CARRUBO, IL CIOCCOLATO DEI POVERI
Il Carrubo (Ceratonia siliqua) Γ¨ un albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Fabacee, originario dei Paesi del Mediterraneo orientale (Siria, Asia Minore), poi diffusosi, per coltivazione antichissima, in tutto il bacino del Mediterraneo.
Dal tronco spesso gigantesco e dalla folta chioma, riesce a raggiungere in alcuni esemplari dimensioni maestose, oltre ad essere una specie molto longeva, anche se dalla crescita lenta.
Si ritiene che la Carruba venga coltivata da almeno 5000 anni.
Il baccello maturo, essiccato e talvolta tostato, viene spesso macinato in polvere, che a volte Γ¨ usata come surrogato del Cacao in polvere.
I baccelli frantumati possono essere utilizzati per preparare composte, liquori e sciroppi, che sono prodotti in Turchia, Malta, Portogallo, Spagna e Sicilia.
Una suggestiva leggenda esalta lβopera di Guglielmo II di Sicilia, detto “il Buono” il quale, succeduto al padre sul trono di Sicilia, si era addormentato sotto un Carrubo, colto da stanchezza, mentre era a caccia nei boschi di Monreale.
Il Carrubo Γ¨ chiamato anche βAlbero delle Locusteβ, in quanto pare che i suoi frutti fossero scambiati per questi insetti e quindi San Giovanni Battista diceva che, nel deserto, si nutriva mangiando βlocuste e miele selvaticoβ.
Unβaltra storia sulla Carruba proviene dal Talmud babilonese:
In Esoterismo, si racconta che le fate danzino sotto i Carrubi.
Vi lascio con la ricetta dei βRock Cakesβ, dolcetti britannici resi popolari durante la seconda Guerra mondiale, come ricetta usata nel razionamento del cibo.
PIANETA: Marte
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