ERMAFRODITO E IL SUO MITO
Nacque un fanciullo dall’amore di Hermes, messaggero degli Dei, ed Afrodite, Dea dell’amore e della bellezza.
A differenza delle altre compagne, ella disdegnava le attivitΓ venatorie e si dedicava prevalentemente alle arti di Venere.
βO fanciullo, che tanto appari
Salmace, ormai in preda alla passione, tentΓ² in piΓΉ modi di gettarglisi al collo, ma la minaccia del contatto fisico sembrΓ² scuotere il giovane, che la respinse.
βDivinitΓ di cui porto il nome, autori dei miei giorni,
Da questo mito deriva il tipo figurativo dell’ermafrodita, che era particolarmente popolare nel mondo ellenistico e a Roma, e che sembra essere stato fissato plasticamente dallo scultore greco Policle di Atene.
Da un lato vedranno un viso femminile (rivolto verso la schiena) e curve femminili, mentre camminando dall’altra parte (la parte anteriore del corpo), vedranno le figure dei genitali maschili.
L’idea di un essere cosΓ¬ fatto Γ¨ nata dalle religioni in Oriente, come per esempio, nellβInduismo di Ardhanarishvara, in cui la natura ermafrodita esprime l’idea di un essere primitivo, che in origine univa in sΓ© entrambi i sessi.
Il termine βermafroditaβ Γ¨ stato a lungo il nome accettato per una persona, che ha parti sia maschili che femminili.
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