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ENKI, IL SIGNORE DELLA TERRA

Scritto da MadameBlatt

Nella mitologia sumera, Enki (noto anche come Ea, Enkig, Nudimmud, Ninsiku) era il Dio malizioso della saggezza, dell’acqua dolce, dell’intelligenza, dell’inganno e del male, dell’artigianato, della magia, degli incantesimi, dell’esorcismo, della guarigione, della creazione, della virilitร , della fertilitร  e dell’arte, e risiedeva nell’oceano sotto la terra.
Egli era raffigurato come un uomo barbuto, che indossa un berretto cornuto e lunghe vesti, mentre saliva sulla Montagna dell’Alba.
Il suo nome significava “Signore della Terra” ed i suoi simboli erano il pesce e la capra, entrambi rappresentazioni della fertilitร .
In precedenza, perรฒ, Enki (allora conosciuto come Enkig) era una divinitร  sumera dell’acqua dolce e protettrice della cittร  di Eridu, considerata dai Mesopotamici la prima cittร  fondata all’inizio del Mondo.

Enki from Nasiriyah Museum

Il Dio apparve per la prima volta nel primo periodo dinastico, 2600-2350 a.C. circa.
Enki era figlio di Anu, il Dio del cielo, figlio di Apsu, il padre primordiale, nei testi babilonesi.
Era anche indicato come il figlio della dea Nammu, una Dea madre primordiale, che aveva dato alla luce la Terra e il Cielo.
La moglie di Enki era Ninhursag (nota anche come Ninmah, come Damgalnuna o Damkina per gli Assiri) ed i loro figli erano Asarluhi (Dio della conoscenza magica), Enbilulu (Dio dei canali e delle dighe), il saggio umano Adapa , e il re degli Dei, Marduk (che in seguito assorbรฌ le qualitร  di Asarluhi).
Questa coppia divina, nello sforzo di guarire Enki, ebbe altri 8 figli: Abu (Dio delle piante e della crescita); Nintulla (Signore di Dilmun e dei metalli preziosi); Ninsitu (Dea della guarigione, moglie del Dio della guarigione Ninazu); Ninkasi (Dea della birra); Nanshe (Dea della giustizia sociale, fertilitร , divinazione e interpretazione dei sogni); Azimua (Dea della guarigione, moglie della divinitร  degli inferi Ningishida); Emshag (Signore di Dilmun, Dio della fertilitร ) e Ninti (Dea della costola, donatrice di vita).

Ninhursag-Ph. jimdofree.com

Enki spesso era anche raffigurato come il padre (o lo zio) di una delle divinitร  piรน popolari e longeve, Inanna, Dea della guerra, della sessualitร , della passione, della fertilitร , dell’amore e delle prostitute.
Aveva un fratello gemello, Adad (conosciuto anche come Ishkur), Dio del tempo e delle tempeste.
Secondo i Babilonesi, invece, Enki era il figlio maggiore dei primi Dei, Apsรป e Tiฤmat.
All’inizio dei tempi, il Mondo era un vorticoso caos indifferenziato, da cui si separava Apsรป, il principio maschile personificato dall’acqua dolce e Tiฤmat, il principio femminile definito dall’acqua salata.
Apsรป e Tiฤmat diedero alla luce gli Dei piรน giovani, ma queste divinitร  non avevano nulla da fare, e quindi si divertivano come meglio potevano.
Il loro rumore costante distraeva Apsรป, interrompendo il suo sonno e cosรฌ, dopo essersi consultato con il suo Visir, decise di ucciderli.
Tiฤmat, sentendo la loro discussione, rimase inorridita dal piano e cosรฌ, lo riferรฌ a suo figlio.
Enki considerรฒ vari piani e le loro conseguenze, e poi procedette con quello che riteneva migliore: fece addormentare suo padre e poi lo uccise.
Tiฤmat non aveva mai considerato una tale possibilitร  e, quindi, rinnegรฒ i suoi figli.
Poi sollevรฒ un esercito di demoni e mostri, guidati dal campione Quingu (o Kingu).
Questo esercito degli Dei piรน antichi sconfisse Enki e gli Dei piรน giovani in battaglia, ogni volta che si scontravano, finchรฉ il gruppo piรน giovane non fu respinto ed iniziรฒ a perdere la speranza di vittoria.

Marduk e Tiฤmat

A questo punto Marduk, figlio di Enki, si fece avanti con un’offerta: se gli Dei lo avessero nominato loro re, li avrebbe condotti alla vittoria.
Prima di questo, non c’era stato alcun generale che sovrintendesse alle operazioni, ma ogni Dio si alternava al comando.
Una volta che Marduk fu eletto re, incontrรฒ Quingu in un combattimento singolo e lo sconfisse, colpendo poi Tiฤmat con una freccia cosรฌ grande da dividerla in due.
Dagli occhi della Dea, mentre moriva, scorrevano le lacrime, che si trasformarono nei fiumi Tigri ed Eufrate, e il suo corpo fu usato da Marduk per modellare la terra.
Quingu ed altri Dei, che avevano incoraggiato la guerra di Tiฤmat, furono giustiziati ed il corpo di Quingu utilizzato per creare esseri umani.

Marduk

Marduk si era consultato con Enki su tutte queste scelte e, per questo motivo, Enki รจ spesso accreditato come co-creatore del mondo e della vita.
In origine, Enki era il Dio patrono della cittร  di Eridu (prima cittร  della Mesopotamia) ma, in seguito, il suo culto si diffuse in tutta la Mesopotamia e tra i Cananei (civiltร  e regione di lingua semitica dell’antico Oriente), gli Ittiti (popolo dell’Anatolia) e gli Urriti (popolo dell’Etร  del bronzo del vicino Oriente).
Era, inoltre, associato alla fascia meridionale di costellazioni chiamate ‘Stelle di Ea‘, ma anche alla costellazione Aล -IKU , il Quadrato di Pegaso.
A partire dal secondo millennio a.C., a volte veniva indicato per iscritto dall’ideogramma numerico”40″, occasionalmente indicato come il suo “numero sacro”.
Infine, in epoca sumerica, il pianeta Mercurio, associato al babilonese Nabu (figlio di Marduk) era identificato con Enki.

Rovine di Eridu- Ph. Thais Gilo

Enki come protettore della cittร  di Eridu รจ significativo per il suo ruolo di Dio della saggezza.
Infatti, si pensava che Eridu fosse la prima cittร  creata dagli Dei a cui furono conferiti l’ordine e la legge all’inizio dei tempi e, in seguito, fu conosciuta come la “Cittร  dei primi Re”. Fondata nel 5400 a.C., Eridu rimase un importante centro religioso per migliaia di anni ed anche culla di storie e leggende su un “Etร  dell’oro”, nello stesso modo in cui gli scrittori ebrei successivi usarono il Giardino dell’Eden.
Attualmente Governatorato di Dhi Qar (Iraq), gli scavi in questa โ€‹โ€‹cittร  hanno portato alla luce santuari dedicati ad Enki, costruiti e ricostruiti nello stesso luogo nel corso di migliaia di anni.
Anche dopo che il Dio fu ampiamente adorato altrove, continuรฒ ad essere associato ad Eridu ed alle ‘abzu’ (o ‘absu’), le acque sotterranee lรฌ presenti.

Eridu-Ph. wikipedia

Infatti, Enki era adorato principalmente nel suo tempio noto come E-abzu (Casa degli Abzu) e E-engur-ra (Casa delle Acque Sotterranee).
Come con tutti gli altri importanti Dei e Dee mesopotamici, i sacerdoti si occupavano della statua del Dio, del tempio e del complesso di templi, che servivano le persone in molti modi diversi.
I templi degli Dei erano case di guarigione, centri di consulenza, centri di distribuzione e luoghi santi.
Le persone interagivano principalmente con gli Dei durante le feste, attraverso la comunione con i sacerdoti minori, o a casa attraverso rituali privati.
Frequentato dal suo ministro Isimud, Enki aveva anche creature assortite al suo servizio come giganti, demoni (sia protettivi che distruttivi) ed altri esseri mistici.
Si narra, che tritoni e sirene abitassero le profonditร  acquose dell’abzu sotto la cittร , mentre i Sette Saggi (l’Abgal) vivevano con Enki nel suo palazzo.

Enlil

Enki era conosciuto come Ninsiku, solo nel suo aspetto di patrono dell’artigianato e dell’arte, in particolare oggetti dedicati a soggetti divini.
Era il Dio preferito tra gli indovini (bฤrรป) ed i sacerdoti esorcisti (aลกipลซ), poichรฉ era la fonte ultima di tutta la conoscenza rituale usata dagli esorcisti, per scongiurare ed espellere il male.
Inoltre, il suo legame con l’acqua lo fece anche identificare come divinitร  protettrice degli addetti alle pulizie.
Nella maggior parte delle storie e le leggende, Enki รจ associato alle altezze ed alle profonditร  della comprensione universale ed รจ sempre visto come un amico dell’umanitร .
Quando gli รจ stata data la possibilitร  di scegliere tra servire la volontร  degli Dei o i bisogni delle persone, Enki ha sempre scelto gli interessi umani e sempre il percorso della compassione, del perdono e della saggezza.
Considerato quindi il creatore e protettore dell’umanitร , escogitรฒ un piano per creare esseri umani dall’argilla, in modo che potessero svolgere il lavoro per gli Dei.

Atrahasis

Ma il Dio supremo Enlil tentรฒ di distruggere gli umani appena creati da Enki, con un’inondazione devastante, perchรฉ il loro rumore senza fine gli impediva di dormire.
Fortunatamente, l’intelligente Enki, avendo previsto il piano di Enlil, aveva preventivamente incaricato un saggio, Atrahasis, di costruire un’arca in modo che l’umanitร  potesse sfuggire alla distruzione.

Inoltre, aiutรฒ l’umanitร  a mantenere il dono della magia e degli incantesimi, impedendo ad Adapa (un suo figlio) di diventare immortale.
Ci sono, perรฒ, anche leggende su Enki, non proprio positive.
In quanto Dio dell’acqua, Enki aveva un debole per la birra e con i suoi poteri fertilizzanti, aveva una serie di affari incestuosi.

Ninhursag

Enki e la sua consorte Ninhursag avevano, tra i tanti, una figlia di nome Ninลกar (Dea della preparazione della carne).
Quando Ninhursag lasciรฒ Enki, ebbe un rapporto carnale con Ninsar, la quale diede alla luce Ninkurra (Signora dei pascoli).
In seguito ebbe rapporti anche con Ninkurra, che diede alla luce Uttu (Dea tessitrice).
Enki poi tentรฒ di sedurre anche Uttu, consultando Ninhursag che, sconvolta dalla natura promiscua del coniuge, consigliรฒ alla nipote di evitare le sponde del fiume e cosรฌ sfuggire alle avances di suo nonno Enki.
In un’altra versione di questa storia, la seduzione riesce.
Ninhursag prese quindi il seme di Enki dal grembo di Uttu e lo piantรฒ nella terra, dove sette piante germinarono rapidamente.
Enki trovรฒ le piante ed iniziรฒ subito a consumare i loro frutti.

Enki e Inanna

Cosรฌ, consumando la propria essenza fertile, rimase incinta (!), ammalandosi di gonfiori alla mascella, ai denti, alla bocca, alla gola, alle membra e alle costole.
Gli Dei non sapevano cosa fare, dal momento che Enki non aveva un grembo con cui partorire.
Ninhursag allora cedette e prese “l’acqua” di Enki nel suo stesso corpo, dando alla luce gli Dei della guarigione di ogni parte del corpo.
L’ultima fu Ninti, la quale ricevette il titolo di “Madre di tutti i viventi”.
Questo era anche un titolo dato alla successiva Dea urrita Kheba ed alla biblica Eva, che si suppone fosse stata creata dalla costola di Adamo.

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