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Novembre 2023
«Io credo nel cavallo. L’automobile è un fenomeno temporaneo»
Questa sembra che sia un’affermazione dell’Imperatore Guglielmo II, dopo pochi anni dall’invenzione, appunto, dell’automobile.
Ma, al di là se sia vero o falso, la cosa inequivocabile è che questa invenzione sia stata un successo mondiale, visto che oggi nel mondo ci sono circa 1,5 miliardi di autovetture, a fronte di 8 miliardi di persone.
Noi amiamo le nostre automobili, con esse trascorriamo tantissime ore, per andare al lavoro, al centro commerciale, in gita, ovunque!
Alcune persone però, per disparati motivi, prendono altri mezzi di trasporto come l’autobus, la metro, il treno, la moto, l’aereo, la bicicletta, ecc.
Comunque sia, un Incantesimo di Protezione per il Viaggio potrebbe essere utile però, per arrivare in sicurezza alla nostra destinazione e poi tornare serenamente a casa.
Certo, questo è adatto principalmente ai propri mezzi privati, ma troveremo senz’altro qualcosa che si può applicare anche ai viaggi in generale.
Innanzitutto, i mezzi di trasporto sono fatti di energia e, per alcuni di noi, hanno addirittura un’anima o una coscienza.
Quanti di noi hanno “battezzato” la propria auto, o moto, o camion?
Quindi, per iniziare un buon rapporto con il nostro veicolo, si potrebbe dargli un nome, ed inoltre, potremmo parlagli ogni giorno, come se potesse sentirci.
Ma ciò che tanti di noi fanno, magari senza dirlo in giro, non è niente di nuovo, in quanto i viaggiatori, nel corso della storia, hanno fatto la medesima cosa, oltre ad utilizzare incantesimi, rituali ed oggetti caricati magicamente, per proteggere e guidare i loro veicoli.
Per esempio, i nomadi Rom d’Europa creavano talismani decorati per proteggere i loro carri, oggetti di potere simili a quelli utilizzati oggi anche nelle automobili moderne.
I Nativi americani delle Grandi Pianure disegnavano sigilli sui loro cavalli, non solo per identificare quale cavalcatura apparteneva a quale cacciatore, ma anche per scopi magici.
Gli antichi Greci e Mesopotamici dipingevano occhi sulle prue delle loro barche, per aiutare la nave a “vedere” dove stava andando.
Le tribù della Siberia tessevano bellissimi tappeti decorati con ornamenti d’argento, per ammortizzare le loro selle e anche per proteggere i loro cavalli da danni fisici e spirituali.
Anche la polena di una sirena o di una ninfa marina, agli inizi, era più di una semplice decorazione per una nave: proteggeva i marinai dalle tempeste e dai mostri marini.
Ed anche i rituali come “battezzare” una nave o nominare un aereo con il nome di una persona importante, potrebbero avere radici nella tradizione di invitare un’entità specifica a chiedere aiuto magico.
Gli emblemi protettivi dei mezzi di trasporto e, di conseguenza dei viaggi, si ritrovano anche nella mitologia, dove Nettuno ha un’imbarcazione trainata dai delfini, Apollo ha il suo carro del Sole, Epona ha i cavalli mistici, Mercurio i talloni alati ecc.
Insomma simboli, talismani e rituali di protezione per il mezzo di trasporto e per i viaggi possono ritrovarsi o essere utili per tanti motivi, sia per tutelare noi stessi, che i nostri passeggeri, giusto per assicurarsi che il “fascino” del veicolo sia a posto.
L’energia negativa sulla strada è abbondante e se non stai attento, puoi esserne completamente consumato.
E’ per questo che il tuo mezzo ha bisogno di protezione energetica per mantenere al sicuro te, i tuoi passeggeri e gli altri conducenti sulla strada.
Con i cristalli giusti nel tuo veicolo, puoi proteggerti dai tanti pericoli, puoi anche mantenere la calma durante la guida, proteggere il tuo mezzo dai pericoli e contribuire a garantire una guida fluida da un luogo all’altro.
Vediamo come poter fare.
CONSACRAZIONE DEL VEICOLO
Oltre a dare un nome al tuo mezzo, decorarne gli interni e ricoprire il bagagliaio con adesivi per paraurti, puoi fare un ulteriore passo avanti e consacrarlo, proprio come si farebbe con qualsiasi altro strumento per uso magico.
Puoi eseguire un rito spirituale per il tuo trasporto, creando un Cerchio, o creando uno spazio sacro attorno ad esso.
Riconosci le indicazioni, gli Elementi, gli spiriti, i totem ed altre entità legate al viaggio, oppure invoca le tue divinità personali e richiedi la loro assistenza.
Chiedi alle tue Guide di aiutarti a proteggerti, a mantenere il tuo veicolo al sicuro da eventuali danni e richiedi che tutti i suoi componenti meccanici funzionino correttamente.
Evoca potere per un rituale di purificazione, soprattutto se il veicolo è usato, spruzzandolo con Salvia e lavandolo poi con acqua pulita, proprio come faresti per la tua casa o il tuo spazio di lavoro.
Se vuoi fare un rito sciamanico, tamburella intorno al tuo mezzo e brucia un pizzico di Cedro nel posacenere.
Per un rito Wicca, si potrebbe benedire il veicolo con strumenti rituali legati agli Elementi, come uno spruzzo d’Acqua per l’Occidente, o una candela per rappresentare il Fuoco (attenzione a non incendiare…)
Va bene anche un unzione con oli essenziali, come Incenso, legno di Sandalo o Eliotropio.
Altri esempi di consacrazione è brindare sui propri mezzi con idromele o birra; dipingere sigilli magici sulla carrozzeria o sul cruscotto del veicolo.
Tradizionalmente, una bottiglia di vino è utilizzata fin dall’antichità, per benedire e consacrare una barca prima del “suo” viaggio inaugurale, attribuendole un nome femminile.
Gli Inuit lavano le loro slitte trainate da cani con la neve, cosa che si può fare anche con una motoslitta.
Gli agricoltori proteggono persino ritualmente i loro trattori agricoli.
In pratica, ognuno può consacrare cosa e come vuole.
PULIZIA DEL MEZZO
Qualsiasi rito tu voglia fare, è importantissimo che, prima di fare qualciasi altra cosa, tu esegua un rituale di pulizia, per rimuovere qualsiasi energia negativa e preparare il tuo veicolo alla protezione.
Quindi è effettivamente una buona idea PULIRE il tuo mezzo prima di iniziare il rituale, rimuovendo qualsiasi disordine, vestiti, sporco, rifiuti e qualsiasi altra cosa abbia incrostato il suo interno ed esterno.
Una volta che tutto sarà fisicamente pulito, eseguirai un rituale di purificazione fumigando con uno smudge di salvia e recitando un semplice incantesimo purificante.
Esegui il rito sia all’interno che all’esterno, purificando completamente per preparare alla protezione energetica.
TALISMANI PER I VIAGGI
Si potrebbe eseguire una cerimonia di mercoledì, durante la Luna crescente, creando un cerchio (o in altro modo uno spazio protetto), per scacciare via qualsiasi energia dannosa e richiamare gli spiriti degli antenati, agitando un sonaglino.
Oppure, usando il tessuto giallo, crea una “borsa Mojo“, posizionando alcuni oggetti potenti sulla stoffa, quindi avvolgila attorno agli oggetti e fissala con un nastro o un filo rosso.
Il giallo è il colore del sole, dell’aria e del viaggio, mentre il rosso è il colore della difesa.
Poi ci sono piante ed erbe legate ai viaggi ed alla protezione, che includono le ghiande, le foglie di frassino, i semi di piante “viaggiatrici” come aceri, asclepiadaceae, cardi, alberi di catalpa o denti di leone, edera, ruta, corteccia di betulla, resina di pino.
Pietre e metalli associati al trasporto includono turchese, peridoto, diaspro, ferro, rame, magnetite e selce.
Particolarmente potente è una punta di freccia, che non deve essere necessariamente antica.
Anche le piume di uccelli funzionano bene per un rito di trasporto, specialmente quelle di cardinali o gabbiani, ma se non riesci a trovare una piuma di uccello selvatico, usa una piuma gialla, rossa o bianca acquistata in un negozio di artigianato.
Possono essere utilizzati anche crine di cavallo, terra raccolta da un luogo di vacanza preferito, un pezzo di corno di cervo, o altri oggetti di potere con significato magico personale.
Puoi scrivere una frase come “custodisci questo veicolo e tutti coloro che sono a bordo“, su pergamena o carta colorata, oppure usa una Runa, un sigillo planetario o un’altra iscrizione protettiva.
Poi appendilo allo specchietto retrovisore, o posizionalo dietro l’aletta parasole, o nel vano portaoggetti, o legalo alla leva del cambio.
Prima però, ricorda sempre di “caricare” magicamente il tuo talismano con energia, mettendolo sotto il Sole per un paio di giorni, o invocando le tue Guide, o ungendo i tuoi oggetti di potere con olio essenziale, o suonando il tamburo, ballando, cantando, accendendo una candela, insomma qualsiasi cosa che aumenti l’energia.
Infine, non dimenticare di ringraziare e congedare tutte le entità che hai evocato nel tuo rituale.
CRISTALLI
Se decidi di utilizzare i cristalli, ti consiglio di metterli in punti specifici del tuo mezzo, in quanto ogni posizione ed ogni tipo di pietra ha un determinato scopo, che aiuta a proteggere te ed il tuo veicolo.
Ecco alcuni dei posti principali in cui mettere i cristalli nella tua auto:
<> Sotto il sedile del conducente.
<> Sotto il sedile del passeggero.
<> Appeso allo specchietto retrovisore.
<> Nel bagagliaio.
<> Nel vano portaoggetti.
<> All’interno di una console centrale.
<> Sul cruscotto.
Inoltre, ti consiglio alcune pietre, ma potrai scegliere diversamente, in quanto vale sempre l’intenzione.
QUARZO IALINO: Metterlo nel bagagliaio è un ottimo modo per impostare una luce bianca protettiva attorno all’intero veicolo. Essendo uno dei cristalli più grandi, il Quarzo ialino fornisce sicurezza e ti mantiene vigile mentre guidi. Inoltre, rimuoverà ogni confusione di guida e ti aiuterà a pensare chiaramente, mentre ti dirigi nel traffico e sulla strada da percorrere. Rimuove l’energia negativa, in modo da poter guidare senza distrazioni, stress o frustrazione.
TORMALINA NERA: Protegge dall’energia indesiderata, ed è un ottimo cristallo da mettere sotto il sedile del conducente, per tenere a bada la rabbia mentre si sta in strada. Se c’è energia negativa nel tuo mezzo o sulla strada, la Tormalina la espellerà e lascerà al suo posto una sensazione pacifica e positiva. Inoltre, ti manterrà concentrato, a tuo agio e ti aiuterà ad ignorare quelle piccole irritazioni, che potresti provare mentre guidi.
TURCHESE: Visto che promuove la pace, la chiarezza e la custodia, è un ottimo cristallo da appendere allo specchietto retrovisore, per una protezione totale del tuo veicolo e dei suoi occupanti. Molti considerano il Turchese una difesa contro il male, quindi tenerlo in bella vista nel tuo mezzo, invierà un’energia difensiva che ti aiuterà a guidare tranquillamente ed a tenere lontano ogni pericolo.
MALACHITE: Questa pietra tende ad avere effetti calmanti, che riducono l’ansia e rilassano il corpo. Tenendo nel veicolo la Malachite, puoi preservare la tua energia positiva e mantenere un’aura di entusiasmo. Così potrai viaggiare con divertimento e vedere posti nuovi, senza preoccuparti.
AMETISTA: Questo cristallo ti darà guida e conforto mentre guidi, ti aiuterà a sentirti a tuo agio ed a rimanere in carreggiata, mentre viaggi lungo la strada. L’Ametista, inoltre, è rilassante e promuoverà energia positiva e sicura, mantenendoti lontano dagli incidenti durante la guida.
HOWLITE: E’ una pietra fantastica per prevenire la nausea e ridurre gli effetti della chinetosi. L’Howlite va bene sia nei viaggi in aria, che via terra o via mare, e ti aiuta a calmare i nervi. Stabilizza la tua vista e lenisce il disagio, assicurandoti di guardare il lato positivo e rimanere ottimista riguardo al viaggio. La sua influenza calmante può prevenire la rabbia da strada. Inoltre, ti aiuta a far scomparire le preoccupazioni ed i dubbi legati al viaggio, a rimanere vigile e concentrato se sei tu alla guida.
OCCHIO DI TIGRE: L’Occhio di Tigre è un cristallo importante per guidare in sicurezza perché aumenta la concentrazione. Con un cristallo occhio di tigre nella tua auto, rimarrai vigile, consapevole e concentrato sulla strada. Se sei incline alle distrazioni, vorrai tenere questo cristallo nella tua macchina senza fare domande. Mentre guidi, puoi estrarre l’occhio della tigre per ottenere ulteriore energia e concentrazione durante il viaggio.
SHUNGITE: Funziona meglio come scudo dalle energie negative e le espelle ovunque venga utilizzata. Porta un cristallo di Shungite nel bagaglio a mano per viaggiare in aereo in tutta sicurezza, oppure attacca un adesivo di Shungite al tuo telefono, per liberarlo dalle chiamate negative.
OSSIDIANA NERA: Disintegra l’energia negativa ed incoraggia il pensiero positivo. Aumenta l’intuizione, allenandoti ad individuare il pericolo prima che ti colpisca. È una delle pietre migliori per i passeggeri dell’auto di qualcun altro, o per chiunque utilizzi i mezzi pubblici, in quanto fa sentire al sicuro, protetti e radicati in un ambiente estraneo. Durante la guida, i braccialetti di Ossidiana nera riducono l’incertezza su strade nuove ed insolite; ti danno la sicurezza di guidare ovunque, in sicurezza, anche quando sei all’estero e la guida è nel lato contrario a cui sei abituato. Adatta soprattutto nei viaggi lunghi.
CORNIOLA: E’ favolosa da utilizzare quando si desidera incontrare nuove persone lungo la strada.
QUARZO CITRINO: E’ un altro cristallo che ti manterrà calmo e in pace mentre guidi, eliminando la rabbia e le sostanze irritanti della strada. Produce un’energia leggera e positiva che ti ricorderà di respirare profondamente e rimanere calmo e concentrato sulla strada. Quando guidi è importante essere sereni e lucidi. Questi sentimenti ti aiuteranno a guidare in sicurezza e lontano dai pericoli.
PAROLE DI POTERE
Nel folklore di tutto il mondo esoterico, bisogna imparare ad usare determinati nomi, se si desidera realizzare i propri desideri.
Sì, perché i nomi sono davvero parole di potere e questo è il motivo per cui molte “streghe” scelgono un nome magico per se stesse, poiché nell’autodeterminazione c’è un potere.
Ma molti scelgono di mantenere questo segreto e di rivelarlo alla propria congrega solo a causa del potere contenuto in un nome.
I nomi sono importanti negli incantesimi di evocazione, nominare un Essere, un potere o un’energia significa controllare quell’entità.
E questo di solito viene fatto nelle magie che coinvolgono energie potenti o potenzialmente malefiche.
Queste parole vengono racchiuse in un discorso magico, che può includere l’evocazione dell’aspetto della divinità in questo caso associato al trasporto, quindi mantieni la tua mente concentrata sulla protezione del tuo veicolo dai danni.
L’intento è ciò che conta, per esempio, una cerimonia pre-viaggio utilizza parole di potere, combinate con il riconoscimento delle direzioni, dei gesti, della visualizzazione e di altre tecniche magiche.
Per esempio, stando davanti al tuo veicolo, alza la mano destra e, usando solo l’indice e il mignolo, crea le “corna di Cernunnos” e disegna un Pentagramma (o altro simbolo sacro) nell’aria.
Camminando in senso orario intorno all’auto, inscrivi il sigillo in ciascuna direzione cardinale, o su ciascun lato del veicolo, pronunciando le tue parole di potere.
Per spiegare meglio ciò che intendo, faccio alcuni esempi di Parole di Potere.
Parole di Potere rivolte alla parte frontale del mezzo: “Possa questo veicolo essere protetto da tutte le energie magiche dannose o da qualsiasi altra influenza malevola”.
Parole di Potere rivolte al lato passeggero: “Che abbia solo incontri positivi con le persone, la natura, la creazione o le autorità”.
Parole di Potere rivolte alla parte posteriore del veicolo: “Possa funzionare correttamente e bene, e mantenersi in buone condizioni di funzionamento”.
Parole di Potere rivolte al lato conducente: “Che possa rimanere intero, finché non ritorni in questo luogo (o finché non ritorni a casa) per riposare per la notte”.
Alla fine della frase prescelta, dire: “Sia così, grazie!”
Mentre pronunci le Parole di Potere, potresti immaginare una luce scintillante che circonda il tuo veicolo, o un cono di potere che ti protegge da tutte le influenze negative.
Naturalmente, questo tipo di cerimonia può essere adattata ad altri veicoli, o anche ad un viaggio a piedi.
Ti lascio con qualche incantesimo, che puoi eseguire da solo o coinvolgendo i tuoi compagni di viaggio.
Puoi effettuare questi incantesimi per viaggi più brevi o per diverse forme di viaggio come aereo, treno o anche un’escursione di più giorni.
Un’altra variante di questi incantesimi è combinarli con l’energia delle fasi lunari, come pianificare il tuo viaggio in una notte di Luna Nuova ed eseguendo il rituale di divinazione del viaggio allo stesso tempo.
Oppure puoi provare l’Incantesimo del Nodo durante la Luna Piena, per sigillare tutta la magia.
Invece l’energia della Luna calante funzionerebbe perfettamente con l’Incantesimo di pulizia dell’auto con i Tarocchi.
Insomma, non importa quali incantesimi farai nel tuo viaggio, ricordati di rimanere connesso al tuo intuito durante tutto il processo.
Sii aperto a qualunque magia ti senta portato a provare, mentre sei fuori ad esplorare questo grande e vasto Mondo.
INCANTESIMO DI PURIFICAZIONE DEL VEICOLO CON I TAROCCHI
Occorrente:
♠ Arcano dei Tarocchi Matto
♠ Arcano dei Tarocchi Carro
♠ Arcano dei Tarocchi Sole
♠ Arcano dei Tarocchi Temperanza
♠ Otto di Bastoni
Se devi guidare un mezzo a noleggio o di qualcun altro, sai bene che l’energia della persona, che vi è stata precedentemente, è penetrata in quel veicolo.
Non importa la natura dell’energia, sarebbe preferibile iniziare il viaggio, facendo una bella pulizia “magica”. Quindi quando sali nel mezzo, prima di accendere il motore, tira fuori le carte dei Tarocchi utili per questo incantesimo.
La prima carta è il Matto, perfetta per purificarsi prima di un viaggio, poiché il Matto è talvolta raffigurato come un giovane che parte per una grande avventura ed è la primissima carta del mazzo dei Tarocchi, che porta con sé l’energia di nuovi inizi e possibilità illimitate.
Quindi, siediti al posto di guida, apri i finestrini e tieni la carta del Matto tra le mani.
Esaminala attentamente, nota qualunque sentimento emerga mentre lo fai senza giudizio o attaccamento, perchè potrebbero essere i pensieri o le emozioni di chi ti ha preceduto.
Altrimenti, se il veicolo è tuo, potrebbe essere energia residua dall’ultima volta che hai guidato.
In ogni caso, onora ciò che senti, ma allo stesso tempo lascia che tutta questa energia fluttui fuori dai finestrini. Quando sentirai che tutti i residui energetici (positivi e negativi) sono stati spazzati via, chiudi gli occhi ed inizia a visualizzare la luce bianca che scorre giù dal cielo, fluttuando attraverso i finestrini, riempiendo l’auto ed i tuoi polmoni.
Questa luce bianca, che stai evocando, è il potere curativo e protettivo dell’Universo.
Mentre lo inspiri, concentrati sull’energia della carta del Matto e dì ad alta voce o nella tua testa: “Questo veicolo ora è una tabula rasa. Come il Matto, manterrò un cuore gioioso ed una mente aperta nel mio viaggio selvaggio e meraviglioso”.
Poi, prendi la carta del Carro e mettila sulle tue ginocchia, essa non potrebbe essere più perfetta per un viaggio in quanto, quando appare nella stesa dei Tarocchi, a volte si riferisce al viaggio.
Afferra il volante dell’auto con entrambe le mani, porta la tua attenzione al respiro, facendo inalazioni profonde e complete.
Successivamente, stringilo forte e senti le braccia, il petto ed il busto irrigidirsi.
Consenti a te stesso di sentire il potere e la determinazione della carta del Carro, perché invocare il suo potere rende sostanzialmente te (e il tuo mezzo) inarrestabili.
Non importa quali ostacoli o cose inaspettate si presentino durante il tuo viaggio, l’energia del Carro ti guiderà in sicurezza.
Dì ad alta voce o nella tua testa: “Mi muovo verso la mia destinazione in modo sicuro e costante. Ad ogni chilometro divento più fiducioso. So di essere potente”.
N.B.: Durante il viaggio, queste due carte dovranno rimanere ben visibili, quindi fissale in qualche modo al cruscotto o altro.
Poi prendi la carta della Temperanza, ottima se tendi ad innervosirti per il viaggio.
Infatti ti aiuterà a rimanere calmo, sereno e concentrato, indipendentemente dai problemi che si presenteranno.
Invece l’Otto di Bastoni può essere utilizzato, se stai cercando di arrivare a destinazione il più velocemente possibile.
INCANTESIMO PROTETTIVO CON LA LUNA ED IL MOJO
Questo è un incantesimo con il sacchettino Mojo ed ha lo scopo di sfruttare il potere della Luna, per proteggere il suo creatore.
Occorrente:
♥ Adularia
♥ Quarzo ialino
♥ Quarzo fumè
♥ Sacchettino di stoffa verde
Perla d’argento
Lunaria (Moneta del Papa)
Metti tutti gli oggetti ed il disco di Lunaria nel sacchetto.
Ungiti leggermente con olio essenziale di Canfora bianca (o qualsiasi profumo leggero) e porta/indossa il sacchettino Mojo che hai preparato, ovunque tu vada.
INCANTESIMO DEL NODO PER IL VIAGGIO SU STRADA
Occorrente:
♦ Filo da ricamo, o spago, o di lana, o di cotone
♦ Un pezzo di carta
E’ un ottimo incantesimo da fare la notte prima del tuo viaggio e, nonostante sia pensato per un viaggio di più giorni, funziona anche per una gita di un giorno.
Prendi un filo abbastanza lungo, che servirà per allacciarlo al polso o alla caviglia dopo avervi fatto qualche nodo, e stendilo su una superficie, allungandolo in modo che sia in linea retta.
Imposta un timer di dieci minuti ed inizia a scrivere un diario su ciò che desideri per il tuo viaggio: così starai fissando un’intenzione per il tuo viaggio, potenziandola mentre scrivi.
Immagina queste frasi come una sequenza fotografica, per esempio:
—“Chiudo il bagagliaio sentendomi rilassato”.
—“Sono puntuale e ho tutto ciò di cui ho bisogno”.
—“Mi fermo a mangiare in una trattoria carina”.
–“Il sole è caldo sulle mie braccia e sul mio viso, mentre parcheggio la macchina ed entro dentro”.
—“Mi metto nel mio letto d’albergo. Adoro la sensazione di queste lenzuola fresche e pulite e di questi morbidi cuscini!”
E così via.
Una volta che hai una frase o due per ogni giorno (o ora) del tuo viaggio, prendi il filo e leggi l’intenzione di ogni “scena”, mentre fai un nodo alla corda, ovvere un nodo per ogni intenzione.
Sappi che, finché quel nodo sarà a posto, il tuo incantesimo sarà attivo.
Dopo aver fatto i nodi per tutte le tue intenzioni, lega il filo al polso o alla caviglia (del lato in cui guidi).
Ciò suggellerà la tua intenzione per il tuo viaggio e, se in qualsiasi momento il braccialetto si slaccerà, riannodalo: deve rimanere legato affinché l’incantesimo abbia effetto.
INCANTESIMO RAPIDO DI PROTEZIONE NOTTURNA
Occorrente:
♣ Cristallo di Ametista
♣ Le chiavi del tuo mezzo
♣ Un foglietto di carta
Ogni sera, mentre sei in viaggio, scrivi le tue intenzioni per il giorno successivo, scrivendo col tempo presente e in prima persona, tipo:
—“Arrivo a destinazione sano e salvo, sentendomi riposato e pronto per divertirmi”.
Piega il foglio e posavi sopra le chiavi del mezzo, poi posiziona un cristallo di Ametista sopra le chiavi.
Lascialo lì tutta la notte, così il giorno dopo le tue chiavi saranno cariche della tua intenzione positiva, così come dell’energia protettiva del cristallo di Ametista.
DIVINAZIONE DEL VIAGGIO SU STRADA
Occorrente:
◊ Un mazzo di Tarocchi
◊ Una mappa o immagini delle fermate o delle destinazioni del tuo viaggio
Pianifica tutte le fermate per il tuo viaggio, e segnale su una mappa.
Se non ce l’hai, raccogli le immagini delle tue destinazioni, vanno bene anche cartoline o immagini prese da Internet.
Mescola il tuo mazzo di Tarocchi e chiedi: “Di quale energia ho bisogno per ottenere il massimo da questa destinazione?”
Fallo per ogni tappa del viaggio ed annota quale carta estrai per i diversi luoghi, prendendoti qualche minuto per annotare i tuoi pensieri al riguardo.
Tieni questi appunti con te mentre vai da un posto all’altro; rimani aperto a vedere come l’energia delle carte si riflette in tutto ciò che sperimenti nei diversi luoghi.
La Rodocrosite è un minerale appartenente al gruppo Calcite, conosciuto in America come la “Rosa degli Incas” in quanto, nel XIII secolo, queste gemme venivano trovate nelle rocce in cui gli Incas estraevano rame ed argento.
Questo antico popolo credeva, che le meravigliose gemme rosa della Rodocrosite si formassero dal sangue dei loro re e regine.
Il suo nome deriva dal greco “rodon” = “rosa” e “crosis” = colore, in riferimento appunto alla sua colorazione, dal rosa chiaro al rosso brillante, con segni circolari ed ondulati dal bianco al grigio.
Giacimenti di Rodocrosite importanti si trovano in: Romania, Giappone, Germania, Russia, Canada, Messico, Perù, Argentina, Montana, Colorado, Sud Africa.
Il minerale più grande di Rodocrosite, “Alma King“, è stato trovato nella miniera di Sweet Home in Colorado ed ora fa parte di una collezione privata.
La Rodocrosite è la gemma nazionale dell’Argentina.
Una leggenda narra che, nella Ande, esiste una grotta che custodisce un masso di Rodocrosite a forma di cuore, protetto e venerato dalla gente del luogo da millenni, che è il “cuore della Madre Terra” e batte una volta ogni duecento anni.
Questo minerale è una pietra che integra energie fisiche e spirituali, stimolando l’amore e la passione, mentre energizza l’anima.
La Rodocrosite apre il cuore, allevia la depressione ed incoraggia una visione positiva ed allegra, migliorando l’autostima ed alleviando lo stress emotivo.
Incoraggia un atteggiamento positivo, creatività ed innovazione e migliora gli stati onirici.
La Rodocrosite regola e stabilizza il battito cardiaco, equilibra la pressione sanguigna e stimola la circolazione, i reni e gli organi riproduttivi.
Allevia l’emicrania, i disturbi della pelle, gli squilibri della tiroide e i problemi intestinali, oltre a purificare il sistema circolatorio e diminuire la vista scarsa.
Il nutriente colore rosa-rosso di questa gemma fornisce un collegamento tra il tuo cuore ed il tuo plesso solare, aiutandoti a raccogliere il coraggio di amare te stesso pienamente e completamente.
La Rodocrosite è una buona pietra per ricordare a te stesso la tua perfetta magnificenza; ti aiuta a superare gli abusi verbali, mentali ed emotivi, stimolando la tua memoria per dare un’affermazione positiva ogni volta che pensieri negativi del passato sorgono nella tua coscienza.
E’ l’alleato principale nella guarigione del bambino interiore, soprattutto laddove profondi traumi emotivi ti hanno lasciato incapace di provare gioia o esprimere la tua creatività.
Può aiutarti a sentirti più sicuro nell’usare la tua volontà per creare una nuova realtà.
La Rodocrosite rappresenta l’amore disinteressato e la compassione, espande la tua coscienza ed integra le energie spirituali con quelle materiali, donandoti anche un atteggiamento dinamico e positivo nei confronti della vita.
E’ un’ottima pietra per il cuore e le relazioni, soprattutto per le persone che si sentono non amate, oppure per quelle che hanno bisogno di guarigione dagli abusi sessuali.
Questa gemma attirerà a te la tua anima gemella, ma non tutte le anime gemelle sono lì per l’amore eterno, alcune sono utili soltanto per insegnarti una lezione di vita: ad esempio, per insegnarti ad essere più forte e difendere te stesso, piuttosto che pensare a trovare soltanto l’amore eterno.
La Rodocrosite insegna al cuore a comprendere che i sentimenti dolorosi sono lì per una ragione, e a non lasciarsi sopraffare o permettere la negazione della situazione.
Ti mostra eventuali modelli di comportamento distruttivo in corso, che devono essere rimossi in modo da poter andare avanti verso un futuro più luminoso.
Insiste nel farti affrontare la verità sulle persone, piuttosto che la tua visione di loro.
Inoltre, ti fa comprendere che c’è sempre qualcosa di positivo che può emergere anche dalle situazioni più negative: ci vuole tempo e senno di poi per vedere quel lato positivo, ma stai certo che esiste.
La Rodocrosite è nota per le sue proprietà di ispirazione meditativa.
Incoraggia gli utenti ad accedere alle porte dei Regni che li circondano ed è utile nel mondo degli spiriti, per aiutare le persone a risolvere le difficoltà delle vite precedenti.
La Rodocrosite è un fattore motivante di collegamento tra lo spirito di chi lo indossa e le entità celesti come raffinato guaritore, inoltre può aiutarti durante la meditazione, a tornare indietro nel tempo per recuperare e rivivere ricordi perduti.
La Rodocrosite può essere utilizzata con affermazioni o altri rituali, per liberare la memoria e recuperare le energie che erano state imprigionate nella fissazione e, in alcuni casi, alcuni tratti o doti possono essere ricordati e riportati nel Regno del sé cosciente.
Questa gemma meravigliosa aumenta i legami telepatici tra te ed i membri della famiglia o gli animali e può essere anche utilizzata come cristallo di richiamo, per generare notizie o contattare un amico perduto, un parente, un ex amore.
Posiziona la tua Rodocrosite accanto ad una foto di chi è scomparso, e metti le mani su entrambi i lati della pietra.
Visualizza dove e quando siete stati insieme l’ultima volta, pronuncia a bassa voce il suo nome per tre volte, e chiedile di mettersi in contatto o di inviare notizie.
Per un animale domestico, immaginalo nel suo posto preferito e lascia lì, oppure sull’uscio dell’ingresso di casa, la Rodocrosite.
Questo minerale è portentoso nell’aiutare i bambini nei passaggi dal nido ad una scuola e poi, man mano, all’altra, o a frequentare una nuova scuola o università, per stabilirsi e trovare nuovi amici facilmente.
E’ un potenziatore naturale per diventare un adulto più maturo, curando le ferite dell’infanzia e permettendo di comprendere e perdonare meglio i propri genitori.
La Rodocrosite è proprio la pietra adatta di sostegno per chiunque lavori con i bambini, come pediatri, insegnanti dal nido alle scuole elementari ed operatori sanitari.
La Rodocrosite viene utilizzata nella sezione sud-ovest di uno spazio o di una residenza, a causa della sua tinta rosata.
Essendo legata a sentimenti di affetto, passione e genitorialità, per attirare il suo potere femminile dello sviluppo e delle cure genitoriali, dovresti posizionarla nell’angolo sud-ovest del soggiorno o della casa.
Per purificare la Rodocrosite si possono utilizzare diversi metodi:
1) Fumigazioni con Smudge di Salvia o Palo Santo. Accendi smudge e passa la Rodocrosite attraverso il fumo, immaginando che le energie negative vengano eliminate.
2) Suono. Utilizzando una ciotola o un diapason, crea un suono risonante vicino alla pietra, per purificare il suo campo energetico.
3) Poni la Rodocrosite su un pezzo di Selenite o vicino ad altri cristalli di quarzo come il Quarzo citrino, il Quarzo ialino (cristallo di rocca), noti per le loro proprietà di amplificazione energetica.
Per quanto riguarda la ricarica della Rodocrosite, un metodo eccellente è quello di esporla alla luce della luna, la cui dolce energia ricaricherà la pietra, potenziandone le proprietà curative.
Tuttavia, bisogna fare attenzione a non lasciare la Rodocrosite alla luce diretta del sole, perché un’esposizione prolungata può sbiadire il suo bellissimo colore.
PIANETA: Marte
ELEMENTO: Acqua-Fuoco
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Scorpione-Leone
CHAKRA: 3, Manipura (C. del Plesso solare) – 4, Anahata (C. del Cuore)
Comunemente, siamo abituati ad usare la parola Rucola, per indicare la pianta di cui utilizziamo le foglie, come accompagnamento alle insalate ma, in realtà, questo nome volgare è utilizzato per 2 diversi generi appartenenti entrambi alla famiglia delle Brassicaceae.
Facciamo ordine.
Originario della Macaronesia e dell’Europa meridionale, il genere Diplotaxis comprende una quarantina di specie, di cui la più famosa è la Diplotaxis tenuifolia, conosciuta comunemente come: Rucola selvatica, Ruchetta selvatica, Rughetta selvatica, Aruca, Ricola, Ruchitta, Rucola muraiola.
Diplotaxis: dal greco “disposizione”, per la disposizione dei semi in doppia fila nella siliqua.
Tenuifolia: per le foglie sottili e finemente divise.
Nomi in altre lingue: Perennial wall rocket , Diplotaxis à feuilles ténues, Schmalblättriger Doppelsame, Wilde Rauke, Lincoln Weed, Sand rocket, Sand mustard.
Può essere alta fino ad una cinquantina di centimetri e presenta foglie pennatosette dentate, fiori a 4 petali gialli, semi racchiusi in silique, i tipici frutti delle Brassicaceae, che si aprono in due valve.
Cresce lungo i margini delle strade, nelle scarpate e muri, nei campi abbandonati, in suoli aridi d’estate, dal livello del mare alla fascia montana inferiore.
E’ presente in tutta Italia.
Utilizzata come erba culinaria fin dall’epoca romana, la Ruchetta selvatica è un’erba popolare con un sapore piccante di nocciola, molto forte, quindi deve essere usata con parsimonia.
Conferisce un aroma verde erbaceo ed un caratteristico sapore forte e pepato all’insalata mista, e può essere aggiunta a fritture, zuppe e salse.
La Ruchetta selvatica contiene antiossidanti, aiuta la digestione, purifica il sangue ed è un’ottima fonte di vitamina C e potassio.
Nell’opera del XI secolo “Trattamenti per le donne”, scritta da Trotula de Ruggiero, una medica italiana appartenente alla Scuola medica salernitana, si menziona la “rucola selvatica cotta nel vino” in un rimedio per il “flusso sanguigno” nelle donne.
La Ruchetta selvatica, per il caratteristico sapore ed odore, è spessissimo confusa con la Rucola coltivata (Eruca sativa), comunemente venduta nella grande distribuzione, dalla quale si distingue per i suoi fiori gialli, mentre quelli dell’Eruca sono bianchi venati di viola, e per il sapore simile ma molto più pungente.
Un’altra specie conosciuta è la Diplotaxis erucoides, comunemente conosciuta come Ruchetta violacea, Rucola bianca, Senape pazza, Salapune, Sanapi, Ciuriddi, Ambulazza, Cime de ciucciu, Apullo, Rucoletta.
Erucoides: con foglie simili all’Eruca.
Nomi in altre lingue: Diplotaxis roquette, Ruken-Doppelsame, White Wall Rocket.
Alta fino ad una sessantina di centimentri, presenta foglie pennatosette leggermente crenate o dentate, fiori a 4 petali bianchi con sfumature violacee ed i tipici frutti a siliqua.
Cresce in campi coltivati, orti, incolti aridi ed è’ presente in tutta Italia, tranne la Val d’Aosta.
E’ usata generalmente lessata e poi ripassata in padella con olio, aglio e peperoncino.
Provatela al posto delle cime di rapa con i cavatelli, non ve ne pentirete, è molto più gustosa e “particolare”.
Può essere anche usata cruda per insaporire insalate, o lessata e condita con olio e limone, come condimento di pastasciutte e ripieni.
La Ruchetta violacea contiene glucosinolati, composti responsabili del suo aroma e sapore caratteristici, simili a quelli della senape o del wasabi.
Foglie e i fiori vengono utilizzati per preparare decotti o infusi dall’effetto antibatterico, antiscorbutico, stimolante ed espettorante.
La sua assunzione, infatti, è indicata in caso di afonia, tonsillite, asma, bronchite o faringite, ed è anche usata localmente per i gargarismi, per alleviare la raucedine.
Originario del bacino del Mediterraneo, il genere Eruca comprende 3 specie tra cui, la più conosciuta è l’Eruca vesicaria (sinonimo di Eruca sativa), conosciuta popolarmente come Rucola, Erba ruga, Arucola, Arigola, Ruca, Rugatta, Ricola, ecc.
Eruca: da ruchetta, erba dal sapore acre citata da diversi botanici.
Vesicaria: con silique rigonfie come una vescica.
Sativa: da seminare.
Nomi in altre lingue: Garden Rocket, Colewort, Rocketsalad, Roquette cultivée, Senfrauke, Ruke, Oruga común, Arugula.
La “vera” Rucola è una pianta erbacea molto odorosa, che cresce spontanea nell’Italia mediterranea, dal livello del mare fino agli 800 metri d’altezza, in terreni incolti, orti, bordi stradali e tra i ruderi.
Può raggiungere i 50 cm di altezza, presenta foglie pennatifide dentate, fiori biancastri con venature violacee e semi disposti in silique.
La Rucola è ricca di acido folico, vitamina K, vitamina C e potassio.
Oltre alle foglie, i fiori, i baccelli giovani ed i semi maturi sono tutti commestibili.
Le foglie giovani possono essere consumate crude o cotte, aggiunte all’insalata, aggiunte alle zuppe ecc.
Dai semi si ottiene un olio semi-essiccante, che spesso sostituisce l’olio di colza, ed è noto come “Olio di Jamba“.
Inoltre, con essi si ottiene una senape, il cui sapore forte e piccante si sviluppa quando ai semi macinati viene aggiunta acqua fredda.
Invece, con la miscelazione della polvere dei semi con acqua calda o aceto, si produce una senape amara.
In Medio Oriente, si usano i semi di Rucola, per la preparazione di una mostarda dal gusto molto forte.
In Giappone, la Rucola costa il corrispondente di 230 euro al chilo, è venduta in buste da quindici o venti grammi, perché è il massimo della quantità che la massaia, appartenente ad una famiglia di ceto medio, può acquistare.
“et Venerem revocans eruca morantem”
-Suèio, I secolo a.C.-
Nel periodo del Rinascimento, la Rucola era considerata un grande afrodisiaco ed addirittura si narra, che alcuni monaci, dopo aver bevuto un liquore a base di Rucola, abbandonassero il voto di castità.
Era molto cara agli Antichi, soprattutto per le sue proprietà curative.
I Romani, che ne consumavano anche i semi, le attribuivano qualità magiche e la utilizzavano nei filtri amorosi, ritenendola il più potente tra gli afrodisiaci.
La sua coltivazione era spesso effettuata nei terreni che ospitavano le statue falliche, erette in onore di Priapo, Dio della virilità.
Ovidio, nella Ars Amatoria, la chiamava “Eruca salax” o “Herba salax”, cioè “Erba lussuriosa”, sconsigliata in caso di delusioni d’amore.
Columella sosteneva: “l’Eruca eccita a Venere i mariti pigri”.
“Si crede ancora ne’ cibi sia facoltà di eccitare Venere, sì come per gli uomini è nella rughetta, e nelle cipolle per le bestie“, diceva Plinio.
La Rucola, secondo alcune dicerie dei Paesi del sud, mangiata nell’età della crescita, aiuterebbe ad avere un seno più prorompente.
Aggiunta ad un mix grattugiato di bulbi di orchidea e pastinache, in combinazione con pinoli e pistacchi, sembra che dia una scossa fenomenale all’uomo pigro…
Nel Feng Shui, essendo un elemento terrestre, la Rucola simboleggia la messa a terra, la stabilità e la forza.
Il Kun Qi lo afferma ulteriormente, promuovendo la stabilità ed il potere terreno, e favorisce la crescita a lungo termine ed il radicamento nella saggezza interiore.
Inoltre, simboleggia la protezione dalle energie negative, favorendo uno spazio sicuro e positivo intorno a te e ai tuoi cari.
In Esoterismo, la Rucola è una delle “droghe dell’amore” storicamente conosciute e, per le sue potenti qualità afrodisiache, nell’antichità era uno degli ingredienti principali di varie “pozioni d’amore”, insieme ad altre erbe come lavanda, cicoria e lattuga romana.
I suoi fiori sono utilizzati anche nei lavori inerenti attrazione, abbondanza, potere psichico.
Combinata con altre erbe di colore verde scuro, potenziava l’intelligenza in materia finanziaria a coloro che la consumano.
Mangiane un po’ il martedì di Luna crescente, per avere informazioni dettagliate sui tuoi investimenti.
Oppure con i pomodori per migliorare la tua vita sessuale.
INCANTESIMO PER IL RISVEGLIO DEI SENSI
50 gr. di Rucola
4 Fichi
100 gr. formaggio caprino
3 cucchiai di olio d’oliva
Sale, pepe.
Lavare la Rucola, i fichi, tagliare il formaggio a dadini.
Tagliare i fichi con la buccia, disporli su un piatto e ricoprirli con il mix di formaggio e rucola, condendo con olio, sale e pepe.
Servire a tavola, come unico piatto, al vostro partner e…attendere l’effetto desiderato.
Aspetto notizie….
PIANETA: Marte
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Capricorno
CHAKRA: 2, Svadhisthana (C. Sacrale)
Nei miti di molte culture si parla dell’Origine della Morte, una caratteristica generale della vita umana, e quindi le storie sulla sua genesi sembrano essere universali in tutte le civiltà.
Naturalmente però, i miti e le teorie cambiano da cultura a cultura, in quanto si fondano sulle diverse caratteristiche del mondo naturale o sociale.
I miti sono narrati e tramandati nelle storie, solitamente racconti morali sulla fedeltà, la fiducia o l’equilibrio etico e naturale degli elementi del mondo.
L’idea della Morte come conseguenza delle azioni umane non è però universale.
La sua immagine come Essere a sé stante è comune nel folklore moderno ed antico, in cui la Morte è spesso un essere senziente, forse un animale, forse anche un mostro, a volte è mascherata, a volte entra nel mondo per rubare e mettere a tacere la vita delle persone.
Durante il Medioevo infatti, in Europa la Morte era ampiamente vista come un Essere che veniva di notte a portare via i bambini, una figura oscura, incappucciata e macabra, una triste mietitrice, con una sete insaziabile per la vita dei bambini.
Infatti, spesso i piccoli venivano vestiti da adulti il prima possibile, per indurre la Morte a cercare la preda altrove.
La Morte come essere umano è caratteristica soprattutto dei racconti popolari tradizionali, che drammatizzano l’angoscia umana riguardo alla mortalità.
Al contrario, nel regno delle idee religiose, la morte è considerata uno stato astratto dell’Essere, non identificabile come persona.
Nel mondo del mito e della leggenda, questo stato sembra scontrarsi con l’esperienza umana della vita e, di conseguenza della natura degli esseri umani come Esseri celesti, è la vita sulla Terra che a volte viene vista come una sorta di morte.
Quindi, in conclusione, tutto sta nel come interpretiamo noi la Morte, se come un Essere o come una condizione ineluttabile.
Nella maggior parte delle culture tradizionali, l’avvento della morte viene presentato come uno sfortunato incidente avvenuto all’inizio. La Morte era sconosciuta ai primi uomini, i mitici antenati, ed è la conseguenza di qualcosa accaduto nei tempi primordiali.
Apprendendo come è apparsa per la prima volta la Morte nel mondo, si arriva a comprendere anche la causa della propria mortalità: si muore perché all’inizio è avvenuta questa cosa.
Qualunque siano i dettagli di questo mito sulla prima Morte, esso offre agli uomini una spiegazione della loro mortalità.
Altri miti spiegano l’avvento della Morte come conseguenza della trasgressione da parte dell’uomo di un comandamento divino; altri ancora collegano la mortalità ad un atto crudele ed arbitrario di qualche essere demoniaco.
Per esempio, tra le tribù australiane e nelle mitologie dell’Asia centrale, della Siberia e del Nord America, la mortalità è introdotta nel mondo da un avversario del Creatore.
Nelle società arcaiche, invece, sembra che la Morte sia un incidente assurdo, forse come conseguenza di una scelta stupida fatta dai primi antenati.
Come in Africa, dove si narra che Dio mandò agli antenati il camaleonte, con il messaggio che sarebbero stati immortali, insieme con la lucertola con il messaggio che sarebbero morti.
Ma il camaleonte si fermò lungo la strada e la lucertola arrivò per prima: dopo aver consegnato il suo messaggio, la Morte entrò nel Mondo.
Naturalmente la Morte non è mai considerata una benedizione, anzi in ogni civiltà c’è sempre stata la speranza o l’idea della perennità dell’uomo, cioè la convinzione che, pur non essendo più immortale, potrebbe vivere indefinitamente, se solo qualcosa di ostile non ponesse fine alla sua vita, come se una morte naturale fosse semplicemente inconcepibile.
Spesso addirittura si pensa che un uomo muoia perché cade vittima della magia, dei fantasmi o di altri aggressori soprannaturali.
Un altro concetto di Morte è quello dato da alcune culture arcaiche, inteso come un complemento necessario della vita, così come racconta il mito malgascio “La Luna e il Banano”:
« Dio ha voluto che il primo uomo e la prima donna potessero scegliere il tipo di morte che avrebbero avuto.
Quindi, un giorno chiese loro: “Preferireste morire come la Luna o come il Banano?”
La coppia non sapeva cosa significasse morire come la Luna o il Banano, quindi Dio spiegò: “Ogni mese la Luna muore e svanisce, poi rinasce poco alla volta per tornare a vivere. Invece, quando il Banano muore, non ritorna, ma lascia dietro di sé germogli verdi affinché la sua progenie possa continuare al suo posto. Potreste avere dei figli che prenderanno il vostro posto, oppure potreste rinascere ogni mese come la Luna. Scegliete!”
La coppia considerò che, se avessero scelto di non avere figli, sarebbero sempre stati riportati in vita come la Luna, però non avrebbero avuto nessuno che li aiutasse nel loro lavoro, nessuno a cui insegnare, da amare o per cui lottare. Pertanto, dissero a Dio che preferivano essere fecondi come il Banano e furono esauditi, ebbero molti figli, una vita felice e poi morirono.
Da allora c’è stato molto amore e nuova vita su questa Terra, che si è riempita di generazione in generazione ma, da quando la prima coppia ha scelto, la vita di ogni individuo è breve e, alla fine, il corpo avvizzisce come un Banano.»
Un’altra interpretazione sull’Origine della Morte è data anche da uno dei primi miti greci, quello che narra di Pandora, la fanciulla a cui erano stati conferiti tanti doni in un vaso chiuso, come la bellezza, il coraggio, le attitudini, ecc.
Ella, non riuscendo a resistere alla curiosità, tolse il coperchio e, a quel punto, uscirono fuori anche tutti i mali del Mondo, che si sparsero sulla Terra, tra cui le malattie e la Morte.
Vi lascio con una storia, “Comare Morte”, che fa parte dei racconti popolari tedeschi dei fratelli Grimm.
Essa viene raccontata in molto forme e varianti, a seconda del Paese in cui ci si trova: “Godfather Death” (USA-UK), “L’angelo prendi-anima” (Armenia), ecc.
Essa è una dei numerosi racconti in cui la Morte è personificata: a volte come una figura spaventosa, a volte come una figura compassionevole, talvolta come un uomo o una donna con un lavoro da svolgere.
«C’era una volta un povero sarto che riusciva a malapena a sfamare i suoi dodici figli.
Quando nacque il tredicesimo, l’uomo sconvolto corse sulla strada vicina, determinato a trovare qualcuno che facesse da padrino o madrina al bambino, in quanto non conosceva altro modo in cui avrebbe potuto provvedere al figlio appena nato.
Il primo a passare fu Dio, ma il povero sarto lo respinse: “Dio dà ai ricchi e prende dai poveri. Aspetterò che arrivi un altro.”
Il secondo a passare fu il Diavolo, ma il povero sarto respinse anche lui: “Mente, imbroglia e porta fuori strada gli uomini buoni. Aspetterò un altro.”
La terza a passare fu la Morte, e il povero sarto la esaminò attentamente: “La Morte tratta tutti gli uomini allo stesso modo, ricchi o poveri. È a lei che lo chiederò.”
Naturalmente, alla Morte non era mai stato chiesto prima di fare da comare, ma acconsentì subito: “A tuo figlio non mancherà nulla”, disse, “perché io sono davvero un’amica potente”.
Gli anni passarono e la Morte mantenne la parola data: al ragazzo ed alla sua famiglia non mancava nulla.
Quando finalmente il ragazzo raggiunse la maggiore età, la Morte apparve davanti a lui: “È tempo di stabilirti nel mondo. Stai per diventare un grande medico. Prendi questa erba magica, cura ogni malattia di questa Terra. Cercami quando sarai chiamato al letto di un paziente. Se mi vedi alla sua testa, puoi dargli una tintura di erba e il tuo paziente starà bene. Ma se mi vedi ai piedi, saprai che è il suo momento di morire. La tua diagnosi sarà sempre giusta e tu sarai famoso in tutto il Mondo.”
E così fu: il giovane divenne il medico più famoso del suo tempo, e la sua fama si diffuse in lungo e in largo, fino a giungere alle orecchie del re.
Il sovrano, infatti, giaceva malato nel suo letto d’oro e chiamò a sé il figlio del sarto che, quando finalmente arrivò nella camera da letto riccamente arredata, vide che il re era gravemente malato e che la Morte era ai suoi piedi.
Ora, questo re era molto amato ed il giovane desiderava moltissimo curarlo, per cui ordinò rapidamente agli assistenti di corte di girare il letto dalla parte opposta, e poi riportò in salute il malato con una tintura dell’erba magica.
Ma la Morte non era contenta, il giovane le aveva disobbedito.
Agitò il suo lungo dito ossuto verso il suo figlioccio e disse: “Non devi imbrogliarmi mai più. Se lo fai, sarà peggio per te”.
Il giovane prese a cuore questo avvertimento e non tradì più la sua madrina, finché la figlia del re non si ammalò e lui fu richiamato a palazzo.
La fanciulla era l’unica figlia del buon re, il quale aveva un disperato bisogno di vederla stare bene: “Salvale la vita”, disse il sovrano, “ed io ti concederò la sua mano per il matrimonio”.
Il dottore si recò nella camera da letto della bella principessa, dove la Morte lo aspettava, ferma ai piedi del letto della fanciulla, pronta a portarla via: “Non contraddirmi più”, lo avvertì la sua madrina, ma il dottore era già mezzo innamorato.
Quindi, l’uomo ordinò anche questa volta, che il letto della principessa fosse girato e le diede la tintura d’erbe.
La fanciulla fu guarita immediatamente, ma la Morte allungò una mano fredda e bianca e la strinse sul braccio del suo figlioccio, dicendo: “Allora, verrai tu con me!”
Portò il giovane in una grotta, le cui nicchie sulle pareti erano ricoperte da milioni di candele: “Qui”, disse, “ci sono candele che bruciano per ogni vita sulla Terra. Ogni volta che una candela si consuma e si spegne, una vita finisce. Questa è la tua”.
Così dicendo, la Morte indicò una candela che si era ridotta a una pozza di cera. “Per favore,” implorò il suo figlioccio, “per molti anni sono stato il tuo fedele servitore. Per favore, Comare Morte, non vuoi accendermi una nuova candela?” La Morte lo guardò senza rimorso.
La candela crepitò e si spense.
Il giovane medico cadde a terra, morto…»
Fate attenzione…
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