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MUTAFORMA: CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO?

Scritto da MadameBlatt

“Ninna nanna ninna oh,
Questo bimbo a chi lo do?
Lo darò alla Befana che lo tiene una settimana,
lo darò all’uomo nero che lo tiene un giorno intero,
lo darò alla sua mamma che gli canta una ninna nanna.”

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L’Uomo nero (o Babau, o Mamau), conosciuto negli altri Paesi del mondo come:
Bogeyman, Bogyman, Bogy, Bogey, Bogieman, Boogie monster, Boogieman, Bugaboo, Boogie woogie, Bugabear, Boogeyman, Puck (Paesi anglofoni ed americani)
Bogle (Scozia)
Pùca, Pooka o Pookha (Irlanda)
Pwca, Bwga o Bwgan (Galles)
Butzemann (Germania)
Babulas (Grecia)
Buka, Bubay, Babayka (Russia)
Boeman (Olanda)
Kkullas (Cipro)
Croquemitaine (Paesi francofoni)
El Coco o El Cuco (Paesi ispanofili)
Coca (Portogallo)
Cuca (Brasile)
ed altre innumerevoli varianti, è una creatura leggendaria solitamente usata dagli adulti per spaventare i bambini, che non si comportavano bene.
Questa figura mostruosa è stata utilizzata fin dall’antichità per insegnare ai bambini un determinato comportamento, come evitare che essi andassero con estranei, o inducendoli a dormire prima che il mostro venisse a mangiarli.
Non esiste una figura specifica di riferimento per la descrizione di questo essere, ma comunemente è raffigurato con un aspetto androgino o maschile, scuro, mostruoso, che incute terrore.

by Hudelschnupfe on Pixabay

Il suo aspetto differisce a livello culturale, ci sono spesso alcune somiglianze condivise tra le creature, ad esempio, molti degli Uomini neri sono raffigurati con artigli, zanne o denti aguzzi.
Alcuni sono persino descritti con certe caratteristiche animali come corna, zoccoli e sembianze simili ad insetti.
Inoltre, la maggior parte degli Uomini neri appartiene alla varietà degli spiriti, mentre la minoranza è costituita da streghe, demoni ed altre creature leggendarie.
L’Uomo nero può avere tre tipi di personalità:
1) quello che punisce i bambini che si comportano male
2) quello più incline alla violenza
3) quello che protegge gli innocenti.
Solitamente, la maggior parte di questi mostri vuole solo spaventare i bambini disobbedienti, non vuole ucciderli.
Ma si raccontano anche storie di Uomini neri che rubano i bambini di notte e poi li mangiano.
In Italia, l’Uomo nero ha l’aspetto umano o di fantasma nero e, in alcune regioni, non ha le gambe, dalla vita in giù è sfumato.
Ma può anche avere delle corna da capra rivolte sul davanti della testa.
E’ alto, indossa un pesante cappotto nero con un cappuccio o un cappello nero che gli nasconde il volto.

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A volte, i genitori bussano rumorosamente sotto il tavolo, fingendo che qualcuno stia bussando alla porta, ed avvertono i bambini che sta arrivando l’Uomo nero per punire chi non vuole mangiare la minestra.
L’Uomo nero non dovrebbe mangiare o fare del male ai bambini, ma portarli in un luogo misterioso e spaventoso.
Oppure, viene chiamato quando i bambini non vogliono dormire e, siccome teme la luce, molti di loro dormono con la lampada accesa.
Nel sud Italia, questa creatura viene chiamata Mamau, e dalle mie parte è ribattezzato “Gatto Mammone”.
L’intenzione dei miei genitori era di spaventarmi vista la mia natura ribelle, non immaginando che invece, non solo amavo i gatti soprattutto neri, ma mi piaceva tutto ciò che era “strano”, “diverso”, “spaventoso” ed emozionante, oltre al fatto che già in tenera età mi ero trovata davanti ad esperienze extrasensoriali.
Tra le varie leggende internazionali sull’Uomo nero, c’è quella sulla Cuca che, nel folklore brasiliano, è raffigurata come un alligatore umanoide femmina, o una vecchia signora con un sacco.
Esiste una famosa ninna nanna cantata da molti genitori ai propri figli, che dice che, se non dormiranno, la Cuca verrà a prenderli e ne farà una zuppa o un sapone, proprio come si dice in Spagna.

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In Germania, il Butzemann può avere un aspetto simile a uno gnomo, o un altro aspetto demoniaco o spettrale.
Ma le leggende parlano anche di Buhmann, simile al Butzemann, e di Der schwarze Mann (Uomo nero), una creatura disumana che si nasconde negli angoli bui sotto il letto o nell’armadio, e porta via i bambini.
In Francia, il Croquemitaine (“Mangiaguanti“) è una figura maligna dai tratti somatici non definiti, che mangia il naso e le mani congelandoli con il freddo.
Il termine Croquemitaine risale all’inizio dell’Ottocento, quando Jacques Collin De Plancy, occultista e demonologo francese, vi consacra un articolo nel suo Dictionnaire infernal (1818), con un rinvio alla voce Babau.
Babau (o Babaou, Barbaou, Barbeu) è il nome usato ancora oggi in molte regioni della Francia, mentre in Canada si usa più Babou.
Collin de Plancy descrive il Babau come “una specie di orco o di fantasma con cui le nutrici del Sud della Francia minacciano i bambini piccoli, così come le nutrici di Parigi spaventano i bambini con il Croquemitaine“.

El Coco- F. Goya

Molto comune nei Paesi di lingua spagnola è El Coco (o El Cuco, Cucuy o El Bolo), chiamato Cuca Fera in Catalogna.
I genitori cantano ninne nanne o raccontano filastrocche ai bambini avvertendoli che, se non dormiranno, El Coco verrà a prenderli.
Si chiama Coco, in quanto questo termine significa noce di cocco, e questo mostro viene descritto con una faccia pelosa e marrone con tre rientranze, proprio come il frutto, che ricordano un teschio.
Anche l’America Latina ha El Cuco (più frequente El Cucuy), che è abbastanza diverso da quello europeo, in quanto mescolato con credenze native e, a causa di contatti culturali, a volte più legato all’uomo nero degli Stati Uniti.
Tra i messicano-americani, El Cucuy è ritratto come un mostro malvagio, che di notte si nasconde sotto i letti dei bambini e rapisce o mangia il bambino che non obbedisce ai suoi genitori, o non va a dormire quando è ora di farlo.
Tuttavia, lo spauracchio ispano-americano non assomiglia al mostro informe o peloso della Spagna, è descritto più come un piccolo umanoide con occhi rossi luminosi, che si nasconde negli armadi o sotto il letto.

El Cuco, scena di The Outsider

Ultimamente ho visto “The Outsider”, un’interessante miniserie televisiva statunitense del 2020, tratta dall’omonimo romanzo horror di Stephen King, proprio su questo argomento.
In effetti è la versione sull’Uomo nero, che più mi affascina.
Quindi, ricapitolando, in Portogallo, Spagna ed America Latina, i genitori a volte invocano di El Coco per scoraggiare i loro figli dal comportarsi male; cantano ninne nanne o raccontano filastrocche avvertendo i figli che, se non obbediranno, El Coco verrà a prenderli e poi li mangerà.
Non è tanto l’aspetto di El Coco a spaventare, ma che sia un rapitore e mangiatore di bambini disobbedienti, che possa immediatamente divorare senza lasciare traccia, o portare via con sé in un luogo senza ritorno.
Questo mostro è alla ricerca del comportamento scorretto dei bambini, osservandoli dai tetti, per prendere poi la forma di qualsiasi ombra oscura e rimanere a guardarli, finché non sia il momento di agire.
Alcune persone, però, descrivono El Coco come una rappresentazione dei defunti della comunità locale.

In Spagna:

Duérmete niño, duérmete ya…
Que viene el Coco y te comerá

Dormi bambino, dormi o …
il Coco verrà e ti mangerà

In Portogallo:

Vai-te Coca. Vai-te Coca
Para cima do telhado
Deixa o menino dormir
Um soninho descansado

Lascia Coca. Lascia Coca
Vai in cima al tetto
Lascia che il bambino
dorma tranquillo

In Brasile:

Dorme neném
Que a Cuca vem pegar
Papai foi pra roça
Mamãe foi trabalhar

Dormi piccola
Che viene a prenderti Cuca
Papà è andato al podere
Mamma è andata a lavorare

by BlackDog1966 on Pixabay

Il mito di El Coco ha dato vita anche a Bloody Bones, un essere registrato dallo scrittore americano John Locke nel 1693, la cui origine si trova nel Regno Unito e si estende fino agli Stati Uniti.
Si dice che questa creatura viva vicino agli stagni, dove aspetta

“seduto su un mucchio di ossa rosicchiate che sono appartenute a bambini che hanno detto bugie o parolacce“.
Molto importante da ricordare è che El Cuco, o che dir si voglia, sia fondamentalmente un Mutaforma estremamente orribile da guardare.
Spesso può avere sembianze di drago, spirito, strega, balena, tartaruga, sirena, delfino, o semplicemente “di ciò di cui hai più paura”.
Ma la forma più pericolosa è sicuramente la mutazione in umano, in cui El Cuco usa i suoi poteri per addormentare le persone ed entrare nelle loro menti, riuscendo poi a prenderne anche le sembianze.

Fate attenzione…

“La forza magica del Coco
è proprio la sua sfocatura.
Non può mai apparire
anche se infesta le stanze”
-García Lorca-

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“La speranza è il tappeto magico che ci trasporta dal momento presente nel regno delle infinite possibilità” (H. J. Brown)

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