MUTAFORMA: “STRIGE”
La Strige, in latino e in greco Strix, nella mitologia era un uccello notturno di cattivo auspicio, prodotto di una metamorfosi, che si nutriva di sangue e carne umana.
Differiva dalle altre creature vampiro, in quanto era considerata un mutaforma, piuttosto di un morto che ritornava in vita.
I suoi occhi erano diversi da quelli dei gufi, perchΓ© erano gialli e rotondi senza pupille.
L’aglio era spesso utilizzato come un mezzo per sbarazzarsi dello spirito malvagio e prevenire tali attacchi.
Essi, perΓ², non mostravano onore nΓ© a Dio nΓ© all’uomo, ed erano sfrenatamente insolenti verso tutti.
Seneca il Giovane, nel suo βHercules Furensβ, mostra le Strigi che abitano alla periferia del Tartaro.
Le leggende sulle Strigi sopravvissero fino al Medioevo, come riportato nelle βEtymologiaeβ di Isidoro, dando sia nome che attributi agli esseri indicati come Striga in latino, in tutta l’Europa centrale ed orientale.
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