Il Drago cinese (龙, lóng ), nella cultura, nella mitologia e nel folklore cinese è una creatura leggendaria, solitamente raffigurata con forma animale, tipo pesce e tartaruga, ma soprattutto come un serpente a quattro zampe.
Tradizionalmente, il Drago cinese simboleggia poteri potenti e buon auspicio, collegati soprattutto al clima, nel controllo sull’acqua, le precipitazioni, i tifoni e le inondazioni, i mari.
E’ talmente importate, che in Cina hanno chiamato un famoso tè verde ‘Long Jing‘, in inglese Dragon Well, ovvero “Fonte del Drago”.
A questo proposito, nel tè Long Jing esiste la leggenda in cui si narra che, in un periodo di grande siccità, un monaco taoista invitò gli abitanti a pregare il Drago e finalmente arrivò la pioggia, che pose a quell’arido periodo.
Il Drago può allontanare gli spiriti malvagi e proteggere gli innocenti, e simboleggia anche la fertilità.
Fa parte dei quattro animali leggendari cinesi, la Tartaruga, l’Unicorno e la Fenice, rappresentando uno dei quattro animali benevoli e con poteri magici, che gli permettono di mimetizzarsi, mutare forma e dimensioni.
Il Drago vola nei cieli, vive nelle acque profonde e nelle viscere della Terra.
Creatura buona e nobile, in antichità, era associato all’Imperatore ed al potere imperiale.
Il fondatore della dinastia Han, Liu Bang, affermò di essere stato concepito, dopo che sua madre aveva sognato un Drago.
Durante la dinastia Tang, gli imperatori indossavano abiti con il motivo del drago, come simbolo imperiale, ma anche gli alti funzionari potevano presentarsi con abiti contenenti il simbolo del Drago.
Nell’antica Cina, quindi, l’imperatore era simboleggiato con il Drago e gli era riservato il “Trono del Drago”.
Gli antichi Cinesi si identificavano come gli “Dei del Drago“, in quanto è un rettile immaginario, che rappresenta l’evoluzione dagli antenati e l’energia del Qi.
Infatti, motivi simili a Draghi, in pietra bruno-rossastra sono stati trovati nel sito di Chahai (Liaoning) nella cultura Xinglongwa (6200–5400 a.C).
Ma la presenza di Draghi, all’interno della cultura cinese, risale a diverse migliaia di anni fa, con la scoperta nel 1987 di una statua di Drago risalente al V millennio a.C. della cultura Yangshao, nell’Henan.
Inoltre, nell’antichità i Cinesi, scoprendo ossa di dinosauro, si riferiscono ad esse come ‘Ossa di Drago‘.
In seguito, questo personaggio si è evoluto come animale mitologico, dipinto a forma del Drago con una testa di cavallo e una coda di serpente.
Inoltre, viene descritto come con “tre articolazioni” e “nove somiglianze” del Drago, cioè: dalla testa alla spalla, dalla spalla al petto, dal petto alla coda.
Queste sono le articolazioni; quanto alle nove somiglianze, sono le seguenti: le sue corna somigliano a quelle di un cervo, la sua testa quella di un cammello, i suoi occhi a quelli di un demone, il suo collo a quello di un serpente, il suo ventre a quello di una vongola, le sue squame a quelle di una carpa, i suoi artigli a quelli di un aquila, le sue zampe quelle di una tigre, le sue orecchie a quelle di una mucca.
E sulla testa ha una cosa simile ad un grosso nodulo, chiamato ‘Chimu‘ (尺木) che, senza il quale non può salire al Cielo.
Alcuni Draghi cinesi hanno una perla fiammeggiante sotto il mento o tra gli artigli, la quale è associata all’energia spirituale, alla saggezza, alla prosperità, al potere, all’immortalità, al tuono o alla luna.
Infatti, l’arte cinese raffigura spesso una coppia di Draghi, che inseguono o combattono per la perla fiammeggiante.
Occasionalmente, queste creature possono essere raffigurate con ali da pipistrello, che crescono dagli arti anteriori, ma la maggior parte non ha ali, poiché la loro capacità di volare (e controllare pioggia/acqua, ecc.) è mistica, e non un attributo fisico.
In alcune zone, è considerata sfortuna raffigurare un Drago rivolto verso il basso, poiché è considerato irrispettoso in quanto, in quella posizione, non può salire verso il Cielo.
Nella religione popolare, il Drago cinese, governante i corpi idrici in movimento, come cascate, fiumi o mari, dispensatore di pioggia rappresentazione zoomorfa del potere di generazione maschile, Yang, è spesso raffigurato come un umanoide, vestito con un costume e copricapo da re, ma con una testa di Drago.
Quindi, ci sono quattro principali Re Drago, che rappresentano ciascuno dei Quattro Mari:
¥ Mare Orientale (corrispondente al Mar Cinese orientale)
¥ Mare del Sud (corrispondente al Mar Cinese meridionale)
¥ Mare Occidentale (corrispondente al Lago Qinghai)
¥ Mare del Nord corrispondente al Lago Baikal).
Per questo motivo, in epoca premoderna, molti villaggi cinesi, soprattutto quelli vicini a fiumi e mari, avevano edificato templi dedicati al loro “Re Drago” locale.
In tempi di siccità o inondazioni, era consuetudine che la nobiltà locale ed i funzionari governativi guidassero la comunità, nell’offrire sacrifici e nel condurre altri riti religiosi, per placare il Drago, chiedendo la pioggia o la sua cessazione.
Si narra, che migliaia di anni fa Yandi, un leggendario capo tribù, venne a luce, frutto dell’interazione telepatica di sua madre con un potente Drago.
Con l’aiuto del Drago ed alleandosi con Huangdi, un altro leggendario capo tribù e secondo alcuni, nipote di un Drago, aprì il preludio alla civiltà cinese.
Quindi, gli imperatori Yandi e Huangdi sono gli antenati del popolo cinese, e furono immortalati come Draghi, prima di ascendere al Cielo.
Col passare del tempo, i Cinesi iniziarono a definirsi “i discendenti di Yandi e Huangdi”, nonché “discendenti dei Draghi”.
Nella cultura cinese, le persone eccellenti ed eccezionali sono paragonate a un Drago, mentre le persone incapaci, senza risultati, sono paragonate ad altre creature dispregiate, come un verme.
Numerosi proverbi e modi di dire cinesi fanno riferimenti al Drago, per esempio:
“Sperando che il proprio figlio diventi un drago” (望子成龙 – 望子成龍 ).
Per il Tao (concetto di base del pensiero filosofico e religioso cinese), il Drago rappresenta la Via: ovvero la forza, l’illuminazione che si rivela in un baleno, per poi svanire subito.
Infatti, anche il Drago si mostra soltanto in modo fugace in una frazione di secondo, e soltanto parzialmente e, come la Via, non si coglie mai nella sua interezza.
In Cina, i Draghi hanno vari colori e, a seconda di questi, cambia di significato, in quanto il colore stabilisce la sua anzianità ed altre cose:
DRAGO NERO: è quello più giovane, che ha meno di 100 anni, ed è quello che porta gli ordini dei suoi superiori. Vive al Nord e causa tempeste, quando si scontra con altri Draghi. Il Drago cinese nero è spesso legato alla vendetta. In alcuni film cinesi, molte organizzazioni criminali, o bande di strada, usano i Draghi neri come emblemi e, spesso, i criminali hanno tatuaggi di queste creature sulle braccia o sulla schiena, che rappresentano il male o la vendetta. Nell’antica Cina, il Drago nero è spesso legato a catastrofi, come tempeste e inondazioni.
DRAGO BLU/VERDE: è il messaggero degli Dei, insieme alla fenice, alla tartaruga ed alla tigre bianca. Il Drago blu/verde è associato alla Primavera, a Est. E’ considerato di buon auspicio, in quanto porta vento e pioggia ed a più di 100 anni. Nella cultura cinese, il blu e il verde sono colori che rappresentano la natura, la salute, la guarigione, la pace e la crescita. Un drago blu/verde, quindi, simboleggia l’avvicinarsi della primavera, una nuova vita e la crescita delle piante.
DRAGO GIALLO: è solitario e compare quando si ha bisogno di lui. E’ quello più amato ed è quello più diffuso. Fin dalle antiche dinastie imperiali, il giallo è stato considerato il colore reale. I Draghi gialli erano un simbolo dell’imperatore e rappresentavano saggezza, fortuna e potere.
DRAGO ROSSO: questo è il colore più fortunato della Cina. Viene spesso utilizzato per decorare la casa/edifici, utilizzato per un matrimonio o un festival. Il Drago rosso ha quindi un simbolismo fortunato. Le persone dipingono Draghi rossi per decorare le loro case o passerelle, per celebrare le varie feste. È tradizione usare i Draghi rossi per le ‘danze dei draghi’. La sfilata o ‘danza del drago’ è tipica del Capodanno cinese. Si realizza una grande figura di carta pesta e stoffa, che viene mossa all’interno da un gruppo di persone, che si muovono in movimenti sinuosi e coordinati, che mimano i movimenti del Drago, simboleggiando longevità, portando pioggia e proteggendo contro gli spiriti maligni ed i demoni.
DRAGO BIANCO: dopo 700 anni, il Drago diventa bianco e viene considerato un Dio, simbolo della morte.