Archivio mensile
Ottobre 2023
Clear blue are the skies;
My petals are blue;
As beautiful, too,
As bluest of eyes.
The heavens are high:
By the field-path I grow
Where wayfarers go,
And “Good speed,” say I;
“See, here is a prize
Of wonderful worth:
A weed of the earth,
As blue as the skies!”
Veronica è un genere di pianta di origine euro-asiatica, appartenente alla famiglia delle Plantaginacee, che comprende circa 500 specie, alcune considerate infestanti.
Il nome del genere ha un’etimologia incerta, la più riconosciuta è quella che la collega alla leggenda della donna pia Veronica che, durante la salita al Calvario, pulì il volto di Cristo con un fazzoletto, sul quale rimase impressa la sua immagine.
Infatti, sembra che il suo fazzoletto riportasse una “vera icona”, ovvero ‘la vera somiglianza’ dei suoi lineamenti sacri”: da qui “Vera iconica” – Veronica.
Ciò è avvalorato dal periodo della fioritura intorno alla settimana santa, o dalle venature più scure della corolla che possono suggerire un volto.
Un’altra spiegazione è quella che derivi dalla parola tedesca Wernickel, ovvero orzaiolo, in quanto una specie di Veronica era usata per curare i problemi oculari.
Comunemente, la Veronica è conosciuta come: Occhi della madonna (confusa spesso con il genere Myosotis), Speedwell, Bird’s eye, Gypsyweed, Véronique.
Molto conosciuta nel passato come pianta terapeutica, questa pianta è comparsa in Europa agli inizi del XIX secolo, diventando presto una tra le infestanti più diffuse.
Il primo a descrivere ed a classificare la specie fu il botanico ed esploratore francese Jean Louis Marie Poiret.
La caratteristica della Veronica è che i fiori si richiudono nelle giornate nuvolose o con poca luce.
Con le cime di varie specie di Veronica, lasciate in infusione in acqua bollente, filtrate e raffreddate, si ottiene una lozione tonica per il viso, utilizzabile anche come dopobarba e che può essere conservata per qualche giorno in frigorifero.
Nella medicina popolare della Turchia, varie specie di Veronica sono utilizzate come blando diuretico, antireumatico e per lavare le ferite.
Infatti, le specie Veronica, a causa della presenza di sostanze fitochimiche, posseggono un ampio spettro di attività biologiche, tra cui antimicrobiche, antinfiammatorie ed antiossidanti.
Anticamente, in Inghilterra si preparavano “tussie-mussies“, ovvero piccoli bouquet profumati di Veronica, che venivano spesso offerti come regali d’addio, o per benedire la loro separazione, con le calde parole “Speed You Well“, più o meno “che tu possa arrivare presto e bene”.
Nel linguaggio dei fiori, la Veronica ha il significato simbolico di guarigione, recupero, gioia, successo e vittoria.
Essa viene, comunque, solitamente inclusa nei bouquet, col significato: “Guarisci presto“.
È anche una buona scelta per matrimoni e lauree, in cui un nuovo inizio è imminente.
Avendo i fiori delle varie specie di Veronica così tanti colori tra cui scegliere, è preferibile personalizzare il loro significato preciso, considerando il messaggio secondario del suo colore:
# Fiori blu: simboleggiano l’apertura a nuove esperienze, pace, calma, fiducia e guarigione dalla malattia.
# Fiori viola: regalità, eleganza, mistero, passione e transizioni nella vita.
# Fiori rosa: gioia, giovinezza, sentimenti precoci o in via di sviluppo di amore, gentilezza e delicatezza.
# Fiori bianchi: innocenza, purezza, guarigione, nuovi inizi, romanticismo e devozione.
# Fiori lilla: eleganza giovanile, bellezza femminile, gioia e felicità.
Dal punto di vista globale, nelle tradizioni di tutto il Mondo si dice che la Veronica sia protetta dagli uccelli ed offra buona fortuna ma, se tronchiamo il nostro legame con la natura e non vediamo più la sua bellezza nei luoghi bui, così come nella luce dove inizia la creazione, cadiamo nell’oblio della Terra e di tutta la sua bellezza.
La Veronica è una pianta mellifera, molto nota perché produce nettare per le api solitarie che, come il singolo viaggiatore, la seguono lungo i sentieri dei viandanti.
In Esoterismo, la Veronica è utile nel fornire spazio per prosperare e crescere forte nella tua intuizione.
Può anche aiutare a guarire i problemi passati che si possono affrontare, e portare maggiore chiarezza quando richiesto.
Una prerogative della Veronica è di poter risolvere situazioni che sono molto volatili o complicate.
E’ impiegata in rituali ed incantesimi per respingere streghe, demoni ed altri spiriti maligni, ma è anche molto utilizzata nella magia curativa, calmante, di felicità e protezione.
Un tempo si pensava che la Veronica fosse un fiore sfortunato, talmente tanto che i bambini piccoli venivano spesso avvertiti
di non raccoglierla, per timore che le loro madri morissero prima dell’anno.
Una storia racconta che, se qualcuno calpesta e distrugge i fiori della Veronica comune, subirà l’ira degli uccelli, che si vendicheranno beccando i suoi occhi o quelli di sua madre.
Portare in casa Veronica a fiori bianchi, provocherà una morte in famiglia, secondo un’antica superstizione.
Inoltre per evitare esiti negativi, non si dovrebbe mai regalarla ai malati o ricoverati in ospedali (solo quella bianca).
La Veronica portata in casa a Natale, farà morire un membro della famiglia
entro i successivi 12 mesi.
In Scozia ed in Irlanda, alcuni viaggiatori erano soliti cucire la Veronica comune nei loro vestiti come portafortuna e protezione, prima di partire per un viaggio.
Si racconta anche, che un pastore osservò come un cervo, le cui zampe posteriori erano ricoperte da un’eruzione di croste causata dal morso di un lupo, si curava rotolandosi sulle piante della Veronica e mangiandone le foglie.
Quindi raccomandò la pianta al suo re, favorendo così il ripristino della salute di Sua Maestà, venendo utilizzata da quel momento, in ogni sofferenza e patologia che comprendesse il prurito.
Tra le varie specie, una delle più conosciute è la Veronica della Persia (Veronica persica), una pianta erbacea perenne di origine euroasiatica, alta sino a 50 cm, che cresce nei prati, nei pascoli e nei boschi sino a 2000 metri di altitudine.
Presenta foglie alternate su steli solitamente prostrati e pelosi, e fiori di colore azzurro cielo con strisce scure e centri bianchi.
La Veronica persiana si differenzia dalle altre specie per il frutto a forma di cuore con due lobi ampiamente separati.
Persica= originaria della Persia.
Altri nomi: Pavarina, Veronica di Persia, Viola matta, Véronique de Perse, Véronique des jardins, Common field-speedwell, Persian speedwell, Large field-speedwell, Winter speedwell, Persischer Ehrenpreis, Tourneforts Ehrenpreis.
Questa pianta è commestibile, si usano foglie, steli e fiori, ma ha un sapore piuttosto amaro, specialmente se non è giovane.
In passato veniva normalmente trasformata in sciroppi ed elisir, però oggi uno dei modi più comuni per consumare la Veronica della Persia è sotto forma di tè.
Anche la Veronica medicinale (Veronica officinalis) è usata e chiamata comunemente “Tè svizzero”, perché con essa ed altre 12 piante si prepara questa bevanda.
A questo proposito, i Francesi ancora oggi distinguono la pianta come “Thé d’Europe”; ed un secolo fa veniva bevuto comunemente in Germania, in sostituzione del tè cinese, che era più costoso.
La Veronica medicinale, di origine euroasiatica, è presente in quasi tutta Italia e cresce nelle zone aride e silicee.
E’ una pianta erbacea che può raggiungere una quarantina di cm, con lunghi steli pelosi, foglie larghe leggermente pelose e fiori di colore blu-violetto.
Officinalis deriva dal latino, col significato di officina, farmacia, per l’uso medicinale che ne si faceva.
Altri nomi: Faltrane, Jerbe de fiere, Sgrisulò, Tè di Mont, Health speedwell, Paul’s betony, Véronique mâle, Thé d’Europe, Thé des ladres ou manna, Echte Ehrenpreis, Wald-Ehrenpreis, Verónica macho.
La Veronica comune (Veronica chamaedrys) è una pianta pelosa che può raggiungere i 40 cm di altezza, con foglie dentate e pelose, e fiori a grappolo di colore blu celeste, con venature scure, brevi, due stami.
Originaria delle zone freddo-temperate dell’Eurasia, cresce nei prati, pascoli, boschi, in aree ricche di nitrati, fino a circa i 2200 metri di quota.
Chamaedrys: dal greco = simile a una piccola quercia; nome già utilizzato da Teofrasto per una pianta nana con foglie come quelle della quercia.
Altri nomi: Crescione dei prati, Grapiola, Occhi della Madonna comune, Occhio d’uccello, Veronica maggiore, Veronica maschio, Gamander-Ehrenpreis, Véronique commune, Germander Speedwell.
Soprannominata anche Occhio d’Angelo, è una pianta associata alla visione, ai momenti magici che consentono ai mortali di vedere le fate e alle afflizioni curative degli occhi, sia mediche che causate dalla Stregoneria.
Tutte le parti della Veronica comune che crescono fuori terra sono commestibili ma, avendo un sapore amaro, astringente e non particolarmente aromatico, non è un ingrediente importante in cucina.
Invece era piuttosto popolare come erba medicinale nel Medioevo, durante il quale veniva assunta internamente per curare malattie polmonari, epilessia, disturbi al fegato ed al pancreas, avvelenamenti, lebbra, peste, tosse, gotta, oltre ad essere applicata anche esternamente, per trattare punture di insetti e croste, nonché per favorire la guarigione delle ferite.
La Veronica comune viene talvolta utilizzata come colorante naturale, producendo un colore blu utilizzato soprattutto nei tradizionali tessuti dei nativi americani.
Veronica delle Paludi (Veronica scutellata), originaria delle zone fredde di Europa, Asia e Nordamerica, cresce in ambienti umidi, lungo i fossi ed i corsi d’acqua, ai margini delle paludi, nelle torbiere, dal livello del mare alla fascia montana superiore.
E’ quasi scomparsa del tutto nella Pianura Padana ed è assente in Sicilia, Puglia e Sardegna.
Scutellata: dal latino, a forma di ciotola o scodella, in riferimento alla forma del frutto.
Altri nomi: Capellina, Veronichella, Marsh Speedwell, Skullcap Speedwell, Grassleaf Speedwell, Schild-Ehrenpreis, Véronique à écussons.
La Veronica delle Paludi può raggiungere i 30 cm di altezza, presenta foglie lineari lanceolate e fiori ascellari biancastri venati di lilla.
La Veronica spigata (Veronica spicata) originaria dell’Euro-Asia, in Italia è praticamente assente nel sud della penisola, Sicilia, Sardegna, Friuli Venezia Giulia.
Può raggiungere i 50 cm di altezza, foglie opposte lanceolate e fiori riuniti in una spiga di colore azzurro-violacei, raramente bianchi o rosei.
Altri nomi: Spiked Speedwell, Véronique en épi, Kerzenveronika, Ähriger Blauweiderich, Ähriger Ehrenpreis, Verónica espigada.
Questa specie viene coltivata prevalentemente per scopi ornamentali, grazie ai suoi fiori di color blu/violaceo che vantano fioriture piuttosto lunghe tra la fine della primavera e l’inizio dell’autunno.
Solitamente si regala per significare “addio”, in quanto in passato era usanza comune donare la Veronica spigata a chi era in partenza, con la speranza che gli occhi divini vegliassero e seguissero sempre il proprio caro.
Quindi si può donare agli innamorati che devono separarsi per lungo tempo o per sempre, a causa di un trasferimento, o in vista di un periodo di lontananza, per lasciare un dolce addio.
PIANETA: Luna
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE: Cancro
CHAKRA: 6, Ajna (C. del Terzo Occhio)
LUNA PIENA OTTOBRE 2023 CON ECLISSI PARZIALE, LA LUNA DI SANGUE
Scritto da MadameBlatt
scritto da MadameBlatt
LUNA PIENA 28 OTTOBRE 2023 ORE 22:24
Sabato 28 Ottobre avremo la Luna di Sangue, chiamata anche: Luna del Salmone, Luna del Cacciatore, Luna Rossa, Luna della Caccia, Luna di Artemide cacciatrice, Luna dai Lunghi Capelli, Luna del Dieci, Luna dell’Anima, Luna in corsa, Luna morente, Luna della Stagione che cambia, Luna dell’arrivo dell’Inverno, Luna Bianca, Luna delle Foglie cadenti, Pavarana, Luna piena del Thadingyut Festival of Lights, Luna del Viaggio, Luna gentile, Luna dei Semi, Lucy Moon.
E’ soprannominata Luna di Sangue (o Luna Rossa) in quanto, secondo la definizione ufficiale, essa si verifica durante un’Eclissi lunare.
Ed infatti, sabato avremo un’Eclisse parziale di Luna, un fenomeno in cui parte del disco lunare viene coperta dall’ombra proiettata dalla Terra, perdendo la sua argentea luminosità e tingendosi del caratteristico colore rossastro.
Ciò sarà visibile dall’Italia ed anche in alcune zone dell’Europa, Asia, Australia, Africa, Nord America, nord/est del Sud America, Pacifico, Atlantico, Oceano Indiano, Artico ed Antartide.
Ma ciò potrebbe tranquillamente spiegarsi, in quanto è la Luna Piena più vicina ad Halloween.
Il nome Luna del Cacciatore deriva dai Nativi americani, perché in questo periodo le foglie cadono dagli alberi, i cervi sono grassi ed è ora di iniziare a conservare la carne per il lungo inverno che ci aspetta.
Inoltre, poiché i campi venivano tradizionalmente mietuti alla fine di settembre o all’inizio di ottobre, i cacciatori potevano facilmente vedere animali, che uscivano per raccogliere i cereali caduti e volpi che, a loro volta, cacciavano questi animali.
Invece, Luna del Viaggio deriva dall’osservazione della migrazione di uccelli e altri animali, che si preparano per l’inverno.
Ma anche al fatto che fosse la stagione in cui le tribù più settentrionali scendevano dalle montagne per l’inverno, come gli Irochesi e gli Algonchini.
E, come ultima curiosità, questa Luna Piena è anche chiamata ‘Lucy Moon’, per la missione della NASA denominata ‘Lucy’, che è stata lanciata sabato 16 Ottobre 2021 alle ore 11:34, dalla base di Cape Canaveral.
Il nome Lucy è in onore del primo ominide composto da centinaia di frammenti di ossa fossili, rappresentanti il 40% dello scheletro di un esemplare femmina di Australopithecus afarensis, scoperto nel 1974 in Etiopia.
Questa missione esplorativa è diretta verso 4 asteroidi troiani di Giove, che condividono la loro orbita attorno al Sole con Giove.
Le Lune Piene indicano la fine di un ciclo e c’è un forte tema di chiusura che circonda questa Luna Piena di ottobre 2023 in Toro.
E’ noto che il Toro sia un segno famoso per una natura sensuale e concreta e per l’amore per il lusso.
In altre parole, questo Plenilunio è un ottimo momento per trattarsi bene: potresti ricevere la chiusura che stavi cercando dall’inizio dell’anno, o potresti anche scoprire che i problemi che pesavano sulle tue spalle vengano improvvisamente risolti, o non sembrino più opprimerti.
C’è un enorme momento di rilascio offerto sotto questa energia, quindi se c’è qualcosa che desideri lasciare andare o chiudere, sarai supportato e guidato in ogni fase del percorso.
Ora, potresti dover agire nella direzione che hai scelto per far fluire questa energia, ma sappi che è lì, che ti protegge e ti guida per raggiungere una conclusione rapida e pacifica.
Durante questo periodo potresti notare cambiamenti radicali nelle tue relazioni.
Ciò potrebbe manifestarsi come un’enorme svolta in modo positivo: l’inizio di nuove relazioni, impegni o l’improvviso collegamento con un vero amore.
Invece, i modi più scioccanti in cui ciò potrebbe verificarsi sarebbero rotture improvvise, azioni impulsive che fanno divampare il dramma o conflitti relazionali che si sono accumulati per un po’ e ora sono esplosi.
Tuttavia, nonostante questa possibilità che le cose vadano fuori controllo, questa Luna Piena ti invierà rassicurazione, sicurezza e stabilità a tutte le parti coinvolte.
Questa energia significa anche che, qualunque cosa accada, è possibile trovare opportunità e soluzioni utilizzando il pensiero pratico e la pianificazione.
Se per qualche motivo le relazioni finiscono in questo momento, significa che sei spinto ad evolverti e a trovare una relazione più forte in futuro.
Ma, se stai portando avanti un nuovo impegno in questo momento o stai creando una connessione profonda, questo ha un potenziale di crescita a lungo termine.
Sii pronto per sviluppi entusiasmanti e poi usa la tua visione per costruire qualcosa di valore per sempre.
Questo Plenilunio di ottobre porta anche l’energia dell’abbondanza, quindi potresti usarla per chiedere un aumento, per esplorare fonti di reddito alternative o per esaminare il tuo budget o le tue finanze, per vedere dove puoi risparmiare o investire di più.
Concentrarsi sulla gratitudine è anche un modo rapido per entrare nella vibrazione dell’abbondanza, anche perché ci avviciniamo alla fine dell’anno, quindi è il momento perfetto per concentrare qui la nostra attenzione.
Usa l’energia della Luna Piena in Toro per riflettere sulla tua crescita ed evoluzione personale.
Considera come eventuali perdite recenti o circostanze mutevoli si siano prestate al cambiamento della tua consapevolezza interna e ti hanno fornito prospettive diverse sulle esperienze passate.
Nota che ciò che stai imparando ora, potrebbe cambiare il modo in cui affronterai la tua vita e le tue scelte in modo diverso in futuro.
Anche se le sfide si sono presentate sulla tua strada, anche se l’anno non è andato del tutto secondo i tuoi piani, c’è un potere nel trovare qualcosa per cui essere grati.
Ripensa quindi alle benedizioni che ti hanno circondato quest’anno e celebra ognuna di esse.
Onora anche te stesso per tutto quello che hai passato e ti sentirai più vicino all’energia dell’abbondanza, che circonda la Luna del Toro.
Cerca di essere aperto ai suggerimenti e cerca simboli o segni, che suscitino associazioni e ricordi.
Nelle prossime settimane, presta attenzione agli impulsi nuovi, intuitivi e creativi.
Mentre la Luna entra nella sua fase di diffusione, sarai più energico ed ispirato a capovolgere le cose.
Il tema è lasciare andare i vecchi schemi di partecipazione, chiedersi quali idee hai riguardo al tuo percorso, cosa puoi portare con te dove stai andando.
Prepara le cose leggere e porta con te l’essenziale: buona volontà, senso dell’umorismo, fiducia nell’ignoto.
Le Eclissi lunari, si sa, sono Lune Piene molto potenti, momenti in cui vediamo la fine e persino la morte.
E questa Eclisse parziale lunare non è da meno, può costringerti a lasciare andare, a dire addio, ad affrontare qualcosa.
L’Eclissi è in Toro, il segno pratico e radicato nella realtà, che incarna le belle arti di costruire risorse e creare sicurezza.
Essa potrebbe sollevare domande sulle tue risorse o denaro e, forse, sui tuoi timori di non averne abbastanza.
Poiché gli eventi cosmici creano un senso di rapidità ed urgenza, è importante prendere le cose con calma; mentre guardi le stelle, puoi sempre guardare i segni coinvolti come guida.
Quindi, il 28 ottobre, il Sole che governa l’Ego nello strategico Scorpione si opporrà alla Luna che guida le emozioni nell’affidabile Toro, creando un’Eclissi lunare parziale.
E quando questi Corpi celesti si affrontano, ci spingono a rafforzare la nostra consapevolezza delle nostre vere motivazioni ed a cambiare la nostra prospettiva.
Durante questa lunazione, considera come potresti essere in grado di riformulare le tue idee sul denaro ed iniziare a costruire ricchezza al servizio dei tuoi cari, delle comunità e dell’ambiente.
Potrebbe sembrare contro-intuitivo, ma lasciare andare le intenzioni egoistiche potrebbe effettivamente aiutarti ad accogliere più abbondanza nella tua vita.
Ed ora vediamo l’effetto di questa Luna Piena in Toro nei Segni zodiacali.
ARIETE: Questo Plenilunio si concentrerà sulla cura e la riparazione delle tue finanze. Con questa Luna Piena in Toro, ti concentrerai sicuramente sull’adozione di un approccio pragmatico e costruttivo alla tua attuale situazione finanziaria. La tua mente e questo Plenilunio ti dà il via libera per agire in merito. Questo è un momento in cui il tuo reddito è in primo piano. Potresti concentrarti sul pagamento di una grossa fattura/rata o sull’effettuazione di un grosso acquisto. Il denaro sembra andare e venire, però, e se vuoi aumentare le tue tariffe o chiedere un aumento, questo potrebbe essere un ottimo momento.
Messaggio: Mantieni la calma ed osserva la bellezza della Luna, per attirare fortuna e fascino nella tua vita.
TORO: Con la Luna Piena nel tuo segno, ti sentirai concentrato su te stesso e motivato a potenziare te stesso. Stai riprendendo il tuo potere e ti stai concentrando sulla trasformazione di te stesso. La crescita è essenziale ed abbracciare questi cambiamenti, invece di scappare da essi, ti permetterà di prosperare in modi che non avresti nemmeno immaginato. Possiedi il tuo potere. Sei il segno zodiacale più potente in questa Luna Piena e stai mettendo sotto i riflettori gran parte del tuo duro lavoro degli ultimi sei mesi. Qualunque sia il progetto più importante che hai realizzato, potrebbe finalmente vedere la luce. Non importa cosa, però usa ora il tuo vantaggio extra per stare davanti al mondo e mostrare loro come nessuno lo sa fare meglio.
Messaggio: Osserva la Luna durante l’Eclissi e riceverai notizie positive nella tua vita.
GEMELLI: Non ignorare il bisogno di riposare mentre sorge la Luna Piena di ottobre. È ora di prendersi una giornata libera dal lavoro e di rilassarsi, cosa molto positiva per la tua salute mentale e fisica. Non servirà a nessuno, soprattutto a te, se ti arrabbi nel tentativo di adempiere a una quantità sovrumana di responsabilità. Cogli l’occasione per fermarti e ricaricare le tue riserve. Il lavoro sarà per te un tema importante per tutto il resto del 2023, quindi riposo e relax fanno parte del tuo equilibrio. Potresti anche sviluppare un progetto legato al lavoro dietro le quinte. Se questo è il caso, goditi la tua maggiore motivazione e creatività per questo.
Messaggio: Dovresti evitare di stare troppo sotto questa Luna e mangiare cibi cotti durante o dopo l’Eclissi, per evitare le vibrazioni negative.
CANCRO: Il tuo bambino interiore si sente sempre bene durante una lunazione importante, specialmente durante la stagione di un altro Segno d’Acqua. Meno male che la tua cerchia di amici più vicina è pronta a circondarti di calore e amore. Trascorri del tempo riconnettendoti con vecchi amici sotto questo Plenilunio, per risollevare il tuo morale. Resisti alla tentazione di fare l’eremita ed apriti. Le tue speranze e i tuoi sogni sono particolarmente accesi in questo momento e potresti notare che la tua rete e la tua comunità si stanno espandendo. Questo è un ottimo momento per costruire le tue connessioni professionali e vedere come le tue amicizie possono effettivamente elevarti più in alto. Le persone intorno a te possono aprire le porte al futuro che hai sempre sognato.
Messaggio: Dovresti donare cibo e vestiti, per ricevere gli effetti positivi dell’Eclissi.
LEONE: Le questioni lavorative ti consumeranno adesso, quindi trova un equilibrio per non stressarti completamente. Quello che stai facendo (o non facendo) per lavoro in questo momento, ti sta pesando moltissimo. Detto questo, non tutto può cambiare da un giorno all’altro, quindi lavora per mantenere un equilibrio più equilibrato e non aspettarti di poter dare sempre il 200%. Sei il segno zodiacale che probabilmente vedrà le più grandi novità di carriera in questo momento. Potresti crescere rapidamente, vedere qualche stampa o riconoscimento favorevole, o persino ottenere un aumento. Aspettati che il duro lavoro venga ripagato ora e probabilmente sarai pronto per i prossimi passi più in alto.
Messaggio: Assicurati di guardare la Luna indossando qualcosa di nero e tutta l’ansia di questo periodo svanirà.
VERGINE: Con la Luna Piena che sorge in un altro Segno di Terra, ti senti profondamente connesso alle tue radici ed alle fasi naturali della Luna. Cerca quindi di meditare per rilassarti ed onorarla. Anche dedicare qualche minuto del tuo programma, per concederti un momento di pace e tranquillità spirituale, può farti sentire ispirato e rinfrescato sotto questo Plenilunio. Sei particolarmente favorito quando si tratta di pensare in grande in questo momento. Se sei coinvolto nei media, nella televisione, nelle pubbliche relazioni, nell’editoria, nei viaggi internazionali, o lavori con clienti all’estero, ora sei particolarmente favorito. Anche gli accademici sono molto allineati. Se nessuno di queste professioni è adatta a te, potresti utilizzare questa energia per lavorare con persone molto diverse da te e incoraggiarle a guardare i tuoi piani di lavoro da una prospettiva completamente diversa.
Messaggio: Riceverai buone notizie sotto l’aspetto della carriera, dopo la fine dell’Eclissi lunare.
BILANCIA: Assicurati che il tuo conto bancario non sia un disastro. Se ti mancano dei pagamenti del lavoro, ricontrolla e chiedi al tuo superiore, o al tuo cliente, ciò che ti spetta. Ma a volte non sei pienamente consapevole di ciò che è in ritardo. Quindi, prenditi cura delle tue finanze, non lasciare che un altro ciclo lunare passi lasciandoti fuori controllo. Hai quello che serve per essere al comando, quindi possiedilo. Condividere il carico di lavoro sarà utile durante questa Luna Piena in Toro, perché sembra che potresti essere molto occupato o stressato. È tempo di capire davvero che lavorare in squadra può portarti più in alto. Inoltre, se ritieni che stai pesando su qualcuno, potrebbe essere il momento di mostrare agli altri che non lo fai più.
Messaggio: E’ il periodo adatto per perseguire la tua carriera e tutta la forza sarà con te.
SCORPIONE: Sotto questa Luna Piena in Toro, sei dell’umore giusto per diventare realistico nelle tue relazioni. L’amore è nella tua mente e, con questa lunazione, sei più propenso a lavorare su questioni affettive delicate che probabilmente hai trascurato. Tuttavia, non aspettarti di esprimere il tuo punto di vista esattamente come speri, ma l’onestà e la realtà sono un inizio perfetto. Durante questo Plenilunio, è anche ora di lavorare con un importante partner individuale; la collaborazione o i partner commerciali dovrebbero essere molto allineati ora. Inoltre, cosa interessante, se stai cercando il collaboratore o il partner commerciale perfetto (anche un agente, manager, avvocato, contabile o altro), sei particolarmente fortunato.
Messaggio: Evita le persone negative durante e qualche giorno dopo l’Eclisse parziale lunare, per vedere effetti buoni e positivi.
SAGITTARIO: Sai fin troppo bene come lo stress metta un freno al tuo atteggiamento naturalmente spensierato nei confronti della vita. Lavora per lasciare andare lo stress quotidiano, stai calmo, qualunque cosa accada.Pratica la consapevolezza o qualsiasi altra cosa necessaria per abbracciare la tua razionalità e lavorare per lasciare che le piccole cose ti scivolino via da addosso. Sai cosa vuol dire lottare davvero, per mantenere le cose in prospettiva. Ora devi lavorare su di te, per fare molti progressi. Potresti cambiare lavoro o assumerti maggiori responsabilità. Se non ti piace il datore di lavoro con cui lavori, o ciò che circonda il tuo ambiente, cambia la direzione. Inoltre, se sei un freelance, e stai cercando di acquisire nuovi clienti, sarai anche fortunato.
Messaggio: Molti cambiamenti positivi nelle relazioni personali e professionali verranno affrontati, dopo l’Eclissi parziale lunare.
CAPRICORNO: Potresti sentirti stranamente molto romantico, probabilmente perché la Luna Piena in Toro, dolce ed emotiva, è in un altro Segno di Terra. Prendi allora un appuntamento romantico con il tuo partner, o con chi ti piace, per divertirti durante questo Plenilunio. A volte le Lune Piene ci danno la carica, ma questo Plenilunio ti fa sentire vulnerabile, intimo ed aperto in un ambiente sicuro e di supporto. La creatività è estremamente allineata in questo momento per te, potresti finire un progetto artistico molto importante o sentire il bisogno di esprimerti in modo creativo. Anche lo sport e le attività ricreative sono favoriti adesso, quindi potrebbe essere divertente approfittarne. Se desideri essere un artista o tornare a dedicarti a un hobby, potresti ottenere risultati sorprendenti.
Messaggio: Non offrire acqua o altro alle piante e non stare vicino alla finestra fino al giorno dopo, per evitare effetti negativi.
ACQUARIO: La tua mentalità troppo dinamica può mettere a dura prova, anche se sei molto capace, quindi prenditi un momento di relax sotto questa Luna Piena in Toro. È ora di posticipare e prendersi un giorno per rilassarsi da tutte le recenti pressioni sul lavoro. Non c’è alcune vergogna nel prendersi una giornata di salute mentale. C’è una differenza tra abbandonare le tue responsabilità e semplicemente metterle da parte, in modo da poterti prendere cura di te stesso. Trascorrere del tempo a casa è più allineato in questo momento, quindi se lavori in smart working, potresti vedere maggiori progressi, o addirittura assumere più clienti e progetti. Se sei coinvolto nel settore immobiliare, anche questo è un ottimo momento. In ogni caso, prova a prenderti un po’ di tempo lavorando da casa per avere un po’ più di pace e tranquillità.
Messaggio: Vedrai arrivare cose positive nella tua vita.
PESCI: Non lasciarti coinvolgere da qualche momento pesante, che minaccia di risucchiarti durante questa Luna Piena in Toro. Questo Plenilunio dovrebbe riguardare la centratura e la ricerca di un senso di equilibrio. Spegni il telefono e decomprimi, hai bisogno di tempo per concentrare le tue energie. La vita è piena di distrazioni, ma consenti all’ispirazione che colpisce questa Luna, di dirigere l’energia verso te stesso ed i tuoi bisogni. Le tue capacità comunicative sono molto potenti durante questa Luna Piena e sembra che tu abbia un messaggio forte da annunciare. Usa le tue capacità di scrittura e conversazione a tuo vantaggio. Potresti anche finire un importante progetto legato alla comunicazione, che potrebbe avere a che fare con il marketing, il branding, la pubblicità o i social media.
Messaggio: Dona vestiti e denaro alle persone bisognose durante l’Eclissi parziale lunare, per attirare effetti positivi.
RITUALI PROPIZIATORI: indossa abiti di color rosso e tutte le sue sfumature.
Usa candele rosse ed incenso rituale per la Luna Piena o un mix di Cannella, Noce moscata e Zenzero.
Metti in casa foto di animali e foglie autunnali, granoturco, mele e zucche. Banchetta con succo di mele rosso, vino e biscotti allo zenzero.
ERBE: Menta romana, Timo, Angelica, Uva ursina, Bardana, Erba gatta, Vischio.
COLORI: blu-verde scuro, rosso, porpora, bordeaux.
FIORI: Calendula, Cosmea.
PROFUMI: Fragola, Fiore di melo, Ciliegia.
PIETRE: Opale, Tormalina, Berillo, Turchese.
ALBERI: Tasso, Cipresso, Acacia.
ANIMALI: Cervo, Sciacallo, Elefante, Ariete, Scorpione, Airone, Salmone, Drago.
RITO DI PURIFICAZIONE DELLA LUNA PIENA IN TORO
Occorrente:
∇Salvia e Palo santo
∇Erbe di Timo, Sambuco o Menta
∇Piante grasse o bambù
∇Sale rosa dell’Himalaya
∇Sale marino
∇Olio essenziale di Patchouli, Incenso o Lavanda
∇Petali di Rose rosa essiccati
∇Agua de Florida
∇Candela blu o verde
∇Cristallo di Quarzo rosa
Procedimento:
1. Pulisci fisicamente il tuo spazio con ingredienti delicati, come spray all’Arancia e al Limone. Pulisci tutte le superfici mentre canti, preghi e dici le tue intenzioni.
2. Purifica poi spiritualmente lo spazio, bruciando prima uno Smudge di Salvia seguita dal Palo Santo. Permetti al fumo di diffondersi nel tuo spazio e canta, prega e fissa le intenzioni.
3. Decora il tuo bagno con piante grasse o bambù, per richiamare l’energia terrestre del Toro.
4. Prepara una Limpia destinata ad essere versata sul corpo sotto la doccia. Inizia prendendo qualche buona manciata di erbe, aggiungendole ad una pentola di acqua bollente. Cuoci a fuoco lento per 10-15 minuti.
5. Mentre le erbe cuociono a fuoco lento, prendi una grande ciotola ed aggiungi una tazza di Sale rosa dell’Himalaya e mezza tazza di Sale marino.
6. Cospargi i petali delle rose su tutto il sale.
7. Aggiungi l’acqua alle erbe filtrata nella ciotola, fai intiepidire e mescola delicatamente gli ingredienti con le mani.
8. Successivamente, aggiungi un paio di spruzzi di Agua de Florida e diverse gocce degli oli essenziali, preferibilmente Incenso e Lavanda, perché risvegliano il Chakra della Gola, un’area del corpo governata dal Toro.
9. Accendi una candela blu o verde, che rappresentano il Chakra della Gola e del Cuore. Posiziona il tuo cristallo di Quarzo rosa vicino alla candela, per creare un mini altare nel tuo spazio Limpia della Luna Piena in Toro.
10. Mentre sei sotto la doccia, versa la Limpia sulla testa e sulle spalle. Senti l’acqua mentre scorre lungo il tuo corpo, purificando spiritualmente la tua Aura e portandoti in allineamento. Ringrazia e saluta le cose che stai rilasciando mentre l’acqua scivola nello scarico.
“Stai in pace, anima bella.
La crescita può essere impegnativa,
ma vale la pena fare il viaggio
per vedere il tuo pieno potenziale”
Quando un essere umano muore,
c’è un ponte che deve attraversare
per entrare in Paradiso.
All’estremità del ponte attende ogni animale
che l’uomo ha incontrato durante la sua vita.
Gli animali, in base a come quella persona li ha trattati,
decidono quali umani possono attraversare il ponte
e quali devono essere allontanati.
-Antica leggenda indiana-
Quanto ci manca il nostro amato pet?
Gli animali domestici svolgono un ruolo importante nella nostra vita, non solo sono compagni, ma anche parte della famiglia.
Queste creature ci mantengono responsabili e ci ricordano di giocare; quando siamo troppo seri, alleggeriscono le nostre vite, e molti di loro ci mantengono anche sani e spesso in vita.
E, quando ne perdiamo uno, qualsiasi sia il suo genere, specie o razza, perdiamo un amore e il dolore è profondamente autentico.
Gli animali diventano una famiglia per noi, una parte fondamentale della nostra vita.
Tuttavia, ognuno piange in modo diverso, alcuni creano un memoriale, come per esempio piantare un albero, un arbusto o un fiore perenne, che offra un ricordo del loro animale domestico.
Altri possono creare un oggetto con l’impronta di una zampa, posizionandolo ben vista; oppure tatuarsi l’impronta della zampa o del suo viso.
Insomma queste azioni offrono un modo tangibile per affrontare il proprio dolore.
Teoricamente non esiste una data ufficiale per celebrare il Giorno dei Morti per gli animali domestici, l’importante è ricordarli con amore e gioia sempre, portandoli nel proprio cuore e nei propri ricordi.
Tuttavia, ci sono delle giornate dedicate ai nostri cari pelosi e non,
come il National Pet Memorial Day (Giornata nazionale della memoria degli animali domestici), che si celebra ogni seconda settimana di settembre, negli Stati Uniti.
Questa giornata speciale è stata creata come un modo per riconoscere e ricordare tutto l’amore incondizionato e la lealtà, che i nostri animali domestici ci hanno donato nel corso degli anni ed ai quali abbiamo dovuto tristemente dire addio.
Inoltre è salutare prenderci del tempo per riflettere sulla vita vissuta con i nostri animali domestici, ci aiuta ad andare avanti e ad apprezzare tutto ciò che hanno portato nelle nostre esistenze.
Tutti sicuramente conosciamo Dias de Los Muertos, una festa tradizionale messicana che celebra la vita dei propri cari, ma non solo: onora anche quella degli animali domestici deceduti.
Tradotto con “Giorno dei Morti”, questo evento si celebra dopo Halloween, dall’1 al 2 novembre, quando si ricordano e si onorano i propri parenti con ofrendas (altari) speciali, sui quali vengono poste le foto di chi non c’è più, i suoi cibi preferiti ed i calaveras, teschi di zucchero candito.
Invece, i propri animali, passati sul Ponte dell’Arcobaleno, si celebrano nella notte del 27 ottobre, quando si ritiene che le anime dei “lomitos” (cani) o dei “michis” (gatti) visitino le proprie case, durante le prime ore del 28 ottobre.
In generale quindi, Dias de Los Muertos, che di fatto inizia il 27 ottobre e termina il 2 novembre, è un ottimo momento per riunirsi con amici e familiari, per ricordare i propri cari defunti, ma anche i propri animali domestici che hanno attraversato il Ponte dell’Arcobaleno.
Ma, secondo me, non è importante avere una data ufficiale per celebrare il Giorno dei Morti per gli animali domestici, bensì ricordarli con amore e gioia in ogni occasione possibile.
Fondamentalmente, al di là della data esatta, l’altare del Giorno dei Morti per cani e gatti dovrebbe riflettere l’amore e l’affetto che proviamo per loro.
Assicuriamoci, quindi, di prenderci un po’ di tempo, per creare un memoriale duraturo per loro e mostrare quanto siano ancora amati.
Ecco alcuni modi per celebrare questa sentita tradizione, pensando ai tuoi animali domestici.
[] Crea un’offerta: Allestisci un altare a casa tua dal 27 al 28 ottobre, con le foto del tuo animale domestico, del suo giocattolo preferito, del guinzaglio e, ovviamente, dei suoi dolcetti e del suo cibo preferiti. Invita parenti e amici, per ricordare insieme il tuo animale domestico con le loro storie preferite.
[] Partecipa a un evento Dias de Los Muertos: Porta i tuoi animali domestici, se possibile, a un evento locale del Giorno dei Morti, o crea la tua celebrazione all’interno della tua comunità. Se il tuo animale domestico lo consente, vestiti per l’occasione e trasforma il tuo cane o gatto nel tuo alebrije, ovvero un animale totemico, che incarna uno spirito-guida.
[] Aggiungi un nuovo membro peloso della famiglia: Anche se non potrai mai sostituire il tuo animale domestico, adottarne o salvarne uno nuovo può aiutarti a riempire un vuoto nel tuo cuore. Quando è il momento giusto, aggiungere un nuovo membro peloso della famiglia può essere un modo meraviglioso per onorare il tuo animale domestico.
[] Crea un album fotografico: Raccogli tutte le tue foto preferite del tuo amato animale domestico e crea un album fotografico speciale per custodirne il ricordo.
[] Pianta un albero commemorativo: Scegli un albero, un arbusto che fiorirà ogni anno, più o meno nello stesso periodo della morte del tuo animale domestico, e piantalo nel tuo giardino o in un parco locale.
[] Dona articoli per animali domestici in onore del tuo pet: Trova un rifugio locale o un’organizzazione di soccorso e dona forniture per animali in memoria del tuo animale domestico.
[] Scrivi una lettera al tuo animale domestico: Scrivi una lettera sincera al tuo animale domestico e condividi insieme i tuoi ricordi preferiti. Puoi anche pubblicarla online o spedirla al luogo di riposo del tuo animale domestico.
[] Fai un tatuaggio commemorativo, che raffiguri il tuo animale.
[] Dona tempo di addestramento ad un rifugio locale: Gli animali con un addestramento comportamentale hanno maggiori probabilità di essere adottati per sempre. Il tempo trascorso con loro sarà un ricordo duraturo per il tuo amato animale domestico.
[] Fai volontariato per aiutare a mantenere puliti i parchi locali per gli altri amanti degli animali domestici: raccogli rami caduti, detriti, spazzatura.
[] Progetta, sviluppa e costruisci un parco giochi per animali domestici: Partecipa all’organizzazione ed alla costruzione del progetto.
[] Fai una donazione ad un’unità cinofila dei Vigili del fuoco locale o alla Polizia, a nome del tuo amato animale domestico: La tua donazione aiuterà ad addestrare gli animali per il salvataggio ed il recupero.
« Un’antica leggenda delle tribù degli Indiani d’America, il “Ponte dell’Arcobaleno”, è rivolta a tutte quelle persone che soffrono per la perdita del proprio amico a 4 zampe ed a tutti gli animali della Terra.
Essa racconta che, quando le nostre bellissime creature ci salutano, attraversano il Ponte dell’Arcobaleno, così chiamato perché è un passaggio dove gli animali aspettano di ricongiungersi ai loro amati umani.
Al di là del Ponte c’è un luogo tranquillo, con vasti campi e colline, dove i cari animali possono giocare, correre e godersi la loro innocenza.
È un posto meraviglioso con erba fresca, con alberi dai grandi rami, ruscelli dove possono abbeverarsi, con tanto cibo gustoso e dove il sole splende sempre ed è pronto a scaldare i nostri amati angeli.
In questo magnifico luogo, tutti gli animali anziani o molto malati possono tornare sani e pieni di energia, come lo erano un tempo. Quelli più anziani torneranno giovani e tutte le cose brutte accadute nella vita verranno cancellate, per lasciare il posto alla felicità di chiunque sia lì.
C’è però, purtroppo, un disagio che accompagna tutti gli abitanti del Ponte dell’Arcobaleno: il ricordo di una persona davvero speciale che hanno dovuto lasciare sulla Terra.
Per questo motivo, mentre tutti corrono e giocano, a volte alcuni di loro si fermano e cominciano ad osservare l’orizzonte. Poi un giorno all’improvviso, uno di loro lascerà il gruppo ed inizierà a correre veloce sull’erba fresca.
Tutti i suoi sensi saranno stimolati, i suoi occhi saranno luminosi e splendenti, il suo corpo tremerà per l’emozione e l’impazienza:
“Ti ha visto, ti ha riconosciuto…”, penserà.
E quando finalmente sarà raggiunto dal suo umano, avrà un abbraccio immenso e niente potrà più separli.
Finalmente, uomo, le tue mani toccheranno nuovamente la testa del tuo grande amico, e dopo tanto tempo starai ancora a fissare i suoi occhi dolci e sinceri.
Quindi attraverserete insieme il Ponte dell’Arcobaleno …»
Da quando è nato il Mondo, in ogni civiltà i genitori hanno sempre raccomandato ai propri figli alcune regole comportamentali, hanno detto di smetterla con i capricci, hanno chiesto il loro aiuto ecc, ricevendo molto spesso esattamente il contrario di quanto richiesto.
Questo modo di fare ha indotto i genitori a sentirsi frustrati ed in molte culture sono nate storie, come quelle che, per esempio, raccontano del famoso “Uomo Nero“, una creatura (diversa in ogni civiltà nell’aspetto e nei livelli di cattiveria) che minacciava di causare ogni tipo di danno immaginario ai bambini che si comportano male, quando i loro genitori educatamente chiedevano loro di fare qualcosa.
Streghe, fantasmi, mostri, persino divinità, sono stati utilizzati per motivare i bambini ad avere un atteggiamento migliore nella vita (a volte con grande successo!).
In tutto il mondo greco si raccontavano le storie di Mormò (figura in seguito ereditata dai Romani, simile ad alcune rappresentazioni dei vampiri femminili) soprattutto prima di andare a dormire, o quando il bambino era troppo lamentoso, viziato e capriccioso.
La Mormò è un personaggio greco, nella superstizione descritto come uno spettro femminile che si cibava del sangue dei bambini in fasce, oppure mordeva quelli cattivi, o li faceva zoppicare, oltre a provocare disordini in case e botteghe.
Per questo motivo era generalmente nominata come spauracchio da madri e balie, per spaventare i bambini ed impedire loro di comportarsi male.
Mormò, al plurale Mormones, significa “spaventoso” o “orribile”, ed è correlato a una serie di parole che significano “paura“.
Esso era uno spirito femminile (ma qualche volta considerato ermafrodita) o un fantasma, un essere spettrale noto per incutere paura, ed a volte era considerato intercambiabile con altri mostri come Lamia, Gello o la Strige, un uccello notturno simile ad un vampiro che si nutriva del sangue dei bambini.
Mormò era anche descritta come un “demone” o uno “spirito”, che si nascondeva nelle stanze e semplicemente mordeva i bambini cattivi nel cuore della notte, non per uccidere o mutilare, ma solo per attirare la loro attenzione.
Un piccolo morso rapido e doloroso sul braccio, sulla gamba o sul sedere, per ricordare loro chi era il capo.
Descritta decisamente brutta, non esistono scritti antichi dettagliati che forniscano particolari certi sulla Mormò, alcuni l’associano ai cavalli con alcune caratteristiche equine, altri di farfalle, altri ancora la descrivono con grandi orecchie e una lunga lingua, che corre a quattro zampe.
Poteva avere zanne affilate con cui procurare i morsi sopra menzionati e poteva cambiare forma per stipare la sua forma in qualsiasi angolo oscuro, in attesa del momento perfetto per terrorizzare un bambino ribelle nelle prime ore della notte: in pratica un Mutaforma!
Nella mitologia, secondo un racconto, la Mormò originariamente era una donna di Corinto, la quale cominciò a divorare i bambini, prima i suoi, poi quelli degli altri, diventando alla fine uno spauracchio.
In una tradizione alternativa, Mormò era originariamente la regina dei cannibali Lestrigoni (popolo leggendari di giganti antropofagi) che, dopo aver perso i propri figli, si dedicò all’omicidio dei figli altrui.
Ancora un’altra tradizione, forse cercando di aumentare l’aura di terrore di Mormò, fece dell’orribile creatura la nutrice di Acheronte, uno dei fiumi degli Inferi.
La Mormò era associata spesso ad Ecate e ad altre Dee lunari, aveva probabilmente una connessione con i poteri del fuoco, quindi potrebbe essere una delle tre facce di una divinità più ampia.
Per i Greci, esisteva anche un’altra divinità simile a Mormò, di cui potrebbe essere una variante: Accó.
Accó era un demone di aspetto femminile, il quale veniva menzionato ai bambini dai genitori, anch’esso come spauracchio per evitare che facessero cattive azioni.
L’origine del nome dovrebbe proveinre da “akkìzomai” = “ghigno”, oppure potrebbe avere un possibile significato di “madre” (radice indoeuropea), epiteto che fu probabilmente successivamente tramandato agli Etruschi ed ai Romani, per i quali diventò Acca.
Troviamo un riferimento alla Mormò in due opera del commediografo Aristofane (446-386 a.C.), “Gli Acarnesi” e “La Pace”; ed anche nell’opera di Erinna, poetessa molto celebrata nell’Era alessandrina, nata a Telo (vicino Rodi) nel IV secolo a.C. e morta a soli 19 anni.
Ella scrisse in dialetto dorico un poemetto intitolato “La conocchia”, di cui restano frammenti, un canto di dolore per l’amica Baucide, morta poco dopo le nozze.
“I bianchi cavalli smaniosi
si levavano dritti sulle zampe
con grande strepito; il suono della cetra
batteva in eco sotto il portico vasto della corte.
O Bàuci infelice, io gemendo piango al ricordo.
Queste cose della fanciullezza hanno ancora calore
nel mio cuore, e quelle che non furono di gioia
sono cenere, ormai. Le bambole stanno riverse
sui letti nuziali; e presso il mattino
la madre cantando più non reca
il filo sulla rocca e i dolci cosparsi di sale.
A te fece paura da bambina la Mormò
che ha grandi orecchie e su quattro
piedi s’aggira movendo intorno lo sguardo.
E quando, o Bàuci amata, salisti sul letto dell’uomo
senza memoria di quello che giovinetta ancora
avevi udito da tua madre, Afrodite
non fu pietosa della tua dimenticanza.
Per questo io ora piangendoti non ti abbandono;
né i miei piedi lasciano la casa che m’accoglie,
né voglio più vedere la dolce luce del giorno,
né lamentare con le chiome sciolte; ho pudore
del cupo dolore che mi sfigura il volto” .
Fate attenzione…
Satureja (Santoreggia) è un genere di piante originaria del bacino Mediterraneo, comprendente circa una cinquantina di specie ed appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.
Satureja ha un’etimologia incerta, potrebbe derivare dal latino “satura” = “sazio” per le proprietà digestive dei succhi delle piante di questo genere; oppure da “salsa”, per indicare le sue proprietà aromatizzanti in cucina; o dall’arabo “sattur” = “erba culinaria”.
L’etimologia più interessante è senza dubbio derivante da quella dello scrittore romano Plinio, ovvero “Erba dei satiri”, anche perché la sua coltivazione era vietata nei monasteri, in quanto si diceva stimolasse la lussuria.
In epoca moderna, la Santoreggia ebbe il suo periodo di splendore ai tempi di Luigi XIV, più noto come il re Sole, che pare ne apprezzasse tanto il gusto quanto le virtù.
Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di Satureja sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia.
Le specie Satureja sono state tradizionalmente utilizzate nel trattamento di molte malattie come nausea, indigestione, crampi, diarrea, malattie infettive e dolori muscolari, grazie alla presenza di oli essenziali nelle ghiandole presenti sulla superficie fogliare.
In Italia sono presenti 6 specie, di cui due nell’arco alpino, in terreni abbastanza aridi.
Gli antichi Romani utilizzavano la Santoreggia come noi usiamo oggi il pepe, e si dice che siano stati loro ad introdurre questa spezia in Europa.
I giardini murati medievali erano piantati a Santoreggia, Issopo e Prezzemolo insieme a Fagioli, Cipolle, Porri ed Aglio.
Nel 812 d.C., la Santoreggia, insieme al Cerfoglio, al Coriandolo, all’Aneto, all’Aglio ed al Prezzemolo, era sulla lista di Carlo Magno, relativa alle 78 erbe gustose da coltivare nei suoi giardini reali.
Nel folclore dei giardini del Medioevo, una ghirlanda fatta di foglie e fiori di Santoreggia veniva indossata come corona, per rianimare chi lo indossava dalla sonnolenza.
Anche i satiri della mitologia greca erano raffigurati con indosso corone di questa pianta e questo è probabilmente il motivo del nome generico Satureja.
ATTENZIONE: Non usare in gravidanza.
Una tra le specie più famosa è senz’altro la Santoreggia montana (Satureja montana), che può raggiungere i 50 cm di altezza, ha foglie lanceolate setolose con la superficie ricoperta di ghiandole; fiori terminali brevemente peduncolati di colore bianco-rosa.
Conosciuta comunemente come Erba pepe, Erba acciuga, Santoreggia invernale, Santoreggia di montagna, Cerea, Santorin, ecc, deve il suo epiteto “Montana” fatto che cresce ad altitudini superiori ai 1000 metri d’altezza.
Il suo nome in altre lingue: Winter Savory, Ajedrea, Winter-Bohnenkraut, Sarriette des montagnes.
La Santoreggia montana viene utilizzata in cucina come erba aromatica in varie ricette, per aromatizzare diversi piatti, soprattutto i legumi, in quanto molto gustosa, un po’ pepata e dal retrogusto leggermente affumicato.
Le foglie della pianta possono anche essere efficacemente utilizzate contro le punture di insetti.
L’olio essenziale è molto utilizzato in profumeria.
Mescolata assieme alla Salvia, alla Verbena odorosa ed al Rosmarino, ha un effetto afrodisiaco.
Le foglie della Santoreggia montana, una volta essiccate e distribuite nei cassetti, sono utili per tenere le tarme lontane dai tessuti di lana.
Nell’agricoltura biologica, la Santoreggia spesso viene piantata vicino alle piante di fagioli, in quanto in grado di allontanare in modo naturale gli afidi che potrebbero danneggiare il raccolto.
In cosmesi, l’infuso veniva applicato su delle compresse per combattere le rughe, mentre il popolo la usava anche per disinfettare le piccole ferite.
Insieme con la Satureja hortensis, produce oli essenziali ricchi di carvacrolo (fenolo), creando un odore fresco, erbaceo, speziato con note leggermente piccanti, che ricorda l’origano, anche se un poco più aspro.
Il carvacrolo ha proprietà antibatteriche ed antimicotiche, ma in generale la pianta ha anche benefici effetti carminativi e digestivi.
La Santoreggia va raccolta durante la fioritura estiva e può essere utilizzata fresca o essiccata.
L’olio essenziale è un ingrediente di lozioni per il cuoio capelluto in caso di calvizie incipiente, ma è molto usato esternamente anche un unguento ricavato dalla pianta per alleviare i dolori delle articolazioni artritiche.
L’uso più famoso, comunque, rimane quello di afrodisiaco, ma bisogna fare attenzione: la Santoreggia montana (Satureja montana) inibisce il desiderio sessuale; è la Santoreggia annua (Satureja hortensis) quella che lo stimola.
La Santoreggia annua (Satureja hortensis) è una pianta erbacea originaria dell’Asia occidentale e diffusa nell’Europa meridionale.
In Italia è presente, spontanea o naturalizzata al Nord e al Centro, nelle zone aride.
Può crescere fino ad una trentina di cm, ha foglie lanceolate grigio-verde ghiandolose, fiori tubolari lilla.
Viene confusa spesso con la Santoreggia montana, anche se rispetto ad essa è più piccola e di colore verde meno intenso, oltre ad essere annuale, mentre la montana è perenne.
L’epiteto hortensis significa “coltivata negli orti”.
La Santoreggia annua è conosciuta come: Erba speziale, Santoreggia estiva, Erba acciuga, Cimbru, Bohnenkraut, Sarriette, Segurelha, Summer savory, Jambil, ecc.
La Santoreggia annua è un ingrediente caratteristico delle “Erbe di Provenza” e trova largo impiego anche come condimento per carni alla griglia e barbecue, oltre che in stufati e salse, ed è preferita a quella invernale per il suo aroma più dolce e delicato.
L’erborista del XVII secolo Nicholas Culpeper scrisse che la Santoreggia annua era preziosa per la sua azione riscaldante, essiccante e carminativa, che espelleva l’aria dallo stomaco e dall’intestino, oltre ad essere efficace contro l’asma ed altre affezioni del seno.
Inoltre era considerata regolatore delle mestruazioni e tonico per il sistema riproduttivo, consigliata anche come cura contro la sordità e come potente afrodisiaco.
Per quest’ultimo motivo, l’erborista francese Maurice Messegue affermava che la Santoreggia annua era “l’Erba della felicità”.
In Puglia e Basilicata è molto facile trovare la Satureja cuneifolia, conosciuta volgarmente come Santoreggia a foglie cuneate, Santoreggia pugliese, pianta che cresce nei pascoli aridi, negli incolti, nelle campagne pietrose.
Nomi in altre lingue: Cuneate Turkish Savory, Ajedrea, Tomillo real.
E’ spesso confusa con il Timo e chiamata in alcuni paesi “Timu masculinu”, per il suo profumo intenso, ma meno raffinato del Timo arbustivo con il quale condivide spesso gli spazi.
Questa pianta può raggiungere i 40 cm. di altezza, fusto legnoso e piccole foglie con peli uncinati che le conferiscono un aspetto tomentoso, facilmente riconoscibili per la loro forma sessile, molto lanceolate e di colore verde-grigio che, strofinate, emettono un forte profumo, dovuto alla presenza di oli essenziali.
I fiori hanno un delicato colore rosa-lilla.
L’olio essenziale di Santoreggia pugliese ha proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie.
In Esoterismo, la Santoreggia annua sembra essere molto più apprezzata dalla maggior parte dei praticanti magici, rispetto alla Santoreggia montana e, visto che entrambe le specie appartengono allo stesso genere, possono (e sono state) impiegate in modo intercambiabile.
Quindi parlando in generale, la Santoreggia è spesso utilizzata negli incantesimi fissativi basati sul sesso, o altrimenti trasformate in tisane o decotti, in pozioni e bevute come afrodisiaci.
Naturalmente tenendo sempre ben presente, che quella annua accende la lussuria, mentre la montana è usata come sua controparte, bevuta o consumata per suscitare apatia quando si tratta di questioni sessuali.
La Santoreggia può essere impiegata nella creazione di talismani, racchiusa in sacchetti o borse Mojo e portata con sé per aiutare ad alleviare la negatività, o alleviare tutti i tipi di disturbi fisici, oltre ad aiutare con la concentrazione e il miglioramento della memoria.
Quest’ultima proprietà in quanto favorisce il potere mentale.
La Santoreggia è impiegata ritualisticamente come incenso purificante, potenziante o per bandire le negatività.
Usa la Santoreggia in incantesimi di amore, connessioni spirituali, poteri mentali e purificazione.
In polvere e bruciata come incenso, questa erba viene utilizzata anche negli esorcismi.
Aggiunta al tè risveglia la passione in chi lo beve.
Nel linguaggio dei fiori, poiché la Santoreggia è disponibile in una varietà di tonalità di colore in base alla specie, può prestarsi ad inviare messaggi diversi:
== Fiori bianchi- Il bianco simboleggia tradizionalmente l’onestà e la simpatia. Questo colore viene spesso utilizzato per inviare le condoglianze, ma viene utilizzato più felicemente anche nei bouquet nuziali. Invialo in occasioni felici e tristi.
== Fiori rosa- Il rosa è una tonalità “giocosa”, se funziona bene se proviene da amici o familiari, piuttosto che da partner romantici. La felicità e la dolcezza sono tratti distintivi del rosa, quindi invialo per stare meglio o semplicemente perché vuoi inviare un pensiero d’affetto.
== Fiori lilla- Il viola, con le sue nuances, è storicamente un colore reale. Quindi è utilmente classificato come un colore destinato a trasmettere ricchezza, buona fortuna e nuovi inizi. È un colore fantastico per l’inaugurazione della casa, un negozio, un nuovo ufficio, una carriera.
==Ma attenzione, inserita in un bouquet significa “la verità è amara”==
PIANETA: Mercurio
ELEMENTO: Aria
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Sagittario-Gemelli
CHAKRA: 2, Svadhisthana (C. Sacrale) – 4, Anahata (C. del Cuore)
Spesso, erroneamente, pronunciamo le parole Hoodoo e Voodoo, credendo che siano dei sinonimi, ma non è così.
Innanzitutto, la differenza più importante tra loro è che il Voodoo è una vera religione, mentre l’Hoodoo no.
Il Voodoo ha i propri rituali, leader, insegnanti, rappresentanti e servizi, oltre a due rami distinti: il Vodou di New Orleans e della Louisiana e il Vodou di Haiti.
Hoodoo, invece, non è una religione, bensì una branca esoterica, praticata da individui, a volte chiamati Rootworker**, ovvero “medici delle radici” o “guaritori delle radici”, che affermano di detenere determinati poteri magici.
** Rootworker non si riferisce necessariamente ad erbe e piante o alle loro radici. Piuttosto, “radice” si riferisce ad intrugli o incantesimi magici, quindi un rootworker è qualcuno addestrato a creare incantesimi magici o altri artefatti magici e può sfruttare il potere soprannaturale per metterli in azione per il risultato desiderato**
Ma andiamo con ordine.
Voodoo, scritto anche Vodou, Voudou, Vudù, Vodun o Vaudou è una religione tradizionale afro-haitiana, che rappresenta un sincretismo tra la religione Vodun dell’Africa occidentale ed il Cattolicesimo romano, da parte dei discendenti dei Fon, Bakongo, Yoruba ed altri gruppi etnici, che erano stati ridotti in schiavitù e trasportati nella colonia Saint-Domingue (l’odierna Haiti), in parte cristianizzata dai missionari cattolici romani nel XVI e XVII secolo.
La parola Voodoo significa “spirito” o “divinità” nella lingua Fon, ed è una visione del mondo comprendente filosofia, medicina, legge e religione.
Il suo principio fondamentale è: tutto è spirito e gli esseri umani sono spiriti che abitano il Mondo visibile.
Il Mondo invisibile, invece, è popolato da Lwa (Spiriti), Mystè (Misteri), Anvizib (gli Invisibili), Zanj (angeli) e dagli spiriti degli antenati e dei defunti di recente.
Tutti questi spiriti vivono in una terra mitica chiamata Ginen, una “Africa” cosmica e sono stati creati dal Dio della Bibbia cristiana (creatore anche dell’Universo), chiamato Bondye, per aiutarlo a governare l’umanità ed il mondo naturale.
Scopo ed attività del Voodoo è “sevi lwa” (“servire gli spiriti”), offrire preghiere ed eseguire vari riti devozionali diretti a Dio e a particolari spiriti in cambio di salute, protezione e favore.
Così come in tante religioni del mondo, nella religione afro-haitiana gioca un ruolo importante la possessione spirituale pertanto, durante i riti religiosi, i credenti a volte entrano in uno stato di trance in cui il devoto può mangiare e bere, eseguire danze stilizzate, dare consigli ispirati soprannaturalmente alle persone, o eseguire cure mediche o imprese fisiche speciali.
Tutto ciò dimostra che il devoto in trance ha incarnata la presenza del Lwa, e tutta questa attività rituale, come la danza, i gesti, le preghiere, ha lo scopo di affinare e ripristinare l’equilibrio e l’energia nelle relazioni tra le persone e tra le persone e gli spiriti del Mondo invisibile.
Il Voodoo è una tradizione orale praticata da famiglie che ereditano dai loro anziani, gli spiriti familiari con le pratiche devozionali necessarie.
Sacerdoti e sacerdotesse (Oungan e Manbo), figli degli spiriti (Ounsi) e suonatori di tamburi rituali (Ountògi) sono riuniti in congregazioni (Sosvete), nelle quali viene trasmessa la conoscenza attraverso il Kanzo, un rito di iniziazione in cui il corpo diventa il luogo della trasformazione spirituale.
Esistono anche Bizango o Sanpwèl, società segrete che svolgono una funzione religioso-giuridica.
Nel Voodoo, Bondye non intercede direttamente nella vita degli esseri umani, lo fa attraverso i sacerdoti e le sacerdotesse che invocano i Lwa, di cui ci sono diversi tipi responsabili di vari aspetti della vita umana.
Tre sono le famiglie di spiriti più importanti del Voodoo:
= Rada (spiriti benevoli),
= Petro (spiriti arrabbiati, malvagi o violenti),
= Gede (quelli che hanno a che fare con la morte ed i defunti).
Molti spiriti Gede sono zombies, nel senso originale della parola, senza però mangiare i vivi o attaccarli violentemente, come nei film.
Nel Voodoo, uno zombie è una vittima, non un mostro, è un morto che cammina e deve prestare obbedienza alla persona che lo ha resuscitato dai morti.
Molti credono che l’idea degli zombies sia entrata nella cultura Voodoo haitiana come mezzo per esprimere la morte dell’essere uno schiavo, ovvero sia il concetto di zombie che lo stesso Voodoo, sono nati come forza spirituale tra gli schiavi per aiutarli a sopportare la loro sofferenza.
Nel Voodoo, durante l’anno si rispetta un calendario di feste rituali, che rispecchiano le date degli onomastici di quello cattolico romano.
Per esempio, gli Spiriti degli Antenati si festeggiano nel giorno di Ognissanti (1 novembre); gli Spiriti dei Defunti (2 novembre); Danballa, lo Spirito Lwa della Conoscenza, simboleggiato dalla biscia o dal boa, il giorno di San Patrizio (17 marzo); Ezilí Dantor, il più importante spirito-guida della famiglia Petro, il giorno della Madonna del Carmine (16 luglio); Ogou, semidio della guerra, del fuoco, del ferro, della caccia, dell’agricoltura, nel giorno di San Giacomo (25 luglio), e tanti altri.
Il Vodou haitiano (Vudù) nasce dalla fusione del cattolicesimo, della spiritualità occidentale e dell’Africa centrale, influenzata dagli schiavi fuggiti, che volevano ispirare ribellioni sotto un’identità spirituale comune.
Infatti, esso fu al centro dell’incitamento alla rivoluzione del 1791 ad Haiti contro la schiavitù e il colonialismo.
Dal 1835 al 1987, il governo haitiano bandì il Vodou con leggi che proibivano le pratiche rituali, ma che praticamente erano impossibili da attuare, in quanto esso era già diventato un sistema di credenze dominante, influenzando segretamente persino la cultura d’élite.
In seguito, la Chiesa di Roma costrinse Haiti ad adottare il Cattolicesimo romano come religione ufficiale, ma poi lanciò diverse campagne anti-Vodou, insieme alla Chiesa protestante, tanto da farlo associare prevalentemente alla Stregoneria.
Oggi, il Vodou è utilizzato in molteplici modi, soprattutto nella guarigione come sistema sanitario, in cui gli spazi religiosi possano diventare luoghi terapeutici dove i malati ricevono aiuto nella gestione di malattie e altre disgrazie.
Nonostante ciò, per molti, il Vodou rimane associato alla Stregoneria ed al culto satanico.
Hoodoo è una tradizione esoterico-spirituale, una forma di magia popolare tradizionale afro-americana, che si è sviluppata negli Stati Uniti da una combinazione di credenze di un certo numero di culture africane diverse, durante la tratta degli schiavi.
Non deve essere confuso con il Voodoo perché, sebbene anche l’Hoodoo sia nato come religione, ha perso lo status religioso dopo il 1880.
Nell’era storica, i quartieri degli schiavi della maggior parte delle piantagioni ospitavano almeno un praticante di Hoodoo, o un “rootworker**” (dottore della radice o guaritore della radice) a cui gli schiavi si rivolgevano per assistenza medica e spirituale.
Gli schiavi in genere si avvicinavano al medico europeo con sospetto, oppure non avevano accesso tempestivo alle cure mediche, anche perché le classi dei coltivatori europei chiamavano spesso un dottore come ultima risorsa, solo quando la produzione lavorativa era compromessa.
La maggior parte delle persone schiavizzate faceva quindi affidamento sui propri dottori, che combinavano la conoscenza medicinale delle piante con rituali soprannaturali per cure, protezioni e altri benefici per i credenti.
Le credenze Hoodoo sono puramente naturalistiche e le pratiche utilizzano materiali ottenuti naturalmente come erbe, minerali e persino animali.
Queste pratiche includono la guarigione a base di erbe, la venerazione degli antenati africani, la danza in cerchio in senso antiorario (Ring Shout), l’immersione in acqua, la musica sacra, la possessione spirituale, la divinazione, l’uso di incantesimi per la protezione spirituale contro i danni fisici e le evocazioni.
Nell’Hoodoo, un praticante attinge al potere spirituale che risiede dentro di sé per eseguire un rituale, per ottenere potere o successo.
L’Hoodoo è utilizzato per combattere disturbi comuni, intervenire e reindirizzare problemi relazionali, offrire protezione spirituale, portare fortuna, rendere omaggio o comunicare con gli antenati, fare divinazione ed attuare la vendetta, quando il sistema di giustizia sociale fallisce.
Arrivati in America, gli schiavi hanno preso in prestito la conoscenza delle proprietà curative delle piante e delle erbe locali dai guaritori dei nativi americani, anche per tentativi ed errori, iniziando poi a sperimentare per trovare cure simili parallele a quelle usate nelle loro terre d’origine africane.
Le pratiche Hoodoo vengono tipicamente tramandate generazionalmente, attraverso individui all’interno di famiglie riconosciute, per portare il manto di una speciale conoscenza rituale.
Esse hanno il compito di mantenere la responsabilità di utilizzare la loro conoscenza con saggezza ed a beneficio della comunità.
Ai credenti viene offerta l’opportunità di rivolgersi a questi specialisti rituali, per assumere il controllo delle proprie situazioni e, di concerto con l’intervento spirituale, per influenzare il destino.
In pratica, i rituali incoraggiano l’azione umana a raggiungere i risultati desiderati e forniscono un senso di potenziamento, che la preghiera da sola non potrebbe dare.
La cultura tradizionale di oggi spesso descrive l’Hoodoo come una pratica negativa, a causa dell’idea sbagliata comune, che tutti coloro che lo praticano siano avidi o corrotti; e ciò a causa della commercializzazione che ne ha modificato l’essenza, gli usi e la storia.
Il simbolismo del colore era ed è una componente forte nel folklore cosmologico dell’Africa occidentale: verde e giallo sono associati al vantaggio economico ed al successo in qualsiasi impresa; bianco e blu rappresentano l’acqua e gli spiriti dell’acqua e venivano usati per incantesimi di protezione.
Il bianco può essere rappresentato non solo dalla cera delle candele, ma anche con oggetti comuni per incantesimi protettivi.
Gli “alberi” in barattolo blu sono un comune ornamento da giardino contemporaneo nel sud-est, dove bottiglie di vetro blu sono posizionate all’estremità dei rami degli alberi o creano forme di alberi, appese ai rami o poste su espositori da giardino per portare fortuna, protezione e pace alla famiglia.
Rosso e bianco sono spesso associati ad incantesimi d’amore e/o rotture.
È inoltre possibile depositare nella terra borse/sacchetti evocatori (Mojo o Gris-gris) fatti di stoffa di flanella legati attorno ad altri oggetti, che aggiungono potere all’incantesimo.
Il sale è una sostanza usata nelle benedizioni ed oggi, quello nero, la cera di candela nera ed il tessuto nero sono tipicamente usati per maledizioni, fatture ed incantesimi di vendetta.
Spesso vicino alle tombe vengono sotterrati dei barattoli “vasi per incantesimi”, contenenti degli oggetti o del materiale, che hanno della cera versata sotto il coperchio con carta oleata sopra, per creare una chiusura ermetica.
I coperchi possono essere avvolti con un panno e legati con un nastro dello stesso colore, che varia sempre a seconda dell’associazione a cui sono destinati.
I vasi possono contenere monete, foto, candele, materiale organico, erbe, peperoncino, uova e tanto altro, dipende sempre dall’uso che bisogna farne.
Un tipo di vaso è quello che contiene gli “incantesimi di richiesta” o “incantesimi dannosi” (negativi), che richiedono l’aiuto degli spiriti o degli antenati.
Esso solitamente all’esterno è ricoperto di stoffa, nastri e cera neri, mentre all’interno contiene urina, ammoniaca, peperoncini rossi, insomma tutti oggetti o vegetali che parlano di rabbia e/o maledizione.
Invece, per un “incantesimo di petizione” si richiede che il vaso venga posto su un altare nella casa del “dottore della radice”, per un certo numero di giorni prima di essere avviato con un rituale al cimitero.
Poi ci sono gli “incantesimi di relazione”, che hanno a che fare con una rottura e che maledicono le persone, che il richiedente ritiene responsabili del loro dolore e sofferenza.
Insomma, l’Hoodoo è una tradizione magica molto e troppo complessa e, per praticarlo, devi essere in grado di interagire con la sua storia.
Per quanto possa infastidire sentirlo, i “bianchi” non possono praticare Hoodoo, perché non possono coinvolgere gli antenati degli oppressori dei “neri” ed impegnarli nelle loro tradizioni magiche.
Inoltre, sebbene le parole “Voodoo” ed “Hoodoo” siano talvolta usate in modo intercambiabile a causa di incomprensioni o disinformazione, si riferiscono a tradizioni nettamente diverse con origini e pratiche diverse.
Quindi, confondere queste tradizioni può portare all’ignoranza e agli stereotipi, che possono essere offensivi per i praticanti e per le culture da cui provengono, mentre una rappresentazione accurata promuove il rispetto e la comprensione delle diverse pratiche e credenze culturali.
Ma questo vale per tutte le cose di cui non conosciamo esattamente origine, uso, effetti ed efficacia.
Diffidate sempre dei ciarlatani…
L’Eliotropio selvatico (Heliotropium europaeum) è una piccola pianta appartenente alla famiglia delle Boraginaceae, di origine mediterranea, che cresce in zone aride, desertiche e subdesertiche, negli incolti, dal bacino mediterraneo all’Asia centrale.
Può raggiungere un’altezza di una quarantina di cm, ha foglie verde-grigio scuro ricoperte da peluria e fiori bianchi con gola gialla, lanuginosi o ispidi.
E’ conosciuto comunemente anche come Eliotropio europeo, Vaniglia selvatica, Erba porraia, Porraja, Coda di Scorpione, European heliotrope, European turnsole, Héliotrope d’Europe, Europäische Sonnenwende, Verrucaria, Eliotropio mayor, Alacranera.
Heliotropium, in quanto i fiori seguono il movimento del sole.
Europaeum = Europa.
Anticamente, all’Eliotropio selvatico venivano attribuite proprietà medicinali, che rasentavano la magia.
Avendo l’infiorescenza che somiglia alla coda di uno scorpione, anticamente era chiamato “scorpiuron” e veniva bevuto con vino, oppure applicato come impiastro, come potente rimedio contro la puntura di questo animale.
Si diceva che l’Eliotropio selvatico, legato attorno al corpo, impedisse il concepimento, e che quattro grani del seme, dati a bere un’ora prima che si manifestasse la febbre quartana (forma atipica di febbre intermittente che si verifica ogni quattro giorni), la facessero cessare, come fanno tre grani con la febbre terzana.
Un impiastro preparato con le foglie era utile applicato sulla testa dei bambini colpiti da colpo di calore; le foglie inducevano il ciclo mestruale e, se applicate dal basso, il parto.
Si credeva, che fosse in grado di allungare la vita, di costituire un antidoto anche al morso dei serpenti e, addirittura, di rendere invisibile colui che ne portasse un po’ con sé.
Oggi studi scientifici affermano che questa pianta ha principi attivi, che possono essere utilizzati per scopi medicinali, soprattutto nella radice, i fiori e le foglie.
Tra le sue proprietà medicinali, ha la capacità febbrifuga, coleretica, emmenagoga, cicatrizzante, antinfiammatoria, ecc., e viene utilizzata principalmente per trattare patologie come le verruche, da cui il nome “erba porraia” o “verrucaria”, per stimolare la secrezione biliare e provocare le mestruazioni contemporaneamente alla sua regolazione.
Aiuta anche contro le punture di alcuni insetti, in caso di gotta e particolari infiammazioni più tenaci.
ATTENZIONE: Contiene eliotropina e lasiocerpina, sostanze tossiche a livello epatico.
L’olio essenziale di Eliotropio aiuta a combattere la stanchezza.
Sognare l’Eliotropio selvatico significa “amore non corrisposto”.
L’Eliotropio selvatico fiorisce da giugno a novembre ma, per i lavori magici, il momento più potente è agosto, ma fai attenzione: la tua intenzione verrà amplificata e riflessa in te.
Quindi, se lo usi per il bene, ti ritornerà un grande bene, ma se lo usi per il male, esso ti verrà restituito in abbondanza.
Questa pianta è utilizzata nei rituali di felicità, prosperità e protezione, ma soprattutto in quelli di abbassamento del sole, o in lavori magici che richiedano il rafforzamento degli aspetti solari del Sé.
Con l’Eliotropio selvatico si possono preparare anche incantesimi e rituali protettivi per allontanare energia negativa, spiriti maligni o attacchi psichici.
I suoi fiori o le foglie possono essere offerti in segno di gratitudine, o come offerta in rituali o cerimonie.
Mettilo sotto il cuscino per indurre sogni profetici e, se hai subito un furto, sognerai la persona che ha rubato nella tua casa.
L’Eliotropio selvatico possiede qualità protettive ed allontana energia negativa o danni; è considerato un simbolo di devozione e lealtà nelle relazioni, nelle amicizie, verso gli amanti, un Credo, una causa.
L’olio essenziale di questa pianta può essere utilizzato per ungere candele ed altri oggetti utilizzati nella divinazione e negli incantesimi di ricchezza.
Per aumentare la prosperità, avvolgi una candela verde con rametti di Eliotropio e falla bruciare completamente.
Per “l’invisibilità”, indossa o porta con te un piccolo corno pieno di Eliotropio selvatico, così le tue azioni ed i tuoi movimenti non attireranno l’attenzione.
Invece, se sei stato derubato, l’Eliotropio selvatico avvolto in una foglia di Alloro con una zanna di Lupo, e posto sotto un cuscino, ti mostrerà presumibilmente il ladro e la posizione in cui si trova ciò che è stato rubato.
PIANETA: Sole
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Vergine (per creatività, connessione con le forze naturali, resilienza, guarigione, disintossicazione) – Ariete (per forza, prosperità, miglioramento delle relazioni umane, apertura verso gli altri) – Scorpione (per energia, fertilità, viaggi)
CHAKRA: 2, Svadhisthana (C. Sacrale) – 4, Anahata (C. del Cuore)
Le conchiglie ci fanno pensare
a ciò che resta una volta
che l’anima ha lasciato la Terra.
Il corpo rimane sotto forma di conchiglia,
ma lo spirito inizia il suo viaggio verso regni sconosciuti.
Fin dagli albori, gli esseri umani hanno utilizzato i molluschi di mare a conchiglia, anche per una miriade di scopi spirituali, e tanti rituali, descrizioni ed interpretazioni si ritrovano soprattutto nel Candomblé, una religione afrobrasiliana tuttora praticata prevalentemente in Brasile ma anche in Uruguay, Paraguay, Argentina e Venezuela, e diffusasi ormai anche in tanti Paesi europei.
Le conchiglie hanno un legame mistico con il Mondo sotterraneo, grazie alla loro origine dalle profondità marine, cosa che conferisce mistero ed oscurità.
Nella mitologia azteca, la divinità Quetzalcóatl, il “Serpente piumato”, che indossa una collana di conchiglie, scese a Mictlán (il Mondo sotterraneo), per prelevare alcune ossa.
Lì, Mictlanteuctli e Mictlancihuatl, gli Dèi regnanti degli inferi, accettarono di dargli le ossa, solo se Quetzalcóatl fosse riuscito a suonare un corno di conchiglia privo di buchi.
E l’astuto Quetzalcóatl aggirò il problema, facendo bucare la conchiglia dai vermi ed inserendo al suo interno delle api, per farla suonare.
Quindi, tenendo la conchiglia tra le labbra, il suo respiro le infuse la vita, trasformandola in un potente strumento che echeggiò attraverso la terra, inquietante come un’onda risonante di tromba.
Associate all’elemento acqua ed alla Luna, che controlla le maree, le conchiglie vivono nello spazio segreto tra il Regno dell’Acqua ed il Regno del Mare, luogo che viene rivelato solo durante il cambio delle maree.
Tesori di un mondo invisibile, le conchiglie sono considerate doni del mare, usate per rappresentare le divinità oceaniche e, solitamente, quelle lunghe ed a spirale indicano gli Dei, mentre le conchiglie rotonde simboleggiano le Dee.
Esse sono spesso usate come simbolo di femminilità, poiché alcune ricordano la forma del seno o la vulva femminile.
Inoltre in diverse culture, essendo usate come valuta, erano legate alla prosperità ed all’abbondanza.
Molte culture antiche associavano le conchiglie, soprattutto quelle a spirale, ai cicli continui di vita, nascita e fertilità grazie alla loro connessione con il mare, spesso visto come fonte di vita.
Esse offrivano anche protezione tanto che, per esempio, nel Feng Shui vengono utilizzate come scudo contro l’energia negativa; mentre nell’Induismo, la conchiglia “Shankha” (guscio di Turbinella pyrum, ma qualsiasi lumaca di mare a cui è stato praticato un foro per l’imboccatura in cui soffiare, va bene), viene utilizzata nei rituali e nelle cerimonie per le sue proprietà purificatrici e per allontanare le cattive vibrazioni.
La conchiglia è il simbolo del Camino de Santiago, il famoso percorso di pellegrinaggio cristiano, e viene portata dai pellegrini per raccogliere l’acqua dai pozzi.
Quante volte hai portato all’orecchio una conchiglia a spirale?
Essa può essere un indicatore del mare, lascia che ti parli: se i suoni sono forti, il mare è agitato; se lievi, il mare è liscio e calmo.
Ma fai attenzione, perché potresti sentire messaggi del futuro o del passato; oppure il rumore del mare potrebbe calmare la tua mente per ricevere messaggi psichici.
E questa energia calmante è il motivo per cui le conchiglie vengono spesso utilizzate nelle terapie curative e nelle pratiche spirituali.
La raccolta di conchiglie è antica quanto l’umanità: una conchiglia particolare che trovi sulla spiaggia e verso la quale provi una forte attrazione, può essere trasformata in un amuleto protettivo o fortunato mentre, posta all’ingresso di casa, assicura che la fortuna entri in essa.
L’atto di regalare una conchiglia può portare un potente messaggio d’amore, poiché spesso rappresenta un ricordo condiviso o un momento caro trascorso insieme in spiaggia, insomma qualcosa di indimenticabile di un viaggio unico di una coppia.
Inoltre, la sua struttura dura all’esterno e morbida all’interno, è una metafora delle emozioni del cuore in un contesto romantico, della vulnerabilità in amore, e del luogo in cui custodire i propri sentimenti, finché non ci si sente sicuri di poterli rivelare.
In pratica, la conchiglia è un potente simbolo del nostro santuario più intimo, un luogo di conforto e sicurezza in cui ci ritiriamo quando il mondo diventa travolgente.
Le conchiglie bianche simboleggiano innocenza, purezza e nuovi inizi, il viaggio della vita, sviluppo, crescita e, nelle pratiche spirituali, possono promuovere calma, equilibrio emotivo e possono connettersi con l’energia curativa del mare.
Altri simboli della conchiglia sono la morte e l’abbandono del proprio corpo terreno, che non è solo un crudo simbolo di morte, ma un messaggio del trapasso dell’anima.
Tuttavia, tieni presente che alcuni credono anche che una conchiglia rappresenti la reincarnazione, un’interpretazione simbolica che ha la stessa origine (il trapasso dell’anima).
Ma coloro che credono nella reincarnazione, pensano che l’anima ritorni in un nuovo corpo.
Quando rilasci una conchiglia, essa continuerà il suo viaggio all’infinito finendo, per esempio, nelle mani di un’altra persona o nelle profondità dell’oceano.
Oppure potrebbe essere rifugio di un granchio o schiacciata nella sabbia dalle onde.
Questo viaggio infinito della conchiglia può ricordarci quanto sia vasto e infinito questo mondo.
Oggetti meravigliosi come le conchiglie ci sopravviveranno e continueranno il loro viaggio, ed il fatto che la conchiglia sia nelle tue mani in questo momento, è una straordinaria coincidenza: fai parte del suo viaggio eterno.
Per ultimo, non d’importanza, pensiamo al Nautilus camerato, un’antica creatura che apparve nei mari molto prima dei primi dinosauri.
Conosciuto come un “fossile vivente” perché è rimasto relativamente immutato negli ultimi 450 milioni di anni, vive in una bellissima conchiglia a spirale divisa in camere sempre più grandi.
Quando si schiude per la prima volta dall’uovo, ha già 4 camere formate e, man mano che cresce, si sposta nello spazio più grande del guscio e costruisce un muro per sigillare la vecchia camera, arrivando a costruirne anche 30 nel corso della sua vita.
La spirale del Nautilus è conforme alla forma della “spirale della sezione aurea”, conosciuta come “geometria sacra”, perché si trova in un’ampia varietà di cose in natura, come la forma della nostra galassia, degli uragani, nella disposizione dei semi di girasole nel fiore, nel cavolfiore e nelle pigne.
La sezione aurea, che si basa sulla “serie di Fibonacci”, è uno dei grandi misteri della vita perché può essere trovata in tutti gli esseri viventi, suggerendo che il nostro mondo naturale non è così casuale o irregolare come sembra, ma può invece essere spiegato nella logica dei numeri e delle equazioni matematiche.
Tornando al lato spirituale, il Nautilus è una potente metafora della propria evoluzione spirituale.
Dal momento in cui nasciamo ed iniziamo a gattonare, scopriamo, impariamo e superiamo continuamente i nostri precedenti pensieri e visioni del mondo modificandoci, cosa che richiede di pensare in un modo nuovo o diverso, essenzialmente, di pensare “fuori dagli schemi”.
Il Nautilus non può mai restare nella stessa camera, perché continua a ingrandirsi e, allo stesso modo, anche noi non dobbiamo mai smettere di crescere, imparare ed espanderci, perché rimanere nello stesso posto porterebbe ad una sorta di morte spirituale.
Dal punto di vista esoterico, solitamente rituali ed incantesimi dovrebbero essere eseguiti in riva al mare, delimitando un cerchio protettivo con un anello di conchiglie, raccolte per quello scopo specifico.
Naturalmente i riti si possono fare anche in un luogo chiuso, su un altare appositamente predisposto.
Le conchiglie possono essere legate insieme o singolarmente, ed indossate per favorire la fertilità o per attirare denaro.
Nonostante la loro somiglianza, diversi tipi di conchiglie hanno proprietà diverse nella magia.
In generale, simboleggiano mistero, divinità, amore e prosperità, ma ogni tipo ha le sue sfumature.
I molluschi più utilizzati sono:
= Monetaria moneta (Conchiglia Moneta): Si utilizza nei rituali per scacciare il Malocchio, in quanto la forma tondeggiante scura che si vede sulla conchiglia, può sembrare una pupilla nera contro la superficie chiara, quindi un occhio.
= Monetaria annulus: Assomigliando ai genitali femminili, è utilizzata nei riti per la fertilità, il ciclo mestruale, la menopausa, i disturbi dell’utero e la gravidanza, anche per il denaro e la prosperità.
= Murex (Murice): Usato nei rituali che infondono coraggio per superare situazioni avverse, per attenuare la rabbia ed aver modo di esprimersi bene e con calma, per dare sostegno in circostanze troppo difficili da affrontare.
= Buccinum (Buccino): Adatto per i rituali di cambiamento positivo e drammatico, gestire una situazione ed acquisire il controllo, mantenere lo status quo e la stabilità.
= Policines, Naticarius, Euspira, Lunatia (tutte chiamate comunemente Lumache della Luna): Incarnando i potenti simboli del cerchio e della spirale, venivano usate come talismani nelle sepolture celtiche, sopra o sotto i corpi, oppure posizionate vicino alle mani ed ai piedi, o sopra la testa. Servivano a mostrare come affrontare le turbolenze della vita e come muoversi senza perdere di vista ciò che c’era intorno. Inoltre aiutano a trovare le risposte a domande molto importanti per le quali annaspiamo.
= Patella: Si usa per trovare la via d’uscita da una situazione e sbloccare anche abilità psichiche o divinatorie. Fiducia, coraggio e forza.
= Ostrea (Ostrica): E’ utilizzata al meglio negli incantesimi di buona fortuna e di esilio. Ha la capacità di generare perle per proteggersi dagli irritanti granelli di sabbia. È legata alla Luna ed alcune culture vedono le sue perle come “Lacrime della Luna”. L’ostrica è usata per la magia lunare, incantesimi sulla passione, buona fortuna, virilità, amore sessuale ed esilio.
= Mytilus (Cozza): Aiuta a trovare in sé la forza di resistere alle tempeste della vita, alle dipendenze, alle pressioni, e che l’ordinario può essere migliore del straordinario.
= Turritella (Trivella): Per la sua forma fallica può essere utilizzata per incantesimi e rituali associati agli uomini, alla fertilità, al coraggio ed al potere, ed anche per curare i disturbi maschili. E’ popolare per copricapi, bacchette magiche e ciondoli protettivi.
= Crepidula (Pantofola di mare): Sono utili nei rituali riferiti ai fenomeni atmosferici ed in quelli che hanno lo scopo di aiutare il prossimo.
= Haliotis (Abalone): Conosciuto anche come Orecchie di mare, questa conchiglia ha un forte legame con gli elementi curativi dell’acqua e della terra. Si usa generalmente per offerte, purificazioni e preghiere ed è noto per guarire il corpo all’interno dei Chakra, risuonando principalmente con i chakra del Terzo occhio, del Cuore e del Plesso solare. Adatto nella meditazione per la bellezza interiore e per uso generale, oltre che come contenitore di pietre ed erbe.
= Littorina, Tectarius (Occhiolino, Pagoda di mare): Ottime nei rituali riguardanti adattamento, cambiamento, concentrazione, integrità, aiuta a mantenere la concentrazione ed a rimanere centrati.
= Anomia (Conchiglia tintinnante): E’ usata nei riti funebri per cacciare gli spiriti, per il superamento delle fobie, rinascita, visione. Insegna a fidarsi del proprio intuito ed a comprendere quando è saggio lasciarsi andare e cavalcare l’onda.
= Telline (Arselle): Per la loro forma piuttosto cuoriforme, sono usate nelle questioni riguardanti le relazioni, l’amicizia ed i rapporti amorosi.
= Cypraea (Ciprea): La più utilizzata. Ha collegamenti con la femminilità ed è usata per incantesimi sulla fertilità, sulla nascita, sulla sessualità e sulle mestruazioni. Le cipree rappresentano anche la prosperità e sono utilizzate come forma di valuta in alcune parti dell’Africa. Spesso le Cipree vengono inserite nelle pareti e nei pavimenti delle case come parte del progetto architettonico per allontanare il male.
= Fusinus colus (Mandrino): E’adatto per i rituali riguardanti futuro, destino, cambiamento, karma e meditazione, progetti artistici o artigianali.
= Oxymeris (Coclea): Ha proprietà sia maschili che femminili, rappresentando quindi la completezza. Ha un apparato velenifero e l’animale è noto per essere aggressivo. La Coclea è attribuita a Marte e viene utilizzata per decorare copricapi, bacchette magiche e per preparare incantesimi protettivi.
= Pecten jacobaeus (Capasanta): simbolo di luce, è associata alla Dea Venere “nata dal mare”, mentre veniva portata a riva su una conchiglia di capasanta. Originata dalla “agitazione dell’oceano”, consorte di Vishnu e madre Kama, rappresenta la bellezza e la buona fortuna. Adatta ad incantesimi per viaggi e spostamenti.
= Venerupis decussata (Vongola) e Mercenaria mercenaria (Vongola atlantica): Utili negli incantesimi di abbondanza, comunicazione, compassione. Aiutano a proteggere le emozioni, a conservare gelosamente i segreti, a mantenere la fiducia, ed a trovare il proprio posto nel mondo.
= Nautilus (Nautilo): E’ un simbolo di crescita e rinnovamento. A differenza di altre conchiglie, esso non perde il guscio ma si espande man mano che il corpo cresce. Esso viene utilizzato per lavori magici sulla crescita e l’espansione spirituale.
= Cyrtopleura costata (Ala d’Angelo): Aprendo le due valve, sembra proprio di vedere le ali di un angelo. E’ adatta a rituali riguardanti equilibrio, determinazione, energia e consigli angelici, libertà, speranza, grazia, sostegno. Aiuta a sollevare lo spirito, facendo volare le proprie intenzioni. Può anche aiutare ad entrare in contatto con gli Angeli.
= Eustrombus goliath (Conchiglia Golia): Soffiandoci dentro, purifica tutto l’ambiente circostante, e viene utilizzata all’inizio ed alla fine di ogni evento importante. Fornisce coraggio, speranza, ottimismo e forza di volontà, aiuta ad allontanare gli spiriti maligni quando viene soffiata, riempiendo di energie molto potenti tutto l’ambiente circostante.
= Charonia variegata (Tritone): E’ utilizzata principalmente nella magia per attirare le cose che desideri nella tua vita.
Naturalmente, ognuno può fare una scelta personalizzata anche su altre specie.
Sinteticamente, puoi scegliere la conchiglia più adatta, basandoti su questo elenco generico, a seconda del tipo di rituale che vorresti fare:
1. Ciprea: associata all’energia femminile, rappresenta la fertilità, la nascita ed i nuovi inizi.
2. Conchiglia a valve: associata ad annunci, comunicazioni e messaggi.
3. Abalone: associato alla pulizia, alla protezione ed all’equilibrio emotivo.
4. Murex: associato a difese, protezione e potere.
5. Littorina: associata al cambiamento, alla trasformazione e ai nuovi inizi.
6. Patella: associata al flusso di energia, ai fondamenti e all’abilità psichica.
7. Vongola: associata alla bellezza, all’abbondanza e all’energia femminile.
8. Cozza: associata all’abbondanza, all’energia maschile e alla vita domestica.
9. Capesante: simbolo del viaggio, delle metà, delle scelte e delle connessioni.
10. Ostrica: associata alla sessualità, alla sensualità e all’attrazione.
11. Monetaria: associata agli affari, alla ricchezza ed alla prosperità.
12. Nautilus: associato al cambiamento, al progresso ed ai nuovi orizzonti.
Le conchiglie prelevate dal mare necessitano di poca preparazione rituale per usi magici mentre, se le hai acquistate in un negozio, dovresti pulirle e ricaricarle prima dell’uso, immergendole in una ciotola d’acqua mista a sale marino per un giorno.
Dopodiché bisogna ricaricarle, mettendo la ciotola sotto la Luna piena per alcune ore.
Tra le varie cerimonie magico-religiose, esistono diversi rituali di divinazione, di cui il più conosciuto è Jogo de búzios.
Famoso anche come Erindilogum o Diloggún, è il più antico oracolo degli Yoruba nella pratica del Candomblè nell’Africa occidentale, in Brasile e a Cuba, ma anche nella Santeria, Umbanda e Palo Mayombe.
Esistono vari metodi, ma il più usato è quello di lanciare un set di 8, o 16, o 32 búzios (conchiglie) su un tavolo precedentemente preparato, ed analizzare la configurazione che esse assumono quando cadono su di esso.
Lo stregone/sacerdote/sacerdotessa prima prega e saluta tutti gli Orixás (divinità Yoruba), e poi parla con esse ponendo delle domande, alle quali risponderanno, influenzando la posizione delle conchiglie.
Questo metodo è fondamentale come mezzo di scambio e comunicazione tra gli esseri umani e gli Dei africani attraverso gli stregoni, oltre a rispondere sul futuro di eventi importanti per la vita del cliente.
In molti casi, il denaro generato da questo servizio rappresenta un mezzo primario per sostenere il sacerdote.
Prima di essere utilizzate, le conchiglie devono passare attraverso un complicato e lungo processo di preparazione tipico del Candomblé, come il “bagno di Amansi”, preparato con foglie di Baccharis sylvestris, Lantana microphylla e Poligala panicolata, ed un “bagno di sangue Ejé”.
Infatti, per divenire sacri e veicoli della parola divina degli Orixás agli uomini, i búzios devono ricevere Axé, ovvero la forza che assicura l’esistenza dinamica, consentendo certi avvenimenti futuri, in quanto in mancanza di questa, l’esistenza sarebbe paralizzata, privata delle possibilità di realizzazione.
Questo metodo può essere semplificato, utilizzando solo 4 conchiglie di quelle con 2 valve non divise.
Si lanciano in aria e, quando prendono posizione sul tavolo:
• Tutti i búzios cadono “aperti” = SI
• Tutti i búzios cadono “chiusi” = NO
• Due “aperti” e due “chiusi” = è necessario chiedere altre due volte.
• Uno “chiuso” e tre “aperti” o viceversa = la domanda non è stata capita. Ripensa la domanda e formulala con più convinzione.
Interessante è la Benedizione delle Conchiglie, un rituale o una preghiera eseguito utilizzando conchiglie, spesso in un contesto spirituale o religioso.
La benedizione può essere eseguita da individui o gruppi e può comportare vari passaggi o elementi, a seconda della tradizione o pratica specifica.
In alcune culture, le benedizioni delle conchiglie occupano un posto speciale, poiché aiutano le persone a connettersi con l’energia e lo spirito del mare.
Le conchiglie infatti possono rappresentare diversi aspetti del mondo naturale, come le maree, i cicli della Luna o le creature che popolano l’oceano.
La benedizione può comportare offerte di fiori, erbe o altri materiali naturali, accompagnati da canti, danze o tamburi, e può essere eseguita anche in un contesto cristiano, in particolare riguardo al battesimo e ad altri sacramenti.
L’uso delle conchiglie nei rituali cristiani si basa sulla convinzione che Dio abbia creato l’oceano e le creature oceaniche e che le conchiglie possano essere usate come simboli di fede e crescita spirituale.
Vi lascio con un bellissimo rito.
RITUALE DI PROTEZIONE PER LA FAMIGLIA
Nella mitologia Yoruba, Yemaya è la madre di tutti gli Orisha (Dei), ed è conosciuta anche come Jemanja, Yemalla, Yemana, Yemanja, Yemaya, Yemayah, Yemoja, Ymoja e Imanja.
È la regina del mare, invocata per protezione (in particolar modo delle donne incinte), purificazione ed aiuto in generale, chiedendone la manifestazione nel suo aspetto più materno.
Ma è bene sapere anche, che un altro aspetto di Yemaya, simboleggiato dal mare in tempesta, è quello di distruttrice.
Yemaya può aiutarti a proteggere la tua famiglia: inizia ripulendo un’area della casa o del giardino.
Al centro di questa zona, posiziona una candela blu vestita con qualche goccia dell’olio rituale Yemaya, e posiziona intorno ad essa un anello di conchiglie.
Prendi anche un bicchiere d’acqua, un pezzo di carta, una penna, un sacchetto di stoffa blu e delle piccole conchiglie da riporre al suo interno.
Scrivi 7 volte sul foglio il tuo nome e la tua data di nascita, così come i nomi e le date di nascita dei membri della tua famiglia, mentre sul retro scrivi la tua richiesta di protezione.
Posiziona le conchiglie davanti alla candela, quindi accendi lo stoppino.
Mentre la candela brucia, devi dire:
Yemaya, orisha dell’amore,
protettrice delle donne e
custode delle madri e dei bambini.
Per favore, proteggi tutti
coloro che risiedono qui.
Custodisci le madri e le nonne.
Proteggi i giovani.
Lascia che tutti coloro
che vivono tra queste mura
crescano sani, forti e con amore.
Lascia che la candela bruci completamente e, al termine, smaltisci i resti vicino alla porta di casa.
Metti la carta della tua richiesta nel sacchetto di stoffa insieme alle 7 conchiglie.
Ringrazia Yemaya ed appendi il sacchetto sopra la porta d’ingresso. Potresti anche ripetere l’operazione per tutte le altre porte della casa.
Quando hai finito, porta un’offerta al mare, che può consistere in: rose bianche, ananas, melone, melassa di canna, da mettere nell’acqua, ringraziando per l’aiuto di Yemaya.
Clinopodium nepeta (ex Calamintha nepeta), comunemente conosciuto come Mentuccia, Nepitella, Nipitella, è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, che comprende circa 7000 specie.
Originaria del bacino del Mediterraneo, la Nepitella può raggiungere una cinquantina di cm. di altezza, presenta foglie ovali lievemente seghettate e fiori di colore dal rosa al violetto, muniti di peli e macchie scure sul labbro.
Clinopodium deriva dal greco, col significato di “piedino del letto”, in quanto i verticilli dei fiori ricordano, appunto un piedino tornito di letto.
Nepeta, per la somiglianza a quel genere, a cui appartengono, per esempio, Menta, Melissa, Santoreggia ecc.; oppure dal latino “nepes” = “scorpione”, in quanto anticamente si credeva nel suo potere di far guarire dal morso di questo animale; o ancora dall’antica città di Nepi.
Altri nomi: Lesser Calamint, Kleinblütige Bergminze, Petit calament, Sarriette calament, Aneola, Borrisol, Calamento.
La Mentuccia è comunemente usata come erba aromatica nella cucina italiana (soprattutto romana nei Carciofi) e corsa.
Nell’Italia meridionale viene utilizzata nella preparazione di un tipico formaggio di capra lucano, chiamato casieddu, conferendo al formaggio un particolare sapore di menta.
In Galizia (Spagna), la Mentuccia è utilizzata per aromatizzare le castagne bollite insieme ad altre erbe.
I fiori e le foglie profumati possono essere tagliati ed essiccati, per aggiungerli alle miscele di pot-pourri.
In medicina l’intera pianta viene raccolta ed utilizzata fresca o secca.
La Nepitella, in passato, era legata a proprietà curative molto fantasiose; infatti si pensava guarisse l’elefantiasi e sul finire dell’Ottocento, si credeva che gli animali che la brucavano assumessero non solo un aspetto più vivace, ma si muovessero compiaciuti della forza acquisita da questa pianta.
Gli usi medicinali, in tempi passati, erano per uso interno contro l’indigestione, la tensione nervosa, la depressione e l’insonnia.
Oggi, nonostante non ci siano prove scientifiche valide a sostegno di questi usi, la Mentuccia è usata nelle infezioni delle vie aeree, insonnia, depressione, disturbi convulsivi, gotta.
NON USARE IN GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO.
Nel Feng Shui, la Nepitella rappresenta l’equilibrio e l’armonia nelle relazioni e, come pianta metallica, indica una connessione forte ed equilibrata con il Dui Qi, enfatizza l’equilibrio e l’armonia nelle relazioni personali e nelle iniziative imprenditoriali.
Rappresenta anche lo scambio e la comunicazione, suggerisce la forza mentale e la chiarezza ed aumenta la potente capacità di espressione.
Quindi, questa pianta potrebbe promuovere una comunicazione fluida e robusta nel tuo ambiente.
La Mentuccia è una pianta di buon auspicio e conferisce grande vitalità, migliorando il flusso dell’energia Chi della vita, promuovendo vitalità e dinamismo nel tuo spazio vitale.
E’ l’ideale per gli spazi di lavoro, in quanto può aiutare a raggiungere chiarezza di pensiero e migliorare il potenziale di carriera, oltre ad aiutare a creare un ambiente armonioso, incoraggiando interazioni positive e comunicazioni efficaci.
In generale, la Mentuccia lenisce i propri dolori e di aiutare una persona a riprendersi dal dolore emotivo, oltre ad aumentare la gioia e ripristinare una visione luminosa della vita.
Il folclore narra che la Nepitella, posta accanto al latte in un caseificio, eviterà che il latte si rovesci a causa dei tuoni.
In Esoterismo, la Mentuccia è utilizzata per allontanare gli spiriti maligni, proteggere dalle malattie e promuovere la buona salute e il benessere.
Piantata vicino alle case e nei giardini, li protegge contro le energie negative e gli spiriti maligni.
PIANETA: Mercurio
ELEMENTO: TERRA/FUOCO
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Scorpione
CHAKRA: 7, Sahasrara (C. della Corona)
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