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Settembre 2023
Il Sangue di Drago è una resina rossastra ottenuta dai frutti e/o dai gambi di diversi generi di piante come: Croton Lechleri, Pterocarpus officinalis, Dracaena draco, Dracaena cinnabari e Calamus draco (Daemonorops draco).
Tutte le resine conosciute sotto il nome di Sangue di Drago si presentano come masse rosso brune, vetrose e lucenti che, frantumate, danno una polvere rosso carminio, praticamente inodore o di aroma leggermente balsamico, di sapore dolciastro, solubile in etanolo ed insolubile in acqua.
In altre lingue: Drachenblut, Dragon’s blood, Sang du dragon, Sangre de dragon.
Questa resina deve il suo nome ad una leggenda, che racconta di un grosso serpente, il quale azzannò mortalmente un elefante che, morendo, vi si abbatté sopra uccidendolo a sua volta col suo peso. Il sangue dei due animali quindi, mescolandosi, originò l’esotica sostanza.
Il Sangue di Drago è menzionato in documenti che risalgono alla storia di tutta la Terra, dagli antichi Greci e Romani, insieme a tracce del suo utilizzo in India, Cina e Medio Oriente.
Proveniente dal Marocco, i sacerdoti indù la consideravano un’offerta agli Dei, mentre i nativi americani la bruciavano per creare un fumo che potesse evocare gli spiriti dei loro antenati.
Il Sangue di Drago è stato (ed è) utilizzato dalla Magia Wiccan, nell’Hoodoo, nello Sciamanesimo nei rituali magici di protezione, bando e guarigione.
Se vuoi bruciarlo come incenso, lo trovi sotto forma di bastoncino, cono, resina od olio essenziale.
Questa resina era usata nei tempi antichi per molti scopi: laccare il legno (soprattutto in liuteria e nel restauro ligneo), in medicina, come incenso e come tinta.
Anche oggi è usata per alcuni di questi scopi, ma in modeste quantità, visto l’alto costo.
Il Sangue di Drago può essere una sostanza potente ed è eccellente nel bandire l’energia negativa ed aiutare nella guarigione; inoltre è fortemente associato all’elemento fuoco e quindi, con la sua energia attiva, può portare calore e vita, o bruciare ciò che non si desidera più.
Utilizzato insieme ad altre erbe e miscele, aumenta ancora di più il suo potere.
Questa resina amplifica la potenza dei rituali che coinvolgono amore, protezione ed esorcismo, oltre ad avere proprietà afrodisiache quando viene bruciato.
Il Sangue di Drago parla di fertilità, creatività, passione e capacità di manifestare le proprie speranze ed i propri sogni, di protezione, oltre ad aiutare nel processo del viaggio astrale.
Il suo significato sacro è collegato al suo uso per contrassegnare tombe e luoghi sacri in varie culture africane.
Poiché il Sangue di Drago viene utilizzato ancora oggi come colorante, è anche sinonimo di classe e bellezza, e la sua tintura rosso sangue fa una dichiarazione potente, soprattutto se indossata insieme a gioielli con pietre preziose nere, come Ematite, Tormalina nera, Ossidiana.
Ma se vuoi raggiungere un potere veramente eclatante, utilizzalo con il Granato (se questa pietra non vibra positivamente per te, puoi usare un’altra gemma rosso scuro).
La resina del Sangue di Drago viene utilizzata come olio essenziale per ungere le candele, oppure tamponato sui polsi per potenziare il proprio potere personale; inoltre, bruciato per il suo fumo sacro, scaccia l’energia negativa.
Crea un olio per attirare denaro, aggiungendo pezzetti di calamita all’olio di Sangue di Drago, oppure aggiungi Cannella e pezzi di Quarzo rosa per creare un olio d’amore.
Per la magia di purificazione, aggiungi nel tuo olio alcuni pezzi di Ematite o Onice, insieme a Rosmarino o Salvia, ed usalo per ungere porte e finestre: questo ti aiuterà a mantenere l’energia negativa fuori casa.
Puoi anche trasformare la resina in un inchiostro, per scrivere incantesimi, sigilli magici e talismani.
Per quanto riguarda la salute fisica, sin dai tempi antichi si riteneva che la resina del Sangue di Drago avesse un notevole potere curativo.
E’ usato in medicina, come integratore insieme ad altri ingredienti in quanto, grazie ai suoi numerosi benefici per la salute fisica, aiuta a mantenere una buona salute e resistenza generale.
Il Sangue di Drago, quindi, è disponibile sotto forma di integratore o tintura, ed avendo proprietà antimicrobiche ed antinfiammatorie, è utile nel trattamento delle ulcere cutanee e piaghe da decubito, come antidiarroico, come coadiuvante nel trattamento del diabete.
E’ anche un ottimo repellente per insetti.
ATTENZIONE: Il Sangue di Drago è considerato sicuro con pochissimi effetti collaterali riscontrati, tuttavia, chiunque stia pensando di assumerlo come integratore deve sempre parlare prima con il proprio medico.
Come bruciare le resine: accendi un pezzo di carbone con fiammiferi o accendino, per circa 20 secondi, finché non si accende bene. Usa delle pinze per tenerlo sollevato (non farlo mai solo con le dita o potresti scottarti). Metti il carbone acceso in una ciotola o in un bruciatore di incenso, che devono essere riempiti con sabbia o terra. Lascia che il carbone si scaldi per qualche minuto, fino a diventare grigio attorno ai bordi, quando è pronto. Aggiungi una piccola quantità di resina sopra di esso, la quale brucerà e presto rilascerà oli essenziali ed aromatici attraverso il fumo. Continua a posizionare le resine o la polvere sul carbone, man mano che si bruciano e il fumo diminuisce per una combustione continua.
Desideri conoscere alcuni rituali?
CASA
♦ Per purificare una casa, brucia l’incenso di Sangue di Drago, unito a della Canfora, nella zona centrale dell’abitazione: questo è un modo potente per sbarazzarsi delle energie degli ex occupanti e creare uno spazio nuovo per i nuovi proprietari.
♦ Cospargi un po’ di polvere di Sangue di Drago in casa e vicino alla porta d’ingresso, per scacciare il male e la negatività. Puoi lavare prima la tua abitazione con questa resina ed un detergente per pavimenti, per una maggiore purificazione e protezione.
♦ Per calmare una casa rumorosa, crea una polvere dalla resina del Sangue di Drago e mescolala con zucchero e sale, dopodiché mettila in una bottiglia. Chiudila bene e conservala da qualche parte nella tua casa, dove non verrà trovata: avrai pace e tranquillità.
AMORE E DENARO
♦ Per attirare denaro e fortuna, ungi una candela gialla con olio di Sangue di Drago, cosa che aumenterà anche il tuo potere personale.
♦ Porta con te un pezzo di resina di Sangue di Drago in un sacchetto mojo rosso, per attirare buona fortuna ed amore; per aumentare il coraggio e/o incoraggiare qualcuno che è partito a tornare a casa.
♦ Per problemi sessuali ed impotenza, metti un pezzo di resina sotto il materasso.
MIX D’AMORE PER SACCHETTO MOJO
• 100 gr Alcool etilico
• 2 cucchiaini di resina di Sangue di Drago in polvere
• 1 cucchiaino di olio di Vaniglia
• 1 cucchiaino di olio di Lavanda
• 1 bastoncino di Cannella
• 2 Chiodi di garofano
In conclusione il Sangue di Drago, con il suo aroma e le sue proprietà detergenti e protettive, aiuta a purificare le energie e creare un ambiente tranquillo.
I rituali spirituali, che lo utilizzano, includono l’uso per la meditazione, il miglioramento della consapevolezza spirituale e l’invito ad energie positive.
I più salienti sono:
• Aggiungilo ad una miscela di erbe di incenso, per dare alla tua magia una spinta in più.
• Usa l’inchiostro del Sangue di Drago negli incantesimi che implicano scrivere cose, come nomi o le tue intenzioni.
• Ungiti con olio di Sangue di Drago, per potenziarti e proteggerti quando fai qualsiasi tipo di Viaggio da sogno o Viaggio astrale.
• Usalo negli incantesimi d’amore, soprattutto se speri di ricevere una proposta di matrimonio.
• Usalo in una bustina di erbe, per curare la magia legata al sanguinamento, in particolare riguardo ai problemi riproduttivi delle donne.
Insomma…vale la pena provarlo!
PIANETA: Marte
ELEMENTO: Fuoco
SEGNI ZODIACALI ASSOCIATI: Ariete, Leone, Scorpione, Sagittario
CHAKRA: 3, Manipura (C. del Plesso solare)
“Sopra le piante più basse troneggia
il Finocchio con i suoi fiori gialli;
E in un’epoca precedente alla nostra
fu dotato dei meravigliosi poteri
per ripristinare la visione perduta”
– Henry Wadsworth Longfellow-
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Il Finocchio, Foeniculum vulgare o Anethum foeniculum, è una pianta erbacea di origine mediterranea, appartenente alla famiglia delle Apiaceae, conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà aromatiche.
Questa pianta può raggiungere i 2 metri e presenta fusti eretti e spessi, di color verde – bluastro, foglie filiformi che ricordano quelle del fieno (da qui la derivazione del suo nome Foeniculum = fieno), e fiori gialli riuniti in ombrelle.
Altri nomi: Fennel, Fenouil, Fenchel, Sompa, Hinojo.
In greco si chiama Márathos, infatti il luogo della famosa Battaglia di Maratona significa letteralmente “una pianura con finocchi”.
Invece, la città portoghese Funchal fu così chiamata in quanto i coloni portoghesi di Madeira, nel XV secolo, notarono in quella zona l’abbondanza di Finocchio selvatico, quindi usarono la parola che indica questa pianta nella loro lingua, funcho, per battezzare la nuova cittadina.
Infatti, il Finocchio è menzionato nel “Nine Herbs Charm”, un poema anglosassone del X secolo sugli usi magici delle erbe comuni, in cui appunto ci sono i nomi di diverse località, tra cui Funchal e Maratona.
Bisogna distinguere il Finocchio selvatico da quello coltivato, Finocchio dolce: del primo si utilizzano soprattutto i germogli o le foglioline aromatizzanti; del secondo si mangia la grossa guaina a grumolo bianco (parte interna più tenera del finocchio), che si sviluppa alla base.
Il Finocchio è noto fin dall’antichità, principalmente per i suoi semi e l’aroma, più che per la sua “consistenza”.
Il suo sapore, simile a quello dell’Anice, veniva utilizzato per insaporire cibi o addirittura per coprirne i difetti: da questo deriva il verbo “infinocchiare”, nel senso di “truffare, imbrogliare”, in quanto c’era la pratica di utilizzare il Finocchio come antipasto, per ingannare il gusto del cliente verso un vino di scarsa qualità.
Oppure si utilizzavano i suoi semi per alterarne il gusto di quello imbottigliato.
Gli osti offrivano anche spicchi di Finocchio dolce a chi voleva acquistare il vino custodito nelle botti, proprio perché il grumolo contiene sostanze aromatiche, che modificano leggermente la percezione dei sapori, rendendo saporito il successivo assaggio di un vino di qualità scadente o prossimo a diventare aceto.
il Finocchio è uno degli ortaggi meno calorici, essendo sprovvisto del tutto di lipidi e amido; è ricco di acqua e contiene oli essenziali che lo rendono molto diuretico e digestivo.
E’ particolarmente indicato alle neo-mamme, perché aiuta la produzione del latte, donandogli oltretutto un sapore piacevole e dolce, ma anche per le colichette dei bimbi.
Ma il suo utilizzo storicamente più noto è quello di soppressore dell’appetito, in quanto il suo sapore dolce frena il desiderio di zucchero ed i suoi costituenti chimici calmano i morsi della fame.
Allevia anche il gonfiore ed il gas causati da un’eccessiva indulgenza nei cibi sbagliati.
Questa pianta era conosciuta dagli Egizi, dai Greci e dagli Arabi, che lo utilizzavano per migliorare la cattiva digestione e come repellente contro gli insetti; mentre in India era impiegata nella preparazione di pozioni afrodisiache.
Anticamente si credeva che il tè al Finocchio desse coraggio ai guerrieri prima della battaglia, oltre ad essere citato nella mitologia greca con Prometeo.
Prometeo era uno dei Titani, che ad un certo punto furono mandati nel Tartaro da Zeus infuriato, il quale non accettava la lotta dei Titani contro di lui, nella famosa Battaglia dei Titani, Titanomachia.
Tuttavia Prometeo non fu direttamente coinvolto nella guerra, quindi Zeus lo salvò dal Tartaro e gli diede una missione: formare gli uomini dall’acqua e dalla terra.
Il Titano, quindi, modellò gli uomini dal fango e li animò con il fuoco.
Prometeo portò a termine il compito, ma mentre lavorava alla sua creazione si affezionò agli uomini, anche perché non gli importava molto degli Dei e della loro gerarchia e, per quanto fosse trattato in modo amichevole da loro, si sentiva molto più a suo agio in mezzo ai mortali.
Dell’amicizia che provava per gli uomini, Prometeo diede testimonianza fin dalla prima volta che se ne dovette occupare: sia lui che suo fratello Epimeteo ricevettero da alcuni Dei, tra cui Atena, un numero limitato di “buone qualità” da attribuire agli esseri viventi, e suo fratello Epimeteo cominciò a distribuirli senza criterio, tanto che alla fine non vi erano più qualità da assegnare al genere umano.
Ma Prometeo rimediò subito, rubando ad Atena uno scrigno in cui erano riposte l’intelligenza e la memoria, che donò agli uomini.
All’epoca gli uomini erano ammessi alla presenza degli Dei, con i quali trascorrevano momenti conviviali di grande allegria e serenità e, durante una di queste riunioni, fu portato un enorme bue, del quale metà doveva spettare a Zeus e metà agli uomini.
Zeus affidò a Prometeo l’incarico della divisione dell’animale e, quando sacrificò l’animale, ne fece dei pezzi divisi in due parti: agli uomini riservò i pezzi di carne migliori, nascondendoli però sotto la disgustosa pelle del ventre del bue, mentre agli Dei riservò le ossa, che mise in un lucido strato di grasso.
Fatte le porzioni, invitò Zeus a scegliere la sua parte il quale, naturalmente prese la parte che luccicava di grasso e, scoprendo le ossa abilmente nascoste, si arrabbiò lanciando una maledizione sugli uomini, ai quali decise di togliere il fuoco e nasconderlo.
Gli uomini senza fuoco morivano esiliati sulla terra e Prometeo si recò da Atena, affinché lo facesse entrare di notte nell’Olimpo dove, appena giunto, rubò il fuoco e lo consegnò ai mortali nascosto dentro un gambo cavo di un Finocchio.
Zeus, per punizione, fece legare Prometeo ad un palo sul monte Caucaso, assicurandosi che ogni giorno un’aquila mangiasse il suo fegato in continua rigenerazione.
Generazioni dopo ,arrivò il grande eroe Ercole e liberò il vecchio Titano dalla sua tortura.
Sembra che la coltivazione del Finocchio risalga al Cinquecento, ma ci sono tracce del suo impiego addirittura 5000 anni fa, ed è menzionato nella Bibbia come mezzo per pagare i tributi.
Le foglie si utilizzano fresche o essiccate, per profumare burro, olio e aceto.
Il suo profumo può anche ricordare quello della menta misto ad un sapore delicato e intenso con lieve sentore di anice.
Oggi le maggiori aree di produzione sono rappresentate da India, Egitto, Pakistan, Cina, Indonesia ed Argentina.
Anticamente, questa pianta era considerata un rimedio contro il morso di serpente.
Il Finocchio di Firenze (Foeniculum vulgare var. azoricum) è una delle tre erbe principali utilizzate nella preparazione dell’Assenzio, mentre il frutto è una spezia comune e tradizionale nel Brännvin scandinavo aromatizzato (un liquore distillato).
Il medico e botanico greco Dioscoride consigliava il Finocchio per tutti i tipi di malattie, in particolare bruciore di stomaco, nausea, disturbi mestruali e problemi alla vescica ed ai reni.
Inoltre affermava che aumentasse il flusso di latte nelle madri che allattavano.
Ancora oggi i semi essiccati e l’olio vengono utilizzati anche come medicinali, soprattutto nel trattamento dell’infiammazione gastrointestinale, dell’indigestione, per stimolare il flusso del latte durante l’allattamento al seno, come espettorante e per indurre le mestruazioni.
Per un tè dimagrante, prepara semi di Finocchio, semi di Cumino, Coriandolo e Cannella, e bevilo da una a tre volte al giorno, per aiutare la digestione, la metabolizzazione e la disintossicazione.
Il tè a base di semi di Finocchio macinati è usato anche come collirio, mentre sembra che quello in polvere allontani le pulci dai canili e dalle stalle.
In Esoterismo, il Finocchio è considerato un antidoto contro la Stregoneria.
Si diceva che i serpenti lo usassero per curare qualsiasi ferita agli occhi e facilitare la muta della pelle, quindi era un mezzo di rinnovamento, guarigione, forza, virilità, coraggio e pulizia.
Piantato nel giardino di casa, funge da protezione magica, idea basata in parte dal suo utilizzo come repellente per insetti e quindi, per estensione, le famiglie medievali appendevano il Finocchio sopra la porta (durante la Mezza Estate), lo piantavano e riempivano le serrature con i suoi semi, per tenere lontani i fantasmi vaganti ed inquieti.
I semi di Finocchio vengono bruciati per purificare gli spazi, oppure per rivestire una candela per spezzare la serie di sfortuna e condizioni negative nella tua vita.
Possono anche essere aggiunti a miscele di incenso, detergenti per pavimenti o bustine da bagno per pulire, proteggere e purificare.
Purifica qualunque strumento intendi utilizzare per il tuo lavoro magico, utilizzando il fumo di Smudge fatti con i semi, fiori e gambi secchi di Finocchio.
Il Finocchio si utilizza anche per migliorare la libido, infatti i fiori ed i semi sono spesso usati con petali di rose ed altre piante, in bustine e ciondoli, per migliorare la propria vita amorosa.
Per una chiarezza mentale, prepara un incenso bruciando semi di Finocchio, olio di Limone, semi di Aneto e Lavanda, ottenendo un profumo edificante che migliora la memoria.
I seguaci di Dioniso portavano bacchette fatte di gambi di Finocchio.
Questa pianta è anche usata per il coraggio: mastica i semi o bevi il tè al Finocchio prima di dover fare qualcosa di spaventoso o difficile.
Il Finocchio è considerato un simbolo di fortuna ed abbondanza, attraendo prosperità e buona fortuna.
Inoltre, in alcune tradizioni si pensa che migliori le capacità psichiche ed aiuti nella comunicazione spirituale.
Usa il Finocchio in una bevanda, o inala la sua fragranza, per rafforzare la mente e la memoria; inoltre, masticarlo mentre studi, ti aiuterà a mantenere la concentrazione ed a conservare le nozioni.
I suoi semi possono essere usati negli incantesimi e nei rituali, per respingere le interferenze degli esterni, in particolare per evitare che le forze dell’ordine ti disturbino…
SCIROPPO SEMPLICE DI FINOCCHIO
INGREDIENTI:
250ml Acqua
200g Zucchero
1 Mazzo di fronde di Finocchio
PROCEDIMENTO:
In una pentola unisci l’acqua e lo zucchero, e portali lentamente ad ebollizione finché tutto lo zucchero non sarà sciolto.
Togli dal fuoco ed immergi i finocchi, finché tutto il composto non si sarà raffreddato.
Filtra lo sciroppo in una bottiglia e conservalo in frigorifero.
PIANETA: Mercurio
ELEMENTO: Fuoco
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Ariete, Vergine
CHAKRA: 3, Manipura (C. del Plesso solare)
“Non dimentichiamoci di onorare il finocchio.
Cresce su un fusto forte
e allarga i suoi rami.
Il suo sapore è abbastanza dolce,
dolce anche il suo odore;
Dicono che faccia bene agli occhi
che hanno la vista offuscata,
che il suo seme, preso
con il latte di una capra gravida,
lenisca lo stomaco gonfio
e sciolga rapidamente l’intestino.
Inoltre, la tua tosse rauca
se ne andrà se prenderai
radice di finocchio mescolata con vino”
-Valafrido Strabone (medico benedettino del IX sec)-
Il Topo è un piccolo roditore mammifero, da noi conosciuto di più nelle specie più comuni come il Topolino domestico (Mus musculus), il Topo selvatico (Apodemus sylvaticus) ed il Topo campagnolo (Microtus arvalis).
Per comodità di descrizione, parlerò di alcune caratteristiche del Topo domestico, anche perché spiritualmente ha le medesime proprietà delle altre specie.
Il Topo domestico è di gran lunga il più diffuso e rappresentato nel mondo, comprendendo una quarantina di specie che si possono trovare comunemente in quasi tutti i Paesi della Terra.
Spesso vive al fianco degli umani, che involontariamente gli procurano cibo ed alloggio, e che solitamente cercano di allontanarlo, in quanto i Topi possono arrecare danni anche ingenti alle colture, al cibo nelle dispense, oltre a rendersi vettori di una serie di malattie, tra cui la leptospirosi.
Probabilmente originario dell’Asia centrale, il Topo si è diffuso in tutto il mondo, tramite i commerci via terra e mare, anche perché è un animale estremamente adattabile, onnivoro e sinantropo, ovvero vive in qualsiasi ambiente sia stato profondamente alterato dall’uomo come centri abitati, parchi e giardini, sistemi fognari, discariche, collegamenti stradali, ecc.
Non per niente è inserito nell’elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo.
Il Topo domestico è un animale attivo soprattutto dopo il tramonto, e durante la notte si tiene lontano dalle fonti di luce violenta.
Durante il giorno riposa in tane poste in luoghi riparati e foderati con vari materiali, come cartone, stoffa ed erba.
Questo animale non va in letargo e si adatta facilmente ai climi ed ambienti freddi, a condizione di avere disponibilità di cibo.
Il simbolismo del Topo ha un’ampia varietà di significati ed interpretazioni, a seconda della cultura e della posizione geografica.
Essi possono essere accattivanti o ripugnanti, a seconda della tua reazione a questa piccola creatura.
Il suo Spirito Animale è un concentrato di potenza nascosto in un piccolo corpo tanto che, nel corso della storia e del folklore del mondo, questo piccolo animale ha avuto ruoli importanti da svolgere.
Nella mitologia greca, il Topo era visto come un essere sacro per il suo potere di adattarsi a qualsiasi condizione, come un dio potente.
Infatti per questo motivo, Apollo prese alcuni attributi corrispondenti ad alcuni dei significati simbolici di questo animale, oltre a ricevere l’epiteto di Sminteo, che significa “sterminatore di topi”, datogli per aver liberato la Troade dai Topi che la infestavano.
I Topi erano anche visti come i “profeti del tempo”.
Alcune tradizioni raccontano di Topi che scavavano tunnel verso gli Inferi o altri regni, le superstizioni europee affermano che essi trasportavano le anime umane verso la loro prossima realtà.
Quindi, lo Spirito del Topo può fungere da ponte tra i mondi, un messaggero dal Cielo alla Terra e viceversa.
Le dimensioni minuscole del Topo sono presenti nel folklore dei nativi americani in modo positivo.
Gli Hopi hanno il Topo guerriero, che mostra ai bambini della tribù che le loro dimensioni non contano, se abbracciano coraggio e diligenza.
Nei loro racconti, il Topo trova spesso soluzioni a compiti che gli altri trascurano.
I Niitsítapi (Piedi Neri) considerano il Topo un fratello dell’umanità, avendo dato agli umani il dominio sul mondo animale.
I Navajo posizionano il Topo nella parte meridionale della Ruota della Medicina: un’area in risonanza con la Madre Terra e le energie della giovinezza, la stagione della primavera, la fertilità e i nuovi inizi.
La tribù Atikamekw racconta la storia del Topo che salva il Sole, descrivendo la piccola creatura che salva tutte le persone e gli animali del mondo dalla carestia.
Allo stesso modo, gli Hopi hanno una storia simile al Topo guerriero, che sconfigge un falco aggressivo che minaccia di rubare la fonte di cibo della gente.
E quindi il Topo usa la sua intelligenza, la velocità di movimento e la capacità di infilarsi in piccoli spazi per superare in astuzia il falco.
Per alcuni, il simbolismo del Topo è legato alla stregoneria, come per la tribù Tlingit.
Essi descrivono il carattere del Topo, animale nobile ma umile, narrando che un Vecchio cercava di assegnare potere a uno degli animali, mettendoli alla prova con una competizione.
Alcuni animali, come il Castoro e l’Orso, erano veloci ed intelligenti, ma nessuno era agile ed astuto come il minuscolo Topo, che fu scelto.
Eppure, quando questo piccolo animale ricevette il potere, rifiutò il privilegio e si sottomise invece all’autorità del Vecchio.
Nel folklore celtico, il Topo rappresenta la magia, l’astuzia, i segreti e la necessità di prestare attenzione ai dettagli.
Quando questo popolo ne vedeva uno, lo interpretava come un segnale per esaminare i dettagli di un accordo prima di impegnarsi, in quanto per i Celti il Topo rappresentava i doppi sensi e le cose espresse attraverso allusioni, piuttosto che dichiarate direttamente.
Leggende irlandesi narrano che il Topo mordicchiava l’orecchio di San Colomano (un pellegrino che nel 1012, mentre si recava in Terra Santa, presso Vienna fu scambiato per una spia ed ucciso. Santificato, veniva nominato contro la peste) mentre cantava i salmi.
Nei miti gallesi, i Topi sono significativi come nella storia di Manawydan , figlio di Llyr, che notò questi animali che devastavano i raccolti nel campo (in alcune varianti, i Topi erano guerrieri a forma di questo animale).
Manawydan catturò uno dei Topi, che alla fine si rivelerà essere una donna incinta, con l’intenzione di ucciderlo per aver mangiato tutta la loro scorta di cibo.
Alcuni stranieri di alto rango gli chiesero di risparmiare la vita al Topo: prima un Vescovo gli offrì un riscatto per liberare l’animale e Manawydan accettò, a condizione che Rhiannon e Pryderi (sua moglie e suo figlio) gli venissero riportati.
Mentre stavano contrattando, arrivò un Mago, chiedendogli anche lui il rilascio del Topo, sostenendo che fosse sua moglie incinta.
Alla fine si scoprì che la famiglia e la comunità del Mago erano state trasformate in Topi, ma fortunatamente egli riuscì ad invertire l’incantesimo.
Ciò quindi ci ricorda, che le cose non sono sempre quello che sembrano e che, proprio quando si tratta di fare giustizia, è importante vedere tutti i dettagli del quadro completo prima di trarre conclusioni.
Il Topo funge anche da simbolo della frivolezza e del potere del gioco, visto che in un altro racconto, un uomo venne mandato dalla madre al mercato per vendere tre mucche ma, invece di scambiarle con denaro, ritornò con quelli che sembrano essere tre inutili souvenir del suo viaggio: uno di questi era un Topo che ballava.
Sua madre si fece beffe di questo suo figlio così ingenuo, eppure questo premio ottenne il favore di una principessa, che poi accettò di sposarlo, e quindi l’uomo, apparentemente stupido, divenne ricco.
Con ciò il Topo ti ricorda che ciò a cui potresti non dare valore, potrebbe valere più di quanto pensavi all’inizio.
Nell’Oroscopo cinese, uno dei dodici segni è proprio quello del Topo, come racconta la leggenda: Buddha, sentendo che stava per terminare la sua vita terrena, chiamò a sé tutti gli animali, e soltanto dodici lo ascoltarono e andarono a porgergli il loro tributo.
Per premiare la loro fedeltà, Buddha decise di chiamare ognuno dei dodici anni del ciclo lunare, con il nome di uno di queste dodici bestie, organizzando una gara tra loro, che avrebbe stabilito l’ordine di apparizione nel calendario.
Gli animali dovevano sfidarsi attraversando un fiume, e il primo ad arrivare fu il Topo che, per battere gli altri, si arrampicò sul dorso del bue e, una volta giunto di fronte a Buddha, saltò giù, salutandolo per primo.
Subito dopo arrivarono tutti gli altri, nell’ordine: bue, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane e maiale.
Ma non finisce qui… sembra che l’Imperatore di Giada, sovrano del Cielo e della Terra, visitando la Terra era rimasto colpito dalle creature che l’abitavano e ne scelse dodici da portare in Cielo.
Il Topo, per impedire al gatto di essere tra i dodici animali che l’Imperatore di Giada avrebbe portato con sé, visto che per lui rappresentava un pericolo, non gli fece sapere il giorno in cui il reale sarebbe arrivato, lasciandolo dormire ignaro.
Così il gatto mancò l’appuntamento e fu sostituito dal maiale.
Anticamente in Cina, il Topo era anche venerato come un dio che poteva offrire successo e prosperità in cambio di vari sacrifici.
In molte culture africane, piuttosto che umile e intraprendente, il Topo è invece l’incarnazione del falso orgoglio e dell’arroganza.
Una storia narra che un Topo insisteva nel dire di essere il più coraggioso e forte di tutti, e così andò alla ricerca del più grande degli animali per mettersi alla prova.
Così, quando incontrò Elefante, il Topo cercò di dimostrare di essere più forte e più coraggioso di lui, arrampicandosi su per la proboscide e, spaventandolo, vinse così la sfida del coraggio.
La lezione da trarre da questa rappresentazione, è che a volte, quando ti trovi di fronte a un grosso ostacolo, potresti dover utilizzare tutte le risorse a tua disposizione per uscirne vincitore.
Infatti per esempio, a volte una grande statura è un vantaggio, ma altre essere piccolo e veloce ti aiuterà a vincere la partita.
Questa storia suggerisce anche che l’energia del Topo può aiutarti a raggiungere la tua strada, ma il tuo successo potrebbe avere un prezzo.
Il Topo potrebbe ricordarti di scegliere le tue battaglie e focalizzare le tue intenzioni, piuttosto che cercare di vincere a causa di una spinta arrogante per metterti alla prova.
Anche le connotazioni negative del Topo come portatore di malattie portano una lezione: la peste non era dovuta a questi animali, bensì alla scarsa igiene e alla negligente gestione dei rifiuti.
Il Topo, come Spirito guida, ricorda che le persone devono prendersi cura di se stesse e dell’ambiente, per sfuggire a malattie e morte.
Questo animale è un modello eccezionale se ami rispettare la vita dell’ambiente, in quanto sa come accumulare e conservare in modi ingegnosi.
Infatti, lo Spirito Animale del Topo rimane sempre consapevole che l’abbondanza diminuisce, e così si prepara in anticipo per i periodi di magra.
Inoltre, il Topo simboleggia l’uso attento delle risorse, sia che si tratti di finanze, energia personale o risultati emotivi.
In molte culture, il Topo è simbolo di fertilità e abbondanza, grazie al suo rapido ritmo di riproduzione, visto che le femmine hanno la capacità di rimanere incinte fino a 10 volte in un anno e di partorire in media 3-14 cuccioli alla volta.
Ma questo simbolismo non si applica solo alla fertilità in termini di parto o di creazione di una famiglia, ma anche a qualsiasi impegno personale riguardante la vita sociale, la vita lavorativa o la propria situazione finanziaria.
Il Topo è un animale notturno ed ama scavare sotto terra, quindi è giustamente collegato anche all’occulto, all’ignoto ed all’oscurità.
Il suo amore per la vita notturna e delle profondità della terra ha creato una connessione tra lui ed il mondo sotterraneo pertanto, a causa di questa visione, il Topo è collegato alla magia ed alla stregoneria.
Le persone che hanno un Animale Totem Topo prestano attenzione a tutto, tanto che i loro amici e la loro famiglia si stupiscono quando la descrizione di persone, luoghi e cose è accurata fino all’ultimo dettaglio.
Tutto ciò in quanto il Totem Topo porta con sé una percezione intensificata, facendo notare i particolari fini che gli altri non vedono, ma soprattutto le rende capaci di notare pericoli invisibili in agguato proprio dietro l’angolo.
Se il Topo è il tuo Totem di nascita, non sei appariscente, sei piuttosto riservato e difficilmente ti piace l’avventura.
Uno dei tuoi più forti desideri è quello di avere una casa sicura piena di bambini fortunati, e questo è ciò che il tuo compagno di vita dovrà comprendere fin dall’inizio.
Ma il tuo forte desiderio non riguarda solo la procreazione, può essere anche rivolto ad avere molti animali domestici, oppure verso i tuoi grandi progetti ed idee.
Molti nati con il Totem del Topo possono vedere e comunicare con gli spiriti, hanno molta familiarità con l’invisibilità ed il regno invisibile.
Quindi, comunicare con gli spiriti o fantasmi, insomma con ciò che è ultraterreno, può diventare parte della loro routine quotidiana, tutto molto naturale.
Incontrare un Topo, è spesso visto con negatività, forse a causa di una credenza in cui si narra che Satana abbia creato questo animale, durante il periodo di Noè sulla sua Arca.
Un’altra leggenda racconta che i Topi fossero una piaga caduta dal cielo durante una tempesta.
In questo contesto, il Topo è visto come un segno di distruzione e di male, ed è considerato di cattivo auspicio.
Se trovi un Topo che mangia i tuoi vestiti o in casa tua, può significare sfortuna o addirittura morte.
Tuttavia, se trovi un Topo morto o sulla soglia di casa, significa che riuscirai a sfuggire a degli inganni.
C’è anche una simbologia nella navigazione: se i Topi sono sulla tua nave, o stanno “salendo a bordo”, allora è un segno di buona fortuna, ma è vietato pronunciare la parola “Topo” sul ponte.
Se mentre cammini un Topo corre davanti a te o attraversa il tuo cammino, l’Universo ti sta preparando per un’abbondanza di ricchezza; oppure questo incontro ti incoraggia ad ottenere equilibrio nella tua vita.
Il Topo è spesso descritto come aiutante o guida in alcune delle nostre fiabe più classiche per bambini, come Cenerentola, Il Leone e il Topo riconoscente, Il Topo di città e il Topo di campagna, Il pifferaio magico, ecc.
Infatti, questa piccola creatura ha la capacità di suscitare emozioni contrastanti quando appare nella tua vita, sia da sveglio che nei sogni.
Per esempio, sognare:
# UN TOPO BIANCO: simboleggia la felicità nella tua vita amorosa ed è considerato un segno della ricerca del vero amore, o dell’impegno con qualcuno per sempre. E’ anche visto come buon auspicio per un matrimonio felice e duraturo.
# UN TOPO NERO: ha due diverse interpretazioni, da una parte può simboleggiare un peggioramento della salute, dall’altra il tradimento, soprattutto nei confronti dei membri della famiglia.
# UN TOPO GRIGIO: indica i problemi che stai affrontando nella tua vita e la necessità di trovare una soluzione ad essi. Può anche rappresentare la paura.
# UN TOPO BLU: sebbene non esista nella vita reale, potresti vederne uno nei tuoi sogni o come simbolo. Esso è spesso associato ad una mente aperta e ti incoraggia a guardare qualcosa da una prospettiva diversa.
# UN TOPO ROSA: anche questo in realtà non esiste, ma rappresenta l’ingresso in una relazione felice in cui sei rispettato ed anche l’amore nuovo e vero.
# UN TOPO CHE TI INSEGUE: spesso identifica una ricerca, rappresenta le cose nella tua vita che ti spaventano e ti impediscono di “inseguire” i tuoi obiettivi.
# CATTURARE UN TOPO: indica che riceverai un guadagno finanziario nel prossimo futuro. Se sogni di catturare più Topi, è segno che hai bisogno di modificare il tuo atteggiamento.
# UN TOPO IN CASA: è un avvertimento che ci sono persone false nella tua vita e che devi stare attento alle loro motivazioni.
# TOPO CHE SCAPPA: simboleggia il tuo bisogno di catturare qualcosa che è fuori dalla tua portata. Considera questo sogno un campanello d’allarme per continuare ad andare avanti.
# UN TOPO CHE PARLA: presta attenzione alle parole, poiché di solito fornisce spunti sulla tua vita.
# DI UCCIDERE UN TOPO: significa una vittoria su un’altra persona. Se sogni di uccidere più Topi, simboleggia che presto vincerai il tuo nemico nella vita reale.
# DI VEDERE TANTI TOPI: simboleggia la paura, l’insignificanza, la timidezza, la mancanza di assertività o un senso di inadeguatezza. Può anche rappresentare un senso di sopraffazione nella tua vita reale.
# DI MANGIARE UN TOPO: indica la necessità di evitare situazioni pericolose e/o persone pericolose. Può anche rappresentare un momento difficile della tua vita e discuterne con un amico sarebbe molto utile.
# UN TOPO MORTO: ha un significato negativo, sfortunatamente simboleggia le difficoltà finanziarie che si presenteranno sulla tua strada.
# UN TOPO CHE TI MORDE: significa che questioni banali ti causano stress e traumi mentali. Dovresti trovare qualcuno con cui parlarne e guardare il quadro più ampio. Significa anche cose che ti impediscono di crescere.
# UN TOPOLINO: significa che c’è qualcuno nella tua vita che è debole e avrà bisogno di aiuto. Può anche rappresentare il tuo fragile ego.
Il Cumino delle spezie (Cuminum cyminum), quello “vero”, è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Apiaceae, originaria di Egitto ed Asia centrale e poi diffusasi nel bacino del Mediterraneo e un po’ ovunque nel mondo, prediligendo terreni sciolti e fertili, erbosi, umidi e ben esposti al sole.
In Italia, troviamo il Cumino nelle zone alpine.
Cumino: dall’arabo “Kamūn”, nome che veniva dato alla pianta.
Cyminum: dal latino “simile al cumino”.
Il suo nome in altre lingue: Cumin, Comino, Kreuzkümmel, Jeera, Zeera, Seeragam, Duru, Zireh, Ziran, Kamūn, Kemun, Kimyon, Kū míng.
Il Cumino presenta un’altezza fino a 30–50 cm, fusto sottile, glabro e ramificato con rami che, a loro volta, hanno da due a tre sottorami della stessa lunghezza, tanto da conferire alla pianta una chioma uniforme.
Le foglie sono sottili e bipennate; i suoi fiori sono piccoli bianchi o rosa; i semi bruni, hanno forma allungata, con la superficie pelosa e un aroma caldo e piccante.
Essi vengono essiccati e sono molto utilizzati in cucina, sia interi che macinati.
Il Cumino viene talvolta confuso con il Carvi (Carum carvi), con il falso Cumino nero (Nigella sativa), con il Cumino nero (Bunium persicum).
Col suo caratteristico sapore amaro ed un odore forte e dolciastro grazie all’alto contenuto in oli, il Cumino è associato prevalentemente alla cucina indiana (spesso nel curry), nordafricana (falafel) e messicana, anche se il suo uso è molto esteso in Spagna, Francia e Germania.
Attenzione in quanto, sebbene il colore e il sapore varino da una regione all’altra, il sapore del Cumino è meno influenzato dall’origine e più influenzato dal contenuto di olio: maggiore è il contenuto di olio, più saporito sarà il Cumino.
L’olio essenziale di Cumino viene utilizzato nei profumi e nei liquori aromatizzanti, ma gli vengono attribuiti anche vari valori medicinali.
Infatti, il Cumino è stato ampiamente utilizzato anche nella medicina tradizionale per trattare una varietà di malattie, tra cui l’ipolipidemia, il diabete, nella riduzione dell’infiammazione, l’aumento della minzione, la prevenzione della formazione di gas e la soppressione degli spasmi muscolari.
È stato anche usato come aiuto per l’indigestione, l’itterizia, la diarrea e la flatulenza, oppure per curare il pallore del viso.
La polvere di Cumino viene usata come impiastro e supposta, fumata in una pipa ed assunta per via orale.
Il Cumino è menzionato nella Bibbia, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento e, il riferimento più antico risale a 5.000 anni fa, come ingrediente di mummificazione per i corpi dei faraoni egiziani.
Qui, i semi di questa erba speziata erano usati come moneta per pagare le tasse, uso che gli conferiva un’associazione con l’avidità e la meschinità.
Nel I secolo a.C., i Celti cuocevano il pesce con il Cumino.
Per gli antichi Greci, il Cumino simboleggiava il desiderio eccessivo e lo mettevano a tavola in un contenitore, come noi oggi facciamo con il sale e pepe.
Gli antichi Romani cucinavano il loro cibo con strati di erbe e spezie dalle molteplici sfumature, in cui il Cumino era la loro preferita: non è un caso che l’Isola di Comino (Malta) derivi il nome dal seme di questa pianta, che un tempo veniva coltivato sulle sue coste.
Secondo il filosofo greco Teofrato “imprecazioni e grida”, durante la semina del Cumino, incoraggiavano il seme, mentre nella sua enciclopedia di Storia naturale, Plinio il Vecchio affermava che l’inalazione del profumo del Cumino durante il rapporto sessuale, accelerava il concepimento.
Durante il Medioevo, c’era la convinzione che il Cumino “conferisse il dono della ritenzione” o della fedeltà.
Questo concetto di ritenzione si estendeva ad oggetti, uccelli e persone: i ladri, tentando di rubare qualsiasi cosa contenesse Cumino, sarebbero rimasti intrappolati nelle case dei proprietari di quell’oggetto.
Così, i piccioni, i polli ed altri uccelli spesso venivano nutriti con Cumino per evitare che si allontanassero.
Ma anche le giovani donne davano ai loro innamorati pane o vino condito con Cumino, per assicurarsi che i loro uomini tornassero sempre a casa.
Si credeva anche, che una vita felice attendesse gli sposi che portavano semi di Cumino, durante tutta la cerimonia nuziale.
Un antico proverbio diceva che “chi è avaro, deve aver mangiato Cumino”.
Si dice che i semi di Cumino attirino gli animali, in particolare i cavalli.
In pratica, strofinando dei semi su una mano, che poi va passata sul muso di un cavallo, lo fa diventare docile e si verrà da lui seguiti ovunque.
Ma funziona meravigliosamente anche se il Cumino verrà messo su una zolletta di zucchero e fatta mangiare, oppure messo su un’esca per catturare animali selvatici.
In Esoterismo, il Cumino viene bruciato con incenso per protezione e sparso sul pavimento, a volte con sale, per scacciare il male.
Viene anche indossato dalle spose, per tenere lontana la negatività dal matrimonio.
Il Cumino si usa negli incantesimi d’amore e, se donato ad un amante, promuoverà la fedeltà.
Per creare una pozione di lussuria, metti i semi di Cumino nel vino.
Il Cumino, portato addosso, dona tranquillità e, se hai intenzione di coltivare la pianta personalmente, ricorda che devi imprecare mentre semini il seme, per ottenere un buon raccolto…
Inoltre è un ottimo protettore contro gli spiriti maligni ed i demoni, protegge da incantesimi e maledizioni, dissipa gli spiriti maligni e le forze negative, dona pace nella mente.
I semi di Cumino sono portatori di fortuna in due modi diversi, per la protezione dal male e per favorire la fedeltà nelle relazioni amorose e nel matrimonio.
Per la protezione, bisogna mescolare i semi in una quantità uguale di sale kosher e, camminando all’indietro, cospargere questa miscela intorno alla propria casa o al luogo di lavoro, per tenere lontano il male e deviare la sfortuna.
Mettendo i semi, invece, sparsi sotto il letto, il proprio coniuge rimarrà fedele e non penserà a nessun altro.
Per ottenere lo stesso risultato, puoi cucire nel materasso un mix di semi di Cumino con semi di Coriandolo, foglie di Pervinca e foglie di Magnolia.
Il Cumino può essere utilizzato per favorire la manifestazione (soprattutto per quanto riguarda il denaro) e promuove l’equilibrio, nonché il dare e avere.
In aromaterapia, il Cumino è la scelta perfetta per le persone a cui è stato ripetutamente detto che devono cambiare atteggiamento.
Infatti, l’essenza di questa pianta sposta una persona dal suo atteggiamento attuale in uno diverso, in modo che possa osservare vecchi problemi da una prospettiva completamente diversa, ed ottenere molte più informazioni e chiarezza, trovando nuove linee d’azione.
Prova l’essenza di Cumino, se i tuoi problemi riguardano rabbia, inflessibilità, cattivo atteggiamento, rigidità.
Ti lascio con un semplice rituale che puoi eseguire utilizzando i semi di Cumino:
1. Accendi una candela rossa e siediti comodamente in uno spazio tranquillo.
2. Prendi una manciata di semi di Cumino e stendili davanti a te.
3. Chiudi gli occhi e fai un respiro profondo. Visualizza te stesso circondato da una luce calda e protettiva.
4. Tieni i semi di Cumino tra le mani e ripeti tre volte il seguente mantra: “Con questi semi rilascio la negatività ed abbraccio la positività”.
5. Cospargi i semi di Cumino attorno alla candela, permettendo al loro aroma terroso di riempire la stanza.
6. Siediti in silenzio per qualche minuto, permettendo all’energia dei semi di Cumino di permeare il tuo essere.
7. Quando sei pronto, apri gli occhi e spegni la candela. Prendi i semi di Cumino rimanenti e smaltiscili seppellendoli nel terreno.
Questo rituale potrà essere eseguito ogni volta che avrai bisogno di rilasciare la negatività ed abbracciare la positività, contribuendo a portare equilibrio ed armonia nella tua vita.
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PIANETA: Marte
ELEMENTO:Fuoco
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Ariete
CHAKRA: 1, Muladhara (C. della Radice)
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