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JANET DALRYMPLE, IL FANTASMA DI BALDOON

Scritto da MadameBlatt

Chissà quanti di voi avranno letto il romanzo storico “La sposa di Lammermoor” di Sir Walter Scott, o ascoltato la famosa “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti, che trae ispirazione dal libro.
Ma quanti di voi sanno, che queste opere romanzano la vita reale di una donna?

Questa è la sua storia.

Nella metà del ‘600, Janet Dalrymple, figlia del primo statista Sir James Dalrymple (in seguito divenuto Lord Stair) e dell’altezzosa Margaret Ross, da sempre amava, e col quale si era fidanzata all’insaputa dei suoi genitori, il nobile decaduto Lord Archibald Rutherford, il quale non era gradito ai suoi cari, sia per i suoi principi politici, sia per la sua mancanza di fortuna.
La giovane coppia fece un patto giurando solennemente, che nulla avrebbe potuto dividerli ed addirittura Janet si augurò terribili mali, se avesse infranto la sua promessa.

Janet Dalrymple, by Allan Ramsay

Poco dopo si presentò un corteggiatore, David Dumbar, figlio ed erede di David Dunbar di Baldoon, nel Wigtonshire e, ironicamente, nipote di Lord Archibald Rutherford, che colpì molto Sir Dalrymple ed ancor più la sua signora (in quanto molto ricco), e si propose a Janet.
La giovane donna rifiutò la proposta e, pressata nella richiesta della motivazione, confessò il suo fidanzamento segreto.
Lady Dalrymple, una donna abituata alla sottomissione universale (perché anche suo marito non osava contraddirla), trattò questa obiezione come una sciocchezza, ed insistette affinché sua figlia acconsentisse a sposare il nuovo corteggiatore.
Lord Archibald, un uomo di spirito molto elevato, inviò una lettera a Lady Dalrymple, perorando il fidanzamento con sua figlia e del giuramento che, se la fanciulla avesse infranto, le avrebbe causato vere difficoltà.
Lady Dalrymple gli rispose, dicendo che sua figlia era troppo sensibile ed ingenua, e che aveva sbagliato assecondando il comportamento indebito di Lord Archibald, e che il contratto-giuramento, non avallato dai suoi genitori, veniva ritrattato in quanto illegale, e che ora Janet si rifiutava di adempiere al suo fidanzamento con lui.

Lucia di Lammermoor by The Granger Collection

Il giovane rifiutò di ricevere una tale risposta da chiunque, tranne che dalla sua amata in persona e, poiché aveva un carattere molto determinato, in qualche modo obbligò la madre ad acconsentire a un colloquio tra lui e sua figlia.
Ma l’incontro non servì a nulla e Janet si rassegnò all’idea di vivere la sua vita insieme ad un uomo che non amava.
Il 24 agosto 1669, quindi, sposò Sir David Dunbar, con un matrimonio in pompa magna, nella Chiesa della Antica Luce, vicino alla vecchia casa Dalrymple nel castello di Carsecleugh.
Nonostante fosse una calda giornata estiva, i suoi fratelli ricordarono entrambi che le mani di Janet erano “fredde come il ghiaccio“, mentre camminava lungo il corridoio.
Non voglio stare con lui“, disse loro Janet.
Seguì un pranzo luculliano ed infine gli sposi si ritirano per la prima notte di nozze.
Che fu anche l’ultima.
Ad un certo punto, si udirono urla disumane giungere dalle stanze interne del castello, facendo accorrere gli invitati ancora intenti a festeggiare.
Sfondando la porta, i genitori di Janet trovarono Dunbar che si stringeva la gola e giaceva sul pavimento, il sangue che colava abbondantemente da una ferita, mentre stava affogando letteralmente in un mare di sangue.
Janet fu trovata rannicchiata in un angolo della stanza, con indosso ancora l’abito nuziale sporco di sangue, mentre stringeva con tutte le sue forze il coltello intriso di sangue del marito.

The Bride of Lammermoor, by William Powell Frith

La donna ripeteva solo frasi sconnesse, come se stesse pregando in una lingua sconosciuta, ed i presenti riuscirono solo a cogliere la frase:
Prendi la tua cara sposa”!
Non è chiaro chi abbia accoltellato Dunbar quella notte, e il mistero rimase in sospeso, anche perché poco dopo l’uomo si riprese.
Con la mancanza di scienza medica all’epoca, le infezioni da coltellate erano comuni e spesso provocavano la morte, ma Dunbar in qualche modo sopravvisse.
Inoltre, Janet fu ritrovata morta dopo che il marito si era ripreso e, sebbene i cittadini sospettosi si siano presto resi conto della tragica storia, Dunbar non è mai stato processato per omicidio quindi, in effetti, nessuno sa esattamente come la donna sia morta.
I folcloristi hanno tre versioni ufficiali di ciò che accadde quella notte, tesi che si contrappongono e di cui non vi è certezza.

1) Janet, rendendosi conto di dover vivere con un uomo che non amava, pugnalò il suo sposo nella camera nuziale, e morì subito dopo per un attacco isterico.

2) Archibald, folle di gelosia, si era nascosto nella camera degli sposi, ed accoltellò lo sposo, fuggendo attraverso la finestra nel giardino.

3) David Dunbar, rifiutato da Janet, la pugnalò e la mattina dopo era un pazzo delirante.

La tradizione locale aggiunge un’altra versione, narrando che fu il Diavolo che, approfittando del dolore di Janet, le disse che avrebbe ucciso David con un coltello, per liberarla.
Janet accettò ma poi, resasi conto di ciò che stava per accadere, afferrò il coltello per scacciare via il demonio, il quale si scansò e la donna nell’impeto accoltellò il marito, cosa che la fece diventare pazza.
Come dicevo all’inizio, Sir Walter Scott descrisse la sua versione degli eventi nel suo libro, “La sposa di Lammermoor”:
La porta della camera nuziale fu sfondata, dopo che si erano udite urla orribili dall’interno e lo sposo fu trovato sdraiato oltre la soglia, terribilmente ferito e sanguinante.
La sposa era accovacciata in un angolo del camino, la sua camicia da notte bianca macchiata di sangue, sorrideva e mormorava in una maniera folle.”

The Bride of Lammermoor by Henry Gillard Gliffoni

Il racconto fu riutilizzato di nuovo nell’opera di Gaetano Donizetti, “Lucia di Lammermoor”.
Si narra, avallando che Janet avesse pugnalato il marito, che la donna non si riprese mai e morì due settimane dopo, il 12 settembre 1669.
David Dunbar, invece, si riprese dalle ferite riportate e non parlò mai degli eventi della terribile notte.
Invece Archibald, il vero amore di Janet, non si sposò mai e morì nel 1685.
I percorsi delle due nobili famiglie che erano state così ansiose di unirsi, in seguito presero strade molto diverse.
I Dalrymple divennero meglio conosciuti dal titolo che ricevettero, poco dopo: Insignito dei titoli “Earls of Stair” (Conte di Stair, un titolo simile al Pari di Scozia)  e “Master of Stair“, John Dairymple alla fine divenne Segretario di Stato per la Scozia e fu responsabile del “Massacro di Glencoe”.
I Dunbar di Baldoon rivolsero le loro energie al miglioramento dell’agricoltura, cosa che cominciò ad avere effetto nell’ultimo quarto del XVII secolo.
A suo modo, Sir David Dunbar è stato un pioniere della terra recintata per il pascolo e l’importazione di bestiame, anche se illegale, dall’Irlanda.
Inoltre, in effetti, egli si riprese abbastanza dalla sua prima infelice avventura matrimoniale e, col tempo, sposò una figlia del settimo conte di Eglinton, morendo dopo essere caduto da cavallo, nel 1682.

Castello di Baldoon

Qualunque cosa accadde quella fatidica notte nel XVII secolo, lasciò una grande impressione sul Castello di Baldoon, appartenuto alla famiglia Danbur fino al XVIII secolo.
Oggi, nella cittadina fluviale di Bladnoch, in Scozia, l’unica strada della città porta i visitatori vicino alle rovine ricoperte di edera del Castello di Baldoon.
Ma non sono solo le meravigliose rovine ad attrarre i turisti al castello.
In diverse occasioni, i visitatori hanno affermato di aver visto il fantasma di Janet Dalrymple Dunbar vagare per le rovine del castello, di solito nelle calde notti estive, ma principalmente nell’anniversario della sua morte, il 12 settembre.
Ella indossa ancora i suoi indumenti da notte macchiati di sangue, vaga tristemente a testa bassa, come se fosse piena di profondo rimpianto.
È il peso della colpa o i ricordi di un amore non corrisposto, che ancora perseguitano Janet e solo il suo fantasma lo sa per certo, anche se non ha intenzione di dirlo.

The Bride of Lammermoor by John Everett Millais

Il castello di Baldoon è aperto al pubblico, è in condizioni rovinose e bisogna prestare attenzione durante l’esplorazione del sito, ma non è quello il pericolo.
Fate attenzione…

N.d.A.: Sotto il nome di Baldoon, esiste un’altro mistero accaduto circa 200 anni dopo di questo in Canada, in un insediamento che era stato così battezzato da Lord Thomas Douglas Selkirk, conte scozzese del 1800, il quale aveva immaginato un luogo che rispecchiasse in ogni modo la sua terra natale, le Highlands scozzesi.
A questo punto, credo che il nome Baldoon abbia un fascino molto misterioso, sarà la tappa di un mio prossimo viaggio..

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