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Settembre 2022
L’Asterisco spinoso o Astro spinoso (Pallenis spinosa) è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteracee, presente in tutto il bacino mediterraneo.
Cresce in collina, dal mare agli Appennini, in pascoli, scarpate e incolti aridi, ed è presente in tutta l’Italia, tranne Trentino Alto Adige e Val d’Aosta.
E’ una pianta alta fino a mezzo metro, molto pelosa, con tipico fiore giallo circondato da una corona di brattee con apice spinoso, che le conferiscono la caratteristica forma stellata.
Il nome Pallenis sembra derivare da Pallene, con tre possibilità:
1) Pallene, circoscrizione dell’antica Grecia, territorio in cui era presente questa pianta.
2) Pallene figlia di Sithon, il quale promise sia la mano della figlia che il suo regno, a colui che lo avrebbe sconfitto in duello. Pallene era così bella, che molti pretendenti cercarono la sua mano, ma tutti furono uccisi da Sithon. Man mano che invecchiava, e le sue forze cominciavano a venirgli meno, Sithon fece in modo che i pretendenti combattessero l’uno contro l’altro, invece che contro di lui. Pallene si innamorò di Clito, uno dei pretendenti e, temendo per la vita del giovane, pianse così tanto che il suo vecchio tutore capì quali erano i suoi sentimenti e decise di aiutarla. Poiché i corteggiatori avrebbero dovuto combattere sui carri, sabotò l’auriga dello sfidante Dryas così, quando l’uomo attaccò, le ruote si staccarono, egli cadde a terra e fu facilmente sconfitto e ucciso da Clito. Accortosi dello stratagemma, Sithon si indignò talmente tanto, da voler uccidere Pallene sulla pira funeraria di Dryas, ma la fanciulla fu salvata da Afrodite. Così Pallene sposò Clito.
3) Pallene, una delle sette figlie del gigante Alcioneo. Quando suo padre fu ucciso da Eracle, queste ragazze si gettarono in mare da Kanastraion, che è la vetta di Pellene (antico nome del più occidentale dei tre promontori sul Mar Egeo). Furono poi trasformate in Alcioni (Martin pescatore) dalla Dea Anfitrite.
“Spinosa” allude alla spinescenza delle ligule.
In altre lingue: Spiny Golden Star, Spiny Starwort, Pallénis épineux, Amelos duros, Stechendes Sternauge.
L’Asterisco spinoso è una pianta medicinale, che viene utilizzata nella medicina popolare come rimedio curativo o preventivo per varie malattie, quindi anche nell’omeopatia.
Inoltre, recenti studi hanno attestato le proprietà antiossidanti ed antitumorali degli oli essenziali estratti dalle parti aeree della Pallenis spinosa fresca ed essiccata all’aria.
Questa pianta ha anche proprietà emollienti, antinfiammatorie ed antipiretiche.
Nella medicina popolare le foglie erano utilizzate contro il mal d’orecchie.
Un’altra specie è quella dell’Asterisco marittimo, (Pallenis maritima) conosciuta anche come Asterisk, Margarita de Mar, Estrellada de mar, Stella di mare, Gold Coin, Küstenstrandstern, pianta perenne con portamento prostrato e fusti legnosi lunghi fino ad una ventina di centimetri.
Essa forma dei piccoli cuscini tondeggianti, con foglie carnose verde-grigiastre e fiori a capolini solitari, gialli.
Presente nelle aree costiere dell’Europa meridionale e dell’Africa del nord, in Italia cresce solo in Sardegna, Toscana e Sicilia.
L’Asterisco marino è usato spesso come pianta ornamentale in fioriere, cesti appesi e bordure estive, coltivata probabilmente dal 1900.
La varietà “Gold Coin” ha fiori sterili.
LUNA NUOVA IN BILANCIA, 25 SETTEMBRE 2022 ORE 23:54
Il segno cardinale della Bilancia ospita la Luna Nuova sottolineando l’equilibrio nelle relazioni, accendendo la tua spinta interiore e, probabilmente, alimentando incidenti volatili derivanti da rabbia irrisolta.
I Noviluni in Bilancia sono di solito un momento meraviglioso, per iniziare un nuovo capitolo con un partner.
Certo, la natura del legame potrebbe essere romantica, ma la Bilancia adora tutti i tipi di relazione, quindi potresti anche goderti un nuovo inizio nel contesto di un’amicizia, o di una connessione lavorativa.
Questa Luna Nuova può anche alimentare l’inizio di un progetto, che coinvolge l’abbellimento.
Il Segno della Bilancia ha un’energia zodiacale che apprezza la giustizia, l’equilibrio, le relazioni e tutto ciò che è giusto.
Quindi, questa Luna Nuova di Settembre è il momento perfetto, per manifestare una relazione sana e armoniosa. Ma la chiave, per ottenere il massimo da questo transito lunare, è sedersi e chiarire cosa si vuole.
Questa energia celeste ti invita a rivedere, modificare o trasformare ciò che non funziona più nella tua vita, con specifico riguardo alle tue relazioni.
Ti incoraggia ad esaminare le dinamiche relazionali nel tuo amore, negli affari o nella vita personale.
In generale, l’energia della Bilancia ti insegna che, per sperimentare la dolcezza della vita, è importante comprendere l’energia dell’equilibrio e dell’autoconservazione, e questi temi sono evidenti con la Luna Nuova.
Un altro aspetto importante di questa Luna Nuova è la sua opposizione con Chirone, il guaritore ferito, in Ariete, che è retrogrado.
Il transito di Chirone indica dove ci sono opportunità per poter riparare energicamente i rapporti, evitando le battute d’arresto.
L’Ariete è il Segno opposto della Bilancia orientata alla relazione e rappresenta l’individuo e il sé.
Questa energia, quindi, può creare spazio per guarire proprio là, dove abbiamo trascurato i nostri bisogni per il bene degli altri.
Inoltre, grazie all’influenza positiva dell’espansivo Giove e di Saturno in Acquario retrogrado, possiamo aspettarci che le revisioni, che apportiamo alle nostre relazioni durante la Luna Nuova in Bilancia del 2022, innescheranno una crescita a lungo termine.
Quindi, osserva come ti senti riguardo alle tue relazioni, nota cosa funziona per te e sviluppa un piano per abbandonare ciò che non lo è.
Ed ora vediamo gli effetti della Luna Nuova in Bilancia di Settembre, nei Segni zodiacali.
Ariete
Sembra che una relazione stia emergendo per te e, tutto quello che devi fare, è essere te stesso e non pensarci troppo. Quello che stai cercando è proprio dietro l’angolo. Durante questa Luna Nuova, sii chiaro sulle tue intenzioni, chiarisci cosa apprezzi in un partner. La Luna Nuova in Bilancia di Settembre è il momento per te, di riprendere il tuo potere in relazione a un importante contratto, o accordo professionale. Questa potrebbe essere una relazione a lungo termine creata in passato, che ora sta riemergendo come un’opportunità di miglioramento. Ricordati di comunicare le tue esigenze in modo autentico per rinegoziare. Questa sarà una situazione più ampia e a lungo termine per te. Puoi anche sperimentare le connessioni del passato che riaffiorano, per collaborare e lavorare di nuovo con te. Approfittane, ma ricorda di prestare attenzione alla stampa, alla luce di Mercurio retrogrado. Questa volta può anche creare una nuova mentalità, che circondi una relazione d’amore potenziale o esistente. Le cose non negoziabili, che non hai considerato in passato, ora sono una parte importante della tua lista d’amore. Non accontentarti di meno di quello che meriti.
MANTRA: “L’amore è sempre un’equazione equilibrata e uguale per me. Ricevo sempre indietro l’energia che ho speso per gli altri”.
Toro
Le benedizioni continuano a caderti in grembo. Per esempio, improvvisamente, potresti essere ricontattato da una vecchia opportunità di lavoro o da un collega. Sii disposto a mostrare quanto sei cresciuto negli ultimi mesi. Ciò che è vecchio può diventare nuovo e portare a un avanzamento tanto necessario nella tua carriera. Devi essere paziente! Se il tuo programma di lavoro e la tua routine ti hanno prosciugato, puoi aspettarti che la Luna Nuova in Bilancia ti aiuti. La salute è ricchezza, e questo nuovo ciclo lunare ti sta incoraggiando a mettere la tua al primo posto, dando la priorità all’equilibrio ed alla cura di te stesso in primis. Cerca di capire cosa nella tua giornata puoi ridurre ed alleggerire per la tua salute, anche mentale. Puoi anche aspettarti avanzamento di carriera, come risultato del tuo lavoro passato, investimento di tempo e sudore a causa della connessione della Luna Nuova con Giove nella tua 10^ Casa della professione e Saturno in Acquario retrogrado. L’espansione e la crescita, che sperimenterai ora, ti gioveranno a lungo termine. Ricorda solo di negoziare con saggezza, specialmente con la connessione della Luna Nuova con Mercurio retrogrado.
MANTRA: “L’equilibrio è la chiave ed il mio benessere interiore viene prima di tutto. Accetto solo progetti che mi soddisfino e non mi prosciughino”.
Gemelli
Trascorri questa Luna Nuova con gli occhi chiusi ed i palmi delle mani aperti. Consenti alle idee, allo spirito ed all’anima di entrare nella tua essenza. Sei umano e vivo, il che significa che la tua mente è traboccante di una raccolta di esperienze e sensazioni. Attingi da ciò che conosci e crea qualcosa di magico. La Luna Nuova è dalla tua parte. Creatività, autoespressione e romanticismo sono sotto i riflettori energici per te, durante la Luna Nuova in Bilancia di Settembre. Stai sperimentando una nuova prospettiva e stai rilasciando convinzioni limitanti, che stavano limitando la tua crescita. Questa Luna Nuova sta fornendo un percorso verso un progetto più appagante, o una collaborazione creativa. Non dimenticare ciò di cui hai bisogno per sentirti ispirato e comunicalo agli altri. L’opportunità di insegnare o condividere le tue idee può anche svilupparsi con la connessione della Luna Nuova con Saturno e Giove in Acquario retrogrado nella tua nona Casa di istruzione superiore. Questa area della tua vita governa anche le questioni internazionali ed i viaggi, quindi puoi estendere la portata del tuo lavoro a un pubblico più ampio. Abbi fede in ciò che vuoi comunicare al Mondo.
MANTRA: “Le mie idee e la mia visione creativa sono molto apprezzate. Tutto ciò di cui ho bisogno per compiere il mio percorso mi troverà”.
Cancro
Permetti alla luce di entrare nella tua casa. Se il tuo spazio sembra vuoto, riempilo di rose e candele. Abbellire la tua casa è esattamente la spinta di cui hai bisogno, per sfruttare al meglio questa energia della Luna Nuova. Mercurio retrogrado sta riportando alla luce vecchi ricordi, ma nel comfort della tua stanza sei in grado di elaborare qualsiasi cosa. I cicli lunari ti influenzano più di altri segni perché la Luna è il tuo governatore planetario. Questa Luna Nuova sta iniziando il cambiamento nell’area della casa e della famiglia per te. Forse ti trovi in un ambiente che non ti è più favorevole, o si sviluppa l’opportunità di investire in una nuova base. È importante che tu faccia ciò che ti sembra giusto, quindi usa questo nuovo ciclo lunare come slancio, per dirigerti verso una direzione più curativa. Ora è anche un momento di risoluzione finanziaria e puoi sperimentare una svolta nel debito, negli investimenti o nelle questioni legali del passato. Se stai firmando nuovi accordi o contratti, ricordati di leggere sempre le note in calce. Mercurio retrogrado sta influenzando pesantemente questa Luna Nuova, il che può creare confusione o mancanza di chiarezza, quando si prendono importanti decisioni contrattuali.
MANTRA: “La mia casa e il mio santuario sono sempre pacifici, il denaro scorre verso di me e le mie fondamenta sono salde”.
Leone
Non otterrai i risultati che desideri dall’oggi al domani, e va bene. Questa Luna Nuova ti sta spingendo a reinventare il tuo stile. Prenditi del tempo, per dare un’occhiata al tuo guardaroba e capire come vuoi comunicare te stesso al Mondo. Mercurio retrogrado ti aiuta a riconoscere come sei percepito dagli altri ed è tempo di migliorare ciò con cui stai lavorando. È un giorno nuovo di zecca, per quanto riguarda comunicazione e contratti. La Luna Nuova in Bilancia di Settembre sta inviando energia positiva a Giove e Saturno in Acquario retrogrado nel tuo settore relazionale. Se hai una frequentazione, puoi sperimentare il suo approfondimento. E se ti impegni, questa Lunazione ti spingerà a rivedere ed apportare cambiamenti positivi verso l’equilibrio e la realizzazione. Non solo la Luna Nuova sta influenzando il romanticismo, ma potrebbero riemergere precedenti importanti contratti. Ricorda di difendere ciò che è giusto ed equo, e di prendere tempo con nuovi accordi, dato che Mercurio retrogrado può creare confusione.
MANTRA: “Il mio amore è prezioso ed attiro coloro che lo vedono, lo apprezzano e lo ricambiano”.
Vergine
La Luna Nuova in Bilancia ti sta aiutando ad attrarre ciò che hai cercato a lungo. Se hai avuto un desiderio in mente, puoi stare certo, che sarai in grado di attrarlo senza problemi. Potresti non essere in grado di apprezzare il tuo nuovo giocattolo nell’immediato futuro, ma almeno lo avrai! Se un attuale datore di lavoro, o contratto con un cliente, non ti sta compensando in modo equo, rivedilo e cambialo. Ti sei messo al lavoro e ora la Luna Nuova in Bilancia ti assicura di essere pagato per questo. In questo momento potresti anche sperimentare una crescita nella tua routine quotidiana, negli obblighi di lavoro e nei doveri. Ora sarebbe un momento saggio, per dedicare la tua energia dove vale la pena farlo, e rimuovere ciò che non è più allineato. Puoi anche iniziare a portare i frutti del tuo lavoro e beneficiare delle basi stabili che hai creato, per quanto riguarda i tuoi progetti.
MANTRA: “Lavoro per vivere, non vivo per lavorare. Lavoro su ciò che alimenta ed energizza la mia passione, non su ciò che mi prosciuga”.
Bilancia
C’è così tanto da fare per te, tra la Luna Nuova, il tuo ritorno solare (Buon Compleanno!) e Mercurio retrogrado, c’è tutta la concentrazione su di te. Prenditi questo tempo, per attirare i tuoi interessi attraverso l’essere ciò che desideri. Cerca di non impegnarti troppo con gli altri: per ora sei la tua priorità. Questa è la Luna Nuova più potente per te, perché cade nel tuo Segno. Tendi a pensare agli altri prima di te stesso, il che può portare a sentirti sgonfio e sottovalutato. Con questa Lunazione potenziante, che ti incoraggia a reclamare la tua identità, puoi sentirti motivato a rivedere contratti, accordi e relazioni, che non sono più equilibrati ed armoniosi per te. Il cambiamento, che circonda le tue relazioni e collaborazioni, è anche nelle stelle per te con la connessione trasformativa della Luna Nuova con Plutone in Capricorno retrogrado nella tua settima Casa. Forse la struttura o le fondamenta che hai impostato stanno cambiando. Continua con i cambiamenti in questo momento, Bilancia, perché alla fine andranno in meglio.
MANTRA: “Sono radicato, stabile e pacifico. Sostengo ciò che merito e lascio ciò che non è più in linea con la mia anima”.
Scorpione
La chiave di questa Luna Nuova è pensare alle tue emozioni. Sei il tipo che soffoca i tuoi sentimenti e questo schema deriva dalle tue esperienze infantili. Per fortuna, puoi ammettere ciò che ti infastidisce ed intraprendere le azioni appropriate in seguito. Usa le tue parole e parla. Preparati per un importante cambiamento di mentalità. Questa Luna Nuova sta guarendo i limiti e le sfide, che circondano le convinzioni ancestrali nelle relazioni, come impotenza, disaccordo e squilibrio con gli altri. La Luna Nuova è anche rilassante per la salute, il benessere e le attività lavorative quotidiane. Ora puoi iniziare a difendere te stesso, specialmente quando si tratta di navigare nelle strutture di potere al lavoro. Entra nel tuo ruolo di leadership, ma ricorda che la diplomazia può anche essere la tua superpotenza. Potresti dover ripensare al tuo team, ma poiché Mercurio retrogrado sta influenzando questa Luna Nuova, ora è un buon momento per farlo.
MANTRA: “Attiro colleghi, relazioni ed accordi sani, equilibrati e disponibili. Le mie capacità di leadership sono sempre apprezzate”.
Sagittario
Sei fortunato, nuove opportunità si stanno aprendo a te, in particolare nel regno della presentazione. Assicurati di prenderti sul serio, perché le parole che dici ora potrebbero portare a un esame accurato. Se sei attento e premuroso, hai il potenziale per avere un impatto duraturo. Le opportunità del passato stanno tornando nella tua sfera di influenza, forse attraverso la comunicazione di una persona influente nelle tue conoscenze. Anche se può essere allettante tornare a bordo rapidamente, ricorda di identificare quali sono le tue esigenze. Se hai dedicato tempo ed impegno a un’idea o a uno sforzo creativo, puoi sentirti incoraggiato a rivedere e modificare gli accordi, per essere più in equilibrio con ciò che meriti. Anche le speranze, i sogni e i desideri dovrebbero essere allineati. Per alcuni Sagittari, potrebbero esserci anche scoperte riguardanti la fertilità ed i bambini. Ciò è dovuto all’opposizione della Luna Nuova con Chirone retrogrado in Ariete. Prepararsi per una nuova mentalità e guarigione in questo settore della vita.
MANTRA: “Cosa o chi è destinato a me mi troverà sempre. I miei sogni si svelano sempre, per essere il risultato più alto per me”.
Capricorno
Un nuovo progetto sta arrivando velocemente, è giusto per te ed avrà ricompense significative. L’unico problema è che non verrà facilmente. La pazienza e l’impegno sono fondamentali. Anche se potresti voler affrettarti, è meglio fare le cose un passo alla volta. La tua carriera, il tuo percorso di vita e il tuo mondo professionale sono in fase di revisione, durante la Luna Nuova in Bilancia, che sta attivando la tua ottava casa della trasformazione, dei grandi cambiamenti. Domandati dove hai sacrificato i tuoi bisogni per adempiere ai tuoi doveri. L’Universo ora ti sta chiedendo di riprenderti il tuo potere. Questo può includere rinegoziare la tua posizione, chiedere l’aumento che meriti, o cambiare completamente il tuo percorso. Questo è anche avviare la crescita personale ed aumentare la tua autostima in una direzione positiva. Gli investimenti passati, o il lavoro che hai svolto, ora possono iniziare a dare i loro frutti. Le connessioni della Luna Nuova con Giove, Saturno e Plutone ti stanno incoraggiando a muoverti verso l’abbondanza del tuo valore.
MANTRA: “Il denaro scorre senza sforzo e senza fine verso di me. Sono abbondantemente benedetto dal Cosmo”.
Acquario
Ti senti pronto per essere istruito: una nuova lezione ti aspetta proprio dietro l’angolo. Non è raro che tu raccolga resoconti delle esperienze di altre persone: questo ti consente di comprendere meglio il Mondo e coloro che vi si trovano. Ma durante la Luna Nuova, sei sfidato a riflettere su ciò che hai imparato e ad affrontare alcune verità difficili su te stesso. Espansione e crescita sono nel menu cosmico per te. La Luna Nuova sta illuminando la tua nona Casa di saggezza e questioni internazionali, formando una connessione positiva con Giove e Saturno retrogrado in Acquario. Questo allineamento planetario ti offre un pubblico più ampio, o una piattaforma per condividere i tuoi doni con il Mondo. Hai sperimentato molta crescita personale quest’anno ed ora hai la capacità di essere un guru e condividere con gli altri. Per chi è single, questo potrebbe essere un momento adatto per approfondire una relazione a distanza, oppure si può stringere un contratto con contatti influenti all’estero. In entrambi gli scenari, questa energia sta guarendo la tua mentalità che circonda ciò di cui hai bisogno, per sentirti soddisfatto in un legame o contratto. Ricorda di osservare e guardare oltre i dettagli più fini, poiché la confusione è possibile.
MANTRA: “Le giuste partnership appaiono sempre per me. Collaboro solo con coloro che apprezzano il mio talento e il mio punto di vista unici”.
Pesci
Quando la Luna si unisce al Sole nel segno della Bilancia, ti verrà presentata una ragione, per spingerti oltre il tuo attuale stato d’essere. Non sei estraneo al cambiamento: vivere in un continuo stato di sospensione e mutevolezza ti è familiare. Anche se l’introduzione di una nuova energia può essere difficile, fidati che è necessario per la tua trasformazione personale. La Luna Nuova in Bilancia di Settembre sta portando risoluzioni e cambiamenti nella tua decima Casa del tuo Status sociale nella società e nel lavoro. Se hai navigato in quest’area della vita, ora puoi vedere i problemi passati che emergono per essere risolti. Eventuali modifiche, che avranno luogo, saranno in definitiva a tuo vantaggio. Ricordati di articolare le tue esigenze e negoziare a tuo favore. Puoi anche sperimentare una risoluzione o modificare i debiti ed i mutui accollati. Anche i Pesci che hanno gestito problemi legati al matrimonio, debiti e problemi di finanziamento potrebbero subire cambiamenti. Questa risoluzione e questo cambiamento, alla fine inizieranno a modificare la struttura dei tuoi sogni e delle tue visioni future.
MANTRA: “Tutto accade per una ragione e sempre a mio vantaggio. Rilascio l’attaccamento ai risultati ed accolgo con favore ciò che è per il mio massimo bene”.
La Strige, in latino e in greco Strix, nella mitologia era un uccello notturno di cattivo auspicio, prodotto di una metamorfosi, che si nutriva di sangue e carne umana.
Nello stesso tempo, Strix (dal greco “stridere”, a causa del suo verso) è anche un genere di uccelli della famiglia degli Strigidae, che comprende Gufi ed Allocchi.
Pertanto, si accomunava il verso dei Gufi con quello della Strige e viceversa.
Questa creatura, con le altre varianti conosciute, era un demone che si credeva attaccasse i bambini, per prosciugarne il sangue.
Differiva dalle altre creature vampiro, in quanto era considerata un mutaforma, piuttosto di un morto che ritornava in vita.
Quindi, la Strige era una creatura terrificante, che possedeva una reputazione terrificante, ed era descritta come un uccello.
La Strige aveva il becco dorato, ali di colore rosso e zampe nere, con piedi artigliati, che l’aiutavano a cacciare le sue prede.
I suoi occhi erano diversi da quelli dei gufi, perché erano gialli e rotondi senza pupille.
Secondo Plinio, la Strige era impiegata nelle maledizioni e il suo nome poteva essere anche usato come un’invettiva.
Con le sue piume si creavano pozioni magiche d’amore, così come scrive Orazio nella sua opera “Epodi”.
In altre leggende, invece, il piumaggio della Strige veniva usato per creare una pozione di ringiovanimento, se combinato con vari altri ingredienti.
La Strige segnalava un attacco con terribili strilli e spesso stava appesa a testa in giù, come i pipistrelli.
Quando attaccava, quasi sempre in gruppo, questo essere causava disgrazie alle vittime, spruzzandole con latte maleodorante o causando danni più gravi, come usare i suoi artigli feroci per sventrare i bambini.
L’aglio era spesso utilizzato come un mezzo per sbarazzarsi dello spirito malvagio e prevenire tali attacchi.
Le Strigi si potevano trovare anche nel Tartaro o negli Inferi, luoghi in cui mostravano ulteriormente la loro natura oscura.
Il primo racconto ufficiale sulla Strige è tratto dalla perduta opera “Ornitologia”, dell’autore greco del III secolo a.C., Boeus, parzialmente inserita nelle “Metamorfosi” di Antonino Liberale.
Questo racconta la storia di Polifonte la quale, figlia di Ipponoo e Thraissa, respinse Afrodite ed andò sulle montagne, come compagna di Artemide nei suoi divertimenti.
Irritata per l’insulto, l’offesa Afrodite la fece innamorare follemente di un orso.
Quando Artemide scoprì questa situazione, sentendosi tradita, con odio amaro le rivoltò contro le bestie feroci.
Allora Polifonte fuggì spaventata nella casa del padre e, a tempo debito, diede alla luce due figli, Agrio e Oreio, che divennero uomini di grande statura e forza immensa.
Essi, però, non mostravano onore né a Dio né all’uomo, ed erano sfrenatamente insolenti verso tutti.
I gemelli rapivano tutti gli stranieri che incontravano e banchettavano con la loro carne.
Così incorsero nell’ira di Zeus, che mandò Hermes a punirli.
Il Dio stava per tagliare loro mani e piedi, ma Ares, a cui Polifonte faceva risalire la sua stirpe, li salvò da questo destino.
Così Polifonte ed i suoi figli furono trasformati in uccelli e la donna divenne una Strige “che piange di notte, senza cibo né bevande, con la testa in basso e la punta dei piedi in alto, presagio di guerra e conflitto civile per gli uomini“.
Il primo riferimento latino è nello “Pseudolus” di Plauto, datato 191 a.C., in cui un cuoco, descrivendo la cucina dei suoi inferiori, paragona la sua azione a quella degli Striges, cioè sventrare una sfortunata vittima.
Seneca il Giovane, nel suo “Hercules Furens”, mostra le Strigi che abitano alla periferia del Tartaro.
Ovidio racconta la storia delle Strigi, che attaccarono il leggendario re Proca nella sua culla, e di come furono respinte con il Corbezzolo e placate con carne di maiale, come spiegazione dell’usanza di mangiare fagioli e pancetta nelle Calende di giugno.
Nell’antichità, si credeva che le Strigi potessero essere delle vecchie malvage, che di notte assumevano sembianze di uccelli orrendi, per dilaniare i lattanti.
Invece Gaio Petronio Arbitro, nella sua opera “Satyricon”, usa il termine Striga intendendo “Strega”, narrando di un giovane, che era stato attaccato dalle streghe, e ne colpì una coprendosi col mantello, per evitare di entrare in contatto diretto con l’essere.
La Striga, però, lo toccò ugualmente e, di conseguenza, il ragazzo diventò paonazzo e morì pochi giorni dopo.
Questo racconto dimostra che, probabilmente, nel linguaggio popolare il termine Strige era passato dall’indicare l’uccello malefico e di malaugurio, a quello di una donna malvagia, che si nutre di sangue, la Strega.
Solo successivamente, la Strega divenne una donna con poteri soprannaturali e frequentazioni demoniache.
Le leggende sulle Strigi sopravvissero fino al Medioevo, come riportato nelle “Etymologiae” di Isidoro, dando sia nome che attributi agli esseri indicati come Striga in latino, in tutta l’Europa centrale ed orientale.
Per esempio in rumeno, Strigăt significa ‘urlo’, Strigoaică è il nome del vampiro femminile rumeno, Strigoi è il vampiro maschio rumeno e in albanese si dice Shtriga.
Strigăt è anche il nome rumeno del Barbagianni comune e della falena Sfinge Testa di Morto.
“Corbezzolo”
«Ti beffi di primavera
e fai felici tutti
ottobre di Corbezzolo
carico di fiori
e gravido di frutti»
-Agostino Barletta, Genova, aprile 2008-
Il Corbezzolo (Arbutus unedo), chiamato anche Albatro, Rossetto, Suorbo, Arbuto, Ciliegio marino, è un albero sempreverde, appartenente alla famiglia delle Ericaceae.
Tipico della macchia mediterranea, iI suo nome scientifico, secondo alcuni, è dovuto agli antichi Romani, i quali lo chiamavano “arbusto di cui si può mangiare un solo frutto” (unum edo), in relazione al contenuto di un alcaloide nel frutto, che sconsiglia di mangiarne troppi.
Corbezzolo, invece, probabilmente deriva dal latino ‘sorbus’ = ‘sorbo’, incrociato con una voce celtica.
Di forma cespugliosa o ad albero, può raggiungere anche i 10 metri d’altezza.
Presenta foglie lanceolate con margine dentellato, fiori bianchi riuniti in pannocchie e frutti carnosi, ricoperti di tubercoli, rossi a maturità, contenenti i semini.
Una delle più belle farfalle italiane, Charaxes jasius, parassita solo le foglie di questa specie.
Una caratteristica del Corbezzolo è che uno stesso albero ospita contemporaneamente fiori e frutti maturi, in quanto la pianta fiorisce nel periodo di maturazione dei frutti della fioritura dell’anno precedente.
Pertanto, per la presenza in contemporanea del rosso dei frutti, del bianco dei fiori e del verde delle foglie, quindi i colori della bandiera italiana, fin dal Risorgimento, il Corbezzolo è considerato uno dei simboli patriottici italiani.
Giovanni Pascoli fu il primo ad associare il Corbezzolo alla bandiera italiana, facendone un simbolo di unità nazionale: nell’ode “Al Corbezzolo”, infatti, Pascoli cita il racconto di Pallade, figlio di Evandro, che perse la vita in Italia per proteggere Enea, antenato dei fondatori di Roma.
Pallade fu, per così dire, il primo a morire per l’Italia, poiché si era sacrificato per l’uomo, i cui discendenti avrebbero fondato Roma stessa.
Il suo corpo fu adagiato su un letto di rami di Corbezzolo: il bianco dei suoi fiori, il rosso dei suoi frutti ed il verde delle sue foglie, che ricordavano i colori della bandiera italiana.
Un’altra leggenda narra, che infuriava la battaglia sulle rive del Tevere e Turno, re dei Rutuli, uomo assai forte, combatteva contro le forze di Enea e dei Latini, minacciando morte e rovina all’eroe troiano ed ai suoi alleati.
Improvvisamente, gli si fece incontro un giovanetto bello ed ardito, armato di una lunga asta di frassino, ferrata sulla punta.
Turno infuriato, gli gridò di tirarsi indietro, altrimenti lo avrebbe trapassato con la sua lancia.
Ma Pallante, il giovane guerriero, infiammato d’amore per la sua terra, gli lanciò contro senza paura la sua arma, con tutta la forza dell’entusiasmo giovanile, sicuro di colpire a morte il feroce guerriero.
L’asta rimbalzò sullo scudo del nemico e cadde a terra, rompendosi in più pezzi.
Subito Turno scagliò la sua arma, ben più possente, che trapassò lo scudo e ferì a morte il giovanetto, colpendolo al cuore.
Finita la battaglia, Evandro, il padre di Pallante, depose la salma del figlio in una tomba scavata nella roccia e vi pose accanto una lampada accesa.
Chiuse la sepoltura e piantò dei cespugli di Corbezzolo sul tumulo, perché nessuno potesse trovare la tomba e violare il riposo di Pallante.
Passarono i secoli, ed i Barbari invasero la nostra terra, mettendo tutto a ferro e fuoco.
Un giorno, cercando tesori nascosti, alcuni guerrieri barbari strapparono i Corbezzoli, che coprivano l’antica tomba, aprendo la sepoltura.
Rimasero allibiti, vedendo che la lampada ardeva ancora, dopo tanti secoli, vicino al corpo intatto di Pallante.
Terrorizzati, i predoni riposero la lampada al suo posto e richiusero la tomba senza toccare nulla.
I Romani affermano che questa fiamma continua ancora a splendere nelle viscere del Colle Palatino, quale segno vivente della civiltà latina.
Il Corbezzolo compare in vari resoconti storici della cultura occidentale.
Gli antichi Greci apprezzavano il suo legno per la fabbricazione dei flauti.
Il suo frutto è al centro del dipinto di Hieronymus Bosch “Il giardino delle delizie“.
In Irlanda, esiste un’antica ballata popolare, che canta del Corbezzolo: “My Love’s an Arbutus”.
Inoltre, il ritrovamento di polline di Corbezzolo nelle paludi, suggerisce che l’albero sia stato introdotto in Irlanda sotto forma di semi, circa 4000 anni fa, durante l’immigrazione diffusa della Cultura Beaker in Europa (in italiano, cultura del vaso campaniforme, un periodo della tarda Età del rame, 2600 – 1900 a.C. circa, in cui si diffuse questo tipo di ceramica).
Anticamente, si diceva che sia un frutto, che dona uno stato d’ubriachezza.
Infatti, con la fermentazione dei frutti si ottiene il “Vino di Corbezzolo”, a bassa gradazione alcolica e leggermente frizzante in uso in Corsica, Croazia, Puglia, Algeria e nella zona del promontorio del Conero, dove è chiamato “vinetto”.
Qui, anticamente, il 23 Ottobre, giorno dedicato a San Simeone e San Giuda, si celebrava una festa religiosa legata proprio al Corbezzolo.
Questa Festa del Corbezzolo era una celebrazione che univa la magia e la religione al divertimento.
A Madrid c’è una statua dello scultore Antonio Navarro Santafé, “El oso y el mandroño” in cui sono scolpiti un orso ed un albero di Corbezzolo, simboli dell’araldica della città e, quindi, nello stemma.
Infatti si narra, che i frutti del Corbezzolo salvarono gli abitanti di Madrid dalle febbri malariche.
Inoltre, dai suoi frutti si ricava un liquore rinomato, il Mandroño.
E’ prodotto anche in Portogallo, col nome di “Aguardente de Medroñho”, e in Albania, “Raki Kocimareje”.
In Italia, un ramo di Corbezzolo con due frutti è rappresentato nello stemma della Provincia di Ancona.
Le foglie del Corbezzolo hanno qualità antibatteriche e antinfiammatorie, soprattutto per il tratto urogenitale, nell’intestino e nello stomaco.
In cucina, esse sono utilizzate per aromatizzare formaggi e migliorarne la conservazione, mentre le bacche contengono vitamina C, vitamina E e molte altre sostanze antiossidanti, oltre ad avere potere astringente.
Inoltre, in passato le foglie del Corbezzolo, essendo ricche di tannini e arbutoside, venivano utilizzate per la concia delle pelli.
I frutti si possono mangiare freschi o in conserva sotto forma di confetture, liquori, acquavite, sciroppi.
La marmellata è ottima per farcire crostate ed i frutti interi guarniscono torte, biscotti e focacce dolci.
Con i Corbezzoli si può preparare anche un particolare aceto, da utilizzare per condire insalate e cruditées.
Il miele di Corbezzolo, infine, molto raro e pregiato, ha proprietà diuretiche, balsamiche e disinfettanti.
Dal legno del Corbezzolo, la popolazione berbera del Marocco, dove è chiamato “Sisnou”, ricava dei cucchiai.
Nei “Fasti” di Ovidio, si racconta che un bambino, Proca, mentre dormiva beato nella sua culla, fu assalito dalle Strigi, uccelli notturni di cattivo auspicio, che si nutrivano di sangue e carne umana, così cattivi, che di notte andavano vagabondando alla ricerca di teneri bambini da uccidere, per poi berne il sangue.
Proca era già in fin di vita, ma la sua nutrice, attratta dal pianto, giunse ai piedi della culla e, vedendo le condizioni del bambino, invocò disperatamente la Dea Carna, protettrice dei neonati e delle abitazioni.
Carna usò un ramo della pianta di Corbezzolo, per toccare tre volte la porta della camera di Proca, e spruzzò una pozione magica mista ad acqua, in segno di purificazione.
Poi, per salvare il lattante, offrì alle terribili Strigi le viscere di un piccolo maiale.
Per questo motivo, il Corbezzolo è considerato anche come un augurio d’immortalità ed eternità e, nello stesso tempo, come una delle piante capaci di allontanare le famose streghe di San Giovanni, o ancora come pianta magica protettrice delle case, capace di scacciare negatività e creature demoniache.
In Esoterismo, l’essenza del Corbezzolo ci collega con la vera gioia e la celebrazione.
Può aiutare a trovare il proprio senso di giocosità infantile ed è un buon rimedio per i bambini, quando sono tristi o depressi.
Spezza schemi profondi di negatività che bloccano la gioia, trasformando le convinzioni negative, donando gioia inesorabile ed alleggerimento.
L’energia dell’albero funge da sfondo su cui le convinzioni negative, e le scuse per la scontrosità, vengono mostrate in modo più evidente, così da poterle riconoscere.
Infatti, aiuta a comprendere, quando stai prendendo le cose troppo sul serio.
Dona pazienza con gli altri, mentre anche loro trovano la loro strada.
E’ utile, quando si ha paura di essere visti o di distinguersi dalla massa (comportamenti del nascondersi), e quando non si crede o non si vede la propria bellezza, i propri doni, la propria attrattiva, o per paura di mostrarla.
Permette di riconoscere la propria bellezza essendo fedeli a se stessi, supportando l’espressione di questa unicità e bellezza nel mondo, e permettere di brillare.
Buono per supportare tutti i tipi di creatività.
L’essenza del Corbezzolo può anche aiutare ad aprire la consapevolezza psichica e connettersi alle dimensioni invisibili degli elementali e degli spiriti vegetali, oltre a facilitare la comunicazione.
E’ anche un ottimo rimedio contro scontrosità, torpore, tristezza, sentirsi immeritevoli, sentirsi brutti, nascondersi alla luce, quando sei bloccato nella creatività e nell’esprimere chi sei nel Mondo. Supporta il raggiungimento dell’amor proprio e dell’apprezzamento.
Il legno di Corbezzolo è ottimo per preparare bacchette magiche, per coloro che, in alcuni momenti, mancano di fiducia o sono pieni di insicurezze.
Infatti, a questo legno piace svolgere un ruolo di supporto e le bacchette di Corbezzolo tendono a scegliere le persone che hanno bisogno di qualcuno (o in questo caso qualcosa) per incoraggiarle.
Le bacchette aiutano le persone che si sottovalutano, a causa della loro mancanza di amore per le luci della ribalta e del loro carattere apparentemente più fragile, mentre possono rivelarsi feroci e vendicative, con coloro che hanno fatto loro un torto, portandogli rancore per sempre.
Possono anche neutralizzare le magie basate sul vento e migliorare quelle relative al fumo, il riparo, la stabilizzazione e l’intossicazione.
Il Corbezzolo è anche simbolo di ospitalità, ed anticamente era considerato gesto di grande ospitalità, porre un ramoscello di Corbezzolo sulla porta d’ingresso, per accogliere gli ospiti in arrivo.
Inoltre, era di buon auspicio appendere in casa un rametto di questa pianta con tre frutti.
Ma il frutto, rosso fuori e giallo dentro, simboleggiava l’amore e la gelosia.
Il Corbezzolo è da sempre una delle piante utilizzate negli esorcismi.
ATTENZIONE: Il Corbezzolo è un frutto commestibile, ma il suo uso è sconsigliato in gravidanza, durante l’allattamento e nei bambini piccolo. Infatti, visto l’alto contenuto in tannini, può dare irritazioni, soprattutto al tratto gastrointestinale. Inoltre, un consumo eccessivo può avere anche lievi effetti allucinogeni, paragonabili a quelli di un’ubriacatura. Quindi, mangiate i frutti con moderazione.
PIANETA: Marte
ELEMENTO: Fuoco
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Scorpione
CHAKRA: 2, Svadhishthana (C. sacrale)
La Staurolite è un minerale formato da rocce sedimentarie di alluminio e ferro, che spesso si presenta a forma di ‘croce greca‘, se l’angolo tra i bracci è di 90°, e di ‘croce di Sant’Andrea‘, se gli angoli sono di 60-120°.
Per questo motivo, il suo nome deriva dal greco, ‘stayros’ = croce e ‘lithos’ = pietra.
Altri nomi sono: Fairy Stone (Pietra della Fata), Fairy Cross (Croce della Fata), Fairy tears (Lacrime di Fata), Croce di pietra e Baseler Taufstein, che significa pietra battesimale, poiché veniva usata durante i battesimi.
Solitamente, il suo colore varia dal color rosso bruno o giallo bruno al marrone scuro quasi nero, di consistenza traslucida o quasi opaca.
Giacimenti importanti si trovano in Russia, Francia, Stati Uniti, Austria, Scozia, Namibia, Medio Oriente, Brasile, ed anche in Italia, sul Lago di Como ed in Trentino.
Notissimo è il giacimento di Pizzo Forno, nel Canton Ticino, Svizzera.
La Staurolite è sempre stata considerata un portafortuna ed è stata utilizzata nella gioielleria religiosa.
In Bretagna, la gente pensava che questa pietra cadesse dal cielo, e in Nord America, i nativi credevano che le pietre fossero le lacrime della tribù Cherokee, la quale seguì una scia di lacrime nel 1800, dopo essere stata costretta a lasciare la sua terra per andare nelle riserve.
Per secoli, la Staurolite è stata molto apprezzata dai Cristiani come talismano di buona fortuna e protezione e, per la sua somiglianza a un crocifisso, era solitamente posta in cima agli ingressi delle chiese nel Medioevo.
Un antico racconto folcloristico su questa pietra, la ricollega all’altra motivazione del suo antico nome, Lacrime delle Fate.
Si credeva che, quando le fate di Madre Terra seppero della crocifissione di Gesù Cristo, piansero lacrime mai viste prima.
Queste tristi goccioline piovvero sul nostro pianeta e si indurirono al contatto.
Si dice anche, che alcuni dei presidenti degli Stati Uniti, tra cui Wilson, Roosevelt ed Harding, portassero una Staurolite come portafortuna.
Questa pietra è veramente unica, bella e sorprendente, perché crea appunto la forma di una croce, proprio al suo interno.
Viene chiamata anche Croce di Fata, in quanto possiede un’energia, che ti aiuterà e ti guiderà nella comunicazione con gli Esseri nel tuo ambiente ed anche nel mondo naturale.
La Staurolite ha un’energia calmante e rilassante, che rimuove efficacemente lo stress nel tuo corpo, così come nel tuo cuore e nella tua mente, riducendo le tue paure e le tue ansie ed aiutandoti persino a smettere con le cattive abitudini e le dipendenze malsane.
Essa non solo ha forti proprietà di radicamento, ma ha anche molti attributi curativi, che ti supporteranno nel tuo viaggio verso il recupero.
Le proprietà curative della Staurolite ti aiutano anche ad acquisire un interesse per la conservazione, in tutti gli aspetti della tua vita.
Avendo questa pietra con te, rafforzi anche le vibrazioni nell’ambiente circostante e nella tua vita, ed influenzi positivamente le persone intorno a te.
La Staurolite porta con sé una forte vibrazione, che aumenta il tuo amore incondizionato per le persone e rafforza la tua preoccupazione per la Terra.
Ha anche un effetto positivo sulla salute fisica, potendo aumentare il processo di guarigione ed aiutandoti a sentirti più rilassato e meno preoccupato.
Se indossato vicino al cuore, può alleviare lo stress e favorire un profondo rilassamento; può essere particolarmente utile, per superare la depressione e altre condizioni mentali.
Questa pietra agisce utilmente anche nel trattamento delle febbri e nella correzione delle crescite cellulari e dei disturbi cellulari.
La Staurolite è usata dai guaritori di tutto il Mondo, per rallentare gli effetti dell’invecchiamento, oltre a rafforzare i muscoli, migliorare la composizione del sangue e l’assimilazione dei carboidrati nel corpo.
Questo minerale è spesso usato come amuleto di buona fortuna, in quanto emette delle energie, che possono attrarre bellezza, fortuna, buona salute e positività.
Ti aiuta ad aprire gli occhi, in modo che tu possa diventare più consapevole di ciò di cui le persone hanno bisogno e quali opportunità ti aspettano.
Ti dà anche supporto emotivo e mentale, quando stai attraversando momenti difficili e hai voglia di arrenderti.
Inoltre, le energie della Staurolite aumentano la tua connessione con le persone con cui lavori, e, pertanto, il lavoro diventerà più piacevole, oltre agli obiettivi che saranno raggiunti più facilmente.
La Staurolite ti ricorda, che controlli il tuo destino in questo mondo, ma devi ascoltare chi ti sta aiutando lungo il tuo viaggio.
Non aver paura di ascoltare anche il tuo cuore.
La connessione unica, che questa pietra ha tra il Chakra del cuore e quello del Terzo occhio, ti permette di vedere il dolore che normalmente potresti nascondere.
Ti costringe ad affrontare queste emozioni negative e ad allontanarti da esse.
Essa ti aiuta a fornire protezione emotiva e portare alla luce la forza interiore che possiedi dentro di te.
Una volta che sarai in grado di purificarti da queste emozioni nascoste a lungo, potrai ricominciare ad affrontare la vita con cuore e mente chiari.
Continua a tenere con te il tuo pezzo Staurolite ed attingi al suo campo energetico quando necessario.
Questa pietra è un alleato per la vita, che dovrebbe essere invocato durante qualsiasi attacco di tristezza, tragedia o dolore.
Porta con te la Staurolite, o indossala come porta fortuna.
Utilizzala in cerimonie o meditazione, e tienila fortemente, per utilizzarla come strumento di messa a terra.
Puoi anche metterla in una bella ciotola decorativa all’interno della tua casa o dell’ufficio, per restare vicino alle sue energie curative.
Avere un pezzo di questa pietra vicino al tuo corpo, o nel tuo spazio, infatti, ti circonderà di energie calmanti e radicanti.
Migliorerà anche la tua concentrazione e sarà molto efficace nel migliorare la tua esperienza meditativa.
Puoi anche metterla sotto il cuscino, se desideri il suo aiuto per indurre i sogni lucidi, o per facilitare il viaggio astrale.
La Staurolite ha un’azione eccellente, per aiutarti a vedere psichicamente, un dono che è comunemente noto come Chiaroveggenza o visioni psichiche.
Per ripulire la Staurolite dall’accumulo di energie negative, passala qualche minuto sotto un filo di acqua corrente, senza tenerla in immersione prolungata in acqua, e poi asciugala bene.
In alternativa, interventi Reiki o con fiamma viola, o riposo su una drusa di ametista o di cristallo di rocca.
Bagni di sole, senza tenerla alla luce diretta e di luna ne rigenerano la vitalità.
Quando la Staurolite avrà ceduto tutto il potenziale energetico di cui dispone, diverrà fragile e si romperà; a quel punto è opportuno riconsegnarla alla natura, liberandola in mare o in un corso d’acqua.
PIANETA: Terra
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Pesci
CHAKRA: 1, Muladhara (C. della radice) – 4, Anahata (C. del cuore) – 6, Ajna (C. del Terzo occhio)
“Può resuscitare i morti e può uccidere i vivi“
-antico proverbio-
Digitalis è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae, comprendente circa venti specie, di cui 6 presenti nella flora spontanea italiana.
Il nome significa “dito, ditale”, per la caratteristica forma del fiore.
Comunemente è conosciuta come: Guanti delle streghe, Ditali degli uomini morti, Guanto di fata, Guanti della Madonna, Dita insanguinate, Guanto della Vergine, Dita di volpe, Cappellini delle fate, Ditali delle fate.
Il nome inglese Foxglove deriva dalla corruzione della parola “folksglove”, che associa i fiori al popolo delle fate, oppure, “dita di volpe”, per i suoi fiori usati come guanti dalle Volpi, per proteggere le loro zampe dalla rugiada.
Un’altra teoria suggerisce che il nome derivi dalla parola anglosassone “foxes-gleow”, in quanto “gleow” è associato al suono di campane.
Ciò è collegato alle leggende norrene, in cui le volpi portano i fiori della Digitale a forma di campana attorno al collo; infatti, il suono delle campane era un incantesimo di protezione contro cacciatori e segugi.
La Digitale presenta foglie pelose ed oblunghe, velenose anche in modica quantità.
L’altezza varia dai 5 cm. a 1,5 mt., a seconda della specie.
Il colore dei fiori varia dal bianco al purpureo, spesso con macchie colorate.
Digitalis grandiflora, Digitale dai grandi fiori (in inglese Yellow Foxglove) è presente in tutte le zone fredde e temperato-fredde dell’Eurasia, in Italia è al nord, dove cresce ai margini boschivi, tra le siepi e gli arbusteti, ma anche nelle zone incendiate.
E’ un’appariscente pianta erbacea perenne, che può raggiungere anche i 90 cm di altezza, i cui fiori sono giallo pallido.
Digitalis lutea, Digitale gialla (in inglese Straw Foxglove), è abbastanza simile alla grandiflora, tranne che per la grandezza dei fiori, che sono più piccoli.
E’ presente in tutto il nord Italia, con qualche apparizione in Abruzzo.
Digitalis purpurea, Digitale rossa (in inglese Foxglove), è presente in tutto il nord-ovest italiano, in Calabria e Sardegna.
I suoi fiori hanno colori variabili, dal rosa al rosso, al porpora.
L’impiego della Digitale in medicina, si deve al medico e botanico inglese William Withering (1785) il quale, avendo appreso da una vecchia guaritrice l’uso della pianta, dopo averlo sperimentato per dieci anni, scoprì le proprietà terapeutiche di un suo principio attivo, la ‘digitalina’, entrata di prepotenza nella farmacopea moderna nel trattamento delle cardiopatie, oltre a divulgarne l’impiego nel trattamento della “idropisia” (edema).
Sebbene la Digitale, già nell’antichità, era ritenuta molto pericolosa se usata in modo improprio, ha una lunga storia di uso medicinale per problemi cardiaci e renali, edema ed avvelenamento da Aconito.
Una leggenda dice che Vincent Van Gogh la usò per curare la sua epilessia.
Tutta la pianta è velenosa, in modo particolare le foglie durante la fioritura.
Contiene principi dannosi per il cuore; non sfiorare mai i fiori con le labbra e, comunque, maneggiare l’intera pianta sempre con guanti.
La Digitale è evitata dagli erbivori, che possono, tuttavia, mangiare impunemente molte piante velenose.
Per questa ragione, è stato proposto di utilizzarla come deterrente nelle aree protette, per evitare il pascolamento e preservarne la diversità biologica.
Questa pianta è un fiore preferito delle api mellifere, per questo motivo, le sue alte e maestose spighe di fiori danno il meglio di sé in quei giorni soleggiati di mezza estate, in cui le api sono più indaffarate.
Il labbro inferiore sporgente della corolla forma una piattaforma di discesa per l’ape la quale, mentre si spinge verso l’alto della campana, per raggiungere il miele che giace in un anello attorno al vaso del seme in cima al fiore, strofina le antere degli stami contro la sua schiena.
Passando da un fiore all’altro su per la spiga, li feconda ed i semi possono essere prodotti.
Secondo la Dottrina delle Segnature, risalente al tempo di Dioscoride e Galeno, la quale afferma che le erbe che assomigliano a varie parti del corpo, possono essere utilizzate dagli erboristi per curare i disturbi di quelle parti del corpo, affermava che i fiori della Digitale assomigliassero alla bocca aperta di un animale.
Ciò significava, che doveva avere un valore medicinale nel trattamento delle lesioni della bocca e della gola, anche perché le macchioline sulla bocca del fiore erano, secondo la Dottrina, il simbolo dell’infiammazione della gola.
Così ne scaturisce un’altra serie di nomi popolari, che riflette l’associazione della Digitale con la bocca: Throatwort (Gola), Rabbit’s Mouth (Bocca di Coniglio), Bunny Mouths (Bocca di Lepre), Tiger’s Mouth (Bocca di Tigre), Duck’s Mouth (Bocca d’Anatra), Gap-Mouth (Bocca vuota) e Dragon’s Mouth (Bocca di Drago).
Anticamente si diceva, che le screziature dei fiori della Digitale, come le macchie sulle ali delle farfalle e sulla coda di pavoni e fagiani, indicassero dove gli Elfi avevano messo le dita, ed una leggenda narra che i segni sulla pianta fossero un segnale di avvertimento dei succhi dannosi da lei secreti, che in Irlanda le è valso il nome popolare di “Dead Man’s Thimbles” (Ditali degli uomini morti).
Un’antica leggenda gallese del XIII secolo, basata sulla figura storica di Rhiwallon, il medico del principe Rhys il Rauco, del Galles meridionale, afferma che questo popolo è stato il primo ad usarlo come medicina, perché la conoscenza delle sue proprietà è arrivata ai “meddygon” (medici gallesi), in modo magico.
“Una sera, il giovane Rhiwallon stava camminando lungo un lago, quando dalla nebbia si levò una barca d’oro.
Una bella fanciulla remava sulla barca con remi d’oro, e scivolò via dolcemente nella nebbia, prima che lui potesse parlarle.
Da quell momento, Rhiwallon tornava ogni sera in cerca della fanciulla e, non incontrandola più, chiese consiglio a un uomo saggio, il quale gli disse di offrirle del formaggio.
Rhiwallon fece come gli era stato detto, così la fanciulla apparve e prese la sua offerta, scese a terra, divenne sua moglie e gli diede tre figli.
Dopo che i figli crebbero e il più giovane divenne un uomo, un giorno la moglie di Rhiwallon remò nel lago e poi ritornò con una scatola magica incastonata con gioielli.
Quindi, disse a Rhiwallon di picchiarla tre volte, in modo da poterle permettere di tornare nella nebbia per sempre.
Lui si rifiutò di colpirla, ma la mattina dopo, quando finì la colazione e si preparava per andare al lavoro, Rhiwallon batté affettuosamente sulla spalla della moglie tre volte. Immediatamente una nuvola di nebbia l’avvolse e lei scomparve. Dietro di sé lasciò la scatola magica ingioiellata e, quando i tre figli l’aprirono, trovarono un elenco di tutte le erbe medicinali, inclusa la Digitale, con indicazioni complete per il loro uso e proprietà curative.
Grazie a questa conoscenza i figli divennero i medici più famosi del Mondo”.
La Digitale era anche una pianta amata dalle fate che, come vuole una leggenda, si addormentavano alla sua ombra.
Infatti, la rugiada raccolta dai fiori veniva utilizzata negli incantesimi, per comunicare con le fate, anche se dovevano sempre essere indossati i guanti, quando si maneggiava la pianta poiché la Digitale è tossica.
In Scozia, le foglie di Digitale erano sparse sulle culle dei bambini, per proteggerli dagli incantesimi, venivano messe nei panni dei bambini per lo stesso motivo, oltre che come cura contro la scarlattina.
Un’altra leggenda narra che le fate si nascondessero all’interno dei fiori di Digitale.
I bambini dispettosi, volendo sentire il “tuono fatato”, tenevano una delle campane dei fiori e poi colpivano l’altra estremità con la mano.
La povera fata, giustamente sconvolta e probabilmente piuttosto irritata, emetteva uno schiocco, un tuono fatato, mentre scappava dal suo rifugio.
Si dice che raccogliere fiori di Digitale porti sfortuna, perché deruba le Fate, gli Elfi ed i Piskies di una pianta di cui si dilettano particolarmente.
Nel nord dell’Inghilterra, invece, si dice che i fiori della Digitale in casa permettano l’ingresso del diavolo.
In epoca romana, la Digitale era un fiore sacro alla Dea Flora, la quale sfiorò i seni ed il ventre di Giunone, stanca di Giove che concepiva figli con altre donne, ma non lei.
Così, Giunone concepì il Dio Marte.
Da allora, la pianta è associata all’ostetricia ed alla Magia delle donne, così come alle “Streghe bianche” (praticanti di magia benigna e curativa), che vivono allo stato brado con famigli volpi.
Ecco perché questi animali sono raffigurati con campane di Digitale incantate al collo.
Nelle prime registrazioni del Linguaggio dei fiori, la Digitale simboleggiava enigmi, misteri e segreti, mentre nell’Era vittoriana divenne il simbolo più negativo dell’insincerità.
Un’antica leggenda raccontata inglese, spiega perché la Digitale oscilla ed ondeggia anche quando non c’è vento: questa è la pianta che si inchina al popolo delle Fate mentre passa.
Le guglie di Digitali, che crescono sulle colline segnano un luogo amato dalle Fate, una Terra piena di enigmi, segreti e storie.
In magia, la Digitale è utilizzata per proteggere le abitazioni da malefici e negatività, da incendi e furti.
Puoi preparare un talismano protettivo a sacchetto, o cuscino da sogno, utilizzando della stoffa di cotone viola ed inserendo boccioli di Digitale purpurea, Salvia e un cristallo di Adularia.
PIANETA: Saturno
ELEMENTO: Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Capricorno
CHAKRA: 4, Anahata (C. del cuore)
L’Unguento volante, Flying ointment, è un unguento allucinogeno, che le Streghe europee utilizzavano nelle loro pratiche, fin dall’inizio del periodo della prima Età moderna, quando iniziarono ad essere registrate per la prima volta, ricette dettagliate per tali preparazioni.
Una delle idee più persistenti sulle Streghe era che volassero su manici di scopa, forconi o dorso di animali, mentre si recavano agli incontri di mezzanotte in terre lontane con il diavolo, i demoni e altre streghe, in eventi noti come il “Sabbath delle Streghe“.
In questi Sabbath, si diceva che si svolgessero tutti i tipi di attività offensive, perverse e disumane.
Nel 1458 Abraham l’Ebreo, un uomo misterioso, pubblicò il resoconto di un’esperienza interessante.
Egli incontrò una Strega a Linz, in Austria, che gli diede un unguento, dicendogli di metterlo su più punti del polso, come faceva lei.
Abraham ebbe la sensazione di volare in aria, verso un luogo che voleva visitare.
Quando si svegliò, la Strega gli raccontò una storia diversa dei suoi viaggi, che lo ispirò a indagare ulteriormente.
Allora chiese alla Strega di usare l’unguento, per poter vedere cosa succedeva.
Così la osservò cadere a terra e rimanere immobilizzata per ore e, al suo risveglio, gli narrò altre avventure.
A quel punto, Abraham concluse che le allucinazioni erano indotte dall’Unguento volante.
In vari tomi si trovano ricette dell’Unguento volante delle Streghe, tra cui il grasso dei bambini, che viene mescolato con molti ingredienti diversi, come erbe note per avere effetti allucinogeni e paralizzanti, o addirittura mortali (Belladonna, Digitale, Aconito, ecc.).
L’uso dei bambini piccoli, e più specificamente dei bambini non battezzati, si basava sulla convinzione, che prima del battesimo l’anima del bambino fosse nel limbo e non ancora protetta dalla Chiesa.
Quindi, nell’immaginario popolare, le ostetriche assunsero un ruolo significativo nell’ottenere bambini per questo scopo.
Comunque, fondamentalmente l’Unguento volante era un preparato contenente una miscela di erbe grasse e psicotrope, che presumibilmente dava alle Streghe l’abilità di saltare sulle scope e volare via alle loro celebrazioni del Sabbath.
In realtà, gli Unguenti volanti non risalgono al Medioevo, periodo in cui si può datare la maggior parte dei resoconti scritti e delle ricette, ma probabilmente a periodi precristiani.
Oltre al fatto, che sono stati ritrovati resti di varie droghe psicoattive, risalenti addirittura al periodo neolitico.
Quindi, le Streghe europee medievali non erano certo le uniche a sfruttare le erbe allucinogene durante i rituali.
Tornando alle ricette, gli Unguenti volanti erano fatti di erbe allucinogene e spesso tossiche come Belladonna, Aconito, Mandragora, Cicuta, Stramonio, Papavero da oppio e Giusquiamo.
Queste piante venivano infuse in una base di olio, filtrate o aggiunte allo strutto.
Le Streghe quindi applicavano questi unguenti sui loro corpi, per un’esperienza allucinogena “volante”, per volare ai Sabbath, lanciare incantesimi, cambiare forma e per piacere sessuale.
Le erbe utilizzate contengono costituenti chimici psicoattivi tra cui aconitina, atropina, iosciamina e scopolamina, chiamati “enteogeni”, ovvero sostanze psicoattive, caratterizzate da un marcato effetto psichedelico o allucinogeno, che favoriscono esperienze mistiche e spirituali.
Queste sostanze si trovano non solo nelle piante, ma anche negli animali, nei funghi e nelle sostanze chimiche, come:
Piante enteogeniche, funghi e sostanze chimiche includono: DMT (triptammina psichedelica, presente in molte piante e nel fluido cerebrospinale degli esseri umani), Amanita muscaria, Ayahuasca, Cannabis, Giusquiamo, Iboga, Stramonio, Psilocina (triptammina psichedelica presente in alcuni funghi allucinogeni del genere Psilocybe, Panaeolus, Inocybe, e Stropharia) e molte altre piante tossiche.
Solitamente, gli enteogeni sono usati nell’ambito dello sviluppo spirituale, in quanto alterano ed espandono i limiti della coscienza e della percezione, spesso con effetti allucinogeni.
Essi sono stati usati a questo scopo dagli indigeni per migliaia di anni, come nel caso dell’Ayahuasca, un infuso botanico fatto con diverse piante enteogeniche ed utilizzato dagli indigeni dell’Amazzonia.
L’uso degli enteogeni per l’esplorazione spirituale è diventato più diffuso dagli anni ’50 con l’uso di LSD, funghi psicoattivi ed altre sostanze allucinogene.
Naturalmente, ci sono restrizioni legali quando si tratta di enteogeni come le piante usate nell’Ayahuasca, alcuni funghi e, droghe come l’LSD e l’ecstasy.
Tuttavia, altre piante sono legali da coltivare, possedere ed utilizzare come Belladonna, Stramonio, Giusquiamo, Mandragora, Digitale, Artemisia, Elleboro nero.
L’unguento volante può essere usato nelle pratiche di stregoneria per viaggi astrali, sogni lucidi, comunicazione spirituale, divinazione; come afrodisiaci e per la magia sessuale.
Viene utilizzato anche in medicina, per trattare il dolore cronico e l’infiammazione, per il miglioramento dell’umore e problemi di sonno.
Nella sua funzione di allucinogeno, l’Unguento volante si usa come una pomata o olio, da strofinare sul corpo, per essere assorbito dalla pelle.
Esistono anche Unguenti volanti non tossici, miscele che generalmente includono una selezione di erbe associate alla proiezione astrale, combinate con un buon olio innocuo come di vinaccioli o jojoba.
Sebbene possano aiutare nella proiezione astrale, non sono veri Unguenti volanti nel senso storico della frase.
Le Streghe di oggi usano una versione moderna dell’Unguento volante nella loro pratica, anche se sarebbe il caso di avere buone conoscenze medicinali e/o erboristiche, per farlo in sicurezza.
Spero solo che almeno evitino di utilizzare erbe allucinogene nella loro pratica, in quanto si tratta per lo più di piante velenose, quindi potenzialmente mortali.
“L’ho reso circa mille volte più forte di quanto avrei dovuto, perché per estrarlo usavo alcol denaturato al posto dell’acquavite di vino, come facevano ai vecchi tempi, e invece del lardo usavo unguento idrofilo. Di conseguenza, ho aumentato la potenza dal duecento al trecento percento e ne ho avuto abbastanza sotto le unghie, semplicemente mescolandolo per uccidermi. Sarei morta se non fosse stato per un mio amico medico e mago, che ho chiamato subito. Ho imparato una lezione molto pesante. “
Testimonianza di un’esperta erborista Wicca
-tratto da “Drawing Down the Moon”, di Margot Adler-
La Salvia divinorum è una pianta allucinogena, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.
Il nome deriva dal latino = Salvia degli indovini, ed è nota comunemente come Maria Pastora, Ska Maria Pastora, Seer’s sage, Yerba de la pastora, Salvia dei veggenti, Salvia degli Dei, Salvia del rabdomante, Menta magica, Hierba Maria.
Diffusa allo stato naturale principalmente nell’isolata Sierra Mazateca di Oaxaca in Messico, cresce nelle foreste pluviali e tropicali, in luoghi ombrosi ed umidi.
Può crescere fino ad un metro d’altezza, presenta foglie verdi con nervature giallastre, ha peli solo sui fiori (a differenza di altre specie di Salvia), che sono bianchi con calice viola.
Il fusto è quadrato e cavo, con tendenza a rompersi o trascinarsi sul terreno, così da consentire alla pianta di radicare abbastanza facilmente ai nodi ed internodi.
Infatti, questo è il modo più semplice per la riproduzione, in quanto la Salvia divinorum raramente produce semi che, tra l’altro germinano difficilmente.
Per questo motivo risulta che la pianta sia arrivata in Europa, tramite i cloni donati nel 1962 da una curandera mazateca a Robert Gordon Wasson (etnomicologo, banchiere e saggista statunitense) ed Albert Hofmann (chimico svizzero, il primo ricercatore a classificare la Salvia divinorum).
La Salvia divinorum è una specie con proprietà psicoattive, che si attivano quando le foglie vengono masticate, fumate o bevute come tè.
Le foglie contengono composti simili agli oppioidi, tra cui Salvinorin A, che provocano allucinazioni.
Da tempo immemorabile, ne fanno uso nei rituali religiosi, divinatori e curativi, gli Indios mazatechi messicani.
In medicina, i preparati tradizionali di questa pianta sono stati utilizzati nei trattamenti di malattie, che convergono con condizioni infiammatorie e dolore, mentre in alcuni Paesi gli estratti sono diventati popolari come droga ricreativa, grazie ai suoi effetti allucinogeni.
Il suo uso esteso è stato facilitato dalla sua accessibilità su Internet, ed è molto richiesta a causa del suo potente effetto allucinatorio, leggermente inferiore al noto allucinogeno sintetico, l’LSD.
Nonostante ciò, le preparazioni tradizionali con quantità minori di Salvia divinorum sono ancora utilizzate nei trattamenti di malattie come mal di testa, problemi gastrointestinali o reumatismi.
La Salvia divinorum è legale in alcuni Stati ed illegale in altri, anche se reperibile ed acquistabile ugualmente…
Gli Sciamani mazatechi estraggono il succo dalle foglie fresche, schiacciandole, lo mescolano all’acqua e preparano un tè, che induce visioni nei rituali di guarigione.
Essi credono che la Salvia divinorum sia una manifestazione fisica della Vergine Maria e dicono che “La Maria parla a bassa voce“.
Nel 1939, la Salvia divinorum fu scoperta dalla scienza occidentale, da Jean Basset Johnson, un antropologo e linguista americano, che condusse studi sul campo in Messico, durante gli anni ’30 e l’inizio degli anni ’40.
Successivamente, la pianta fu accolta dai praticanti dell’occulto in Occidente e ora è diffusa nelle comunità di “streghe” in Europa.
Questi rituali hanno quindi una radice pagana e cercano di entrare in comunione con gli Spiriti della natura, per curare i malati.
La Salvia divinorum è anche usata per quella che viene chiamata una ricerca spirituale, in cui i partecipanti descrivono di aver lasciato i loro corpi e di aver viaggiato nel tempo e nello spazio.
Gli effetti che la Salvia divinorum ha sulla mente sono molti, può indurre vivide allucinazioni, cambiamenti di umore e sensazioni, confusione e grandi sbalzi emotivi, ma gli effetti davvero interessanti sono la sensazione di distacco dalla realtà e da sé.
Quest’ultimo effetto, è ciò che lo rende uno strumento spirituale prezioso.
Il distacco può essere così grave, che non è possibile separare ciò che è reale e ciò che non lo è, rendendo l’esperienza molto sovversiva.
L’intensità di questi effetti possono essere mentalmente estenuanti, ma fortunatamente gli effetti svaniscono dopo 30 minuti.
Quando si appronta una cerimonia di allucinazioni sciamaniche, c’è molta preparazione per la persona che subisce il rito.
Uno Sciamano può essere un uomo o una donna e, di solito, le persone gli vengono portate, se gli abitanti del villaggio lo ritengono degno e con vere intenzioni.
Per sottoporsi a questa cerimonia, tuttavia, la persona che partecipa deve prendere parte alla preparazione rituale, che prevede un digiuno speciale, l’astinenza sessuale e la raccolta rituale della pianta.
Chi raccoglie le foglie della pianta per la preparazione, lo fa con rispetto e cura, a causa del legame mistico che si dice che la pianta abbia.
Infatti, i Mazatechi considerano la Salvia divinorum un santo sacramento, per questo tutti i suoi nomi fanno riferimento in qualche modo alla divinazione spirituale ed alla Vergine Maria.
Quando un curandero si propone di raccogliere le foglie di questa pianta sacra, prende ulteriori precauzioni, per non calpestare accidentalmente nessuna delle piante circostanti, si inginocchia e offre una preghiera alla pianta, prima e dopo aver raccolto le sue foglie.
Dopo che le foglie sono state utilizzate, il curandero fa di tutto per scartare i resti della pianta in un luogo sicuro, dove non sarà calpestato da altre persone, o disturbato da animali in cerca di cibo.
La dose di Salvia divinorum da far assumere a chi si sottopone al rituale, è calcolata sulla sua massa corporea.
Lo Sciamano inizia quindi a cantare una lunga melodia, in cui chiama gli idoli soprannaturali, le forze del canyon, la Santissima Trinità, i santi cattolici ed il sole, come esseri supremi per proteggere la persona che ha le allucinazioni e mostrargli la strada:
“Vento della casa dei Mazatechi!
Vento del precipizio!
Lascialo passare bene nel suo cammino.
Possa il sole sorgere bene e proteggerlo
mentre viaggia negli anfratti alla ricerca della Pastora.
Dio ci sta creando”!
Alla fine del canto, lo Sciamano schiaccia le foglie della Salvia divinorum in una ciotola di zucca che contiene acqua, fino a quando tutto il “sangue della foglia” viene estratto in una pozione verde e schiumosa.
La persona poi deve bere la pozione tutta in una volta, ed adagiata su un tappeto d’erba.
L’unica luce nella capanna d’erba è il falò.
Dopo poco, la persona che subisce la cerimonia sperimenterà sensazioni muscolari e brividi, simili a una febbre, poi inizierà a notare più deboli rumori che sembrano amplificati, mentre allo stesso tempo sperimenterà lentamente immagini visive interiori acquisite lentamente, che hanno un flusso affascinante, automatico, colorato e dinamico.
Per secoli, quindi, i Mazatechi hanno utilizzato Salvia divinorum nelle cerimonie per diagnosticare malattie, aiutare nella guarigione, vedere nel futuro, trovare oggetti perduti ed identificare i ladri.
Se un oggetto prezioso si fosse perso nella foresta, i Mazatechi avrebbero chiamato un curandero, per eseguire un rituale sacro.
Il curandero aspetta fino al tramonto, colloca la persona che ha perso l’oggetto in un luogo molto buio e tranquillo, ed offre una preghiera alla pianta.
Dopodichè, ricava la pozione dalle foglie di Salvia divinorum, come descritto precedentemente e la somministra alla persona.
Mentre la persona sta sperimentando gli effetti della pozione, il curandero ascolta attentamente tutto ciò che la persona ha da dire.
La mattina seguente il curandero usa queste informazioni, per aiutare a trovare l’oggetto smarrito.
PIANETA: Mercurio
ELEMENTO: Aria
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Gemelli
CHAKRA: 7, Sahasrara (C. della corona)
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