LA VIA DEL TE’, UN’ARTE GIAPPONESE
In Giappone, il Tè fu introdotto nell’VIII secolo da un monaco buddista, Eichū, di ritorno da un viaggio in Cina, ed inizialmente era considerato una bevanda medicinale, bevuto soprattutto dai sacerdoti e dalle classi sociali superiori.
Infatti la bevanda, contenendo una buona dose di teina (caffeina), era un valido sostegno alle estenuanti pratiche meditative dello Zuòchán, proprie delle scuole del Buddhismo Chán.
Fu solo nel periodo Muromachi (1333-1573) che questa bevanda guadagnò popolarità tra persone di tutte le classi sociali e, tra i membri benestanti della società, divennero popolari le feste del tè in cui i partecipanti mostravano le loro squisite ciotole da tè e la loro conoscenza in materia.
Invece Sabi rappresentava il lato esterno o materiale della vita, significando in origine “indossato”, “stagionato” o “decaduto”.
Nel XV secolo, Yoshimasa, uno Shogun ritiratosi dall’incarico di governo, venuto a conoscenza del Cha no yu elaborato da Murata Shukō, lo invitò a mostrargli le nuove regole cerimoniali.
⦁ Armonia -Wa-: Questa dimensione comprende la relazione ospite-invitato, gli oggetti scelti ed il cibo servito, tutte cose che devono riflettere il ritmo impermanente della vita. Infatti, l’effimero compreso in tutte le cose viene confermato dal loro mutamento costante, ma essendo esso l’impermanente, l’unica realtà in cui ci muoviamo, diventa la realtà ultima. In realtà, ospite ed invitato sono intercambiabili, in quanto agiscono coerentemente in questa dimensione di consapevolezza. Prima di offrire il tè l’ospite porge dei dolci all’invitato, qualche volta accompagnato da un pasto leggero, e tutto deve rispettare la stagione in cui ci si trova. Il principio dell’armonia significa dunque essere affrancati da ogni pretesa e da ogni estremismo, incamminati lungo la moderazione e la “via di mezzo”, caratteristica degli antichi insegnamenti buddhisti.
Un altro elemento essenziale per rispettare la Cerimonia del Tè è il luogo, in quanto questo rituale è solitamente effettuato in spazi o stanze appositamente costruiti, progettati per questo scopo.
Ci sono due modi principali di preparare il tè Matcha:
Alcuni dei componenti più essenziali della Cerimonia del Tè sono:
Chaji è considerato l’incontro più formale per il tè di mezzogiorno, con un massimo di cinque invitati.
Lì, si tolgono le scarpe ed entrano nella sala da tè, strisciando a terra in ginocchio, attraverso una piccola porta scorrevole (Nijiri-guchi), che garantisce agli invitati di effettuare un inchino in segno di rispetto, oltre ad essere una barriera verso il mondo esterno, contribuendo a creare un senso di santuario.
Ogni invitato ha quindi l’opportunità di ammirare la ciotola, prima che venga restituita all’ospite, che poi pulisce l’attrezzatura e lascia la sala da tè.
Spesso questi oggetti sono inestimabili ed insostituibili pezzi d’antiquariato, per cui gli invitati li trattano con estrema cura, maneggiandoli addirittura con uno speciale tessuto di broccato.
Molto importante, per la Cerimonia del Tè, è la stagionalità ed il cambio delle stagioni, che praticamente sono suddivise in 2 stagioni principali: la Stagione del Focolare sommerso (Ro), che è quella tradizionalmente da novembre ad aprile, e la Stagione del Braciere (Furo), da maggio a ottobre.
Tema Hakobi: solitamente avviene in stile ryūrei (elegante) ma è servito da una Maiko (apprendista Geisha di Kyoto), al tavolo su cui, da sinistra a destra, pone il contenitore dell’acqua dolce, la ciotola ed il bollitore di ferro. Il nome del tema deriva dal fatto che, ad eccezione del bollitore per l’acqua calda e del braciere (a meno che sia incassato), gli oggetti essenziali per la preparazione del tè, compreso anche il contenitore dell’acqua fresca, vengono portati nella sala da tè dall’ospite contemporaneamente all’arrivo degli invitati, e non prima che essi entrino.
Devo aggiungere che la collocazione del bollitore dell’acqua (Kama), cambia a seconda delle stagioni: in primavera ed estate si usa un braciere (Furo) appoggiato sul tatami.
Anche se è nata in Cina, la Cerimonia del tè è diventata la quintessenza delle esperienze e dell’ospitalità giapponesi, e ci sono dei luoghi più particolari dove poterla vivere.
Kyoto: è il centro della Via del Tè giapponese. L’Okitsu Club è il locale più esclusivo e tradizionale, vicino al Palazzo Imperiale.
1. Indossa un kimono o, in mancanza di ciò, vestiti in modo formale.
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