentate e fiori a 5 petali, di colore dal rosa al violetto.
Erodium: dal greco “gru, airone”, per la forma del frutto, la cui lunga punta richiama appunto il becco della gru.
Malacoides: dal greco col significato “dall’aspetto morbido simile alla malva”.
Altri nomi: Altea bastarda, Erodio malacoide, Mediterranean stork’s bill, Soft stork’s bill, Oval heron’s bill, Cigüeña malva, Bec-de-gru à feuilles de mauve.
Il Becco di grù malvaceo è tradizionalmente utilizzato nella medicina popolare, per trattare molte malattie emorragiche, disturbi dermatologici, indigestioni e malattie infiammatorie.
Le foglie, le radici, i fiori e gli steli della pianta sono commestibili e soprattutto le sue foglie sono da sempre utilizzate per la preparazione di insalate, frittate, panini, salse e zuppe, tra gli altri prodotti alimentari.
L’Erodium cicutarium, chiamato volgarmente Becco di grù comune o Cicutaria, è una pianta pelosa, lignificata alla base, che può raggiungere i 60 cm. di altezza.
E’ originario della Macaronesia, dell’Eurasia temperata e dell’Africa settentrionale e nord-orientale.
Presenta foglie basali completamente pennato-divise, con incisioni più profonde in mezzo alla lamina, steli rossastri, pelosi ed appicciccosi, e fiori rosa, spesso con macchie scure alla base, in infiorescenze di 10 elementi: cinque fertili e cinque sterili.
Essi sono una preziosa fonte di miele (nettare) e forniscono anche molto polline.
Presente in tutta Italia, la pianta è interamente commestibile ed i giovani getti hanno un sapore simile al prezzemolo piccante.
Produce inoltre nettare e polline
Cicutarium: con foglie simili alla Cicuta.
Altri nomi: Becco di gru peloso, Erba guggiona, Furet, Common stork’s-bill, Redstem filaree, Redstem stork’s bill, Pinweed, Gewöhnlicher Reiherschnabel, Gemeiner Reiherschnabel, Alfilerillo cicaturo, Bec de grue commun.
Storicamente, il Becco di grù comune veniva utilizzato per rimedi medicinali e veniva raccolto come fonte di cibo in Europa, Asia occidentale e Africa settentrionale.
Nel corso del tempo, la specie si è diffusa in tutto il mondo, grazie all’intervento umano ed al suo utilizzo come mangime per il bestiame.
L’intera pianta è astringente ed emostatica, e da secoli viene usata dalla medicina popolare, nel trattamento dell’utero e di altri emorragici.
La radice e le foglie sono mangiate dalle puerpere che allattano, per aumentare il flusso di latte.
Esternamente, la pianta è utilizzata come lavaggio su morsi di animali, infezioni della pelle, ecc.
Un impacco della radice masticata veniva applicato a piaghe ed eruzioni cutanee, mentre le foglie, sotto forma di tè sono diaforetiche e diuretiche.
In infusione erano utilizzate nel trattamento della febbre tifoide e, immerse nell’acqua del bagno, per il trattamento dei reumatismi.
I semi contengono vitamina K ed erano usati contro la febbre tifoide.
È importante notare che il Becco di grù comune può essere scambiato con la Cicuta velenosa, una pianta che dovrebbe essere evitata e non consumata.
La principale caratteristica, che differenzia le due piante, sono i peli sul gambo del Becco di grù comune, mentre quelli della Cicuta sono lisci.
Un’altra specie interessante è l’Erodium ciconium, ovvero il Becco di gru maggiore, pianta erbacea annuale o biennale, alta fino a 70 cm., che cresce nei luoghi aridi incolti, tra i ruderi.
Presente in tutta Italia, tranne nel Trentino Alto Adige, può raggiungere i 70 cm di altezza, ha foglie basali pennatosette e fiori azzurro-violetti.
I semi del Becco di gru maggiore vengono lanciati fuori dal frutto e possono attaccarsi al pelo degli animali, grazie alle lunghe reste spiralate, che così possono penetrare facilmente nel terreno ed in questo modo essere diffusi.
Ciconium: dal latino “cicogna”, per il lungo becco dei frutti.
Altri nomi: Gruaria, Grucina, Rase, Spillù, Gross-Reiherschnabel, Agujas, cigüeñas, Common stork’s bill, Bec de cigogne, Langschnäbeliger Reiherschnabel.
Nella medicina popolare, si utilizza la parte aerea del Becco di grù maggiore, per le sue proprietà astringenti, emostatiche, vulnerarie.
Gli utilizzi in Esoterismo sono in comune per tutte le specie di Erodium.
Il Becco di grù è utilizzato nei rituali ed incantesimi di fertilità, amore, salute, protezione, felicità, guarigione e gioia rinnovata, e nella Magia simpatica.
Se pensi di essere stato bersaglio di un incantesimo d’amore indesiderato, prepara un tè con le foglie essiccate e, mentre lo sorseggi, pronuncia:
Non te cupio, non te amabit;
non requiro amorem tuum.
(Non ti voglio, non ti amerò;
non chiedo il tuo amore)
Invece, se vuoi aumentare la tua ricchezza, prendi una radice di Becco di grù e mettila in un sacchetto di stoffa verde o dorata, insieme con una moneta a tua scelta.
Così come questa pianta si propaga molto facilmente, altrettanto facilmente aumenterà la tua ricchezza.
Come buon augurio di serena gravidanza e parto felice di un bimbo sano, prendi un sacchettino (mojo) rosa o bianco, al cui interno metterai una radice di Becco di grù, foglie di Menta piperita essiccate, una foglia di Ortica essiccata ed una pietra Adularia, o una Corniola, o Quarzo rosa.
Poggia il sacchettino sulla tua fronte, mentre pensi a tante buone intenzioni nei riguardi della persona incinta, e donaglielo con immensa buona volontà.
PIANETA: Mercurio
ELEMENTO: Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Bilancia
CHAKRA: 3, Manipura (C. del Plesso solare)
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