Home MISTERO ನಾಳೆ ಬಾ NALE BA, VIENI DOMANI…

ನಾಳೆ ಬಾ NALE BA, VIENI DOMANI…

Scritto da MadameBlatt

La notte a cavallo tra il 31 ottobre ed il 1 novembre, per tanti è sempre particolare, fatta un po’ di sano timore e di aspettative trepidanti, che non fanno male a nessuno.
Infatti, quando lo spavento è provocato da una situazione ludica, come può essere questa notte, che alcuni festeggiano con Halloween, allora il brivido serve a risvegliare il corpo, provocando una tempesta chimica di paura, seguita dal sollievo.
Si avverte un’atmosfera ovattata, che a volte risveglia le nostre piccole fobie o vecchi infantili ricordi.
Per esempio, il suono di qualcuno che bussa alla porta può essere una delle cose più terrificanti, quando non aspetti nessuno ed è notte fonda.
Nelle leggende, aprire le porte agli estranei è l’errore più grande che si possa commettere, poiché non si ha alcun controllo una volta che la porta è aperta.

Ma cosa succederebbe, se la voce dall’altra parte suonasse familiare, come quella di un amico, di un parente o della tua stessa madre?

by GrumpyBeere on Pixabay

La storia di Nale Ba, o Naale Baa (ನಾಳೆ ಬಾ), è una leggenda popolare raccontata dagli anni’90, principalmente in Karnataka, nella regione sud-occidentale dell’India, per l’esattezza nel villaggio Maleshawaram di Bangalore.
In questo villaggio popolare vivevano centinaia di persone con le loro famiglie, in maniera tranquilla, fino a quando all’improvviso è successo qualcosa che nessuno avrebbe immaginato.
Durante una notte buia, i membri di una famiglia, che viveva in una piccola casa e stava per andare letto, all’improvviso sentirono una voce dall’esterno.
Riconoscendo che si trattava di uno dei loro parenti, un membro della famiglia si precipitò verso la porta per aprirla e lasciarlo entrare.
Aprì lentamente la porta, ma vide che non era un suo parente, bensì una donna brutta che aveva bussato ed utilizzava la voce di un suo familiare.
Prima che potesse chiedere qualcosa a quella signora, lei lo attaccò e lo fece morire immediatamente.


Il giorno successivo, la notizia di questo terribile incidente si diffuse nelle aree vicine, e la polizia arrivò lì per denunciare il caso ed avviare le indagini.
Inizialmente, gli abitanti del villaggio ed i poliziotti non presero la cosa molto sul serio, pensavano che si trattasse semplicemente di un procedimento penale, quindi, la  polizia iniziò a cercare la persona che aveva ucciso l’uomo quella notte, come si fa di solito in tutti questi tipi di casi.
Ma la notte successiva, un episodio simile si ripeté, un’altra persona morì con le stesse modalità: anche lui aveva sentito da fuori la voce del suo parente ed aveva aperto la porta, trovandosi di fronte una donna brutta.
Ella aveva attaccato il suo corpo con le unghie, portandolo alla morte.
Quindi, il giorno successivo, nuovamente la polizia andò ad indagare sulla questione ed anche questa volta, pensò che si trattasse di un “normale” omicidio.
Gli abitanti del villaggio erano confusi ed anche profondamente addolorati per i tragici incidenti che erano accaduti quelle notti.
Mentre il sole tramontava ad occidente e la coltre di oscurità si avvicinava al villaggio fino a coprirne il cielo, gli abitanti residenti iniziarono a pregare per la sicurezza ed il benessere dei loro cari, prendendo consapevolezza e timore che le morti potessero continuare.
Infatti accadde ancora: c’era “qualcuno o qualcosa” che vagava per la città e bussava alle porte delle abitazioni.
Se si apriva la porta o si rispondeva, a quel punto la propria morte era confermata, sarebbe morto vomitando sangue.


Per questo motivo, le persone iniziarono a scrivere “Nale Ba” (o Naale Baa, ನಾಳೆ ಬಾ) all’ingresso della casa, che significa “Vieni domani“, pensando che, una volta letto, l’Essere sarebbe andato via, tornando il giorno dopo, ed il ciclo si ripeteva all’infinito.
Quindi, gli abitanti dei villaggi lo scrivevano sui muri per proteggersi, ed ancora alcuni ritengono che spiriti maligni o streghe vaghino di notte, chiamando i nomi delle persone di una data famiglia, oppure utilizzando una voce conosciuta, dando così il nome sia alla leggenda che alla creatura che li perseguitava.
Alcuni dicono che lo spirito sia un fantasma nuziale, che vaga per la città alla ricerca di suo marito, per convincerlo a restare con lei per l’eternità, anche perché solitamente è il capofamiglia che viene ucciso.
In alcune versioni ha sembianze eteree, ma nella maggior parte di esse, Nale Ba indossa abiti cenciosi, ha i capelli disordinati e chiama il capofamiglia della casa prescelta, reclamandolo per se stessa.
Ciò accade con l’unico figlio maschio o il padrone di casa, che è l’unico membro della famiglia a guadagnare soldi, e quindi Nale ba porta sfortuna non solo al poverino che viene portato via, ma all’intera famiglia poiché la manda in rovina.
Nel corso di questi anni, i racconti su Nale Ba stavano iniziando a diminuire e questa storia sarebbe rimasta una leggenda, ma ci fu un rinnovato interesse, dopo che segnalazioni di casi simili si verificarono in un villaggio della Thailandia, in cui giovani uomini sani iniziarono a scomparire proprio sotto i loro tetti.


Qui, l’essere fu chiamato “il fantasma della vedova”.
La storia di Nale Ba si disperse quando Bangalore divenne un grande centro dell’industria tecnologica e di professionisti, tuttavia, alcune parti della città hanno ancora ನಾಳೆ ಬಾ scritto sui muri e, che ci crediate o no, il 1 aprile viene celebrato come il “Nale Ba Day”.

Se stasera avete voglia di “brividi”, guardate il film bollywoodiano del 2018 basato su queste storie, “Stree”.
Ma mi raccomando: non aprite la vostra porta!

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